A Change is Gonna Come

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Per Mokuren le giornate trascorrevano nella gioia più totale, cosa abbastanza comune per una bambina di 12 anni, anche se di comune lei aveva ben poco. La vita di Mokuren infatti era scandita dalle stranezze più assurde, ad iniziare da lei stessa. Fin che ne aveva memoria infatti, ella sapeva comunicare con le piante e sapeva fare cose assurde come ad esempio farle crescere a dismisura. Come se non bastasse poi aveva conosciuto tipi assurdi quanto lei, come Jack, il suo fidanzatino e sua madre Emily, colei che veniva chiamata Angelo, ed in effetti assomigliava proprio all’idea che lei aveva degli angeli. Pura, candita, celestiale (qualsiasi cosa potesse significare), gentile e buona.
    L’avevano fin da subito fatta sentire parte della famiglia, composta anche da altre persone che secondo lei erano anch’essi in grado di fare cose magiche, e Semola, il suo migliore amico, l’aveva lasciata tranquillamente frequentarli. Semola aveva le sembianze di un gatto rosso tigrato, ma in realtà era a metà strada dall’essere un angelo (proprio come Emily) e una persona in grado di trasformarsi in un animale, gatto nel suo caso. Essi venivano chiamati Mutaforma. Semola, il cui vero nome era Artemis, era l’angelo custode della piccola Ren, a sua insaputa, che credeva di avere un bellissimo animale da compagnia. E non le faceva assolutamente strano il riuscire a comunicare con lui, visto che pure con le piante poteva istaurare bellissimi dialoghi!
    C’era un’altra cosa poi che Mokuren ignorava, ovvero che lei era una fata, e dagli ultimi sviluppi invece Semola lo aveva finalmente capito. Per questo motivo da giorni stava cercando una fata per farla interagire con la sua piccola amica. Aveva già fatto un tentativo, mesi e mesi prima, ma si era rivelato un buco nell’acqua. Ora invece ne era certo che avrebbe funzionato. E aveva già trovato la candidata perfetta, Rose, una dolce fata dai capelli rossi che studiava nel college della città. Artemis aveva già indagato un po’, e l’aveva vista insieme ad un ragazzo piuttosto carino anche lui (nei modi) che quindi Rose non poteva che essere perfetta come candidata!!! A scuola si faceva chiamare Rebecca, non aveva capito io motivo, ma non se ne preoccupò.

    Finalmente a Vancouver era giunta la primavera, la stagione preferita di Mokuren che poteva riprendere a parlare con le sue amate piante. Quel giorno Jack era impegnato con suo padre Dean, un uomo bellissimo che non poteva essere altrimenti per essere l’uomo della bellissima Emily...Ren allora aveva deciso di dedicarsi un intero pomeriggio nel parco vicino casa, con Semola al suo seguito ovviamente. I genitori di Mokuren invece sapevano cosa fosse in realtà quel gatto, per questo motivo lasciavano spesso la loro figlioletta da sola con lui.
    Era una bellissima giornata di sole e mentre Ren si era appostata di fianco ad un roseto, Semola si appollaiò su di un albero lì poco distante. Una mezzoretta più tardi, mentre si stiracchiava, il rosso gattone notò Rose che beveva ad una fontanella a pochi passi da lui. Quale occasione perfetta per rifarsi vedere da lei...
    Qualche settimana prima:
    Ren se ne stava a pranzo dai Winchester e Semola aveva tutto il giorno libero, per sè, che invece usufruì sempre per la sua piccola amichetta. Aveva dunque aspettato il rientro a casa della dolce fata dai capelli rossi e si era palesato davanti a lei. Le miagoló felice e poi si strusciò sulle sue gambe. E si fece fare tante coccole.
    Stessa cosa due giorni più tardi, solo che erano nel parchetto vicino al suo college. E poi fuori della scuola di Mokuren, mentre la stava aspettando.
    Insomma, un po’ alla volta quel gatto si fece conoscere da Rose e a sua volta egli conosceva Rose...

    Semola scese dall’albero e si avvicinò a Rose, aspettando che ella si accorgesse di lui.

    Mokuren e Semola


    Edited by -Michelle - 6/6/2020, 15:44
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    .....

