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.Ed ecco che ancora una volta era arrivato il periodo dell'anno preferito da praticamente tutta la popolazione mondiale. Personalmente, la maggior parte del tempo mi sentivo più spiritualmente affine con il Grinch, anche se senza il colorito e l'eccessiva peluria fortunatamente. Non era poi così sorprendente, dopotutto avevo smesso di essere l'anima della festa da un bel po' anche se cercavo costantemente di nasconderlo per il bene delle persone vicine a me. Sapevo che, per quanto potessi contare i miei veri affetti sulle dita di una mano senza neanche terminarle, queste erano diventate tutto il mio mondo ancora prima della mia storia con Angel ed era solo grazie a loro se ero riuscita a non impazzire. Non ero sempre stata così negativa, anzi, vi era stato un periodo dove mi ero persino guadagnata il nomignolo di "nazista del Natale" tanto ero presa dai preparativi e l'entusiasmo generale, puntando sempre alla perfezione. Ogni anno pianificavo tutto, dall'albero al cibo, trasformando il giardino di casa in un vero e proprio villaggio di Babbo Natale. Ero abbastanza convinta che mia madre fosse parzialmente irritata e spaventata da quel mio modo di fare, ma hey, ha riconsiderato il tutto molto in fretta subito dopo aver scoperto che la sua bambina rischiava la vita tutti i giorni combattendo contro il male...
- Buone feste! - era probabilmente la quindicesima volta che qualcuno mi urlava qualche tipo di augurio allegramente nelle orecchie ed apprezzavo il gesto, davvero, ma avrei preferito non perdere l'udito ancora per qualche anno. Non mi sembrava di chiedere molto.
Stavo vagando senza una particolare meta fra mercatini ed installazioni natalizie varie fino a quando non mi ero ritrovata di fronte alla pista di pattinaggio, già gremita di persone che si godevano qualche ora di spensieratezza insieme alla propria famiglia, ai propri amici o al proprio partner. Mi era sempre piaciuto pattinare, mi rilassava e divertiva allo stesso tempo e proprio per questo avevo scelto quell'attività per uno dei miei appuntamenti con Angel.
- Quando hai pattinato l'ultima volta? - mi aveva chiesto mentre cercava di capire come allacciarsi i pattini e soprattutto come alzarsi in piedi senza rompersi qualcosa, nonostante mi avesse assicurato di essere "praticamente un professionista Buffy" - Mmh, è stato circa 200 demoni fa. - era una delle cose che preferivo della nostra reazione, la più completa onestà e la possibilità di scherzare persino sulla mia doppia vita di guardiana. Certo, un'altra cosa piuttosto piacevole e senza dubbio utile del nostro rapporto e del mio peculiare lavoro, era avere la forza per sorreggerlo o saremmo sicuramente tornati a casa in ambulanza un secondo dopo aver messo piede sul ghiaccio.
Mi ero fermata al bordo, osservando i segni che i vari pattinatori lasciavano sul ghiaccio e chiedendomi se la terza cioccolata calda della giornata fosse poi una così cattiva idea... In fondo era una regola non scritta che durante le feste i regali erano principalmente per i bambini, mentre il cibo ed i chili di troppo erano per gli adulti. Dopotutto mi sarebbe bastato prendere a calci giusto una manciata di vampiri per tornare in forma, potevo concedermelo.
Edited by woozy. - 23/12/2018, 14:59
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Il Natale non ha mai smesso di essere significativo, soprattutto per uno come "me". Dopotutto la speranza è la chiave che non dovrebbe mai lasciare il nostro cuore, e non solo in questo periodo. Tuttavia sapevo benissimo com'era semplice cadere nello sconforto per via dei problemi. Il Natale non è unicamente "tradizione"... è più un momento da dedicare alla famiglia, all'amore e agli amici. La gioia vive in molti, perfino nei più "restii"... il punto è trovarla dentro di noi!! Ciononostante la definizione "regalo" viene -lievemente- sottovalutata. Nessuno si aspetta di ricevere un sacchetto di felicità, al posto di un telefonino. Anche se la felicità è proprio quello di cui abbiamo più bisogno, tuttavia nessuno l'ammetterà mai. Siamo troppo occupati a fingere, invece di accettare la realtá!! Giustamente vi sembrerà strano che uno... come me, parli così in "prima persona". Eppure so perfettamente come ci si sente... perché la vita può essere un'avventura straodinaria!! Tuttavia ciascuno di voi ha bisogno di essere -semplicemente- ascoltato, magari un sorriso può migliorare quella lunga e tortuosa giornata "nera". Per questo mi basta cogliere l'occasione giusta, per lasciare che sia il cuore a parlare per voi...
