Walking On Sunshine!!

privata.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Admin
    Posts
    989

    Status
    Anonymous
    Le persiane socchiuse lasciavano trapelare una lieve luce mattutina... che mi accarezzò il viso senza disturbarmi. Ero già sveglia da qualche ora, mentre Dean dormiva ancora beatamente. Il suo viso pareva così rilassato... da colmare felicemente il mio animo. Gli accarezzai dolcemente i capelli prima di alzarmi dal letto. Mi avvolsi in una leggera vestaglia color bianco perla, dirigendomi poi verso lo studio. Stranamente avvertì un leggero malessere nell'aria, per questo mi guardai intorno senza però notare nulla di insolito. Ogni cosa era al suo posto ed il silenzio regnava padrone. Eppure non ero tranquilla! Respirai profondamente mentre un dolore alle tempie iniziò a farsi sentire... lo sguardo di Kelly impresso in quello di Lucifero!! Stavo avendo di nuovo quella visione... Jack!! Un nome che al momento significava ben poco. Presi a leggere qualche libro in enochiano (la lingua degli Angeli) mentre camminavo lentamente intorno alla scrivania. Speravo di trovare qualcosa di utile tra quelle pagine, ma in verità niente faceva al caso mio... a parte un certo simbolo. Una stella a cinque punte cullata da un nodo solare... era un perfetto impedimento verso le possessioni demoniache. La formula era piuttosto semplice da attuare, e avrebbe funzionato maggiormente con un legame fraterno. Che coincidenza!! Pensai riponendo il libro al proprio posto. Intanto non molto distante dai dormitori... una Dea e il suo ragazzo Mago stavano facendo jogging. L'alba era da poco giunta allietando l'atmosfera mattutina. Anche se domenica... un momento di tranquillità come questo non guastava proprio, anzi. Dopo gli ultimi avvenimenti ero più preoccupata che mai, anche se cercavo di non darlo a vedere. Chissà cosa intendeva Zeus con "abbiamo del lavoro da fare!!" Sapevo di dover pagare un prezzo... ma non pensavo di dover diventare il soldatino personale di un Dio egoista. Ma sinceramente se questo avrebbe tenuto Zeus lontano da Sirius... non avrei esitato ad ubbidire. Comunque anche Felpato sembrava rapito dai suoi pensieri. Qualche giorno fa ricordavo di quella volta con il demone Asmodeo... e di coloro che ci avevano tirato fuori dai guai. Mi sarebbe tanto piaciuto ringraziarli per il loro aiuto, a quanto pareva l'occasione sembrava esserci. Sirius infatti era stato contatto dall'Angelo... che desiderava invitare entrambi a cena. La grigliata era per questa sera, ed io avevo prontamente ritirato un dolce spettacolare. Mi sembrava carino non presentarmi a mani vuote. Per ben 40 minuti io e Sirius portammo un ritmo di corsa piuttosto sostenuto, ma decidemmo di fermarci per qualche minuto. Com'è andato l'esame che mi dicevi?! Gli domandai gentile poggiandomi ad una staccionata. Personalmente non mi andava di affrontare argomenti troppo "massicci". Sperai che Sirius fosse del mio stesso parere, ma non ne ero pienamente sicura. Più il tempo passava e più Black restava coinvolto. Grazie ancora per questo... è bellissimo davvero!! Affermai estraendo dalla maglietta il ciondolo che Felpato mi aveva regalato per il mio compleanno. Raffigurava una magnifica farfalla blu che ricordava i miei occhi. Ma la sua vera particolarità era che quando provavo un'immensa felicità quella farfalla si librava magicamente in volo per qualche secondo, per poi tornare alla sua forma originale. Stavo davvero adorando la magia!! Incontrai lo sguardo di Sirius che sembrava ricco di domande... come sospettavo il mio tentativo di non intraprendere quel discorso pareva fallito. Quindi stetti tranquillamente in silenzio... pronta ad ascoltarlo!! Nel frattempo, nella quiete dello studio... l'Angelo Emily socchiudeva la porta della camera da letto. Desideravo che Dean si riposasse ancora un po, era ancora un tantino prestino. Sorrisi felicemente pensando è arrivato il momento di ricordare Jensen!! Per questo qualche sera fa avevo anticipato a Dean che, questa sera a cena avremmo avuto ospiti. Non avevo specificato chi, perché era una sorpresa. Ero certa che sarebbe stata una magnifica serata, tra l'altro Dean non vedeva l'ora di mettersi alla griglia. Vederlo così spensierato mi riempiva il cuore di gioia... Dean se lo meritava!! Scesi in cucina ed iniziai a scaldare la piastra per i waffle. Dal frigo presi tutti gli ingredienti che mi servivano, iniziando a preparare l'impasto. Accesi la radio a volume molto basso, nel contemplo cercai l'aroma di vaniglia da unire al composto. Intanto in un'altra padella stavo cuocendo il bacon. Mentre mescolavo il tutto mi lasciai prendere da una vecchia canzone... carina e coinvolgente. Infatti iniziai a ballarla a ritmo, e canticchiandola appena I'm walking on sunshine... woww!! And don't it feel good... il mestolo finì per farmi da microfono, mentre giravo il primo round di waffle. Sicuramente mi ero fatta talmente prendere dalla canzone da non notare Dean, fermo da qualche secondo probabilmente a guardarmi Uuuh buongiorno tesoro!! Dormito bene?! Gli sorrisi teneramente, poggiando giù il mestolo ancora divertita. Mi avvicinai poi a lui baciando dolcemente le sue calde labbra con i waffle preferisci lo sciroppo d'acero o il burro d'arachidi?! Domandai gentile guardandolo.
    Annabeth Emily


    Edited by woozy. - 26/5/2018, 17:42
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Ultimamente Jensen aveva fatto pianta stabile a Vancouver, ma se prima era per lavoro, ora lo faceva soprattutto perché la sua donna viveva lì. Ora non dormiva più nei più o meno squallidi alberghi della città, ma soggiornava a casa della compagna e ora, nonostante fossero già le nove passate del mattino, egli stava ancora dormendo pacificamente nel letto accogliente. Ne aveva proprio bisogno, da quanto tempo non riposava come bisognava? Il più delle volte, se non praticamente sempre, Jensen dormiva vestito e anche sopra le lenzuola, per tenersi pronto ad ogni evenienza. Pisola sotto il cuscino e acqua santa in tasca. Adesso da Emily poteva finalmente dormire come una persona normale. Almeno per il momento...Era una notte di caccia, Jensen stava inseguendo un Wendigo che aveva lasciato dietro di sè innumerevoli cadaveri. Al suo fianco in grosso cane nero continuava a stare al suo passo. Ecco...Ora fra le fitta vegetazione della foresta illuminata da una tenue luna calante, il cacciatore vide la sua preda arrestare il suo passo e guardarsi indietro. Ecco quello era il momento propizio per attaccare. Il cane scattó in avanti come se avesse capito l’intenzione dell’umano e si piombò contro il mostro, lasciando poi tempo al Winchester di sparare e poi porre fine alla sua esistenza.... Jensen aprì gli occhi e si sedette sul letto stiracchiandosi. Aveva sognato ancora una volta quel grosso cane nero, e questa volta aveva compreso che egli non era affatto una minaccia o un pericolo per lui, ma era suo alleato. Il ragazzo si stropicciò gli occhi e gettò lo sguardo nel vuoto lasciato da Emily per poi guardare l’ora dal suo orologio. Cavolo, erano già le 9,43 non era da lui dormire così tanto, ma era chiaro che ne avesse bisogno...
    Si alzò dal letto e spostò le tende in maniera da far entrare nella stanza più luce possibile. Poi si diresse in bagno per darsi una sciacquata mentre il suo pensiero continuava ad andare verso quel cane nero. E quando Jensen si guardò allo specchio, al posto della sua immagine riflessa vide quella di quel giovane che aveva incontrato più volte nell’ultimo periodo..Fu cosa di un’attimo ma ormai Jensen sapeva per certo che quel cane e quel ragazzo (magari erano proprio la stessa persona?!) avessero a che fare con lui. Si sciacquó il viso, si vestì frettolosamente e raggiunse Emily che pareva tutta indaffarata nel suo studio.

    ****************

    Era l’alba, quale momento migliore per del jogging mattutino? Ormai erano un paio d’anni che Sirius stava prendendo sempre più seriamente il suo allenamento mattutino e del resto il suo bel fisico statuario non poteva che confermare la cosa. Solitamente la domenica era dedicata al relax ma quella domenica con tutti i pensieri che aveva nella mentre riguardo a Remus, poteva considerarsi un eccezione. Aveva bisogno di sfogarsi e la corsa era un buon pretesto. Senza contare che pure Annabeth trovava nel jogging un fattore di relax, per cui eccolo lì entrambi a correre poco distante dai loro college. Entrambi sembravano preso dai propri pensieri, non tanto perché nessuno dei due pareva aperto al dialogo -essendo in allenamento parlare non era proprio cosa fattibile- ma dai loro sguardi si poteva chiaramente intuire che le loro menti in quel momento erano chiaramente altrove...
    E poi chi erano quei due che più volte erano giunti in loro aiuto? Lei un’Angelo mentre il ragazzo aveva qualcosa di fin troppo familiare...E come mai Emily, così si era presentata la donna, aveva espresso il piacere di invitare lui e la sua ragazza ad una grigliata? Il telefono squillò quel tardo pomeriggio in cui Black e Potter stavano ultimando il loro ultimo scherzetto da fare ad un compagno di corso. Sirius Black? fece una voce al di là del telefono, domanda a cui il ragazzo rispose con un leggero si, un po’ titubante fra l’altro. Sono Emily Thompson. L’Angelo si presentò sicura che con l’ultima parola egli la riconoscesse subito. Io e Jensen saremmo felici se tu e la signorina Morris verreste a cena da noi.. fece poi spiegando tutto ciò che ci fosse da sapere. L’Angelo non chiamó il Winchester con il suo secondo nome, quello che lei utilizzava sempre, ma si riferì a lui con il nome con cui Sirius potesse riconoscerlo, in qualche modo...E infatti quando il ragazzo riattaccò la chiamata fu nuovamente investito da un flashback appartenente al suo passato, e ormai la cosa era sempre più ovvia...

    I due bambini erano uno di fronte all’altro entrambi con sguardi di sfida. Jens se non riesci a parare il mio colpo sei nei guai... fece il più piccolo puntando la sua bacchetta verso di lui. Sirius aveva che pochi anni eppure già sapeva padroneggiare un bel pó di incantesimi e questa volta uno lo stava puntando contro il fratello, il quale invece nonostante avesse già 10 o 11 anni non aveva ancora dato segni di magia. La loro ultima prova per riuscire a tirare fuori la magia assopita in Jensen (che tuttavia però non possedeva) era quella di metterlo in pericolo. Per questo motivo dalla bacchetta di Sirius partì un colpo che però investì il fratello poi grande che non riuscì a difendersi in nessuna maniera...

    Improvvisamente la testa di Sirius iniziò quasi a bruciare e per questo motivo arrestò la sua corsa...Ora iniziava a ricordare, egli possedeva un fratello...Jensen...Possibile fosse proprio quel bel ragazzo non Mago...?! (Tra l’altro stessa visione in contemporanea la ebbe anche Jensen, solo che per lui quel ricordo risultava più sbiadito...)
    Poco più in là si fermò anche Annabeth e Sirius per non fare vedere la sua preoccupazione le sorrise incamminandosi verso di lei che si era appoggiata ad una staccionata. Com'è andato l'esame che mi dicevi?! gli domandò e lui le fece il gesto di vittoria. Del resto a scuola Black era eccellente. Grazie ancora per questo... è bellissimo davvero!! aggiunse subito dopo mostrandole il ciondolo che egli le aveva regalato a forma di farfalla e dal colore in perfetta sintonia con i suoi occhi. Ovviamente un oggetto magico, che il ragazzo le aveva comprato per il suo compleanno. Lui per risposta la baciò dolcemente mentre ella si accorse dello sguardo di lui colmo di domande che non tardarono ad arrivare. Chi credo siano la signorina Thompson e quel ragazzo, Jensen...? domandò appoggiandosi alla staccionata, mentre poi riprese fiato per la corsa. Al momento il pensiero di Lupin l’aveva accantonato, anche perché sapeva bene che il tutto sarebbe tornato alla normalità entro pochi giorni. Come mai quell’invito a cena? si chiese aggrottando poi lo sguardo. Sai...Credo che Jensen sia mio fratello... aggiunse subito dopo guardando verso il sole che ormai era bello che sorto. E lei fu la prima a cui glielo disse; questa volta mise i Malandrini in secondo piano nella sua vita, dando a Annabeth il primato.

    Intanto Jensen era giunto da Emily che se ne stava in cucina intenta come il suo solito a cucinare qualcosa; la quale poi gli aveva detto qualche sera prima, che quella sera avrebbero avuto una coppia come ospiti a cena. Era stata molto vaga, e se inizialmente egli si era mostrato entusiasta e senza pensieri all’idea di mettersi all’opera con la grigliata, ora stava iniziando a capire che Emily con quella cena doveva avere sicuramente un secondo fine. E se fosse quel Black l’invitato? Del resto Emily era il suo Angelo da che egli era nato per cui per forza conosceva anche Black...
    Vide poi la ragazza intonare la canzone che passava alla radio e a ballarla pure. Si muoveva divinamente! Uuuh buongiorno tesoro!! Dormito bene?! gli chiese una volta che i loro sguardi si incontrarono avvicinandosi poi a lui e baciandolo. con i waffle preferisci lo sciroppo d'acero o il burro d'arachidi?! gli chiese e come risposta ottenne un gesto che significava che poteva scegliere lei, non avendo preferenze.
    Jensen si accomodò poi al tavolo in attesa della sua colazione Se mi vizi sempre così non me ne andrò via mai più... fece lui facendole l’occhiolino prima di ritornare serio. Tossicchiò e quando Emily gli servì la colazione, egli la guardò intensamente prima di aprire bocca. Credo tu mi debba delle spiegazioni...Tu sai chi è il cane nero che sogno da mesi, giusto? le domandò serio ma sereno; sapeva che se lei non gliene avesse ancora parlato un motivo più che valido c’era. E quel Sirius Black...chi è per me?!. Gli era ben chiaro ormai che quel ragazzo aveva a che fare con lui e un’idea se l’era già fatta...Nella sua memoria erano comparsi poi nitidi due bambini e uno di quelli era lui, l’altro...Sirius Black?
    Jensen Sirius


    Edited by woozy. - 28/5/2018, 15:15
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Admin
    Posts
    989

    Status
    Anonymous
    ANNABETH
    Avanti Folgore... tieni i gomiti più alti!! Mi spronò energicamente mio fratello Ercole. Lui mi stette vicino molto prima di Poseidone. Purtroppo mio zio non poteva essere molto presente, per via del ruolo che doveva ricoprire... ma non lo mai biasimato per questo, anzi lo rispetto ancora oggi. Io e Ercole trascorrevamo quasi ogni pomeriggio ad allenarci assieme, senza dare alcuna importanza al tempo. Mai troppo sicuri di sé!! Cosa ti ho detto a tal proposito Annabeth?! Aveva pienamente ragione, infatti era molto meglio non far credere di essere invincibili... altrimenti era come perdere in partenza. Ripresi fiato mentre il cielo iniziava a schiarire Annabeth fai quella cosa?! Andiamo solo una volta!! Ercole si stupiva con poco, bastava una banalità per renderlo felice. Sapevo benissimo a cosa si stesse riferendo e non esitai nell'accontentarlo. L'arcobaleno era la cosa che desideravo realizzare di più, a differenza del fulmine che possedeva un grande potere e richiedeva un immenso controllo... negli arcobaleni non viveva nulla di ciò, anzi erano piuttosto facili. Percepì ogni piccola goccia d'acqua rimasta in sospensione, dal temporale precedente. Restavo concentrata mentre indirizzavo perfettamente una parte dei raggi solari verso quelle gocce... ed il resto successe da se!! Un arco ricco di magnifici colori comparì nel cielo ormai sereno. Contento?! Sorrisi inizialmente per poi assumere un aria piuttosto malinconica. Non dovrai mai temere chi sei veramente Annabeth!! Guardai gli occhi di Ercole colmi di incoraggiamento come quelle parole... eppure il mio pensiero non sembrò mutare affatto!!

