Vecchi amici

Wendy & Peter

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    Il periodo delle festività natalizie era decisamente il mio momento dell'anno preferito, amavo tutto, dalle decorazioni, alle pietanze che si cucinavano, amavo trovare i regali più azzeccati per le persone a cui volevo bene e si, forse ogni tanto esageravo anche, i miei fratelli infatti mi sopportavano a stento sotto le festività, però non ci potevo fare niente, mi piaceva proprio tutto. Poi adoravo il freddo e la neve e l'inverno era senza ombra di dubbio la mia stagione preferita, insomma nulla avrebbe potuto rovinare il mio buon umore quel giorno, nulla e nessuno. Un'altra delle cose che adoravo di più erano i mercatini di Natale, c'era un'atmosfera quasi magica, la musica, la cioccolata calda e se a qualcuno non piaceva la cioccolata c'era il vin brûlé, bastava solo stare attenti a berlo per evitare di ustionarsi la lingua. Quel pomeriggio avevo in programma proprio di fare un giorno per i mercatini insieme a Peter. Già, proprio lui, Peter Pan, ci eravamo incontrati o meglio dire, re-incontrati qualche tempo fa ed era stato un vero shock per me scoprire che il ragazzo che non voleva crescere era alla fine... beh, cresciuto almeno un po'! Dell'esperienza nell'Isola che non c'è avevo diversi tipi di ricordi, alcuni piacevoli e altri molto più spiacevoli ma Peter rientrava comunque nei ricordi più piacevoli, avevamo condiviso molte avventure quando eravamo entrambi dei bambini e ce l'eravamo sempre cavata alla grande, rivederlo mi aveva ricordato quelle sensazioni e avevo scoperto che potevamo ancora essere una bella squadra insieme. A quei tempi ero persino convinta di essere innamorata di lui, ma ero solo una ragazzina e non sapevo nulla di che cosa fosse veramente l'amore, ora nutrivo un grande affetto nei confronti di Peter, gli volevo come come se fosse anche lui uno dei miei fratelli. O almeno gli volevo bene la maggior parte del tempo, in momenti come quelli invece lo avrei strangolato, era in ritardo e io stavo congelando lì ferma, in piedi ad aspettarlo.
    - Dove sei Peter... - borbottai tra me e me soffiandomi sulle mani e sfregandole tra di loro per scaldarle, prima di infilarle nella tasca del giaccone.

    Wendy Darling
     
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    Chissà perché Peter Pan aveva scelto proprio Vancouver come città in cui iniziare da zero una nuova vita. Insomma, uno con più sale in zucca avrebbe sicuramente scelto un paese molto più piccolo ad una grande metropoli come lo poteva essere questa grande città canadese. Ma si sa, Peter Pan di sale in zucca non l’ha mai avuto e probabilmente mai ce l’avrà! Così stupidamente scelse Vancouver come suo nuovo inizio, il problema era che, a quanto pareva, la sua scelta era ricaduta anche sugli altri abitanti dell’Isola Che Non C’è, e quindi si sarebbe dovuto sentire responsabile se qualcosa sarebbe andato storto.
    Trilly invece, lei era l’unica (a parte Hook si intende) che non aveva voluto seguirlo, ma forse aveva solamente smarrito la strada, era abbastanza impensabile che la Fatina non lo avesse seguito anche in questa strana missione. TigerLily invece era giunta a Vancouver da poco perché durante il tragitto era come se avesse preso una parte di memoria. Si ricordava bene delle avventure vissute insieme a Peter Pan e ai suoi amici, peccato però che non se ne ricordasse ne i volti ne i nomi. E per questo motivo doveva ancora incontrarli.
    Il Natale. Quante volte Wendy Darling gli aveva raccontato del Natale e finalmente poteva capire anche lui cosa volesse dire festeggiare questa festività, almeno in parte, dal momento che una famiglia non ce l’aveva. Però poteva contare sull’amore e sui doni da parte di tutti i Darling e degli ex Bambini Sperduti. E così il Natale era giunto nuovamente e beh, a Peter piaceva ricevere regali e chissà quest anno cosa avrebbe ricevuto. Di farli invece non ne aveva nessunissima voglia, per questo chiedeva sempre aiuto a Wendy, la bambina sperduta a cui alla fine si era legato di più. Lei era una sorta di pezzi della sua famiglia, era una sorella per lui, ma anche una madre. La ragazza quell’anno aveva deciso ancora una volta di occuparsi dei regali per conto dell’amico a patto che però questa volta fosse andato con lei. Ecco perché ora Peter se ne camminava veloce per le vie di Vancouver che lo avrebbero condotto ai mercatini di Natale. Correva perché era in ritardo, come il suo solito. La gente intorno a lui gli impediva però di muoversi frettolosamente, specie quando i mercatini si facevano sempre più vicini. A Peter Pan piaceva e non piaceva il Natale. Una delle cose che non sopportava era il caos. Trovava ammalianti invece le luminarie ora però spente perché pieno giorno. Eccola là Wendy, la poteva già scorgere mentre cercava di scaldarsi le mani soffiandoci prepotentemente contro. Si sarebbe dovuto scusate del ritardo, anche perché la ragazza sapeva tirare fuori un certo caratterino! Wendy eccomi cercò di attirare la sua attenzione quando ancora si trovava a una decina di metri di distanza. Scusami tanto fece annaspando, poggiando le mani sulle sue ginocchia, inarcando la schiena e cercando di prendere fiato. Strada facendo ho trovato un ragazzo che correva verso un gatto, poi il gatto gli si è rivoltato contro e lui allora ha cercato di picchiarlo. Allora è intervenuta una bambina per salvare il gatto e c’è mancato poco che il ragazzo se la prendesse anche con lei. Il gatto allora ha preso le difese della bambina e ha soffiato contro il ragazzo il quale però era grande e grosso e stava per colpirli entrambi e allora io sono intervenuto e-. Certo era una scusa bella e buona cui sicuramente Wendy non avrebbe mai e poi mai abboccato...Prese fiato.

