L'oscurità è la base del genio!!

Tutto era perfetto, dalla piacevole brezza pomeridiana con i lievi raggi solari che pian piano si stavano ritirando dietro ad un timido tramonto, ad una tavola imbastita con delle leccornie di cui solo un Mago ne poteva essere a conoscenza, come le cioccorane, la burrobirra e un piatto di carne di un essere mitologico per i comuni mortali. Quella sarebbe stata una parte della cena che il giovane Tom si era fatto preparare quel giorno da uno dei suoi sudici elfi domestici. Avrebbe dovuto cenare con maggior anticipo rispetto il suo solito quella sera se non che qualcosa turbó subito il suo animo. Qualcuno si stava materializzando in casa sua, e non era il suo ospite speciale...Sai... Riddle dovresti migliorare i tuoi incantesimi di protezione... è stato fin troppo facile entrare qui!! fece Bellatrix seduta comodamente sul morbido divano del suo salotto, prima di bere uno dei suoi scotch migliori. ottima annata questo scotch!! aggiunse guardandolo di striscio sul tavolo c'è tutto quello che mi avevi richiesto fece indicando la roba. In più avrei qualcosa che potrebbe decisamente interessanti parló subito dopo e come il suo solito quando ci si metteva non finiva più. Tom lo sapeva bene, per questo motivo la lasciava parlare, prima di “salutarla” a dovere. Ma sappi che questa volta non desidero il solito pagamento... in verità avrei bisogno di una mano per un certo lavoretto. La tua esperienza mi sarebbe piuttosto utile... Tom disse incontrando il suo sguardo che si fece lievemente scarlatto, mentre ella perdeva il suo sorriso da angioletto per rivelare la vera sè stessa, una donna crudele e diabolica. E quanto era sexy quando faceva così! Specie anche quando chiudeva la bocca!
Tom sospiró prima di iniziare lui questa volta a parlare Tesoro buona sera, non ti aspettavo di certo ora, ma va bene comunque...
Due giorni prima:
Che tu sia maledetto Riddle! Ti troverò è ti uccideró! furono le parole piene di lacrime che un certo Dylan gli urló contro prima di vederlo sparire da davanti a sè e la compagna ormai priva di vita. Tom gli aveva appena strappato l’amore della sua vita e per cosa poi? Per ottenere il gioiello che portava al collo. Collana che portó il giorno seguente al suo negozio, una specie di banco dei pegni, dove vendeva un po’ di tutto, anche magico, per gli intenditori. Come quella collana, cui unico scopo era quello di mutare forma a seconda di chi lo indossava. Una cosa non così importante, eppure il Mago Oscuro-Demone era arrivato addirittura ad uccidere per averla.
Lasció delle tracce dietro di sè per farsi trovare...Una morte in più non era di certo un problema per lui...
Nel salotto comparve un giovane Mago sulla trentina che teneva la sua bacchetta ben salda, puntata su Riddle, il quale manco si voltó a guardarlo. Avada Kedavra! esclamò senza battere ciglio; improvvisamente un lampo di luce verde, accompagnato da un sibilo di vento e da un rumore sordo e incombente, si scagliò contro il Mago che istantaneamente morì. Penso tu abbia capito da te del perché del basso livello di protezione fece, prima di farne uno al meglio, dal momento che un’incantesimo del genere richiamava subito gli Auror più vicini al proprio cospetto con un biglietto di sola andata per Azkaban, e Riddle non aveva nessuna intenzione di soggiornare fra le fredde e lugubri mura di quella prigione per Maghi.
Ho sempre delle ottime annate fece riferito allo scotch e schioccando le dita, gesto che fece subito comparire un elfo arcigno il quale si doveva sbarazzare del cadavere. Fu un po’ buffo vederlo trascinare via quel peso morto, alto almeno tre volte lui. Stupido Maghetto. Avrebbe poi potuto colpire il mio punto debole come ho fatto io con lui!!!...Ah già, che scemo che sono. Io non ho un punto debole!!! fece mentre si serviva da bere anche a lui. Tra l’altro non lo aspettavo così presto...A suo modo è stato in gamba fece, poi portando il suo calice verso quello della donna, per brindare.
Ma torniamo a noi, Bellatrix cara... fece sedendosi al suo fianco. Sentiamo, cosa avresti per me!? domandò mentre nei suoi occhi celesti una vena di scarlatto brilló ardentemente. E lo sai che puoi chiedere il mio aiuto. Sempre. Anche gratuitamente aggiunse mettendo il suo braccio sullo schienale del divano, dietro la schiena di lei. Non era stato malizioso, solo stava usando un modo tutto confidenziale con lei.
