Lucifer Morningstar

Lucifer Morningstar

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»Nome: Ha avuto e possiede tutt'oggi svariati nomi, ma solitamente tutti lo conoscono come Lucifer; nome che, in maniera a dir poco ironica, significa "Portatore della luce".
»Cognome: Morningstar, che significa letteralmente Stella del Mattino.
»Luogo e anno di nascita:: Uno dei primi figli di Dio, creato ancor prima del Mondo stesso e degli umani che lo abitano assieme ad altre variate creature. Per quanto riguarda il "dove", forse sarebbe più semplice limitarsi a dire... I Cieli.
»Città attuale: Vancouver, Canada.
»Orientamento: Legale Malvagio (LM): il Dominatore, l'incarnazione della tirannia, è zelante nel fare il male quanto il Crociato lo è nel fare il bene; rispetta e idolatra l'ordine, la gerarchia, le tradizioni e la disciplina e il suo codice morale, arrivando a giudicare gli altri solo sulla base di queste regole. Un esempio può essere quello dell'ufficiale di un esercito mercenario dotato di gran senso dell'onore e della gerarchia che non tradirebbe mai un proprio commilitone ma al contempo completamente privo di scrupoli anche in gesti come uccidere donne e bambini se gli venisse ordinato (o, se al comando, gli possa convenire).
»Lavoro: Non scherziamo, sono gli altri a lavorare per lui.
»Razza: Angelo caduto, divenuto ormai demone.
»Poteri: Lucifer è incredibilmente forte ed è in grado di esercitare questa sua forza fisica sovrumana quando lo desidera. In grado di sopravvivere con immense quantità di danni fisici per i quali tende a soffrire poco o nulla; il suo corpo è in grado di resistere a numerosi danni di qualsiasi tipo, senza farsi realmente del male. Può prendere fisicamente i demoni dall'inferno e portarli direttamente sulla Terra e viceversa. Lucifer è in grado di alterare il suo vero aspetto demoniaco, facendosi apparire come un giovane maschio umano incredibilmente attraente o un temibile diavolo con pelle ed occhi rossi fiammeggianti. La sua faccia da diavolo appare bruciata e sfregiata, con la forma del cranio marcata e molti segni simili a cicatrici sulla fronte. Tuttavia, a prescindere dalla forma che assume, non può nascondere i segni visibili sulla sua schiena, da dove prima erano le sue ali angeliche prima che fossero tagliate. Inoltre, la semplice presenza di Lucifer abbassa le inibizioni di tutti quelli che lo circondano, inducendoli a rivelare la loro vera natura, i loro segreti più oscuri e i loro desideri.
»Segni particolari: Ha due profonde e vistose cicatrici sulla schiena dove prima risiedevano le sue ali di angelo.

»Descrizione psicologica: In quanto creatura immortale celeste, presente sin dall'alba dei tempi, la personalità di Lucifer è ben più che formata e consolidata. Per cominciare, anche se può sembrare una banalità o un luogo comune, per lui gli umani sono creature effimere e di non troppa importanza a parte ovviamente alcune eccezioni, presenti solo perchè in qualche modo fanno comodo a Lucifer e ciò evidenzia un certo livello di ipocrisia... Ma com'è che si dice? Nessuno è perfetto Ha anche dei difetti. Abile oratore e manipolatore, sarcastico, arguto, affascinante e consapevole di esserlo Lucifer si mostra perennemente sicuro di se fino al punto di sfociare nell'arroganza, il tutto dovuto anche parzialmente alla consapevolezza di essere immortale e perciò letteralmente intoccabile; è quindi sicuro di arrivare sempre al successo in qualsiasi campo o cosa voglia fare. Si diverte a tormentare gli altri, specialmente se umani, portandoli a confessargli tutti i loro desideri e segreti più reconditi e molto spesso usandoli contro di loro.
»Descrizione fisica: Nella sua forma umana Lucifer è un uomo incredibilmente bello, con capelli scuri ed occhi altrettanto torbidi e tenebrosi, che riescono letteralmente ad ipnotizzare chi li incrocia con i suoi. Alto ben un metro e novantuno centimetri è un tipo senza dubbio molto elegante e di un certo spessore; per questo indossa quasi esclusivamente abiti scuri, di sartoria, fatti appositamente per lui. Ha anche un sofisticato accento inglese, che la gente di solito trova decisamente affascinante.