    Peter Pan


    Edited by woozy. - 22/12/2017, 15:44
     
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    Ad una parte di me mancava l'Isola che non c'è, mi mancavano le avventure che avevo avuto modo di vivere da bambina in quel mondo incantato e di tanto in tanto, mi capitava di sognare come sarebbe stato bello tornarci, anche solo per poco tempo. Non era mai stata mia intenzione restare lì per sempre, volevo crescere, lo avevo sempre voluto, volevo diventare adulta anche se questo comportava un sacco di complicazioni che da bambina non esistevano e volevo avere la possibilità di essere madre un giorno, era uno dei miei più grandi desideri anche se non lo avevo mai confidato a nessuno. Solo che volevo crescere alle mie condizioni e per farlo volevo metterci tutto il tempo che mi fosse stato necessario, quando io e Peter ci eravamo incontrati la prima volta ero arrabbiata, soprattutto con mio padre, perché mi voleva imporre di diventare grande quando ancora non ero pronta. Tutto quello però era passato ormai senza nessun rimpianto, a parte forse uno solo. Uno dei ricordi peggiori dell'Isola per me era stata la morte di Hook, inghiottito dalle fauci di quel coccodrillo poi svanito tra le onde della laguna delle sirene. Una morte terribile, avevo pianto per lui, si poteva dire qualsiasi cosa di quel pirata, ma anche quanto mi aveva rapita, mi aveva sempre trattata da vero gentiluomo e questo non lo avrei mai dimenticato. Con Peter ogni tanto ci divertivamo a ricordare le nostre avventure, ce le raccontavamo di nuovo ed era come viverle una seconda volta, ma non si poteva parlare di Capitan Hook, o almeno non potevo dirgli quello che veramente pensavo di quell'uomo, l'odio per lui gli era rimasto dentro e credevo che non sarebbe mai svanito. Tutto quello però era accaduto nel passato, un lontano passato, e ora ero lì a congelarmi letteralmente il sedere mentre lo aspettavo! Maledetto Peter Pan, sempre in ritardo! Quando lo vidi comparire di corsa mi scappò un sorriso, almeno ci aveva provato ad arrivare prima dato che era corso fino a lì!
    - Ehi tranquillo... Respira e non farti venire un attacco cardiaco! - gli dissi dandogli una pacca sulla spalla e ascoltando la sua scusa del giorno, elaborata ma alquanto poco credibile, mi misi a ridere, non c'era bisogno che inventasse scuse gli sarebbe bastato arrivare puntuale.
    - E alla fine il gatto ti ha rubato l'ombra ed è scappato via... Si ci siamo già passati da qui! - Peter avrebbe dovuto fare lo scrittore! Con tutto quello che la sua immaginazione riusciva a creare avrebbe avuto materiale per scrivere almeno per due vite intere.
    - Andiamo, non mi hai ancora detto quali regali ti mancano da comprare e ho intenzione di sbrigare tutte le commissioni per oggi visto che da domani voglio dedicarmi solamente ai preparativi per la cena della vigilia, che lo sai è la mia specialità! -

