Chang'e

Chang'e

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»Nome: Chang'e (嫦娥) un nome di origine cinese del quale non si conosce bene il significato.
»Cognome: Per motivi "burocratici" utilizza Lin, ma tecnicamente non ha un cognome e si presenta sempre unicamente come Chang'e.
»Luogo e anno di nascita:: Nasce a Shanghai, quella che oggi è la seconda città più popolosa della Cina, nel periodo delle primavere e degli autunni (770 a.C. / 481 a.C.) una di quelle che vengono considerate "dinastie" nella storia cinese e che a differenza di ciò che fa pensare il nome con i suoi toni romantici fu caratterizzata da un'orribile guerra.
»Orientamento: Caotico Neutrale (CN): il Cinico, l'individualista definitivo, colui che si scaglia contro le tradizioni e le leggi solo perché limitano la sua libertà personale. Non si può mai dire cosa farà, né quali danni causerà, poiché le sue azioni sono regolate solo dall'umore del momento.
»Lavoro: //
»Razza: Semidea (immortale), figlia di Selene (dea greca della Luna).
»Poteri: Non ha veri e propri poteri almeno niente di utile in uno scontro; può viaggiare da un lato all'altro del globo in pochi attimi trasformandosi in un "corpo celeste" simile ad una stella cadente o ad una cometa.

»Segni particolari: Un piccolo neo (o beauty mark) sotto l'occhio sinistro.

»Descrizione psicologica: C'era un tempo in cui Chang'e era una ragazza piena di gioia, sempre solare, gentile e affettuosa con chiunque, ma questo era prima che il suo cuore andasse in pezzi per colpa della sua stessa madre. Ad ogni modo, queste caratteristiche non sono completamente sparite nel nulla; Chang'e a volte sente persino la mancanza della persona che era, ma ora tutto quello se ne stava sepolto via in profondità dove nessuno può vederlo o toccarlo. Dove poteva stare al sicuro protetto da ulteriori dolori. I suoi lati più "morbidi" riaffiorano solo quando passa il tempo con Jade e Bungee, con i quali si mostra quasi materna. Al posto di tutto questo si era fatta spazio una certa freddezza e diffidenza verso praticamente qualsiasi cosa. Chang'è ha sviluppato un'intensa vanità, quasi da rivaleggiare Narciso stesso, che la porta a mostrare atteggiamenti che la presentano come viziata, arrogante e a volte prepotente agli occhi di chiunque. Da qui nasce anche il suo amore nel ricercare e creare "bellezza" attorno a se, che sia con fiori e arte o con lusso e buon cibo. Ha vissuto sulla sua pelle che stare alle regole non paga e perciò è sempre più che pronta a barare per ottenere ciò che vuole.
»Descrizione fisica: Senza dubbio bellissima. Il suo aspetto comunica grazia ed eleganza; alta poco più di un metro e sessanta può essere considerata una bambola vivente con le sue curve pronunciate, la sua pelle di porcellana totalmente immacolata ed i suoi lineamenti delicati. Lunghi capelli scuri, che sotto al Sole mostrano sgargianti riflessi rossi, incorniciano il suo viso mentre labbra carnose, dalla perfetta forma a cuore, perennemente tinte di rosso (suo colore preferito) e degli occhi grandi, colorati di un nocciola chiaro con piccole venature verdi - dal tipico taglio orientale - rendono la sua espressione calda e sensuale, invitante e quasi pericolosa come il fascino di un fiore velenoso. Tutto questo è quanto salta all'occhio di chiunque la guardi e lei ne è più che consapevole, tanto che non esita ad approfittarsene quando più la aggrada.
»Famiglia: Non ha idea di chi sia suo padre e ha tagliato qualsiasi tipo di legame che non sia strettamente necessario con sua madre. L'unica fonte di affetto e compagnia deriva da due coniglietti speciali: Jade e Bungee.

»Status sentimentale: Dopo la fine di quello che per lei era e sarà per sempre il suo grande amore sarà difficile convincerla della sua capacità di avere ancora spazio per qualcun'altro nel suo cuore.

»Storia:
" Chang'e era la moglie di Hou Yi, l'arciere. Egli uccise 9 dei 10 soli che illuminavano il pianeta. L'imperatore gliene fu grato, e gli regalò una pillola (o un frutto) capace di dare l'immortalità. Houyi aveva però un lavoro e ben altro a cui pensare, quindi nascose la pillola sotto il letto e decise che l'avrebbe presa dopo aver finito di lavorare. Chang'e vide la pillola e, attirata dalla fragranza della pillola, ne mangiò un pezzo. Allora iniziò a fluttuare verso il cielo, piangendo e chiedendo aiuto, e il marito dalla terra la vide, ma non poté correre in suo aiuto e continuò la sua vita da mortale. Intanto la ragazza era giunta sulla Luna dove aveva costruito un palazzo dove passò l'eternità in solitudine e divenne poi così considerata da tutte le generazioni venute dopo di lei come la Dea della Luna; in molti esprimono desideri guardando la Luna con la speranza che Chang'e li esaudisca. "

Questa è la leggenda che viene tramandata, nessuno immagina che sia una storia vera e tanto meno che le cose non andarono esattamente così...

