Hollywood... la città dei sogni!

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    Quella notte...

    "Nell'Impala calò il silenzio, forse per la stanchezza o più semplicemente ognuno cercava di dimenticare l'accaduto. Tutto pareva momentaneamente finito. Bene e male si erano scontrati... ma la guerra era appena iniziata! Respirai profondamente osservando Dean alla guida. Rischiare di perderlo mi aveva lacerato il cuore. Per lui ci sarei stata sempre! Tornai a guardare la strada pensando al fatto che Asmodeo non si sarebbe di sicuro fermato. Lui avrebbe bramato vendetta, per averlo intralciato. I ragazzi sul sedile posteriore parevano crollati, lui la stringeva teneramente a se. Lo sguardo di Dean non sembrava per niente sereno... percepivo la sua aura pesante quanto un macigno. Perché si ostinava a tenersi tutto dentro?!"

    Present day...

    Aprì gli occhi lentamente, ricoprendomi una spalla con il lenzuolo. Mi trovavo in California quella settimana, nello specifico in uno dei quartieri più famosi al mondo... Hollywood! Il mio manager George, mi aveva riempito la settimana d'impegni. La casa editrice, per cui lavoravo aveva speso quasi un patrimonio per una serie di interviste. Il nuovo libro non era ancora uscito, ma era pronto per entrare in stampa nei prossimi giorni. Quindi molti giornali fremevano impazienti per avere la loro esclusiva. Tutta questione di marketing! Giustamente non sarebbero mancati i soliti pettegolezzi. Ancora ricordo la scorsa settimana, quando sottomano mi era capitato il solito giornale scandalistico di Vancouver. Avrebbero scritto di tutto pur di vedere quella robaccia. "La dolce Emily Thompson... è tutta apparenza e niente sostanza! Non riesce a trovare un fidanzato che la sopporti." Recitava così l'articolo... forse con parole diverse ma il succo era quello. Mi alzai accarezzandomi i capelli durante un lieve sospiro. Scostai la sottile tenda che arredava magnificamente la suite dove alloggiavo. Per chi conosceva il Plaza Hotel a New York, posso dirvi che questo albergo a Hollywood era praticamente identico. La colazione arrivò puntuale, ma mangiai appena... non avevo granché fame adesso. Il cerca persone iniziò a squillare senza sosta. Mi guardai allo specchio... facendo un bel sorriso. Dean nelle ultime settimane pareva sparito, ma fortunatamente teneva sempre con se la piuma. Così riuscivo a mantenere sempre un minuscolo collegamento con lui. In ogni momento del giornata, mi bastava concentrarmi per percepire il suo forte battito... intuendo felicemente che stesse bene. Questo mi bastava per colmarmi di gioia. Indossai un vestito casual, ma dal tocco classico e molto sul floreale. Tacchi non mancavano... come sempre! Aggiustai i capelli, scegliendo di lasciarli morbidi e liberi. Presi tutto l'occorrente, e mi incontrai con George nel corridoio. Non sarei passata per la hall, altrimenti avrei rischiato di essere assalita come spesso capitava. Il mio manager si era occupato di tutto. Raggiunsi l'aula conferenze, sedendomi elegantemente ad un tavolo leggermente rialzato. Il microfono era accesso, e pronto all'uso. Salutai ognuno di loro gentilmente. Sorrisi mentre il resto del team, che era alla mia sinistra illustrava l'anteprima del libro. Presi a bere un leggero sorso d'acqua... notando quanto fosse piena quella sala. Il mio portamento era impeccabile, come sempre d'altro canto. Le prime domande scivolarono via molto tranquille. Signorina Thompson domandò un giornalista poco distante ...da chi o cosa trae ispirazione per i suoi personaggi? Sorrisi felicemente ricordando di quella sera, quando il protagonista (il leone) era nato. Mi schiarì lievemente la voce il più delle volte da persone che incontro, magari sull'autobus o al bar... spiegai scostandomi delicata una ciocca di capelli poi ci sono alcune persone che ti colpiscono particolarmente usai il plurale prima che iniziassero a farmi delle domande su "chi" fosse perché sanno guardare alla vita come pochi conclusi con un sorriso. Mentre la mia voce ricadeva su tutte le pareti, forse il microfono stava tarato troppo alto. Avevo preferito metterla sul generico, ma dentro di me sapevo di chi stavo parlando. Avanti gente abbiamo tempo ancora... per qualche altra domanda disse George con tutta la sua professionalità. Qualcuno finì per parlare... quella voce l'avrei riconosciuta tra mille. Jensen Dean Winchester!
    Emily Thompson
     
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    Nell'Impala era calato il silenzio non appena Jensen mise in movimento la macchina, sfrecciando poi nelle strade deserte della città. Chiese solo gli indirizzi di dove portare i due ragazzi e poi il silenzio tornò a regnare sovrano, con i due ragazzetti che crollarono dal sonno o ancora meglio dalla stanchezza data dalla paura.
    Emily se ne stava tutta zitta e Jensen non se ne capacito del motivo, forse per non svegliare i due studenti o forse mezza idea ce l’aveva...aveva avuto paura per lui...Il ragazzo invece cercava di non pensare a nulla dell’accaduto perché davvero quella volta se l’aveva vista davvero brutta con quel Demone e per sdrammatizzare la sua situazione accese piano piano lo stereo ritrovandosi a cantare i Led Zeppelin. Non voleva disturbare i due dormienti, ma aveva bisogno della sua sana musica che gli facesse compagnia..
    Ed Emily percepì subito che il ragazzo si stava tenendo tutto dentro, percependo che non andava tutto bene come lui si ostinava a far vedere...

    Sirius Black. Jensen doveva ancora ben capire chi fosse quel ragazzo, ma una cosa gli era ben chiara, aveva in qualche modo fare con lui. Presupponeva che fosse un ragazzo da salvare ma Emily gli aveva detto chiaramente quello che percepiva, ovvero che fra i due c’era qualcosa che li univa...
    Quella notte i sogni di Jensen cambiarono. C’era lui da bambino in una villa enorme. Al suo fianco c’era un bimbo più piccolo di almeno cinque anni che Jensen capì all’istante si trattasse del cane nero, ora divenuto umano. Giocavano e...
    Il sogno terminava così. E notte dopo notte il sogno riiniziava dall’inizio.


    Jensen non poteva più trattenersi a Vancouver. Purtroppo anche se non era un Guardiano a tutti gli effetti, ogni tanto l’FBI lo contattava e non sempre poteva rifiutare le loro richieste. A quanto pareva a Hollywood stavano accadendo fatti molto strani e molti Guardiani erano morti. Il Winchester era la loro ultima risorsa, dal momento che sapevano quanto potente egli fosse.
    E così eccolo diretto sul primo volo verso Los Angeles, aveva addirittura lasciato la sua amata Impala lì a Vancouver. Del resto la distanza fra le due città erano piuttosto ampie e in più sarebbe subito ritornato nella città canadese per continuare a scoprire sempre più cose riguardanti quel ragazzo.
    In aereo Jensen trovò da leggere un giornale e in prima pagina c’era un articolo che recitava "La signorina dolce Emily Thompson... tutta apparenza! Non riesce a trovare un fidanzato che la sopporti.". Il ragazzo sgranò gli occhi, non tanto per la frase più che altro perché non vedeva fosse così famosa da meritarsi un articolo sul giornale. Non badò a quanto scritto perché, insomma, si sapeva che i giornalisti pur di scrivere qualcosa infangavano i nomi altrui. Decise quindi di non leggere quell’articolo saltandolo completamente e poi si addormentò dove ritrovò lo stesso sogno ma questa volta in maniera più blanda. Possibile che più si allontanava da quel Black e meno il sogno era intensificato?

