Moonage Daydream

Labyrinth

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    Rimase in attesa della risposta del demone, che la fissava con uno sguardo che, non gli aveva mai visto fino ad allora; sembrava che la guardasse con passione, e se lei ne aveva un po' paura di quel cambiamento, la sua parte demoniaca era di tutt'altro avviso, ne era lusingata, ed anzi avrebbe dato corda a Jareth, in quel suo modo così diverso di vederla, stava per chiedergli qualcosa, ma il padrone del labirinto era già scomparso, ricomparendo su una delle innumerevoli scale, attorno a lei. E scosse la testa alla sua domanda, proprio non aveva idea di cosa mancasse ad un demone immortale, padrone di un labirinto che faceva impazzire le persone (era un po' ironica...); e conosceva bene quel sorriso di Jareth, le avrebbe posto un indovinello, sospirò, non avendo altra scelta che rispondere, correttamente.
    Ormai lo conosceva, e si era fatta un po' di cultura di indovinelli; anche se comunque, non rimanevano di certo facili... Qualcosa che divora, varie forme, paura del vento, ci dovette pensare un po' su, ma alla fine sorrise, aveva capito, ed anzi, doveva esserci arrivata prima.
    Candela
    Sorrise a Jareth, sicura della sua risposta, si era dimentica che lì, nel labirinto, ci si poteva anche divertire. Lei aveva risposto, sperava correttamente; ora toccava a lui adempiere alla parte del suo patto, aiutandola, mentre lo raggiungeva sulla scala, dove si trovava; e mentre si avvicinava a lui, forse comprese cosa voleva da lei...
    AnastasiaPrince
     
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    Ovviamente Anastasia aveva già capito, prima che il Demone potesse formularlo, che ne sarebbe seguito un indovinello. In fondo erano i tranelli e simili che tenevano vivo quel Labirinto e il suo padrone, e Anastasia sapeva appieno soddisfare le esigenze di Jareth.
    Posto il primo indovinello la ragazza assunse un’espressione pensierosa mentre i suoi pensieri vagavano veloci alla ricerca di una risposta da dare. Poi sorrise e Jareth fu certo che ne sarebbe seguita la risposta corretta, in fondo poi c’era andato giù leggero al momento. Candela rispose con tono sicuro e nell’atrio del castello iniziarono a comparire una miriade di candele ad illuminare quella stanza a giorno.
    Subito dopo, forse proprio grazie a quelle candele che le illuminavano il percorso da compiere, Anastasia prese a camminare verso il Demone, raggiungendolo sulla scale in cui era, e dove egli non si spostò ma rimase lì ad aspettarla con un sorriso compiaciuto sul volto.
    Non c’è bisogno che io ti dica che la risposta è corretta, immagino... disse mentre giocava con un paio di sfere con la sua mano destra. Più è grande e meno si vede fece subito un’altro indovinello, per riportare le candele da dove erano venute, visto che la soluzione era la parola <b>oscurità, ed erano ben condono che Anastasia avrebbe risposto correttamente anche questa volta...
    Jareth **** *
     
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    Con Jareth bisognava sempre dimostrarsi sicuri, una minima incertezza poteva costare la vita in quel luogo... Ormai lo conosceva, e sapeva anche come ragionava, ed appena diede la risposta corretta, una miriade di candele si accendero tutte intorno a loro, così che le scale fossero ancora più visibili, e che quindi potesse raggiungere il demone sulla scala, il quale non si era mosso, come se la stesse aspettando. Lui era lì, e gli sorrise compiaciuta a quelle parole, che aveva già intuito che la risposta era corretta, già quando Jareth aveva illuminato tutta la stanza, ed intanto giocava con delle sfere della mano, di cui lei ne sentiva il potere; ma non era finita... Ecco un altro indovinello per lei, queste era più complicato del precedente. Se nel primo aveva molti elementi, nel secondo erano praticamente poche parole per descrivere un concetto più grande, intuì che si trattava di qualcosa, collegato alle candele appena comparse, e se queste facevano luce; meno si vede era il buio, ma il demone voleva di certo qualcosa più vicino a lui...
    L'oscurità
    E visto che al padrone del labirinto, piaceva essere teatrale, lo fece un po' anche lei; i suoi occhi difatti presento una sfumatura nera mentre lo guardava, ed ora aspettava la prossima mossa. Continuava a lottare contro il demone dentro di lei, affinché non si unisse con Jareth, e la cosa la stava sfiancando, quindi ad un certo punto, debole, dovette trattenersi a lui, per non cadere a terra; la tensione, la concentrazione, la mancanza di riposo, si erano fatti sentire sul suo corpo.
    AnastasiaPrince
     