L'aspetto demoniaco di Lucifer consiste di pelle rossa, occhi ardenti e denti aguzzi e appuntiti. Diventa glabro e sembra essere bruciato e sfregiato, con la forma del cranio più distinta e molti segni di cicatrice sulla fronte. Di solito spaventa chiunque lo veda, ma ha meno effetto su coloro che sono stati realmente all'Inferno. Lucifer ha conquistato la sua faccia da demone a causa del suo stesso odio verso suo padre e l'umanità che tanto ama, per il quale è stato giudicato un mostro e che gli ha fatto ottenere un aspetto spaventoso e ripugnante.
»Famiglia: Lilith la sua pupilla, sua figlia in tutto tranne che nella genetica a differenza di Jack che pur essendo sangue del suo sangue, carne della sua carne, non vanta lo stesso tipo di rapporto con Lucifer. Infine c'è Anais... Altro "progetto" di paternità anche se di breve durata e privo di alcuno strascico sentimentale o legame reale, ma la bella demone resta comunque uno dei suoi soldati più fidati.
»Status sentimentale: Perennemente alla ricerca di svago, divertimento e sfogo. Il Diavolo non è fatto per il vero amore, ma era un esperto in tutto il resto.

»Storia: L’eterna lotta tra bene e male ci riguarda ogni giorno, ma vi è stato un tempo in cui non ha risparmiato nemmeno gli Angeli. Lucifer Morningstar, il portatore di luce, il più splendente degli angeli. Scaraventato negli abissi per essersi voluto innalzare al di sopra di Dio stesso. Ma sappiamo davvero tutta la storia o ne conosciamo solo una parte? Cos' è realmente accaduto?

Si narra che in principio Dio attribuisse dei compiti a ognuno dei suoi angeli. C’erano numerosi incarichi e Dio chiedeva ogni volta chi volesse ricoprirli e puntualmente c’era qualche angelo che si offriva, senza imposizioni. Venne un giorno in cui Dio presentò un nuovo incarico alle sue schiere angeliche. Questo incarico sarebbe stato il più arduo e ingrato tra tutti. Bisognava infatti che qualcuno si attribuisse tutte le colpe e i peccati degli uomini, che accettasse di essere insultato e maledetto dagli uomini stessi e che rinunciasse a tutte le sue virtù e alla sua bellezza. Di lui si sarebbe detto che aveva voluto rivaleggiare con Dio e aveva perso e che era stato cacciato dal paradiso. Questo ruolo doveva essere svolto fin quando l’uomo non si sarebbe reso conto che ogni male è originato unicamente dal proprio egoismo. Nessuno, neppure i più lucenti e consapevoli, ebbero il coraggio di offrirsi per questa impresa, la più ingrata, disumana e faticosa di tutte. Il silenzio fu rotto solo da una divina, bellissima voce, che con tono deciso, ma al contempo umile e pacato, disse: «Mi offro io». Tutti si voltarono e videro Lucifer, il radioso portatore di luce, l’angelo in assoluto più vicino a Dio per intelligenza, bellezza e saggezza. Come poteva immaginare che il suo stesso Padre, che Dio, lo aveva condannato ad un'eterna esistenza di dolore e degrado? Gli esseri umani erano senza alcun dubbio le creature più insulse ed aberranti mai nati e a lungo andare il peso della sua decisione era diventato troppo per Lucifer che in lacrime aveva chiesto spiegazioni a Dio. Perchè non li puniva? Perchè non esigeva rispetto? Perchè li lasciava crogiolarsi nella convinzione che fossero padroni dell'universo intero? Suo Padre si era limitato a rivolgergli uno sguardo rattristato, dicendogli: «Mi aspettavo di più da te». Sentendosi perso, abbandonato se non addirittura rinnegato da Dio, Lucifer iniziò una ribellione contro di lui e gli Angeli suoi fratelli, che infine lo vide sconfitto e cacciato per sempre dal Paradiso.