    Wendy Darling
     
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    Chiedete a Peter Pan se gli manca l’Isola Che Non C’è e probabilmente non troverete una risposta sincera. Chiedete a Peter Pan se è ancora convinto della sua scelta ed otterrete forse una risposta non del tutto convincete. Chiedete a Peter Pan se non pensa a Trilly ogni notte ed otterrete sicuramente una risposta falsa.
    Eppure eccolo lì, con Wendy, fra i mercatini natalizi di Vancouver, pronto a fare delle compere di cui non poteva evitare.
    Ehi tranquillo... Respira e non farti venire un attacco cardiaco! fece lei per nulla arrabbiata per il ritardo del suo amico. Ormai c’era abituata, del resto, a com’era fatto Peter! Insieme avevano trascorso così tante intense avventure che era impossibile non essersi conosciuti anche nel profondo. Ognuno di loro conosceva le paure dell’altro, sapevano come avrebbero risolto una tale situazione, e sapevano benissimo le emozioni l’uno dell’altra. Wendy sapeva benissimo quindi che Peter aveva appena raccontato una sua storia -del resto poi era bravo in questo- per cui quel gesto lo prese con filosofia scherzandoci su. E alla fine il gatto ti ha rubato l'ombra ed è scappato via... Si ci siamo già passati da qui!. Il ragazzo assunse un’aria corrucciata e si impuntò con i piedi ben saldi al pavimento. Uffa Wendy!! si lamentò ma poi lasciò correre il fatto che lei ci credesse o meno. In fondo sapeva bene quanto si conoscessero. Eppure nessuno dei due conosceva il segreto più profondo che entrambi avevano. Più profondo e a quanto pareva anche più celato. Per quanto riguardava Peter però, effettivamente, neppure lui era ancora a conoscenza di questo suo segreto, ovvero cosa provasse in realtà per Trilly; i sentimenti di Wendy invece probabilmente erano più allo scoperto in lei, ma forse non aveva ancora trovato modo di conviverci, di accettarli. Amare Capitan Hook non sarebbe stato una cosa affatto semplice! Cosa avrebbe detto o fatto Peter Pan?
    Andiamo, non mi hai ancora detto quali regali ti mancano da comprare e ho intenzione di sbrigare tutte le commissioni per oggi visto che da domani voglio dedicarmi solamente ai preparativi per la cena della vigilia, che lo sai è la mia specialità fece lei riportando il ragazzo con la mente al presente. Wendy, Micheal e John elencò i nomi a cui doveva fare il regalo, seguito dagli altri Bambini Sperduti. Dei pensierini ovviamente aggiunse subito dopo toccandosi la tasca dei pantaloni in cui teneva il portafoglio. Non era tirchio, solo che da studente non è che avesse poi molti soldi ed in effetti doveva trovarsi un lavoro. Ma che lavoro poteva mai fare Peter Pan!!! A cena sono invitato anche io?! domandò posizionandosi difronte alla ragazza. A Peter piaceva la cucina di Wendy...
    Peter Pan
     
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    Dannato Peter Pan! Dove si era cacciato quella peste di ragazzino?! Erano settimane che lo cercavo invano senza sosta. Probabilmente questo mondo, lo aveva leggermente cambiato d'aspetto. Perfino un moscerino come lui, sarebbe cresciuto restando lontano dall'Isola che non C'è. Trilly poi, quel demonietto con le ali sembrava sparita nel nulla. Meglio per me, Peter non avrebbe avuto la sua protezione e manco la polvere di fata. Questo mondo... ergo la realtà non é ricca di pensieri felici, come li chiama lui. Infine Wendy e i suoi fratelli, erano sicuramente cresciuti. Della ragazza apprezzavo il fatto che volesse scoprire il mondo con gli occhi di un'adulta. La sbronza della sera prima, stava piano piano svanendo. Avevo decisamente bisogno di prendere una boccata d'aria fresca. Respirai alzandomi dal letto, mentre le due dolci donzelle che avevano allietato la mia notte restarono tra le lenzuola. Mi diedi una bella ripulita facendomi una doccia fredda. Da quando ero arrivato, fui obbligato a rinnovare totalmente il mio guardaroba. Per quest'epoca il mio normale vestiario era troppo antiquato. Ma avevo comunque mantenuto il mio stile, e devo ammettere che vado matto per le giacche di pelle. Con la mano che mi restava, cosparsi il mio uncino con un'incantesimo modificante. Detestavo farlo, ma non avevo alternative! Creavo per chiunque mi osservasse, l'illusione di avere due mani. Mi incamminai verso il centro della città. Non sopportavo tutta quest'aria natalizia, neanche chi si uccideva per trovare il regalo perfetto. Avevo la testa come un pallone, volevo semplicemente assumere un bel pó di caffeina. La mia ricerca si concluse quando raggiunsi il banchettino perfetto Buongiorno, un caffé triplo senza zucchero ordinai senza troppe formalità. Pagai velocemente, sorseggiando poi quella bibita a dir poco miracolosa. Tornai a passeggiare tra la folla, quando un ragazzino euforico mi sbatté contro guarda un pó dove cammini, moscerino grugnì in maniera scontrosa. Menomale che ero riuscito a salvare per un pelo il mio caffè.
    Captain Hook