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    Forse Anastasia era proprio fatta così, ovvero sicura di sè, oppure consona del carattere di Jareth si era fatta infondere più coraggio e sicurezza possibile. Era anche possibile che si fosse fatta un incantesimo per apparire così spavalda, ma il Demone non aveva percepito alcun segno di magia, per cui no, la ragazza era priva di incantesimo.
    Con il secondo indovinello le parole erano talmente minime da non poter riuscire facilmente a trovare una spiegazione, ma Anastasia non si fece prendere dal panico mentre la sua mente vagava verso qualche possibile soluzione. Interessante (e fortunatamente) immaginó che l’indovinello successivo fosse in qualche modo collegato con il primo ed effettivamente era proprio così. Se aveva fatto comparire la luce, bisognava riportare poi il tutto alla normalità, a togliere dunque quelle candele. L'oscurità rispose infine la mezza Strega utilizzando la parola nel più corretto dei modi; avrebbe anche potuto rispondere buio invece scelse la parola esatta, e senza esitazioni.
    Gli occhi della ragazza si incupirono improvvisamente diventanti neri come la notte, rivelando quindi che il Demone in lei si stava sempre più facendo forza. A quanto pareva la parte demoniaca era in qualche modo attratta da Jareth, forse perché ne riconosceva un suo simile. Il Demone aveva una simpatia per quella ragazza, ed era ormai palese anche al più stupido dei goblin (forse), per cui gli avrebbe fatto comodo se il Demone avesse prevalso sulla Strega, eppure da quando Anastasia glielo aveva chiesto, aveva deciso di aiutarla. In fondo erano un po’ simili loro due...Jareth un tempo era uno Stregone e avrebbe fatto di tutto per tornare ad essere tale, ma era una cosa impossibile. Non si poteva tornare indietro dall’essere un Demone. Anastasia invece aveva una possibilità, perché la sua situazione era diversa. In lei vivevano due personalità e una delle due poteva prenderne il sopravvento.
    Anastasia si avvicinò con passo tremante a Jareth e poi debole si lasciò cadere ma il Demone fu pronto a prenderla fra le braccia.
    La ragazza era stanca, spossata e il Labirinto la stava consumando un po’ per volta. Per questo motivo Jareth, giocando con le sfere, non perse occasione e la riportò in camera sua, dove l’adagió nel suo comodo letto. Qui si sarebbe ripresa più facilmente e soprattutto il Demone avrebbe trovato pochi stimoli per fuoriuscire. Come ti senti...? le chiese con voce atona. Del resto va bene che era un pochino preoccupato per lei, ma era pur sempre un Demone spocchioso!
    Comunque prova superata aggiunse facendole capire che l’avrebbe aiutata.
    Jareth **** *
     
