Moonage Daydream

Labyrinth

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    Jareth si annoiava, come succedeva ormai da molti anni a questa parte. Ogni tanto trovava qualche spunto per cacciare via la noia, ma alla fine non rimaneva che solo. Del resto l'eternità non l'aveva di certo richiesta lui. Adorava il suo Labirinto e la cosa era reciproca, ma di tanto in tanto i suoi abitanti iniziavano a dargli fastidio e a renderlo paranoico. Per questo motivo aveva iniziato a scendere nel mondo reale per trovare qualche spunto per la sua felicità. Ultimamente era stato a Pembroke Pines, una piccolissima cittadina della Florida e in seguito aveva optato per una città più grande come lo poteva essere Miami. Ma il caldo iniziava a dargli noia anch'esso, per questo motivo era ritornato al suo Labirinto. O almeno era quello che lui si diceva. In realtà era scappato dalla Florida perché ogni luogo le faceva tornare in mente Anastasia Prince, una ragazzetta che inconsapevolmente gli aveva rapito una parte della sua anima. Per parlare di "cuore" era un pò troppo presto, ma quella ragazza con i suoi modi di fare l'aveva stregata, specie quando riusciva ogni volta a risolvere i suoi trucchetti. Mai nessuno c'era riuscito, a anche per questo motivo era da un pò che aveva smesso con i suoi giochini che si concludevano sempre alla stessa maniera, con il poveretto che sclerava e moriva.
    Anastasia era diversa...Jarteh scosse la testa ripetutamente cercando di togliersi dalla mente quella ragazza. Era da diverse settimane, mesi, che non ci pensava più a lei, perché ora il suo ricordo faceva di nuovo capolino in lui?
    Il Demone prese la sua sfera magica in cui dentro avrebbe potuto vedere tutto ciò che desiderava e al momento quello che più desiderava era proprio lei..Durò che un'istante, giusto il tempo di vederla sotto le coperte che dormiva profondamente...Che diamine!!!! Che sto facendo!!! esclamò gettando la sfera a terra. Anastasia doveva definitivamente sparire dai suoi ricordi, non era possibile che fosse addirittura arrivato al momento di cercarla con la sfera...(S)Fortunatamente, nello stesso identico momento in cui il Demone aveva esercitato il suo potere per vedere Anastasia, ella lo stava sognando...Forse era per via dell'alchimia che li legava, forse per il fatto che nelle vene della ragazza scorresse sangue demoniaco o perché ella aveva dei poteri magici, stava di fatto che quel collegamento la portò direttamente nel Labirinto...
    Nel Labirinto era notte, come del resto lo era nel suo mondo. E c'era una luna alta nel cielo, enorme, che illuminava gran parte delle vie. Anastasia avrebbe saputo ritornare al centro di esso come aveva già fatto anni prima?
    Jareth **** *


    Edited by -Michelle - 18/7/2018, 12:27
     
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    Era passato ormai tempo da quando, da Pembroke Pines in America, si era trasferita a Vancouver, di tanto in tanto ripensata ai suoi incontri, ed ovviamente ad una persona in particolare che l'aveva rilegata nel suo labirinto, e solo grazie alla sua astuzia, ne era uscita, e solo dopo il loro incontro, in lei era sempre cresciuta di più una parte demoniaca, che non pensava di avere. Le mancava Lilith, adottata come figliastra da Jareth, e quanto si fosse legata a lei, prima sparissero entrambi. Un po', quando non era troppo impegnata con gli affari di famiglia, cosa che succedeva raramente, eppure quel demone così eccentrico, aveva lasciato il segno di lui, fino a quasi tenerci, poteva essere strano eppure era così.
    Quell sera, dalla stanchezza era crollata quasi subito fra le braccia di Morfeo, e non stava nemmeno sognando, quando ebbe la sensazione sgradevole di essere osservata, e prima che si risvegliasse nel suo letto, aprì gli occhi e vide davanti a sé, un labirinto molto familiare, non sapeva se era felice, o infastidita di essere di nuovo lì.
    Visto che sono qui, puoi almeno venirmi a salutare
    Disse ironica nel nulla, sentiva la presenza di Jareth, e lei voleva tornare nel proprio letto, visto anche che aveva solo, una leggera vestaglia addosso, un po' fuoriluogo, data la scollatura.
    AnastasiaPrince
     
