Emma Swan

Emma Swan

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»Nome: Emma. L'origine di questo nome rimanda ad un diminutivo di nomi germanici che iniziavano con ermen (quindi Ermengarda, Ermentrude o Ermenegilda), così come anche Irma. Ma qualcuno è certo che la sua origine derivi dal termine germanico imme che vuol dire valoroso, operoso.
»Cognome: Swan è il cognome che ha ricevuto mentre saltava da un posto all'altro sin da piccolissima ed anche se ha scoperto di averne un altro non si è mai sentita pronta a cambiarlo ufficialmente.
»Luogo e anno di nascita:: Nata nella Enchanted Forest (luogo che temo non risieda in nessuna delle nostre cartine geografiche perciò a chiunque chieda risponde con New York) il 23 Ottobre 1983, ha quindi trentacinque anni.
»Città attuale: Vancouver, Canada.
»Orientamento: Legale Buono (LB) : il Crociato, il difensore dei deboli ed il raddrizzatore di torti, l'eroe per eccellenza. Cerca con tutte le sue forze di fare del bene, ma ben difficilmente metterà in discussione le leggi o la gerarchia in cui si trova. Dice la verità, mantiene la parola data e aiuta i bisognosi; combatterà il male sempre e senza tregua, il suo dilemma morale più grande è quando deve infrangere la legge per difendere i più deboli.
»Lavoro: Dopo il trasferimento è stato troppo difficile far parte delle forze dell'ordine della città, così è tornata a quello che le riusciva meglio: trovare le persone. Fa l'investigatrice o cacciatrice di taglie, dipende dai punti di vista.
»Razza: Non le piace molto come definizione, ma la categoria più corretta probabilmente è quella della maga o strega.
»Poteri: Non li ha ancora scoperti completamente perchè non si sente ancora del tutto a suo agio con la consapevolezza di possedere poteri magici. Ad ogni modo, è sicuramente magia bianca che si basa sulla potenza del suo credere nella magia e nella possibilità di usarla.
»Segni particolari: Ha una giacca di pelle rossa dalla quale si separa soltanto per andare a dormire e a volte neanche in quel caso.

»Descrizione psicologica: Emma è una donna che è stata ferita profondamente più di una volta, cosa che la rende in un certo senso una superstite della sua stessa vita. Così abituata ad essere sola e contare solo su se stessa che le è quasi impossibile aprirsi agli altri ed accettare l'affetto e l'aiuto del prossimo, persino se si tratta di un familiare, sempre pronta a vedere affiorare secondi fini e proverbiali pugnalate alle spalle. Tuttavia, si può star certi che anche in situazioni disperate, quando l'unica opzione sembra rinunciare, Emma sarà sempre in prima fila per battersi per ciò che è giusto anche a costo della sua stessa sicurezza. Forte, intrepida ed intraprendente sono senza dubbio gli aggettivi perfetti per descriverla. Spesso impulsiva e quasi aggressiva, tende a reagire "di pancia" senza riflettere molto sulle conseguenze. Riassumendo, la personalità di Emma è una lista di qualità contrastanti: segue la logica, ma è impulsiva; è forte, ma profondamente vulnerabile; è protettiva, ma pericolosa; disinteressata, ma anche possessiva e gelosa. Impossibile darle un'unica definizione, anche quando penserete di conoscerla riuscirà a stupirvi.
»Descrizione fisica: Una era principessa delle favole... Moderne. Forse guardandola si potrebbe pensare meno Cenerentola e più Sarah Connor, ma in fondo chi vorrebbe davvero ballare in scarpe di cristallo con il tacco? Molto meglio stivali che arrivano sotto al ginocchio e anfibi resistenti, scelti per eccellenza da Emma che in ogni caso non ha bisogno di tacchi alti per slanciare la sua figura nonostante non sia altissima con il metro e sessantasei. Pelle chiara e fisico snello ben delineato dalla più sottile forma di muscoli, specialmente sulle braccia e le spalle, che rendono la sua immagine forte e sicura senza privarla neanche di un briciolo di femminilità. Lunghi capelli biondi che incorniciano un viso leggermente stondato. Labbra sottili che sanno aprire al più brillante e magico dei sorrisi e grandi occhi verdi che incantano.
»Famiglia: Per quasi tutta la vita la sua famiglia consisteva in semplicemente se stessa e ora se pensa al suo albero genealogico le viene l'emicrania. I più importanti tuttavia sono i suoi genitori Mary Margaret e David e suo figlio Henry.
»Status sentimentale: Single. Le hanno spezzato il cuore troppe volte.

»Storia:

"You wanna change things? You're gonna have to go out there and change them yourself because there are no fairy godmothers in this world."