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    Lei faceva la scavalca, anzi era coraggiosa, e trovava sempre una scappatoia nelle situazioni, anche se quella del labirinto, anche se si dimostrava sicura di sé, sapeva che era troppo facile, impazzire lì dentro; era stata fortunata ad incontrare un demone come Jareth, egocentrico, ma non orribile come tanti altri, e per alcuni aspetti anche divertente, ed anche Layra, una ragazza che aveva tanto da dare, anche se non so fidava mai del tutto conoscendo il suo potere bell'ingannare la gente, con lei non l'aveva mai fatto, ma era meglio prestare sempre attenzione. Alla fine di tutto, aveva stretto un rapporto non propriamente di amicizia, ma comunque di conoscenza con quei due demoni, e se anche non l'avrebbero mai ammesso, si stavano guardando con occhi diversi lei e Jareth, e non sapeva proprio cosa sarebbe capitato. La sua parte demoniaca, era ben contenta di quel contatto così riavvicinato con il padrone di casa, mentre lei si sentiva logorata e divisa fra due nature, ma che avevano in comune, il guardare Jareth non più solo come demone, ma anche come uomo dal punto di vista di una donna, e lei continuava a rifiutarsi di crederci e di ammetterlo. Non conosceva molto bene la storia di Jareth, Layra le aveva accennato qualcosa, che nel passato era stato un potente stregone, e quindi forse vedeva in lei, un ripetersi della storia, e poteva essere quello il motivo del suo aiuto, se ci pensava, nessuno dei due sapeva molto del passato dell'altro, e lei avendone poco in confronto a lui, poteva dimostrarsi noioso. Mentre crollava tra le sue braccia, sfinita, si ricordò che la tratteneva per non farla cadere, e poi, quando riaprí gli occhi era adagiata nel suo letto; il suo primo pensiero fu, che era stato solo un sogno, ma la voce di Jareth la riportò alla realtà, lo guardò sorpresa, che avesse vegliato su di lei finché si era ripresa, significava che ci teneva a lei, e quello le strappò un piccolo sorriso.
    Sto bene, e da quando ti preoccupi per me?
    Sapeva che Jareth non lo avrebbe mai ammesso, quindi lei lo punzecchiò apposta, mentre si tirava su seduta.
    Mi fa piacere avercela fatta
    Significava che l'avrebbe aiutata, eppure era pensieroso; Jareth era li calmo, nella sua camera, non capiva cosa significasse.
    Io direi di iniziare
    Non voleva cadere nel silenzio imbarazzante, quindi optò per cominciare a controllare il suo demone, lo svenimento da dama in pericolo non faceva per lei, e sperava non fosse più ricapitato.
    AnastasiaPrince
     
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    Anastasia si destó che pochi minuti più tardi, probabilmente aveva solo bisogno di staccare da quel Labirinto, forse anche da Jareth, ma il Demone le era lì di fianco. Lo guardò con inizialmente un’aria spaesata, forse credendo per pochi attimi di avere sognato tutto per poi rendersi conto che era stato tutto vero. Sul volto di lei si abbozzò un sorriso, molto dolce, che Jareth non aveva mai visto. Di rimando gliene fece uno anche lui, molto piccolo e che durò che pochi attimi. Lei era felice di vederselo lì di fianco, lui era contento di saperla felice.
    Sto bene, e da quando ti preoccupi per me? rispose lei ponendogli poi una domanda oltremodo interessante cui il Demone tossicchiò lievemente cercando di trovare una risposta plausibile. La ragazza nel frattempo si era messa seduta.
    Già, mai e poi mai Jareth avrebbe ammesso la verità, e Anastasia lo sapeva fin troppo bene, forse per questo tornò a parlare, senza aspettarsi la risposta Mi fa piacere avercela fatta fece e il Demone capì si stesse riferendo agli indovinelli. Io direi di iniziare disse con tono sicuro cambiando discorso, visto che sapeva che Jareth non avrebbe mai ammesso la verità riguardante al fatto della preoccupazione per lei.
    Il Demone sgranò completamente gli occhi. Anastasi voleva già cominciare subito? Tecnicamente si poteva sopprimere una parte ma non è che Jareth sapesse subito come fare, si sarebbe prima dovuto informare...
    Ma un’idea gli venne fuori, un po’ strana come idea, ma la mise in atto ugualmente. Intanto doveva capire se la parte demoniaco usciva quanto più le piaceva...Ora erano a Vancouver quindi non più nella dimora di un Demone, quindi doveva essere più facile per Anastasia tentare di tenere a bada la sua parte demoniaca...Ma prima di mettere in atto il suo piano, Jareth si fermó un’attimo. Perché non erano più a Pembroke Pines? Hai cambiato stato...? Come mai? le chiese rendendosi conto che non erano più in Florida ma in Canada.
    Poi le si avvicinò di molto, tentò di metterle una mano dietro la nuca, l’altra vicina al suo sedere e tentò di baciarla. Voleva vedere cosa avrebbe fatto Anastasia...
    Jareth **** *
     