    Group
    Member
    Posts
    3,816

    Status
    Offline
    La vita a Vancouver, continuava tranquilla, le lezioni al college e la cosa più bella che le era capitata: conoscere Cody, anzi, ritrovarlo, visto che la sua vera identità era quella dell'albero dove lei era nata, dopo che avevano scoperto chi erano, il loro rapporto era diventato ancora più importante, erano inseparabili, anche se il migliore amico del suo ragazzo (sì ce l'aveva, ed ogni volta si imbarazzava a pensarci), Bradley, continuava ripetere che davano il diabete e lei non aveva subito capito cosa volesse dire, fin quando non le aveva spiegato che erano troppo sdolcinati, lei era diventata rossa in viso, lei si comportava come sempre, esprimeva i suoi sentimenti appieno, soprattutto nella sua parte da fata, quando sia lei che Cody, non erano in sembianze umane, accarezzandogli i rami e cantandogli dolce melodie. Quel periodo la città, si era tolta il vestito autunnale, con tutte le tinte rossastre ed aveva dato spazio alla primavera, alla rinascita, era bellissimo vedere i germogli che da lì a poco sarebbero fioriti e gli alberi, che si ripopolavano di foglie e fiori da tinte pastello, era il momento che preferiva e dove stava meglio, soprattutto i picnic all'aperto, dove si mangiava, con tutto questo bellissimo paesaggio attorno. Da qualche giorno, un gatto rosso, girava attorno al college, lei amava tutte le creature, quindi si avvicinò a lui senza nessuna paura e quest'ultimo si fece avvicinare, facendo le fusa, aveva due occhioni enormi, che le ispiravano tenerezza, erano talmente espressivi, che sembravano umani e l'aveva seguita un paio di giorni, si era affezionato in poco tempo a lei, ed era una cosa reciproca. E visto che Cody aveva lezione, decise di fare un giro nel giardino e si fermò ad una fontanella a bere e prese un colpo, quando quel gatto rosso, che la seguiva da giorni, le balzò davanti, mentre stava bevendo alla fontanella, rimproverandolo, mentre gli grattava dietro le orecchie. Chissà che ci faceva lì e soprattutto era come se volesse dirle qualcosa, chissà cosa voleva da lei, non era cattivo, l'avrebbe sentito, lo guardò, sperando che dissipasse i suoi dubbi e poi era impossibile, rovinare una così splendida giornata.

    Rebecca Rose Backer


    Edited by †Angel of nightmare† - 31/5/2020, 17:51
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Il gattone rosso si voltò in direzione di Mokuren che era tutta intenta a dedicare una canzoncina alla sua nuova amica piantina, e poi tornò con lo sguardo verso Rebecca e le miagolò dolcemente facendo le fusa ed avvicinandosi a lei. Sapeva che ella non poteva cogliere le parole che stava miagolando, anche se era una fata, in quanto solo Mokuren, la sua protetta poteva capirlo, ma sperava che dai suoi gesti ella potesse comprendere le sue intenzioni. Non voleva rivelarle il fatto che era un mezzo angelo, ma voleva comunicare con lei fingendosi l'animaletto -piuttosto intelligente certo- della bambina che accompagnava.
    Per questo motivo ora il micione stava intimando la ragazza a seguirlo, facendole notare la ragazzina che ora accarezzava le piante tutta felice, perché queste erano tornate a splendere, grazie alla sua voce. Poco prima infatti sembravano quasi morenti da quanto erano secche e tristi.
    Semola!!!! esclamò la ragazzina vedendo il suo gatto improvvisamente di fianco a lei, Hai visto che brava!!! esclamò dal momento che non si era accorta dell'ospite che il suo peloso amico le aveva portato. Mokuren era felicissima in quanto ultimamente i suoi poteri stavano aumentando ed era in grado di fare cose sempre più complicate. Ti ho portato un'amica fece allora lui miagolando in direzione della rossa. Artemis, questa era la vera identità del gatto, sperava che Rebecca potesse capire se la ragazzina era una fata come lei, o meno...Ren si alzò in piedi e si mise di fronte alla ragazza Ciao, je suis Mokuren!!! esclamò vivacemente porgendole la mano e parlando in francese, la sua lingua madre. Poi guardò velocemente in direzione del gatto, perché aveva portato quella bella ragazza da lei? E se l'aveva vista fare quello che aveva fatto? Semola non era sempre sul chi va la!!!! Allora perché ave condotto la signorina a lei!?
    Mokuren e Semola
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    .....

