L'ira non manca mai di ragione, ma raramente ne ha una

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    Vancouver e l'autunno, anche qui era giunta, come nel resto del mondo, ottobre si era affacciato, facendo sì che il clima divenisse più mite ma mai troppo, quel tempo, le ricordava un po', quello della sua terra natia, dove sferzava il vento, le coste frastagliate e il perenne verde dei prati e dei boschi attorno a lei, divenne malinconica, anche al pensiero delle mura di Camelot, divenute ora una mera attrazione per turisti, ma dove lei aveva vissuto ed aveva scoperto chi era, ed era iniziata la sua leggenda. Guardava fuori dal vetro della sua libreria, assorta in quei suoi pensieri,mendi un passato lontano, che non sarebbe tornato se non ne i suoi ricordi; mentre sistemava le decorazioni per Halloween pensando che quello era anche un periodo di cambiamenti, proprio a novembre, vi erano tutti i segni, soprattutto perché era tornata in città un persona particolare, che era molto difficile non notarla o per meglio dire, non sentirne la presenza; Lucifer era un demone, che spariva e riappariva in un luogo, come il miglior illusionista sulla piazza, anche di Houdini ed era sempre un piacere, scambiare due chiacchiere con lui, bevendo un drink e parlando del più e del meno, anche come andavano le cose all'inferno, le solite cose insomma. Dal suo negozio, poteva vedere l'ufficio di Asmodeo, distante rispetto a dove si trovava, ne vedeva le vetrate e sapeva che lui era lì, il demone dell'ira, che comunque sapeva che, il fatto che un demone potente fosse in città e nonostante lui fosse un suo diretto subordinato la cosa gli dava fastidio, mai mettere due galli nello stesso pollaio ed era stata talmente forte la curiosità, che aveva deciso di andarlo a trovare in ufficio, per sapere, se aveva già visto "il grande capo"; giustamente, la segretaria, appena lei era entrata, l'aveva avvisata che Adam , era impegnato, per lei di certo si sarebbe liberato e dietro alle sue insistenze, di non entrare, si limitò a farle un lieve incantesimo di convincimento, affinché potesse passare tranquillamente. Bussò piano alla porta, aspettando che le rispondesse, di certo non voleva fare la villana ed entrare senza permesso, anche se non sarebbe nemmeno stato un problema per lei.


    Morgan Delacroixe
     
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    Mi assentai qualche giorno, tanto per definire un'accordo. La Cornovaglia resta magnifica e piena di misteri. Il luogo ideale per chi crede a tutto. In verità St. Ives e più oscura di ciò che si pensi, lo era un tempo e lo é tutt'ora. Non potrei concludere affari d'oro altrimenti!! Chiunque conosca questa cittadina sa bene quanto sia pericolosa, sopratutto durante la notte. Gli stranieri si evitano come la peste, e il mare richiama coloro che desiderano incontrare il proprio destino. La nebbia é così poco incline al mio carattere, sopratutto se fittizia. Un certo stregone, conosciuto dal mondo come Merlino proteggeva quelle rovine da tanto, forse troppo tempo. La sua presenza é ormai lontana, alcuni credono sia morto... tuttavia la magia resta e niente pareva scalfirla. Un mago del suo calibro non avrebbe potuto competere con un essere come me, intendiamoci io sono Asmodeo!! Ciononostante la sfida si rivelò ardua, ma non impossibile. Tornai a Vancouver... vittorioso e appagato. Ultimamente, con l'arrivo di Lucifer il lavoro si era "triplicato" e i demoni apparivano più forti che mai. Gli angeli dovevano guardarsi le spalle e prepararsi a ciò che stava arrivando. Abbiamo mantenuto l'equilibrio per troppo, e ora di riprenderci ciò che é nostro di diritto!! Arrivai in ufficio, puntuale e impeccabile come sempre. Ultimamente stavo riscoprendo la bellezza del beige e del suo perfetto equilibrio con il resto dell'abito. Ammirai il mio riflesso, lungo le maestose vetrate finché non sentì bussare... Avanti!! Risposi leggermente confuso, visto che non avevo appuntamenti per le prossime ore. Tuttavia il mio sguardo cambiò repentino... Delacroixe!! La salutai con una certa eleganza, invitandola ad accomodarsi. La ammirai, piacevolmente e in tutto il suo splendore. L'immortalità le donava!! Posso offrirti qualcosa?! Le girai intorno, lentamente... fino a sedermi proprio di fronte. Inclinai la testa, quanto basta per accarezzarmi la barba... a cosa devo il piacere?!