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    Essere nelle propria casa, dava un senso di sicurezza, e di rilassamento, anche se forse essere assieme in una camera da letto, con un demone ultra centenario, non era di certo nel concetto di tranquillità casalinga, eppure riusciva ad essere a suo agio in presenza di Jareth, e la sua parte demoniaca si stava divertendo ad averlo in quella stanza con lei. Sulla terra, riusciva a tenere più a bada il suo demone interno, ma con la presenza vicino, di una stessa creatura, soprattutto dall'aura potente, come quella di Jareth, aveva qualche piccola difficoltà... Ma decise che non avrebbe fatto trapelare nulla, ed anzi l'avrebbe tenuta a freno, sperando che lui l'aiutasse e non le rendesse le cose più complicate, già che lo erano abbastanza. E mentre faceva tutto questo ragionamento, e tutti quei pensieri continuava a rincorrersi come in una maratona, il demone abbozzò ad un sorriso, quando lei aveva fatto lo stesso verso di lui, e in quel momento gli scorze un tratto di umanità, e lui tossicchiò, come nel riprendere la parte di demone cinico e malvagio, non che si aspettasse altro dal Re dei Goblin, che doveva sentirsi anche onorata ad averlo lì, e che si era preoccupato per lei; di certo non era un trattamento che riservava a chiunque.
    Alla fine, le bastò il silenzio di Jareth per capire cosa pensasse, e mai lo avrebbe ammesso che si era preoccupato per lei, ma lo sapevano entrambi, quindi quasi scoppiò a ridere alla faccia del demone, che aveva sgranato gli occhi alla sua richiesta, beh era lì potevano iniziare, un demone con la sua esperienza doveva avere un punto da cui iniziare; ma dalla sua reazione non pareva molto... La stupì la domanda del perché aveva cambiato Stato, come mai gli interessava questo? E soprattutto, da quando si interessava così tanto a lei? Gli lanciò uno sguardo indagatore, sul perché di tutto quell'interessamento verso di lei; che forse ci fosse altro sotto? Scosse la testa, non voleva credere che a Jareth lei piacesse, a lui non piaceva nessuno! Eppure continuava ad insinuarsi quel pensiero, già dal labirinto.
    Affari vari di famiglia, e poi il caldo non fa per me
    Si strinse nelle spalle, in realtà non sapeva nemmeno lei perché era andata a Vancouver, forse per cambiare aria, oppure come aveva detto per affari; eppure il destino aveva uno strano modo, di intrecciare i fili di due gite, come lei e Jareth in quel momento. Stava facendo quel pensiero, che sembrava anche quasi romantico, quando si vide il demone troppo vicino a lei, e cercò di baciarla; fu una lotta dura, tra la parte da strega che non sapeva cosa fare, a quella demoniaca che voleva lasciarsi andare a Jareth e farsi cullare da quell'aura così vicina all'oscurità, si trovava a dover prendere una decisione, in cui nemmeno lei riusciva a capire, ciò che era giusto o sbagliato; e fu in quell'attimo di debolezza, che la demone rispose al bacio di Jareth, stringendogli le spalle, labbra su labbra, il suo corpo andava a fuoco a quella vicinanza. Riprese il controllo, e si allontanò di scatto da lui, sfiorandosi la bocca con le dita, dove era appena avvenuto quel contatto.
    Io... Non so... Cioè...
    Non sapeva cosa fare o cosa dire, e la cosa che più le dava da pensare era che, non solo la sua parte demoniaca voleva quel bacio, ma anche lei.
    AnastasiaPrince
     
