Eren O'Brien

Eren O'Brien

•Nome: Eren ; ho sempre trovato il mio nome strambo, ma ai miei genitori è sempre piaciuto.

•Cognome: O'Brien.

•Luogo e anno di nascita: Sono nato il 15 Agosto del 1991 a Berlino.

•Città attuale: Vancouver, vivo a casa di un mio parente in periferia che gentilmente me l'hà affittata.

•Orientamento: Caotico Neutrale (CN): il Cinico, l'individualista definitivo, colui che si scaglia contro le tradizioni e le leggi solo perché limitano la sua libertà personale. Non si può mai dire cosa farà, né quali danni causerà, poiché le sue azioni sono regolate solo dall'umore del momento. Un esempio classico è l'attaccabrighe fine a se stesso, assolutamente privo del rispetto della legge e della società. Spesso da un suo piccolo gesto possono generarsi numerose sofferenze o inaspettati (ed apparentemente irragionevoli) aiuti. Ligio al principio che, nelle scelte, bene e male siano praticamente ininfluenti, questo allineamento è forse la personificazione più concreta ed instabile del caos.

•Lavoro: Porta pizze.

•Razza: Vampiro.

•Poteri: Sono veloce e forte,, oltre che essere immortale. Il colore dei miei occhi cambia a seconda di quando ho voglia di sangue, mi cibo sopratutto di sangue umano. Riesco a leggere nella mente delle persone, anche se non sempre ci riesco, devo ancora imparare. L'essere vampiro non solo mi ha reso giovane in eterno ma anche immortale.

•Segni particolari://

•Descrizione fisica:Il mio aspetto purtroppo si è fermato a quello di un quindicenne. Faccino pulito ed innocente. In realtà ho ben ventisette anni, ma nessuno mi crede quando glielo dico. Un tempo mi piaceva abbronzarmi sotto al sole, andare al mare. Ora, purtroppo, sono pallido come un lenzuolo e la cosa non mi piace molto, ma non ci posso fare nulla.
La mia capigliatura assomiglia ad un cespuglio di rovi, dato che non mi piace tenerli in ordine ma scompigliati, spesso e volentieri uso anche un po' di gel per aiutarmi, sono di colore biondo cenere. Mii piace portare un berretto che me li copre e li tiene un po' in ordine, in quelle giornate che non gli voglio sistemare.
Chi mi vede da vicino sul mio volto non trova nemmeno un filo di barba, un altra cosa che detesto con tutto me stesso, ma da un lato è anche positiva, risparmio sulle lamette e sulla schiuma da barba. Sono alto più o meno sul metro e ottanta, io e mio padre siamo alti uguali. Per quanto riguarda il mio sguardo, il colore dei miei occhi è sull'azzurro, ma canbiano colore diventando rossi man mano che la sete di sangue aumenta, senza contare la comparsa di due canini affilati.

•Descrizione psicologica:Ho sempre pensato che le regole fossero nate per essere infrante. Da sempre, mi porto dietro questa filosofia di vita. Non amo molto rispettare le regole che detta la società. Spesso e volentieri mi ritrovo a cacciarmi dei guai per questo mio modo di fare.
Mi piace provocare le persone, vedere fin dove riesco a spingerle. Pur sapendo che la situazione può evolversi in una rissa.
Non sono una personcina solitaria, ma a volte mi piace restarmene per i fatti miei. Anche se questo comporta a sparire per giorni interi senza mai farmi vivo o sentire.
Molti mi definiscono una persona fredda, e infetti hanno ragione. Dico sempre quello che penso senza farmi troppi problemi. Se qualcosa o qualcuno non mi sta bene lo dico se troppi “se” o “ma”. E' stato anche per questo motivo, che ho allontanato un sacco di persone della mia vita.
Un'altra cosa che detesto è farmi mettere i piedi in testa, posso ascoltare tranquillamente le critiche, qualsiasi consiglio che mi viene dato, ma nessuno può impedirmi di fare quello che voglio nella mia vita. Sono anche molto determinato e ambizioso, soltanto perché sono un vampiro, non significa che abbia smesso di fare dei programmi per la mia vita o per il mio futuro. Quando mi arrabbio posso diventare irascibile e perdere facilmente la calma, oltre che a essere vendicativo. L'unico lato positivo è che ho una gran pazienza, dunque, prima di farmi perdere le staffe, la linea da varcare è ben alta.

