Gives You Hell

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline

    Many many years ago...

    Prima che la storia cominci è giusto far sapere di come inizialmente Nick apprezzasse Lucifer, e di come gli era veramente amico. Detto ciò, sedetevi comodi e leggetevi una piccola parte di storia non irrilevante. Si alzi dunque il sipario sull’inferno dove tutto ciò avvenne...

    Era una giornata come un’altra e Lucifer aveva chiesto un piacere al suo amico (parlare di amicizia fra Demoni non è proprio cosa corretta...) Nick; il capo dei Demoni non era solito chiedere favori, se non che potesse riguardare la sua adorata figlia Lilith. Solitamente si serviva di Anaïs, un’altra anima -chiamiamola- perduta che prese sotto la sua ala protettrice, ma alle volte era anche Nick ad occuparsi di tale faccende. Glielo aveva chiesto proprio lui un giorno ”Se hai bisogno non esitare a chiedere” gli aveva detto ovviamente riferito alla faccenda Lilith. Era scaltro Nick, molto. Non che Lucifer non lo fosse, sia chiaro, ma mai avrebbe sospettato il piano che un po’ per volta quel Demone stava avviando sotto i suoi occhi. Innanzitutto doveva avvicinare a sè Lilith, la persona a Lucifer più vicina, farsela amica; si sa, la persona direttamente interessata non si accorge mai di quello che gli succede attorno e che lo riguarda, cosa che invece occhi esterni potrebbero notare. E gli occhi esterni di Lucifer erano quelli di Lilith. Ella avrebbe certamente notato qualcosa che non andava nel comportamento che Nick avrebbe iniziato ad avere di lì a poco nei riguardi di suo padre, per cui Nick doveva “coccolarsela”, farsela amica, per distrarla. Come detto, era scaltro Nick. Molto.
    Mi hai portato quello che volevo!? domandò la ragazzina guardando il Demone davanti a se, il quale stringeva un bambino terrorizzato. Nick mollò la presa e glielo sbattè davanti Si chiama Greg e ora è tuo amico! le disse puntandole lo sguardo finto di qualcosa di fraterno. Lilith si aprì in un tetro sorriso Su Greg, non essere timido...Vieni a giocare con me disse prendendogli la mano e trascinandolo verso la sua cameretta, canticchiando una canzone che aveva imparato sulla Terra, chiamata Sympathy For The Devil.
    Erano questi i favori che Lucifer richiedeva alle volte ad Anais o a Nick, quello di portare delle vittime umane con cui la sua bambina potesse giocare!
    Due secondi più tardi al fianco del Demone della follia, si materializzò Lucifer e i due si guardarono. Bastò uno sguardo per far capire che la questione Lilith era stata sistemata.
    Cosa facevano poi due Demoni per divertirsi insieme? Beh, uno dei loro passatempi preferiti era quello di gustarsi le torture inflitte alle belle donne: Nick preferiva guardare solamente, mentre Lucifer era quello a cui piaceva anche partecipare. E così eccoli lì davanti a questa donna sulla trentina nuda, già piena di tagli e sangue che sgorgava a da ogni dove...Nick si leccò le labbra felice.
    Nick Lilith
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    .....

    Group
    Creatures
    Posts
    3,837

    Status
    Anonymous
    La caduta dal Regno dei Cieli era stata violenta e così dolorosa che sembrava non finire mai, eppure anche mentre le mie candide ali bruciavano togliendomi il iato per un'agonia mai provata, non ero riuscito a trovare neanche il più piccolo accenno di pentimento. La mia ribellione aveva ispirato svariati miei fratelli e sorelle, spianando loro la strada per voltare le spalle a Papà e mettere in dubbio la sua Parola non così priva di difetti come in tantissimi ancora credevano. Ed era stato solamente l'inizio, il sasso che aveva gettato le basi, che formava le fondamenta del mio Impero. Sin dal principio mi ero assicurato che le gerarchie e le regole venissero apprese, seguite e mai infrante, perchè pur essendo dei ribelli il caos poteva funzionare solo se inflitto ad altri, mai vissuto in prima persona. La cosa più importante che ogni demone doveva tenere a mente era che il sottoscritto sedeva al vertice e deteneva il potere, come in un enorme grattacielo io occupavo l'attico e lì nessuno aveva accesso... Tutto ciò che accadeva al di sotto non mi importava. Potevano uccidersi a vicenda se proprio lo desideravano, mi era sufficiente che il numero dei miei sudditi continuasse ad aumentare e rivaleggiare contro quello dei miei ex-fratelli e sorelle in Paradiso. Anche se non era totalmente veritiero o corretto dire che non avevo altre priorità quando esisteva Lilith: mia figlia. Ero già ponto a portare l'Inferno sulla Terra da millenni, ma dopo aver avuto Lilith era come se anche l'ultimo pezzo di moderazione che avevo nell'agire se ne fosse completamente andato e riuscivo a comprendere ancora meno l'atteggiamento che mia Padre aveva verso i suoi figli, verso di me, in favore delle sue preziose creature umane. Tuttavia, in un certo senso ero anche riuscito a trovare una certa utilità nelle creazioni di Dio, sentendomi quasi grato della loro presenza nel mondo poichè erano il passatempo preferito di Lilith. - Niente scalda di più il cuore di un padre - avevo commentato con tono quasi sognante nel sentire la risata di mia figlia echeggiare sopra alle grida delle anime, come il trillo di campanelli suonati dal vento, rivolgendomi a Nick: uno dei miei sottoposti più fidati al quale davo spesso il compito di intrattenere la mia Lilith e che per questo rischiava molto più di chiunque altro avesse mai dovuto deludermi... - Sai, sei l'unico che non chiede mai ricompense di alcun tipo anche se le meriti più tutti per come soddisfi le richieste del mio dolce demonio - ogni parola era ben calcolata, mentre i miei occhi restavano catturati dalla scena di tortura di fronte a noi anche se da qualche tempo non mi soddisfaceva più un gran che... Non stavo accusando Nick di niente, era fedele e lo provava di continuo, ma una buona dose di sospetto era uno degli ingredienti base di un sovrano che non aveva alcuna intenzione di passare la corona. - Odio citare mio Padre, ma... Chiedi e ti sarà dato. O almeno rifletterò sulla possibilità che ti venga dato - non ero tipo da fare promesse che non potevo mantenere e per questo era un bene porre sempre dei limiti, come lo era il ricordare ai miei sudditi che i loro servigi non prevedevano alcun tipo di ricompensa e se ne ricevevano una avrebbero dovuto lavorare ancora di più per continuare a meritarla, senza farmi pentire del riconoscimento che gli avevo conferito.