    L’albergo a cui Jensen era stato designato era uno dei più rinomati della città, del resto l’FBI lo trattava sempre in maniera piuttosto eccellente. Sistemò nella sua suite le sue poche cose e appoggiò sul cuscino la piuma che gli aveva consegnato Emily. Da quel giorno non l’aveva più vista. La piuma. La guardò intensamente e il volto dell’angelo fece capolino nella sua mente. Gli mancava? Bah, impossibile. E poi sapeva che se avrebbe voluto, tramite quella piuma, l’avrebbe potuta contattare. Chissà come però...Il ragazzo la riprese in mano e la scrutò intensamente, per poi riporla sul cuscino. Poi scese nella hall dove fu subito catturato dall’enorme cartellone che introduceva niente popò di meno che Emily Thompson in conferenza proprio lì è proprio a quell’ora. Jensen non ci poteva credere! Non ci pensò quindi poi molto ad intrufolarsi lì dentro, fortunatamente indossava anche l’abito adatto, visto che stava per interpretare un agente del governo, il signor Angus Young, la sua solita copertura. Non usava sempre il nome del cantante degli AC//DC, ma molto spesso sì!
    Trovò l’Angelo intenta a rispondere a mille domande sul suo ultimo libro, quello con lui protagonista. Pensò bene quindi di immischiarsi nella conversazione rendendola però più frizzantina Signorina Thompson, ci dica, qual è il suo numero di stanza? fece con il suo solito modo giochesco, facendo esplodere un grosso boato di risate nella stanza. Jensen era il solito ragazzo che prendeva la vita come veniva e ci sdrammatizzava sempre sopra. Subito dopo si schiarì la voce No ok, faccio il serio...Il leone lo ritiene un personaggio degno per qualcuno? chiese guardando la donna dritta negli occhi. Tra l’altro era vestita davvero in maniera molto semplice ma carina al punto giusto. Molto estiva, nonostante la temperatura all’esterno.
    Jensen Dean Winchester
     
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    Lo cercai con lo sguardo tra la folla. Parevano tutti vestiti allo stesso modo, ma lui a differenza di altri possedeva carisma e stile! Finalmente lo individuai sorridendo con immensa gioia. Il mio cuore sussultò felicemente. Signorina Thompson, ci dica, qual è il suo numero di stanza? Winchester era così... "spumeggiante!" Pensai ridacchiando lievemente. Apprezzavo molto la sua simpatia, e quel suo modo di sdrammatizzare i momenti. Dovevo ammettere che quella sua domanda era stata la parte migliore di tutta questa conferenza. Aveva risvegliato gli animi... facendo ridere tutti, me compresa. No ok, faccio il serio...Il leone lo ritiene un personaggio degno per qualcuno? D'avvero un ottima domanda! Dal suo sguardo fisso su di me, avevo ben intuito a cosa si potesse riferire. Respirai lievemente e con un bel sorriso risposi a Dean il protagonista del libro merita qualcuno che sia alla sua altezza... come anche ognuno di noi il mio tono non faceva trapelare alcuna insicurezza. Perché ciò che dicevo mi veniva dal cuore l'importante è dare una possibilità di fiducia! Come appunto fa il leone affidandosi al coniglio durante il suo salvataggio conclusi senza mai distogliere i suoi occhi. Il coniglio era un piccolo personaggio aggiuntivo, ma che aveva aiutato il leone nella sua impresa. Avevo lasciato intuire a Dean che quel "coniglio" fossi io. Notai lo sguardo perplesso di alcuni... probabilmente si chiedevano se mi stessi riferendo ancora al libro o magari a qualcun'altro. Ma per mia fortuna conoscevo le tattiche di molti giornalisti, perché le conferenze erano più o meno sempre le stesse. Infatti con grande nonchalance sviai elegantemente il discorso. Fino alla fine della conferenza cercai di limitare, in maniera discreta gli sguardi a Dean, non perché non volessi ma perché i giornalisti avrebbero potuto scrivere di tutti nei loro articoli. Attesi che la folla si radunasse lentamente fuori, e presi a sgattaiolare via dal mio manager raggiungendo Dean... che pareva aspettarmi. Gli sorrisi dolcemente che sorpresa signor... lessi velocemente la sua targhetta scherzandoci leggermente su Angus! Volevo evitare di fargli saltare la copertura. Emily! Esclamò forte e chiaro George dammi un minuto gli sussurrai velocemente facendo l'occhiolino a Dean. Mi avvicinai al mio manager ascoltando tutto quello che aveva da dire. Respirai in maniera rilassata appena mi disse che l'impegno del pomeriggio era completamente saltato. Quindi finalmente potevo prendermi un po di tempo libero. Lo ringraziai salutandolo gentile, e tornando senza esitazione da Dean. Andiamo... lo presi delicata sotto braccio "quasi" come un'amica ti offro qualcosa! Esclamai subito dopo, guardandolo felice. Mi ricordai che questo hotel faceva la miglior Apple Pie di tutta Hollywood... perfetto! Arrivati al piano bar e ci sedemmo ad un tavolo. Ordinai due belle porzioni di Apple Pie... stranamente mi era tornato l'appetito. Lasciai scegliere a Dean ciò che più preferisse da bere, ed io ordinai un cappuccino semplice. Specificando al cameriere di mettere tutto in conto alla mia camera. Era all'ultimo piano... quello attico! Volevo farmi perdonare per sai... cercai di non guardare proprio "li" beh il calcio e lo schiaffo... non avrei mai voluto credimi mi scusai sinceramente. Mi accarezzai i capelli scostandoli dietro lentamente allora cosa ti porta qui Angus? Desideravi fare un provino per "lo sguardo più sexy di tutta Hollywood?" Domandai scherzosa sorridendogli. Era davvero bello poter rivedere i suoi occhi... così simili ai miei. Stranissima coincidenza comunque! Casualità o meno... adesso ero molto felice!
    Emily Thompson
     
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    Fortunatamente ad Emily parve piacere la battuta che Jensen fece a proposito della sua stanza d’albergo, molte altre donne se la sarebbero presa di sicuro, lei invece si dimostrò superiore e migliore. Poi quando il ragazzo tornò serio per porre la reale domanda, l’Angelo assunse un’aria stupita e felice, come se si stava aspettando quella domanda da tutta la sera e finalmente qualcuno (qualcuno di importante fra l’altro) gliela aveva appena posta. il protagonista del libro merita qualcuno che sia alla sua altezza... come anche ognuno di noi diede una risposta abbastanza vaga e pur sempre veritiera. l'importante è dare una possibilità di fiducia! Come appunto fa il leone affidandosi al coniglio durante il suo salvataggio aggiunse subito dopo e a Jensen sembrò che la ragazza avesse paragonato se stessa a quel piccolo animaletto. Quindi era così? Lui era il fiero leone e lei la sua fidata compagna. Quello che non era tanto chiaro era se il tutto era riferito alla loro missione, in cui appunto i due avrebbero collaborato insieme fidandosi l’uno dell’altra; oppure c’era un significato più profondo...? Più sentimentale ecco...
    La conferenza poi proseguì fino giungere al termine e la ragazza fu piuttosto professionale nel non dare troppo importanza a Jensen, il quale rimase nell’aula ad ascoltarsi le battute finali.

    che sorpresa signor...Angus!. I due si ritrovarono poco dopo in un angolo più o meno appartato della hall. Lei era in compagnia del suo manager e nel salutarlo si attenne alla copertura che il ragazzo indossava. ]dammi un minuto fece poi a Jensen riferita alla chiamata del manager. Andò dunque da lui e frettolosamente chiuse ogni tipo di dialogo, tornando quindi dal ragazzo che rimase ad aspettarla.
    Andiamo... quando tornò da lui lo prese sottobraccio Che coincidenza eh! fece lui riferito al fatto di essersi ritrovati a chilometri di distanza da Vancouver.
    ti offro qualcosa!. La felicità che il volto della ragazza esprimeva era qualcosa di meraviglioso. Jensen capiva un sacco dall’espressione che Emily aveva in quel momento. Oh quanto gli doveva piacere!! Sorrise fra sè a questa sua constatazione. E del resto anche lui non era del tutto indifferente a lei!
    Andarono dunque al bar dove la ragazza ordinò il dolce preferito del Winchester, per entrambi e due cappuccini, uno dei quali con panna montata. Oh si, Jensen si trattava piuttosto bene!
    Volevo farmi perdonare per sai...beh il calcio e lo schiaffo... non avrei mai voluto credimi aggiunse lei un pochino imbarazzata e la cosa fece far ridere a Jensen, che grattandosi la nuca, assunse poi un sorriso bellissimo. Ok, ma è già la seconda volta che mi offri da bere, signorina Thompson! Ma la prossima volta non transigo, tocca a me!! esclamò prendendo le ordinazioni arrivate. (E tra l’altro gli aveva anche offerto una cena).
    Allora cosa ti porta qui Angus? Desideravi fare un provino per "lo sguardo più sexy di tutta Hollywood?" fece lei scherzosa sorridendogli sempre più felice. Eh, Jensen faceva sempre questo effetto alle donne!!
    Troppe morti stanno avvenendo qui. Addirittura molti Guardiani hanno perso la vita... con lei non aveva nessun modo di mentire, risultando sempre piuttosto trasparente. Ho letto il fascicolo che l’FBI mi ha inviato e credo di aver capito cosa sta succedendo. Ma devo ancora indagare, ormai iniziò domani mattina, del resto sono giunto qui appena due ore fa le spiegò addentando poi la sua meravigliosa torta di mele. Tu, hai percepito qualcosa? chiese subito dopo assottigliando quel suo sguardo sexy. Eh beh, si dia il caso che io abbia già vinto! ironizzò a proposito del provino.
    Jensen Dean Winchester
     