Camminavo senza fretta, per le vie di Vancouver... osservando anche il più piccolo dei dettagli. Restituii un portafogli caduto, e mi accinsi nell'aiutare una giovane mamma nel portare gran parte delle sue buste in macchina. Parlai con un uomo che credeva di non avere niente, quando invece aveva tutto. Mi strinsi nel lungo cappotto grigio, mentre una brezza gelida mi congelò il naso. La sciarpa, rigorosamente blu ceruleo... restava elegantemente sistemata al di sotto del colletto alzato. Attraversai il lungo corso fino ad arrivare alla pista di pattinaggio, già super affollata. Il mio sguardo non poté fare a meno di notare "lei"... una donna di bell'aspetto, e dai lunghi capelli biondi. La sua espressione pareva abbattuta e non "in tinta" con il periodo natalizio. Sorrisi, scegliendo di avvicinarmi... ma senza dare l'impressione di "provarci"... e così che si dice, giusto?! Sarò anche Dio, ma per certe "cose" resto comunque aggiornato. Mi scusi... dissi con tono pacato... salve!! Aggiunsi subito dopo, in maniera del tutto cordiale. Mi chiedevo se le andava di pattinare... le mostrai ben due biglietti ...perché vede ho pagato per un'ora in più!! Affermai con sguardo gentile. Giustamente, non deve sentirsi obbligata... conclusi educatamente, e senza alcuna fretta. Preferì non aggiungere altro, e quindi attendere una sua risposta.... -
.Ed ecco che ne cadeva un altro... Ouch! Quello doveva aver fatto male. Effettivamente c'era da ammettere che il pattinaggio non era per chiunque, al contrario di quello che si potrebbe pensare e per quanto il detto del "la pratica rende perfetti" fosse vero, in questo caso particolare avrebbe dovuto avere come sottotitolo: "sempre che vi piaccia somigliare ad una banana matura" perchè i lividi che sarebbero emersi nei giorni seguenti non sarebbero stati facili da ignorare. E come volevasi dimostrare: tre, due, uno... Come dissero i Queen "another one bites the dust" o per essere più precisi, the ice. Era piacevole osservare tutte quelle persone che si divertivano, non dando minimamente peso alla loro scarsa atleticità sui pattini, godendosi solo il momento e la spensieratezza che solo il periodo natalizio sembrava essere in grado di creare quasi fosse una specie di incantesimo annuale... E pensandoci bene non era davvero il caso di scherzarci troppo se consideravo tutte le cose e creature che esistevano realmente e che non si limitavano ad essere solo creazioni di scrittori o sceneggiatori di telefilm di serie b. La frase "la magia del Natale" per una guardiana metteva un po' i brividi. - Ho bisogno di una vacanza - avevo praticamente mugugnato con fare quasi sconsolato, passandomi i palmi delle mani sul viso mentre potevo sentire una vocina nella mie testa darmi della bugiarda, perchè ammettiamolo, quando mai mi sarei seriamente concessa del tempo libero? Ad essere onesta non credevo avrei saputo cosa farci, mi ero praticamente dimenticata cosa significava il termine "divertimento" e l'ultima volta che avevo ceduto alle pressioni di Willow e Xander che mi avevano praticamente portata di peso in un parco a tema che aveva aperto non troppo lontano da Sunnydale, i proprietari si erano rivelati essere dei demoni ed io mi ero ritrovata a combatterli in sandali e con le treccine. Anche se non avrei mai scordato Xander che aveva cercato di difendersi con lo zucchero filato... Il solo ricordo mi aveva portato un piccolo sorriso sulle labbra, ma non avevo avuto occasione di soffermarmici troppo, riportata alla realtà dalla voce di uomo - Salve altrettanto! - avevo risposto prontamente, guardandolo con distrazione per un attimo e tornando immediatamente indietro con lo sguardo per un'osservazione più approfondita. Chi aveva deciso che avere gli occhi di un azzurro così limpido era legale? - Babbo Natale non dovrebbe vestirsi di rosso? - avevo chiesto ironicamente nel sentirgli offrire un giro di pista gratuito, come se quello fosse l'unico dettaglio che mancava allo sconosciuto per somigliare all'anziano panciuto, gioia e dolore di ogni bambino del mondo. Non ero brava nelle interazioni sociali, specialmente con persone che non conoscevo e chiaramente non avevo perso temo nel dimostrarlo. - Se davvero non è un problema, perchè no? Ma niente "lei", chiamami Buffy, anche perchè è il mio nome - dopotutto non era come se avessi impegni importanti ai quali attendere e nel peggiore dei casi ero più che capace di difendermi..
