Chaos From the Top Down

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    Quella notte Lars aveva fatto uno strano sogno, come fin da molti anni or sono faceva. C’era lui che correva, scappava, no anzi, era lui il predatore e stava rincorrendo qualcuno che scappava. Era un ragazzo, quello che scappava, atletico, a quanto sembrava, ma lui era riuscito a raggiungerlo in un battibaleno.
    Era un balzo quello che aveva appena fatto? Un po’ lungo come balzo, ma come sempre succedeva in questo tipo di sogni. Poi lo vide mordergli il collo e dei rigolii di sangue scorsero dal collo della vittima. Lars non poteva vedere i suoi canini, non aveva quella visuale, ma gli era abbastanza chiaro il fatto che in quel sogno egli doveva essere un Vampiro...proprio come in molti dei suoi sogni. Egli sognava di essere un Vampiro...
    Ma le cose non erano proprio così. Lars sognava si un Vampiro, ma in realtà non stava sognando se stesso, ma un certo Dorian, un Vampiro di aspetto identico al suo.
    Lars si svegliò tutto trafelato un’ora prima della sua sveglia; si alzò dal letto e si diresse in doccia, poi si asciugò e si vestì velocemente. Guardò l’ora nell’orologio a pendolo della sala, era ancora presto per le lezioni mattutine e così si recò con calma ad una caffettiera sotto casa per fare una bella colazione. Ma al primo morso della ciambella gli vennero quasi dei conati di vomito, in ricordo di tutto quel sangue. Non vi era ancora abituato. Inizialmente quei sogni sbiadivano mentre i minuti passavano, ma da un po’ di tempo invece se ne rimanevano impressi nella sua memoria. Ci mise quindi un po’ per finire la colazione.
    A lezione fu tutto come sempre, nulla di nuovo, se non che scorrendo nel suo cellulare, ritornava sempre sullo stesso numero, quello di Asuka, la ragazza carina conosciuta qualche giorno prima e che gli aveva dato lezioni di guida.
    Ripose poi il cellulare nella tasca dei pantaloni.
    Due lezioni dopo, l’ultima della giornata, si era ritrovato nuovamente con il cellulare in mano, ma questa volta nelle chat di whatsapp. Non avendo molti amici a cui scrivere, una delle ultime chat, quella su cui caddero i suoi occhi, era quella di...sì, sempre di Asuka! Questa volta la aprì e iniziò a digitare qualcosa. La invitó per sabato sera ad un locale in voga della città. Lei gli rispose poco dopo, con una risposta affermativa.

    Quel sabato Lars si svegliò nuovamente dopo uno di quegli incubi. Questa volta c’era lui davanti allo specchio che rifletteva la faccio di un mostro, di un Vampiro, identico a lui. Toccò con mano lo specchio che si sgretolò davanti a lui e ora in ogni pezzetto di vetro vi era la faccia da Vampiro, la faccia di Dorian...
    Scese dal letto, si lavò e poi cercó di non pensarci più per il resto della giornata, ma non fu affatto semplice.
    La sera però si presentò da Asuka impeccabile, con giacca scura elegante su cui sotto vi era una camicia più chiara.


    ********

    Damon Salvatore era un Vampiro all’attivo da più di un secolo e come ogni immortale aveva dei giorni si e dei giorni no. Quest’ultimi perché la vita, anche se era in continua evoluzione, poteva annoiarli.
    Damon era appena arrivato a Vancouver dopo aver fatto un bel giro decennale per quasi tutta la British Columbia ed ora si era soffermato in questa cittadina portuale ricca di sorprese, come aveva già iniziato a scoprire. Qui infatti vivevano molti Vampiri come lui e pure altre razze; ecco, magari di questo non era propriamente felice, però al momento decise che soffermarsi qui poteva essere interessante.
    Come il locale cui ora si trovava davanti. Era abbastanza in bella mostra, forse un po’ troppo vistoso e “alla moda” per un tipo come lui, ma ugualmente decise di entrarvici, sperando di poter ordinare un bourbon, il suo whiskey preferito. Rimase deluso quando non lo trovò nel menù sul tavolino in cui si sedette.
    Sbuffò. Era un Vampiro lui, non aveva bisogno di bere, però il bourbon gli piaceva assai. Ordinò allora qualcos altro, un whiskey per lui scadente!
    E mentre lo sorseggiava si guardò per un attimo intorno. Tutta gente vestita e atteggiata da fighetti, neanche fosse un concorso!…
    Poi una ragazza entrò e per un’attimo catturò la sua attenzione…
    Lars e Damon
     
