Pinna a Pinna

La storia di Ariel è molto diversa dalla storia di una qualsiasi Sirena. La storia di Ariel inizia sul finire degli anni ‘90 quindi è relativamente recente. La storia di Ariel in parte può essere considerata una tragedia. La storia di Ariel ha due inizi e una fine -almeno al momento-...
... Ariel nasce ad Atlantide, per molti considerata un’isola inesistente perché leggendaria. Non sto qui a narrare tale leggenda, basti pensare che più di qualcuno la definirebbe così: “possa esistere una terra di pace e di abbondanza, di bellezza e di giustizia, in cui delle povere creature, possono essere felici.”. E praticamente nessuno sa dove potrebbe essere ubicata! È una città sott’acqua, luogo idoneo per una sirena come lei. É qui dunque che viveva Ariel con la sua famiglia; lei è una principessa per cui la sua vita non puó che essere perfetta, eppure negli ultimi mesi a aveva iniziato a sviluppare una sorta di ristrettezza: la sua amata città iniziava a starle sempre più stretta, e questo dopo aver dato una sbirciatina alla terraferma. Ariel era sempre stata una ragazzina con un’innata curiosità e quel mondo sopra l’acqua aveva fin da subito destato il suo interesse.
Con il suo migliore amico, il pesciolino Flounder, Ariel inizia quindi a raccogliere oggetti umani per poi portali in quella che di lì a poco sarebbe divenuta una sua collezione privata. Ma fu quando “conobbe” un certo Eric (salvandogli la vita) che la sua testolina sempre in movimento le fece capire che non si sarebbe più accontentata degli oggettini, lei voleva risalire sulla terraferma, voleva vedere il mondo degli umani, il mondo del suo Eric...Per questo motivo la bella e ingenua Ariel strinse un patto con Ursula, la Strega del Mare come veniva soprannominata da chiunque, dimenticandosi quindi il motivo per cui le avevano dato quel nomignolo! Ursula le fece avere due gambe umane ma ebbe in cambio la sua bellissima voce, voce di cui Eric si era innamorato. Una volta salita in superficie quindi il giovane non riconobbe la ragazza come sua salvatrice dal momento che di essa né ricordava solamente la voce; ed ora Ariel era muta. Da qui inizia la seconda vita di Ariel: non poteva tornare in acqua perché ormai era umana ma non poteva neppure stare con il suo bel principe...
Tuttavia scoprì i piaceri di vivere sulla Terra, quindi armata di buona volontà e tanta positività, la Sirena inizió a vivere in mezzo agli Umani. E con il tempo capì che se stava a lungo in acqua la sua coda da sirena ritornava...

Ora Ariel viveva a Vancouver e aveva trovato lavoro come modella.

Quel giorno Ariel decise di andare a farsi una bella nuotata nella spiaggia della città, ultimamente si recava spesso lì perché, anche se non lo ammetteva, il mare le mancava. Quel giorno fu incuriosita da una ragazza che aveva il suo stesso colore di capelli, ma non era per quel motivo che aveva catturato la sua attenzione. Piuttosto era come guardava il mare. Si accorse poi che era guardinga... per questo motivo Ariel decise di nascondersi dietro un cespuglio. La vide tuffarsi in acqua, cosa che quindi incuriosì ancora di più la Sirena, che, muovendosi forse dallo stupore, provocó un piccolo rumore che quella ragazza udì. Con naturalezza quindi Ariel uscì dal suo nascondiglio e si avvicinò all’acqua. (Non poteva vedere le pinne in quanto l’acqua dell’oceano di Vancouver non era di certo famosa per la sua cristallinitá!). Abbozzó allora ad un timido sorriso Ehm, ciao... Non hai un po’ freddo...ahah... disse un poco titubante portando gli occhi prima su quelli di lei e poi dall’imbarazzo di essere stata scoperta, sull’acqua. Sul finale una risatina un po’ nervosa...