    Lucifer Morningstar
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Quante volte Lucifer aveva pronunciato tale frase nei riguardi di Nick: se mi deluderai rischierai più di chiunque altro; questo perché Nick era uno dei demoni a lui più vicini, e mai si sarebbe sognato che l’amico potesse tradirlo o semplicemente deluderlo. Mai. (E per questo se ciò sarebbe avvenuto Lucifer avrebbe riservato al suo “amico” un trattamento del tutto speciale!). Eppure di lì a poco ció sarebbe proprio avvenuto... Nick l’avrebbe tradito prendendosi il suo impero, fra l’altro con una tale facilità, dal momento che egli aveva ottenuto la più completa fiducia non solo di Lucifer, ma anche della figlia Lilith. E la delusione fu davvero tosta, quando egli lo scoprì. Per questo motivo il vero Re degli Inferi non si risparmiò con il traditore... ma torniamo al nostro presente, e passato di chiunque altro...

    Sai, sei l'unico che non chiede mai ricompense di alcun tipo anche se le meriti più tutti per come soddisfi le richieste del mio dolce demonio le parole di Lucifer risuonarono come un echeggio pungente ma solamente per Nick, che già sapeva del suo diabolico piano. Per Lucifer risuonavano certamente in un modo un pochino differente, di uno che riponeva nell’altro la sua fiducia, ma che allo stesso tempo era anche pronto a fare qualsiasi cosa di veramente terribile se essa fosse stata minata.
    Nick e Lucifer si trovavano davanti a delle scene di tortura e questo che ne venne fuori era un semplice dialogo fra “compagni”. (Era difficile etichettare un rapporto fra Demoni, specie se uno di quelli era proprio Lucifer in persona...)
    Al momento ho tutto ciò di cui ho bisogno, Lucifer fece il Demone dagli occhi di un azzurro spento, quasi morto, senza distogliere lo sguardo dalla vittima che aveva scelto. Per loro quello spettacolo era una cosa ormai abitudinaria per questo ormai non provavano nulla di particolare; nemmeno le voci stridule e terrorizzate di quelle povere persone mandate a soffrire per l’eternità, potevano in qualche modo destare un certo interesse o piacere. Eppure era in questo tempo di contesto che i due si ritrovavano maggiormente a parlare insieme. La risposta che egli diede era abbastanza realistica alla sua verità.
    Odio citare mio Padre, ma... “Chiedi e ti sarà dato”. O almeno rifletterò sulla possibilità che ti venga dato continuó il Re degli Inferi e beh, aveva nominato Dio, la persona che forse Nick “stimava” più di tutte. (E anche qui trovare una parola per definire ciò che un Demone provava per un’altra persona non era cosa facile...). Egli bofonchiò qualcosa, Lucifer sapeva tutto del passato di Nick, o meglio quello che c’era da sapere: nato Angelo, fatto divenire da Dio un Decaduto, per poi finire a farlo diventare quello che era oggi, ovvero una Creatura più affine a se stessa. Lo aveva in qualche modo salvato quindi...Se mai avessi smania di qualcosa so che posso fare affidamento su di te aggiunse allora Nick con mezzo sorriso, poi facendo cenno di congedarsi, perché ormai lo spettacolo davanti a se non era più in alcun modo di suo interesse. Stessa cosa parve pensarlo anche Lucifer che lo seguì a ruota, poi andando chissà dove...
    Nick andó da Lilith ma risultó essere una casualità, non voleva farle pensare che fosse tutto parte del suo gioco... Lilith d’altro canto non sospettava di nulla perché non c’era nulla da sospettare nel comportamento di quel Demone. Di tanto in tanto si ritrovava a leggergli la mente, lo faceva con chiunque del resto, e con Nick lo faceva con più frequenza; era stato proprio suo padre a chiederglielo, forse perché nel suo profondo aveva percepito che in lui c’era qualcosa di anomalo...Ma Nick conosceva bene i poteri della Demonietta, e quando si trovava con lei la sua mente era sgombera da qualsiasi pensiero circa il suo piano. Anzi, a volte pensava a delle cose di proposito, ma senza mai eccedere. Era scaltro Nick...