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    Ci stava provando a fare amicizie a Vancouver, ma trovava che tutti fossero degli idioti, con cui non trovava nulla di cui parlare, ci metteva anche impegno, ma quando gli uomini vedevano che ne sapeva più di loro di auto, se prima erano interessati, soprattutto perchè, sapeva di essere una bella ragazza, quando capivano questo, la scansavano come se fosse un appestata e visto il suo dolce caratterino, li mandava a quel paese. Una speranza in quella giornata di noia fu il vibrare del suo cellulare, di solito non rispondeva a nessuno, ma non aveva poi molta scelta, visto che non aveva nulla da fare e fece un sorriso malizioso quando lesse il nome di Lars, decisamente una cosa molto divertente, poteva passarci la serata e forse anche la notte assieme, un programma che di certo l'ispirava. L'appuntamento era in un locale alla moda in centro, davvero bravo, sapeva cosa le piaceva, di certo si meritava un premio, allora non tutti gli uomini canadesi erano da scartare ed ora c'era la cosa più importante: trucco e parrucco, doveva essere impeccabile e che tutti la guardassero mentre entrava, adorava essere sotto i riflettori ed invidiata per il suo aspetto. Lars arrivò praticamente assieme a lei, lui era vestito elegantemente, niente era fuori posto e questo per lei era una cosa davvero importante, voleva sempre il meglio accanto a sè anche se, vedeva un po' Lars abbattuto, come se avesse dormito poco, doveva essere in piena forma per lei. Il suo vestito nero e la gonna corta che mostrava le gambe snelle fu subito notata, soprattutto da un bell'imbusto al bancone, che seppure stava bevendo da sola, catalizzava l'attenzione su di lui, sorrise nella sua direzione, aveva voglia di divertirsi quella sera.
    Beviamo qualcosa?
    Si voltò verso Lars che sembrava avere la testa altrove, di certo doveva ricordargli con chi era uscito, quindi gli sfiorò appena la coscia con la mano, con uno sguardo malizioso.

    Asuka Dorian
     
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    Asuka arrivò puntualissima all’ora che i due avevano stabilito e di ciò il ragazzo non potete che rimanere piacevolmente stupito e colpito. Una cosa che Lars aveva sempre detestato delle ragazze, era che la puntualità non era da loro contemplata; ma non perché non fossero in grado di rispettare l’orario, perché erano delle ritardatarie croniche, ma perché a loro faceva piacere fare aspettare gli uomini. Ma quello che loro non sapevano, o facevano finta di non capire, era che la maggior parte di loro odiava il dover aspettare sempre!
    Asuka invece si eta dimostrata puntualissima…e che dire della sua bellezza…!? Il vestito nero che portava, non lasciava tanto spazio all’immaginazione, specie nelle gambe sensuali.
    Complimenti!! la accolse spostando poi il suo braccio in modo che ella vi si potesse appoggiare con il suo, così da entrare come una vera coppia.
    Lars notava che molti erano gli occhi puntati su di lei.
    Beviamo qualcosa? domandó maliziosamente e beh, più che bere qualcosa ora aveva voglia di fare ben altro con lei! Ma sì, dovevano bere qualcosa…
    Certamente!!! fece allora lui attirando l’attenzione del barman, come se non fosse già puntata su di lui e la sua partner. Qualcosa di molto forte per me…e per la ragazza… lascio cadere la frase a vuoto cosicché ella potesse continuarla con la sua ordinazione.
    Non sono nottate facili per me, ultimamente… aggiunse distrattamente mentre seguiva con lo sguardo il cameriere. Difatti sempre più spesso Dorian compariva nei suoi sogni e questo forse perché di lì a poco (anzi pochissimo) l’avrebbe incontrato!
    Comunque…Asuka…Come è andata poi quella gara di auto!? spostò subito l’attenzione su di lei, cosa che sicuramente a lei non poteva che fare piacere. Si riferiva alla gara che ella gli aveva accennato alla sua lezione guida.