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    Jareth percepiva l’Aura demoniaca dentro il corpo di Anastasia, però ora che erano nella sua tranquilla vita reale, essa sembrava non riuscire ad esprimersi al meglio. Era come se dentro di lei una parte negativa volesse farsi strada per prendere sempre più potere e annientare la positività e la parte “buona” di Anastasia, ed era quello che lei non voleva che ciò accadesse! Per Jareth sarebbe stato tutto più semplice se fosse emersa il Demone eppure gli piaceva Anastasia proprio per quella sua parte positiva.
    Le chiese perché si fosse trasferita e la ragazza assunse subito un’aria perplessa non capendo il motivo di tanto interesse. Ma magari ciò serviva a comprenderla di più, a carpire qualcosa di lei che lo aiutasse poi a combattere quella parte demoniaca. No, in verità serviva più che altro a soddisfare la sua sete di curiosità, perché anche se continuava a non ammetterlo neanche a se stesso, la Prince gli suscitava un forte interesse.
    Calò per un’attimo il silenzio, forse Anastasia non aveva una risposta a quella domanda o forse la perplessità in lei era talmente alta che le aveva fatto perdere addirittura la voce. Poi, finalmente parló Affari vari di famiglia, e poi il caldo non fa per me. Era giunta fino a lì con la sua famiglia dunque. E chissà com’era la sua famiglia...a parte ovviamente uno un Mago e l’altro un Demone! E chi era fra i due il Demone? La donna o l’uomo? Ma perché poi dava così tanta importanza a quella ragazzetta?
    Ed ecco che Jareth tentò di baciarla, i due volti, le labbra, si avvicinarono con lentezza per finire in un bacio dal sapore dolce amaro, fu una sensazione strana in effetti, non tanto per Jareth, bensì per la ragazza che era abbastanza combattuta fra il volerlo e non volerlo baciare. Si allontanò quindi di tutta fretta da quel bacio, portandosi la mano sulle labbra.
    Io... Non so... Cioè... balbettò lievemente imbarazzata non trovando parole adatte da dire.
    Come è stato? chiese lui sarcastico. La reazione di lei sembrava quella di una alla sua prima volta, ma sicuramente aveva già baciato altri ragazzi prima, non poteva di certo essere il contrario. Primo Demone, eh?! aggiunse poco dopo. Ecco, quella doveva essere la realtà dei fatti. E baciare un Demone aveva di sicuro acceso la personalità della sua parte demoniaca, che solitamente in occasioni del genere se ne rimaneva bella che assopita! L’hai sentita dentro di te? chiese poi mantenendo le distanze da lei. Com è stato?. Era sicuro che le avesse dato una forte scossa...Se una cosa piaceva al Demone, esso veniva allo scoperto...
    Jareth **** *
     
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    Era tutto così dannatamente complicato! Jareth si era di nuovo palesato nella sua vita, ed ora era in quella situazione, che il suo cuore batteva a mille, e provava un interesse nuovo per quel demone, cosa che negli anni precedenti non c'era mai stata; e non capiva se era per la questione della sua parte demoniaca, o se lei stessa non volesse ammettere che il re dei Goblin non le era indifferente, anzi... Poi le stava facendo anche domande sulla sua famiglia, che in realtà era molto più noiosa di quanto pensasse, con una madre strega e padre demone, e stava pensando a come la storia si stesse ripetendo, e quindi era una cosa delle donne di famiglia; no doveva smetterla!
    Strano...
    E sì primo demone

    Jareth cercò di togliere un po' di imbarazzo e lei ne fu grata, usò il suo solito sarcasmo, la cosa le andava più che bene, per entrambi non era la prima volta che baciavano qualcuno, soprattutto per lui, quindi alla sua battuta del primo Demone, le strappò un sorriso. Lei voleva fargli la stessa domanda, però di una strega, ma era stupido, di certo la cosa non era nuova per lui, e nel pensare che, avesse baciato altre donne, provó uno strano fastidio, e la cosa le diede molto da pensare, che davvero le piacesse quel demone?!?
    Sì l'ho sentita, ed è stata una lotta per la supremazia, e nel momento di indecisione ha preso lei il controllo; ma la cosa che mi ha dato più da pensare, è stato quando anche la sua controparte voleva quel bacio
    Disse tutto ad un fiato, come se dovesse riprendere aria, dopo una lunga apnea, era pensiorosa, preoccupata da quella sua reazione così istintiva; praticamente aveva appena detto a Jareth, che lui l'attraeva, e se proprio era in gioco, doveva buttarsi! Voleva togliersi ogni dubbio, quindi, parte demoniaca o meno, voleva sapere cosa provava per quel demone egocentrico e contorto; stavolta fu lei ad avvicinarsi, e stringerlo per le spalle, mentre appoggiava le labbra sulle sue, le avrebbe concesso un altro bacio? E a quella vicinanza, nuovamente la sua parte demoniaca fece capolino, crogiolandosi nella'aura del demone.
    AnastasiaPrince
     