    Nei giorni a seguire si era dilungato con una battaglia privata, non aveva a che fare con Lucifer o quant’altri, no; era solo una sua battaglia personale. Aveva vinto. In genere era agendo in solitaria che dava il meglio di sè. Poi fu richiamato da Lucifer che doveva affidargli un compito. Papà ti vuole, era chiaramente Lilith a parlare (Anais non si riferiva mai a lui come papà, in fondo i due non si erano mai ritenuti padre e figlia). Nick roteò gli occhi dai due Demoni con cui stava parlando e lì portó sulla ragazzina; nessuno si azzardava mai ad interrompere una discussione fra Demoni, a meno che essi non fossero Lucifer o Lilith. Nick si congedò subito e con il teletrasporto si fece trovare dinanzi al suo Re; era sempre molto dedito a lui, e ad ogni suo richiamo o richiesta, egli era presentissimo ed efficientissimo. E anche questo faceva parte del suo piano. Chiunque lì all’Inferno sapeva della sua fedeltà nei riguardi di Lucifer, per questo motivo ad atto compiuto (nel futuro più prossimo), tutti gli credettero...Veniva talvolta etichettato come “cagna di Lucifer”, ma ovviamente accoglieva quella frecciatina con menefreghismo più totale. Mi hai fatto chiamare Lucifer? Che posso fare per te!? chiese guardandolo con rispetto, perché ora era al suo cospetto.
    Nick Lilith
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    .....

    Group
    Creatures
    Posts
    3,837

    Status
    Anonymous
    Non avrei mai sognato di dirlo e quasi stentavo ancora a crederlo le poche volte in qui mi permettevo di esprimerlo a parole, ad alta voce, quasi a esorcizzare quel pensiero senza però ottenere l'effetto desiderato. - Mi annoio a morte - un sospiro sofferto, al limite dello sconsolato, aveva lasciato le mie labbra mentre gli ennesimi demoni di bassa lega si prostravano ai miei piedi fieri della loro condotta e dei loro raggiungimenti. "Oh, un'altra anima da dannare... Proprio la novità che stavo cercando!" avevo pensato sarcasticamente, arrivando ad alzare gli occhi verso il cielo, o almeno quello che si poteva considerare cielo negli Inferi, facendo segno con un gesto svogliato della mano di portare via i suddetti demoni e la coppia di umani che non sembrava voler smettere di piangere ed urlare anche quando nessuno gli prestava attenzione.
    Al mio fianco Lilith, come il sottoscritto, non era particolarmente interessata da quello che la circondava e preferiva indirizzare tutta la sua concentrazione su di una deliziosa bambola rituale indonesiana per le possessioni che le avevo regalato molto tempo fa e che sembrava aver riacceso la sua giocosità - Mio piccolo Anticristo ho bisogno che tu vada a chiamare Nick per me - mi ero rivolto affettuosamente verso mia figlia, passando una mano tra i suoi riccioli scuri e sorridendole anche se i suoi occhi non avevano mai lasciato la bambola. L'avevo guardata sparire e nell'attesa, che ero certo sarebbe stata breve, i momenti della mia conversazione con Nick di qualche giorno prima tornavano a galla ed il suo non cercare o reclamare mai premi e gloria, almeno di fronte a me, era qualcosa di cui mi compiacevo dovevo ammetterlo; anche se sapevo che non ci si poteva fidare dei demoni. Dopotutto li avevo praticamente creati io: l'ingannatore per eccellenza. Tuttavia Nick era la scelta più ovvia per dare vita al mio progetto, superando anche Anais che seppur graziata dall'essere considerata come una figlia per me, nessuno all'Inferno l'avrebbe presa sul serio in una posizione di comando. - Mi hai fatto chiamare Lucifer? Che posso fare per te!? - avevo alzato lo sguardo di fronte a me, accennando un ghigno compiaciuto per la celerità con la quale Nick si era palesato, ma prima di rispondergli mi ero premurato di ringraziare Lilith posando un lieve bacio sulla sua fronte per poi lasciarla libera di vagare un po' dove avrebbe preferito. - Puoi fare quello che ti riesce meglio: eseguire gli ordini - avevo risposto poi con ovvietà al demone, spostandomi appena sul mio trono e invitandolo ad avvicinarsi con una mano. - Credo che mi concederò una vacanza - avevo aggiunto con un tono di voce che suggeriva quasi che stessi ancora soppesando la cosa tra me e me, invece di star parlando con Nick - Ho bisogno che tu tenga le riga del mio esercito qui negli Inferi in mia assenza - ovviamente nessuno poteva prendere il comando a parte me, ma ero cosciente del fatto che Nick era rispettato nei vari gironi infernali ed in alcuni persino temuto... Per questo non potevo oggettivamente chiedere a nessun altro di portare avanti un simile compito, ma per quanto ero certo che il demone avrebbe fatto un ottimo lavoro ci tenevo a tenere ben chiaro che era solo qualcosa di temporaneo e non avrebbe avuto alcun tipo di effetto a lungo termine su di lui ed i suoi possibili privilegi. - Domande? - mi ero alzato dal mio trono - che segretamente odiavo ed utilizzavo per il solo scopo di sottolineare la mia superiorità e per intimidire - scambiando uno sguardo d'intesa con Mazikeen, l'unico demone di cui mi potevo fidare ciecamente dato che la sua ragione d'esistere consisteva nel proteggermi da qualsiasi pericolo, che con un sorriso macabro si era spostata posizionandosi alle spalle di Nick pronta a colpire in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo.