    Chi credo siano la signorina Thompson e quel ragazzo, Jensen...? Suppongo che siano delle persone forse speciali... con l'ultima parola mi riferì alla categoria creature, anche se non ero proprio convinta e questo si poté percepire dal mio tono di voce ma sta di fatto, che sono delle brave persone... visto che ci hanno aiutato aggiunsi con una certa sicurezza. Come mai quell’invito a cena? Sai...Credo che Jensen sia mio fratello... Osservai Sirius guardare verso l'orizzonte mentre alcuni raggi di luce colpirono quasi magicamente i suoi occhi, rendendoli ancor più incantevoli. Poggiai dolcemente una mia mano sulla sua sai... avere un fratello è una cosa d'avvero meravigliosa, e se credi in questo Sirius puoi esserne veramente felice!! Gli sorrisi dolcemente forse però questa cena non è una semplice coincidenza!! Affermai con tranquillità dando vita ad un mio pensiero. Incontrai lo sguardo di Felpato che sembrò quasi darmi ragione, probabilmente perché anche lui pensava la stessa cosa. Ma questa volta, secondo me doveva essere qualcosa di positivo... perché scoprire di avere un fratello era appunto bello!! Io lo sapevo benissimo!! Ma adesso non desideravo parlare di me ti andrebbe di raccontarmi qualcosa di più sulla tua famiglia?! Magari il perché sei scappato da loro?! Domandai con grande gentilezza e tranquillità... perché potevo immaginare quanto fosse delicata la questione. Infatti lo guardai lasciandogli intuire il fatto che fosse liberissimo di non rispondermi. Perché potevo comprendere quanto i ricordi facessero male. Nel frattempo scavalcammo assieme la staccionata, sdraiandoci comodamente sul fresco prato. Respirai piano guardando in contemporanea il cielo...

    EMILY
    Oh si il Paradiso si era movimentato parecchio per quest'occasione!! Coinvolgendo tra l'altro parecchi Angeli: Castiel, Pepper e Elieen. Eravamo una piccola cerchia di Angeli con degli scopi tutti collegati fra loro... ma fondamentalmente desideravamo la felicità per i nostri protetti!! Usando un gergo non proprio formale noi 4 Angeli eravamo veramente "cazzuti"!! Sapevo benissimo che se avessi avuto dei problemi, loro sarebbero accorsi immediatamente... ma non c'è ne sarebbe stato bisogno. Ero preparata per ogni eventualità... entrando nello specifico l'imprevisto dei Demoni. Uno mi preoccupava particolarmente... Crowley!! L'unico che seguiva le proprie regole e non quelle di Lucifero. Nei secoli aveva tentato di aprire le porte del Purgatorio... senza sapere che in esso vagavano dei mostri terribili. Infatti Crowley non considerava questo, a lui importava solo di assorbire tutte quelle anime e acquisirne il potere. Per questo lo fermai appena in tempo!! Purtroppo immaginavo che me l'avrebbe fatta pagare... so di essere in cima alla lista neri di molti Demoni, non è una novità per me. Ma dovevo ammettere che Crowley puntava in alto... lui mi voleva al suo cospetto, piegata ai suoi ordini. Cosa che tra l'altro non accadrà mai!! Infine gli sottrassi la Colt... fu un impresa piuttosto ardua ma non impossibile, e al momento la pistola è ben protetta. Dalle ultime notizie, sapevo che Crowley era alla ricerca della tavoletta Angeli... sarebbe stato un vero disastro se l'avesse trovata!! Emily frena!! Prenditi una pausa da tutti questi pensieri e tieni la mente libera per qualcosa di importante... se mi vizi sempre così non me ne andrò via mai più... Allora non smetterò mai di viziarti così!! Affermai felicemente mentre finì di impiattare una generosa porzione di waffle per Dean, con uova e pancetta incluse. Con un dolce sorriso servì tutto a tavola, e da subito notai lo sguardo intenso che Dean mi rivolse credo tu mi debba delle spiegazioni...Tu sai chi è il cane nero che sogno da mesi, giusto? Ne sono consapevole Dean... ma se non te ne ho parlato prima era semplicemente perché la tua mente aveva bisogno di ricordare secondo i suoi tempi gli risposi in totale onestà e con tono cordiale. Se avessi interrotto la sequenza dei suoi ricordi rivelandogli tutto, avrei solo ed esclusivamente incasinato la sua mente. Ma adesso Jensen Black era pronto!! E quel Sirius Black...chi è per me?! Lascia che te lo mostri... Jensen!! È per la prima volta lo chiamai con il suo primo nome, avvolgendolo con tono caldo e soave. Avvicinai delicatamente la mia mano alla sua guancia, sfiorandola con dolcezza. In un istante... i miei occhi divennero i suoi ed i miei pensieri andarono a colmare le lacune dei suoi ricordi. Quelli che erano sbiaditi tornarono ad esprimere tutta la loro limpidità...

    John Winchester!! Si presentò educatamente e con una certa determinazione nello sguardo. Suo figlio Dean gli somigliava già moltissimo e sapevo quanto fosse importante per lui la figura del padre. Per questo quella sera tardi, ero seduta di fronte a John in una tavola calda. Non avevo molto tempo a disposizione... sapevo di essere controllata da qualcuno. Quindi andai dritta al sodo con John, rivelandogli da subito cosa fossi in realtà. Cercai di persuaderlo a rinunciare alla caccia del Demone con gli occhi gialli... ma la sua tenacia era d'avvero ammirevole!! John ascoltami... non lasciare che il senso di vendetta ti accechi. Tuo figlio Dean ha ancora bisogno di te!! Sei suo padre e la sua guida... ti prego abbandona questa caccia. Azazel non ti risparmierà!! Purtroppo io non ero il suo Angelo Custode, potevo aiutarlo fino ad un certo punto. Infatti non riuscì a competere con la testardaggine di John. Quella sera lo salutai quasi con rammarico e qualche mese dopo avvenne qualcosa di terribile... Crowley!! Azazel aveva venduto John Wincester a lui, insieme a quell'Angelo corrotto... e quando tentai di fare qualcosa mi beccai un proiettile in pieno addome. Era ricavato da una lama angelica... quindi finché restava nel mio corpo, mi avrebbe arrecato qualche danno. JOHN!! Urlai con con tutta la forza che avevo, mentre mi spingevo contro le barriere di Crowley... sigilli anti-angelo per la precisione. Ero lì fuori, impotente di aiutarlo... e quel Demone dagli occhi scarlatto lo uccise senza alcuna esitazione. Volai lontano e con una tale sofferenza addosso da non essere paragonata nemmeno a quella pallottola... tra l'altro impiegai giorni per estrarla dal mio corpo. Da lontano osservai Dean indossare la sua tipica giacca, prima di uscire... il suo telefono prese a squillare e il mio pensiero fu uno solo "non rispondere!" Il numero 666 era quello di Crowley. Vedere le lacrime che solcarono il suo volto... fu distruttivo per la mia anima chissà se potrai mai perdonarmi Dean!!

    Allontanai lentamente la mia mano dal suo volto ecco adesso sai ogni cosa Dean!! Affermai con tono quasi fievole, mentre allontanavo il piatto... avevo perduto l'appetito e momentaneamente anche il sorriso. In più non avevo il coraggio di incontrare gli occhi di Dean.
    Annabeth Emily
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Suppongo che siano delle persone forse speciali... rispose Annabeth alla domanda di chi fossero, secondo lei, quel ragazzo e quella ragazza che erano venuti più volte in loro aiuto. Certo, che fosse speciale la donna lo si era capito, nel senso che come loro due non era una semplice umana...; ma la domanda di Sirius andava un po’ oltre a questo. Perché si erano presi lui così tanto a cuore? O forse era per Annabeth? ma sta di fatto, che sono delle brave persone... visto che ci hanno aiutato aggiunse subito dopo trovando una risposta affermativa nel volto del giovane Mago. Poi arrivò la sua constatazione sul fatto che c’era la possibilità che quel bel ragazzo (così lo considerava lui, come se egli non lo fosse affatto!, andiamo, i due fratelli erano uno spettacolo per gli occhi femminili, e non sarebbe stato di certo un mistero!) fosse suo fratello. La Dea gli pose dolcemente la sua mano sulla spalla sai... avere un fratello è una cosa d'avvero meravigliosa, e se credi in questo Sirius puoi esserne veramente felice!! gli disse con grande sincerità, e per un attimo a Black venne da pensare che ella potesse essere cresciuta insieme ad un fratello...Effettivamente sapevano poco l’uno dell’altra, e si erano detti che si sarebbero scoperti un po’ per volta. Avrebbe voluto domandarle se con almeno un fratello lei fosse vissuta insieme o per lo meno andata d’accordo, quando fu investito da un’altro flashback a ciel sereno. Forse la vicinanza che di lì a poco avrebbe avuto con il fratello, gli faceva fare sempre più spesso questi sogni ad occhi aperti!
    La madre, una bellissima donna autoritaria, se ne stava in piedi ferma immobile davanti al camino dell’imponente sala da pranzo, affiancata ad uno dei suoi figli, Regulus, che aveva pure lui un’aria sprezzante. Di fronte a loro vi stava un piagnucolante Jensen, un bambino che aveva appena combinato un disastro. Un bambino che era suo figlio, ma che lei già era consapevole che di lì a poco lo avrebbe abbandonato, perché costituiva una macchia sulla sua famiglia di Maghi perfetta. Non è stata colpa sua! esclamò il fratellino di quest’ultimo, un bimbo molto piccolo, ma già molto in gamba. Come risposta la madre gli diede un’occhiataccia e poi, senza remore, assottigliò lo sguardo verso di lui per lanciargli un’incantesimo, in maniera che se ne stesse zitto e fermo mentre lei pensava a punire la pecora nera della famiglia. La quale corse subito in protezione del fratellino, facendogli da scudo. L’incantesimo lanciato dalla donna quindi, andò ad investire Jensen, che si sacrificò per il piccolino.... Quelle scene appartenevano di sicuro al suo passato. Ora non c’erano più dubbi. Aveva avuto un fratello oltre a quell’odioso di Regulus, ma che fine aveva fatto? Zia Walburga lascia che me ne occupi io di lui... ed ecco che in scena entrò Bellatrix, cugina dei tre fratelli, con un carattere come tutta la famiglia Black, ma con un po’ d’amore riversato nei cuginetti, del resto era ancora una bambina anche lei. Lascia che gli insegni io cosa vuol dire rompere un vaso costoso e non sapere come ripararlo! esclamò con stizza, sotto lo sguardo compiaciuto della zia, che insieme al figliol prodigo, uscì dalla sala, lasciando a Bellatrix di occuparsi dei due Black. Dapprima aiutò Jensen a liberarsi dell’incantesimo che l’aveva paralizzato e poi provò a consolare il più piccolo.... Eh si, avere una famiglia a cui voler bene era una cosa fantastica, peccato però che poi Bellatrix crebbe tale e quale ad ogni Black e Jensen...Eh, ora Sirius iniziava a capire molte cose. Quel bambino era un Mago No, per cui sicuramente i suoi genitori lo avevano ucciso o nelle migliori delle ipotesi, abbandonato. E magari era proprio lui...Peccato non si ricordasse il nome...Magari sarebbe arrivata prima o poi una visione con il nome!!!!
    Forse però questa cena non è una semplice coincidenza!! gli aveva intanto detto Annabeth, ma lui non aveva prestato assolutamente attenzione, troppo “impegnato” nei suoi flashback.
    Ti andrebbe di raccontarmi qualcosa di più sulla tua famiglia?! Magari il perché sei scappato da loro?!. Quella domanda la sentì e percepì bene Sirius, il quale le fece cenno che le avrebbe raccontato un po’ del suo passato ora, per cui la invitava a seguirlo. Scavalcarono dunque la staccionata e si sedettero sul praticello, mentre ormai il sole aveva iniziato a scaldare ogni cosa. Era una bella giornata, a giudicare dal cielo limpido. Sirius la guardò e le diede dapprima un bel bacio sulle labbra, poi tornó a guardare il cielo. Da che parte iniziare? Devi sapere che la mia famiglia -i Black- sono tutta una famiglia di Maghi Purosangue, ma non solo perché siamo tutti Maghi, ma ecco... si bloccó un’attimo perché si era accorto di aver iniziato in maniera sbagliata. Annabeth non conosceva nulla del suo mondo “magico” per cui, prima di parlare dei Black, doveva fare un discorso più generale. Le spiegò dunque delle quattro casate di Hogwarts, soffermandosi ovviamente sulle due principali, i Serpeverde e i Grifondoro. Le disse le varie caratteristiche che servivano per entrare in una di esse, infine generalizzó con un I Serpeverde sono i cattivi, i Grifondoro i buoni, e partendo da questo presupposto continuó a spiegare riguardo i Black. Ecco. I Black sono tutti Serpeverde, io, sono l’unico Grifondoro...Comportamenti ma soprattutto idee molto differenti dalle loro.... Le disse che egli andava molto in contrasto con la sua famiglia e che un giorno, a 16 anni, era fuggito loro rifugiandosi dai Potter, uno degli amici che Annabeth aveva avuto modo di conoscere qualche giorno prima.
    Sospirò poi abbassando il capo verso l’erba. Ultimamente ho dei mezzi ricordi di me da piccolo con due fratelli...Uno me lo ricordo bene... disse con stizza riferito a Regulus, ...e credo che l’altro sia quel ragazzo...Se è senza magia i miei genitori non ci avranno pensato su due volte ad abbandonarlo!. Tornó a guardarla, e il suo sguardo non mostrava tristezza o rabbia, forse una luce di malinconia, che però sarebbe stato facile superarla. Ora stava bene. Ogni famiglia ha le sue... esclamò guardando una coppia correre per il parco, e riferendosi a Zeus, per quanto riguardava lei. Lui stava superando tutti grazie ai suoi amici, ma Annabeth? Te come stai? le domandò prendendole una mano. Ora se ne avesse avuto voglia, toccava a lei parlare un po’ di se stessa...

    ******************

    Allora non smetterò mai di viziarti così!! fece Emily portando una bella porzione di waffle a Jensen, che notó subito esserci anche uova e pancetta; una potente colazione insomma. Ma del resto, per lui che poi mangiava un panino al volo, le colazioni abbondanti era un tocca sana.
    Ne sono consapevole Dean... ma se non te ne ho parlato prima era semplicemente perché la tua mente aveva bisogno di ricordare secondo i suoi tempi. Ed ecco che finalmente si iniziava ad entrare nel vivo delle questioni importanti; Emily sapeva dei sogni di Jensen e soprattutto ne sapeva il motivo e il significato. La voce dell’Angelo era seria, calma, cordiale e soprattutto veritiera. Ciò comportava che Emily aveva una validissima ragione sul perché non gliene avesse ancora parlato e anzi, aveva fatto credere al ragazzo che lei non ne sapesse nulla. Ma da che lei si era ormai scoperta come suo Angelo Custode, era un po’ difficile che ora potesse mentirgli (a fin di bene ovviamente) ancora. Lascia che te lo mostri... Jensen!! fece lei quando il cacciatore le chiese chi fosse quel Black. Per la prima volta l’Angelo lo chiamó con il suo vero nome appoggiando poi la sua delicata mano sulla sua guancia, sfiorandola con dolcezza. Nell’attimo successivo Jensen inizió a vedere con gli occhi di Emily; svariati ricordi andavano e venivano con dei piccoli flashback o immagini più o meno statiche. John Winchester, Azazel, Crowley, Emily....Tutti quei volti ora venivano mostrai a lui, volti tuttavia a lui già noti. Nella sua memoria erano già belli impressi, specie quelli del Demone che aveva ucciso suo padre...E poi capì tutte quelle volte che egli era stato salvato miracolosamente, ora aveva visto il suo Angelo che puntualmente lo salvava ogni volta...
    ...Ma i ricordi poi tornarono indietro...sempre più indietro...
    Non c’era neanche tempo di dire addio all’unica persona che aveva contato per lui qualcosa. Non c’era a dir la verità neppure il tempo di vestirsi, che Orion e Walburga Black, lo prelevarono nel cuore della notte dal suo lettino e lo portarono a forza in giardino, sotto ad uno degli alberi più spogli e tristi dell’intera tenuta. Ne abbiamo abbastanza di te, “Mago No” esordì il padre senza neanche chiamarlo per nome, ma dandogli direttamente il dispregiativo. Non sei degno di questa famiglia continuò la donna puntandogli la bacchetta contro, dalla quale fuoriuscì un potente fascio di luce che andò ad investire il ragazzino, sotto il suo sguardo spaurito e tremante che mai, che chiuse all’istante. Ma tutto ciò duró che pochi secondi. Quando riaprì gli occhi si ritrovò ai bordi di una strada trafficata da pochissime auto, una delle quali poco dopo si fermò. Cos era successo? Lui lo ignorava; la sua famiglia, i Black, l’avevano cancellato la memoria e spedito chissà dove, e trovato da una famiglia americana, i Winchester, cacciatori che poi lo addestrarono per diventare tale. L’incantesimo della Strega poi era talmente forte e talmente andato oltre, che il giorno seguente Jensen, era convinto che John e Mary Winchester fossero davvero i suoi genitori.
    Ma Emily non si fermò lì e decise di andare oltre nei suoi ricordi, continuando a scavare..
    Jens...Mi porti in braccio!? chiese il piccolo bimbo cercando di salire in braccio al fratello poi grande. Samy...Puoi andare anche con i tuoi piedini... fece Jensen sorridendogli. Fin da quando Sirius era nato il fratello si riferiva a lui chiamandolo sempre Sam o Samy perché trovava difficoltoso chiamarlo con il suo vero nome. Ora i ricordi erano arrivati fino a Sirius Black, ora Jensen ricordava ogni cosa. Normale quindi che il suo volto fu percorso poi da una lacrima che scese dai suoi occhi. Non si era mai troppo grandi per piangere e lui che faceva sempre il “sbruffone” e il “cretinetto” per andare avanti giorno dopo giorno nella sua vita di merda (così la chiamava lui), si era finalmente lasciato andare ad un’emozione fortissima.
    E-Emily...Allora...È tutto vero? fece lui cercando di riportare su di se lo sguardo che la donna aveva momentaneamente allontanato da lui. Non si asciugò neppure la lacrima, forse, non se ne era reso conto, oppure aveva preferito lasciarla lì dov era...Quando i loro occhi si incontrarono nuovamente Jensen si sentì improvvisamente meglio. Emily riusciva ad infondergli una pace interiore e una tranquillità...era perché era un’Angelo oppure il motivo era perché lui ne era innamorato? Io sono Jensen Black, figlio di Maghi. Unico “scarto”...E Sam...Sirius...è il mio fratellino... fece con occhi alquanto perplessi ma che iniziavano a capire sempre più cose. Ora riusciva a chiamare il fratello per nome, però l’abitudine di chiamarlo Sam viveva ancora in lui...
    La cena...Questa cena... disse infine capendo che gli ospiti dovevano per forza essere Sirius...e...? Non finì però la frase, voleva sentirselo dire...
    Jensen Sirius