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    Jareth percepì subito che qualcuno era entrato nel suo Labirinto, qualcuno di molto familiare tra l’altro. Capì subito che ad essersi ritrovata fra le alte siepi iniziali era ancora una volta Anastasia Prince. Sogghignò ilare, perché felice semplicemente di rivedere quella ragazza o perché adorava giocare con lei e ora aveva una seconda possibilità per ucciderla? O meglio, per tentare di ucciderla, perché non avrebbe mai permesso questo, ci teneva troppo a lei, ci teneva troppo alla sua personalità in vedo di supportare e vincere tutto questo.
    Visto che sono qui, puoi almeno venirmi a salutare esclamò la ragazza in vestaglia, forse un po’ scomoda per girovagare per quel Labirinto. Jareth la sentì chiaramente del resto appena percepì la sua presenza si mise subito a cercarla, ma non le rispose. Le siepi invece iniziarono a muoversi vertiginosamente a ritmo della lieve brezza che si era andata a creare, come se le indicassero la via da percorrere. Sopra di lei la luna illuminava ogni cosa con grande splendore e lucentezza.
    Dolcezza non puoi stare a lungo ferma qui. Ti buscherai qualcosa... qualcuno parlò e ovviamente si riferiva a come era vestita e alla brezza che soffiava ormai con sempre meno delicatezza. Lo vuoi un mantello? aggiunse subito dopo proponendole un capo vestiario un tantino più coprente e riscaldante.
    Jareth **** *


    Edited by woozy. - 21/2/2018, 11:53
     
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    Sospirò nel non vederlo, non era proprio cambiato, era sempre il solito, che nemmeno si scomodava per venire a salutare i suoi visitatori, anche dopo tutto quel tempo che non si vedevano, e come volevasi dimostrare non si era fatto vivo, eppure un po' ci sperava che si facesse vivo, almeno le siepi erano iniziate a muoversi, lasciandole libero il passaggio, così che poteva camminare; sapeva che era poco lontano, ne sentiva la presenza, non si sarebbe potuto nascondere a lungo. Continuava a camminare lungo il sentiero, ormai non aveva ostacoli, la luna piena le illuminava il cammino, con una luce soffusa, e la lieve brezza non le dava fastidio, anzi era piacevole nonostante la vestaglia, e li rifiutò, non aveva freddo, voleva solo incontrare il demone, sapeva dove era, e quindi era lì in attesa, aveva tempo, ora mancava solo Jareth, e sapeva che lei aveva poca pazienza, e che quindi doveva muoversi, o avrebbe trovato un altro modo in cui andarsene, forse utilizzando nuovamente il fuoco...

    AnastasiaPrince
     
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    Jareth non si sarebbe mai scomodato per nulla al mondo, nemmeno per quella ragazza. Anastasia non poteva quindi di certo fare eccezione, lui non se lo sarebbe mai e poi mai permesso. Era già di per sè complicato aver capito che quella mezza Strega riservava un posto speciale in lui, ma figuriamoci se le avrebbe dato dei favoritismi! Troppo orgoglioso e troppo testardo da permettersi una cosa simile, al contrario di Layra, la ragazzina che Anastasia conosceva come Lilith ma che ora si faceva chiamare con un altro nome. Anche per la piccola Demonietta quella ragazza aveva qualcosa di speciale che la rendeva diversa dalle altre persone, forse perché in lei scorreva un po’ di sangue Demoniaco o chissà per quali altri motivi...Stava di fatto che si era legata a lei, fin dal loro primo incontro.
    Qualcuno parlò e parve che la ragazza fece quasi finta di non ascoltare. Il vento quindi si triplicò e nel Labirinto scese un gelo pazzesco. Lo vuole un mantello?!!! fece la stessa identica voce di poco prima, rimanendo calma e piatta nonostante l’arroganza con cui fu accolta poco prima. Da un cespuglio sbucò fuori un piccolo goblin, buffo e brutto, con due occhi che esprimevano quasi gioia, serenità e trasparenza. Tra le mani stingeva un soffice mantello caliente, lo stesso che portava pure lui per coprirsi da quel gelo.
    Jareth **** *