    Adam Miller
     
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    Asmodeo ci mise un po' a rispondere per farla accomodare e sapeva che non era assolutamente per maleducazione, come demone ed anche sotto spoglie umane, Adam restava uno staccano vista, uno che non perdeva l'occasione di gettarsi nella lussuria o nei divertimenti in generali, ma sia sulla terra che all'inferno, aveva sempre espletato appieno i suoi doveri. Il suo sguardo cambiò appena la vide, di certo era sorpreso, la sua era stata un'improvvisata ma con una seria motivazione; odiava presentarsi senza appuntamento ma doveva parlare con lui e quello sapeva, era il metodo più efficace, ed almeno l'aveva trovato in ufficio; aveva sentito voci sul suo ultimo viaggio, nelle sue terre natia ed un demone, non andava per vacanza in Cornovaglia per vacanze, bensì per altro e lei lo sapeva bene... Conosceva quell'uomo da secoli e dopo la sua partenza aveva letto le rune e ciò che vi era scritto, non era affatto un augurio di buona sorte, anzi, tutto il contrario e come per ogni cosa funesta, lei doveva farsi carico delle poco liete novelle, ormai, ci aveva fatto il callo.
    Asmodeo
    Lo chiamò con il suo nome da demone, con fare malizioso, accogliendo ben volentieri il suo invito ed accomodandosi di fronte a lui, notando il suo solito buon gusto nel vestire, peccato che lei lo preferiva in toni più scuri, oppure senza nulla, ma non era lì per fare la quindicenne arrapata, probabilmente per quello, sopperiva già la segretaria.
    Direi qualcosa di forte
    Bere qualcosa assieme, era sempre una buona maniera, per iniziare una discussione importante come quella; lo seguì con lo sguardo mentre le girava attorno, prima di accomodarsi a sua volta. Di certo, Adam, già doveva aver capito il motivo della sua visita, ma come un bravo uomo d'affari, prima, voleva terminare i convenevoli, ed essendo entrambi immortali, il tempo era una delle cose di cui non vi era da preoccuparsi, ma c'erano questioni più impellenti da discutere.
    penso tu sappia dell'arrivo di Lucifero in città e del suo rivale, le cose sono cambiare e a breve scoppierà una guerra
    Era andata dritta al punto, non aveva perso tempo; aveva accavallato le gambe e lo guardava in viso, mentre lui si accarezzava la barba. Sapeva anche che, probabilmente avrebbe minimizzato la cosa, ma i segni vi erano tutti, non era una semplice scaramuccia con gli angeli, che con qualche spada di luce e due tra soffi infernali, si sarebbe risolta; lì si parlava di mettere a repentaglio tutto il loro mondo.
    E mi verrà chiesto da che parte schierarmi
    Il suo viso erano una maschera imperturbabile, ma i suoi occhi tradivano delle incertezza, non aveva lavorato così tanto per ottenere l'immortalità, per rischiare di farsela portare via, per uno stupido battibecco tra dei demoni che come unico pensiero era quello di deflorare vergini (se ne esistevano ancora) o chi faceva più da lecchino a Lucifero. Avrebbe scelto, il miglior offerente.