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    Ma la prossima volta non transigo, tocca a me!! Sorrisi accordando gentile, con un lieve cenno del capo... quella sua affermazione. Il mio sguardo si posò una frazione di secondo sulle torte appena arrivate. Avevano un'aspetto magnifico, e senza alcun dubbio erano squisite! Tornai ad incrociare i suoi occhi, mentre assaporavo con classe un piccolo boccone. Troppe morti stanno avvenendo qui. Addirittura molti Guardiani hanno perso la vita... Respirai piano, cercando di non farmi andare il boccone di traverso. In quel momento mi parve di percepire nuovamente quelle stesse identiche terribili sensazioni. Tentai di non darlo a vedere... ma il mio viso riusciva a nascondere ben poco. Restai ad ascoltarlo con attenzione, nel contemplo mandai giù un leggero sorso di latte schiumato. Ho letto il fascicolo che l’FBI mi ha inviato e credo di aver capito cosa sta succedendo. Dean era davvero in gamba! Non esisteva nessuno meglio di lui. Tu, hai percepito qualcosa? In effetti, adesso che ci pensavo... qualche giorno fa avevo avvertito qualcosa di insolito. Passeggiavo con George in Hollywood Boulevard, vicino alla strada più famosa Wlak of Fame. Non troppo distante, un uomo piuttosto ricco stava scendendo dalla sua scintillante Porsche. Finimmo per entrare casualmente nello stesso locale, e li avvertì qualcosa di strano. George si assentò un momento per recarsi alla toilette, visto che quell'uomo pareva da solo... colsi al volo l'occasione! Come pensavo! Forse potrebbe esserti d'aiuto conoscere il nome Morel! Affermai guardandolo intensamente, e lasciando che intuisse a cosa mi riferissi. Guardai un momento in borsa, estraendo un elegante invito a cui pensavo di non partecipare. Fortunatamente non vi era specificato il nome, quindi poteva essere usato da chiunque. Lo porsi cortese a Dean magari questo ti può aiutare a scoprire qualcosa di più gli sorrisi lasciandoglielo. Ero felice "nel mio piccolo" di essergli un pó d'aiuto. Eh beh, si dia il caso che io abbia già vinto! Con quel suo sguardo riusciva ad uccidermi piacevolmente. Altro ché!! Affermai con un bel sorriso, concordando appieno con lui. La sua compagnia era davvero piacevole. La torta invece aveva fatto una brutta fine, non ne era rimasta neanche una briciola. L'ora iniziava a farsi tarda, e presunsi che Dean avesse bisogno di riposare... anche io in effetti. Un cacciatore doveva mantenersi in forze! Pensai quasi divertita tra me e me. Lo salutai dolcemente, e ringraziandolo della compagnia. Trattenni un leggero sbadiglio mentre osservavo le lucette dell'ascensore aumentare... fino a raggiugere il piano attico. Mi levai sollevata i tacchi, lasciandoli vicino all'armadio. Appesi il vestito restando in intimo, nel contemplo andai a prepararmi un bagno caldo. Lo aromatizzai con dei sali naturali, ed una volta nuda mi immersi... rilassandomi completamente. Era una vera goduria! Stavo finendo quasi per addormentarmi quando avvertì un rumore. Mi destai un momento riconoscendo che qualcuno pareva aver bussato. Arrivo!! Solo un momento!! Affermai educata e con un forte tono di voce. Presi velocemente l'asciugamano avvolgendomelo attorno. Feci scattare la serratura sorprendendomi poi Dean... ciao! Gli sorrisi tranquillamente accomodati feci poi invitandolo gentile. Poteva essere successo qualcosa?! Sperai proprio di no. Richiusi la porta dietro di lui. Potevo aver fatto inveve qualcosa di sbagliato?! "Emily datti una calmata! Non ha ancora neanche parlato!"
    Emily Thompson
     
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    Le torte arrivate avevano una bella rappresentazione visiva, Jensen sperò che almeno il gusto ne fosse per lo meno quasi all’altezza. Aveva ormai imparato che più belle fossero esteticamente e meno erano gustose, figuriamoci in un hotel di Hollywood dove tutto era basato appunto più sull’apparenza. Assaggió quindi con un po’ di titubanza rimanendo tuttavia abbastanza soddisfatto, come il suo volto poteva esprimere mentre con lo sguardo tornava a guardare la ragazza. Forse potrebbe esserti d'aiuto conoscere il nome Morel! le disse lei e come faceva a sapere già tutte quelle cose per Jensen era ancora un mistero. Da che l’aveva conosciuta si era subito informato sugli Angeli e aveva aggiunto pagine al diario di suo padre, un oggetto che portava sempre con sè. In quel quaderno erano annotate tutte le Creature che John Winchester aveva incontrato in vita sua, con vari appunti e soprattutto come sconfiggerle (in caso di razze malvagie). Gli Angeli però non erano mai stati menzionati, dal momento che a quanto pareva non li aveva mai incontrati. Ora toccava a lui quindi a continuare quella tradizione di famiglia e scrivere in quel diario. Al momento aveva solo annotato cose positive, ma non ne era certo che fossero solo quelle le loro caratteristiche. Del resto erano pur sempre Creature di un altro mondo...Voleva anche chiedere direttamente ad Emily qualche informazione, ma al momento preferiva fare da solo.
    Nel frattempo che il ragazzo si era perso nei suoi pensieri Emily gli aveva mostrato un volantino che aveva tutta l’aria di essere un invito a qualcosa. Lei glielo porse. magari questo ti può aiutare a scoprire qualcosa di più gli disse mentre lui prese in mano l’invito per due persone. È un sotterfugio per invitarmi ad un festa?! fece lui scherzoso come il suo essere, riferito poi al fatto che all’altra festa era stato lui ad invitare lei, ed ora si scambiavano i ruoli. Rise, poi addentò in altra fettona dell’Apple pie godendosela in pieno. Oh si, quanto amava mangiare il ragazzo! Eppure dal suo fisico asciutto ciò non si sarebbe mai detto, ma probabilmente la sua vita da cacciatore/Guardiano, lo manteneva ben in linea!
    Era molto piacevole conversare con Emily ma la cosa che al ragazzo fece strana era che il centro dei loro discorso attuali riguardavano morti e violenze, eppure tutto ciò non lo “deprimeva”; perché parlare con lei era divenuto una cosa genuina e piacevole. Doveva forse riportarlo sul suo diario? Era così che ci si sentiva quando si parlava con un Angelo?, oppure c’era dell’altro...(amore tipo)...
    Però ormai il sonno stava per vincere, la stanchezza pure, del resto era tardi ed aveva pure affrontato in volo di parecchie ore. E tutto sommato pure la ragazza poteva essere stanca...Ma gli Angeli si stancavano poi? A quanto pare forse si, dal momento che fu lei la prima ad accennare ad un saluto. Si, buona notte Emily fece alzandosi dalla sedia e poi porgendosi verso di lei per scoccarle un bacio molto vicino alle labbra.
    Entrambi poi raggiunsero le proprie camere, in cui il ragazzo neanche il tempo di togliersi l’abito che crollò dal sonno nel morbido materasso. Si svegliò tre minuti più tardi e gli era quasi parso di aver dormito delle ore. Andò a farsi una doccia e poi si rivestì. C’era un pensiero che non lo faceva più dormire è che probabilmente lo aveva svegliato, per questo motivo era pronto a darsi una risposta e per questo motivo ora era in corridoio dell’albergo che camminava spedito verso di una camera ben precisa. Bussò. Arrivo!! Solo un momento!! si sentì dall’altra parte della porta, e solo in quel momento al cacciatore venne in mente che forse Emily poteva già essere fra le braccia di Morfeo nel pieno dei suoi sogni. Ma gli Angeli poi, dormivano?
    Dean... ciao! l’accolse in asciugamano con una naturalezza tale da rendere un po’ perplesso il ragazzo. Non aveva secondi fini, eppure (s)vestita in quella maniera ad un ragazzo non poteva che fargli venire una certa voglia, ecco. Invece per lei era come se si fosse presentata in pigiama. Era così ingenua o tutti gli Angeli erano così?! Ma voi Angeli, dormite?! chiese per sdrammatizzare la situazione, entrando in camera. Sdrammatizzava sempre lui. Poi si guardò intorno. Era una stanza davvero enorme e...beh, femminile. Nonostante un Angelo non avesse poi molte cose proprie, e in più era una stanza per qualche giorno, Jensen potè notare ugualmente un tocco femminile che era presente. Notò poi una poltrona dove ci si accomodò, sprofondando nella comodità. Se vuoi vestirti fai pure fece, senza ancora rivelare il motivo della sua venuta. Per quale motivo era giunto in camera della ragazza? Beh, probabilmente Emily lo avrebbe scoperto tra poco..
    Jensen Dean Winchester