    Lucifer Morningstar
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Nick per tutti quegli anni aveva studiato Lucifer in attesa di mettere in atto il suo piano migliore. All’università avrebbe di certo preso un 30 con la lode, se fosse stato uno studente, ma all’inferno l’università non esisteva, e più che altro in quegli anni l’università non esisteva da nessuna parte. Lo stava facendo solamente per se stesso. Inizialmente non era così. Voleva bene -se così si poteva dire- a Lucifer. Si fidava di lui e aveva fatto di tutto perché quella fiducia potesse essere ricambiata; fino a che qualcosa si spezzò. Il Demone di rango minore non fu certo di quando ciò avvenne di preciso, ma era chiaro che il motivo scatenante fu l’invidia. Brutta bestia l’invidia, anche per un Demone. Si iniziava a chiedere perché dovevano essere le parole di Lucifer a decidere ogni cosa; perché il nome Lucifer dovesse incutere timore; perché Lucifer doveva essere così famoso. E non lui. Era tempo di cambiare, doveva essere lui il più forte, rispettato e temuto di tutti. E questo sarebbe stato il suo scopo da lì in avanti.
    Da una decina d’anni -anno più anno meno- si era reso conto che Lucifer si stava annoiando, come infatti l’espressione del suo viso molto spesso lasciava trasparire, quando non faceva altro che fare le stesse cose, giorno dopo giorno. Proprio come in quel momento in cui insieme a Nick si stava godendo -se così si poteva dire- le torture altrui. Sembrava proprio che in questo momento stesse pensando ironicamente a quanto bello fosse vedere altre cose, magari mai viste prima!! Le labbra di Nick assunsero una lieve inarcatura sadica e felice; ormai mancava davvero poco perché potesse mettere in atto questo suo piano!

    Ed ecco l’ennesima volta in cui Lucifer si era ritrovato a guardare una coppia di umani che venivano torturati da alcuni demoni che facevano di tutto per compiacerlo, non riuscendoci proprio. Lilith era lì con lui quel giorno, ma solamente perché vi si era ritrovata per puro caso; lei non era solita ad assistere a scene del genere, non perché fosse una bambina, ma perché non ne era mai stata minimamente interessata. Anche se a guardarla ora chiunque avrebbe pensato che lo spettacolo delle torture le stesse procurando piacere e ilarità. In realtà era tutta sorridente perché stringeva fra le mani un bellissimo regalo fatto da papino, una bellissima bambola rituale indonesiana per le possessioni. La aveva già da un bel pó, ma poi se ne era scordata e ora che l’aveva ritrovata, ne era di nuovo tutta entusiasta.
    Mio piccolo Anticristo ho bisogno che tu vada a chiamare Nick per me gli disse Lucifer distogliendo la sua (poca) attenzione da ciò che stava guardando, e portandola sui capelli della ragazzina, la quale, senza distogliere il suo sguardo dalla sua bellissima bambola, si voltò dall’altra parte e sparì dalla vista di chiunque. Lilith era sempre stata una di poche parole, più pratica e sbrigativa, cosa che probabilmente le aveva insegnato suo “padre”, o forse era proprio così di suo. E quando papà chiedeva, ella si muoveva nell’immediato più prossimo; e fu così che Lucifer si era ritrovato di fianco Nick in circa cinque secondi. Anche egli era sempre stato ubbidiente con quello che fino a poco tempo prima, poteva definire un vero amico. Quindi appena Lucifer chiamava Nick rispondeva.
    Mi hai fatto chiamare Lucifer? Che posso fare per te!? domandò cordiale e con un tono di vero rispetto, cosa che continuava a portargli ancora, forse perché lo sentiva davvero dentro, o forse per non smascherare il suo piano diabolico. In più conosceva molto bene i poteri di Lilith, che era bene non fare nessun tipo di segnale. La ragazzina sorrise al bacio sulla fronte del padre, e si congedò senza proferire parola, ma entrambi i due demoni adulti sapevano cosa ella sarebbe andata a fare con il suo bel giocattolino, che non servivano parole per dirlo.
    Puoi fare quello che ti riesce meglio: eseguire gli ordini rispose Lucifer pacato e serio avvicinandosi al suo trono e intimando Nick a seguirlo, cosa che egli fece. Il suo volto era impassibile, ma dentro di se poté sentire un piccolissimo fremito, non capendo dove volesse andare a parare con quella frase. Era serio oppure aveva iniziato ad avere alcuni dubbi su di lui...!? Credo che mi concederò una vacanza continuò a parlare e sebbene Nick dovesse sembrare apatico e atono, dentro di se si stava scatenando una piccola bufera, perché quelle parole che stava udendo, stavano confermando la teoria che avevo già da un bel pó: Lucifer si stava annoiando dell’Inferno. Ho bisogno che tu tenga le riga del mio esercito qui negli Inferi in mia assenza. Solo ora sul volto del demone minore comparve un piccolo accenno di perplessità, mentre il suo sguardo esprimeva gratitudine pura e vera; Lucifer si fidava così tanto di lui e questa ne era la conferma. Era un demone Nick, per cui non si sarebbe sentito affatto una merda ad accoltellare quella fiducia. La cosa sarebbe stata temporanea per cui, il capo fu ben preciso, per cui precise sarebbero state anche le scelte future di Nick.
    Domande? finì poi il suo breve discorso alzandosi dal trono; e beh, di domande in realtà ne aveva davvero molto poche, ma per risultare più credibile doveva farne alcune. Intanto sentiva lo sguardo pungente di un terzo demone alle sue spalle: Mazikeen, il consigliere -chiamiamolo così- di Lucifer. Sapeva il suo ruolo e sapeva che quel demone era più pratico che intellettuale, in pratica non avrebbe mai lasciato a lui il compito di comandare l’Inferno. Posso avvalermi di Mazikeen per qualsiasi cosa? domandò dopo aver fatto un lieve inchino a dimostrare di essere grato del compito affidatogli. Non sprecò parole di gratitudine, non era cosa da demoni, l’inchino bastava ed avanzava. Lilith verrà via con te, o resterà negli Inferi? domandò in seguito per capire se avrebbe dovuto tenerla d’occhio per salvaguardare il suo scopo. Conosceva già la risposta, se la immaginava, per cui aggiunse subito dopo Terrò un’occhio vigile su di lei, nel caso rimanga qui... ad indicare che si sarebbe occupato della ragazzina; a non far avvicinare troppo a lei demoni che avrebbero voluto ucciderla, ad esempio. Chissà, senza papino nei dintorni chissà quali demoni ne avrebbero approfittato per fare fuori la sua adorata figliettina!!! Nick abbozzò ad un lieve sorriso. E di Anais che mi dici?. Quella demone probabilmente poteva essere l’altra scelta di cui Lucifer si sarebbe potuto avvalere nel comando dell’Inferno, ma aveva scelto Nick. Come mai? Ella aveva rifiutato? Perché di fiducia non si poteva di certo parlare in quanto Lucifer riponeva la stessa fiducia in quei due Demoni. Forse perché Anais aveva un lato della sua personalità così pazzoide e giocherellona, poco incline quindi a fare di lei una sovrana. Ma voleva sentire la voce di Lucifer, cosa egli avesse da dirgli in proposito..
    Lo sguardo di Nick rimaneva fisso su quello di Lucifer, senza minimamente preoccuparsi del demone alle sue spalle.
    Nick Lilith
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    .....