    Group
    Member
    Posts
    3,816

    Status
    Offline
    Ecco che il gatto si era di nuovo palesato, miagolando, quando gli era vicino, le dava una strana sensazione, non di malvagità, ma come se le nascondesse qualcosa, soprattutto perché la portò verso una bambina, che stava canticchiando per una piantina e quest'ultima, si era ripresa come se nulla fosse, chi era quella fanciullina e soprattutto come aveva fatto? Il gatto era andato proprio verso quella ragazzina inginocchiata e gli parlava, come se si conoscessero, quindi non era una coincidenza che si trovasse lì e lanciò un'occhiata in direzione dell'animale, cosa voleva da lei? Ma prima che potesse rincorrerlo, ecco che la bambina si era messa davanti a lei e si presentava con garbo e delicatezza, i suoi tratti, erano talmente dolci che pareva un angelo, ma non poteva esserlo, aveva visto ciò che aveva appena fatto, aveva anche dei poteri da fata, chi era?
    Bonjour Mokuren, Je suis Rebecca
    Le strinse la piccola mano, sorridendole, era impossibile non farlo davanti a quella splendida fatina.
    Ce chat est à toi?
    Le chiese guardandola, rendendosi conto che il suo francese era un po' arrugginito, se Semola era di Mokuren, tante cose sarebbero state più chiare, non del tutto, ma qualcosa.

    Rebecca Rose Backer
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Bonjour Mokuren, Je suis Rebecca le rispose la ragazza dai capelli rossi parlando la stessa lingua della piccola, la quale preferì non farle notare che come pronuncia mancava qualcosina, ma del resto ella non era francese, quindi doveva apprezzarne il fatto che lo conoscesse e si stesse rivolgendo a lei con la sua stessa lingua. Intanto le stava stringendo la mano e Mokuren provò una sensazione mai provata prima, una sorta di calore positivo si era come manifestato dentro di lei, e Artemis se ne accorse. Forse aveva visto giusto, la sua amichetta era una fatina! Ce chat est à toi? le chiese poi con una gentilezza che le ricordava un poco Emily, la mamma del suo fidanzatino, per questo non poté che sorriderle carinamente annuendo con la testa. Le piacevano le persone buone e gentili (e pure belle). Si chiama Semola disse con un perfetto accento americano; aveva optato di parlare inglese per farle sapere che la sua lingua la conosceva e quindi ella poteva rivolgersi a lei così, che magari le sarebbe stato più facile.
    Il gatto in questione miagoló qualcosa che solo Ren comprese; e ella si voltò immediatamente verso di lui con una strana espressione. Voleva dirgli a gran voce se stava miagolando sul serio, ma come poteva farlo davanti ad una perfetta estranea? Nemmeno Jack sapeva che ella parlava con Semola perché Semola le aveva vietato di rivelarglielo. Certo, i suoi poteri poteva mostrarglieli, quelli si, d’altronde anche lui sapeva fare cose speciali, ma sulla comunicazione con un gatto Semola era stato categorico: io per tutti sono un gatto normale e tu non puoi capire cosa miagolo. A nessuno devi dire questo nostro piccolo segreto, e Ren era stata di parola.
    E ora? Ora le aveva chiesto di mostrare alla sconosciuta quello che sapeva fare con i suoi poteri, altra cosa su cui era stato subito categorico; anche lì, non doveva saperlo nessuno...(solo Jack perché appunto era -più o meno- come lei).
    Mokuren tornò a guardare la ragazza; che forse anche lei sapeva fare cose così speciali? Semola pareva proprio convinto in quel suo miagolio, di mostrare cosa era in grado di fare con le piante. E d’accordo, infondo glielo aveva chiesto proprio lui di farlo, e finalmente poteva mostrare i suoi poteri a qualcun altro!!! Lei che aveva sempre voluto mostrarli al mondo intero!!! Voglio farti vedere una cosa... le disse ora usando un tenero accento francese. Ma mi devi promettere che non lo dirai a nessuno!, aveva detto la classica frase di rito (in un americano perfetto). La stava guardando dritta negli occhi e quello sguardo le era subito sembrato così sincero, che si poteva fidare di lei, e non al 100% ma addirittura al 1000%!!! Quella ragazza le dava una forte buona impressione; si sentiva così a suo agio con lei, come non le era mai successo prima.
    Semola miagoló di nuovo strusciandosi sulle sue gambe e poi andò a sedersi poco distante. Ren guardó Rose, la prese per mano (di nuovo provò una sensazione bellissima) e la portò nel roseto lì vicino. Si guardò con attenzione intorno, e non trovandovi nessuno nelle vicinanze, si concentrò su di una bella rosa rosso acceso e cantando una lieve melodia, essa aumentò le sue dimensioni. E come si sentiva bene, Mokuren...
    Mokuren e Semola
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    .....