    Edited by woozy. - 28/2/2018, 17:07
     
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    Diciamo che l'invito era per aiutare "un amico". Quando faccevo qualcosa, non è mai con secondi fini. Peró in effetti, pensandoci su... Dean non aveva avuto una cattiva idea! Decidemmo infatti di andarci tranquillamente assieme, visto che un uomo da solo sarebbe parso strano ed insolito. Invece con una dama al suo fianco, si sarebbe mischiato in maniera inosservata tra tutti quegli invitati. Morel non mi dava l'impressione di essere un Demone, ma l'oscurità che avevo percepito pareva proprio la stessa... molto strano! Di sicuro era un tipo fin troppo esibizionista per i miei gusti... ma poteva aver ucciso lui quei Guardiani?! Comunque non doveva essere semplice una vita come quella del cacciatore, rincorrere il male e sconfiggerlo. Eppure mentre parlavamo Dean riusciva a rendere il tutto meno "spaventoso" di come era. Niente sembrava deprimerlo, o scoraggiarlo in qualche modo. E in questo eravamo praticamente affini! La buonanotte di Dean fu molto piacevole, come tutta la serata. Ma voi Angeli, dormite?! Trattenni a fatica una risata, mentre gli sorridevo gentile. Di sicuro non li sfuggiva niente! Ti sembro Dracula, forse?! Feci a mia volta una battuta ironizzando alla sua domanda. Per lo più riposiamo... non e proprio un "sonno" gli risposi tranquilla alle volte è un riposo sereno, altre invece un po meno... ma parlo per me conclusi guardandolo mentre si sedeva comodamente su una poltrona. Se vuoi vestirti fai pure era stato gentile, visto che mi aveva colto un po alla sprovvista... però non me l'ero di certo presa, anzi ero piuttosto rilassata. Ma adesso chi glielo spiegava che invece preferivo dormire nuda?! Forse però non era proprio il caso di dirglielo. Grazie, faccio in un lampo... sorrisi tornando un momento in bagno. Se non ricordavo male avevo lasciato una vestaglia di raso appesa dietro la porta. "Ah! Eccoti!" Pensai prendendola, era di un colore che non mi dispiaceva... bordò acceso e piuttosto coprente, ma era pur sempre un elegante vestaglia. La fermai con un bel fiocco prima di uscire, e spegnere in contemporanea la luce del bagno. Mi sistemai una ciocca di capelli... ricordandomi di una cosa importante. Ho ritrovato una cosa, qualche giorno fa... spiegai avvicinandomi alla mia borsa e controllando al suo interno credevo di averla persa, invece l'avevo nascosta fin troppo bene sorrisi quasi ridacchiando ma ci tenevo che l'avessi Dean! Tirai fuori un piccolo sacchetto, annodato con un elegante fiocco. Mi stavo portando dietro quell'amuleto, da giorni nella speranza di rincontrare Dean e regalarglielo. Glielo porsi gentile guardandolo con questo non avrai più problemi con le possessioni Demoniache... anche a livello di Asmodeo spiegai sedendomi tranquillamente proprio di fronte a lui. Le rune Angeliche incise dietro all'amuleto, sono piuttosto potenti e ti proteggeranno conclusi tirando un leggero respiro. Gli sorrisi poggiando comodamente la schiena alla sedia. Ero pronta ad ascoltarlo... qualsiasi fosse il suo problema. Magari centrava quel grosso cane nero di cui mi aveva parlato, e forse aveva scoperto qualcosa di nuovo. Potevo sembrare molto una psicologa, non molto professionale per via della vestaglia... ma diamo il via alla seduta Angelica!
    Emily Thompson
     
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    Fu abbastanza veloce la conversazione sull’invito a quella festa in cui ovviamente Jensen aveva un secondo fine; ma nonostante ciò i due si erano capiti al volo! Ci sarebbero andati insieme, come la scorsa volta. Era un tantino sospetto se ci fosse andato da solo, dal momento che era una specie di gala, quindi doveva per forza andarci con una partner e chi meglio di Emily...?, Ovviamente per puro caso professionale mica per altro! Jensen non ne era poi così tanto convinto di ciò però...Ma come poteva provare qualcosa per un Angelo!? O meglio, un Angelo avrebbe mai potuto innamorarsi di qualcuno...? Gli era parso che fosse una cosa plausibile, ma non ne era propriamente convinto...e comunque decise di non pensarci, più dal momento che -insomma- Emily era solo una specie di amica e beh..., aiutante nel suo lavoro di cacciatore!
    Alla domanda se gli Angeli dormivano Emily scoppiò quasi a ridere Ti sembro Dracula, forse?! ironizzò mentre il ragazzo però rimase abbastanza serio, insomma sapeva che i Demoni non avevano bisogno di dormire e quindi ipotizzava pure gli Angeli. E a lui servivano quanto più informazioni possibili per annottarle sul famoso diario, diario che poi avrebbe ceduto un giorno ad un eventuale figlio, come suo padre aveva fatto con lui? (Ma a cosa diamine stava pensando: un figlio?!)
    Per lo più riposiamo... non e proprio un “sonno", ecco lì che infatti era come pensava. Chissà com era non dormire mai. A Jensen venne quasi un brivido nel pensare ciò, a lui il sonno serviva, eccome! Non tanto per ricaricarsi o simili, ma piuttosto per passare delle ore tranquille senza pensare a nulla delle sofferenze che vi erano in giro.
    Grazie, faccio in un lampo... esclamò la ragazza quando il Guardiano le disse che poteva andare a rivestirsi, così ella se ne ritornó in bagno per poi uscire con indosso una vestaglia che lasciavo ancora meno all’immaginazione, e diamine se era meglio se se ne stesse in accappatoio quindi!
    Jensen la guardò e subito pensò che il bordò acceso fosse diventato improvvisamente il suo colore preferito! E non riuscì nemmeno a controllare una smorfia di piacere che comparve così nel suo volto. Emily era davvero bellissima! Un Angelo, si faceva corteggiare? Magari ci avrebbe potuto pensare al gala in cui sarebbero andati..., ma no, non era affatto dal Winchester tutto ciò; a lavoro avrebbe pensato solamente al lavoro! Era un ragazzo molto responsabile che metteva sempre la vita degli altri davanti ai suoi piaceri personali.
    Ho ritrovato una cosa, qualche giorno fa...credevo di averla persa, invece l'avevo nascosta fin troppo bene ma ci tenevo che l'avessi Dean! disse poi Emily mentre frugava nella sua borsa da dove estrasse fuori un sacchettino e glielo porse al ragazzo, il quale si ricordò così il motivo per cui era giunto fino a lì; non per questo nuovo “regalo”, piuttosto per quello precedente. con questo non avrai più problemi con le possessioni Demoniache... anche a livello di Asmodeo. Le rune Angeliche incise dietro all'amuleto, sono piuttosto potenti e ti proteggeranno disse mentre il ragazzo osservò attentamente l’amuleto vedendo da sè che fosse autentico, dal momento che se ne intendeva parecchio bene di quelle cose (e non che non si fidasse di Emily, solo gli piaceva accertarsi delle cose con i suoi occhi). Dopo la possessione di Asmodeo infatti al ragazzo era subito venuta l’idea di prendersi una cosa similare, solo che non aveva ancora avuto modo di trovarne uno. Ma a quanto pareva ci aveva già pensato il suo Angelo custode! Ahahhaa! Grazie Emily! rise mettendo in tasca l’oggetto appena ricevuto e tirando fuori così l’altro oggetto, quello del motivo della sua venuta. Gli era venuto da ridere perché davvero quella ragazza sembrava il suo Angelo custode!, e lui era ancora un po’ scettico riguardante questa razza appena scoperta! A proposito, com è che funziona questa? domandò mostrandole la piuma che ella gli aveva donato in precedenza. E se le faccio il solletico, lo sentì?!. Ah il Winchester era proprio fatto così! Era proprio uno scemo, in senso buono ovviamente! Ma del resto perché doveva prendere quella sua vita in maniera così seria se poteva ironizzare su più cose per renderla a lui più piacevole! E come glielo chiese, pizzicò delicatamente la piuma, per vedere che effetto faceva alla sua proprietaria, se provocava effetti...
    Jensen Dean Winchester
     