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.Tempo libero?!... Non ne ho mai avuto, ma personalmente non mi sono mai lamentato. Ho dedicato la mia esistenza a creare qualcosa di bello, qualcosa che valesse la pena di essere vissuto... e lo mantengo ancora tutt'ora!! Difatti ritengo che una pianta non possa crescere bella e rigogliosa senza un minimo di acqua... o senza un minimo di luce. La vita ti dona sempre la forza necessaria per poter sbocciare ogni giorno... come un fiore. Capito il paragone?! Non credete che Dio possa essere -un minimo- spiritoso?! Ho vissuto come un'uomo quindi posso garantirvi che ho il mio buon senso dell'umorismo, tuttavia so essere comunque saggio e severo al punto giusto. Ciononostante preferisco indossare una "veste" più amichevole e cordiale... credo che mi rispecchi maggiormente!! Perfino Dickens dedicava gran parte del suo tempo libero a scrivere... ad immaginare... o semplicemente ad aiutare il prossimo. Un immagine che mi si addice... altrimenti perché avrei scelto proprio lui?! Dickens ha cambiato il modo di vedere le cose... o almeno ci ha provato. Perfino i suoi bambini... "i suoi piccoli sconosciuti"... è così che lui li chiamava!! Forse perché amava stupirli con le proprie "imitazioni". Giustamente vi sembrerà strano che vi parli, di lui così in terza persona... come se lui non fossi io, ma invece lo sono. Tuttavia mi resta molto più facile parlare in questo modo, di una cosa già vissuta... forse perché preferisco narrare il passato quasi fossi un libro aperto. Chissà magari è venuto il momento di scrivere la biografia di Dio?!... E non parlo della solita Bibbia. Io parlo di una vita vera... io parlo della mia storia... e non parlo di come gli altri se la immaginano. Forse un giorno... chissà!! Sta di fatto che al momento... Vancouver pareva la mia meta prediletta. Ho visto così tanti luoghi che non saprei decidere il migliore... per questo vivo un po qua e un po la. Ciononostante la mia non è una "vacanza", perché ho sempre mille cose a cui pensare. In piú non perdo mai di vista i miei Angeli, ovunque essi siano. Sono -quasi- come un padre per loro... giustamente li ho creati, tuttavia non impongo grandi regole... -tuttavia quelle poche vanno rispettate-... del resto perfino loro hanno bisogno di vivere una vita propria. Hanno bisogno di innamorarsi -se lo desiderano-... hanno bisogno di sbagliare, così impareranno a correggersi... e via discorrendo!! Il mio sguardo si dimostrò assai garbato, mentre aspettavo una risposta che non tardò nell'arrivare... Babbo Natale non dovrebbe vestirsi di rosso? Immaginavo che avesse il senso dell'umorismo. Difatti anche se conosco tutto di tutti, mi piace pur sempre "scoprire", o meglio conoscere... come se per me fosse "la prima volta". Comprendo che il ragionamento sia un po "complicato", tuttavia perfino il farmi una sorpresa resta difficile... però questo non vuol dire che non le gradisca. Allora potrei sempre chiederle di farmi da assistente!! Ci scherzai su molto educatamente. La guardai, solo per un'attimo e senza apparire "insistente"... Se davvero non è un problema, perchè no? Ma niente "lei"... annuì in maniera cordiale... chiamami Buffy, anche perchè è il mio nome!! Charles!! Mi presentai molto educatamente, stringendole la mano. Infine la invitai -con una certa cortesia- a seguirmi verso l'ingresso della pista... dimmi Buffy è da tanto che vivi qui?! Io personalmente ci capito spesso... con questo le lasciai intendere che fossi una specie di "rappresentate"... che appunto viaggia parecchio per via del suo lavoro. Nel frattempo stavamo indossando un bel paio di pattini ciascuno... tuttavia ancora non riesco ad assaggiare un éclair come si deve... alcuni dicono che sia meglio la pasticceria sull'ottava... altri quella sulla quinta... sorrisi in maniera del tutto amichevole. Soprattutto perché non volevo che Buffy fraintendesse quelle parole, credendole un'invito. La mia è una semplice osservazione!! Puntualizzai infine, restando ugualmente gentile. Nel frattempo ci avviamo verso la pista, e quasi finimmo per "camuffarci" tra le altre coppie... visto che parevamo come tutti gli altri -almeno questa era l'impressione che potevamo dare-. Sorrisi a quel pensiero... così leggero... così simile al ricordo di una donna che avevo amato un tempo!!.