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    Il cuore della ragazza aveva iniziato a battere sempre più potentemente e pareva quasi volesse uscirgli dal petto e di ciò ovviamente Jareth se ne era reso conto. Solo che non ne poteva sapere con sicurezza il motivo. Poteva infatti essere dei più vari, dalla felicità del bacio, dal tentativo del Demone di vincere, dal tentativo invece della parte di Strega di combattere il Demone...fino ad altri motivi, che forse neanche Anastasia sapeva dire.
    Strano...E sì primo demone rispose la ragazza. Il bacio l'aveva trovato "strano", qualsiasi cosa essa voler dire, ma forse si riferiva al fatto che dentro di lei sentiva di desiderare quel bacio più di quanto essa potesse pensare! Per questo aveva avvertito una sensazione strana...
    Anastasia era combattuta dal fare la sua stessa identica domanda, ma alla fine non gliela porse. Ma era abbastanza ovvio che il Demone avesse potuto baciare altre Streghe prima di lei. E del resto Anastasia non sapeva ancora che in passato, quando aveva ancora una vita mortale, egli era stato proprio uno Stregone, un essere in parte quindi così simile a lei...
    Sì l'ho sentita, ed è stata una lotta per la supremazia, e nel momento di indecisione ha preso lei il controllo; ma la cosa che mi ha dato più da pensare, è stato quando anche la sua controparte voleva quel bacio le rispose lei con tranquillità ma con una vena di rabbia in quelle parole che però svanì subito. Era tratta da Jareth? Sembrava di sì. E difatti ecco che questa volta le si avvicinò lei. Lui per un attimo fu indeciso se tirarsi indietro o farsi baciare, ma nell'indecisione le loro labbra erano ormai così vicine che egli non potè fare a meno che serrarsi nuovamente in un bacio con quella ragazza. E questa volta allungò anche la lingua, allungando poi il bacio.
    Poi si staccò da lei. Chi è che mi voleva baciare? Lei o te? ci scherzò un poco su il Demone, leccandosi le labbra.
    Jareth **** *


    Edited by woozy. - 19/3/2018, 16:55
     
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    Più ci pensava, più si rendeva conto di non sapere praticamente nulla, sul conto di Jareth, anzi, non aveva idea del suo passato, se era sempre stato un demone, o era stato altro nella sua vita; non gliel'aveva mai chiesto, come tante altre cose, che ora iniziavo ad interessargli di lui, della sua storia. La cosa più andava avanti, più, se da un lato pareva anche romantica, dall'altra, era forse un po' inquietante, soprattutto con Jareth, che da sempre si dimostrava come se non avesse bisogno di nessuno al mondo, e che per lui esisteva solo il suo labirinto, eppure con lei, sembrava provare altro, soprattutto da come l'aveva baciata, ed ora come stava rispondendo a quel bacio. Se prima, era stato fatto tutto con timidezza, paura, quasi fosse il primo bacio fra due ragazzini, ora era diventato più passionale, e stavolta, per il suo compiacimenro personale, ed riuscita a fare del demone un indeciso sul da farsi per quel bacio; ma alla fine aveva ceduto anche lui, aggiungendone la lingua; si intrecciarono per qualche tempo, fu una sensazione nuova, come se non avesse mai baciato così fino ad allora. Non era solo la sua parte demoniaca, che si stava godendo quel bacio, ma anche la sua parte da strega, sentiva l'attrazione fisica verso di lui, che si faceva sempre più prepotente; e lo ringrazió molto, perché si staccò da quel bacio, prima che lei facesse qualcosa senza ragionare.
    Farebbe molta differenza?
    Come Jareth si leccó le labbra, capì che anche se fosse stata la demone, in quel momento non sarebbe cambiato nulla, lei lo fissava, chiedendosi cosa pensasse di quel bacio.
    Invece tu chi volevi baciare?
    Tutte era lì, loro si erano baciati, ed aveva significato qualcosa, il problema era capire cosa, e non era più collegato solo all'aiuto alla sua parte da demone. Rimase lì, ancora vicino a lui, mentre lo guardava negli occhi, non poteva mentirle, anzi non doveva, lei almeno non lo aveva fatto.

