#Hocus Pocus!

I giorni a scuola si susseguivano, come quelli degli anni precedenti; non avendo molti amici, anzi, ne aveva praticamente solo una, di cui era innamorato da sempre... Per cui, aveva molto tempo per stare sui libri e se non era su quelli se ne andava in palestra, tanto per variare un po' nella sua vita, anche se era comunque troppo metodica per ogni altro essere umano, tranne che per lui. Aveva una media alta, più che altro a livello teorico, anche se, a livello pratico comunque se la cavava, ma fra tutti, la materia dove spiccava di più, era pozioni, dove il professore aveva riconosciuto il suo talento e l'aveva preso come suo assistente facendosi aiutare da lui, anche dopo le lezioni e dove, piano piano, aveva imparato tutti i suoi segreti. Ormai aveva la reputazione da secchione, ma non gli importava visto che poteva imbottigliare la morte, l'amore o la fortuna quando voleva. Non si rese conto di quanto fosse tardi, finchè non alzò la testa e guardò l'ora, era stato talmente concentrato a imparare una nuova pozione, che non si era accorto del tempo che era volato e si stava facendo tardi e non aveva proprio voglia di vedere Gazza o la sua orrenda gatta che lo rimproverava che era ancora lì, proprio non sopportava quel maganò e quindi l'unica soluzione era andarsene in fretta, prese tutte le sue cose buttandole in borsa pensando, con un brivido lungo la schiena che l'unico mezzo disponibile a quell'ora era il Nottetempo e lui lo odiava, ogni volta che ci saliva, scendeva con la nausea, ma non aveva altra scelta. Uscì dal grande portone di legno e fu investito dall'aria della sera e mise il braccio fuori, la chiamata per quel bus che sperava di non veder arrivare, ma qualche minuto ed eccolo, che compariva dal nulla e lui che quasi cadeva all'indietro per la sorpresa, il problema però era uno, enorme, a cui non aveva nemmeno pensato, dove diamine era diretto?!? Gli venne in mente il Paiolo Magico, la prima cosa a cui aveva pensato e cui aveva dato voce, non sapeva nemmeno cosa ci doveva fare, ma era di certo meglio che tornare a casa dai suoi genitori... Il problema è che era stato talmente tanto frastornato dall'arrivo del mezzo, che non era nemmeno accorto della chioma rossa, salita poco prima di lui, che l'aveva appena chiamato per nome.
Lily! Ho finito tardi nell'aula di pozioni, piuttosto tu, che ci fai qui?
Era sorpreso quanto lei, mica si metteva a pedinarla!

Aveva una mezza idea, che a Lily non era piaciuta molto quella coincidenza, lui non aveva avuto la benché minima idea di incontrarla in quelle circostanze, ed anzi, non l'avrebbe mai e poi mai seguita per qualche assurdo motivo, era stato semplicemente uno scherzo del destino, che li aveva voluti lì, nello stesso luogo. Quando gli rimproverò, che non si ricordava il motivo del perché era lì, fece mente locale e si diede una pacca sulla fronte con il palmo della mano, come aveva fatto a scordarsene? Il calderone di Lily era esploso durante la lezione di pozioni, sotto lo sguardo divertito degli studenti e quello inferocito del professore, che l'aveva additata come pericolo per la sua materia, l'unica che era felice di quella situazione era Madama Rosmerta che ad ogni riparazione ci guadagnava. Per fortuna, era riuscito a salvare, beh, il salvabile, quindi le ampolle di vetro, che se non le avesse spostate sarebbero esplose con l'esplosione, con schegge di vetro per tutta l'aula, per non parlare dei vasi con gli ingredienti, alla fine, lei se l'era cavata, con la fine delle lezioni e il professore di pozioni che le chiedeva poco gentilmente di procurarsi un calderone di titanio la prossima volta. Nonostante avesse voglia di prenderla un po' in giro, non ci riuscì, anzi, Lily le aveva lanciato uno sguardo talmente gelido, che era diventato di ghiaccio all'istante, avrebbe preferito combattere qualche creatura oscura, che andare contro di lei, quando era arrabbiata. Per fortuna ci fu un cambio di argomento, ed annuì verso di lei, la conosceva, nonostante non lo volesse farlo vedere, era preoccupata per lui e questo gli scaldava il cuore, era bello che tenesse a lui e non gli chiedesse della sua famiglia, tra sua madre fin troppo accondiscendente e suo padre che sembrava non lo vedesse nemmeno, non aveva chissà che rapporto con la sua famiglia, come del resto Lily con Petunia, che non aveva ancora compreso il perché, odiava anche lui, ma non voleva parlare di quello, erano soli e sebbene fosse molto in imbarazzo, visto che era innamorato di lei, praticamente da quando erano appena adolescenti; la vide rabbrividire e in un momento in cui il bus era in posizione stabile (erano pochi attimi), si tolse la giacca e gliela appoggiò sulle spalle, sapeva fin troppo bene, come l'inverno a Londra venisse preso alla leggera, pensando che la temperatura non fosse troppo bassa, ma era un freddo, di quelli che ti entra sottopelle e ti fa rabbrividire, per quanto tu sia vestito pesante. Si sedettero e chiuse gli occhi, nelle narici il profumo di Lily e si addormentò sorridendo, non seppe quanto tempo fu fra le braccia di Morfeo, ma quando sentì SpookY Village, si svegliò di soprassalto, erano avvivati fino in Scozia! Dovevano essere stati davvero molto stanchi per non sentire nemmeno le fermate precedenti e se lui aveva già in mente, di chiedere a Stan Picchetto, quando sarebbero tornati a Londra, Lily aveva già altri piani, approfittando di quella gira fuori porta.
La guardò in faccia, chiedendosi se aveva preso un corpo in testa, mentre il Nottetempo faceva una curva a tutta velocità e una valigia l'aveva presa in pieno, ma era seria, di certo non era una meta da vacanze estive, la parola morte ricorrente, uccideva tutto il romanticismo; si limitò a sospirare Lily aveva già deciso, anche se la nebbia, la foresta inquietante e il villaggio spettrale, gli dicevano di restarsene sul bus per tutto il tempo, ma era troppo tardi, quella ragazza era più testarda di un ippogrifo! Poi alla frase vedrai andrà tutto bene, corrugò le sopracciglia, molto restio, se lei era coraggiosa, ed aveva sempre voglia di avventura, lui era molto più freddo e pensava molto prima di agire, era anche questo loro carattere così diverso, che a volte era motivo di discussione ed altre volte, era il loro punto di forza.
Per favore facciamo attenzione
Era preoccupato per la loro incolumità ed Hunting Place non era di certo famoso per l'ospitalità, visto la ricorrenza della parola Morte, o qualcosa di simile, praticamente ovunque, solo Lily aveva quelle idee! Ma sarebbe stato peggio, lasciarla andare da sola.