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    Probabilmente Dean si poneva qualche domanda sulla mia "razza", era più che naturale. Come un vero cacciatore che si rispetti... non ci trovavo nulla di male se indagava su noi Angeli, anzi. Avrebbe trovato solo cose positive e genuine sul nostro conto. L'importante era non paragonarci ai Decaduti, o addirittura confonderci con essi. Sarei stata ben felice di togliergli ogni dubbio, intanto sul "sonno" aveva ottenuto una valida e sincera risposta. Dovevo ammettere, che avevo molto apprezzato quella sua leggera smorfia di piacere quando mi aveva vista uscire dal bagno. Si effettivamente non cambiava molto tra asciugamano e vestaglia, coprivano allo stesso modo e ben poco. Ma alla prima occasione avrei dovuto specificare a Dean che non possedevo neanche un pigiama. Appunto perché amavo sentire la leggera stoffa del lenzuolo accarezzare il mio corpo privo di indumenti, questo era davvero molto rilassante. Dean pareva essere molto attento ai dettagli, e questo era da apprezzare! Osservava molto accuratamente l'amuleto, e sicuramente data la sua esperienza da cacciatore sapeva riconoscere l'autenticità di un oggetto simile. "Notevole!" Pensai tra me e me, riconoscendo la sua bravura. Era veramente in gamba! Ahahhaa! Grazie Emily! Sorrisi felicemente non devi ringraziarmi, mi fa molto piacere aiutarti dissi gentile. Un Angelo Custode fa sempre del suo meglio, per proteggere colui o colei... a qualunque costo. Ed io non ero da meno! Anche perché rivivere una tale "esperienza" non ci tenevo proprio... nessuno dei due sicuramente. Non doveva essere stato il massimo neanche per Dean, sentirsi praticamente annullato da un essere così oscuro e non poterci fare niente. Sentirsi impotenti era una brutta sensazione. Finì per destarmi da quei pensieri non appena Dean mi mostrò la piuma che gli avevo precedentemente regalato a proposito, com è che funziona questa? E se le faccio il solletico, lo sentì?! Lo guardai gioiosa e divertita nella stesso tempo notando come la pizzicasse leggermente. Non soffro quel "tipo" di solletico specificai ridacchiando felice. Dean aveva questo suo modo di fare... che era davvero speciale e a dir poco unico! Mi faceva troppo divertire! Diciamo che servirebbe più contatto per farmi solletico aggiunsi lasciandogli intuire che soffrivo il solletico come una persona normale (tramite le mani). Ma comunque il collegamento che esiste in quella piuma mi permette di percepire quando la stai toccando... come hai fatto poco fa spiegai tranquillamente mantenendo un bel sorriso funziona in maniera molto semplice mi spostai elegantemente i capelli da un lato ti basterà stringerla in una mano e concentrarti su di lei lo guardai la sua energia ti libererà dalla tensione, e potrai sentire il mio cuore che batte come se fosse il tuo! Ed in quel momento potrai parlarmi anche solo con il pensiero... ed io ti sentirò conclusi guardando velocemente l'orario. In effetti si era fatto piuttosto tardi. Mi sembrava che Dean avesse bisogno di dormire un po... quindi finimmo per darci nuovamente la buonanotte. Domani sarebbe stato un nuovo giorno... pieno di impegni per entrambi. Restammo d'accordo che ci saremmo incontrati verso le 19:00 pm. nella hall dell'albergo. Gli sorrisi chiudendo piano la porta dietro di lui. "Riuscirò a dirgli quella cosa?! Prima o poi!" Pensai mentre mi levavo quella vestaglia. Stranamente quella notte riuscì a riposare in maniera serena... come non mi succedeva da molto tempo!

    *******

    Non sapevo cos'era peggio... il cerca persone o la sveglia?! Forse molto probabilmente entrambi. Mi stiracchiai appena iniziando con un bel sorriso quella giornata. Andai a prepararmi pensando a quanto fosse stato bello rincontrare Dean, ma forse la cosa più bella era averlo quasi vicino (in pratica qualche stanza più in la). Ritrovarsi entrambi nello stesso albergo... pareva una coincidenza proprio da film! Aggiungerei una fantastica coincidenza! Indossai un tailleur classico, blu carta da zucchero. Accessori e scarpe erano meravigliosamente abbinati al completo. George mi attendeva di sicuro alla macchina, ma prima di scendere passai davanti alla porta di Dean. Non bussai era ancora abbastanza presto, e di certo non volevo svegliarlo magari stava ancora riposando. Gli lasciai un piccolo biglietto sotto la porta
    "Grazie della bella serata! Non vedo l'ora di vederti in smoking Leone! A più tardi...
    Emily"

    Sorrisi prendendo subito dopo l'ascensore. La giornata alla fine strascorse piuttosto bene, il tempo tral'altro era magnifico! Ero stata professionale e gentile con tutti... ma una parte di me non riusciva a stare tranquilla. Perché?! Non mi sentivo al 100% serena ecco. Cercai di non pensarci troppo, ed una volta tornati in albergo passai dalla Reception per prenotare una limousine per questa sera. Infilai il cartoncino entrando tranquillamente in stanza. Una volta chiusa mi voltai... è il sangue mi si gelò! Di nuovo l'ombra... di nuovo la visione... di nuovo il sangue, ma questa volta ci fú qualcosa in più... Lucifero! Cosa centrava adesso lui?! Respirai lentamente lasciando scorrere via quella terribile sensazione. Sarei arrivata in tempo! Fine della discussione! Distolsi quei pensieri... dovevo restare lucida e concentrata. Questa notte c'era una missione da compiere! Durante la pausa pranzo di oggi avevo fatto un po di sano shopping, e avevo trovato l'abito perfetto... piuttosto raffinato per questa sera! Andai a prepararmi iniziando da un bel bagno rigenerante. Raccolsi con classe in capelli, ornando il viso con degli orecchini pendenti. Optai per un filo di trucco ma molto leggero. Tacchi che non mancavano mai e borsetta abbinata. L'invito c'è l'aveva Dean... quindi avevo preso tutto! Camminai lungo il corridoio con la giacca sotto braccio. Ero in perfetto orario! Raggiunsi le scale iniziando a scenderle lentamente, mentre cercavo Dean con lo sguardo. Non impiegai molto tempo per trovarlo... era bellissimo! Sorrisi felice raggiungendolo il classico ti dona! Mi complimentai sinceramente. Lo smoking era un vero classico, e a lui stava da dio! Se vogliamo andare... la limousine ci aspetta proprio qui davanti gliela indicai infilandomi la giacca... siamo pur sempre a febbraio!
    Emily Thompson


    Edited by woozy. - 3/3/2018, 21:15
     
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    Non devi ringraziarmi, mi fa molto piacere aiutarti fece Emily con un dolce sorriso stampato sulle sue candide labbra.
    No, la sensazione di essere pervaso dal Demone non era affatto piaciuto a Jensen, ma la verità era che doveva ancora metabolizzare per bene cosa fosse accaduto quel giorno. Non ci aveva mai più ripensato e anzi aveva scacciato quel ricordo nella parte più nascosta del suo cervello, proprio perché non se la sentiva ancora di affrontare quanto successo. Non per la paura dell’episodio in se, più che altro perché, come sempre succedeva, per lui era meglio non rimuginarci sulle sue avventure altrimenti avrebbe di sicuro mollato tutto o sarebbe finito per impazzire. La vita da cacciatore non era una vita facile, per niente.
    Non soffro quel "tipo" di solletico fece la ragazza ridacchiando felice dopo che appunto il cacciatore aveva optato ancora una volta di fare l’ironico. Diciamo che servirebbe più contatto per farmi solletico. Ma comunque il collegamento che esiste in quella piuma mi permette di percepire quando la stai toccando... come hai fatto poco fa funziona in maniera molto semplice ti basterà stringerla in una mano e concentrarti su di lei la sua energia ti libererà dalla tensione, e potrai sentire il mio cuore che batte come se fosse il tuo! Ed in quel momento potrai parlarmi. Jensen ascoltó con molta attenzione quello che l’Angelo aveva da dirgli per due motivi, il primo perché ovviamente tutto ciò poteva salvargli la vita un giorno, ma il secondo motivo forse lo riteneva ancora più importante. Quello di riportare il tutto poi sul suo diario, tutte quelle notizie che gli sarebbero servite un giorno per proteggere un’innocente. Come sempre metteva prima la loro vita davanti alla sua.
    Jensen sbadigliò, il sonno ormai stava vincendo su tutto, per questo motivo si congedò da Emily dandole appuntamento per le 19:00 pm. nella hall dell'albergo. Poi sarebbero andati a quella festa insieme