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.Se solo Willow avesse potuto vedermi! Proprio io, Buffy Summers, scorbutica e asociale per eccellenza stavo conversando senza il minimo accenno di ostilità o pericolo imminente per la mia vita o quella delle persone che mi circondavano. Almeno per il momento. Di certo sia lei che gli altri mi avrebbero rivolto un sorriso incerto prima di correre ad assicurarsi immediatamente che non fossi stata posseduta da qualche strana entità demoniaca o che non si stesse trattando di uno scambio di persona. Sarebbe uno scenario a dir poco esilarante se non fossi dolorosamente consapevole che eventualità come quelle erano più probabili di quanto si poteva pensare... Per lo meno il cortese sconosciuto di fronte a me non sembrava avvertire e quindi soffrire della mia incapacità con le relazioni sociali di tutti i giorni e onestamente era tutto ciò che potevo chiedere - Allettante, davvero, ma ho già esperienze in quel campo e devo proprio dirlo... Il verde non è il mio colore - avevo risposto con il mio solito sarcasmo, ripensando ai miei giorni da semi spensierata adolescente in quel di Sunnydale ed al lavoro invernale che mi ero trovata come "aiutante di Babbo Natale" al centro commerciale della città. Una delle peggiori scelte della mia vita. Tenere a bada decine e decine di bambini ed i loro genitori era più spaventoso del ritrovarsi faccia a faccia con un'intera colonia di vampiri e farsi rispettare indossando scarpe a ricciolo con tanto di campanellini che suonavano ad ogni tuo movimento... Beh, diciamo solo che non era semplice. Avevo soppresso un brivido al solo ricordo, tornando felicemente sull'uomo che sembrava non vere altro da fare che offrire giri gratis sulla pista di pattinaggio a ragazze solitarie - Piacere di conoscerti - le buone maniere imponevano quel tipo di risposta, ma solo il tempo poteva dire realmente se sarebbe stato un piacere are la conoscenza di Charles. - Vivo qui da abbastanza tempo da conoscere ogni pizzeria della mia zona, ma non abbastanza da ricordarmi i nomi dei miei vicini - ok, forse potevo impegnarmi un po' di più per cercare di non apparire come una totale disadattata, ma dopotutto era la verità. In fondo dalle mie parole si poteva evincere che il cibo era una priorità nella mia vita, ed era una cosa normale; al contrario si poteva anche azzardare che un'affermazione simile poteva uscire solo dalle labbra di una persona egocentrica o quanto meno chiusa in se, era una cosa non troppo positiva. Avevo cercato di salvare il salvabile con un bel sorriso, ma Charles mi aveva battuta su tempo parlando a sua volta di cibo e allora i sorrisi erano affiorati in automatico - Non sono molto esperta di pasticceria. L'ultima volta che ho provato a fare dei biscotti è stata molto simile ad un qualche tipo di calamità naturale - potevo ancora vedere in maniera nitida la farina che cospargeva l'intera cucina, ciotole e ciotole accatastate una sull'altra e parti dell'impasto che per qualche motivo non ero mai riuscita a togliere completamente da uno dei pensili... Avevo seguito la ricetta alla lettera, peccato che erano così duri da spezzare due denti al povero Oz che era sempre stato troppo premuroso e incapace di dare brutte notizie, come: "Hey Buffy, sarebbe più facile masticare il cemento". - Osservazione accettata - avevo risposto, con un cenno della testa ed un velo di divertimento. Un'altra ragazza al mio posto si sarebbe di certo offesa almeno un po' di fronte ad un bell'uomo che vuole rendere chiaro quanto non ci stesse provando con lei, ma io lo trovavo un sollievo. Avevo capito ed accettato da tempo che l'amore evidentemente non poteva fare parte della mia vita ed illudermi del contrario non poteva portare a niente di buono.