    Morgan Delacroixe


    Edited by †Angel of nightmare† - 15/3/2020, 18:00
     
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    L'arrivo del "pezzo grosso" aveva creato scalpore, e non solo negli angeli ma anche in noi demoni... perfino l'aria appariva più pura e sgradevole del solito. La sua intenzione era unica... mantenere l'equilibrio e nel contemplo radunare un esercito di Angeli. Niente di nuovo praticamente!! Ciononostante, io e molti altri demoni desideravamo rompere "la pace" e ottenere finalmente il controllo. Quale meraviglia... vivere in un mondo in cui puoi dare la caccia agli angeli, e perseguitare i ribelli. Le prospettive erano buone, anzi direi ottime... ci bastava aspettare il momento opportuno per agire. Nel frattempo mi sarei goduto lo spettacolo!! Il fallimento di Dio é un evento da non perdere.
    Asmodeo... Morgan era particolarmente abile nell'attirare la mia attenzione, una dote che ho sempre ammirato. Tuttavia una donna come lei, sveglia e ricca di potere... non ha bisogno di un uomo che la elogi, ma di qualcuno che invece sappia darle ciò che vuole. Altrimenti non sarebbe qui, se non seguisse il mio stesso ideale dello sfruttamento reciproco per scopi puramente personali. Direi qualcosa di forte ...non si smentiva mai! Pensai con poca enfasi. Mi bastò agitare una mano, per far comparire un elegante calice degno di lei. Le sorrisi enigmatico, poco prima di offriglielo. Sapevo già cosa aspettarmi da Morgan, ma preferivo ascoltarla ugualmente... le cose sono cambiare e a breve scoppierà una guerra... il mio sguardo non era affatto sorpreso. Conoscevo i fatti ancor prima che Lucifer si manifestasse. Mi verrà chiesto da che parte schierarmi... quale privilegio! Pensai estasiato. Chiunque ci guadagnerebbe ad averla!! Tuttavia, la preoccupazione nei suoi occhi la tradì apertamente. Ciononostante non dubitai di lei, perché sapevo riconoscere il valore di Delacroixe. Lasciai passare qualche minuto, dove elaborai un'offerta degna delle sue aspettative... avrai la mia protezione, se questo è ciò che desideri! Morgan sapeva benissimo quanto valesse la mia parola, pertanto le ricordai chiaramente che ogni mio impegno veniva portato a termine senza eccezioni... in più non avrei ripetuto la mia offerta una seconda volta. Ma tu... che cosa vuoi?! Domandai quasi arrogante, tanto per metterla alla prova. Il mio sguardo si dimostrò deciso e pronto a cogliere quel barlume di lealtà che sapevo le appartenesse. Doveva dimostrarmi di essere all'altezza e non il contrario. Delacroixe possedeva abilità sorprendenti, ma chiaramente nulle se vagava nell'incertezza. Io non avevo tempo da perdere, e il mio sguardo lo dimostrò...

    Adam Miller
     
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    Era facile intuire cosa passasse per la testa ad Adam, lui, come demone dell'ira avrebbe giovato da questa situazione; una guerra era ciò che gli mancava, faceva fatica a tenere a freno l'eccitazione per una possibile battaglia dove avrebbero finalmente sovrastato gli angeli e dove, la gerarchia demoniaca sarebbe tornata agli albori, ma in quel caso, il mondo non sarebbe stato più quello che conoscevano, ma era certa, che per l'uomo di fronte a lei, quello era anche un giusto compromesso. Aveva anche dovuto richiamare la sua attenzione, poteva anche essere un demone immortale, ma le inclinazioni da uomo rimanevano e quindi lei, ovviamente, sfruttava la sua sensualità con lui, affinché le prestasse completa attenzione ed almeno, le aveva offerto subito da bere, un calice comparve davanti a lei, apprezzato come gesto, ma frivolo nel contesto in cui erano, ma lo avvicinò comunque a sè, guardando Adam, come per dire, perché non mi fai compagnia?, riteneva sempre triste bere da soli.
    Sapeva che se ne era accorto, di quel fugace dubbio nei suoi occhi, ma non le aveva chiesto nulla ed apprezzò questo ma meno, quando le disse che gli offriva protezione, lo guardò, per essere certa che fosse serio o la stesse prendendo in giro, il problema era che stava parlando con sincerità mentre lei scoppió a ridere.
    Lo sai bene che non è protezione quella che voglio
    Era tornata Morgan, non avrebbe vacillato, anzi, sarebbe stata ancora più forte di prima e non aveva di certo bisogno di un principe azzurro per salvarla, aveva sempre odiato Artù per questa cosa. Lei non era una donzella indifesa ed Asmodeo lo sapeva molto bene; il loro rapporto si basava su un dare ed un avere specifico, quando era comodo all'uno o all'altro, erano esseri egoisti, lo facevano per proprio tornaconto ed erano sinceri in questo da tempo immemore.
    Cosa vuoi? Questa è davvero una bella domanda
    Ignorò il suo tono, fissandolo con aria di sfida.
    Essere ricordata, essere tramandata
    L'aveva detto in modo implicito, ma le sue intenzioni erano chiare; voleva una progenie ed Asmodeo era un demone forse e potente e non avrebbe dovuto fare nulla oltre che a giacere una notte con lei. Ma sapeva anche che, era una proposta molto difficile che aveva dubbi che avrebbe accettato. Tutto derivava dal fatto che, non sapeva come sarebbe finita quella guerra e se l'immortalità l'avrebbe salvata, ora bisognava solo aspettare che la bomba scoppiasse, lei era seria, ora voleva godersi la scena del demone alla richiesta di diventare genitore.


