Luce

Luce

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»Nome: Luce, nome che deriva dal termine latino 'lux' che significa appunto luce (da 'lux-lucis-lucem': luce, splendore) e che ha un valore augurale; Luce rappresenta un'aurea luminosa e splendente per i suoi cari.
»Cognome: Avere un cognome è una tradizione più vicina al mondo umano e solitamente una sirena ne prende uno solo per iniziare una vita sulla terra ferma, cosa che Luce ancora non ha deciso di fare... Almeno non volontariamente.
»Luogo e anno di nascita:: Nasce nell'Oceano Pacifico, vicino alle coste dell'Argentina il 27 Giugno del 1905, cosa che la rende un'ultracentenaria (ben 114 anni per la precisione) anche se per gli standard delle sirene è praticamente ancora una bambina.
»Orientamento: Neutrale Puro (N): l'Indeciso o l'Equilibrato, si comporta sempre secondo il suo istinto e le sue conoscenze, senza costrizioni o pregiudizi. Considera il bene migliore del male, ma non si sente obbligato a perseguire il bene in modo universale.
»Lavoro: Si può considerare un lavoro se lo si fa contro la propria volontà? Ad ogni modo, Luce è "impiegata" in un circo.
»Razza: Sirena
»Poteri: Immortale come ogni sirena, può controllare la fauna marina con le sue canzoni ed è in grado di manipolare l'acqua a suo piacimento.
»Segni particolari: //

»Descrizione psicologica: Ci sono storie che raccontano di come le sirene siano creature superficiali, che amano solo ciò che luccica e sono disinteressate per tutto il resto. Be', non è del tutto falso, anzi, è più realistico di quanto le sirene stesse amino ammettere... Ma c'è molto di più in loro. Luce, ad esempio, si è sempre dimostrata essere una creatura fondamentalmente gentile, dolce e piena di fiducia verso il prossimo, un po' ingenua e tremendamente timida, tanto che a volte le risultava difficile anche rapportarsi con gli stessi membri della sua comunità di sirene e tritoni. Ma non per questo la si può definire "debole", infatti Luce sa essere estremamente determinata nel farsi valere quando lo sente necessario e nel portare a termine tutto ciò che inizia. Non lascia che i suoi sentimenti le impediscano di essere obbiettiva nelle questioni importanti e questo fa di lei una creatura responsabile e matura. Nonostante tutti i suoi tratti innegabilmente positivi, tuttavia Luce cade in momenti dove non riesce a reprimere un certo livello di egoismo ed una tendenza al diventare dipendente da ciò che attira la sua attenzione quasi come una droga...
»Descrizione fisica: Sottolineare la sua bellezza appare a dir poco inutile se non quasi ridicolo poichè non è mai esistita una sirena dall'aspetto ripugnante. Alta poco più di un metro e sessanta centimetri quando Luce è nella sua forma umana, mentre da sirena la sua coda da sola raggiunge quasi il metro e ottanta; coda che è tinta da meravigliose sfumature di blu e oro e che brilla come fosse ricoperta di gioielli quando esposta al Sole. A dispetto di ciò che ci si può aspettare da una sirena perennemente esposta ad un misto di acqua marina e raggi di Sole, la pelle di Luce è chiarissima, quasi pallida, con capelli scuri (almeno per quanto riguarda il suo colore naturale) ad incorniciarle il viso che incanta con degli occhi a metà tra il verde ed i castano, la si potrebbe quasi scambiare per tutt'altra creatura... Anche per questo in una delle sue prime avventure fra i mortali si è lasciata tingere i capelli di turchese e da quel giorno ha sempre mantenuto l'inusuale colore che tanto si intonava alla sua coda.
»Famiglia: Purtroppo ha perso di vista la sua comunità, compresi i suoi genitori.
»Status sentimentale: La sua situazione attuale non le permette davvero di avere relazioni, ma Luce è sempre stata come il mare: un po' di tutti e un po' di nessuno.