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.La gentilezza é parte dell'uomo... come di dio. Tuttavia basta veramente poco per dimenticarsi di ciò... per dimenticare chi eravamo e cadere nell'oblio. Forse perché e più facile arrendersi che combattere... o é più facile ignorare?!... Ignorare chi ti vuole bene... ignorare chi ti ama... ignorare chi riempie le tue giornate con i suoi sorrisi. Dio non può essere ovunque... ma può aiutare...
Il destino é quel qualcuno che non ti aspetti...
New York
Angel, dico bene?! Lo guardai... dipende, chi lo cerca?! Si dimostrò per com'era, un vampiro diffidente e sicuramente ben lontano dall'uomo che era -un tempo-. Mi sistemai la coppola, quel poco da bastarmi... cosicché potessi guardarlo dritto negli occhi... facciamo una passeggiata, le va?! Una domanda semplice, e poco "normale". Dico così perché nessuno vorrebbe appartarsi -in un vicolo buio- con un vampiro, giusto?! Ma io sono Dio, e la questione non mi riguarda. Angel mi guardò sorpreso, dapprima... ma poi accordò, seguendomi. Lo vidi pregustare la vittoria, ed io glielo lasciai credere... dopotutto mi ero dimostrato una preda facile. Sai... Angel, la vita é ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri piani... lui ci capì ben poco... follie!! Mi urlò contro, poco prima di attaccare. Il suo corpo cadde a terra, e ci restò... chi siete?! Un amico!! Risposi chinandomi. Posai una mano sulla sua spalla, mentre quella luce tornò al suo posto... l'anima tornò al suo posto. Lo guardai, prima di sparire...SPOILER (clicca per visualizzare)
Ascoltai le sue parole, senza mai distogliere la mia attenzione. L'ultima volta che ho provato a fare dei biscotti è stata molto simile ad un qualche tipo di calamità naturale... Sorrisi, con estrema tranquillità. Possiedi un talento naturale, Buffy!! Il suo sguardo parve cogliere qualcosa. Il campanile tuonò l'ora, lasciando che ognuno lo guardasse... Buffy compresa. Mi bastò un attimo per sparire, o forse per dirle "addio". Infondo un'incontro con Dio é breve ma intenso. La osservai da lontano, senza mai abbandonarla... almeno finché non trovò la lettera. Una lettera a lei indirizzata... firmata Angel!! Fu li... in quel momento che le dissi addio... svanendo del tutto.... -
.Il periodo delle feste mi portava sempre, senza mai sgarrare, con la mente ad uno dei balli del liceo. Era passato decisamente troppo tempo da quei giorni più o meno spensierati e l'idea che agli occhi di un liceale una donna di trent'anni come la sottoscritta appariva già come vecchia mi faceva tremare più della prospettiva di affrontare un intero covo di vampiri senza il mio paletto. Un brivido mi aveva pervasa solo a pensarci, tuttavia neanche quello scenario da incubo era in grado di intaccare il piccolo accenno di un sorriso sulle mie labbra...