    Edited by woozy. - 2/6/2018, 12:45
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Admin
    Posts
    989

    Status
    Anonymous
    ANNABETH
    Notai di come Sirius sembrasse, in dei momenti quasi "assente". La sua mente pareva essere altrove... forse rapita dai ricordi del suo passato. In tutta onestà, non era l'unico!! Stranamente perfino la mia mente pareva riportare a galla qualcosa di significativo...
    Avevo si e no 12 anni, e stavo tornando a casa da scuola. Ma prima sarei passata a salutare mio fratello Ercole. L'officina non era molto distante da dove vivevo. Tra l'altro la mia madre adottiva, Luly al momento stava lavorando. Il cielo era ricoperto di nuvole, probabilmente di li a poco avrebbe piovuto. Dammi quel giocattolo... microbo!! Affermò molto prepotentemente un ragazzetto di terza. Conoscevo piuttosto bene quel gruppetto di bulli, erano temuti da gran parte della scuola. Hey... lasciatelo stare!! La mia voce risuonò sicura. Ovviamente in risposta ricevetti solo una grossa risata, da ognuno di loro. Vuoi prendere il suo posto insetto?! Il più grosso mi si parò davanti in maniera minacciosa certo!! Affermai decisa e senza alcun timore nello sguardo. Forse non mi rendevo proprio conto quando la situazione si faceva "pericolosa". D'accordo certe volte potevo essere imprudente... ma non avrei mai lasciato che tormentassero ancora quel bambino. Inizialmente presero a spintonarmi, ma poi la situazione si ribaltò alla svelta. Se questa scena fosse stata in un film... probabilmente la colonna sonora sarebbe stata questa!! Tra una parata e un pugno ben assestato, accumulai una tale quantità di adrenalina da scaraventare a terra ognuno di loro. Cosa diamine era successo?! Il cielo era divenuto quasi nero... i tuoni si potevano percepire per chilometri interi, mentre i lampi si scaricavano a terra senza controllo. Il mio cuore palpitava agitato mentre qualcosa prendeva il sopravvento... qualcosa di troppo potente!! Quei ragazzini si rialzarono da terra e tentarono di scappare. Appoggiai una mano a terra, mentre il fulmine seguì la loro direzione crepando l'asfalto e impedendogli di fuggire. Annabeth!! Fermati!! La voce di Ercole quasi mi svegliò non farlo!! Non essere come tuo padre!! Lo guardai estremamente dispiaciuta. Ero una bambina e bene non capivo cosa mi stesse succedendo. Non riesco a fermarmi ammisi con voce tremolante. Ercole si avvicinò lentamente, avvolgendomi poi in un affettuoso abbraccio. Percepì una calma immensa che mi rilassò all'istante te lo prometto... non sarò mai come Zeus!! Affermai decisa e senza alcun ripensamento. Da quel giorno limitai i miei poteri solo per lo stretto necessario.
    Respirai profondamente poco prima di incontrare lo sguardo di Sirius, per poi baciare dolcemente le sue calde labbra. Devi sapere che la mia famiglia -i Black- sono tutta una famiglia di Maghi Purosangue, ma non solo perché siamo tutti Maghi, ma ecco... Alzai leggermente un sopracciglio alquanto confuso. Così Black, capendo il mio sguardo iniziò a spiegarmi tutto dal principio. Restai ad ascoltarlo in maniera affascinata, mentre parlava di quel suo mondo così magico!! I Serpeverde sono i cattivi, i Grifondoro i buoni adesso piano piano ogni cosa iniziava a prendere un senso. Mi raccontò di come la sua personalità finì per andare in contrasto con le idee della famiglia. In questo io e Sirius eravamo piuttosto simili. Entrambi ci rifiutavamo di seguire gli ideali che qualcun'altro ci imponeva. Perché avevamo scelto di agire dalla parte del bene. Il capello parlate l'aveva ben capito, per questo aveva smistato Sirius nella casata Grifondoro... lui è dei buoni!! A quanto pareva Felpato ricordava di avere ben due fratelli... uno dei quali sembrava non sopportare molto. E credo che l’altro sia quel ragazzo...Se è senza magia i miei genitori non ci avranno pensato su due volte ad abbandonarlo! Ogni famiglia ha le sue... Quant'era vera l'ultima frase!! Mi dispiaceva assai vederlo così giù, quel velo di malinconia non donava ai suoi occhi grigi. Gli accarezzai dolcemente i capelli Sirius... tu e tuo fratello Jensen siete decisamente migliori!! Affermai con certezza guardandolo. Il mio era un semplice parere personale, che avevo deciso di esprimere ricordandomi di come Jensen somigliasse moltissimo a Sirius. Era l'impressione che mi aveva suscitato una volta entrato nella chiesa, poco prima che il Demone mi portasse via. Sarà ma entrambi erano perfetti per emergere da quella "terribile" famiglia, un po come me e Ercole. Te come stai? Tasto dolente!! Ma non lo diedi affatto a vedere, anzi sorrisi con tranquillità direi abbastanza bene, non mi lamento risposi con tono calmo e gentile. Avvicinai poi le mie labbra alle sue, chiudendole in un dolce bacio sai... conosco un'altro modo per completare il nostro allenamento con grande malizia sottolineai l'ultima parola. Ovviamente Sirius non se lo fece ripetere due volte, gli bastò agitare la bacchetta per ritrovarci nella mia camerata di college... l'ultimo che arriva nella doccia è un pesce lesso!! Esclamai divertita e con aria di sfida. A Sirius bastarono che pochi passi per avvolgermi tra le sue braccia, e puntualmente prese a farmi il solletico ed io risi assai. Una volta arrivati nella doccia, l'acqua finì per cullare il nostro momento di passione!! Credo che dovremmo iniziare a vestirci sussurrai tranquillamente a Sirius, mentre mi giravo tra quelle lenzuola e controllavo l'ora sul telefono. Erano già le 19:30!! Dovevamo essere da Emily e Jensen per le 20:00, e non mi sembrava carino fare ritardo. Baciai teneramente Sirius per poi alzarmi dal letto, e scomparire letteralmente dentro l'armadio. Mi servirono solo cinque minuti per prepararmi, avevo indossato qualcosa di semplice e casual... niente di troppo vistoso, ma che invece fosse adatto all'occasione. La giacca di jeans si intonavana perfettamente al top chiaro, mentre i pantaloni erano di un grigio scuro. Spazzolai un momento i capelli, lasciandoli poi liberi e morbidi. Pronta!! Sorrisi felicemente incontrando lo sguardo di Sirius. Sembrava un tantino agitato, ovviamente in senso buono. Lo presi delicatamente per mano cercando di tranquillizzarlo un po, mentre con l'altra mano tenevo il dolce che avevo espressamente ritirato per la serata. Appena Felpato si sentì pronto, ci teletrasportammo proprio davanti la casa di Emily. Il quartiere era davvero incantevole, mi suscitava quasi un'aria inglese. Suonai il campanello, notando quanto fossero eleganti le orchidee su una finestra. Buonasera!! Ripetemmo quasi in coro io e Sirius, mantenendo un tono educato. Emily ci accolse con un'immensa gentilezza, mettendoci subito a nostro agio. Una sensazione di pace e tranquillità mi avvolse quasi stranamente. Annabeth Morris... piacere di conoscerla mi presentai stringendole educatamente la mano. Subito dopo, dietro la donna comparve Jensen... e in un istante il tempo parve fermarsi!! Sia Sirius che Jensen si guardarono intensamente... era davvero un bel momento, a dir poco unico!!

    EMILY
    Le emozioni erano tante... ed erano intense!! Ogni ricordo era un pezzo della storia passata di Jensen Black/Dean Winchester... che come un puzzle si era finalmente ricomposta!! E-Emily...Allora...È tutto vero? Respirai piano tornando ad incontrare il suo sguardo. Annuì come risposta alla sua domanda, mentre notavo che una lacrima aveva bagnato il suo iride verde solcando infine la dolce guancia... restando quasi intrappolata in essa. Piangere non era segno di debolezza, anzi... era segno di forza e libertà!! Libertà nell'esprimere le proprie emozioni dopo che la vita te ne a date di "santa ragione"! Dean l'aveva appena dimostrato in quella lacrima. Io sono Jensen Black, figlio di Maghi. Unico “scarto”...E Sam...Sirius...è il mio fratellino... Annuì anche questa volta aggiungendo Dean tu non sei affatto uno "scarto"... sei una persona eccezionale!! Il mio tono di voce era sicuro e gentile, allo stesso tempo sei una persona che ha affrontato molte difficoltà, e ti sei sempre rimesso in piedi. Li fuori, ora stanno vivendo una vita felice tutte quelle persone che tu hai salvato... era la pura verità è lui lo sapeva bene e tutto questo grazie a te Dean!! Lo guardai con dolcezza mentre asciugavo delicatamente quella sua lacrima, con una tenera carezza questa sera, per cena verrà Sirius Black... tuo fratello sorrisi assieme a lui ci sarà anche la sua fidanzata, colei che abbiamo salvato dal Demone gli spiegai con tranquillità, alzandomi mentre Dean fece lo stesso. L'ultima parola non fece altro che ricordami Crowley!! Dean non sai quanto mi dispiace... adesso ero io quella che aveva gli occhi colmi di lacrime ti giuro ho tentato di aiutare tuo padre... lo avvisato, ma quella notte non sono riuscita a salvarlo. Crowley me l'ha impedito quelle parole mi distruggevano capirò se non riuscirai a perdonarmi conclusi abbassando lo sguardo. In un istante percepì le braccia di Dean abbracciarmi caldamente, a mia volta lo strinsi con dolcezza ti perdono... Emily!! Immediatamente il mio cuore si sentì sollevato e pieno di serenità. Piano piano l'atmosfera riprese la sua tranquillità. Passammo le ore seguenti a parlare di molte cose, un esempio... spiegai a Dean il fatto delle ali, del perché erano "magicamente" tornate. Stavo consultando alcuni volumi, quando un certo simbolo attirò la mia attenzione. Ricordavo benissimo a chi appartenesse... gli uomini di lettere!! Certo avevo avuto il piacere di conoscerli, loro amavano in maniera incondizionata il sapere. Per questo avevo avuto l'incarico di custodire il loro luogo più prezioso... il centro di tutta quella conoscenza! La lista degli unici eredi era composta da 4 nomi: Emily Thompson, Jensen Dean Winchester, Sirius Black e Annabeth Morris. Ma per ogni cosa c'era il suo tempo, e al momento la cosa più importante era riunire Jensen e Sirius. Il resto sarebbe venuto dopo. Guardai velocemente l'orario, erano solamente le 16:30. Dean al momento era sotto la doccia, mentre io scrivevo alcune email di lavoro. Ero talmente concentrata da non accorgermi, per un momento della presenza di Dean alle mie spalle. Lo percepì non appena le sue fresche labbra iniziarono a solleticare la mia clavicola, procurandomi una piacevole pelle d'oca. Cercai di scrivere le ultime due righe di quella email, ma mi risultò impossibile visto che le sue mani erano già praticamente in azione ovunque su di me. Mi alzai incontrando il suo sguardo così affascinante, mentre mi avvinghiavo con passione al suo corpo scultoreo ancora leggermente bagnato da quelle piccole gocce d'acqua. Ci trascinammo fino alla camera, dove il morbido letto accolse il nostro momento d'amore!! Dopo qualche ora il barbecue era perfettamente pronto per l'uso. Dean ci aveva preso immediatamente la mano. Gli portai la carne, già marinata che avevo tenuto in frigo. Adoro vedere come maneggi la carne!! Gli sussurrai maliziosamente all'orecchio, senza nascondere un doppio "fine" in quelle parole. Sorrisi felicemente, tornando poi ad apparecchiare carinamente la tavola. Anche se non era molto grande, il mio giardino era elegantemente ben curato. Entrai un momento in casa, per prendere un paio di bicchieri in più... ed in quel momento il campanello suonò. In perfetto orario!! Pensai tra me e me leggermente colpita. Andai ad aprire con un bel sorriso buonasera ragazzi!! Che piacere rivedervi... ma vi prego accomodatevi, fate come se fosse a casa vostra dissi gentilmente mentre richiudevo la porta dietro di loro. Annabeth e Sirius erano davvero stupendi insieme!! Il Paradiso si era impegnato parecchio per la loro unione... noi 4 Angeli lo sapevamo bene!! A mia volta mi presentai cordiale ad Annabeth, mentre Dean comparve al mio fianco. Il momento tanto atteso... era finalmente giunto!!
    Annabeth Emily


    Edited by woozy. - 3/6/2018, 21:53
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Entrambi i ragazzi erano in un momento in cui i vari ricordi si stavano mescolando con il presente; e chissà perché proprio nello stesso istante, visto che il loro passato non poteva di certo combaciare...Certo era vero che entrambi avevano avuto un brutto passato a causa della loro famiglia.
    Mentre il ragazzo continuava a spiegare della sua famiglia, Annabeth, come il suo solito quando lo ascoltava parlare del suo mondo magico, se ne rimaneva affascinata ed estasiata, eppure anche il suo mondo era particolare quanto il suo. Ma effettivamente quanto tempo poteva aver passato lei nell’Olimpo, se Zeus l’aveva rinnegata fin da subito...?!
    La Dea accarezzò i capelli del giovane Sirius... tu e tuo fratello Jensen siete decisamente migliori!! affermó sicura e di questo Black lo sapeva bene? Per questo motivo inarcò lievemente il labbro, aprendosi ad un piccolo sorriso. Sapeva di essere il migliore di quella famiglia, ed era sicuro con Jensen fosse cresciuto molto meglio lontano da loro. Alla fine, era stato fortunato ad essere stato abbandonato dai Black, e a quanto poteva aver intuito la famiglia che l’aveva adottato era sicuramente una famiglia fantastica. Jensen non solo era cresciuto in forma ma l’ottava contro degli ideali di bene, combatteva per lavare le vite umane, così almeno aveva dedotto Sirius, dal momento che aveva salvato lui e Annabeth...
    Poi si passó a parlare della Dea la quale sorrise con una tranquillità che il ragazzo conosceva piuttosto bene, in fondo era la stessa tranquillità con cui egli rispondeva a James quando gli faceva la stessa domanda. L’unico dei Malandrini con cui si era fin da subito aperto era stato Remus, probabilmente per il suo carattere così maturo e responsabile.
    Sapendo quindi bene cosa significasse quello sguardo, preferì non andare oltre (sapendo che l’altra persona non voleva andare oltre) e si limitò a darle un piccolo bacio in fronte. direi abbastanza bene, non mi lamento gli aveva nel frattempo risposto.
    Successivamente le loro labbra si incontrarono sai... conosco un'altro modo per completare il nostro allenamento fece lei con malizia facendo sorridere il ragazzo che scattó subito in piedi, invitandola a fare altrettanto. Poi, con un tocco di bacchetta teletrasportó entrambi nella camera della ragazza. l'ultimo che arriva nella doccia è un pesce lesso!! esclamò divertita Annabeth partendo in quarta, peccato però che Sirius non ci mise poi molto ad abbracciarla da dietro, avvolgendola completamente e quindi arrestando i suoi passi. Infine le fece il solletico e poi arrivarono alla doccia trovandosi entrambi improvvisamente nudi (magia di Sirius). Lì lì attese un momento bollente e non certamente grazie alla temperatura dell’acqua che scorreva fra i loro corpi.
    Uscirono poi dalla doccia senza fermare la loro passionale giornata, fino a quando si abbandonarono al sonno, sotto le lenzuola tutte stroppiccciate.
    ....
    Credo che dovremmo iniziare a vestirci. Annabeth fu la prima a svegliarsi. Sirius guardò l’ora, erano le 19:30 ciò stava a significare che avevano mezz’ora per prepararsi. Forse la cosa poteva preoccupare la ragazza ma Felpato era tranquillo come non mai; essere un Mago aveva moltissimi vantaggi! Bastavano due incantesimi facili facili ed in un paio di minuti sarebbero giunti alla porta della signorina Thompson. E mentre Sirius si apprestava ad prendere la bacchetta, Annabeth scomparve nel suo armadio, uscendo poco dopo vestita Pronta!! gli disse trovando pronto anche lui, vestito con un semplice completo nero, anche se avrebbe preferito indossare qualcosa di più casual. Ma effettivamente poteva anche vestirsi in maniera più semplice, in fondo non andavano da qualcuno di così importante, si insomma, era come se andassero ad una cena di amici! Forse l’elegante era troppo...Si, era un tantino agitato, per questo motivo Annabeth lo prese delicatamente per mano, come a volerlo tranquillizzare. Forse sono un po’ troppo elegante... asserì guardandola e quindi altro tocco di bacchetta e i suoi abiti cambiarono; ora aveva optato per dei jeans chiari e una camicia a scacchi blu e bianca. Sopra, una giacchetta verde oliva scuro. Ok, ora era pronto e si sentiva leggermente meglio!
    Guardò il dolce che teneva in mano la sua ragazza, sorrise ed infine eccolo io ti a destinazione Prima o poi qualcuno mi beccherà! costató il ragazzo riferito al suo modo imprudente di usare la magia. Guardó poi l’ingresso della casa, faceva così tanto inglese, pensó mentre Annabeth suonó il campanello. Buonasera!! fecero in coro una volta che la signorina Thompson aprì loro la porta facendoli accomodare con un educazione quasi inaudita. Black la guardò annuendo lievemente con il capo e facendo una piccolissima smorfia di piacere, costatando quanto bella fosse Emily. Chissà se se per via del suo essere Angelo oppure era davvero così bella...!!
    Annabeth Morris... piacere di conoscerla nel frattempo la Dea si era già presentata, dando del lei alla donna...
    S-Sirius....Bl-ack... fece il ragazzo balbettando mentre il suo sguardo andó ad incrociare quello del fratello ritrovato.