« Perchè incolpano sempre me per i loro fallimenti? Usano il mio nome come se io spendessi le mie giornate sulle loro spalle, spingendoli, forzandoli a compiere atti terribili e riprovevoli. "Il Diavolo me lo ha fatto fare". Non ho mai obbligato nessuno di loro a fare niente. Mai. Vivono le loro piccole e patetiche vite secondo le loro scelte. Non le compio io per loro. »

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Adattarsi a stare tra Inferno e Terra, perennemente circondato dagli esseri umani non era stato affatto semplice ed aveva richiesto più tempo di quanto Lucifer riuscirebbe mai ad ammettere, ma almeno ora era realmente libero... Il suo regno era in continua espansione, per ogni angelo sembrava esservi almeno il doppio di demoni anche grazie alle regole decisamente diverse - se non opposte - alle quali le due razze dovevano sottostare. Un demone non aveva limiti sullo scegliere con chi stare e quanti eredi produrre e seminare nel mondo, mentre un angelo doveva mantenere un distacco quasi totale dai mortali anche se molti degli ex-fratelli di Lucifer sceglievano convenientemente di non conoscere quella specifica regola più spesso di quanto non si immagini. Il Diavolo stesso aveva iniziato a dare "il buon esempio" eleggendosi a padre di Lilith: una demone che è quasi apparsa insieme agli Inferi stessi e che Lucifer ha allevato come fosse sua figlia e considera in tutto e per tutto sua erede. L'aveva trovata all'entrata dell'ultimo girone dell'Inferno, sua residenza personale, come fosse stata un regalo o un'offerta creata appositamente per lui. « Il mio piccolo incubo » era il vezzeggiativo che utilizzava più spesso rivolgendosi a Lilith con il petto gonfio d'orgoglio per ogni sua azione e per la fama che era riuscita a guadagnarsi nei secoli. Lo divertiva particolarmente il puro antagonismo che era nato tra lei e Jack: vero figlio di Lucifer avuto da un angelo della quale non ricordava neanche più il volto, figuriamoci il nome. Il ragazzo era finito con l'essere un angelo, per natura più portato al bene che al male, anche se sarebbe stato facilissimo corromperlo Lucifer preferiva non coltivare alcun tipo di legame con lui. Dopotutto, ormai aveva già una figlia, la sua designata. Certo, Lilith aveva ancora un bel po' di strada da fare per raggiungere suo padre... Il Diavolo infatti continuava a rappresentare l'essenza del male per ogni mortale, molto spesso ingiustamente, temuto ed odiato da moltissimi che con il loro gratuito disprezzo non facevano altro che aumentare il suo risentimento verso Dio e la sua creazione più grande. Se volevano un cattivo lo avrebbero avuto. Altri ancora, sorprendentemente, lo veneravano ed avere una fedele schiera di seguaci richiedeva da parte di Lucifer di rafforzare sempre di più il suo esercito demoniaco. Da qui l'arrivo di Anais: una demone data letteralmente in regalo dai suoi genitori al Re dell'Inferno come pegno in cambio di protezione ed un trattamento preferenziale. Lo scambio sembrava sufficientemente equo e l'occasione di crescere un'altra promettente tormentatrice stuzzicava non poco Lucifer, ma a differenza della sua prima figlia, Anais e gli utilizzi che il Diavolo poteva avere per lei si erano dimostrati molto limitati, così ben presto il titolo di "figlia" era svanito non significando più niente se affiancato al suo nome. Tuttavia ogni pedina era necessaria, seppur molto spesso sostituibile, così anche lei rimase al suo fianco in quella che era essenzialmente l'élite degli Inferi. Un esercito di servi fedeli o di codardi troppo spaventati dall'idea di far adirare il loro Re, tutti votati alla sua causa. Da quando Dio lo aveva cacciato, esiliato ed umiliato Lucifer aveva giurato vendetta e dato il via ad una guerra contro il Regno dei Cieli, una lotta che non sarebbe mai terminata e al Diavolo non restava che decidere come divertirsi per passare il tempo tra una vittoria e l'altra... Questa volta a Vancouver.