    Edited by woozy. - 27/12/2017, 11:26
     
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    Amore era una parola di cui Wendy non aveva ancora avuto modo di comprendere appieno il significato. Da ragazzina era stata convinta di essere innamorata di Peter, prima di capire che quello che provava per lui non era il genere d'amore che legava per esempio i suoi genitori, ma bensì un tipo d'amore completamente diverso, più vicino all'affetto materno e al senso di protezione, cosa che l'aveva spinta a voler bene all'amico come se fosse anche lui uno dei suoi fratelli. Non poteva quindi nemmeno dire di essere innamorata del capitano con l'uncino al posto della mano, come poteva d'altronde? Quando si erano incontrati per la prima volta sull'Isola, Wendy era ancora una bambina e si, aveva provato una strana attrazione verso quell'uomo che riusciva ad essere così galante un momento prima e così violento quello successivo, ma era troppo giovane per capire di cosa si trattasse. Ora il problema non sussiste a e di certo non la tormentava. Hook era morto, o almeno questo è quello che sapevano loro, non lo aveva dimenticato certo, le sembrava irrispettoso farlo e poi non ci sarebbe riuscita. Non pensava a lui solitamente, ma strano che il suo pensiero le fosse tornato alla mente proprio in prossimità del Natale, era forse una sorta di presentimento? Le parve quasi di sentire nell'aria l'odore dell'acqua salmastra misto a quello di rum, ma di sicuro era frutto della sua immaginazione. Quanto a Peter, era un po' preoccupata per lui, sembrava felice in questo nuovo mondo era certo, ma allo stesso tempo sembrava quasi che gli mancasse qualcosa, una parte fondamentale della sua esistenza è Wendy aveva tutte le ragioni per pensare che si trattasse di Trilly anche se non aveva ancora sollevato con lui questo argomento, prima o poi avrebbe indagato. Gli sorrise dolcemente quando lui la incluse nella lista dei suoi pensierini natalizi, le faceva piacere anche se in realtà preferiva fare regali, il riceverli la imbarazzava sempre.
    - Sei molto dolce ma il miglior regalo che tu mi possa fare sarebbe cominciare ad essere puntuale una volta tanto! - scherzó, sapeva che ogni sua speranza era vana in questo ambito.
    - Non ti preoccupare sono sicura che riusciremo a trovare qualcosa di adatto a tutti e soprattutto economico... - nemmeno lei era solita spendere molto, in fondo il suo lavoro era solo part-time e non è che guadagnasse poi tanto. Peter le chiese se anche lui era invitato a cena, come se potesse permettere che passasse il Natale da solo!
    - Certo che sei invitato! Ho già in mente di preparare tutti i tuoi piatti preferiti! - Wendy era una brava cuoca e cucinare le piaceva molto, così tanto che suo padre scherzava dicendo che avrebbe superato sua madre in bravura.
    - Non ti lascerei mai passare le feste da solo, sull'Isola c'erano o bimbi sperduti e Trilly... Qui è diverso... Mi manca quel piccolo demonio! - non lo disse a caso, stava cercando di indagare su quello che pensava Peter provasse per la fatina in questione. Lei è Trilly non avevamo mai avuto un ottimo rapporto, sorpattutto perché la fata era gelosa di lei e del suo rapporto con Peter ma comunque le mancava, aveva sperato di incontrarla e di poter magari cambiare le cose. Mentre parlavamo stavano camminando per i mercatini quando una voce, sorprendentemente familiare nonostante tutto il tempo che era passato attirò l'attenzione di Wendy. "guarda un po' dove cammini moscerino. " un passo avanti a loro un uomo era stato urtato da un ragazzino e per poco il caffè che aveva in mano non era finito addosso a lei. Ancora prima di sollevare lo sguardo sul suo viso sapeva di chi si trattava, a era impossibile, lui era morto, molto tempo prima, sicuramente quella voce somigliava soltanto a quella che ricordava lei ma non appena alzò lo sguardo suo suo viso non poté più avere dubbi. Quegli occhi azzurri come i non ti scordar di me, gli avrebbe riconosciuti ovunque. Hook.
    - Dobbiamo andare via... - fu la prima cosa che le venne in mente di dire a Peter.
    Wendy Darling
     