    ****************


    Per il Winchester invece piangere costituiva debolezza, essere forti era tutt’altro. Essere forti per lui era essere come era egli di solito, un po’ arrogante e ironico, ma soprattutto godere di quella vena umoristica che lo faceva andare avanti giorno dopo giorno, senza fargli pensare a tutti gli errori commessi, e più che altro alle morti che per forza aveva dovuto mietere...Quello per lui era essere forti. La lacrima finalmente asciutta invece era sinonimo di distrazione e debolezza.
    Dean tu non sei affatto uno "scarto"... sei una persona eccezionale!!.... Già, Dean...Era strano come l’unica cosa che egli ricordava del suo passato era il suo nome, Jensen... La macchina si era fermata ai bordi della strada al momento praticamente deserta. Tesoro, che ci fa un bambino qui da solo? chiede la donna uscendo dalla macchina, seguita dal marito. Hey, ragazzino...che ci fa- la donna, che si era piegata per arrivare all’altezza del bambino, si fermó improvvisamente, quando sentì la mano del marito che dolcemente si appoggiò sulla sua spalla. John aveva incrociato gli occhi sbarrati del piccolo, per questo motivo si fece in avanti lui mettendogli poi le mani sulle sue spalle, come un padre avrebbe fatto. Stai bene? gli domandò con una gentilezza che andava un po’ in contrasto con il suo aspetto un po’ rude, ma forse per via della barba un po’ incolta. Jensen non rispose al momento, e l’uomo non insistette. Nel frattempo dal cielo aveva iniziato a scendere qualche goccia, per questo motivo Mary (colei che sarebbe divenuta di lì a poco Eileen), prese per mano il ragazzino e lo portó in macchina, seguita poi dal marito che ripartì, mentre un’enorme acquazzone aveva iniziato a scendere senza pietà. Non ti preoccupare, piccolo...ora ci siamo qui noi.. fece Mary con un caldo sorriso, accarezzando i capelli del ragazzino, prima che il silenzio caló nell’Impala. I signori Winchester si erano per un attimo immersi nei loro pensieri; che fosse stato vittima di qualche Creatura? E se fosse egli stesso una Creatura?
    Una volta a casa i due coniugi iniziarono a prendersi cura di lui, dandogli un nome, Dean e ritenendolo come un figlio.
    Jensen... qualche giorno più tardi il ragazzino pronunció il suo nome, l’unica cosa che si ricordava del suo passato. Quella fu anche la sua prima parola, seguita dal raccontare loro che non si ricordava più nulla, tranne il suo nome. Allora da oggi ti chiamerai Jensen Dean Winchester asserì con voce calda John...
    . Quello era il primo ricordo che Jensen Dean aveva della sua vita, fino a quel giorno. Si era sempre chiesto del motivo per cui l’unica cosa che ricordava della sua vita prima dei 10 anni era solo il nome! Poi con gli anni la cosa andava sempre più scemando e ora iniziò ad odiare quel nome che all’epoca tanto amava. Amava perché era l’unica cosa che appunto si ricordava; ora detestava perché glielo aveva dato la sua orrenda famiglia.
    sei una persona che ha affrontato molte difficoltà, e ti sei sempre rimesso in piedi. Li fuori, ora stanno vivendo una vita felice tutte quelle persone che tu hai salvato...e tutto questo grazie a te Dean!!<i> nel frattempo Emily gli aveva dedicato delle bellissime parole, altresì veritiere. Egli aveva fatto molto per metà America, nel corso degli anni.
    <i>questa sera, per cena verrà Sirius Black... tuo fratello
    gli disse dolcemente asciugando una lacrima ancora ben visibile. Jensen alzó lo sguardo andando ad incontrare quello della sua bellissima Emily che al momento gli stava sorridendo. assieme a lui ci sarà anche la sua fidanzata, colei che abbiamo salvato dal Demone continuò mentre il ragazzo fece un lieve cenno con la testa, come ad indicare che aveva ascoltato le sue parole e che concordava.
    Dean non sai quanto mi dispiace...ti giuro ho tentato di aiutare tuo padre... lo avvisato, ma quella notte non sono riuscita a salvarlo. Crowley me l'ha impedito fece poi lei perdendo il suo regale sorriso che cedette il posto a delle tristi lacrime. capirò se non riuscirai a perdonarmi conclude abbandonando lo sguardo del ragazzo il quale la abbracció subito d’impulso. ti perdono... Emily!! disse con voce leggera trovando la cosa abbastanza normale e ovvia. Ovvio che ti perdono piccola... le disse dandole quel nomignolo che finora solo la sua Impala poteva aver vantato di aver ricevuto, rivelando quindi quanto per lui quell’angelo fosse importante. senza contare che non è assolutamente stata colpa tua! aggiunse accarezzandole i morbidi capelli.
    Passarono poi le ore successive in cui parlarono di molte cose, serie per lo più, come il discorso delle ali.
    Puzzo se ne esordì poi il ragazzo annusandosi sotto le ascelle, facendo ridere Emily che gli indicó la porta della bagno, dove poi egli vi ci si tuffó subito. Più che puzzare il ragazzo aveva bisogno di schiarirsi meglio le idee e sotto l’acqua della doccia, gli sembrava il luogo perfetto. Non fu investito da nessun ricordo e a dire la verità non si concentri su nulla, lasciando che l’acqua che scorreva giù dal suo corpo, portasse via tutti i dubbi e le sue insicurezze. Fu quindi una doccia rilassante e ora era pronto ad incontrare un pezzetto della sua vita precedente, il suo fratellino.
    Uscito dalla doccia si coprì le parti basse con un asciugamano e ritornó da Emily, baciandola sulla clavicola, provocandole un lieve brivido che ripercosse tutta la sua schiena. Jensen poi inizió ad accarezzarla sempre più vogliosamente ed infine i due si erano ritrovati distesi a letto a consumare attimi privati di pura passione.
    ....
    Sulle 19:30 Jensen era già all’opera sul barbecue Adoro vedere come maneggi la carne!! gli sussurró Emily maliziosamente portandogli la carne marinata. E io adoro vedere come ti ho resa così porcellina! esclamò lui soddisfatto mentre l’Angelo andó a preparare la tavola, in un modo davvero impeccabile, come il suo solito.
    Circa un’ora più tardi il campanello suonó rivelando i due ospiti molto attesi. buonasera ragazzi!! Che piacere rivedervi... ma vi prego accomodatevi, fate come se fosse a casa vostra Jensen sentì la voce di Emily che disse loro di accomodarsi, il cacciatore quindi si ripulì frettolosamente le mani e raggiunse i tre che ancora erano nell’uscio.
    Je-Jensen Dean Winchester si presentò lui marcando il secondo nome (che ora apprezzava e desiderava maggiormente), poggiando subito il suo sguardo su quello del fratellino. Gli occhi dei due ragazzi dunque rimasero per qualche istante lì, sbarrati completamente. Nessun flashback, nessun ricordo, niente di niente accadde in quel momento. Sirius protese il suo braccio in avanti, un poco tremolante Sirius Black, e Jensen strinse la sua mano. Al tocco un piacevole calore e una piacevolissima sensazione avvolse completamente i due fratelli che si ritrovarono a sorridersi a vicenda. Fu in quel momento che una miriade di immagini partirono nelle loro menti andando a mostrare loro molti dei momenti passati assieme, come in una specie di album fotografico, che di foto in foto scorreva via davanti ai loro occhi. Fu Jensen il primo dei due ad abbracciare l’altro. Forse uno si sarebbe aspettato che fosse stato Sirius a fare la prima mossa, essendo quello più emotivo e dolce dell’altro, eppure fu proprio l’altro a scattare in avanti e ad abbracciare il fratello con una grinta e forza inaudita, forza dalla quale neppure uno forte come Ercole, si sarebbe potuto staccare!
    Samy esclamò il maggiore dei due chiamandolo come aveva sempre fatto, e il Mago sorrise pieno di gioia. Jensen aveva appena dimostrato davanti alla donna che amava di sapere piangere, ma Sirius, si sarebbe fatto vedere con delle lacrime al volto da Annabeth? Domanda alla quale seguì subito una risposta; dal volto del giovane infatti scesero subito due lacrime che andarono a finire sui capelli del fratello, del resto Sirius era davvero un gigante, anche per un tipo abbastanza alto come il Winchester!
    Jensen tossicchiò come spesso faceva e prima di emozionarsi anche lui, si staccó da lui È quasi pronto in tavola, tu e Annabeth potete accomodarvi fece nominando anche la ragazza, che se anche poteva sembrare non l’avesse minimamente calcolata nella sua presentazione, perché troppo “impegnato” sul fratello, l’aveva ascoltata. Si voltò dunque verso il barbecue mentre Emily mostró con orgoglio agli ospiti la splendida tavolata preparata per l’occorrente. Wow si stupì il ragazzo che nel frattempo si era asciugato le lacrime e aveva cercato di riassumere una certa tranquillità. Si accomodò poi al tavolo e Annabeth lo seguì, sedendosi di fronte a lui.
    Poco dopo Emily arrivó in tavola con i piatti ricchi di carne, e Jensen dietro di lei con le bottiglie di birra e di coca cola. Jensen era bello, ma molto bello (e Sirius non smetterà mai di pensarlo!) eppure di fianco ad Emily risultava essere così poco elegante e fine da far sembrare quasi la coppia, una sorta di “la bella e la bestia”! La signorina Thompson era così regale, raffinata e bella che la bellezza del Winchester passava in secondo piano. Tra l’altro pure la tavola era così elegantemente preparata!, sicuramente opera del bellissimo Angelo.
    Jensen prese posto di fianco al fratellino, Emily quindi affianco ad Annabeth e perciò davanti al cacciatore.
    Buon appetito. Siccome fra i quattro presenti era Emily quella più a suo agio e tranquilla, fu lei ad esclamare la famosa frase prima di iniziare a mangiare. Jensen non se lo fece ripetere due volte che già aveva forchettato un pezzo della succosa carne e già la stava per assaporare.
    Gli...Angeli mangiano...? chiese perplesso Sirius che iniziava a sentirsi sempre più sciolto, mentre a quanto sembrava Dean lo era già. Entrambi i fratelli preferivano ora concentrarsi su altro e non pensare al loro passato, a chiedersi cose a porre mille domande. Avevano costatato che entrambi avevano capito di essere fratelli, e questo al momento pareva loro bastare...
    Mhhh, davvero squisito sì...Ancora molte grazie per l’invito fece Felpato mettendo in bocca il primo boccone, trovando il fratello che asseriva con il capo Già disse lui poi con la bocca piena. Era bello riessersi trovati e per qualche istante pareva che la distanza di tutti questi anni, non ci fosse mai stata...
    Jensen Sirius
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Admin
    Posts
    989

    Status
    Anonymous
    ANNABETH
    Sirius non era proprio il tipo che se la "beveva", forse perché anche lui era solito usare (talvolta) quei sorrisi "apparentemente" tranquilli. Comunque apprezzai molto il fatto che Black non insistette oltre, ma si limitò a baciarmi la fronte. Mi sentì immediatamente sollevata. Sirius, con la sua gentilezza riusciva -non so come, forse mi stavo innamorando di lui- ad alleggerire i "problemi" che affliggevano la mia mente... lasciandomi trascorrere felicemente ogni istante seguente. Una volta riposati un po, Sirius fu il primo ad essere pronto... giustamente con l'aiuto della magia fece in un lampo. Inizialmente indossava un abito elegante, prevalentemente sul nero... e dio quanto gli donava!!! Ma forse era un po troppo elegante?! C'è l'occasione non mi sembrava, diciamo così formale. Questo l'aveva capito anche lui, infatti l'istante dopo prese ad agitare nuovamente la bacchetta. Perfetto!! Affermai con un bel sorriso, mentre osservavo il suo nuovo outfit... molto più adatto del primo. Prima o poi qualcuno mi beccherà! Mmh... io non credo!! Sei un mago piuttosto in gamba Felpato... la sincerità di quelle parole, la si poteva leggere tranquillamente dai miei occhi blu. Appena entrati, nella dolce dimora dell'Angelo... notai immediatamente quanto fosse raffinata Emily. Bastava osservare con quanta cura e attenzione aveva arredato ogni stanza. Jensen non tardò ad arrivare, e non potei fare a meno di notare quanto fosse carino. Effettivamente i due fratelli erano davvero una bellezza per gli occhi (femminili)!! Je-Jensen Dean Winchester si presentò guardando immediatamente Sirius. Io e Emily restammo in silenzio per tutto il tempo, osservando quel momento a dir poco stupendo!! L'atmosfera venne avvolta da una quantità massiccia di emozione, per questo non seppi trattenermi... quando Jensen abbracciò dolcemente Sirius. Una lacrima silenziosa mi rigò felicemente la guancia... era impossibile non commuoversi!! Tra l'altro non fui l'unica... perfino Emily stava piangendo per il bel momento. Spostai velocemente il mio sguardo su Sirius, scoprendo felicemente quanto fosse sensibile quel "gigante"! Entrambi i fratelli, sembravano possedere una superficie "tosta", ma una volta raggiunto il cuore c'era tutto un ripieno... morbido e dolce da scoprire!! Sorrisi piena di gioia, mentre cercavo tranquillamente di ricompormi è quasi pronto in tavola, tu e Annabeth potete accomodarvi disse educatamente Jensen mentre Emily ci fece strada verso il giardino. Restai quasi incantata osservando la miriade di fiori presenti. Wow alcuni dovevano essere piuttosto rari!! Sembrava tanto un piccolo angolo di Paradiso... o forse semplicemente Emily desiderava dare quell'impressione di pace e tranquillità è stupendo Emily!! Mi complimentai sincera riferendomi al suo meraviglioso giardino sembra uscito dalle favole aggiunsi carinamente. Subito dopo mi accomodai di fronte a Sirius, mentre Emily si sedette al mio fianco proprio davanti a Jensen. La carne aveva un aspetto davvero delizioso, per non parlare della tavola magnificamente apparecchiata. Si vedeva quanto Emily ci tenesse a questi piccoli dettagli. L'Angelo fu il primo ad augurare gentile Buon appetito Grazie, buon appetito ripetei cordiale rivolgendomi a tutti. Assaggiai un leggero boccone gli...Angeli mangiano...? Domandò Sirius, quasi perplesso rivolgendosi ad Emily. L'Angelo con la sua estrema gentilezza si accinse a rispondergli con una frase piuttosto valida, eliminando ogni dubbio. Lentamente, l'atmosfera si fece più tranquilla complimenti agli chef mi congratulai gentile guardando sia Emily che Jensen e grazie ancora per l'invito!! Aggiunsi immediatamente, mentre Sirius mi seguì poco dopo Mhhh, davvero squisito sì...Ancora molte grazie per l’invito sorrisi notando felicemente quanto Felpato fosse più rilassato. Entrambi frequentate lo stesso college?! Domandò cordiale Emily iniziando così ad intraprende una conversazione. Sirius era intento a gustarsi momentaneamente la carne, così mi apprestai a risponderle quasi subito no... in verità i corsi che seguo sono incentrati più sulla chimica e la scienza... spiegai cordiale Sirius invece è un vero artista, potrebbe diventare il nuovo Leonardo da Vinci!! Esclamai con un leggero entusiasmo affermando però il vero. Infatti proprio qualche settimana fa, Sirius mi aveva mostrato tutto orgoglioso alcuni dei suoi lavori... ed io ne ero rimasta praticamente incantata!! Aveva un vero talento il mio ragazzo. Forse ti sembrerà incredibile, ma ho avuto il piacere di conoscerlo il boccone quasi mi andò per traverso, e penso non solo a me lei ha davvero avuto il piacere di conoscere il vero Leonardo da Vinci?! Avevo tipo gli occhi che mi brillavano dalla curiosità. Ti prego... Annabeth dammi pure del tu!! Sorrisi cordiale accordando tranquillamente la sua richiesta.