    Edited by woozy. - 24/2/2018, 15:12
     
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    Lei si stava spazientendo, e non era una buona cosa, neanche un po'; Jareth sapeva cosa succedeva in quel caso, e l'ultima volta era scappata dal suo labirinto, mentre lo dava alle fiamme, e già era una strega abbastanza potente, più la parte demoniaca, voleva davvero tirare la corda con lei? Battè a terra il piede, con un ritmo sempre più veloce, maledetto demone egocentrico! Sospirò, ormai aveva perso le speranze, se doveva andare così, era meglio pensare ad un piano B per uscire da quel labirinto. Intanto si era sollevato un vento gelido, e quello lo sentì, con un brivido lungo la schiena, ora doveva mettere da parte il suo orgoglio, e difendersi da quel freddo. E proprio in quel momento uscì un piccolo goblin, ed il suo aspetto per quanto brutto, era buffo, e le offrì un mantello caldo, questa volta non poteva rifiutare.
    Grazie, lo accetto volentieri. Dove posso trovare il padrone del labirinto?
    Il suo era un sorriso gentile, e soprattutto, forse quella creatura poteva portarla da Jareth, se non fosse venuto lui, sarebbe andata lei. Prese quel mantello che le porgeva, indossandolo, e subito una sensazione di calore la pervase, stava molto meglio con quell'indumento sulle spalle.

    AnastasiaPrince
     
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    Oh se Jareth avesse paura di qualcuno non sarebbe dove sarebbe ora; e non farebbe lo spavaldo e non giocherebbe così con la gente. Non sarebbe Jareth il re dei Goblin insomma. Si sopravvalutava, sì, e lo avevamo già stabilito grazie alla Prince, eppure per lui non era affatto così.
    Grazie, lo accetto volentieri. Dove posso trovare il padrone del labirinto? Alle parole del goblin la ragazza questa volta non rifiutò il suo aiuto, quello quindi di prendere il mantello da lui sporto. Se lo mise quindi subito addosso e immediatamente si sentì invasa da una fonte di calore. Che fai ma sei scema?! improvvisamente al suo fianco comparve una specie di Fatina tutta verde (tranne la pelle rosa) che poi si ingrandì assumendo dimensioni umane, rivelando essere quella che Anastasia conosceva come Lilith, ma che ora si faceva chiamare Layra. Toglietelo subito! esclamò senza darle nessun tipo di spiegazioni, ma la ragazza sapeva bene di quanto si poteva fidare di quella piccola Demonietta. Gogol! Riprenditi i tuoi stracci e usali per qualcun altro! Lei è un ospite speciale! Se solo Jareth sa che hai aiutato un anima intrappolata qui dentro sarai in grossi guai Demonio! fece il goblin quasi in contemporanea con le parole della ragazzina. Ma sei scemo? Ho appena detto che lei è un ospite speciale, ospite speciale ribadì il concetto mettendosi le mani fra i capelli e poi nei fianchi. Scosse poi la testa mentre Anastasia ridava al suo proprietario il mantello, che lui riprese borbottando qualcosa, mentre Layra sbuffò alzando gli occhi alla luna. Vieni, andiamo! e le fece cenno di seguirla, senza dirle cosa avrebbe comportato se si fosse tenuta ancora quel mantello di dosso. Come mai qui? le chiese subito dopo.
    Jareth **** *
     