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    Sei molto dolce ma il miglior regalo che tu mi possa fare sarebbe cominciare ad essere puntuale una volta tanto! ci scherzò su Wendy ottenendo un’espressione piuttosto perplessa nel ragazzo in quando “dolce” non era proprio una parola che Peter Pan si dava di se stesso, anche se effettivamente il suo volto a volte esprimeva dolcezza, ma lui non lo avrebbe mai ammesso. Non ti preoccupare sono sicura che riusciremo a trovare qualcosa di adatto a tutti e soprattutto economico... continuò la ragazza mentre l’amico piroettava su se stesso ammirando i banchetti natalizi. E chi si preoccupava? Non Peter di sicuro, lui aveva piena fiducia in Wendy e sapeva benissimo che lei non l’avrebbe mai tradita, specie per delle compere natalizie!
    Certo che sei invitato! Ho già in mente di preparare tutti i tuoi piatti preferiti! fece lei ilare e Peter lo era forse anche più di lei. Se a lei piaceva cucinare, a lui piaceva mangiare i suoi deliziosi piatti. Quella ragazza era proprio in gamba come cuoca! Non ti lascerei mai passare le feste da solo, sull'Isola c'erano o bimbi sperduti e Trilly... Qui è diverso... Mi manca quel piccolo demonio! . Chissà perché tirare in ballo Trilly proprio ora - che anche lui per un attimo - le era proprio venuta in mente. Come risposta il ragazzo sbuffò lievemente concentrandosi su di un giocattolo delle bancarelle. Non doveva far vedere che le mancava quella Fatina!, ne a Wendy ne tantomeno a se stesso! Quella stupida Fatina, che fine aveva fatto? Perché anche lei non era arrivata a Vancouver come tutti gli altri? Peter scosse la testa, doveva smettere di pensare a lei..
    guarda un po' dove cammini moscerino. Quella voce estremamente particolare non attirò l’attenzione solamente di Wendy ma anche quella sorprendentemente attenta di Peter Pan! Il ragazzo non fece caso alla scenetta dei bimbi, del caffè, ma si concentrò sull’uomo che il suo sguardo andò a cercare: Hook. Com era possibile che il pirata fosse ancora vivo? Egli era morto nell’Isola che Non C’è sbranato dal coccodrillo che per decenni gli aveva dato la caccia, da quando Peter Pan gli diede in pasto la sua mano! Che ci faceva lì vivo e vegeto? No, era impossibile, era troppo surreale...Dobbiamo andare via... fu il commento che riuscì a fare Wendy, ma il ragazzo non pareva proprio dello stesso parere. Se fossero andati via, infatti, non avrebbe scoperto la verità. Si andiamo fece lui con un gesto della mano che intimasse la ragazza a seguirlo, e verso la direzione dell’uomo e non quindi dalla parte opposta. Peter non ci poteva credere che si trattasse proprio di Hook. Qualcuno gli aveva detto che al mondo c’erano -quante erano?, non se lo ricordava esattamente- tot persone simili a qualcuno, si insomma, dei sosia. Ecco, quello doveva per forza trattarsi di un sosia..., non c’erano altre spiegazioni. E poi, non era periodico vestito da Capitan Hook!!
    Peter Pan
     
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    Tanto chi pensava a quel baccalà di Captain Hook?!Nessuno sapeva in realtà come mi sentissi. Ancora ricordo le fauci spalancate del coccodrillo... ma ricordo anche le sue viscere fumanti sporcare il mio uncino. La ciurma mi aveva dato per spacciato, fu un vero piacere dimostrare il contrario. Legai il coccodrillo ad una cima, tagliandogli poi di netto la testa. Lo imbalsamai appendendolo nella mia stanza, quasi fosse un trofeo. Su un vassoio d'argento avrei avuto anche la testa di Peter! Sarebbe stato una splendida aggiunta alla mia collezione. Ma prima avrebbe dovuto soffrire, avrei dovuto privarlo di tutti i suoi affetti... però senza troppi sotterfugi e rapimenti! Nooooo! Questa volta sarebbe stato diverso. L'oscurità è parte di noi, esisteva perfino in Pan. Al momento giusto e nel posto giusto, tutto sarebbe cambiato! Sarebbe stato proprio Peter a distruggersi, con le proprie mani. Con grande piacere avrei strappato la felicità dai quei suoi teneri occhi. Questa volta il mio piano era ben congeniato, niente è nessuno avrebbe potuto impedirlo! Nemmeno quella peste di Trilly, con il suo amore per Pan. Anche se provo ribrezzo per un sentimento simile, non sono cieco. Solo Pan sembrava negare l'evidenza. Osservai due ragazzi dall'aria alquanto sospetta, venire verso la mia direzione. Sicuramente due stupidi ragazzini, anche se i lineamenti parevano famigliari. Cosa avete da guardare, mocciosi gli intimai minacciosamente di andarsene. Non avevo tempo da perdere io!
    Captain Hook
     