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    Neppure Jareth conosceva molto del passato di Anastasia, ma del resto non era così avvincente, interessate e sopratutto lungo come il suo. Ma a dire la verità non è che i due ragazzi avessero avuto del tempo per chiacchierare come due amici, erano stati più che altro intenti a sopravvivere e/o a combattere fra loro. Solo ora sembravano aver trovato del tempo per parlare e forse questo lì avrebbe fatti unire di più. Già Jareth si sentiva in qualche modo attratto da Anastasia, conoscendola avrebbe dunque “rischiato” di innamorarsi di lei...Ma del resto, che fosse già preso da lei era ormai evidente...
    Il secondo bacio fu più passionale, con tanto di lingua e ciò non lasciava molti dubbi in proposito, anche se quando egli si staccò da lei, la sua espressione continuava ad essere atona e priva di emozioni. Invece, anche se Anastasia aveva dimostrato un’interesse in lui, non era detto che fosse in lei al 100%, ma piuttosto fosse quella sua parte maligna ad aver trovato il tutto molto piacevole.
    Farebbe molta differenza? chiese lei e il Demone rispose con mezzo sorriso. Ovvio che faceva differenza, era in momenti come questi che si poteva capire se la parte demoniaca dentro di se, Anastasia riusciva a tenerla a bada o meno. Invece tu chi volevi baciare? gli domandò fissandolo dritto negli occhi.
    Jareth fece un grosso respiro. Qui non si tratta di me, Anastasia. Sei tu che devi riuscire a tenerla a freno... fece tirandosi su le maniche del vestito retrò che portava. Lei mi vuole mi pare ovvio, ... e tu riesci a contrastarla in questi momenti? domandò serio così da non fare trapelare nulla di quello che aveva provato nel baciarla. Gli era decisamente piaciuto.
    Jareth **** *
     
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    Lei aveva sentito qualcosa mentre baciata il demone, ma non riusciva ancora a comprendere appieno, se era la sua parte demoniaca o meno, era tutto confuso, lei stessa lo era, per i sentimenti che provava nei confronti di Jareth, non si erano mai posti l'uno verso l'altro in quei termini; anzi, era più una battaglia, eppure ora, era tutto cambiato, ma non pareva lo stesso per il re dei goblin, che comunque rimaneva impassibile. Sospirò, allora lui non provava nulla, era stata solo la parte da demone ad agire, e quindi fu un sollievo per lei, sebbene una minuscola parte di lei, covava la speranza che ci fosse altro, ma era una fantasia stupida, destinata a crollare come un castello di carte.
    Ora sì, era stata la mia parte demoniaca
    Aveva omesso il piccolo dettaglio che anche lei voleva quel bacio, ma non voleva dare soddisfazione al demone, vista la sua freddezza, anche se, se non gli fosse interessato, non doveva neanche risponderle a sua volta baciandola, e quindi quello la lasciò abbastanza dubbiosa. Era più facile dire che aveva perso il controllo della sua controparte, che dirgli ciò che aveva provato con quel bacio.
    E tu invece, come mai hai risposto al bacio?
    Era curiosa della risposta, era stata diretta, se davvero voleva solo aiutarla, e sapeva che la sua parte demoniaca lo voleva, avrebbe dovuto fermarla a quella vicinanza, eppure l'aveva baciata due volte, di cui la prima era stato lui a farsi avanti. Non poteva essere solo un esperimento, anche se era quasi certa che sarebbe stata quella la sua risposta.

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    Anastasia sospirò nell’incontrare lo sguardo atono di Jareth, anche dopo il loro secondo bacio. Il suo sguardo divenne quasi triste, che forse ci sperava a qualcosa di più da parte del Demone? E a mostrare le sensazione questa volta era proprio la Strega, non il Demone. Allora che a baciarlo fosse stata in se quasi completamente?
    Ora sì, era stata la mia parte demoniaca rispose Anastasia con una lieve bugia per non darla vinta alla sua controparte demoniaca o per non darla vinta a Jareth...? E tu invece, come mai hai risposto al bacio? gli domandò subito dopo assumendo un’espressione abbastanza seriosa. Ma davvero la ragazza si aspettava una risposta sincera da parte di un Demone? Si vedeva che non aveva a che fare con creature di questo genere...Ma suo padre? Viveva con lei, o Anastasia viveva sola con la madre? O con dei genitori adottivi? Ma poi a lui, cosa importava? Perché continuava a farsi domande riguardanti quella ragazza...?
    Anastasia, te l’ho detto. Stiamo cercando di capire quanto potente è quella parte demoniaca dentro di te. E quanto tu sia in grado di contrastarla fece allontanandosi da lei. Comunque. Io ti aiuterò, Anastasia. Aspetta mie notizie, ora come ora non saprei come fare. Ho bisogno di raccogliere alcune informazioni... disse per poi scomparire dalla stanza per trovarsele nella sua dimora. L’avrebbe aiutata certo, le sue parole erano sincere.
    Jareth **** *


    THE END
     
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