Chang'e nasceva già come semidea in quanto figlia di Selene, la dea greca della Luna. Nonostante le vengano attribuiti svariati amanti, la divinità non aveva la fama di mettere al mondo molti figli, specialmente se erano solo per metà suoi diretti discendenti. Chang'e era stata cresciuta dal suo intero villaggio, restando ignara dell'identità di entrambi i suoi genitori fino ai suoi ventiquattro anni. Durante una festa per l'inizio della primavera conobbe Hou Yi ed i due si innamorarono quasi istantaneamente; lui la corteggiava con doni e poesie e lei imparava quasi ogni giorno una ricetta diversa per fare dei dolci da offrire al giovane. Dopo aver dichiarato i propri sentimenti l'uno a all'altro giunse l'ovvia e attesa richiesta di matrimonio da parte di Hou Yi; sfortunatamente una guerra era alle porte ed ogni uomo in grado di combattere avrebbe dovuto partecipare, compreso il ragazzo. Chang'e non faceva che piangere, distrutta da come la vita le aveva dato l'amore solo per portarglielo subito via. Ciò che la ragazza non sapeva era che qualcuno l'aveva osservata per anni e non era contento delle sue scelte.

"Perchè versi lacrime per un umano?" la voce, chiaramente delusa e disgustata, sembrava provenire dal cielo stellato e Chang'e sobbalzò spaventata. "Chi sei?" aveva chiesto tremolante "Oh, come sanguina il cuore di una madre quando i propri figli non sanno niente di lei... E tu non mi hai mai cercata, perchè?" la ragazza non poteva credere alle sue orecchie e per lo shock perse i sensi. Una volta tornata in se, diede la colpa di quello strano incontro alla stanchezza, ma ad aspettarla nella sua casa vi era una donna che si presentò come Selene, dea e personificazione della Luna, sua madre. "Ti perdono per non aver mai chiesto di me, ora possiamo andarcene da qui e tu potrai ricongiungerti ai tuoi fratelli e alle tue sorelle" non era un invito, bensì un ordine; uno che Chang'e non poteva e non voleva seguire. Il suo posto era insieme al suo cuore e questo era con Hou Yi. Selene era livida, ma avrebbe ottenuto ciò che voleva in un modo o in un altro... Diede a sua figlia un pezzo di ambrosia, dicendole che bastava per due, così che sia lei che il suo promesso sposo sarebbero stati in grado di ascendere all'Olimpo. "Ma nascondilo bene! Persone ucciderebbero per molto meno" la giovane non poteva credere alla generosità della dea e con gioia prese l'ambrosia nascondendola nella sua stanza. Ne parlò subito con Hou Yi e anche se quest'ultimo sembrava non poco restio a quel piano, avrebbe fatto di tutto per la sua promessa sposa. Sembrava tutto perfetto, ma il peggio stava arrivando. Ci fu un attacco al villaggio e sentendo dei guerrieri avvicinarsi alla sua abitazione Chang'e corse a prendere l'ambrosia che nel panico nascose sotto alla sua stessa lingua... Cercò freneticamente Hou Yi e vedendolo in pericolo provò ad urlare per avvertirlo, scordandosi dell'ambrosia e ingoiandola per errore. "Ne prenderò altra! Non ti lascerò! Lo giuro!" aveva detto tra le lacrime, avvinghiata in un abbraccio con l'uomo che amava "Sciocca, non puoi averne ancora" aveva sentenziato con tono quasi divertito Selene, apparsa dal nulla vicino alla coppia "Pensavi davvero che ti avrei permesso di renderlo come noi?" la divinità aveva pianificato tutto e sua figlia le aveva ingenuamente creduto.

Per punirla ulteriormente Selene aveva fatto in modo di legare il pezzo di ambrosia a se stessa e per questo Chang'e era libera di vivere e muoversi solo all'interno del regno della madre, solo durante la notte. Per qualche anno provò comunque a stare con Hou Yi, ma mentre lui invecchiava lei restava uguale e una vita all'ombra della notte non era il sogno di nessuno. Sola e con il cuore spezzato si era isolata per decenni fino a quando, nel suo unico atto di vera gentilezza, Selene le diede in dono due conigli: uno verde, fatto di giada, uno bianco, di madreperla. I due animali erano composti puramente da magia e per questo in grado di prendere vita. "Le divinità non piangono" le aveva ricordato sua madre e Chang'e, completamente svuotata, iniziò a seguire fin troppo bene la lezione.