    Group
    Member
    Posts
    3,816

    Status
    Offline
    Quella bambina era davvero singolare, quando prese quella manina nella sua, fu invasa da un'ondata di calma e rilassatezza e per una bambina, avere dei poteri così, era molto singolare, per la sua età era già molto potente e in più conosceva anche le buone maniere, visto che le sorrise e le annuì, di certo con quel sorriso, avrebbe sciolto la neve come se fosse stata messa sotto il sole ed emise un respiro di sollievo quando parlò nella sua lingua, almeno così, non avrebbe dovuto usare il suo pessimo accento francese.
    Semola, hai combinato tu, tutto questo?
    chiese con un sopracciglio alzato, riferendosi a quel gatto, non era una semplice coincidenza che si fossero incontrate e c'era lui di mezzo. Non le era sfuggito lo sguardo di Mokuren verso Semola, iniziava ad avere qualche dubbio su di loro, soprattutto avevano uno strano comportamento, poi la bambina tornò con il viso su di lei, cosa voleva mostrarle? Sperava davvero nulla di brutto, a quel punto sarebbe scappata, quindi si limitò ad annuire, non sapendo nemmeno lei che fare. La prese per mano e la portò in un roseto, lei era ancora stranita, cioè, non capiva cosa stava succedendo, ma quando Mokuren si mise davanti ad una rosa, ed iniziò a canticchiare, questa si ingigantì, sbarrò gli occhi, come aveva fatto? Era una fata anche lei? Ma quella sensazione non le era del tutto famigliare, doveva per forza esserci altro, le si sedette accanto e mise le mani verso la pianta, facendola tornare alle sue dimensioni reali, non si doveva giocare con la natura, lei doveva essere sempre rispettata, però doveva avere la prova definitiva, si guardò attorno, per essere certa che non ci fosse nessuno che le potesse vedere.
    Mokuren ti va di vedere una cosa?
    Le sorrise e le fece l'occhiolino, come per dirle che era solo un loro segreto. Si concentrò e dalla sua schiena comparvero due ali, appunto da fata, se anche la bambina le avesse avute, significava che anche lei apparteneva al suo popolo e da quando era arrivata a Vancouver era la prima che conosceva e questo l'avrebbe riempita di felicità.


    Rebecca Rose Backer
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Semola, hai combinato tu, tutto questo? chiese la ragazza con una dolcezza che non preludeva guai o quant altro. Il gatto, la guardava tranquillamente, come se fosse un gatto normale, mentre Mokuren sorrideva.
    Poi, davanti alla rosa cresciuta, Rose le si sedette accanto e le mise una mano davanti. Non era né spaventata ne perplessa, Semola aveva colto il giusto e la piccola Ren stava iniziando a capire perché il suo gattone rossiccio le aveva detto di mostrarle i suoi poteri; ora ancora di più, dal momento che la rosa, era tornata alle sue normali dimensioni.
    Mokuren ti va di vedere una cosa? le chiese la rossa mentre ella esclamò un wow!!! affascinata da quanto appena visto.
    Rose le fece l’occhiolino e Mokuren capì che quello che stava per mostrarle doveva rimanere segreto, proprio come la cosa di poco fa. La cosa che successe dopo lasciò la ragazzina ancora più esterrefatta, dal momento che non aveva mai visto una cosa del genere: dalla schiena della ragazza comparvero due splendide ali.
    Semola non fece una piega perché già sapeva che quella ragazza era una fata.
    Ma sono stupende!!! esclamò lei a bocca e occhi spalancati. Sembri una fata... disse subito dopo tutta estasiata e quando ella pronunciò quella parola sentì dentro di se, ancora una volta, una sensazione strana e positiva, di benessere; e solo Rose poté percepire ora che ella era una fata proprio come lei, mentre Ren si toccava la schiena alla ricerca delle sue ali...Sì, anche lei doveva averne un paio, ne era quasi sicura...
    Semola guardava dalla sua postazione l’evolversi della situazione da egli creata.
    Mokuren e Semola
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    .....