    *******


    La prima cosa che fece il giorno dopo al suo risveglio fu farsi finalmente una bella doccia come si deve. E dal momento che il governo gli aveva prenotato una stanza di super lusso non si fece mancare la yakuzi e tutti i suoi confort. Aaaah, ci voleva proprio! esclamò più che soddisfatto usando poi tutti quei prodotti super costosi.
    Si fece poi portare un doppio hamburger in stanza (era davvero un peccato abbandonarla che decise di rimanere lì dentro fino a che non si sarebbe incontrato con Emily) e il room service che gli portò il pranzo lo guardò un po’ di traverso, consegnandogli il cibo *ma guarda te questi ricconi che spendono poco per il cibo* era il suo commento notando il menù così povero che il signor Winchester aveva richiesto, quando con i suoi soldi (avendo prenotato in una delle camere più costose dell’intera città) avrebbe potuto benissimo ordinare caviale e champagne, ad esempio! Ma Jensen, a parte il fatto che non era pieno di soldi, adorava i panini del macdonalds, e quello era il suo pranzo abitudinale!
    Questo è per lei fece poi sporgendo al ragazzo il foglio trovato sotto la sua porta, dopodiché se ne uscì dalla camera senza aver ricevuto un minimo di mancia, quindi borbottando qualcosa che Jensen non prestò minimamente attenzione.
    "Grazie della bella serata! Non vedo l'ora di vederti in smoking Leone! A più tardi...Emily" recitava il biglietto che Jensen accolse con un caloroso sorriso mentre era già pronto per addentare un boccone enorme al suo panino.
    Finito il suo pranzo finalmente si dedicó a quello che dalla sera precedente fremeva di fare come primissima cosa, andata un pò scemando perché alla fine la fece come terza, ovvero il scrivere tutte quelle nuove informazioni ricevute sul suo diario. Lo tirò dunque fuori dal suo zaino, insieme alla piuma, e lo adagiò sul tavolino dove vi si accomodò. Prese una delle penne che la stanza offriva e andò all’ultima pagina, quella dove aveva descritto l’ultima razza scoperta, ovvero gli Angeli. Continuò dunque a scrivere le ultime informazioni ricevute. Poi riprese in mano la piuma e la accarezzò lievemente, non voleva farsi percepire da Emily, ma semplicemente voleva sentirne il tocco. Era morbida e...beh, effettivamente gli fece un po’ strano accarezzare una piuma! Rise a questo suo pensiero riponendola dolcemente sul tavolino mentre rilesse tutto quello che aveva annotato sugli Angeli.
    Nel frattempo si erano fatte quasi le 7 di sera, l’ora in cui si sarebbe dovuto trovare con la Thompson nella hall, per cui si alzò dalla scrivania, si stiracchiò e si diresse verso l’armadio in cui la sera prima aveva riposto il suo smoking che avrebbe nuovamente utilizzato. Non ne possedeva un altro e del resto non è che i vestiti maschili fossero così belli e vari come quelli femminili!, e a tal pensiero...chissà come si sarebbe vestita Emily! Jensen aveva notato che alla ragazza piaceva vestirsi sempre a modo e ad essere perfetta...
    In perfetto orario Jensen era nella hall pronto per dirigersi alle festa e poco dopo vide Emily svendere dalle scale e andargli incontro. Dio come era bella, con quell’abitino bianco “sporcato” da dei pois che calzavano a pennello. La scollatura poi...Jensen dovette guardare altrove per non farsi venire strane voglie!
    il classico ti dona! fece lei e come risposta Jensen alzò un sopracciglio felice. A lei invece donava qualsiasi cosa, ma preferì tenersi per sè quel commento.
    Fuori dall’hotel li aspettava una limousine, con tanto di autista che fece gentilmente accomodare la signora e poi il signore. È enorme qui dentro! Si può fare un mega party!!! esclamò subito Jensen rimanendo estasiato dalla profondità dell’auto. Schiacciò poi un pulsante sul sedile davanti a lui e fuoriuscì un tavolino con tanto di champagne e due bicchieri. Oh oh guarda qua cosa abbiamo! esclamò versando l’alcolico sui due bicchieri per poi offrirne uno ad Emily.
    Ma neanche il tempo di rilassarsi un attimo che l’autista annunciò il loro arrivo. I due ragazzi quindi uscirono dall’auto e furono subito investiti da un numero abbastanza elevato di persone che si stavano addentrando in maniera piuttosto silenziosa e ben composta, nell’edificio del gala. Jensen si guardò intorno. Fuori era tutto allestito in maniera fin troppo pomponosa, qualsiasi cosa essa volesse dire, e le coppie erano tutte di un eleganza inaudita, ma non solamente per gli abiti, quanto alla compostezza. Nonostante tutte quelle persone lì in fila, si poteva dire che li regnava il silenzio...Erano così i gala lì a Hollywood? Chissà perché ma il Winchester se li immaginava diversamente...Ma probabilmente questo era solo una delle tante feste che si tenevano ogni sera nella città degli angeli!
    Prego signorina... fece lui accompagnando con il gesto di farla entrare prima di lui.
    Una volta giunti all’interno Jensen fu subito rapito dai lampadari imponenti, e non erano ancora arrivati alla hall, ma erano solo nell’enorme entrata dove ad attenderli c’erano tre signorine dietro un bancone a raccogliere cappotti e giacche. C’era la fila pure lì (come per entrare) ma ben organizzata e quindi veloce. Poi finalmente entrarono nel salone dove si teneva la festa. Un salone immenso gremito di gente e con otto lampadari enormi e lussuosi.
    Ma tu puoi percepire se qui dentro c’è un Demone? le chiese subito il ragazzo avvicinando le sue calde labbra all’orecchio destro della ragazza, e con un sussurro parlò.
    Jensen Dean Winchester
     
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    L'autista molto professionale, ci fece lentamente accomodare... per poi riprendere il suo posto alla guida. È enorme qui dentro! Si può fare un mega party!!! O magari qualcos'altro?! Ma cosa andavo a pensare?! Sorrisi con grande naturalezza a quella sua divertente affermazione. Accavallai con classe le gambe mentre osservai Dean schiacciare uno di quei tanti bottoni. Le limousine sono rinomate per i loro comfort. Ti ringrazio sorrisi gentile sorseggiando appena quell'ottimo champagne. Dean possedeva delle innate qualità... sapeva di certo come trattare una donna, quasi fosse una Regina. Si leggeva dal mio sguardo quanto apprezzassi quella sua galanteria. Una volta arrivati l'autista ci fece gentilmente scendere. Quella villa pareva una reggia... e visto il proprietario esibizionista c'era da aspettarselo. Gli altri invitati erano per lo più ricconi, gente importante e sicuramente rinomata. Tutti perfettamente ordinai e agghindati... quasi fosse la notte degli Oscar. C'era un via via di auto di lusso, da riempire quasi uno stadio. Eppure percepivo qualcosa di insolito, in alcuni di loro... anzi in molti di loro. Prego signorina... sorrisi felicemente a Dean, cercando di rilassare i nervi. Di creature ne esistevano molte, e quelle oscure non erano per forza Demoni! Aspettammo ordinati di lasciare i nostri cappotti, per poi avviarci verso l'enorme salone arredato meticolosamente. I lampadari rilasciavano una luce per niente fastidiosa, erano piuttosto antichi visto le loro decorazioni. L'orchestra che accompagna la sala da ballo, suonava pezzi melodiosi... ma la cosa più strana era che quasi tutti non osavano un forte tono di voce. Quell'atmosfera poteva essere insolita?! O era del tutto normale bisbigliare?! Mi guardai attorno velocemente osservandoli con attenzione... e finì per notare un piccolo particolare. Il buffet ricco di pietanze pareva quasi intoccato, solo alcuni assaggiavano qualcosa... mentre gli altri?! Poteva essere che tutti non avessero appetito?! Il respiro di Dean sul mio orecchio mi provocò un leggero brivido ma tu puoi percepire se qui dentro c’è un Demone? A mia volta gli sussurrai cosa effettivamente pensavo, ma senza alcuna certezza in verità non percepisco quel tipo di aura, ma ciò che sento è molto simile gli risposi aggiungendo subito dopo è tutta questa festa che mi pare insolita! Affermai incontrando il suo sguardo, mentre una voce finì per attirare la mia attenzione Signorina Thompson... che gioia rivederla! Mi voltai lentamente con un finto sorriso, ma molto realistico. Sono una brava attrice! Signor Morel! La sua presenza mi fa onore... lo osservai baciarmi il dorso della mano. Posso presentarle il signor Angus Young... gli indicai con una certa professionalità Dean. Tantissimo piacere... adesso vi prego godetevi la serata! Affermò lui con un falso sorriso, allontanandosi poi. Quei denti erano davvero troppo simili alle creature notturne... ma non ne avevo l'assoluta certezza. Guardai Dean intensamente cercando di fargli intuire che qualcosa non andava... non quadrava. Osservai velocemente le numerose porte di uscita... tre parevano già sigillate! Sentì l'orologio a pendolo segnare un'ora precisa... mentre Morel saliva sul palco vicino all'orchestra. Notai lo sguardo della signora vicino a me, una sfumatura color rosso sangue gli attraversò gli occhi... Vampiri! Pensai immediatamente... certo erano gli unici ad avere quello sguardo quando sentivano la necessità di cibarsi. Allora chiunque poteva esserlo in quella sala... compreso Morel. Un momento ecco perché non mangiavano! Diamine saremmo diventati la loro cena... sarebbe stata una carneficina, e Morel stava per annunciarla! C'erano degli innocenti... ma contrastare tutti quei vampiri era un impresa a dir poco suicida per un solo cacciatore. Dobbiamo uscire di qui e alla svelta credimi... gli sussurrai con un filo di voce mentre Morel iniziò il suo eclatante discorso. Osservai lo sguardo di Dean, e pareva aver capito anche lui di quali creature si trattassero. Lo presi per mano cercando di non dare troppo nell'occhio, mi avvicinai alle scale che portavano alla toilette. Come villa di sicuro avrebbe avuto mille stanze e mille porte... quindi una valeva l'altra. Voltai a sinistra invece che a destra, passando per un lungo corridoio e fermandomi appena percepì un tonfo... l'ultima porta di uscita era stata sigillata. Noi eravamo fuori ma le urla erano percepibili ad ogni angolo. Che cosa potevo fare?! Non si può sempre salvare tutti... come Angelo questa cosa mi distruggeva il cuore ma noi eravamo due, e lo una cinquantina! Dean sarebbe morto se fosse rimasto un secondo di più li dentro... mi dispiace, conosco la tua bravura ma rimanere li dentro... contro tutti loro sarebbe stato... non riuscì a finire la frase perché la figura di Morel si palesò proprio di fronte a noi. Lasciate la festa così presto?! Deglutì a fatica stringendo la mano di Dean che non avevo mai lasciato. Non l'avrebbe mai avuto! Aprì velocemente la prima porta disponibile, facendo scattare la serratura al suo interno... mentre cercavo di mantenerla da quei colpi che il vampiro sferrava con grande forza dall'altra parte. Dimmi che hai un piano lo guardai pensando al fatto che quella porta non avrebbe retto ancora per molto. Comunque Morel aveva messo su un bel esercito di vampiri... è se gli altri Guardiani erano finiti alle stesse sue identiche feste, e nelle sue grinfie... adesso si spiegava tutto. Lui era di sicuro il vero colpevole! Come sconfiggerli?! Potevamo dar fuoco a tutto?! No mi sembrava una vera follia.
    Emily Thompson