•Famiglia: La mia famiglia è composto da mia madre, mio padre, una vicina di casa che la considero come una zia, e altri parenti vari che non vi sto ad elencare.

•Status sentimentale: Libero, non ho mai voluto impegnarmi seriamente in una relazione.

•Storia: Quando una vacanza tranquilla si può trasformare in un vero incubo senza fine. Questa è stata la mia situazione, la mia dannata situazione.

Sono nato a Berlino il 14 Agosto del 1991, ovviamente la mia nascita non era prevista e , i miei genitori erano ancora troppo giovani. Ma nonostante l'età mi tennero comunque.
L'inesperienza loro infatti ebbe alcune ripercussioni durante la mia crescita, spesso e volentieri venivo lasciato da solo, l'unica persona che badava a me quando poteva, era la nostra vicina di casa, una signora che mi ha sempre considerato come un nipote, anche se non avevamo alcun legame di sangue e di parentela. Si offriva volontaria come babysitter.

Quando entrambi i miei decisero di prendere seriamente il loro ruolo, avevo già otto anni. Impari presto a cavarmela da solo, dunque, che ci fossero stati o meno non era un così grande trauma.
A scuola non andavo affatto bene, venivo spesso rimproverato da gli insegnati e in più di un'occasione anche sospeso.
Nonostante le lamentele di mia madre e mio padre non cambiai. Anzi, giorno dopo giorno diventavo sempre più un ragazzo a cui detestava stare alle regole. E ancora oggi ho mantenuto quel modo di fare, senza cambiare di una virgola, anche se ormai sono cresciuto.

Ma la mia vita presto, avrebbe subito un grosso cambiamento, inaspettato.
Avevo ricevuto l'invito da parte di un cugino, mi aveva invitato ad andare alla sua premiazione di laurea, accettai, recandomi così nella città dove viveva, ovvero Vancouver.
Mi ospitò da lui, dato che ero riuscito a prendersi una casa con la sua ragazza.
I giorni prima della festa passarono velocemente, mi portò a visitare alcune zone di quella città, ma non tutte, quelle più oscuri le avevo scoperte da solo.

Arrivata il fatidico giorno, mi toccò subirmi una mattinata intera in mezzo a gente che non conoscevo. Fu imbarazzante per me, ma ero riuscito a superarla senza troppi problemi.
Alla sera, andammo a festeggiare in uno dei locali dove mio cugino andava sempre. E lì, incontrai la mia fine, il mio male.

Conobbi una ragazza durante il corso della serata, una persona dall'aspetto quasi ipnotico che mi affascinò, ma non solo per la sua bellezza, anche per come parlava, per la sua intelligenza. Peccato che dietro a quella maschera da finto angelo, si celava un killer, un mostro spietato pronto a cibarsi di sangue.
Giovane anche lei, non resistette alla sete, mordendomi, non appena fummo per un attimo da soli, lontani da tutti.
Dovevo ammettere che durante il giorno successivo avevo veramente pensato di lasciarmi morire, se fossi sparito dalla faccia della terra nessuno, avrebbe sentito la mia mancanza. Ma il mio istinto di sopravvivenza, si era fatto sentire, spingendomi al non lasciarmi andare e aggrapparmi a qualsiasi cosa che mi avrebbe fatto restare in vita. Anche diventare un mostro a mia vita.

Sono passati due anni dall'accaduto e ancora sono inesperto su qualsiasi cosa, dato che ella sparì lasciandomi da solo. Vivo a casa di mio cugino, dato che nel giro di due mesi aveva cambiato città per un lavoro che gli era stato offerto. Ai miei avevo raccontato che mi ero fermato lì perché avevo trovato anch'io un posto fisso, anche se non è affatto così, ogni tanto vengono a farmi visita quando possono.

PRESTAVOLTO UTILIZZATO : Cole Sprouse | ©HIDDEN CREATURE