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    Almeno ora non avrebbe sentito più freddo, e in più sapeva com'erano vili le creature in quel labirinto, quindi aveva azzardato anche nel prendere quel mantello, proprio per vedere se Jareth si sarebbe scomodato a riprendere uno dei suoi, soprattutto con lei, visto che era per colpa sua che si trovava lì. Non venne il demone, ma si ritrovò vicino una creatura, dalla grandezza di una fata, con i capelli verdi, che poi tornò in dimensioni umane; non dovette nemmeno presentarsi, quei capelli verdi erano inconfondibili, era Lilith! Che inveiva contro di lei, perché aveva accettato quel mantello. Non le diede molte spiegazioni, ma dopo che le disse di toglierlo, lo fece subito; sapeva che di Lilith poteva fidarsi, ed era diventata ancora più donna, di quando si erano lasciate. Le demonietta ebbe qualche discussione col goblin, ribadendo che la strega era un ospite speciale, e lei ridacchió a quella scena, aveva sempre avuto un bel caratterino, e quindi annuì e la seguì.
    Fammi strada. E se sono qui, devi chiederlo a Jareth non a me.
    Ora che era passata la contentezza di averla rivista, era tornato il fastidio verso il demone, ed appena ce l'avrebbe avuto davanti, non si sarebbe di certo trattenuta da dirglielo.
    Tu come stai?
    Erano passati due anni, e Layra era cresciuta, voleva sapere le sue novità.

    AnastasiaPrince
     
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    Fammi strada. E se sono qui, devi chiederlo a Jareth non a me. fece Anastasia con voce un po stizzita dando subito la colpa al Demone se lei era ritornata nel Labirinto. Layra la guardò alzando un sopracciglio conoscendo benissimo la verità: non era affatto per causa di Jareth se lei era comparsa improvvisamente fra le alte mura di siepi del Labirinto; o almeno non era solamente per colpa sua.
    Tu come stai? fece poi cercando di non pensare al fastidio che poteva dargli Jareth nell’averla portata nel suo mondo. Oh non c’è male. Tu piuttosto. È da un bel po che non ti si vede in giro! disse mentre apriva un varco in uno sei corridoio che sbucarono davanti a loro, fatto di pietra grigio scura. Fece così passare Anastasia e subito dopo ci passò anche lei. Si ritrovarono così in un’ampia specie di Arena completamente deserta e silenziosa e da lì si poteva vedere poco distante il castello del Re dei Goblin. Layra lo indicò con il dito alla ragazza Da qui penso tu possa arrivarci anche da sola. Mi ha fatto piacere rivederti, la prossima volta fa passare meno tempo disse con tono atono e freddo, ma le aveva fatto davvero piacere rivederla.
    Poco dopo Anastasia giunse finalmente davanti alle porte del castello, che si spalancarono appena lei fu a pochi metri di distanza. Una volta entrata un tepore l’avvolse pronto a riscaldarla è una voce calda e ferma si annunciò a lei Ce ne hai messo di tempo... fece Jareth e non si poteva capire se si riferiva a quella sera, o piuttosto ai due anni trascorsi. E come siamo cresciute... aggiunse subito dopo con mezzo sorriso. In quei due anni quella ragazza era decisamente divenuta più donna si quanto se la ricordasse. Ma prego, accomodati le fece cenno poi di entrare e di fare come se fosse a casa sua! Jareth sembrava molto ospitale...
    Jareth **** *
     
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    Layra la fissò come dire: "guarda che ci sei in messo anche tu", e quindi fece cadere il discorso, sapendo bene dove si trovavano, e comunque ammetteva anche lei, che quel periodo aveva ripensato al primo incontro con Jareth nel suo labirinto.... Si limitò a sospirare, facendo cadere il discorso.
    Le solite cose, nulla di nuovo
    Si strinse nelle spalle, per molti la sua vita poteva apparire perfetta; bella, ricca, ma allo stesso tempo maledetta e con un'esistenza abbastanza noiosa. Alla fine si aprì un varco davanti a loro, e poi eccole vicino al castello, in quella specie di arena, c'erano solo i loro passi è nient'altro, di certo il demone la stava aspettando, anche da quella distanza ne percepiva l'aura.
    Sí grazie, mi ha fatto piacere rivederti, vienimi a trovare
    Sorrise a Layra, salutandola; lei aveva usato un tono freddo, ma era fatta così, sapeva che aveva fatto piacere anche a lei vederla.
    Alla fine, sola giunse al castello, che come tutto il resto non era cambiato, e neanche il tempo di annunciarsi che le porte si aprirono, così che potesse entrare, il tepore era gradevole, e fu accolta da una voce familiare, che ora finalmente, proveniva da Jareth, che era lì a fissarla, ignorò completamente quelli che potevano essere dei complimenti, e lo fissò, lanciandogli un'occhiata glaciale.
    Tu invece sei lo stesso, con la mancanza di buone maniere
    Era veramente alterata perché era lì, senza motivazione, lei voleva solo dormire!
    Cosa vuoi da me?
    Il demone era anche ospitale, ma lei era ancora in piedi, e voleva arrivare al sodo, senza tanti giri di parole, Jareth era un tipo diretto, voleva sapere perché era lì.