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    Nonostante Peter fosse apparentemente cresciuto lo conoscevo abbastanza bene da sapere che Peter era ancora in fondo (ma che poi nemmeno tanto in fondo), lo stesso ragazzo spensierato, menefreghista ed egoista che era stato in passato. Tutte queste potrebbero sembrare caratteristiche negative, ma solo chi lo conosceva bene come me e come Trilly sapeva che in realtà sotto quella superficie potevano celarsi anche la dolcezza e l'altruismo. Quindi nonostante Peter si affidasse completamente a me per i suoi regali di Natale, io sapevo che non avrebbe mai negato aiuto ad un amico nel momento del bisogno, insomma c'era per le cose importanti. Avevo nominato di proposito la nostra fatina pestifera preferita per poter osservare la reazione di Peter che fu alquanto enigmatica; sbuffò infatti mentre osservava un giocattolo esposto in una bancarella, gli avrei fatto qualche altra domanda, ma in un altro momento, quella non era l'occasione giusta. Non era l'occasione giusta per tanti motivi, primo perché non volevo forzarlo a parlare di qualcosa per la quale non era ancora pronto e secondo perché la nostra attenzione si era spostata altrove, verso Hook.
    Ancora non riuscivo a credere a quello che stavano guardando i miei occhi, il pirata era lì davanti a noi, certo non indossava i suoi soliti abiti "da pirata", non aveva nemmeno l'uncino al posto della mano ma era lui, su questo non c'era il minimo dubbio e anche Peter infatti ne era sicuro. Era sopravvissuto al coccodrillo, tutti lo avevano visto affondare tra le fauci di quella bestia e lui in un modo o nell'altro era riuscito a venirne fuori, doveva essere stato terribile. Una parte di me era impressionata dalle sue evidentemente innate capacità di sopravvivenza, un'altra parte era terrorizzata, Hook voleva uccidere Peter da sempre e Peter era il mio migliore amico, non avrei mai permesso che gli accadesse qualcosa di male, un'ultima parte invece era... Non avrei saputo spiegare con chiarezza quello che provavo nel vedere il pirata e certamente quello non era il momento giusto per indagare su questa cosa.
    Peter era partito in quarta verso di lui ma lo trattenni per la manica del giaccone, Hook ci aveva visti ma sicuramente non ci aveva riconosciuti, lui era rimasto immutato, ma noi eravamo cambiati.
    - Aspetta, non ci ha riconosciuti. - bisbigliai all'orecchio di Peter, non avevamo più nessuna speranza di svignarcela senza dare nell'occhio visto che ormai anche il pirata ci aveva notati ma almeno potevamo evitare di farci riconoscere. " Cosa avete da guardare, mocciosi" .
    - Nulla, ce ne stavamo andando... - risposi ad Hook, era veramente lui su questo non c'era ombra di dubbio.



    Wendy Darling
     
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    Peter si sparò a razzo verso quello che sembrava essere Hook, ma Wendy provò a trattenerlo prendendo la manica del suo giaccone. Aspetta, non ci ha riconosciuti fece notando che il pirata aveva posato i suoi occhi su di loro, ma la sua espressione non era di certo quella di uno che aveva rivisto dopo anni i suoi acerrimi nemici.
    Cosa avete da guardare, mocciosi fece infatti quel tipo, parlando come se non sapesse chi fossero quei due. Hook o meno, era chiaro che non era stato capace di riconoscere Peter Pan e Wendy.
    Aspetta, non ci ha riconosciuti. bisbigliò la ragazza e pareva proprio così.
    Nulla, ce ne stavamo andando disse poi con un tono di scuse per non creare casini.
    Peter era convinto che Hook mentisse, o forse più semplicemente non li avesse riconosciuti -in fondo erano cresciuti, a differenza sua- perché quello era indubbiamente il pirata che loro credettero morto ormai da anni. Peter lo fissò negli occhi, non era affatto felice di saperlo vivo, lo odiava dopo tutti i suoi trascorsi con lui nell’isola. Avrebbe voluto assalirlo, chiedergli perché era ancora vivo e domandargli poi che ci faceva anche lui a Vancouver. Era arrivato fino a lì con la sua ciurma? Lo stavano cercando? Allora era il caso di giocare d’anticipo. Non si doveva far smascherare allora. Doveva fingersi qualcun altro...
    Abbassò poi lo sguardo all’uncino ma non lo trovò. Così come non vide in lui i suoi soliti abiti da pirata. Aveva due mani, possibile allora si trattasse di un sosia?
    Noi da te? Nulla. Che vuoi che vogliamo da un tipo del genere? esclamò Peter rivelandosi essere sempre un’arroganticello. Sbuffò e guardò Wendy. E se non fosse lui...? disse non troppo convinto ma cercando di mostrare alla sua amica l’uncino mancante.
    Peter Pan
     
