Wild is the Wind

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  1. -Michelle
     
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    Solo Sophie fece subito ella quando la chiamai con il nome che mi disse. Il primo nome per me non era niente di strano e/o complicato; già il mio nome, nonostante fosse corto, era abbastanza inconsuete...e poi, conoscevo un sacco di gente dai nomi più improbabili e/o impronunciabile, che quindi non mi faceva problemi chiamarla con il suo nome per intero. Però se ella voleva essere chiamata solamente Sophie, così l’avrei chiamata!
    Non sei di queste parti? mi domandò poi; i suoi occhi esprimevano tranquilla curiosità. Vedrai, questa città ti piacerà ne sono sicura. Ci sono parecchie cose belle da vedere. Non ne rimarrai deluso. aggiunse subito dopo prima che io potessi risponderle.
    E quando ella riprese fiato, io mi apprestai a rispondere. Vengo dall’Inghilterra risposi gonfiandomi di poco il petto. Ne andavo un po’ orgoglioso, mi piaceva il mio accento, anche se ad essere sinceri Arsophie aveva una voce così bella...
    Beh, si. Vedo che c’è molto verde, ed è una cosa che mi piace molto dissi arrossendo lievemente. Ma quando mai mi apricò così tanto con una persona? Eppure non lo so, c’era qualcosa in lei...magari potevo chiederle se credeva negli elfi. Ahah sarebbe stato buffo, ma probabilmente mi avrebbe preso per pazzo. Non so quanto in questa città, in questo continente, potessero credere a queste cose...e dirle ”sai sono qui perché sto cercando degli elfi. Dicono che siano totalmente diversi da quelli inglesi” non mi sembrava essere una grandiosa idea. Del resto neppure a Londra i Babbani conoscevano la magia e le varie creature... era meglio non rischiare dunque...io poi ero molto bravo a mantenere un profilo basso...ed era bene se avessi continuato così...
    Cosa ci faccio qui dici ? mi rispose ella con una domanda a sua volta. Poi mi rispose: Una passeggiata, adoro il verde e la pace. Questo posto è ideale se si vuole staccare la spina dalla vita di tutti i giorni.. Oh fantastico, come la capivo!!! Forse eravamo sulla stessa lunghezza d’onda!!
    Poi qualcosa cambiò. Ella sembrava come turbata da qualcosa e per quel motivo si stava guardando intorno. Durò poco quella sensazione, perché poi tornó a concentrarsi su di me. Stavi scrivendo qualcosa ? , mi chiese. Ecco ora io dovevo sembrare il più naturale possibile per dire una bugie; oppure ancora meglio avrei potuto tastare il terreno per capire se almeno ci credeva agli elfi o alla mangia in generale...
    Sto scrivendo degli appunti per un -diciamo- libro fantasy... risposi con naturalezza. ...e quale miglior posto la foresta per trarre ispirazioni su folletti, fate, elfi... conclusi con un piccolo sorriso portando aprendo le mie braccia per indicare la vastità della foresta, da cui appunto potevo prendere spunti ed ispirazioni. Feci anche una piroetta e nel mentre il mio occhio mi cadde sul mio snaso, che sembrava correre un tantino troppo di fretta. Da cosa stava scappando? Che avesse incontrato un animale più grande di lui? Beh, così imparava ad andarsene a zonzo senza di me; lo avevo più e più volte avvertito io!! Mi piacciono le leggende che circolano su elfi etc... aggiunsi poi portando il mio sguardo verso l’orizzonte e non preoccupandomi più dello snaso. q

    Newt scamander





    Soffiai d’impeto che la mia frangia si alzò lasciandomi per un’attimo la fronte scoperta. Mi guardai poi allo specchio fissando gli occhi che brillavano di oscurità, senza una luce.
    Soffiai di nuovo ma più leggermente, mentre avvicinavo ancora di più il mio volto allo specchio che avevo in camera. Per la verità quello specchio apparteneva più a Cheriè che a me. Ma glielo dovevo. Infondo era merito mio se eravamo ancora a Vancouver. Avevo combinato un bel po’ di casini con un tipo straricco e alla fine riuscii a “rubargli” un bel po’ di soldi. Non so il motivo, ma decisi che rimanere a Vancouver non darebbe stata affatto una cattiva idea, anche se la pensava così pure Cheriè. E di solito io dovevo essere contraria a quello che quella stupida diceva/voleva. Ma c’era qualcosa che mi attraeva a Vancouver...eh si certo, che avesse a che fare con demoni, vampiri, stregoni e quant’altro!?!
    Di recente poi avevo fatto pure la conoscenza con Ade, sí, proprio Ade in persona, e beh...non me lo potevo di certo far scappare un bocconcino del genere!! Lo incontrai ad una festa serale. A guardarci bene sembravano entrambi fuori luogo, a prima vista probabilmente più io che lui. Era una festa a cui stava in realtà partecipando Cheriè non io. Ah, per chi non lo sapesse Cheriè è la mia parte angelica, l’angelo di famiglia! Io ero Madoka, il demone. Eravamo una sorta di diavolo e acqua santa, e come scoprii di recente, una specie di dottor Jekyll e mr. Hyde. Lascio a voi capire chi fosse l’uno e chi l’altro.
    Ne ebbi la conferma quando vidi il suo ragazzo, Jones, tutto vestito elegante (come tutti i presenti). Egli era un amministratore delegato per un'importante azienda in città (non ricordo quale, non ha importanza) e a quanto pareva quella era una festa organizzata proprio da loro. Vi lascio immaginare lo sgomento nel trovarsi poi faccia a faccia con me. Tranquillo Jones, non ti rovinerò la serata. Ma non puoi biasimarmi se non sto più con te! gli dissi quando egli stava per iniziare ad agitarsi. Fortuna per lui a quella festa nessuno mi/ci conosceva, credo. Quella volta non avevo intenzione di rovinare la vita ai due, più che altro avevo voglia di un’altro tipo di divertimento, avevo voglia di sesso. Guardandomi intorno c’erano così tanti bei ragazzi/uomini, tutti vestiti eleganti, che mi facevano eccitare.
    Guardai il mio vestito e strappai spalline e pure la gonna rendendola striminzita; così ero più me stessa! Puntai poi un tipo che non sembrava affatto divertirsi, e a dirla tutta non sembrava neppure così a suo agio lì dentro. Egli sarebbe stata la mia voglia! Avevo deciso che volevo fare del sano sesso con lui...
    Gran bella festa eh... feci avvicinandomi a lui, con voce atona e per nulla divertita. Che ne dici di movimentarcela un po’!? aggiunsi avvicinando le mie labbra rosso fuoco sul suo lobo destro, mentre la mia mano scovolava nel suo sedere (ma sopra i pantaloni). Aveva 10/15 anni in più di me, ma se uno era figo era figo!!! E poi...aveva qualcosa che mi affascinò all’istante, un’aura non indifferente...chi o cosa era costui?
    Madoka Hargreaves
     
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8 replies since 29/5/2020, 18:58   164 views
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