    EMILY
    Ovvio che ti perdono piccola... Piccola!! Mi ripetei mentalmente e con grande gioia. Un nomignolo era una cosa talmente nuova, per me che quasi stentavo a crederci dalla contentezza. Il mio sguardo lasciò trasparire tutto questo, facendo capire benissimo a Dean quanto apprezzai quel dolce nomignolo... piccola! Mi lasciai cullare dalle sue braccia così potenti, ma allo stesso tempo delicate senza contare che non è assolutamente stata colpa tua! Lo strinsi dolcemente a me, mentre tutto quel dolore finiva per scomparire lentamente. Mi sentì decisamente meglio grazie Dean riuscì a dire, con un filo di voce. Feci un bel respiro per poi sorridergli dolcemente. Dopo aver parlato per un bel po, Dean se ne uscì quasi improvvisamente con Puzzo scatenando, da parte mia una sonora risata. Era stato un vero spasso!! Gli indicai tranquillamente il bagno, mentre io presi a consultare qualche libro.

    ******

    E io adoro vedere come ti ho resa così porcellina! Inarcai un malizioso sorriso e contemporaneamente alzai leggermente un sopracciglio. Lasciando che la mia espressione indicasse quanto apprezzai quella sua affermazione. Ultimai giusto due dettagli ancora e... perfetto!! Pensai alquanto soddisfatta. Accolsi gentilmente Annabeth e Sirius mentre Jensen si apprestò nel presentarsi, stringendo la mano del fratello ritrovato. Il mio cuore batteva quanto un tamburo, visto quanto fosse intenso il momento. Nell'istante in cui Jensen abbracciò Sirius non riuscì più a trattenere le lacrime di gioia, e non fui la sola... perfino Annabeth si era commossa!! L'amore per un fratello è insostituibile... vederli entrambi così felici mi riempì l'anima di pura gioia. Dean tossicchiò appena, alleggerendo così l'atmosfera carica di emozione È quasi pronto in tavola, tu e Annabeth potete accomodarvi Sorrisi gentile, accompagnando poi i ragazzi verso il giardino. Dean si occupò di prendere le bibite dal frigo, mentre io pensai al resto. Una volta che fossimo tutti a tavola, servì la carne seguita da un Buon appetito. Mangiai con gusto e in maniera raffinata, notando come i ragazzi iniziassero ad essere già più rilassati. Gli...Angeli mangiano...? Certo Sirius... solo in Paradiso non abbiamo necessità di riposare o mangiare spiegai con estrema tranquillità e gentilezza. Con un sorriso modesto ringraziai Annabeth per i complimenti figuratevi ragazzi... per noi è un vero piacere avervi qui risposi cordiale ad entrambi. Non fu affatto un caso il "noi", infatti quando l'avevo pronunciato il mio sguardo aveva incrociato quello di Dean. Lui era parte di me... e della mia vita!! In quel "noi" era racchiuso proprio questo pensiero. Iniziai ad intraprende una conversazione tranquilla chiedendo ai ragazzi se frequentassero lo stesso college, ed Annabeth non esitò a rispondermi con tranquillità. Tutti e tre sembravano un tantino allibiti (in senso buono) quando parlai della mia lontana conoscenza "storica". Annabeth era piena di curiosità si proprio lui, qualche decennio fa però gli confermai gentile un grande inventore non c'è che dire... e talentuoso nelle sue arti!! Ma non credete che vivere l'eternità sia sempre piacevole. Ho potuto constatare i vantaggi e gli svantaggi. Purtroppo la storia che si legge sui libri non è completamente veritiera... molte gesta importanti, di altri Angeli sono state omesse. Anche quelle dei Demoni non sono riportate Annabeth, Sirius e Dean mi guardarono come se volessero incitarmi a raccontare ancora sapete il periodo più buffo fu quello dove gli uomini indossavano quelle terribili parrucche bianche ridacchiai appena ripensandoci un momento fortunatamente la moda è cambiata!! Affermai concludendo momentaneamente la mia storia. Perché ritenevo che questa fosse la serata per Jensen e Sirius!! Ci sarebbe stato tempo per narrare del passato. Il primo round di carne sembrava terminato, ed ognuno pareva aver gradito. Mi alzai per sparecchiare qualcosa e Annabeth si propose educatamente di aiutarmi. Annuì con un sorriso gentile, pensando che fosse un ottima idea... lasciare i fratelli in totale tranquillità. Una volta in cucina iniziai a caricare la lavastoviglie mentre Annabeth prendeva i piatti da dessert. La credenza era in salotto in basso a destra gli spiegai cordiale. Mi avvicinai alla Dea che sembrava rapita da un certo libro questo simbolo ti suona famigliare Annabeth?! Era quello degli uomini di lettere un po credo... mi sembra di averlo già visto, forse in sogno gli misi una mano sulla spalla sta tranquilla, più avanti tutto avrà un senso lei mi sorrise fiduciosa mentre mi passava i piatti. Tornammo a prendere il dolce e ci dirigemmo nuovamente in giardino. Anche se l'estate stava arrivando e le giornate iniziavano ad allungarsi, verso una certa ora comunque scendeva il buio. Chi desidera la fetta più grande?! Domandai con un bel sorriso mentre Jensen e Sirius alzavano un braccio in contemporanea lo immaginavo!! Posai la torta sul tavolo ma prima del dolce, lasciate che accenda qualche luce dissi cordiale costatando la scarsa luminosità. Giustamente non potevano sapere che in realtà stavo per fargli una sorpresa. Mi avvicinai ad un fiore piuttosto raro, e appena lo sfiorai quello prese a brillare quasi magicamente. Un pizzico di grazia Angelica aveva iniziato a scorrere in ogni fiore presente. Essendo tantissimi... uno dopo l'altro presero a brillare creando una bellissima atmosfera e richiamando delle piccole creature... le fate!! Per la precisione un gruppetto di quattro fate, che amava moltissimo il mio giardino e di tanto in tanto venivano a giocare in esso. Da lontano si potevano osservare delle microscopiche luci arrivare, sembravano quasi delle lucciole. Emily ha portato degli amici!! Si espressero entusiaste tutte in coro. Gran parte delle fate amavano giocare... era il loro secondo pensiero, dopo la cura per la natura e gli animali. Le fate svolazzarono felici per tutto il giardino, cospargendo ogni fiore con la loro magica polvere. Una si andò, da subito a sedere sul naso di Sirius lei è Clarie, la più simpatica e burlona la presentai mentre altre due si posarono sulle spalle di Dean loro sono Lucinda e Lucy, sono gemelle infatti si somigliavano moltissimo. L'ultima si sedette sulla mano di Annabeth che aveva prontamente alzato e lei è Tiffany... la più energica del gruppo uuuuh che occhioni blu!! Affermò la fatina verso Annabeth. La Dea protese leggermente il suo naso in avanti facendo "nasino... nasino" con Tiffany che ricambiò tutta felice. Osservai lo sguardo di Dean... il sorriso di Sirius... e l'emozione di Annabeth pensando felicemente "potremmo essere una bella famiglia!"
    Annabeth Emily
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Una volta che i due Black fossero uno davanti all’altro, consci di chi era uno per l’altro, l’atmosfera si fece subito incantevole, epica e soprattutto speciale. Entrambi avrebbero voluto dirsi tantissime cose, ad iniziare da un semplice ti voglio bene, eppure sia Sirius che Jensen, stavano trovando difficile l’esporsi così tanto. Il vortice di emozioni che lì stava investendo era troppo grande (e piacevole) da gestire.
    Emily e Annabeth rimasero un po’ in disparte, facendo da contorno a quel meraviglioso momento, che provocò anche in loro delle dolci lacrime.
    Una volta seduti in tavola Felpato, prima di concentrarsi sul motivo reale della grigliata, si guardò velocemente intorno notando quanto ben curato fosse il giardino, con ogni pianta al posto giusto, e la tavolata preparata con una certa curatezza e femminilità, sicuramente opera di Emily e non del...fratello. Eh si, il ragazzo di fronte a se era il fratello scomparso e dimenticato, che ora però aveva ritrovato e ricordato ogni cosa. Anche Jensen finalmente sapeva la verità sulle sue origini e non era una situazione ne un’emozione facile da gestire. Il sembra uscito dalle favole di Annabeth (riferito al giardino) poteva in qualche modo andare bene anche per i due fratelli. Il loro passato e il loro incontro però, più che dalle favole, sembrava essere uscito da un libro fantasy più per adulti che per bambini.
    Durante la cena i cuori e le anime dei presenti erano piuttosto appagate e felici, il momento era particolarmente epico. Poi Sirius chiese se gli Angeli mangiavano ed Emily rispose cordiale Certo Sirius... solo in Paradiso non abbiamo necessità di riposare o mangiare. Seguirono vari apprezzamenti per il cibo e mentre Jensen se ne vantava un po’, la Thompson dispensava sorrisi gentili e pieni di gratitudine.
    figuratevi ragazzi... per noi è un vero piacere avervi qui disse Emily marcando il “noi”, giusto per enfatizzare che ora lei e Jensen facevano coppia fissa. Solo che probabilmente solamente lei ci avrebbe fatto caso. Jensen non era di certo tipo attento a quelle cose, né tanto meno Sirius, del resto erano ragazzi!
    L’atmosfera nel frattempo era divenuta più leggera, più familiare e boccone dopo boccone la carne stava pian piano scomparendo, così come la “timidezza” dei fratelli. Se prima entrambi si comportavano come davanti ad un estraneo, ora sembravano che gli anni che li avevano divisi non ci fossero mai stati.
    Come era naturale la discussione poi si incentrò sui college dei due ragazzi e Annabeth oltre a rispondere per lei, rispose anche per Sirius, il quale sorrise nel costatare sempre quanto a ella piacesse parlare. Lo paragonó addirittura a Leonardo Da Vinci ma in effetti il ragazzo doveva ancora capire al meglio su quale corrente artistica volersi affiancare. Sicuramente non quella del sopracitato, anche se qualche giorno prima aveva mostrato ad Annabeth la sua riproduzione dell’Ultima Cena, e beh, si era superato parecchio!
    Forse ti sembrerà incredibile, ma ho avuto il piacere di conoscerlo se ne uscì poi Emily con una tale naturalezza a cui seguirono tre differenti modi di concepire quella frase. lei ha davvero avuto il piacere di conoscere il vero Leonardo da Vinci?! si sorprese Annabeth per poco riversando la cena suo piatto, gli occhi colmi di curiosità. Ma erano i due fratelli quelli presi più al sprovvista, del resto, chissà anche Annabeth da quanti secoli era sulla piazza! A Sirius per poco non rischió di soffocarsi con un pezzettino di carne, cercò quindi di rimediare con la coca cola che però non fece che peggiorare le cose, mentre ascoltava l’Angelo parlare a proposito della sua immortalità; Jensen invece si paralizzò totalmente e solo mano a mano che la sua donna spiegava, stava riacquistando il colorito in volto andato perso. In effetti non le aveva ancora domandato da quanti secoli a quanto pareva, era in vita. Domanda che probabilmente prima o poi gliela avrebbe fatta.
    Emily continuava a parlare tranquilla, come se stesse raccontando fatti accaduti qualche mese prima, sotto gli sguardi perplessi ma anche curiosi dei tre presenti (specialmente i Black), e cavolo, era davvero “vecchia”!!!!, ma magari Jensen questo non glielo avrebbe mai detto, anche se in quel momento lo stava sicuramente pensando. Poi improvvisamente si alzó da tavola pronta per sparecchiare, seguita a ruota dalla Dea che probabilmente voleva lasciare un momento i due fratelli da soli.
    Jensen tossichiò come era solito fare, un po’ in “imbarazzo” e fu Sirius, il suo Samy, ad iniziare un discorso. Allora...Jensen...come hai fatto a trovarmi? A ricordare chi sei... domandò un po’ titubante il Mago. Seguì subito una risposta: era da un po’ che Jensen sognava di un cane nero e di Vancouver e per questo si era trasferito nella città canadese. Fin da che aveva visto il ragazzo aveva avuto una strana sensazione e poi i deja vu si facevano sempre più chiari e nitidi e con l’aiuto di Emily aveva infine chiuso l’intero puzzle. Felpato gli confermó che il grosso cane nero era lui, essendo che assumeva spesso quelle fattezze per stare dietro ad un suo amico. E gli riveló che anch’egli aveva avuto dei deja vu che lo riguardava, dei momenti passati quando erano bambini...
    Poco dopo tornarono le due ragazze con il dolce Chi desidera la fetta più grande?! esordì Emily con un maestoso sorriso, e la risposta che ne seguì furono le mani alzate dei due fratelli lo immaginavo!!ma prima del dolce, lasciate che accenda qualche luce fece poggiando il dolce suono tavola e dal momento che il sole era calato, c’era bisogno di qualche luce artificiale che lì illuminasse. Questo secondo il parere dei ragazzi, i quali invece rimasero sbalorditi nel vederla accarezzare dei fiori e subito dopo da essi comparve una soffusa ma illuminante luce quasi angelica. E in men che non si dica il giardino fu invaso da piccoli esseri i alati cui Jensen guardò sbalordito. Stando a quello che vedeva quelle dovevano per forza essere Fate, e a quanto pareva quindi esistevano anche quelle. Il Winchester non aveva ancora avuto modo di incontrarne una, e stando dal diario, neppure il padre aveva mai fatto conoscenza di queste Creaturine. Sirius le guardò estasiato, anche lui ancora ignaro sul loro esistenza.
    Emily ha portato degli amici!! fece una di loro rompendo il silenzio momentaneo C’è...Parlano anche!? si sorprese subito il cacciatore cui mentalmente stava già iniziando a catalogare quella razza appena scoperta.
    Le fatine volavano di qua e di la ma in armonia e poco dopo una di esse andó a posarsi sopra Felpato lei è Clarie, la più simpatica e burlona la presentò mentre il ragazzo fece un lieve cenno con il labbro superiore inarcato ad un sorrisino. Due poi si posizionarono sulla spalla di Jensen loro sono Lucinda e Lucy, sono gemelle continuò con le presentazioni mentre il cacciatore tossichió ancora una volta, guardando prima una e poi l’altra. L’ultima si sedette sulla mano di Annabeth che aveva prontamente alzato e lei è Tiffany... la più energica del gruppo concluse così le presentazioni mentre Sirius, anche se un po’ stupido, si presentò alla “sua” fatina Io sono Sirius fece, mentre Jensen gli lanciò una piccola occhiataccia, per poi tornare a guardare le due Fate su di lui, con aria mista fra l’imbarazzo e la titubanza. No, non si sarebbe presentato così come se niente fosse a queste cosine alate che aveva appena scoperto!
    Come siamo timidoni esclamò allora Lucy svolazzando davanti al suo viso per poi dileguarsi fra i fiori, seguita a ruota dalla gemella. Piacere Sirius Claire si inchinò a lui e seguì le compagne seguita a ruota dall’ultima fatina, che prima di andarsene scoccó un bacino sulla guancia di Annabeth.
    Jensen prese respiro ancora un poco confuso...Poi guardò uno ad uno i presenti e infine portó il suo sguardo su di Emily. Simpatica e burlona su...Sirius...Energica su di Annabeth... fece costatando le caratteristiche che le fate condividevano con i ragazzi E perché io due gemelle?...? chiese infine un po’ titubante. Forse era stato solo un caso tutto ciò.
    Felpato scoppió a ridere No no, Jens...Nessun gemello non ti preoccupare!! esclamò dal momento che conosceva bene la sua famiglia e aveva solo due fratelli e Regulus non aveva la stessa età di Jensen! Allora, era solo un caso tutto ciò?
    Emily poi tagliò la torta per i presenti, dando le fette più grandi ai due uomini, ma fu generosa anche con lei e la Dea. Felpato fece apprezzamenti sul dolce e Jensen non poté che concordare con lui.
    La serata stava proseguendo nei migliori dei modi, il pericolo Zeus poi era stato tenuto a bada da Eileen, che aveva subito avvertito Emily di quello che stava accadendo poco più in là della sua abitazione. Ma all’orizzonte un altro pericolo si stava per avvicinare, spezzando quel magnifico momento, interrompendo quella che poteva quasi considerersi una cena di famiglia...
    Jensen Sirius
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Admin
    Posts
    989