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    Una goccia di rugiada mi aveva allegramente svegliato. Quell'umile tulipano era stato la mia dimora per quella notte. Forse però le tane degli scoiattoli erano più calde in questo periodo. Sfarfallai stiracchiandomi piano. Il mattino ha l'oro in bocca... la mia ricerca doveva riprendere! Lontano da occhi indiscreti mi allungai trasformandomi in Vicky. Indossai un paio di ballerine che avevo nascosto sotto una grande quercia, anche se amavo camminare scalza sull'erba. Iniziai a pensare come Peter. Dove sarebbe andato?! Cosa avrebbe fatto?! Il mio fiuto da fatina mi portò dritta dritta verso i mercatini di Natale. Che città fantastica Vancouver! Colori in ogni dove, musica e profumi deliziosi. Distraevano facilmente la mia attenzione. Passeggiai tra le gente salutando chiunque incrociasse il mio sguardo. Aiutai gentilmente un uomo a ritrovare il suo portafogli perduto. Aveva tantissimi regali con se... sarebbe stato bello riceverne qualcuno! Ma non sapevo neanche come si festeggiasse il Natale. Ogni cosa era nuova per me, conoscevo troppo poco di questo mondo fermo. Soprattutto non sapevo quasi niente di feste e tradizioni. Mi guardai in giro sperando di incrociare un volto famigliare o di sentire quell'odore. L'odore di chi aveva cavalcato nel vento... di cento estati da favola passati a dormire sugli alberi! Avrei voluto dirgli "ti ricordi Peter?!Il mondo era nostro, potevamo fare tutto oppure niente." Abbozzai un sorriso leggermente sconsolato. Ma non mi sarei arresa... no no! Oooooh guarda bastoncini di zucchero! Mi voltai quasi ipnotizzata da quelle gustose caramelle. Non posso farci niente se sono così volubile, é il difetto delle fate. Un piccolo e dolce ometto, aveva erroneamente fatto capovolgere un'intera scatola di dolciumi creando un gran trambusto. Sorridendo lo aiutai a sistemare il tutto, offrendomi gentilmente volontaria nel ripagare i danni.
    Trilli Vicky
     
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    Che insolente! Ma chi si credeva di essere quel moscerino?! Forse credeva di essere Captain Barbanera?! Ma fammi il piacere. La testa mi girava troppo perfino per infilzarlo. Invece la ragazzina al suo fianco era veramente un bel bocconcino. Molto carina in quel suo capellino di lana. Anche se nei lineamenti o forse nel sorriso, ricordava tanto Wendy. Mi parve alquanto strano, visto che se la memoria non mi inganna loro vivevano a Londra.
    Ma perché perdo tempo con due moscerini come voi dissi assai stizzito finendo il mio caffé. Infatti avrei dovuto continuare a cercare quel teppistello di Pan. Che gioia per il mio uncino sarebbe stata, se l'avessi trovato.
    All'improvviso un grande trambusto attirò momentaneamente la mia attenzione. Un bambino aveva rovesciato una scatola di dolciumi... che imbranato! Una ragazza vicino a lui era accorsa aiutandolo prontamente. Una folata di vento e un'odore sospetto invase le mie narici. Ricordava le gocce di rugiada, percepivo anche dell'altro che però al momento mi sfuggiva. Solo alcune fate avevano quell'odore... ma sicuramente mi sbagliavo. Sembrava tanto un puzzle, solo senza alcun senso.
    Captain Hook
     
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    Hook ci stava osservando i suoi occhi passarono da Peter a me e sostenni il suo sguardo, di certo non avevo paura di lui e non avrei mai abbassato lo sguardo, anche se cominciai a sentire le guance formicolare, di sicuro stavo arrossendo maledizione ma perché! Peter non era convinto che fosse veramente lui e mi chiedevo come potesse non esserene certo, a parte la mano al posto del suo solito uncino quello era chiaramente Hook, senza ombra di dubbio, lo avrei riconosciuto anche se si fosse vestito da Babbo Natale in persona. Peter con il suo solito fare da sbruffone cercò di provocarlo, cercava la battaglia come sempre, il suo spirito combattivo negli anni non si era assopito ed era anche una delle cose che ammiravo di più di lui. Hook però non raccolse la sua provocazione e riuscì a stento a trattenere un sospiro di sollievo, avevamo un vantaggio, un gradissimo vantaggio, lui ancora non ci aveva riconosciuti, non c'era nemmeno vicino e non potevamo sprecare questo vantaggio. "E se non fosse lui...?" Mi chiese Peter cercando di farmi notare la mancanza dell'uncino alla quale non sapevo dare alcuna spiegazione, tornai a guardare il mio amico negli occhi, distogliendoli da quelli del pirata.
    - Uncino o no è lui... Ne sono sicura. La vera domanda è: perché è qui? - sussurrai a Peter mentre il pirata si allontanava, sicuramente non poteva sentirci bisbigliare, la sua attenzione era stata attirata come la nostra dal gran trambusto che un uomo aveva provocato facendo cadere un'intera scatola di dolciumi, accanto a lui una ragazza lo stava aiutando a rimetterli a posto. Quella ragazza aveva un viso incredibilmente familiare, la conoscevo, anche se non riuscivo a ricordare dove l'avevo vista. O sarebbe stato meglio dire che non riuscivo a ricordare "come" l'avevo vista! Avevo visto quel faccino milioni e milioni di volte, non aveva mai abbandonato i miei sogni come il volto di tutti gli abitanti del luogo dove avevo trascorso le mie grandi avventure da bambina, solo che non ero abituata a vederlo di dimensioni normali! Non potevo urlare il suo nome in mezzo alla folla, non Hook ancora così vicino e poi non ero ancora del tutto sicura di quello che avevo visto... Così mi avvicinai per darle una mano.
    - Ecco qua, due mani in più fanno sempre comodo... non trovi? - le dissi aiutandola a raccogliere i dolcetti. Mi riconosci Trilly? Sono io Wendy... lo pensai soltanto, non potevo dirlo ad alta voce.