    Group
    Creatures
    Posts
    3,837

    Status
    Anonymous
    Non ero certo di poter decifrare l'espressione di Nick in risposta al mio piccolo annuncio. Le sue reazioni erano sempre controllate se non addirittura studiate; non permetteva a nessuno di ottenere un vantaggio conoscendo ciò che gli attraversava la mente. Era un ottimo giocatore e per questo non stupiva nessuno che il sottoscritto avesse pensato proprio a lui per fare da "guardiano" al mio regno. Neanche lui ne sembrava particolarmente sorpreso "Che curioso..." pensavo tra me e me, ascoltando le domande del demone di fronte a me; domande che avevano senso, ma che lasciavano un retro gusto che non ero sicuro di apprezzare. - Ovviamente no - avevo risposto senza mezze misure, quasi scocciato per la banalità di ciò che mi era stato chiesto - Maze è obbligata a seguirmi, il suo unico scopo è quello di difendermi - era stato così sin dal principio, dal mio primo giorno dopo La Caduta, che lei lo volesse o meno esisteva come una catena invisibile che la teneva costantemente ancorata alla mia persona e se qualcuno avesse tentato di farmi del male la demone sarebbe stata costretta e mettersi tra me ed il pericolo. - E le sono molto grato per questo - avevo aggiunto all'ultimo, spostando lo sguardo su Mazikeen e rivolgendole un sorriso privo di vere emozioni al quale questa aveva risposto con... A dire il vero nessuno sarebbe stato in grado di capirlo; il volto di Maze era per più della metà bruciato, così deturpato da mostrare pezzi del suo cranio in alcuni punti. Avrei dovuto trovare il modo di darle la giusta "illusione" per permetterle di camminare tra gli umani senza farli urlare tutti dal terrore.
    - Lilith, come me, è e sarà sempre libera di muoversi come più desidera - non mi sarei mai sognato di obbligarla a stare chiusa in un unico luogo, di metterla sotto chiave come un animale, di limitarla come mio padre adorava fare con i suoi figli. - Ma grazie per l'interessamento - dopotutto la mia bambina apprezzava la compagnia di Nick e se proprio necessario vi era la possibilità che sarebbe stata proprio lei a richiedere il demone come babysitter. Ciò di cui invece non comprendevo il grande interesse che sembrava suscitare in Nick era la posizione di Anais nelle schiere infernali - Cosa vorresti sapere? - avevo chiesto a mia volta con nonchalance, alzando appena un sopracciglio mentre osservavo il demone quasi sfidandolo ad essere più diretto con la sua curiosità. Tutti sapevano che Anais non occupava nessun tipo di spazio speciale nella mia ente nei miei piani e tanto meno nel mio cuore. Certo, era tra i demoni che tenevo più vicino, ma per motivi completamente diversi dagli altri.
    Nel fattempo Mazikeen si era allontanata per raccogliere altri due ospiti speciali... Due demoni minori, alla stregua di una coppia di vermi per quanto mi riguardava, erano stati letteralmente lanciati di fronte a me, con alcune ferite evidenti: Dromos and Squee - Siete ancora vivi... Che bravi - avevo commentato sarcasticamente, muovendo un paio di passi nella loro direzione e deliziandomi di come avevano immediatamente tentato di ritrarsi - Vedi Nick? Lo dico sempre, purtroppo è sempre la tua famiglia a farti più male - avevo detto con fare teatrale, con tanto di mano sul petto e la testa inclinata appena su di un lato. Riportando la mia attenzione su Nick mi ero apprestato a chiarire la situazione, spiegandogli come i due demoni avevano tentato di tradirmi convinti che avrebbero persino trovato appoggio da altri all'Inferno. Erano stati torturati, ovviamente, ma la loro punizione era comunque rimasta lieve; la loro unica fortuna stava nel mio disinteresse nei loro confronti da prima del loro piccolo progetto. I due piccoli scarafaggi imploravano il mio perdono - Concesso - avevo risposto sorridendogli apertamente prima di ridurli in cenere in pochi attimi; le loro urla le uniche cose rimaste a rimbalzare tra le pareti.