    Status
    Anonymous
    ANNABETH
    Forse avrei dovuto specificare, a Sirius che la mia immortalità era appena iniziata... perché a differenza di Emily io ero nata in questo secolo (ventunesimo). Mentre, a quanto pareva l'Angelo aveva invece assistito a grandi cambiamenti storici, e non solo. Wow era davvero antica Emily!! Pensai quasi sbalordita, identificandola come un vero pezzo d'antiquariato. Ascoltai Emily con grande curiosità, mentre Jensen e Sirius sembravano quasi paralizzati. Infatti mi trattenni moltissimo nel ridere, perché la buffa espressione sui loro volti era assai divertente. L'Angelo parlava in totale tranquillità, quasi stesse narrando una favola. Fortunatamente la moda è cambiata!! Menomale!! Pensai alquanto sollevata. Non mi sarei potuta vedere con uno di quei corsetti addosso, oltre che scomodi dovevano essere una vera tortura... ma forse per l'epoca erano affascinanti!! Della cena rimasero solo i piatti vuoti... segno che era stata deliziosa. Aiutai cortesemente Emily, a sparecchiare... lasciando così Jensen e Sirius un momento tutto per loro, chissà quante cose avevano da dirsi! Mentre cercavo i piatti da dessert, notai di fianco la credenza un simbolo particolare... inciso sulla copertina di un libro. Dove l'avevo già visto?! Mi sembrava così famigliare... eppure, al momento parevo non ricordarlo. Emily mi si avvicinò chiedendomi se lo conoscevo un po credo... mi sembra di averlo già visto, forse in sogno risposi sinceramente più avanti tutto avrà un senso. Annuì, inarcando un sorriso ricco di fiducia. Emily era davvero una persona squisita, non solo per il fatto che fosse un Angelo. Una volta in giardino, notai di come la notte stesse facendo capolinea. Non fui la sola a restare sbalordita, dopo aver osservato Emily. Il fiore, sotto la carezza dell'Angelo si accese quasi magicamente provocando una reazione a catena che invase ogni corolla. Questo richiamò un piccolo gruppo di fate!! Restai praticamente incantata da quelle piccole creaturine adorabili. Emily le presentò con una gentilezza infinita uuuuh che occhioni blu!! Tiffany era seduta carinamente sulla mia mano. La ringraziai con un gentile sorriso Annabeth... piacere mi presentai cordiale mentre osservai Sirius fare altrettanto, con la sua fatina. Jensen sembrava il più restio verso le fate... e chissà perché?! Erano creaturine dall'animo dolce e carino, bastava guardarle per costatarlo. Tiffany non faceva altro che svolazzarmi intorno allegramente, ma prima di andarsene mi baciò gentile una guancia. Claire invece aveva confuso i capelli di Sirius con una spazzola gigante... era comunque la più burlona!! Le fatine si volatilizzarono molto velocemente, e Jensen costatò un po confusamente l'assegnazione delle sue due fatine. Probabilmente non venivano attratte solo dalla personalità... ma anche chessó da qualcosa in più. Forse le fatine conoscevano qualcosa su Jensen, che al momento lui non sapeva. Sirius rispose con la sua fantastica ironia, contagiandomi con la sua risata. Il momento era davvero stupendo e mi stava regalando una felicità immensa. Inarcai un bel sorriso mentre assaggiavo, con gusto il dolce. Caffè?! Domandò gentile Emily, alzandosi. I fratelli annuirono io sono apposto... grazie Emily risposi cordiale mentre Sirius domandava all'Angelo dove fosse il bagno. Li osservai entrare un momento in casa... per poi volgere lo sguardo verso Jensen. Stavo per chiedergli come avesse conosciuto Emily... ma una figura comparsa improvvisamente, dietro Jensen mi fece paralizzare all'istante Salve ragazzi!! La sua voce era profonda e sapeva fin troppo di demone. Scattai immediatamente all'impedii, e Jensen fece praticamente lo stesso. La mia mano stava già stringendo sicura la penna che tenevo in tasca, ero pronta a farla scattare in qualsiasi momento. Ciao Jensen... ti sono mancato?! Sorrise beffardo quell'essere. Apparentemente sembrava un uomo sulla quarantina, vestito molto elegantemente. Immediatamente una coltre di fumo nero invase tutto il giardino... non avevo più dubbi adesso, quelli erano demoni!! Maledizione... mai che si potesse stare tranquilli!! Alla fine tutto quel fumo si mostrò nella sua vera forma. Eravamo praticamente circondati da una decina di demoni, con gli occhi neri. A quanto pareva il loro capo era proprio quell'essere tutto elegante... c'era d'aspettarselo!! Mi guardai velocemente intorno, cercando di elaborare una strategia di combattimento. Ragazzina... credo di non aver, ancora avuto il piacere!! Si rivolse a me a quanto pare... la cosa è reciproca il suo sguardo era fin troppo sicuro, ma anche il mio tono di voce non scherzava. Subito alle sue spalle comparvero altri due demoni portatemi Emily e uccidete il Mago Sirius!! Pensai immediatamente, con il cuore in gola. Scattai velocemente di lato, forse senza pensarci troppo su. Cercavo solo di raggiungere la porta della cucina, il più in fretta possibile!! Ma due demoni mi si pararono davanti, arrestando la mia corsa vai da qualche parte?! Dissero strafottenti, all'unisono. Mi voltai incontrando lo sguardo assai subdolo del Demone. Prendeteli!! Ordinò ai suoi seguaci. Non ero il tipo di ragazza che si lasciava di certo tenere in ostaggio, e a quanto pareva nemmeno Jensen. La mia spada colpiva agilmente ogni demone che tentava di venirmi addosso Jensen abbassati!! Gli urlai lanciando, subito dopo il mio scudo quasi fosse un frisbee. Un Demone stava per prenderlo alla sprovvista, attaccandolo da dietro. Il mio scudo lo colpì di netto, infliggendogli un bel colpo. Purtroppo restavamo sempre 10 demoni contro 2, e lo svantaggio iniziava a farsi sentire. Jensen era davvero molto abile, e quindi ci volle un po prima che venne immobilizzato dai demoni. Praticamente lo stesso valeva per me. Ci ritrovammo entrambi con le ginocchia a terra, mentre i demoni ci tenevano le braccia saldamente bloccate dietro la schiena. Strinsi i denti con forza sbalorditivo!! Affermò Crowley, fintamente divertito testone... giusto in tempo!! Non appena vidi Sirius, fermo sull'uscio della porta... il mio cuore palpitò un misto di gioia e preoccupazione. Ma Emily dov'era?! Avevano forse preso anche lei?!

    EMILY
    Jensen era il più titubante o semplicemente timido, con le fate... mentre Sirius e Annabeth erano più spensierati verso di loro. Porsi ai fratelli una generosa porzione di dolce, facendo altrettanto con me e Annabeth. Non fui la sola ad apprezzare moltissimo il dessert. Verso l'ultimo boccone iniziai a percepire un lieve malessere, sicuramente però non era dovuto al dolce. Invece era la stessa identica sensazione che avevo percepito questa mattina. Poteva significare solo una cosa... avvertimento!! Verso qualcosa che stava per accadere e non era nulla di buono. Chiesi gentilmente chi desiderasse il caffè, senza dare assolutamente a vedere che fosse una scusa per rientrare un momento in casa. Sirius mi domandò educatamente dove fosse il bagno, ed io gli feci segno di seguirmi. Una volta in casa glielo indicai con cortesia, mentre io mi accingevo nel preparare il caffè in cucina. Non appena Sirius sparì, mi fiondai velocemente in un'altra stanza. Chiusi la porta e con un tagliacarte mi incisi, sul polso una piccola ruba angelica. Per qualche istante avrebbe coperto la mia aurea d'angelo. Da dietro uno specchio, estrassi una specie di lama, molto simile ad un pugnale... capace di uccidere i demoni di bassa lega... quelli con gli occhi neri, per intenderci. La porta venne buttata giù in un sol colpo... Crowley ti vuole!! Lo guardai stringendo saldamente l'elsa del pugnale venimi a prendere... avanti!! Quel Demone non se lo fece di certo ripetere due volte, ma dopo poco finì stecchito sul pavimento. Percorsi velocemente il corridoio andando quasi a sbattere contro Sirius, forse era appena uscito dal bagno perdonami cercai di sorridere. Stavo per aggiungere altro, ma un secondo Demone comparve alle spalle del mago per Crowley!! Quello urlò strappandosi la camicia e rivelando una runa tremenda giù!! Tirai Sirius verso il pavimento, in contemporanea lo abbracciai completamente con le mie ali... proteggendolo!! Quel Demone si era pugnalato, liberando il potere della runa... se non avessi protetto Sirius si sarebbe letteralmente atomizzato, in poche parole disintegrato. Stai bene?! Gli chiesi con un filo di voce, cercando di riprendere fiato. Crowley!! Dovevo aspettarmelo. Dean e Annabeth potevano essere già in pericolo. Mi alzai velocemente Sirius... ascoltami, questi erano seguaci di Crowley!! Inizia a spiegargli combatto contro quel Demone da un'eternità... per sapere con certezza, che se vogliamo avere una possibilità di rispedirlo da dov'è venuto, devi fidarti di me lo guardai con sincerità. Tentai di essere il più sbrigativa possibile sulla possessione Angelica, totalmente diversa da quella demoniaca. Noi Angeli, per entrare in un'altro corpo avevamo bisogno della sua approvazione... in più una volta dentro era come se si collaborasse in un team. In pratica io non potevo fare nulla se, Sirius (dall'interno) non acconsentiva. Mentre spiegavo non tralasciai nulla posso renderti più potente... esperto nel combattimento e avrai le mie ali!! Conclusi infine con occhi speranzosi. Crowley non si sarebbe mai aspettato una possessione angelica, e questo sarebbe stato un enorme vantaggio accetti Sirius?! La sua risposta non tardò ad arrivare si! Sorrisi gentile poggiando delicatamente una mano sulla sua spalla, per poi dissolvermi in tante piccole stelle che andarono ad avvolgere lentamente il Mago. Grazie alla mia aurea calmai leggermente l'agitazione di Sirius non lasciare che la paura ti freni... adesso possiedi anche la mia immortalità Comunicai con lui mentalmente, dicendo solo il vero. Qualsiasi danno gli venisse inflitto, si sarebbe rimarginato all'istante. Sirius si apprestò nel tornare in giardino. Osservai Crowley tramite lo sguardo del mago testone... giusto in tempo!! Come il suo solito, il demone si rendeva ridicolo. Dean e Annabeth erano suoi ostaggi, ma ancora per poco mettiamo a nanna quel demone... Sirius!! La mia voce si espresse coraggiosamente.
    Annabeth Emily


    Le mie dita tamburellavano sul bracciolo, della mia regal poltrona. Mi accarezzai leggermente la barba mentre consultavo alcune carte. Di tanto in tanto, il mio sguardo scarlatto osservava il demone in catene... proprio di fronte a me, anzi letteralmente prostrato ai miei piedi. Sei colpevole di alto tradimento e bla... bla... bla il resto non mi interessava per questo sconterai la pena massima!! Conclusi crudelmente. Mi bastò schioccare le dita, che un mio seguace lo pugnalò all'istante... uccidendolo definitivamente. Il prossimo... sorrisi sadico mentre bruciavo quella inutile cartella, e ne prendevo una nuova. Andai avanti così per un po... fin quando uno dei miei Angeli corrotti, Bartolomeo si presentò al mio cospetto spero che tu abbia buone notizie lo guardai attentamente. Sapevo di essere molto vicino alla tavoletta Angeli signore... abbiamo trovato quello che cercavate!! Un sorriso ricco di potere e crudeltà mi solleticò il volto ma abbiamo un problema!! Quell'espressione scomparve immediatamente dal mio viso, consegnando il posto alla pura stizza quale?! Sentiamo Bartolomeo... lui mi spiegò che la tavoletta Angeli conteneva un potere così immenso, da disintegrare "certi" Angeli che tentavano di prenderla. Questi "certi"... erano tutti Angeli corrotti da me stesso, e quindi non degni per la tavoletta stessa. Mi stai dicendo, che questa pietra ha il senso dell'onestà?! Bartolomeo annuì quasi con timore, ma prima che potessi scaricare la mia collera su di lui aggiunse ma c'è un Angelo che può prenderla lo guardai inclinando lievemente il capo fammi indovinare... Emily?! Bartolomeo annuì di nuovo sparisci dalla mia vista!! Tutti voi!! Affermai quasi urlando mentre una coltre di fumo prese ad allontanarsi, piuttosto velocemente. La tavoletta, ergo una parte del verbo di Dio esigeva la Thompson... tipico!! Pensai alzandomi furioso. Sapevo dove trovarla e sapevo come costringerla. Quindi senza perdere tempo, mi teletrasportai proprio nel suo giardino. Jensen era comodamente seduto di fronte ad una ragazzina, che non era Emily. Salve ragazzi!! Avevo stile in tutto e per tutto Ciao Jensen... ti sono mancato?! Sorrisi beffardo. Il cacciatore mi rivolse uno sguardo che mi restò assai indifferente. L'anima di suo padre era ancora intrappolata all'inferno... grazie a me!! Non conoscevo la ragazzina dagli occhi blu come l'oceano, e quanto pareva nemmeno lei. Con un semplice schiocco di dita li circondai entrambi portatemi Emily e uccidete il Mago ordinai a due dei miei seguaci. La ragazzina cercò di entrare in casa, forse per avvertirli... ma fu molto stupido da parte sua prendeteli!! Ordinai immediatamente agli altri miei demoni. Il combattimento che ne seguì fu il solito, ma sia il cacciatore che la ragazzina mi sorpresero un tantino. Avevano resistito più di tre minuti... prima di essere immobilizzati e portati ai miei piedi. Sbalorditivo!! Mi complimentai con un grande sarcasmo demoniaco. Mi voltai giusto il tempo, per notare Sirius vicino alla porta testone... giusto in tempo!! Ridacchiai con prepotenza. Dove diamine era quella spina nel fianco... di Emily?! Iniziate a parlare... mi rivolsi crudelmente sia a Jensen che alla ragazza dov'è quell'Angelo?! Quasi gli urlai contro... accentuando malignamente la mia voce.
    Crowley
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline

    Effettivamente Sirius non aveva mai chiesto ad Annabeth sè quella che aveva era la sua età reale oppure in realtà aveva secoli e secoli alle spalle; forse daca per scontato a quest’ultima delle ipotesi, essendo una Dea, e forse la cosa lo spaventava un poco. In effetti in quel frangente fu colpito da un pensiero che però, visto la situazione abbandonò subito: lui sarebbe invecchiato mentre la sua ragazza sarebbe rimasta giovane in eterno...Certo, era figo avere una fidanzatina sempre giovane, ma la cosa lo avrebbe inquietato parecchio...E Jensen? Egli al momento non ci aveva ancora pensato, eppure lui era più pratico in queste cose, in Creature...Possibile non ci avesse proprio pensato? A parte che il ragazzo era uno di quelli che viveva alla giornata e non dava mai nemmeno un’occhiata a quello che poteva riservate il suo futuro, quindi era davvero credibile che non ci aveva minimamente pensato al fatto che lui anno dopo anno sarebbe invecchiato, al contrario della sua compagna...
    Ora come ora poi era sicuramente più preso con la sua nuova situazione, dal momento che aveva appena scoperto di avere un passato totalmente diverso da quello che aveva sempre creduto di avere...e che ormai tutti i ricordi veri avevano preso il posto dei ricordi fittizi...
    Caffè?! aveva intanto domandato gentilmente Emily notando giustamente che dopo una bella fetta di torta ci stava bene anche del caffè. Io sono apposto... grazie Emily rispose con garbo la Dea declinando il caffè, così come fece anche Sirius. No grazie. Sono a posto così. Piuttosto, potrei andare un attimino in bagno?! domandò ad Emily che lo invitò a seguirla in casa, e poi gli indicó la toilette. Una volta chiusosi la porta alle spalle si diresse velocemente nel water dove espletò i suoi bisogni, per poi soffermarsi un’attimo davanti allo specchio, dove si mise a fidare i suoi occhi manietici. Sbattè più volte le palpebre e per un attimo gli sembró non essere solo in quella stanza. Si voltò dietro di lui e si guardò velocemente intorno assistendo un’aria alquanto perplessa. Che strana sensazione provava...Era come se davvero qualcuno fosse lì con lui ma non poteva vederlo. Come se avesse il mantello dell’oscurità, ma sicuramente Potter non era lì presente. E poi sentiva quasi questa sensazione di quiete e pace che poi mutó drasticamente quando tornando a guardarsi allo specchio, vide riflesso una figura maschile che indossava un impermeabile chiaro. Ma non era quello che catturò l’attenzione del Mago, piuttosto le sue ali. Era forse un...Angelo...? Fu un’immagine di un’istante, quel tipo lo guardò con uno sguardo serio e potè in qualche strano modo percepire la sua voce fa attenzione; una sorta di avvertimento? Poi egli sparì così come era venuto. Se lo era forse imaginato?
    Sirius si sciacquó il viso e sospiro profondamente. Sapeva che nel mondo dei Maghi si diceva che sentire le voci non era un buon segno, figuriamoci allora vedere anche la persona che parlava!!
    Uscì dal bagno e cercó subito Emily indeciso se parlargliene; ma del resto quello era sicuramente un’Angelo come lei...
    Nel mentre in giardino...
    Non appena Sirius e Emily varcarono la soglia della casa Jensen percepì subito una strana e per niente piacevole sensazione. Il cacciatore non fece tempo a voltarsi che subito alle sue spalle giunse una voce che conosceva piuttosto bene Salve ragazzi!! si presentò ironico il Demone con cui più volte i Winchester (“padre” e figlio) ci avevano avuto a che fare: Crowley!
    Jensen impallidì di rabbia, come poteva osare interrompere un momento così piacevole, e per quale motivo gli stava ancora appresso!?
    Jensen lanció subito uno sguardo ad Annabeth, che aveva già percepito il pericolo, e poi si alzò di scatto mettendosi davanti di lei, come a volerla difendere.
    Ciao Jensen... ti sono mancato?! fece sarcastico sorridendogli con un sorriso beffardo. In quanto a dialoghi quei due si assomigliavano molto; sempre con una punta di ironia e con toni pungenti. Per questo Jensen sapeva rispondergli con altrettanta cortesia. Direi di no! Stavo bene anche senza vederti...E mi dispiace dirtelo, ma qui abbiamo tutto finito, non è rimasta neanche una fetta di torta, Crowley! disse con voce quasi annoiata e sarcastica.
    Intanto il giardino fu ricoperto di una leggere nebbiolina oscura che pian piano fece rivelare una decina di Demoni. Crowley Crowley, così mi deludi! si espresse allora il Winchester con un tono di voce così deluso da quello che considerava uno dei Demoni più potenti. Hai bisogno dei tuoi cagnetti randagi adesso?! fece tornando con lo sguardo su di lui.
    portatemi Emily e uccidete il Mago aveva intanto ordinato ai suoi “cagnetti”. Jensen, al contrario di Annabeth che si fece prendere dal panico per quanto appena sentito, rimase impassibile alla richiesta del Demone. Avanti Crowley, sei caduto così in basso adesso?!. C’è l’aveva sempre con il fatto che si era portato dietro degli aiutanti. Sei come Babbo Natale?! Ti sei portato dietro gli elfetti!!. Ok, il sarcasmo di Jensen andava alle volte ben oltre, ma era fatto così lui!
    Intanto Annabeth era scattata in aiuto di Sirius ma due Demoni furono ben lieti di fermarla vai da qualche parte?! fecero all’unisono Oh mio Dio parlano anche in coretto!!! rise. Stava sicuramente cercando di guadagnare tempo. Lui lì non è che potesse fare poi molto, essendo completamente disarmato, e aspettava quindi che Emily si accorgesse del pericolo imminente, cercando dunque di guadagnare più tempo possibile. Prendeteli!! esclamò infine un po’ stizzito il Demone elegante, dando il via ad una nuova battaglia. E nonostante Jensen fosse senza armi, riusciva nel corpo a corpo e grazie anche all’intelligenza stava riuscendo a farsi strada fra un Demone e l’altro. Il primo tentò di colpirlo con un colpo che il ragazzo schivò con destrezza facendo poi si che il colpo andasse a finire contro un secondo Demone, che finì quasi polverizzato e comunque ko. Il Winchester dunque non perse tempo dal lanciare un’occhiatina di scherno a Crowley, per poi tornare al 100% sulla battaglia in corso.
    Ma ben presto i Demoni ebbero la meglio e sia Annabeth che Jared si ritrovarono inchiodati a terra.
    sbalorditivo!! sentenziò Crowley finalmente vittorioso. Tutto qui...? esclamò con sarcasmo Jensen mentre il Demone che lo teneva a terra gli diede un colpo possente in pieno stomaco. Alle volte il cacciatore doveva imparare a tenere la bocca chiusa, cosa però per lui fin troppo difficile...
    Tornando in casa...
    Sirius uscì dal bagno abbastanza trafelato e si scontrò con un Emily ancora più trafelata di lui. Che stava succedendo? perdonami fece lei cercando di sorridere, mentre il ragazzo la guardava perplesso Che sta succedendo? domandò egli che aveva chiaramente capito che c’era qualcosa che non andava, prima l’avvertimento di quell’Angelo, e ora Emily in quello stato... per Crowley!!. Dietro Felpato arrivó questa esclamazione che fece sobbalzare il Mago certamente poco consono a Demoni o guerre in generale! Il ragazzo non fece tempo a voltarsi che Emily le urló un giù!! e lo tiró verso giù abbracciandolo con le ali, proteggendolo dall’attacco del Demone, che poi si pugnaló, ma Felpato non aveva capito nulla di quello che era successo. Stai bene?! gli chiese Emily e il ragazzo lievemente spaesato e spaventato abozzó un sorriso G-Grazie... fece con un filo di voce.
    Sirius... ascoltami, questi erano seguaci di Crowley!! combatto contro quel Demone da un'eternità... per sapere con certezza, che se vogliamo avere una possibilità di rispedirlo da dov'è venuto, devi fidarti di me gli disse Emily guardandolo con sincerità e fermezza e subito dopo spiegandogli il suo piano a cui egli diede l’ok. L’Angelo gli sorrise gentile e gli poggió una mano sulla spalla, poi quello che ne seguì, il Mago non lo capì per certo. Vide solo la figura della donna dissolversi in piccolissime particelle che lo avvolsero. Lui non se ne preoccupò dal momento che l’energia che ne scaturiva era positiva e piacevole. non lasciare che la paura ti freni... adesso possiedi anche la mia immortalità. Improvvisamente Sirius sentì la voce di Emily come se parlasse con la sua stessa voce e mentalmente; era come se fosse un tutt’uno con lei, era una sensazione strana, ma essendo lui stesso un Mago non se ne preoccupava più di tanto.
    Felpato corse in giardino captando ancora di più il pericolo e Annabeth fu ovviamente il suo primo pensiero. Aveva capito che con Jensen sarebbe stata in ottime mani, ma contro dei Demoni -se c’è ne fossero stati fuori più di due?- cosa avrebbe potuto fare? Lei era in gamba certo, ma ugualmente era terribilmente preoccupato per lei. Perché se ne era andato in bagno lasciandola fuori in giardino...! mettiamo a nanna quel demone... Sirius!! gli disse Emily una volta che si erano ritrovati faccia a faccia con Crowley. Sirius però era più preoccupato verso i due Demoni che stavano tenendo fermi i suoi amici.
    dov'è quell'Angelo?! urló di rabbia Crowley. Possibile che non si fosse accorto di nulla?
    Jensen spalancó gli occhi pieni di collera e soprattutto di paura. Quante volte poteva avere avuto paura il Winchester? Probabilmente due o forse tre...Nella sua vita di tutti i giorni ormai non badava più alla morte, se qualche Creatura l’avesse ucciso era solo questione di “destino” e sicuramente andando a caccia la sua mente veniva sempre sgomberata da pensieri negativi. Jensen doveva solo pensare che grazie alle sue capacità molta gente sarebbe sopravvissuta e se un giorno non c’è l’avesse più fatta...beh...era giusto che andasse così...Ma ora non era la sua vita ad essere in pericolo ma quella della donna amata. Quella che stava provando adesso era una pura e vera sensazione di paura, di annientamento di se stesso...Se non era in grado di proteggere la persona che più contava per lui, che razza di cacciatore era, e ancor prima, che razza di uomo era...?
    Sirius cercava di guardare il suo sguardo, lo cercava, pronto a tentare di calmarlo, di fargli capire che era tutto sotto controllo, ma Jensen non si degnava di guardare in faccia nessuno dei presenti. Un cacciatore fortunatamente non girava mai completamente disarmato, e infatti dentro la scarpa aveva un coltello che usava fatalità contro i Demoni. Riuscì quindi a divincolarsi dal suo assalitore, prese il coltello e lo piantò sulla schiena del Demone che si divincolò dal dolore, prima di dissolversi. La confusione delle urla gli diede modo di attaccare anche quello sopra Annabeth, uccidendolo anch’egli; il tutto mentre la coppia Sirius/Emily si scaglió contro un terzo Demone colpendolo con una luce fin troppo abbagliante, scaturita dalla bacchetta di Black. Jensen capì all’istante che quel colpo non era stato solamente causato dal fratello, ma c’era qualcosa di angelico in tutto ciò. Che Emily avesse posseduto il corpo di Sirius era abbastanza probabile. Bene, dunque stava bene...E ne ebbe la conferma quando Crowley con un colpo potente colpì il ragazzo lasciandolo quasi stecchito. Ma ecco che ben presto le ferite del suo corpo iniziavano pian piano a rimarginarsi, chiaro potere di Emily. Non puoi niente contro di me, Crowley! esclamò il Mago ritornando completamente in sè, e puntandogli la bacchetta contro. Non si potè capire se l’esclamazione fosse partita da Felpato o da Emily, o più probabilmente i due parlarono all’unisono.
    Black conosceva bene le maledizioni senza perdono, ma a differenza della sua famiglia, egli non voleva uccidere nessuno. Però effettivamente ora era tutt’altro discorso... davanti c’era un Demone assetato di sangue... o lui o loro... ecco che Sirius si apprestó quindi a lanciare l’Avada Kedavra, contro Crowley...
    Intanto Jensen e Annabeth stavano combattendo contro un altro Demone e grazie ai poteri della Dea, riuscirono in breve tempo ad avere la meglio...Poi entrambi furono catturati dalla potenza dell’incantesimo lanciato da Sirius...
    Cosa sarebbe successo...?
    Jensen Sirius


    Edited by woozy. - 21/6/2018, 17:56
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Admin
    Posts
    989

    Status
    Anonymous
    ANNABETH
    A quanto pare Jensen conosceva piuttosto bene quel Demone. Come riusciva ad usare tutto quel sarcasmo, in una situazione del genere?! Forse cercava solo di prendere tempo... e effettivamente non era niente male come strategia. Ma numericamente eravamo inferiori, contro tutti quei demoni. Il mio cuore non faceva altro che battere energicamente. Percepivo ogni cellula accumulare un'intensa potenza elettrica. Tentai di divincolarmi, invano da quel Demone. Il mio sguardo incontrò quello di Sirius, non potei negare la paura. Certo che avevo paura!! Tenevo così tanto a Felpato da essere estremamente preoccupata per lui. In quel frangente di tempo, Jensen riuscì a liberarsi... per poi pugnalare mortalmente il demone che lo teneva immobilizzato. Subito dopo si scagliò contro il demone che mi teneva in ostaggio.... uccidendo anch'egli. Con un cenno del capo e un sorriso, ringraziai Jensen per il suo aiuto. Perché mai Crowley cercava così avidamente Emily?! Probabilmente non fui l'unica a notare quell'energia luminosa scaturita dalla bacchetta di Sirius. Che Emily fosse dentro di lui?! Poteva farlo?! A quanto pareva si!! Corsi verso Sirius, non appena lo vidi scaraventato al suolo. Ma due demoni si intromisero nuovamente. La rabbia si fece strada tra tutta quell'adrenalina adesso basta!! Pensai nervosamente. Alzai il vento, manipolando l'aria e richiamando a me un'infinità di nuvole che annerirono il cielo notturno. Io e Jensen ci occupammo dei demoni restanti, uccidendoli senza alcuna esitazione. Mentre Sirius si apprestò a lanciare un'incantesimo talmente potente, da attirare l'attenzione mia e di Jensen. Crowley però sembrava troppo sicuro di sé... infatti la magia di Sirius finì a vuoto, manco lo sfiorò. In quell'istante sentì una voce soave ma energica il medaglione!! Distruggi il medaglione Annabeth... il mio sguardo roteò velocemente, in cerca di colei che aveva parlato. In lontananza la vidi... era una donna davvero bella e dal volto maturo. Stranamente sentivo di avere qualcosa in comune con lei. Un secondo dopo aveva spalancato le sue ali, dissolvendosi. Un altro Angelo?! Scossi leggermente il capo... tornando alla battaglia. Vidi il medaglione addosso a Crowley e non ci pensai due volte. Mi lanciai verso di lui, come una tigre... aveva fatto del male a Sirius e non doveva passarla liscia. Anche se il mio era solo un diversivo... funzionò alla grande!! Mi sarei risparmiata volentieri un volo verso il muro... ma è il rischio del mestiere. Mi alzai lentamente, mentre il dolore del colpo iniziava a sparire hai perso qualcosa Crowley?! Lo guardai decisa, ondeggiando il medaglione davanti a lui. Possenti tuoni echeggiarono uno dietro l'altro. Tutti sanno che dopo il tuono arriva il fulmine!! Un'intensa folgore colpì la mia mano distruggendo quel ciondolo. Senza lasciare troppa libertà, al fulmine lo sigillai velocemente in me. Crowley era furioso non finisce qui!! Si invece Crowley!! Chissà se era Emily a parlare, o Sirius?! Forse entrambi!! Sta di fatto che... vedere Felpato così angelico mi fece un bell'effetto!! Tra l'altro gli donavano anche le ali. Socchiusi leggermente il occhi, quando quell'intensa luce inondò tutto il giardino e costringendo Crowley alla fuga. Non appena riaprì gli occhi vidi Emily ringraziare gentile Sirius, per il suo aiuto. Sorrisi sollevata... visto che tutti stavamo bene!! Guardai Sirius avvicinarsi, ed io feci lo stesso ma un po più lentamente... c'era ancora qualche dolorino qua e là lo so... sono stata imprudente, ma... non feci in tempo a finire la frase, che le mani di Sirius presero il mio viso con una certa passione e gentilezza. Nel contemplo le sue labbra incontrarono immediatamente le mie, in un bacio intenso e pieno di sentimento. Certo Felpato... sapeva benissimo come mettere a tacere la mia parlantina!! Lo strinsi a me, abbracciandolo con dolcezza e lui fece lo stesso. Poco dopo ci voltammo, in contemporanea osservando Emily e Jensen venite!! Entriamo in casa... disse con gentilezza l'Angelo, accompagnandoci nel salone. Il divano era il posto più adatto per riorganizzare le idee, e prenderci una pausa. Sirius si sedette tranquillamente vicino a me e Jensen fece lo stesso con Emily. Giustamente eravamo ancora scossi per l'accaduto, così l'Angelo fu il primo a parlare.