    Group
    Member
    Posts
    3,816

    Status
    Offline
    Chi poteva pensare che avrebbe trovato un'altra fata lì, credeva di essere sola e nonostante Cody, di tanto in tanto le mancava la sua casa e vedere quella bambina, cosa aveva fatto l'aveva resa felice, si erano scambiate un segreto, senza dirlo ad alta voce, ma con dei semplici gesti, anche se si sentiva un po' osservata da quel gatto e si chiese se avesse architettato lui tutto ciò e che doveva esserci altro sotto, quell'animale si comportava troppo in modo strano, quasi umano, lo fissò cercando di capire cos'era, ma Mokuren catturò nuovamente la sua attenzione e le sorrise dolcemente.
    Io sono una fata e lo sei anche tu
    Era sicura di non sbagliarsi, la fece ridere, ma non per prendere in giro, come la bambina cercava le ali sulla sua schiena, era come parlare per un infante, tutti avevano i propri tempi, non c'era un tempo specifico, ed era certa che quando le sarebbe spuntate sarebbero state bellissime.
    Prova a chiudere gli occhi e pensare a delle ali, le più belle che tu abbia mai visto, proprio quelle saranno le tue; vedi io le nascondo ma con te posso mostrartele
    Le si avvicinò, prendendole le mani fra le sue e a quel contatto, la sensazione di pace e serenità che le diede, fu la certezza che in Mokuren c'era qualcosa.

    Rebecca Rose Backer
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Io sono una fata e lo sei anche tu le stava dicendo la bella ragazza mentre ella cercava in tutti i modi di ricercare le (eventuali) ali che sarebbero dovuto spuntare fuori dalla sua esile schiena di bambina. Ma niente, esse parevano non voler spuntare, così sul volto di Mokuren comparse una smorfia di dissenso. Ma non di sconforto, la piccola Ren era una ragazzina piuttosto ottimista e che non si dava mai per vinta. Prova a chiudere gli occhi e pensare a delle ali, le più belle che tu abbia mai visto, proprio quelle saranno le tue; vedi io le nascondo ma con te posso mostrartele le stava dicendo Rose vedendola alla ricerca delle ali. Le si avvicinò e le prese le mani, in modo da costruire un legame con la piccola fatina; entrambe privarono poi una sensazione di piacevole tepore.
    Semola si affiancò loro e miagoló un affidati a lei, Mokuren che ovviamente comprese solo lei. Ren chiuse gli occhi e cercò di concentrarsi ma non solamente sul farsi spuntare fuori le ali, ma proprio cercava di percepire qualsiasi cosa che potesse farle capire di essere una fata.
    C’era un angolo di quel parco che a Mokuren piaceva molto, perché era abbastanza tranquillo e silenzioso. Non era molto ben tenuto, forse perché era lasciato lì allo sbando. Per questo motivo era proprio lei che di tanto in tanto -spesso- vi si recava lì a curare le piante. Con la sua voce melodica. Comunicava con loro...
    Per non parlare che aveva fatto crescere una margherita rendendola gigante solo sorridendole; o quella volta che si era arrampicata su di un albero per raggiungere Semola, ed era scivolata giù, sempre più giù, fino che un ramo le aveva fatto da atterraggio morbido.
    E poi quando ogni tanto si sentiva triste, malinconica o arrabbiata, per calmarsi si immaginava sempre questo grande albero di magnolia fiorito davanti a se. Così facendo, il suo respiro rallentava e veniva pervasa da una sensazione di pace antica. (Quello era l’albero da cui era nata e da cui i suoi genitori adottivi le avevano dato io nome: Mokuren significava magnolia in giapponese). E tornava felice e allegra.

    Improvvisamente alle sue orecchie (e pure a quelle di Rose) giunse un lontano e dolce canto; Ren aprì gli occhi e guardò dritta verso la direzione in cui poteva sentire quelle bellissime voci. Semola guardò prima le due ragazze e poi la direzione in cui entrambe stavano puntando. Egli non vedeva niente, ma tornando con gli occhi alle due fate e guardando le loro espressioni beate e calme, capì che qualsiasi cosa esse avessero visto, era una cosa positiva e per nulla pericolosa.
    Rose prese per mano la bambina ed entrambe si avviarono verso quel ponte fatato che doveva ancora mostrarsi ai loro occhi; con Semola al seguito. Poco più in là un folletto le stava aspettando. Tutti e tre: avrebbe indicato loro la strada che li avrebbe portati al ponte (se erano degni) o altrove (se non erano degni). Il ponte mai si sarebbe fatto vedere da cuori impuri e dagli animi cattivi...
    Mokuren e Semola
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    .....