    Lucifer Morningstar
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Ovviamente no. Maze è obbligata a seguirmi, il suo unico scopo è quello di difendermi fu la risposta che Nick sperava di ottenere al riguardo di Mazikeen, risposta che avvenne davvero. Senza di lei infatti si sarebbe ritenuto più libero, con un paio di occhi in meno puntati su di lui. A risposta ricevuta egli se ne era rimasto praticamente impassibile, solo qualche istante dopo si potè vedere una specie di sorrisino che stava a significare una specie di “che stolto sono, hai ragione”. Del resto era abbastanza palese che i due non si sarebbero mai separati, ma era meglio esserne sicuro. Hai per caso bisogno di qualcuno che crei illusioni per il suo volto? aggiunse poi quando Lucifer diede un’occhiata alla Demone, sicuramente soffermatosi sul suo volto deturpato. Nick non si era voltato a guardarla, perché non perdeva mai il contatto visivo con il suo “capo”. Era bravo a rispettare i ranghi, almeno all’apparenza. Sai, conosco due demoni che potrebbero fare per voi. Non vivono negli inferi, forse ciò non ti piacerà, ma sanno distorcere la realtà con le loro illusioni. Se dovessi averne bisogno, sarò lieto di fare da intermediario aggiunse pensando a Jareth e Layra, due demoni che vivevano in uno strano e magico labirinto. Sarebbero stati perfetti per creare illusioni perché la gente percepisse il volto della storpia come se fosse normale.
    Ora doveva aspettare invece di scoprire la risposta su Lilith che arrivo presto: Lilith, come me, è e sarà sempre libera di muoversi come più desidera. Nick conosceva bene Lilith, ed era praticamente certo che se ne sarebbe rimasta negli Inferi, anche se ultimamente pure lei era stata vista in stato di noia, non sapendo più dove sbattere la testa. Quindi c’era la possibilità che sarebbe scesa pure lei sulla Terra...Avrebbe indagato poi con la ragazzina...
    Forse il chiedere di Anais era stata una mossa azzardata, ma Nick doveva conoscere per filo e per segno i sei occhi a Lucifer più vicini (oltre ai suoi) e la Demone bionda era una di quegli occhi. Cosa vorresti sapere? chiese il re degli inferi con una tale nonchalance che non permetteva di scrutare nessun tipo di emozioni in lui, così come dal tono usato. Nick rimase anch’egli impassibile, e poco coinvolto nell’argomento, giusto per non dargli troppo peso, come doveva infatti essere. Doveva dimostrargli che la sua era semplicemente mera curiosità.
    Semplicemente mi chiedevo se sapeva della tua decisione o vuoi che me ne occupo io di questo rispose salvandosi in corner, e cambiando discorso. In realtà voleva sapere perché non era presente anche ella in quel momento vista la sua vicinanza con Lucifer...E se sarebbe dovuto stare attento a lei, cosa però che tutto sommato non credeva. Anais era un Demone con qualche rotellina fuori posto, sicuramente facile da ingannare...(o almeno quello era il pensiero di Nick). Così facendo invece si dimostró ancora una volta servile con lui.
    Intanto Mazinkeen aveva lanciato verso il suo padrone due demoni minori di cui Nick ne ignorava il nome, tanto erano di poco conto. Siete ancora vivi... Che bravi commentó Lucifer con sarcasmo. I due non commentarono, mai tentare un dialogo con il re degli inferi in quelle situazioni. Potevano irritarlo e quando egli era irritato non era di certo piacevole per colui che aveva di fronte, che avrebbe meritato morte certa. Vedi Nick? Lo dico sempre, purtroppo è sempre la tua famiglia a farti più male. Parole sante che Nick accostò nei riguardi della sua “reale” famiglia, e non sentendosi preso in causa nella famiglia di Lucifer. Essendo molto uniti Lucifer poteva infatti considerare Nick come “famiglia”, ma sperò bene che quelle parole non furono dette per metterlo in guardia, che non stava parlando che lui -membro della sua famiglia- gli avrebbe causato del male. Ma del resto Lucifer sapeva che entrambi erano nati da degli Angeli e che ora -per colpa loro- erano demoni.
    Quindi probabilmente non c’era un secondo fine in quelle parole, ma il capo si stava solamente riferendo ai due piccoli demoni.
    E poi accadde una cosa che Nick non si sarebbe mai aspettato di vedere: i due demoni chiesero il suo perdono ed egli, con un’unica parola, rispose alle loro suppliche Concesso. Ma durò che pochi istanti, giusto perché si vedessero due espressioni di gratitudine spuntare nei volti dei due demoni, prima che Lucifer lì ammazzasse. Perfino Nick ci era cascato per un’attimo; aveva abbassato la guardia, e ciò non poteva permetterselo. Per fortuna non se ne accorse nessuno, tutti intenti nella scena splatter che non fece rabbrividire nessuno.
    Grazie dello spettacolo Lucifer... disse Nick con un’altro inchino, prima di congedarsi da lui; ne seguì uno sguardo puntato su Mazikeen che durò che pochi istanti. Poi egli sparì dalle loro viste...