    AnastasiaPrince
     
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    Tu invece sei lo stesso, con la mancanza di buone maniere rispose all’accoglienza che Jareth le aveva riservato ed egli le si avvicinò velocemente assumendo un’aria abbastanza perplessa, dal momento che non gli sembrava averle fatto nulla di che, anzi. Era stato ospitale ad averle aperto le porte del suo castello e soprattutto a non aver permesso a nessuno di interferire nel suo percorso nel Labirinto (a parte quello stupido di Gogolo ma tanto ci aveva pensato Layra). Più accogliente di così, cosa avrebbe dovuto fare? Stendere un tappetino luminoso con su scritto ovunque benvenuta!? Il Demone inarcò un sopracciglio, mentre Anastasia riprese a parlare. Cosa vuoi da me? gli domandò anche piuttosto seccata, cosa che fece inarcargli anche l’altro sopracciglio. Sbaglio o era lei capitata nel suo Labirinto e non lui a casa di lei? Mi sembra che sia tu quella giunta nella mia favolosa dimora, e non il contrario. O forse mi sbaglio...?! fece infatti lui con voce atona e un’espressione che gli andava dietro. Qual buon vento ti porta qui? domandò quindi assumendo un tono abbastanza tranquillo che non faceva trapelare sentimenti positivi, in fondo era davvero felice di vederla dopo tutto quel tempo poi. Ti serve forse qualcosa?! aggiunse subito dopo guardandola dritta negli occhi. Se dopo due anni si era fatta viva probabilmente un motivo c’era!
    Jareth **** *
     
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    Jareth la guardava perplesso, e lei non ne capì il motivo, almeno non subito, soprattutto quando le fece, il piccolo appunto che era lei lì, e non Jareth sulla terra; in quell'istante, capì di essere stata troppo dura col demone, alla fine l'aveva fatta arrivare al suo castello senza tranelli, e nessun tipo di freno, togliendo il piccolo incontro con Layra, ma aveva ragione, anche se le dava molto fastidio ammetterlo, che lei era ospite lì, di sua spontanea volontà; si lasciò quindi ad un lungo sospiro, non doveva essere così acida, alla fine l'aveva accolta con gentilezza, chiedendole anche di sedersi, cosa che quindi fece, perchè di certo, sarebbe stata lì un po' di tempo.
    No, e penso che sia accaduto perchè io stavo pensando al labirinto, e probabilmente anche tu avevi qualche motivazione per interessarti a me, questi due fatti mi hanno fatto arrivare qui
    Rispose ad entrambe le considerazioni di Jareth, e si fece pensierosa, aggrottando le sopracciglia; era da quando era arrivata lì, che si chiedeva come era accaduta, e lei non era così potente da finire nel labirinto di sua spontanea volontà, Jareth doveva aver fatto qualcosa nel frattempo, facendola così chiamare, soprattutto con la sua parte demoniaca, che premeva per uscire, sentendo la vicinanza di quel demone, e difatti fece una smorfia, non sapendo come gestirla, forse era per quel motivo, che a distanza di due anni, in quel momento si trovava lì, e nonostante nessuno dei due l'avrebbe detto apertamente (erano troppo orgogliosi...), erano comunque felici di essersi rivisti.
    Dopo il nostro ultimo incontro, si è palesata in me una parte demoniaca, che è diventata sempre più forte,
    e non so so come gestirla, e la tua vicinanza me ne fa perdere il controllo; io sono una strega non una demone, devo imparare a controllarla

    Lo guardò negli occhi, dove si poteva leggere la preoccupazione, se non avesse avuto nessuno che le insegnasse come gestire quella sua parte, questa avrebbe avuto la meglio, e lei voleva essere per primo una strega. Lo guardò, sperando che lui, come essere demoniaco potesse darle una mano, e sarebbe stato un dare ed un avere.