    Edited by woozy. - 5/3/2018, 17:22
     
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    Jensen lì dentro si sentiva come un pesce fuori d’acqua, in quel gala infatti gli invitati erano tutti dei ricconi, dei sofisticati, delle persone tutte belle agghindate. Insomma, tutto l’opposto del cacciatore che in quel momento si stava guardando intorno abbastanza schifato. Emily invece poteva sembrare davvero a suo agio, tanto era femminile ed elegante. Forse solamente la musica non le sarebbe andata a genio, ma per il resto...
    Ma poi, tralasciando il fatto che egli non fosse tipo da queste feste, lasciò perdere questa constatazione e si concentrò piuttosto sul motivo per cui lui e il suo Angelo erano giunti lì. Di feste così (per sua fortuna) quella era la sua prima volta, però notò subito che probabilmente c’era qualcosa che non andava. Ok che erano tutti sofisticati e con un ”palo in c*lo”, ma quel silenzio che regnava fra quelle quattro mura, non era forse un po’ troppo forzato? Diamine, erano ad una festa, non ad un funerale!
    Jensen guardò Emily e vide che anche la ragazza aveva notato che c’era qualcosa che non andava...
    Entrambi gettarono il loro interesse verso il tavolo dei buffet, praticamente ancora tutto bello che allestito, con pochissimi invitati che assaggiavano qualcosa, e di sicuro non era che gli altri fossero tutti a dieta! Jensen guardò coloro che si divertivano al buffet e poi si concentrò sulle coppie che se ne tenevano alla larga. in verità non percepisco quel tipo di aura, ma ciò che sento è molto simile, anche secondo Emily non vi erano Demoni lì dentro, è tutta questa festa che mi pare insolita! fu il pensiero di entrambi e Jensen non fece tempo a metabolizzare la sua teoria che venne interrotto da un uomo che si annunciò ad Emily. Signorina Thompson... che gioia rivederla!. Entrambi i ragazzi si voltarono a guardare colui che aveva parlato. Signor Morel! La sua presenza mi fa onore...Posso presentarle il signor Angus Young... fece l’Angelo dimostrandosi un’attrice nata e a quanto pareva colui che avevano di fronte era il maggiore dei sospettati per l’uccisione di tutti quei Guardiani. Piacere signor Morel..., Young fece a sua volta il Winchester reggendo il piano della sua partner rivelandosi anch’egli un bravo attore, del resto era solito fingere. Tantissimo piacere... adesso vi prego godetevi la serata! affermò il tipo sfoderando uno dei molti sorrisi che possedeva, falso fino al midollo, come del resto quello di Jensen che glielo ricambiò con un mezzo inchino di ringraziamento.
    Finalmente soli Emily e Dean si guardarono negli occhi ed entrambi erano sicuri e pronti nel dire le loro impressioni. L’intera festa era frequentata da un numero piuttosto elevato di Vampiri. Jensen conosceva abbastanza bene quel mondo, più volte si era scontrato con loro soprattutto negli ultimi anni ed il padre aveva annotato tutto quello che c’era da sapere su di loro in maniera piuttosto accurata. Certo, a saperlo prima il Winchester si sarebbe organizzato nel migliore dei modi. Ma pare fortuna sotto la giacca aveva mille risorse!
    Le uscite? Sigillate.
    Subito dopo Morel salì sul palco e lì fu tutto più semplice riconoscere ogni Vampiro lì presente a differenza degli esseri umani e diamine, non c’era assolutamente paragone fra un numero e l’altro! Certo che se i Vampiri avessero voluto banchettare con tutti quegli umani sarebbero morti di fame! Non c’era un umani per un Vampiro ma ad occhio e croce, un umano per cinque Vampiri! E se il loro scopo fosse quello di far diventare come loro i presenti?
    Dobbiamo uscire di qui e alla svelta credimi... sussurrò Emily mentre Morel iniziò a parlare. La ragazza prese per mano il compagno e si avviò vero la toilette. Stava scappando ma il ragazzo non ne era proprio concorde. Certo, affrontare da soli tutti quei Vampiri non sarebbe stato il massimo es in effetti il primo da distruggere sarebbe dovuto essere il più forte, Morel. Che però davanti a tutti quei suoi simili non l’avrebbe potuto di certo fare! Forse per questo Emily aveva optato la “fuga”, per farsi trovare poi da quel Vampiri che infatti non tardò ad arrivare. Lasciate la festa così presto?! fece con ironia mentre Emily tentó di aprire una porta. Ovviamente il Vampiro non se ne stette lì impalato e attaccò l’Angelo. Dimmi che hai un piano fece a Jensen il quale fino ad ora aveva seguito la ragazza senza fiatare perché stava metabolizzando un piano. Il piano ce lo aveva anche, ed era lì dentro alla tasca dei suoi pantaloni, ma non era sicuro che fosse il piano migliore. Avrebbe uccido Morel certo, ma non avrebbe salvato tutte quelle vittime della festa. E Jensen non poteva permetterselo. No, lui era l’eroe che salvava chiunque.
    Ci sarebbe piaciuto si, è di una tale noia esclamò usando il suo solito sarcasmo, e nel mentre toccò la piuma che aveva nella tasca della giacca, la piuma di Emily. Così facendo poteva comunicare con lei.
    Morel si distrasse dagli attacchi e si concentrò sul ragazzo che aveva appena parlato come uno sbruffone.
    Emily io lo distraggo, tu puoi catturarlo...vivo!?. Sperò vivamente che l’Angelo possedesse un qualche potere che le permettesse di catturare quel Vampiro, tipo avvolgendolo alle sue piume o chissà in che metodo! (In effetti avrebbe dovuto conoscere meglio le potenzialità della sua partner prima di affrontare una battaglia!).
    Prese così la sua pistola dove aveva cambiato il proiettile mettendone uno leggermente imbevuto di acqua santa, la boccetta che teneva nei pantaloni. Il suo piano principale era quello di far fare a Morel un bagno completo, ma ciò significava la morte per il Vampiro, e non era quello che voleva. Perché con la morte del capo dei Vampiri avrebbe ottenuto una strage ancora più cruenta nell’altra stanza. Prenderlo in ostaggio, quello era il suo piano. Sparò dunque il proiettile sul Vampiro e nel frattempo sperò che Emily potesse imprigionarlo a sè. Il proiettile lo avrebbe reso un pó inoffensivo, ma comunque abbastanza combattivo. Per questo serviva bloccarlo. Dopodiché, se la prima parte del piano avesse funzionato, sarebbe passato alla seconda fase, usarlo appunto come ostaggio davanti a tutti i Vampiri. Dovevano far liberare gli ospiti umani dell’altra stanza...