    ****


    La ragazza con il vestito nero catturó l’attenzione di Damon su tutte ma questo forse perché ella sapeva di umano…e non perché egli era un Vampiro e aveva bisogno di nutrirsi con il suo sangue, ma perché ultimamente era stufo di circondarsi di Vampiri o Licantropi o insomma di esseri sovrannaturali.
    Le si avvicinò quindi per provarci, ma poi vide che non era sola (ovviamente), e la cosa lo lasciò alquanto interdetto. Dorian com’è che si chiamava…? Qualcosa con il pipistrello…Bathory…!!
    Interessante. Poteva rovinargli la serata! Perché no!?
    Così decise di avvicinarsi ugualmente alla coppia.
    …Dorian…? Che ci fai in un locale come questo…? esclamò mettendosi in mezzo fra i due. Non era locale tipo per lui, come se resto non lo era neppure per Damon stesso!!!
    Lo guardò con aria di sfida e con malizia. Ma Lars (che appunto non era Dorian) lo guardò con aria perplessa.
    Credo tu ti stia confondendo con qualcun altro! gli disse infatti con fare sbrigativo. Chi era questo è cosa voleva? Rovinargli l’appuntamento? No. Assolutamente no!!!!
    Damon fece spallucce e guardò Asuka.
    Hey “amico”…se hai un problema veditela con me!! lo intimò di guardare lui e non la ragazza.
    fu la risposta che ottenne mentre il vampiro non toglieva lo sguardo dalla ragazza, più perché gli era stato di non fare che per altro!
    Lars e Damon
     
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    Non aveva mai compreso perchè le donne dovessero sempre farsi aspettare e non parlava di 10 minuti, ma di ore anche, lo trovava irrispettoso e lei non sarebbe arrivata di certo prima alle gare se fosse giunta al punto di partenza in ritardo. Prese il braccio che Lars le poneva, come un vero gentiluomo, entrando finalmente nel locale che era già pieno di gente, ma per fortuna ci si poteva ancora spostare; ordinò un whiskey liscio, non era una persona che andava molto per il leggero, nemmeno sul bere, sorseggiando il suo drink mentre si guardava attorno, notando un uomo, che aveva messo gli occhi su di lei appena entrata e voleva anche presentarsi ma Lars, attirò la sua attenzione, visto che si parlava di lei e della sua gara, allora se l'era ricordata e durante la lezione di guida gli aveva appena accennato, decisamente molto attento, questo gli faceva guadagnare punti.
    Ho vinto, ovviamente
    rispose come se fosse la cosa più scontata del mondo, lei non perdeva mai, nemmeno coi ragazzi.
    Stava poi andando avanti a raccontargli come si era svolta ma si trovò l'uomo di prima fra loro due, che maleducato interromperli così, anche se facevano la loro bella figura i muscoli che si intravedevano sotto la camicia e chiamò Lars, Dorian... Chi era sto tizio? Era interdetta, perchè già pensava al peggio, che fosse uno che aveva inventato qualche storia per uscire con lui ma dalla reazione del suo accompagnatore, nemmeno lui sapeva a cosa si riferiva, ed anzi, si stavano scaldando gli animi e aveva la sensazione che per Lars, non sarebbe finita bene, il suo istinto le diceva questo e lei lo ascoltava sempre e l'aveva sempre portata alla vittoria e in questo caso, poteva evitare una tragedia; se avesse saputo che Damon fosse un vampiro, avrebbe trascinato Lars via da lì, fin da subito. Sorrise ad entrambi affabile e mise una mano sul petto a Lars, per calmarlo.
    Stavano quindi per allontanarsi e scegliere un tavolo lontano dal bancone, quando qualcosa le fece presente di girarsi...

    -------------------------------------------------------

    Erano giorni che era strano, troppo anche per lui, quando di giorno dormiva, aveva degli strani sogni, fin troppo vividi, dove girava per la città alla piena luce del sole, sentiva il sapore del cibo, fino anche a sentire il calore del bacio di una ragazza, mentre la guardava con gli stessi occhi ed erano loro due in un auto. Si alzò di colpo, non capendo cosa diamine gli stava succedendo, sembrava tutto così reale, come se qualcuno di giorno vivesse la sua vita e di notte le cose si scambiavano, ma Dorian non sapeva nulla di ciò, ma quella sera sarebbe cambiato tutto, per un incontro fortuito voluto dal destino.
    Aveva svolto tutti i suoi affari, che erano tendenzialmente quelli di punire i vampiri che non eseguivano i suoi ordini, oppure, facevano troppa baldoria in città attirando troppo' l'attenzione. Quella sera era noiosa come sempre, alcol, droga, cosa era mai per un vampiro immortale? Nessuno sapeva che fare; qualcuno, con un slancio di vita dopo aver dissanguato un povero malcapitato, aveva proposto di andare in un locale in città, che avevano aperto da poco, pieno di succulenti bocconcini, letteralmente da assaporare, aveva ancora fame quindi accettò di buon grado, non aveva altro da fare.
    Appena arrivati, saltarono la fila come se nulla fosse, ignorando le protesta dell'altra gente presente, limitandosi a mostrare i canini per zittirli, furono portati in un privè, non volevano stare in mezzo al cibo e una ragazza bionda entrando attirò la sua attenzione, come se la conoscesse, i loro sguardi si incontrarono, ma fu un attimo prima che sparisse dietro a delle spesse tende rosse.