    Wendy Darling
     
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    Uncino o no è lui... Ne sono sicura. La vera domanda è: perché è qui? sussurrò Wendy all’orecchio dell’amico il quale, incrociando le braccia e puntando i piedi a terra si apprestò ad esclamare con un tono e un’espressione alquanto seccata E perché non ci ha riconosciuti? Avanti, anche se sono cresciuto sono rimasto uguale a quando avevo sui 13 anni, no!?. Crescere per Peter Pan era sempre stato un argomento piuttosto complicato, e il fatto di non essere riconosciuto da qualcuno che lo conosceva quando era un ragazzino, non gli fece di certo piacere.
    Il fantomatico Hook decise di ignorarli e l’attimo successivo pure Peter decise di ignorare qualsiasi cosa fosse accaduta fino a quel momento perché quel profumo che improvvisamente gli solleticò il naso lo riconosceva tra mille. E seguendo il profumo si ritrovò a posare il suo sguardo su di una ragazza identica alla sua Fatina Trilly, e più che altro quella era Trilly!!, solo a grandezza umana!
    Peter Pan rimase immobile, mentre Wendy le si avvicinava Ecco qua, due mani in più fanno sempre comodo... non trovi? le disse. Che reazione avrebbe avuto Trilly? Perche quella era indubbiamente Trilly, Peter Pan l’avrebbe riconosciuta in qualsiasi maniera, tanto il legame con lei era forte, nonostante a volte nell’Isola non glielo avesse dimostrato poi così spesso. Ma dannazione se quella Fatina era la cosa più importante che lui aveva!!
    La sua mente si era completamente azzerata, per cui non era nemmeno riuscito a fare uno più uno, e che cioè quel tipo di poco prima fosse davvero Capitan Hook. In fondo, cosa gli poteva mai importate se aveva trovato la sua Trilly?
    Non si mosse però, non un passo, era gelato immobile davanti alla scena di Wendy che si apprestava in aiuto a Trilly...
    Peter Pan
     
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    Percepì notevolmente la sua presenza... quella di Hook, non troppo distante. Alzai uno sguardo mentre una gentile ragazza si apprestava nell'aiutarmi Ecco qua, due mani in più fanno sempre comodo... non trovi? Annuì leggermente, senza rispondere. Cercavo ancora quel maledetto pirata e il suo uncino, ma la folata che avevo sentito si stava pian piano dissolvendo e di Hook non era rimasta alcuna traccia. Che il pericolo fosse scampato?! Almeno per il momento... mi sembrava di si. Che sollievo! Ricordavo quello che avevo letto sul destino... il libro delle fate non sbaglia mai. C'erano però delle possibilità, alcune pagine non erano state ancora scritte. Ma se entrambi fossero rimasti su quella rotta conoscevo già il finale... è non mi piaceva affatto! Anzi ero terrorizzata. Finimmo velocemente di sistemare, mi avvicinai per pagare quando la commessa fu così gentile da non accettare nulla. Avevamo attirato così tanta folla che in compenso le avevamo fatto pubblicità. Siamo un'ottima squadra! Affermai felice complimentandomi con la ragazza che mi aveva gentilmente aiutato. La guardai con più attenzione... ma non poteva essere lei! I Darling non vivevano a Londra? Potevano essersi trasferiti, chessò. Non potevo sbagliarmi, quella era lei, aveva la ghianda. Era il suo "bacio" e non potevo sbagliarmi. Wendy?! Sussurrai con un filo di voce, senza farmi notare troppo. Ma se c'era lei allora doveva esserci anche lui! Ecco quell'odore... per la miseria lo sentivo. Il mio cuore fece un sussulto e una tripla capriola. Peter era proprio dietro di lei, immobile quasi pietrificato. Che mi avesse riconosciuto?! Certo che si! Il nostro legame è troppo forte e speciale. Non può essere dimenticato. Sorrisi quasi con le lacrime agli occhi, correndo subito dopo ad abbracciarlo. Dalla foga rischiai di farlo cadere a terra, ma fortunatamente non successe. Risuonó lontano e fievile il mio campanellio Sei tu! Ti prego dimmi che sei tu Peter! Gli sussurrai felicemente vicino al suo orecchio. La gioia era quasi incontenibile!
    Trilli Vicky


    Ragazze Hook é uscito di scena! Divertiamoci adesso noi tre :oci:
     
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