    AnastasiaPrince
     
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    Inizialmente Anastasia guardava perplessa il Demone non capendo forse le sue parole, ma poi la ragazza effettivamente capì che egli non aveva affatto torto, del resto era lei quella giunta nella sua dimora. Fra l’altro Jareth aveva fatto in modo di farla arrivare tranquillamente fino l’ingresso del suo castello. Cosa che non aveva mai fatto fare a nessuno. Nemmeno a lei fra l’altro. Quella infatti fu la prima volta che la Prince giunse dentro le mura del castello. Si trovava così in questo grande salone tutto di pietra ma la cosa che subito poteva impressionare un forestiero, era che era riempita di scale, fra l’altro senza ringhiere o simili. Anche storte. E dove portavano era difficile capirlo.

    Anastasia sospirò sedendosi su uno degli scalini davanti al Demone, dimostrandosi più comprensiva, o per lo meno cercando di esserlo. No, e penso che sia accaduto perchè io stavo pensando al labirinto, e probabilmente anche tu avevi qualche motivazione per interessarti a me, questi due fatti mi hanno fatto arrivare qui fece Anastasia dimostrandogli che a quanto pareva anche lei non aveva smesso di pensarlo, e che il suo ricordo quella notte gli aveva fatto compagnia. Proprio come lui.
    Sul volto di Jareth comparve una smorfia di piacere, prima perché era felice di averglielo sentito dire e poi perché quella ragazza non smetteva mai di stupirla! Fu infatti intelligente a trovare una risposta molto veritiera sul perché ora lei si trovasse davanti a lui.
    Lui l’aveva accidentalmente richiamata a se grazie all’utilizzo della sua sfera in cui l’aveva per qualche secondo cercata. Essa, messa insieme ai pensieri più profondi, quelli demoniaci della Prince, l’avevano fatta giungere fino a lì.
    Il Demone percepì qualcosa in Anastasia, era come se la ragazza volesse ripudiare il suo essere mezzo Demone e lui proprio non se ne capacitò del motivo.
    Dopo il nostro ultimo incontro, si è palesata in me una parte demoniaca, che è diventata sempre più forte,
    e non so so come gestirla, e la tua vicinanza me ne fa perdere il controllo; io sono una strega non una demone, devo imparare a controllarla
    le spiegò infatti subito dopo. Da che Jareth aveva ricordo infatti se la ricordava più Strega che Demone, anche se aveva percepito fin da subito che dentro di lei regnava anche quella parte che lei cercava di sopprimere.
    Le due figure si guardavano negli occhi, Jareth si inginocchiò anche per arrivare alla sua altezza per fissare meglio quegli occhi che esprimevano una strana richiesta: chiedere ad un Demone di aiutarla a sopprimere il Demone dentro di lei.
    Jareth tornò in piedi e rise. Rise di gusto. Poi sparì dalla vista di Anastasia per poi ricomparire sopra una scala alla sua destra. Stai chiedendo a me aiuto? disse prima di scomparire e ricomparire su di un altra scala. Stai chiedendo praticamente ad un Demone di eliminare un Demone!! esclamò cambiando nuovamente scala. Seguì poi una tetra e divertita risata che poi lo riportò davanti alla ragazza, facendole cenno di alzarsi dal gradino. Interessante... fece assumendo un piccolo sorriso. Del resto a Jareth era sempre piaciuta Anastasia più per la sua parte da Strega che da Demone. Interessante, davvero! Se è quello che vuoi veramente, sarò ben lieto di aiutarti, signorina Prince...Mh...Ma vorrei avere qualcosa in cambio... disse il Demone voltandosi e dandole le spalle. Chissà cosa poteva chiederle...Poi tornò a guardarla. Si, l’avrebbe aiutata!!
    Jareth **** *
     