    Group
    Member
    Posts
    3,816

    Status
    Offline
    Quella bambina le dava un sensazione rispetto alle sue sorelle fatate, non era come lei, era simile eppure allo stesso tempo completamente diversa, stare accanto a lei, le dava molta pace, come se nulla dall'esterno potesse toccarla, aveva un potere molto forte, che messo dalla parte del bene, poteva davvero cambiare il mondo in meglio.
    La bambina era caparbia, non si buttava giù, sebbene le ali non fossero ancora spuntate, ma c'era tempo; aveva incontrato fate precoci, altre che ci avevano messo più tempo, ma alla fine le ali era sempre state tutte bellissime, colorate come quelle di una farfalla; le prese le mani e sentì un calore pervaderle tutto il colpo e sorrise senza nemmeno volerlo, gli angoli della sua bocca, lo avevano fatto in un riflesso involontario. Intanto quel gatto miagolava, ed aveva compreso che avevano un linguaggio segreto, tanti passi faceva Mokuren, tanti ne faceva lui, come un angelo custode ed un giorno ci sarebbe andata a fondo a quella questione, ma fu interrotta dal suo momento investigativo da un canto in lontananza che anche la bambina aveva udito, perchè contemporaneamente si voltarono in quella direzione, non avvertiva pericolo, ma preferiva lo stesso capire prima cosa stava accadendo, ma fu un attimo fugace, visto che davanti a loro c'era un ponte fatato, da quanto tempo non ne vedevo uno, il suo viso si illuminò a quella visione, ed un folletto le attendeva come per farle da guida, ancora mano nella mano, lo attraversarono, il cuore colmo di gioia, solo chi aveva pensieri cattivi non sarebbe passato, ma non loro, che volevano solo vedere cosa c'era dall'altra parte. Lasciandosi alle spalle un mondo, per entrare in uno ancora più meraviglioso, ed aveva con sè una piccola e intrepida compagna di viaggio e un gatto.

    Rebecca Rose Backer
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Le due fate attraversarono così il ponte arrivando faccia a faccia con due troll. Mokuren lì guardò spaventata, si voltò subito indietro alla ricerca di Semola che però non vide. Rose le strinse la mano e uno strano, ma piacevole calore, si propagò su fino al suo petto. Stava bene con lei.
    Dolce fatina. Non preoccupare lei deve parló uno dei due troll, quello di sinistra, rivelando uno strano modo di parlare. Perfino lei che era francese conosceva perfettamente l’inglese, pensó ella con un piccolo bofonchio, che i due troll non captarono. Esseri un poco stupidi e poco svegli erano. Però il loro lavoro lo sapevano fare egregiamente.
    Non aver paura; ti devi fidare. E se ti va puoi dargli un nome. Io ho fatto così le disse facendole capire che quel posto ella lo conosceva.
    Kiches e Sarjalian!! esclamò la bambina e non poteva trovare nomi più complicati. Ma come li disse, il suo cuore divenne completamente caldo e tranquillo.
    Un troll sembró sorridere, mentre l’altro tornó a parlare potete passare... e all’unisono si aprirono per farle passare.
    Così le due fate si ritrovarono in un ponte che si riveló subito fatato. Anche Semola sarebbe potuto passare, perché puro di cuore, ma aveva preferito lasciare le due simili fra di loro.
    Qui Mokuren si sentì beata, felice, eccitata, insomma, benissimo e se stessa. Si avvicinò velocemente alla “parete” di destra e si sporse per vedere l’acqua che scorreva sotto. Era tutta colorata, come un arcobaleno che scorreva al posto delle acque. Era bellissimo.
    Guarda Rose!!! Non è meraviglioso!!! e nel mentre che la richiamava lì vicino, nel suo corpicino sbucarono fuori due ali, dal colore verde molto chiaro e forse ancora un po’ sbiadito. Ella non si accorse subito, fu Rose a farglielo notare. Mokuren rimase ancora più stralunata e felice; quindi davvero era una fata?...e quelle erano le sue ali...? Wow!! Era tutto così emozionante!!! Abbracció Rose, mentre non vedeva l’ora di dirlo a Semola e anche a Jack!!! Lei era una fata...
    Mokuren e Semola


    ROLE CONCLUSA
     
    Top
    .
10 replies since 31/5/2020, 11:00   186 views
  Share  
.