A Lily non era sfuggito il suo gesto della giacca e gli sembrò che fosse anche arrossita, ma non era così certo, forse era semplicemente stata, la strana luce del bus e comunque erano nei guai, perché il Nottetempo non sarebbe ripartito molto presto e a loro non restava che fermarsi lì, sprizzava gioia da tutti i pori... Gli faceva piacere essere lì con lei, ma non quelle circostanze e a Spooky Village in piena notte. Forse il santuario di Saint Joseph era l'unica loro chance di andarsene, visto che si trattava di una passaporta, ma dovevano trovarlo e vedere se questa era ancora attiva, se no, sarebbero stati bloccati ancora lì; praticamente rincorreva Lily che a passo spedito si inoltrava per le vie come già conoscesse la loro meta, può per lei, perché lui, non ne aveva la minima idea. Poi sentì una canzoncina, che lui non riuscì ad identificare, ma Lily ebbe un forte spirito di osservazione, dicendogli che era una canzone, la guardò come per chiederle con lo sguardo se lo stavo prendendo in giro o cosa e la vedeva che era già pronta a buttarsi a capofitto nella direzione da cui veniva la melodia.
ferm...
Ma non finì la parola, parlare al vento, avrebbe dato più soddisfazione che con quella ragazza, che non sentiva ragioni! Era un'inconscente! Non sapeva cosa c'era in quella casa, ed entrò pure, ma che le stava saltando in mente.
Lily, può essere pericoloso
Non sapevano chi vi abitava, potevano essere persone anche poco cordiali e lei la faceva così tanto facile, ma era stata solo fortuna, che fosse disabitata, ma come faceva ad essere così calma? Gli avrebbe fatto prendere un colpo prima o poi, per quei suoi attacchi di spavalderia. Sospirò, non poteva fare altro che seguirla, stando sempre all'erta, non sembrava una dimora come altre, c'erano libri ovunque, oggetti magici, un calderone.
Meglio andare
La fortuna li aveva già baciati, era meglio evitare di tirare troppo la corda e poi i proprietari, poteva tornare da un momento all'altro, ed era meglio non essere lì, aveva una strana sensazione.
Lily però non era ancora del suo avviso, soffermandosi su una candela, che faceva una fiamma nera, che Lily cercò di spegnere soffiandosi sopra a volte si chiedeva se si dimenticasse di essere una strega; quella era una candela incantata, dovevano andarsene subito! Le prese il polso e senza se e senza ma, la trascinò fuori, mentre lei parlava delle sorelle Sanderson, ma non poteva essere, era solo una storia per bambini. Erano appena usciti dalla casa e quindi forse, potevano fermarsi e mettere apposto le idee, per trovare una soluzione per andarsene, quando spalancò gli occhi, che stava succedendo?!? Davanti a loro, gruppi di bambini travestiti che festeggiavano Halloween, ma non era possibile... Stava pensando che era un'assurdità, ma poi Lily gli disse una cosa, che al primo impatto non ci credette, guardando poi la pagina di giornale, che lei teneva in mano, erano nel 1993, ma com'era possibile? Forse la casa dov'erano entrati, era un portale per un'altra epoca, ma le cose ora si complicavano e lui, nonostante non facesse trasparire dal volto, iniziava a sudare freddo, non aveva la minima idea, di come fare, per tornare indietro, nessuna delle pozioni che conosceva, poteva tornare utile in quel momento. Per fortuna Lily ebbe un'idea, ma non era troppo convinta e come biasimarla?
Andrà tutto bene
Il suo tono era incerto e non capiva se era più un'affermazione o una domanda, l'unica speranza era quella casa, il problema ora era da dove iniziare a cercare.