    Un paio di giorni dopo Nick aveva trovato il modo di rimanere con Lilith mentre questa aveva deciso di creare un percorso di sopravvivenza per l’ignaro che di lì a poco sarebbe arrivato. Il Demone decise di darle una mano perché così avrebbe potuto parlare con lei per capire dove collocarla nel suo piano. Scava una fossa lì gli ordinò indicando un punto ben preciso, aggiungendo che non doveva essere troppo profonda perché così doveva essere quella trappola. Egli si mise all’opera e poi Lilith ricoprì quella stessa buca con della sabbia particolare che spiegó avergliela regalata suo padre; ma non gli disse a cosa serviva e a Nick tutto ciò non gli interessava. Trovò invece interessante il fatto che la ragazzina aveva nominato Lucy (come lo chiamava lei), così Nick prese la palla al balzo Lilith, hai deciso cosa fare? Andrai sulla Terra con lui o resterai qui?!. Ed ora era tutto orecchi... Lilith però sembrava non trovare la domanda particolarmente interessante, per cui si limitò a fare spallucce e poi chiese al Demone se poteva legare delle corde su dei pali e degli eseguì fino a che il percorso non fu sistemato. E non aveva ottenuto nulla...

    Lucy... fece Lilith affiancandosi improvvisamente al padre, quando era certa di non disturbare. Se doveva dire o fare qualcosa di veramente importante, ella faceva in modo di non disturbare mai suo padre; altre volte, invece, per noia o per capriccio, appariva da lui anche se egli era occupato...
    Alzò il suo sguardo verso di lui. Quando scenderemo sulla Terra?! domandò senza mezzi giri di parole, e senza dirgli se aveva messo in conto se sarebbe andata anche lei o meno. Lilith era una ragazzina e si stufava presto di ogni cosa, per cui il cambiare luogo le sembrava un’idea fantastica. Che poi magari non sarebbe durata a lungo. Magari avrebbe fatto da spola fra i due mondi...chi lo sa. Ma al momento voleva vedere come era questa Terra...
    Rimase lì a dondolarsi in attesa di una risposta...
    Nick Lilith
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Advanced Member
    .....

    Group
    Creatures
    Posts
    3,837

    Status
    Anonymous

    lucifer morningstar
    THE DEVIL - BIO - bow for your king
    L'atteggiamento di Nick iniziava seriamente a dargli sui nervi e nel peggiore dei modi; non era una novità che il demone si mostrasse disponibile a soddisfare le richieste del Re degli Inferi, tuttavia non adottava mai i modi di uno scolaretto alla ricerca di approvazione dai suoi insegnanti. - Creare un'illusione per il suo aspetto è da sempre tra le sue capacità - aveva detto con un certo disdegno, adocchiando l'altro demone come a volergli guardare attraverso, in cerca di una spiegazione logica a quella sua poco caratteristica "cortesia" che non richiedesse l'uso di punizioni irreversibili. - In più la cara Maze non ha mai amato ricevere alcuno tipo di aiuto, ma sei libero di provare a farle cambiare idea - aveva aggiunto più divertito, con un tono appena accennato di sfida nella voce, spostando lo sguardo su Mazikeen e trovandola già fumante di rabbia alla sola idea di dover fare affidamento su qualcuno che non fosse lei stessa. Sarebbe stato interessante assistere ad uno scontro tra i due; da un lato vi era la mente calcolatrice di Nick e dall'altro la furia di Maze, entrambi avrebbero promesso un match indimenticabile.
    Leggermente più comprensibile era la situazione con la piccola Lilith, poichè la figlia di Satana - per qualche motivo - sembrava essere quasi affezionata al demone al quale Lucifer stava letteralmente per mettere in mano le chiavi del suo impero e alcuni temevano più la figlia del Diavolo che esso. La verità era che nessuno poteva davvero fare le veci di Lucifer, nessuno si era o si sarebbe mai guadagnato un così alto livello di fiducia da parte sua e, come spesso accadeva, ci si doveva rivolgere a chi rappresentava il minor rischio... Per questo il Diavolo aveva scelto di soprassedere sugli interrogativi che Nick sembrava avere su variati argomenti, anche se non senza un chiaro avvertimento - Pensavo che sarebbe passato almeno un giorno prima di dovermi scoprire deluso dal tuo comportamento caro Nick, ma vedo che ci tieni molto ad accelerare i tempi - aveva detto sarcasticamente, aggiustandosi i polsini della camicia più per abitudine del gesto che per reale necessità poichè non vi era un singolo dettaglio fuori posto nel suo aspetto - Non so quante volte debba ricordarti che se mai avrò necessità di qualcosa, da te o da chiunque altro, lo renderò noto a tempo debito - aveva aggiunto perentorio, lanciando al demone uno sguardo che come la voce non ammetteva repliche.
    I due demoni giustiziati brutalmente di fronte a tutti i presenti fungevano unicamente da avvertimento; Lucifer aveva cessato di divertirsi con quel genere di attività da molto tempo o forse non lo aveva mai divertito realmente in primo luogo. - Grazie dello spettacolo Lucifer - non si era sprecato a rispondere, congedando Nick con un gesto della mano e tornando ai suoi progetti con la fedele Maze sempre pochi passi dietro a lui.