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    Era strano quel castello, anzi era strano che Jareth l'avesse fatta entrare nella sua dimora, sapeva quanto il demone fosse un po' avverso con gli ospiti, e che davvero doveva capire perché era lì, e trovarne una soluzione, e poteva anche vedere quel momento, come un incontro con un vecchio amico, forse poteva scoprire un lato di Jareth, che ancora non sapeva. Quando alzò la testa, e si guardò intorno, fu un attimo spaesata, più che altro perché, non si era accorta della moltitudine di scale che la circondava, che sembravano essere uscite da un quadro di Escher,e Jareth era lì tranquillo che la fissava... Lo guardò negli occhi, chiedendosi se aveva fatto male a chiedere aiuto ad un demone, per imparare a controllare la sua parte demoniaca, era una cosa davvero contorta; la cosa che più la preoccupava era, il fatto che, questa parte di lei interferisse con i suoi poteri da strega, poteva ampliarli, quanto farle perdere il controllo, era combattuta sul da farsi. Se lei era combattuta, Jareth se la godeva, sparendo e ricomparendo su un'altra scala, facendole venire mal di testa, mentre lui rideva, lo guardava storto, soprattutto perché se voleva parlargli seriamente, doveva stare fermo in punto.
    Non ti sto chiedendo di eliminare il demone, ma imparare a controllarlo
    Era diversa la questione, lei voleva mantenere quel potere, ma doveva imparare come, e sapeva anche che, l'aiuto di Jareth non sarebbe stato per nulla, anzi era certa, che avrebbe voluto qualcosa in cambio, e di fatti non si fece attendere questa richiesta, ma fu molto stupita che lui, volesse aiutarla, non è che a suo tempo aveva iniziato proprio con il piede giusto... Si alzò in piedi, guardandolo sospettosa, quando faceva così non si aspettava nulla di buono, ma il problema alla base era; che non aveva altra scelta.
    Cosa vuoi in cambio?
    Tanto valeva girarci attorno, glielo chiese direttamente, mentre stava in piedi di fronte a lui, e la sua parte demoniaca era sempre più attratta da Jareth, e lo voleva sentire più vicino a sé, attratta come da una calamita di oscurità, doveva accettarla o combatterla? Sperava che lui, riuscisse a farle trovare una risposta.
    AnastasiaPrince
     
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    Tu invece sei lo stesso, con la mancanCerto era molto insolito che Jareth avesse fatto arrivare nel suo castello un ospite ma Anastasia doveva aver capito già da diverso tempo che lei era speciale per quel Demone. Non era un ospite qualunque quindi, per cui non era strano che lei fosse lì. E giunta fino a lì senza passare per i mille trabocchetti del Labirinto.
    <i>Non ti sto chiedendo di eliminare il demone, ma imparare a controllarlo
    spiegò lei infine con voce ferma. A quanto pareva la sua parte demoniaca andava un po’ per conto suo, in pratica la ragazza non sapeva gestirla. Ed era questo che voleva, controllare il Demone che era in lei ed effettivamente chi meglio di un Demone stesso poteva fare una cosa del genere? Il discorso non faceva una piega.
    Anastasia si alzò in piedi quando egli le disse che avrebbe accettato ma sotto una lauta ricompensa ancora da stabilire però.
    Cosa vuoi in cambio? chiese, quindi accettando il dare ed avere.
    Lo guardava quasi con passione, e comunque in maniera molto differente dal solito. Che fosse il Demone a fissarla? E perché mai avrebbe dovuto sopprimerlo quindi? Per lui era molto meglio così...
    Ma cosa volere in cambio? Oh lui quello che voleva già ce l’aveva, c’era solo una cosa che a lui premeva più di qualsiasi altra cosa...
    Sparì e ricomparì in una delle tante scale. Davvero non te lo immagini...?! domandò con un sorriso tetro e ironico stampato nelle fredde labbra. La mia vita può durare qualche ora, quello che produco mi divora. Sottile sono veloce, grossa sono lenta e il vento molto mi spaventa. Chi sono?. Aveva iniziato il suo gioco. Se Anastasia quindi l’avrebbe portato a termine vittoriosa, Jareth l’avrebbe aiutata.
    Jareth **** *
     
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