La storia di Emma è piuttosto inusuale, se non assolutamente incredibile. Orfana, è cresciuta venendo spostata da una famiglia affidataria all'altra, senza mai riuscire a mettere radici, cosa che l'ha portata a seguire percorsi pericolosi e spesso tutt'altro che legali nella sua vita per riuscire ad andare avanti e guadagnarsi qualcosa. L'unica cosa che sembrava essere una costante negli anni erano gli incontri con persone al quanto... Bizzarre. Come una delle sue madri adottive, Ingrid, che continuava a parlare di potenziale nascosto e poteri da sbloccare fin quando una sera non provò ad investirla con la sua auto, dicendo che era per il suo bene, per aiutarla a far uscire la sua vera identità... Per fortuna aveva fallito o l'unica cosa che sarebbe uscita da Emma sarebbero state di certo ossa rotte e litri di sangue.
Compiuti diciotto anni si trasferisce a in Oregon, dove continua a guadagnarsi da vivere con piccoli furti ed è dopo uno di questi furti (un maggiolino giallo), che conosce l'uomo che diventerà il padre di suo figlio: Neal Cassidy. La loro storia tutt'altro che idilliaca, tanto che si separarono perdendosi di vista e portando Emma ad essere arrestata e trascorrere la sua gravidanza in carcere. Per ovvi motivi Emma non era pronta o attrezzata per fare la madre ed il bambino venne dato in adozione. Undici anni dopo, esattamente il giorno del suo compleanno, quel bambino aveva bussato alla sua porta confessando che era suo figlio e vaneggiando su personaggi delle favole e chiamandola la "salvatrice". Dopo lo shock iniziale Emma decise di riportarlo a casa, dalla famiglia che lo aveva adottato e che sicuramente stava facendo un lavoro migliore di qualsiasi cosa lei sarebbe mai stata in grado di fare, anche se almeno a se stessa poteva ammettere di aver percepito immediatamente un legame verso Henry e di voler sapere tutto di lui. Mai, però, nel reame di possibilità che Emma poteva immaginare sarebbero accadute dal suo arrivo nella apparentemente sconosciuta cittadina di Storybrook, vi era compreso il conoscere i suoi genitori o almeno il farvi amicizia inconsapevolmente prima di scoprire che il libro di favole di Henry fosse assolutamente reale e che Mary Margaret e David erano in realtà Biancaneve ed il Principe Azzurro o che, soprattutto, lei era loro unica figlia destinata a salvare loro e tutti gli altri personaggi delle fiabe dalla maledizione lanciata su di loro dalla Regna Cattiva, conosciuta anche come il sindaco di Storybrook Regina Mills, madre adottiva di Henry. Dire che questo aveva scioccato Emma era un' enorme riduzione in confronto a quello che continuava a rimbombarle nella testa, fatti incredibili che tutti si aspettavano lei avrebbe accettato in un battito di ciglia, ma le cose non sono mai così semplici... Dopo aver rotto la maledizione ed aver conosciuto molti altri personaggi delle favole come Cenerentola, il Cappellaio, Cappuccetto Rosso e Pinocchio con il quale aveva stretto persino una flebile amicizia prima di sapere la sua vera identità, per Emma continuava ad essere impossibile accettare questa sua nuova realtà, compresi i suoi genitori che la donna ancora colpevolizzava per averla abbandonata. Ma si sa che il tempo guarisce le ferite ed infatti con il passare dei mesi Emma era riuscita a riconciliarsi con sua madre e suo padre, sperando di poter finalmente far parte di una vera famiglia e recuperare il tempo perduto. Purtroppo però a Storybrook la tranquillità non arrivava mai... Negli anni si susseguirono nuove maledizioni, nuovi nemici (come la già citata Ingrid che in realtà era la Regina delle Nevi, cosa che in un certo senso aveva quasi rassicurato Emma ora che sapeva la verità su tutto) e personaggi di favole che sembravano non finire mai, tutti in cerca dell'aiuto della salvatrice. Non fu mai semplice, ma restando uniti Emma e la sua famiglia (che sembrava allargarsi sempre di più dopo aver saputo che Mr. Gold, ovvero Tremotino, era il padre di Neal) riusciva a sventare ogni nuova minaccia, consolidando il loro legame e la legge universale che il bene, in un modo o nell'altro, avrebbe sempre prevalso contro il male.
Per la prima volta da sempre, la città sembrava realmente in pace: Mary Margaret e David avevano avuto un secondo figlio ed Henry ormai era un giovane uomo. Per questo Emma aveva deciso che un cambiamento di scenario avrebbe fatto al caso suo, lontana dalle favole e più vicina alla realtà; per quanto possa essere reale possedere poteri magici e conoscere personalmente persone come Jasmine e Aladdin. Così, dopo lunghi e quasi interminabili saluti, con annesse promesse di telefonare ogni giorno, Emma aveva messo in moto il suo ormai storico maggiolino giallo e si era diretta verso il Canada, dove che lei lo volesse o meno la attendevano nuove avventure.