    ///



    - Lucy... - la voce di sua figlia aveva immediatamente catturato la sua attenzione, anche se non poteva fare a meno di storcere il naso di fronte al nomignolo che spesso utilizzavano i suoi fratelli celesti per rivolersi a lui - Qualcosa ti turba Lilith? - le aveva chiesto portando due dita sotto al suo mento per incrociare meglio il suo sguardo e incitarla a rispondere senza timore; non che la piccola avesse mai avuto remore nel comunicare i suoi bisogni con il padre. - Tutto qui? - il voler sapere quando avrebbero lasciato l'Inferno non era una richiesta o curiosità poi così assurda, per quanto l'unico che avrebbe camminato sulla Terra in breve, senza alcun dubbio, tra i due era solo Lucifer. Aveva mosso la mano per farla scivolare via dal viso di Lilith in una carezza, sorridendole conciliatorio, per poi spostare gli occhi sulla grigia vastità dei vari gironi infernali perennemente coperti da un velo di cenere che non smetteva mai di cadere. - Se vuoi accompagnarmi possiamo partire anche subito - l'aveva informata, sentendosi sempre più spento all'idea di continuare a vivere e sorvegliare quel regno dove non c'era mai il Sole. L'Inferno era indubbiamente parte di lui, ma non poteva essere tutto ciò che lo componeva... Una pausa da urla, peccati e penitenze era l'unica soluzione.

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Admin
    Posts
    1,723
    Location
    OasisLandia <3

    Status
    Offline
    Stando alle parole di Lucifer ne lui ne Maze avevano bisogno di aiuto; peccato, dal momento che Nick avrebbe fatto di tutto anche solo per ottenere una briciola del suo consenso e soprattutto per meritarsi la sua fiducia al mille per mille. Gli sarebbe servito di lì a poco...
    Nick spostó poi il suo sguardo su Mazekeen notando che la demone si era risentita dopo quello che egli aveva appena detto. Non era assolutamente suo intento offenderla o simili ma non era nemmeno disposto a spiegarsi figuriamoci se a scusarsi. Si era offesa la demonietta? Beh, erano solamente fatti suoi e Nick non aveva nessun intento di tranquillizzarla e/o a calmare le acque. Fece quasi un gesto automatico di spallucce e riportó il suo interesse verso il capo dei demoni (ancora per poco...).
    Lilith non era affezionata a Nick ma si fidava di lui. Non ciecamente ovvio, ma nei pensieri del demone futuro impostore, non notava nessun segnale.
    Non so quante volte debba ricordarti che se mai avrò necessità di qualcosa, da te o da chiunque altro, lo renderò noto a tempo debito. Forse Nick aveva incalzato troppo con le domande e soprattutto a fare sapere dei suoi servigi, ma cercó di non mostrarsi colto in fallo e proseguì tranquillo a guardare la tortura davanti a se, senza rivolgere più sguardo e parole al re degli inferi.

    ————

    qualcosa ti turba Lilith? le domandò Lucifer, ed in effetti si, qualcosa la turbava enormemente e ci tenne a farglielo notare, subito.
    Oh, andiamo papino, non puoi trovare carino il fatto che io -tua figlioletta- ti chiami con quel nome!?. Aveva visto la sua espressione non propriamente felice nel vedere il suo sguardo quando ella si rivolse a lui con quel nomignolo. In effetti dava fastidio anche a lei che degli “esterni” chiamassero Lucifer a quel modo; solamente lei poteva avere il privilegio di ciò, o almeno era quello che pensava. Per quel motivo un demone chiamato Asmosius era morto un paio di settimana prima. Forse Lucifer nemmeno lo sapeva della sua morte, ma alcuni “compagni” di questo Asmosius, lo avevano trovato morto un bel giorno. Era stata Lilith ad averlo ucciso, solo perché il poveretto aveva osato chiamare suo padre con il nomignolo Lucy. Iniziava davvero a spazientirsi la piccola Lilith. Per quello quando suo padre le disse Se vuoi accompagnarmi possiamo partire anche subito ella non battè ciglio e si limitò a sorridere in segno di approvazione. Lontano dall’inferno, non solo avrebbe trovato finalmente qualcosa di nuovo, stimoli nuovi, lontani anni luce dalla solita routine di cui si era stancata; ma avrebbe trovato un mondo in cui nessuno, nessuno, nessuno avrebbe chiamato Lucifer Lucy. Per tutti, qualsiasi parte in cui sarebbero andati, Lucifer non era qualcuno di conosciuto per cui non lo avrebbero mai chiamato Lucy.

    Era fatta!!! Sicuramente ancora pochi giorni e poi Lucifer e Lilith sarebbero andati fuori dalle scatole!!! E Nick avrebbe potuto governare come meglio credeva...
    Nick Lilith


    Edited by woozy. - 29/3/2021, 14:21
     
    Top
    .
8 replies since 28/9/2019, 16:24   162 views
  Share  
.