    Morgan Delacroixe
     
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    Godevo al solo pensiero di vincere... godevo nel vedere gli angeli distrutti!! Non mi preoccupavo per questo mondo, ne tantomeno per coloro che lo abitano. Dio avrà pur creato "la vita" e quegli insulsi esseri umani, ma l'imperfezione è fatta per sparire. Lucifer, dal canto suo ha un "disegno" ben preciso e senz'altro migliore. Il Diavolo può plasmare questa terra a sua immagine e somiglianza, schiacciando i più deboli e eliminando le "pedine". Un Re sa sempre come muoversi!! Ciononostante il potere di una Regina è fondamentale, perfino durante una "mossa azzardata". Che cosa intendo?! Intendo che Morgan, pur essendo molto potente non avrebbe dovuto sottovalutare la situazione... ne tantomeno declinare la mia generosa offerta. Affar suo!! Morgan avrà ben poco da ridere... essere ricordata, essere tramandata!! Ambiziosa!! Pensai immediatamente. Quale donna non lo era?! Davvero Delacroixe voleva diventare mamma?! A quanto pare... si!! Il messaggio fu chiaro, fin da subito e personalmente non mi scomposi granché. Non era la prima volta che donavo la mia "essenza". Guardate il caro Nerone, un grande imperatore romano. Un tiranno dall'animo crudele, e senza alcun dubbio mio figlio. Purtroppo la sua parte mortale lo portò alla pazzia e poco tempo dopo alla morte. Ora vaga per l'Inferno insieme agli altri demoni. Non mi dilungherò oltre, ricordando una lunga progenie passata o presente. Tuttavia l'idea di diventare genitore non fa per me, ma comunque c'è dell'interesse in ballo. In fin dei conti la nostra "unione" avrebbe potuto "produrre" quasi un "capolavoro". Riflettei qualche istante, senza mai lasciare il suo sguardo... che cosa ci guadagno?! Sorrisi compiaciuto. Il gioco era in mano mia e prima di parlare, avrei voluto sapere fin dove la cara Delacroixe si fosse spinta per ottenere ciò che voleva.

    Adam Miller
     
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    Fu davvero sconvolta quando Asmodeo le rispose con così tanta leggerezza e subito positivamente, ma era davvero quel demone che non faceva nulla per nulla? Di certo non era molto da lui; lei aveva vissuto molte vite letteralmente e l'aveva incontrato in molte epoche, conoscendo anche i suoi figli, tutti con qualche "lieve" problema di controllo della rabbia, uno aveva solamente dato fuoco a Roma, cosa che si ricordava bene, soprattutto i libri di storia quando si doveva studiare quell'Imperatore, ma non era di questo che dovevano parlare, di progenie che dava fuoco alle cose, almeno lei l'avrebbe fatto con un incantesimo, tanti meno problemi. Comunque, dovevano tornare ai loro affari, aveva notato subito lo sguardo del demone, di certo non avrebbe mai vinto il premio come mamma dell'anno, semplicemente voleva qualcuno a cui tramandare la sua conoscenza e chi, se non qualcuno che era sangue del suo sangue, come una figlia o un figlio? Sapeva anche benissimo che, Asmodeo, aveva una forte carenza di paternità, gli avrebbe solo chiesto a tempo debito, quando si sarebbe sviluppati i poteri da demone, di parlare alla creatura, almeno che sapesse come usarli, su quel punto di vista lei peccava, poteva insegnare la magia, le antiche tradizioni, ma come far sparire le corna, non era di sua competenza. Comunque, il discorso si era messo in un punto di stallo, sapeva che ora la situazione era in mano ad Adam, perché poteva avanzare delle pretese, a lei serviva semplicemente il suo seme, ma voleva anche sapere cosa ci avrebbe guadagnato, eccolo lì il demone dell'ira, sempre pronto all'affare, lei sorrise misteriosa, girando attorno alla scrivania, finendo proprio dietro alla sedia, dove lui era accomodato, allungò le braccia, per abbracciarlo, posando le mani sul suo petto, così da potergli sussurrare all'orecchio.
    Innanzitutto una notte di completa passione con una creatura immortale
    La sua voce bassa ma sensuale, così da ricordargli tutto il piacere che poteva donargli, cosa da non mettere in secondo piano e poi doveva mantenere la sua attenzione, mica era così facile ottenerla con quel demone...
    Poi tu potrai vedere quando vorrai il nascituro, un unione fra magia arcaica e demoniaca, ma se questo non basta, avanza pure le tue richieste
    Iniziò a massaggiarlo piano, sapeva sfruttare la sua sensualità a suo favore e sarebbe stata stupida a non farlo, poteva non essere abbastanza ciò che offriva, ma al momento, non sapeva cosa Asmodeo avesse in mente, ma non si era adagiata sugli allori, la strada per avere ciò che voleva era ancora lunga.

    Morgan Delacroixe
     
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