    Asuka e Dorian
     
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    Asuka ordinò un whiskey dimostrando di volere anch’essa una bibita bella forte; e chissà per quale motivo…magari semplicemente amava i gusti forti.
    Ho vinto, ovviamente rispose ella a proposito della sua gara, con un modo di fare che accentuava l’ovvietà di quelle parole.
    Quando Damon si avvicinò alla coppia per un primo momento lei sembrò seccata e sul punto di fare una scenata, ma quando il Vampiro si rivolse a Lars con un altro nome, sul volto di lei si potè notare una certa perplessità, quasi quanto come quella di Lars stesso.
    Asuka doveva essersi resa conto che c’era qualcosa che non andava, ma soprattutto che doveva tenere a bada entrambi i ragazzi. Non sapeva chi fosse il realtà Damon, ovvero un Vampiro secolare, ma altro non poteva pensare che era meglio non provocarlo nè dargli troppa corda, e per questo motivo sul suo volto comparve un sorriso affabile tutto per lui. Doveva mostrargli che non aveva “paura” di lui e che era ben disposta nei suoi confronti; ma che ella stava già con un altro. Con Lars. Che si stava scaldando un pochino e per questo motivo (oltre per rincarare la dose per lo sconosciuto che ella era in compagnia appunto di un ragazzo) mise la sua mano sul petto di Lars, quasi a volerlo calmare. Poi gli fece cenno di andarsene, cercando di congedarsi dallo sconosciuto in un modo abbastanza gentile, anche se probabilmente avrebbe voluto mandarlo a fan**o.
    Lars non se lo fece ribadire, cosa voleva quel pazzoide da lui non è che gli importava granché, anche perché se non l’aveva compreso, quello strano tipo, egli era nel bel mezzo di un appuntamento con una bella ragazza! Non voleva rovinarsi la serata, per cui si alzó dal suo posto e con Asuka cercarono un posto migliore.
    Ma Damon non era affatto concorde con ciò.
    Oh andiamo Dorian… chiamó Lars nuovamente con il nome sbagliato. Non ci vediamo da decenni, e mi tratti così?…Ti ricordi poi…potremmo continuare a scambiarci le ragazze come ai vecchi tempi!! aggiunse ricordando i tempi andati in cui ci furono delle volte in cui i due Vampiri si erano divertiti a scambiarsi le “vittime”…
    Lars era ancora più perplesso. Cosa voleva dire che non si vedevano da decenni??? A 10 anni si scambiavano le fidanzatine??? Ma quando mai???
    Lars si voltó per dirgliene quattro al tizio, ma qualcosa catturó la sua attenzione, per un secondo. Gli era sembrato di vedere un ragazzo identico a lui, ma probabilmente era stato solo per via di un gioco di luci, della rabbia che provava, e chissà per cos altro, che il suo cervello gli aveva creato uno strano tiro, mostrandogli uno identico a se…
    Poi un piccolo flash in cui egli si vedeva dietro un tendone rosso, abbracciato ad una ragazza, mentre portava le sue labbra sul collo di lei…Poi la visione svanì lasciando sul volto del giovane un’espressione vuota e perplessa.
    Hey, hai cambiato idea, tesoro!? fece Damon quando Asuka -perché anch’essa si era voltata- si girò verso di lui. Hai finalmente compreso che sono meglio io? aggiunse inarcando il labbro in maniera maliziosa.
    Ma in realtà la ragazza stava guardando oltre, verso un tendone rosso…
    Lars e Damon
     