»Storia: Essendo in vita da ben 114 anni, vi dovrebbe essere moltissimo da raccontare su Luce, ma la verità è che per la maggior parte della sua esistenza la giovane sirena ha condotto una vita semplice e pacifica, scandita da lunghe spedizioni in compagnia della sua comunità di sirene e tritoni - solitamente per cambiare acquee per un po', muovendosi con veri e propri spostamenti migratori - da giochi e canti con le varie creature dell'oceano e dallo studiare il mondo attorno a lei o almeno quello che riusciva a raggiungere e che le era consentito di osservare. E non è forse sempre questo il problema scatenante della maggior parte delle tragedie? Il divieto di fare qualcosa che inevitabilmente condannava chiunque a compiere lo sbaglio più grande della loro vita. Fu proprio per questo antico cliché che Luce si era ritrovata improvvisamente nei guai, con il suo mondo capovolto da un giorno all'altro, senza possibilità di rimediare ai suoi errori...

Sin da quando ne aveva memoria, Luce ha sempre provato un'attrazione viscerale per tutto ciò che riguardava la terra ferma e non avendo nessuna intenzione di trasferirsi al di fuori del mare per poter avere accesso a tutte quelle meraviglie, per lei la soluzione migliore era ovviamente quella di trafugare tutto ciò che riusciva a raggiungere senza farsi scoprire. In fondo non era colpa sua se le persone non prestavano attenzione alle proprie cose, anzi, quel loro comportamento era quasi un invito aperto per la sirena. Il bottino del giorno veniva portato puntualmente in una grotta sommersa, così che Luce potesse osservare e studiare in pace i suoi nuovi possedimenti, ma vi era sempre un problema... Tutto quello che prendeva perdeva la sua bellezza una volta portato sott'acqua; libri, fiori, abiti ed un'unica tristissima volta, persino un uccellino. La povera sirena non lo aveva fatto con l'intenzione di ferirlo, anzi, era rimasta sconvolta nel vedere l'animaletto smettere di muoversi, ma la comunità di Luce era quasi definibile come "primitiva" e decisamente isolata, senza alcun interesse ad integrarsi con altri della loro specie, figuriamoci con altre. Quello che Luce conosce dei mortali (e quindi non molto) lo ha imparato da sola: osservandoli da lontano, ascoltando conversazioni di passaggio che avvenivano su qualche imbarcazione e - chiaramente - dalle cose che possedevano e/o inventavano. Sommando tutto ciò, si può ben capire quanto era stato a dir poco semplice per un guardiano, che aveva voltato le spalle alla propria filosofia e ragion d'essere, catturarla durante una delle sue visite non autorizzate in superficie e venderla al miglior offerente. La giovane sirena aveva provato a divincolarsi, a scappare, con tutte le sue forze senza alcun risultato. Era stata chiusa in una cassa di vetro piena d'acqua, grande abbastanza da contenerla e niente di più che era stata coperta da un telo nero e spedita a bordo di un treno come un pacco qualsiasi. Sentiva il cuore batterle violentemente in petto, quasi da far male ed era certa che sarebbe morta, tuttavia dopo un viaggio che le era sembrato infinito finalmente qualcuno aveva rimosso il telo dalla cassa... Inizialmente la sirena non riusciva neanche ad aprire gli occhi, troppo abituati all'oscurità, ma in pochi attimi finalmente le immagini si erano fatte più nitide. « Aiutami ti prego! » aveva supplicato l'uomo che le si parava di fronte - utilizzando quel poco della lingua umana che conosceva - e che nel sentire la sua voce le rivolse un sorriso distorto, velenoso « Tranquillo pesciolino, questa è casa tua adesso » le aveva annunciato sghignazzando e indicandole lo spazio attorno a loro con un gesto ampio delle braccia. Luce poteva vedere altre gabbie, più o meno grandi, che contenevano altre creature proprio come lei... Licantropi, fate, mutaforma e perfino degli zombie. In alto, sopra l'entrata di quello che era un enorme tendone colorato, brillava un'insegna luminosa sulla quale si poteva leggere: "Kajus's Circus of Freaks!". Furono le altre creature a spiegarle che adesso faceva parte di un circo e che come loro era stata rapita e non avrebbe mai più rivisto il mare. Nessuno di loro poteva scappare per via delle gabbie, create appositamente per aprirsi solo per volontà del loro rapitore grazie alla magia. La sirena era l'unica della sua specie nel circo e lo è rimasta per quasi dieci anni, mentre gli altri invecchiavano, morivano o venivano sostituiti... Il tendone si spostava di continuo intrattenendo persone che - forse - credevano di vedere attori e mai una volta si sono preoccupati di loro. L'ultima tappa era il Canada, ma Luce non si faceva false speranze; dopotutto, cosa poteva esservi di diverso questa volta?