    EMILY
    Percepí la preoccupazione di Sirius verso Annabeth, come se fosse la mia. I suoi pensieri era rivolti a lei... ed i miei erano rivolti a Dean!! Essendo un tutt'uno, entrambi sentivamo le emozioni o i pensieri dell'altro... perché la mente era unita come il cuore!! Due anime che vivevano momentaneamente in un solo corpo. Osservai lo sguardo di Dean pieno di collera verso Crowley. Ma quei iridi verdi nascondevano anche paura, almeno così mi sembrava. Quell'espressione emanava soltanto un annientamento verso se stesso. Dean non doveva sentirsi affatto così, lui era in gamba!! Per questo sia io che Sirius tentammo di incrociare il suo sguardo, ma il cacciatore non si degnava di guardare nessuno. In un istante la situazione si ribaltò velocemente. Dean uccise agilmente i demoni, che tenevano in ostaggio lui e Annabeth. Di seguito il cacciatore e la Dea si lanciarono nella lotta, mentre io amplificai notevolmente il potere magico di Sirius... facilitando così la distruzione di un terzo demone. E come mi aspettavo, quell'ex demone degli incroci riconobbe il mio stile!! Senza attendere oltre, Crowley ci scagliò contro un attacco davvero notevole. Ma ben presto, il mio potere angelico risanò ogni ferita procurata non puoi niente contro di me, Crowley! Affermammo all'unisono. L'idea di Sirius sull'incantesimo sembrava buona, ma non ne ero pienamente convinta. Crowley era troppo sicuro di sé!! Infatti l'incantesimo di Sirius andò completamente a vuoto. Piano B!! Esclamai gentilmente sicura. Nel frattempo il demone ci mostrò un certo medaglione. Mi sembrava di averlo già visto... ma certo!! Sirius abbassa la bacchetta... la tua magia è praticamente inutile, almeno fin quando Crowley avrà quel ciondolo gli parlai mentalmente e con sincerità. Improvvisamente Annabeth si buttò con una grande energia contro il demone, che non esitò a scagliarla velocemente contro il muro. Percepivo il cuore di Sirius battere freneticamente, quasi volesse fuoriuscire dal petto. Tutto d'un tratto un tuono, seguito da molti altri... generano un fulmine di notevole intensità. Esso attraversò la mano di Annabeth, tramutando quel medaglione in cenere. Crowley era fuori di sé dalla rabbia, ma Annabeth era stata grandiosa... un po impulsiva ma fenomenale!! Lasciami fare Sirius gli chiesi gentile, proponendogli un istante di pieno controllo sul suo corpo. Il mago approvò senza problemi non finisce qui!! Guardai decisa il demone dagli occhi scarlatto si invece Crowley!! La voce di Sirius risuonò estremamente sicura, mentre gli occhi del mago presero a brillare di un azzurro intenso. Iniziai ad emanare una forte luce Angelica, che si amplificò sempre di più con l'apertura delle ali. Questo costrinse Crowley alla fuga immediata. Ci fu un'esplosione soave di luce, che mi fece dividere delicatamente dal corpo di Sirius. Gli sorrisi gentilmente grazie mille Sirius... il tuo aiuto è stato prezioso non avrei mai dimenticato il suo gesto. Mi avvicinai a Dean, incontrando il suo sguardo stai bene?! Domandai dolcemente prima di avvolgerlo in un tenero e caldo braccio. Il mio potere angelico, andò a curare immediatamente ogni colpo che aveva subito. Sei stato eccezionale!! Gli sussurrai con sincerità, vicino all'orecchio. Promettimi una cosa Dean lo guardai dritto negli occhi che non dubiterai mai di te stesso!! Intesi?! Lasciai che intuisse a cosa mi riferissi. Ci girammo, incontrando lo sguardo di Annabeth e Sirius venite!! Entriamo in casa... sorrisi gentile, accompagnandoli in salone. Mi sedetti per ultima, sul comodo divano... mentre tenevo per le mani alcuni libri. Presi precedentemente, dalla piccola libreria di fianco al camino (al momento spento). Li posai piano, sul tavolino di fronte a noi dunque visto che i demoni... fanno parte delle nostre vite e il caso di munirsi con qualcosa di utile aprì il libro nella pagina interessata, quella che raffigurava il simbolo dell'antipossessione demoniaca. Di seguito spiegai cordiale ad ognuno di loro di cosa si trattasse, entrai nello specifico senza tralasciare nulla. Io ci sto!! Annabeth fu la prima ad essere d'accordo, i fratelli la seguirono subito dopo. Ottimo!! Rivolsi un sorriso gentile ad ognuno prendetevi per mano e chiudete gli occhi strinsi gentile la mano di Dean, lui prese quella di Sirius e il Mago strinse quella della sua Dea liberate totalmente la mente la mia voce era calma e rassicurante. Iniziai a concentrarmi intensamente, ripetendo le parole chiave. L'enochiano era una lingua perfetta, ma bastava una pronuncia errata per creare un pasticcio. La mia grazia Angelica attraversò Dean, Sirius e infine Annabeth. Ella si fermò in punti specifici dei loro corpi, marchiandoli perennemente con il simbolo. Alla fine sembrava molto un tatuaggio. I fratelli avevano impresso il simbolo indelebile sul petto, mentre Annabeth all'altezza della scapola destra. Respirai profondamente e tornai ad aprire gli occhi. Con leggerezza poggiai la mia schiena contro il comodo schienale del divano, avevo solo bisogno di una pausa... più che altro dovevo ricaricarmi e sapevo che qualche ora non sarebbe bastata. Si è no avevo bisogno di un giorno, per tornare ​in forma​... competere con Crowley non è uno scherzo!! Allora... a parte il precedente "trambusto" è stata una bella serata, no?! Cercai di ripristinare una conversazione tranquilla, con un bel sorriso. Probabilmente non ero l'unica ad aver bisogno di una pausa preparo un tè? O magari una tisana? Proposi a tutti con gentilezza.
    Annabeth Emily


    Non è rimasta neanche una fetta di torta, Crowley! Che disdetta... inarcai un sorriso beffardo ma non è un problema Winchester, visto che sono intollerante al lattosio!! Risposi a tono e con grande carisma. Non ero il tipo da usare frasi come "noi demoni, non mangiamo" ...era troppo banale!! Il cacciatore, con tutto il suo sarcasmo era un vero spasso... peccato che non fosse un Demone. Avremmo potuto ululare alla luna insieme!! Metafora piuttosto lunga da spiegare, ma guardatevi Supernatural... la risposta è li dentro. Tutto qui...? Ma ti pare... Jensen lo guardai vincente, prima che un Demone lo colpisse in pieno stomaco. Ero un innovatore, con manie di grandezza!! Sai qual'è l'unica cosa che ti permette di dormire la notte Jensen?! È sapere che le persone che salvi sono la fuori felici guardai il cacciatore come solo Crowley sapeva fare uccidere molti di loro è stato un vero piacere per me... perché io posso è tu non puoi fermarmi dissi subdolo fino al midollo. Perché una volta che saranno tutti morti, che cosa ti resterà Jensen?! Il cacciatore non poteva nulla contro di me, questo lo sapeva bene. Infatti fu assai piacevole osservare quel suo sguardo annientato e pieno di paura. Paura?! Diamine il Winchester si era rammollito!! D'accordo che da sempre lo consideravo un imbecille funzionate... ma andiamo aveva del potenziale, il ragazzo. Probabilmente il timore, che provava non era rivolto a se stesso. Molto interessante!! Non ci voleva un genio per capirlo, soprattutto sapendo che Emily era l'Angelo Custode del Winchester. Quindi la Thompson doveva essere, per forza nelle vicinanze. Molto rapidamente Jensen uccise due dei miei demoni, mentre il mago ne colpì un terzo usando la magia. La luce che scaturì dalla sua bacchetta era fin troppo famigliare. Così mi presi la mia conferma, non appena colpì potentemente il giovane mago... quello si rialzò senza neanche un graffio. Tana per Emily!! Wow era un'eternità che non vedevo una possessione angelica Non puoi niente contro di me, Crowley! Devo concedertelo, Emily... sei astuta!! Affermai fintamente sorpreso. Effettivamente non potevo nulla contro un Angelo del suo calibro, ma avevo comunque degli assi nella manica. Infatti avevo studiato con una strega di oltre 900 anni... tempo ben speso!! Mentre il mago lanciava il suo potente incantesimo, sicuramente mortale... io me ne restai impassibile. Quel raggio verde si dissolse ad un metro da me sai... ti facevo più in gamba Mago girai lentamente intorno al mago. Non mi importava granché, dell'uccisione dei miei demoni... erano dei buoni a nulla. Se non fossero morti, li avrei comunque uccisi io a lavoro finito. Mi fermai estraendo vincente un certo medaglione, che portavo al collo 15esimo secolo... Medioevo, ti ricordi Emily?! Scrutai gli occhi del mago ah!! bei tempi quelli!! Affermai malignamente. Quando improvvisamente la ragazzina, dagli occhi blu mi venne completamente addosso... buttandomi a terra. Aveva fegato, non c'è che dire!! Lo scontro fu fin troppo breve e veloce... perché con un colpo ben assestato la scaraventai addosso alla parete. La guardai rialzarsi con fatica hai perso qualcosa Crowley?! Ella mi mostrò fieramente il medaglione che mi aveva sottratto. Più di un tuono si espresse rumorosamente, sopra di noi e tutto accadde troppo veloce per impedirlo. Un fulmine avvolse la mano della ragazzina disintegrando il medaglione me la pagherai molto cara!! La guardai pieno di collera... osservando tutta quella magia disperdersi nell'aria. Scrutai ognuno di loro non finisce qui!! Si invece Crowley!! Gli occhi del mago si colorarono di un azzurro assai intenso... mentre una luce lo avvolgeva completamente. Due ali si riflessero dietro di lui, colmando intensamente tutto quel potere angelico ci rivedremo presto Emily era una minaccia vera e propria... lei mi serviva!! Ma la prossima volta sarebbe stato diverso...
    Crowley
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Il battibecco creatosi fra Jensen e Crowley era alquanto surreale, ognuno che rispondeva sarcastico e a tono all’altro. Sai qual'è l'unica cosa che ti permette di dormire la notte Jensen?! È sapere che le persone che salvi sono la fuori felici, uccidere molti di loro è stato un vero piacere per me... perché io posso è tu non puoi fermarmi. Perché una volta che saranno tutti morti, che cosa ti resterà Jensen?! fece subdolo il Demone e colpendo nel l’unto debole del ragazzo. Cosa mi resterà? Altre vite da salvare, Crowley! Dalle tue stupide grinfie o quella da qualunque altro mostro! esclamò il giovane con disprezzo.
    Appena Sirius si precipitò in giardino il suo primo sguardo si era andato ovviamente a posare su di Annabeth, la quale a sua volta lo stava guardando. Entrambi con occhi preoccupati e allo stesso tempo anche combattivi. Sì perché entrambi erano pronti per combattere contro quel Demone e anche contro chiunque altro lì avesse attaccati! Anche Black aveva improvvisamente assunto un’espressione tipica da “combattente” e non si poteva capire se era per via di Emily dentro di lui, oppure se in lui stava sbocciando il sangue da cacciatore, proprio come il fratello.
    Il cielo nel frattempo si era fatto più oscuro e Jensen non sapeva bene se fosse opera di un Demone o quella ragazza ne era la causa, dal momento che l’orizzonte cambiò quando ella si alzò in piedi combattiva. Uno dopo l’altro i Demoni soccomberono sotto i loro colpi e il Winchester non poté fare a meno di chiedersi se per Annabeth quella fosse stata la sua prima volta; aveva già ucciso in passato? Non era un comune essere umano e lo sapeva, ma dall’essere Dea all’uccidere qualcuno ne passava di acqua sotto i ponti! Un senso di amarezza lo travolse, Annabeth era solo una ragazzina, non doveva fare quella vita che assomigliava alla sua, ovvero quella da cacciatore...Lei non avrebbe dovuto combatte e uccidere Demoni o chi per essi, ma avrebbe dovuto andare al college, divertirsi con gli amici, il suo ragazzo.. già, il suo ragazzo che era Sirius Black, suo fratello...Ora che si erano incontrati tra di loro cosa sarebbe successo? Sirius l’avrebbe seguito per l’America a combattere contro il male o sarebbe rimasto a Vancouver con lei?
    Jensen pugnalò a morte l’ultimo Demone cercando di non porsi più domande del genere, domande che avrebbero in seguito sicuramente trovato una risposta..E non era dunque ora il momento di pensare a ciò. Piuttosto. Crowley, per chi era venuto? Emily o Sirius? Era sicuramente più probabile che egli volesse la sua ragazza, da suo fratello infatti cosa mai poteva volere..., ma perché?
    Devo concedertelo, Emily... sei astuta!! . Anche Crowley aveva capito di essere di fronte ad una possessione angelica, infondo non era per niente stupido ne avvezzo a queste cose.
    Dopo il colpo mortale scagliato da Sirius il Demone non stentò la sua solita arroganza sai... ti facevo più in gamba Mago E pensa che ho appena iniziato! esclamò il Mago in questione con voce sicura; per essere la sua prima volta contro dei Demoni del genere (e la seconda in generale) era piuttosto fiero di se stesso! Crowley gli si era affiancato e scrutandolo nell’anima aveva cercato quella di Emily per rivolgersi a lei ma qualcosa andò storto; Annabeth infatti gli si era scagliata addosso sotto lo sguardo incredulo di chiunque lì. hai perso qualcosa Crowley? fece beffarda, e osando forse un po’ troppo, facendo ciondolare una collana che probabilmente aveva rubato al Demone, che poi finì distratta grazie ad un fulmine. Fu tutto così veloce che tempo di capire cosa stesse succedendo, Crowley era già scomparso. I buoni avevano vinto! Jensen tirò un sospiro di sollievo e Sirius fece altrettanto con uno molto più profondo. Aveva avuto paura di perderla non appena ella si era buttata contro quel mostro. Annabeth gli si avvicinò velocemente iniziando a parlare e lui la baciò profondamente prima perché ne aveva bisogno e poi per azzittirla. Sapeva fin troppo bene di che parlantina era capace! L’abbracciò poi più stretta possibile e pareva non volersi mai staccare da essa. Tirò un altro sospiro profondo e la lasciò andare.
    grazie mille Sirius... il tuo aiuto è stato prezioso fece poi Emily aspettando il momento giusto per parlargli e lui le sorrise.
    stai bene?! chiese infine a Jensen e lui le rispose positivamente con un leggero cenno del capo, mentre lei lo curava tramite il suo potere angelico. Sei stato eccezionale!! Promettimi una cosa Dean che non dubiterai mai di te stesso!! Intesi?! gli disse guardandolo dritto negli occhi e una pace interiore si diffuse dal centro del suo corpo fino ad espandersi sempre più verso l’esterno. Jensen inarcò il labbro verso l’alto, come a dare ragione a quelle parole.
    Emily poi li invitò a tornare in casa, il Winchester la seguì normalmente come se niente fosse successo, Sirius invece era ancora un tantino scombussolato. E prese per mano Annabeth e silenziosamente poi si accomodò nel divano. L’Angelo aveva disposto sul tavolino davanti a loro dei libri
    dunque visto che i demoni... fanno parte delle nostre vite e il caso di munirsi con qualcosa di utile iniziò a parlare aprendo il libro in una pagina specifica che Jensen capì all’istante cosa avesse raffigurata, un simbolo contro le possessioni demoniache. Black invece avrebbe voluto chiederle perché mai pensasse che avrebbe dovuto incontrare altri Demoni, lui in fondo ok che era una Mago, ma aveva ben altri tipi di nemici, la sua famiglia ad esempio, e la sua famiglia non comprendeva di certo un Demone! Ma rimase in silenzio perché la donna riprese a parlare spiegando loro ogni cosa.
    Io ci sto!! Annabeth esclamò subito, sembrava quasi contenta poi del tatuaggio anti Demone. Per Jensen ciò rappresentava sicuramente una grandissima cosa, lui in fondo aveva a che fare con Demoni praticamente tutti i giorni, Sirius non sapeva bene che dire ma a quanto pareva si era ritrovato immischiato in tutto ciò. I presenti quindi si strinsero per mano liberate totalmente la mente spiegò l’Angelo dando il via poi alla sua magia. Nel petto dei due ragazzi iniziò dunque a crearsi lo stesso disegno presente sulla pagina di quel libro, ad Annabeth invece andò sulla scapola. Finito ciò Emily si sentì subito stanca eppure cercò di non darlo a vedere
    Allora... a parte il precedente "trambusto" è stata una bella serata, no?! preparo un tè? O magari una tisana? domandò mentre Jensen, dopo essersi guardato il petto, si alzò dal divano e le si avvicinò, facendola alzare a sua volta. Siamo tutti stanchi, vero ragazzi?! fece Jensen mentre anche Sirius e Annabeth si alzarono dal divano. Sì, è stata una bella serata ma un po’... ecco...Stancante! rise grattandosi la nuca. Annabeth allora propose di rincasare. Gli ospiti salutarono così i padroni di casa, Sirius e Jensen si guardarono profondamente e si capirono all’istante. Ora che si erano ritrovati sarebbe iniziata per loro una nuova vita. Black agitò poi la bacchetta che fece portare lui e Annabeth nella camera della ragazza. Lì entrambi si abbandonarono nel comodo letto, stringendosi forte l’uno all’altra.
    Hai bisogno di riposare Emily...Finisco io qui... una volta lasciato soli Jensen abbracciò l’Angelo e la baciò con dolcezza. Aveva capito che l’aver utilizzato tutto quel potere l’aveva indebolita parecchio. L’accompagnò quindi a letto e lui sistemò il giardino, la grigliata e i tavoli. Avrebbe chiesto l’indomani cosa Crowley volesse da lei...
    Jensen Sirius


    Role conclusa.


    Edited by woozy. - 28/6/2018, 17:59
     
    Top
    .
11 replies since 21/5/2018, 21:21   232 views
  Share  
.