Il ballo d'inverno aveva fatto impazzire letteralmente ogni adolescente della città e dintorni. Come piccole api impazzite si erano tutti dati da fare per addobbare al meglio la palestra, per pubblicizzare la serata, vendere i biglietti ed infine per prepararsi al grande evento. Non che io fossi stata da meno, passando settimane in cerca dell'abito perfetto insieme a Willow, ma la mia era pura e disperata voglia di poter tenere viva una parte di vita "normale", lontana da mostri e bestie sanguinarie. Ovviamente era stato tutto invano, ma non per i motivi che temevo... Erano appena stati eletti il Re e la Reginetta del ballo e a quel punto, ritenendo la serata un moderato successo, ero pronta ad andarmene con i miei amici ed il mio ragazzo, ma alzando lo sguardo sul volto di Angel potevo vedere un sorriso compiaciuto e cospiratorio sulla sua bocca - Buffy Summers è qui stasera? Lei, ehm, .veramente questa è una nuova categoria. E' la prima volta che succede. Ci sono state tante schede con dei messaggi ed il Comitato per il Ballo mi ha chiesto di... Di leggere questo: "Noi non siamo buoni amici. Molti di noi non hanno mai avuto il tempo di imparare a conoscerti, ma questo non vuol dire che non ti abbiamo notato. Noi non ne parliamo molto, ma non è un segreto che il Liceo di Sunnydale non è come tutte le altre scuole. Qui succedono tante cose strane - Johnathan, il ragazzo sul palco stava parlando mentre un riflettore era stato puntato su di me - Zombie!... Uomini iena!... Il Preside Snyder! - avevano urlato tre persone diverse da diversi punti della palestra, sollecitando risate - Ma ogni volta che è successo qualcosa di spaventoso sembrava che arrivassi tu a porvi fine. Molte delle persone qui presenti sono state salvate da te o aiutate da te in varie occasioni. Noi siamo fieri di dire che la classe del 1999 ha il tasso di mortalità più basso in tutta la storia del Liceo Sunnydale! E sappiamo che almeno in parte questo è merito tuo. Quindi il corso dell'ultimo anno ti porge i suoi ringraziamenti e ti consegna... ehm... Questo. E' da parte di tutti noi, e qui c'è scritto: BUFFY SUMMERS - DIFENSORE DI CLASSE." - Xander aveva detto che gli applausi erano assordanti, ma io non riuscivo a sentire niente. Fissavo incredula ed incerta quell'ombrellino dorato, chiaramente creato all'ultimo minuto, che ai miei occhi risultava l'oggetto più prezioso mai esistito. Stringendolo tra le mani, con una lacrima che era riuscita a sfuggirmi e a rigarmi una guancia, mi ero rifugiata come sempre tra le braccia di Angel - Te lo meriti -.
Il suono delle campane mi aveva risvegliata dallo stupore di quel ricordo e per un attimo credevo di aver iniziato a piangere anche nel presente. Mi ero voltata verso Charles per scusarmi del quel mio momento di "assenza" trovandomi però a confronto con il nulla. Era svanito. Avrei potuto quasi credere di essermelo immaginata, ma proprio nel punto in cui era stato fino a poco prima vi era una lettera con il mio nome scritto sopra. Per la seconda volta ero rabbrividita, ma per motivi decisamente più seri e preoccupanti... Mi ero guardata attorno con circospezione prima di chinarmi a raccoglierla, prudente e all'allerta per qualsiasi cosa. Una volta aperta la lettera, sin dalla prima riga potevo dire che le lacrime sul mio viso adesso erano decisamente reali e non lo spettro di un ricordo - Angel - avevo mormorato, con voce spezzata, avvertendo un dolore al petto che non provavo da anni. Rapidamente però il dolore era stato sostituito dalla furia. Come era arrivata quella lettera? Come potevo sapere che fosse vera? Quell'uomo in realtà mi conosceva? Conosceva... Angel? L'unico che poteva sapere di ciò che era accaduto, al di fuori di quella che ormai consideravo la mia famiglia, era il vampiro a cui stavo dando la caccia. Mi tremavano le mani, il mio corpo sembrava indeciso tra l'andare a fuoco o il congelare completamente all'idea di aver parlato, scherzato, respirato insieme a quella creatura, di avergli permesso di giocare con me e di aver perso l'occasione di ucciderlo. Avevo abbassato la guardia, ma era un errore che non avrei compiuto una seconda volta.SPOILER (clicca per visualizzare)ROLE CONCLUSA.
It's (kinda) the Most Wonderful Time of the Yearprivata. |
