Chi poteva pensare che avrebbe trovato un'altra fata lì, credeva di essere sola e nonostante Cody, di tanto in tanto le mancava la sua casa e vedere quella bambina, cosa aveva fatto l'aveva resa felice, si erano scambiate un segreto, senza dirlo ad alta voce, ma con dei semplici gesti, anche se si sentiva un po' osservata da quel gatto e si chiese se avesse architettato lui tutto ciò e che doveva esserci altro sotto, quell'animale si comportava troppo in modo strano, quasi umano, lo fissò cercando di capire cos'era, ma Mokuren catturò nuovamente la sua attenzione e le sorrise dolcemente.
Io sono una fata e lo sei anche tu
Era sicura di non sbagliarsi, la fece ridere, ma non per prendere in giro, come la bambina cercava le ali sulla sua schiena, era come parlare per un infante, tutti avevano i propri tempi, non c'era un tempo specifico, ed era certa che quando le sarebbe spuntate sarebbero state bellissime.
Prova a chiudere gli occhi e pensare a delle ali, le più belle che tu abbia mai visto, proprio quelle saranno le tue; vedi io le nascondo ma con te posso mostrartele
Le si avvicinò, prendendole le mani fra le sue e a quel contatto, la sensazione di pace e serenità che le diede, fu la certezza che in Mokuren c'era qualcosa.