La sezione aurea

Max aveva ricevuto un'invito a una discussione di gruppo sulla scrittura,qualcosa che di rado capita agli scrittori di romanzi erotici. La maggior parte della gente considera i romanzi erotici lettura da una sola mano, buoni solo per eccitarsi. E a questa fama avevano contribuito sopratutto certe colleghe di Max che avevano scritto questo o quel libro solo per dare qualche prurito in più ai lettori. Ma i suoi romanzi erotici non erano così. Prima di tutto non c'era sadomaso o personaggi che facevano sesso solo per avere qualcosa in cambio. Il sesso era naturale,spontaneo,istintivo quindi perchè renderlo obbligatorio? C'erano molti più modi per ottenere vantaggi,lui ne sapeva qualcosa. Per esempio lavorare o cogliere le occasioni. Seconda cosa, nei suoi romanzi non c'erano storie romantiche,non era certo il tipo da scriverle quindi non erano quel mischione di sesso e amore che a volte leggeva.
Max non credeva che dal sesso nascesse un vero sentimento e poi non era capace di scrivere certe cose. Non aveva mai provato ad avere una relazione seria,chi glielo faceva fare di imbacarmentarsi con tutte le regole sulla fedeltà? Nessuno quindi era felice così.
Quella sera,comunque, era un pò stupito di essere invitato a una cosa del genere. Pensò di vestirsi elegante quindi si mise una bella camicia bianca, una giacca blu e pantaloni grigi. Si guardò allo specchio, si trovò bene poi si guardò intorno. Eccolo lì l'appartamento che si era potuto comprare con le sue prime vendite, altro che robetta,pensò orgoglioso. Aveva chiamato un taxi non sapendo guidare ed essendo pigro per farlo.
Max non era di quegli scrittori che non si occupavano delle faccende pratiche ma era pigro. Era più comodo che qualcuno lo portasse in giro.
Prese una valigetta con i suoi scritti nel caso avessero voluto vederli e tutto il necessario per la serata.
In taxi per fortuna aveva un tassista silenzioso che si limitò a qualche osservazione sul tempo. Era una bella serata,non pioveva ma comunque faceva freddo.
Quando arrivò ritenne opportuno suonare il campanello della casa.Una volta entrato cercò colui al quale avrebbe dovuto consegnare l'invito,il signor Dean Gallaghan.
Appena lo vide confrontò la descrizione fatta sul biglietto con la persona che aveva davanti e quindi confermò che era lui. Il signor Gallaghan,suppongodisse guardandolo con un certo interesse,senza dubbio era un uomo molto attraente.Io sono Max Hankara ma mi conoscerà sicuramenteaggiunse e gli strinse la mano. Sono davvero onorato di ricevere un invito che la maggior parte degli scrittori di erotici si può solo sognaredisse con una certa superbia. In fondo Max era mezzo demone,non ci si poteva stupire se aveva certi attegiamenti. Si sedette quindi al tavolo e sorrise al suo invito.
Sì,grazie,si può unire a me. Già,bè,è causata dai geni che si sono combinati tra loro o qualcosa del genere. Ed è una caratteristica che mi è utile,tutti vogliono leggere i libri dello scrittore con un occhio di colore diverso dall'altroaggiunse trattenendosi dal ridere al pensiero di come una piccola cosa come questa potesse rivelarsi fondamentale per i veri umani.