    Jensen Dean Winchester


    Edited by woozy. - 7/3/2018, 17:41
     
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    Il leone e il coniglio... che combattevano contro il male! Che accoppiata! Osservai Dean, e dal suo sguardo parve che stesse pensando ad un piano... sperai un buon piano. Ma ero molto fiduciosa, lui era l'eroe e non mi avrebbe di certo deluso! Ci sarebbe piaciuto si, è di una tale noia. Dovevo ammettere che il suo sarcasmo era l'unica cosa bella in quel momento. Forse potevamo fare in tempo... forse quelle vite innocenti potevano essere risparmiate. Dovevamo giocare bene le nostre carte. Percepì alcuni nervi tendersi leggermente... Dean stava toccando la piuma. "Lodevole!" Come in una situazione del genere riuscisse a mantenere il sangue freddo. Nervi d'acciaio possedeva il cacciatore! Emily io lo distraggo, tu puoi catturarlo...vivo!? Aveva stabilito un contatto... il legame c'era, ed i pensieri come i cuori sembravano uniti come un tutt'uno. Catturarlo vivo?! Non c'è problema! Gli risposi mentalmente e con una certa sicurezza. Che sarà mai alla fine... è solo un Vampiro. Molto probabilmente con una grande esperienza nelle uccisioni... ma dettagli. Liberai le mie ali D'Angelo, calibrando per bene ogni distanza, era pur sempre un corridoio... poteva non essere così semplice volare in uno spazio così ristretto, ma fattibile certo. Osservai Dean caricare la propria pistola con proiettili diversi. "Wow ne sa una più del diavolo!" Okay è probabile che la sua ironia e quel suo modo di sdrammatizzare i momenti, mi stavano contagiando fin troppo... ma effettivamente la cosa non mi dispiaceva. Il proiettile finì per intorpidire il Vampiro, però questa sua debolezza non sarebbe durata a lungo. Scattai in avanti senza perdere neanche un istante... ogni secondo era prezioso. Mutai velocemente ogni singola piuma, quasi fossero mille lame affilate. Una indeboliva un'entità oscura (qualsiasi essa fosse), mentre tutte avrebbero finito per trattenere quel Vampiro. La sua velocità era notevolmente diminuita, e questo mi bastò per sferrargli un colpo d'ala dritto al petto. Lo graffiai il giusto... non volevo di certo decapitarlo ci serviva vivo! Una luce angelica attraversò il mio sguardo lievemente dorato. Lo avvolsi saldamente in quella morsa di piume affilate. Per il Vampiro fu del tutto inutile ribellarsi, non faceva altro che procurarsi ferite su ferite ti conviene star fermo Morel! Ho peggiorerai solo la situazione... puntualizzai quasi fosse un consiglio, ma la risposta che ricevetti non fu affatto garbata dovresti bruciare all'Inferno Angelo! Respirai profondamente cercando di non prenderla troppo sul personale. Guardai Dean mentre tornammo in quella sala. I battiti del mio cuore aumentarono notevolmente, alla vista di tutto quel sangue. Ognuno di loro si voltò a guardarci... restando però completamente immobili. I canini erano famelici, ma non fecero nulla... si resero conto di chi avevamo in ostaggio e lasciarono perdere ciò che stavano facendo. Mi guardai velocemente intorno, molti erano a terra esanime mentre altri... oddio! Pensai straziata, potevo curarli con il mio potere Angelico ma dovevo aspettare il momento giusto. Non potevo lasciare la presa su Morel! E se invece quelli a terra fossero in una specie di transizione vampiresca?! In quel caso non potevo aiutarli, avevano sangue di vampiro in corpo. Io e Dean avevamo ancora il "contatto" quindi avrebbe potuto ascoltare i miei pensieri fai in fretta, per favore gli dissi mentalmente. La forza di un Vampiro era notevole, quindi non so per quanto ancora avrei resistito. Dovevamo sbarazzarci di lui e degli altri, ma prima gli innocenti andavano liberati. A pensarci bene... che serata! Ma potevamo farcela... dovevamo farcela!
    Emily Thompson
     
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    Funzionò. Il fatto di toccare la piuma per comunicare con l’Angelo aveva funzionato alla grande. Emily quindi percepì il piano del cacciatore che nel frattempo si era buttato alla carica contro il loro avversario. Non c'è problema! sentì la voce della ragazza nella sua mente, lasciandolo per un istante sbalordito nel sentire una voce estranea dentro la sua testa. Poi aprì le sue ali pronta ad assecondare il piano del ragazzo e nel giro di pochi istanti il Vampiro si ritrovò con un proiettile benedetto conficcato nel petto e poi racchiuso dalle piume dell’Angelo che infine si scagliarono contro di lui, colpendolo, mentre continuavano tuttavia a non liberarlo.
    ti conviene star fermo Morel! Ho peggiorerai solo la situazione... esclamò Emily mentre il Vampiro continuava a dimenarsi. dovresti bruciare all'Inferno Angelo! esclamò il poveretto che evidentemente non aveva di meglio da dire.
    Ora era il momento di dare il via alla seconda parte del piano. Oh non ti conviene avere tutta questa rabbia verso chi ti sta tenendo in pugno, Vampiro! fece Jensen prima di indicare ad Emily di seguirlo. Morel continuò a sbraitare dando fastidio al Winchester che fece cenno all’Angelo di azzittirlo con una piuma, a mo di bavaglio.
    Ritornarono così in sala e salirono sul palco dove fino a qualche minuto prima Morel aveva tenuto il suo discorso. Jensen si schiarì la voce sul microfono catturando l’attenzione di chiunque, anche di quello intento a mordere una bella signorina dai capelli ramati (che Jensen notó piacevolmente!).
    Il cuore di Emily pulsò più rapidamente e Jensen, che continuava a stabilire il contatto con lei, lo percepì, rimanendone un poco perplesso. Questa cosa del collegamento era così pazzesca! Jensen mise il suo braccio sulla schiena della ragazza, per infondervi coraggio e per farle capire che non era da sola e che ce l’avrebbero fatta. oddio! pensava Emily rivolta alle povere persone al suolo. Purtroppo Jensen capì che ella non avrebbe potuto fare nulla per le persone già “Vampirizzate”. Ma almeno avrebbero ancora potuto salvare tante altre vittime!
    Fai in fretta, per favore le disse sempre mentalmente mentre lui si rischiarì la voce.
    Ascoltatemi bene tutti. Se non l’avete ancora capito -non so quanto intelligenti potete essere voi Vampiri- ho il vostro amato capo in ostaggio. Il diario che conosceva a memoria gli aveva insegnato che Vampiri di questo tipo, ovvero tutti ad una festa con un banchetto in regalo, erano debitori e fedeli ad un Vampiro capo, che guarda caso lui e la sua partner tenevano in ostaggio. Avvicinatevi a quella parete o lui morirà fra atroci sofferenze. Doveva fare in modo che i Vampiri si raggruppassero tutti in un unico punto della stanza. Ed effettivamente quei Vampiri obbedirono all’istante, tanta era la fiducia e la fedeltà che riservavano al loro capo. Dall’altra parte della stanza invece gli umani erano immobilizzati dalla paura. E cosa avrebbero potuto fare con loro? Lasciarli andare con la scoperta che esistevano Vampiri e Angeli? Ma a quello ci avrebbe dovuto pensare più tardi, c’era una priorità prima, ovvero eliminare tutti quei Vampiri.
    Velocemente estrasse da dentro i pantaloni un piccolo fucile con una strana e grande apertura su dove sarebbero dovuti uscire i proiettili. Emily tieniti pronta con le ali ad ampliare il raggio degli spruzzi! disse mentalmente alla ragazza, mentre poi sparò verso il soffitto sopra dei Vampiri. Dal fucile uscirono un infinitá di spruzzi di acqua santa in cui magari Emily con le sue ali avrebbe potuto direzionarli bene contro i loro avversari, che uno ad uno iniziavano a soccombere.
    Jensen Dean Winchester
     
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    Dean era di sicuro più preparato a queste situazioni, soprattutto nel vedere certe cose... forse io ero fin troppo sensibile quando si trattava di innocenti. Faceva parte del mio carattere, e del mio essere un Angelo Custode che proteggeva. Ma il cacciatore sapeva di certo come infondere coraggio! Ascoltatemi bene tutti. Se non l’avete ancora capito -non so quanto intelligenti potete essere voi Vampiri- ho il vostro amato capo in ostaggio osservai attentamente i loro sguardi... erano così devoti a Morel. Avvicinatevi a quella parete o lui morirà fra atroci sofferenze talmente devoti che ubbidirono senza battere ciglio. Parevano perduti quanto uno sciame di Api senza la propria Regina. Gli innocenti invece erano paralizzati dalla paura, restando ammucchiati tutti dall'altra parte del salone. Comunque Dean sapeva come fare un discorso... andava dritto al sodo! Mantenevo ben stretto Morel, mentre il cacciatore estraeva un particolare fucile... con una singolare apertura. Emily tieniti pronta con le ali ad ampliare il raggio degli spruzzi! D'accordo! Affermai decisa nei miei pensieri... che erano diventati nostri! Dovevo ammettere che il collegamento con la piuma era risultato piuttosto utile. Lanciai Morel in direzione degli altri Vampiri, mentre i proiettili venivano sparati in aria. Mi librai velocemente in volo... agitando con forza le mie ali. Potenti scariche di vento si unirono a quell'acqua santa, facendo soccombere ogni vampiro... senza risparmiarne nessuno. Quello che restava era niente... solo un leggero fumo di quella carne putrefatta dall'acqua santa. Si erano sciolti praticamente come burro. Atterrai leggiadra vicino agli umani ancora giustamente sotto shock. Emisi una lieve luce alquanto calda e rassicurante... il mio potere curativo li avrebbe aiutati a rilassarsi notevolmente. Le mie ali rientrarono dolcemente, mentre Dean cercava di spiegare ad ognuno di loro l'accaduto. Ottima idea la sua! Aveva specificato che le pietanze del buffet possedevano una sostanza molto simile ad una droga che causava forti allucinazioni. Tutti loro finirono per crederci... era un'attore nato! Tutte quelle persone uscirono tranquillamente dal salone... avrebbero di certo dimenticato l'accaduto, ma soprattutto potevamo stare tranquilli che non avrebbero mai detto in giro dell'esistenza di Angeli o Vampiri. Altrimenti rischiavano di essere presi per pazzi. Ma ora anche noi avremmo dovuto dileguarci, probabilmente la polizia stava per arrivare. Sorrisi felicemente a Dean direi... che adesso un hamburger sarebbe lideale! Affermai ridacchiando mentre con discrezione ci allontanavamo da quel luogo. Avevamo compiuto un ottimo lavoro... eravamo proprio una bella squadra. Beh Dean è bello di sicuro! Comunque ero molto felice che tutto fosse finito piuttosto bene... diciamo che non mi lamentavo.
    Emily Thompson


    Role conclusa.
     
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