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    La situazione già tesa stava iniziando a degenerare, se Lars cercava di mantenere la calma ed allontanarsi da quell'uomo al bancone, che l'aveva preso per qualcun altro, quest'ultimo continuava a punzecchiarlo. Sembrava che fosse riuscita nel suo intento, per una volta che cercava di fare la persone responsabile, la gente le voleva far perdere la pazienza, anche quando la serata stava andando anche bene e Lars si stava rivelando un ragazzo a modo e soprattutto sexy ed avrebbe voluto concludere la serata nel letto di uno o nell'altra non al distretto di polizia per una rissa.
    Ancora con quel nome... Chi era quel maledetto Dorian?!? E se credeva di trovare risposte in Lars si sbagliava visto che nemmeno lui, sapeva di cosa diamine si stava parlando, la sua espressione era di perplessità e soprattutto lo scambiarsi le ragazze, che storia era quella? Questo decisamente l'aveva infastidita, alla prima uscita già si parlava delle vecchie fiamme? Fulminò con gli occhi Lars.
    Era tutto così strano, per un attimo vide il suo accompagnatore puntare con lo sguardo il tendone, non poteva essere una coincidenza; lo stesso punto che aveva guardato lei pochi istanti prima, non poteva essere, ma era così assurdo, che si poteva tentare ma prima, doveva fare due chiacchiere con il vampiro.
    Sul suo viso comparve un sorriso abbastanza inquietante, che non preannunciava nulla di buono, non le importava se era un vampiro secolare, nessuno la chiamava tesoro!
    Tesoro... Io cambierò idea su di te se mi porti nella zona vip dietro al tendone rosso
    Le fece l'occhiolino in maniera maliziosa.
    Sapeva che Lars sarebbe andato in escandescenza ma aveva una brutta sensazione di cosa si celasse dietro quel tendone era certa che l'avrebbe seguita, non aveva la minima idea di cosa l'aspettava.


    Asuka e Dorian
     
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    Asuka era bellissima quella sera e già dopo le prime battute Lars era già che fantasticava sul finale di serata, visto che entrambi ci stavano provando l’un con l’altra. Era così sexy che in realtà la serata voleva portarla già verso quel finale; ma purtroppo qualcosa andò storto. Qualcuno aveva ben pensato di mettersi in mezzo, ma in una maniera davvero particolare. Quello strano tipo lo aveva chiamato Dorian…
    Credo tu mi stia confondendo con qualcun altro… fece egli non notando lo sguardo di Asuka che lo stava per fulminare, in quanto era concentrato su quello magnetico del tipo disturbatore.
    Stava per rispondergli a tono quando la ragazza parló, mostrando un sorriso malizioso. Tesoro... Io cambierò idea su di te se mi porti nella zona vip dietro al tendone rosso. A Damon piacque. Insomma, così sbrigativa…chissà che sangue delizioso poteva mai avere.
    Così, dritta al punto…mi piace!!! esclamò fissando “Dorian” che non pareva battere ciglio. Si sarebbe aspettato di vederlo più combattivo, invece non aveva fatto una piega. E l’aver confuso Lars per Dorian giocava chiaramente a suo sfavore. Mai si sarebbe immaginato di scontrarsi con un ragazzo che era semplicemente e solamente il sosia di un suo vecchio amico…In tutti quegli anni in cui Damon aveva vissuto non aveva mai visto due persone identiche. Ed ignorava anche egli stesso di avere un “doppione”. (Comunque le loro storie erano completamente differenti!).
    Non ci pensò tuttavia poi molto sul motivo per cui non era stato fermato dal momento che voleva il sangue di quella ragazza. Era così ansioso di provarlo!
    Così Damon, mettendo il suo braccio intorno al corpo di Asuka, la accompagnò dietro il tendone, esattamente dove entrambi volevano arrivare, chi per un motivo, chi per l’altro.
    Lars lì seguì, conscio di doversela vedere in caso con due umani, negando l’esistenza di altri esseri all’infuori di quelli. Erano fortunati Asuka e Lars, perché a dispetto di quello che poteva sembrare, Damon e probabilmente pure Dorian, non erano Vampiri sanguinari o simili. Non ci sarebbero state battaglie ne spargimenti di sangue; perché sarebbe stato piuttosto ovvio da che parte ci sarebbe stato un vincitore.
    Damon stava per affilare i suoi denti pronti verso il collo di porcellana della ragazza, quando si sentì osservato. Guardò in quella direzione e si ritrovò Dorian (il vero Dorian).
    Mi pareva strano, amico!! esclamò Salvatore, poi notando i vestiti diversi da poc’anzi. Cambio di look???!! domandò sarcastico; non aveva ancora ritratto i denti che ora Asuka avrebbe senz altro visto. Lei, sapeva che non erano soli in questo mondo!?
    Intanto Lars si stava prodigando per tirare il tendone…
    Lars e Damon
     
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