A proposito, ti fermi per cena? le domandò con un piccolo sorriso sornione. È da un bel pò che non ci si vede! esclamò bevendo poi lo scotch. E ovviamente puoi contare sul mio aiuto, tesoro... disse infine alzandosi dal divano ed indicando a lei di fare altrettanto. Poggió poi il calice sul tavolo, mentre finalmente l’elio era uscito di scena con il cadavere.

In questo siamo in due!! aveva detto la Black riferita al fatto che ne lei ne Riddle avevano punti deboli; ma quest’ultimo non era proprio sicuro che codesta frase potesse in pieno essere riferita all’amica di lunga data. Lei -al contrario suo- aveva una famiglia e si sa, la famiglia rappresenta sempre un punto debole, specie se la famiglia era dei propri ideali e si dava il caso che Bellatrix seguiva quegli ideali! Forse quel tale, com è che si chiamava?, Serenus Black poteva non rappresentare un punto debole, anzi. Da che ne sapeva Tom, se fosse morto avrebbe fatto un enorme piacere a tutta la sua famiglia, Bellatrix compresa.
Lo sguardo della giovane donna si faceva sempre più magnetico e il suo viso angelico era veramente spettacolare accompagnato da quel sorriso crudele che comparve nel suo volto, mentre ripensava a chissà cosa.
Quanta fretta... Tom le disse con un caldo sussurro e tutti sapevano che Tom non amava girare intorno ai discorsi ma voleva sempre andare dritto al sodo. Mai fare aspettare Tom Marvolo Riddle!
non desidero avere conti in sospeso Riddle puntualizzò la Strega quando egli le disse che l’avrebbe aiutata anche senza ottenere nulla in cambio. Per lei lo avrebbe fatto davvero...Tom sorrise malizioso, quanto gli piaceva quella ragazza, era tosta e molto simile a lui. Come dire Tom... sono stata impegnata! e piena di impegni anche questo proprio come lui. L’ultima parola l’aveva pronunciata con una grande sadicitá in volto, chissà cosa aveva combinato...
Una volta accomodati a tavola lo sguardo di Bellatrix fu subito catturato dai macarones e Tom notó quanto la cosa le fece piacere; lei andava pazza per quei biscotti e Riddle lo sapeva bene, come anche l’elfo che aveva imbastito la tavola. Imparavano in fretta quei sgorbi della natura, Tom doveva ammettere.
La ragazza ne prese uno e lo mangió con una certa classe. A quanto pare non hai dimenticato il nostro breve incontro a Parigi. Dove è stato piuttosto soddisfacente vederti infliggere tanto dolore su quell'esile corpicino fece lei facendogli ricordare non solo quel verme soffrire, ma anche lo spuntino fatto subito dopo! Bellatrix aveva volto lo sguardo verso dove Tom stava indicando con un gesto di capo; trovò un’esile figura maschile china su una pergamena antica, la sua pergamena, che a fatica aveva rubato a sua volta ad uno Stregone occhialuto. La pergamena era scomparsa poi sotto incantesimo di quel maghetto e Tom con il Legilimens se l’era fatto dire. Quel verme poi non meritava di morire, ma si soffrire...e per questo c’era una delle Maledizioni senza Perdono...
...
Andiamo a festeggiare? fece Bellatrix saltellando di gioia e cattiverai dopo aver visto il Mago soffrire e morire. Intanto Tom riaveva fra le mani la sua amata pergamena, guardò la compagna e annuì con la testa assumendo un sorriso crudele. Solo in seguito però scoprì che Bellatrix aveva una concezione di festeggiare diversa dalla sua. Infatti poco dopo gli indicò una pasticceria nel centro di una piazza della città. I suoi occhi erano illuminati di piacere mentre gustava con gli occhi i macarones, quei tipici biscottini francesi che tanto andavano di moda negli ultimi anni. Entrarono così nel locale dove uscirono con un sacchetto pieno di quei dolcetti. Bellatrix ne offrì uno al ragazzo che mangiandolo fece una smorfia di disgusto Andrebbe decapitato chi li ha inventati esclamò trovando il dolce si cattivo gusto. I gusti non erano ancora cambiati in lui, trovava sempre osceni i macarones!
il tuo talento potrebbe essermi molto utile e non solo... dovresti strappare un'anima per me. Improvvisamente l’atmosfera si fece più pesante e lugubre ed entrambi gli sguardi dei maghi erano seri e limpidi. Riddle aveva notato che le ultime parole dette dalla Strega erano state un tantino pieno di risentimento, probabilmente l’anima che voleva strappare doveva appartenere ad una persona a lei monto vicina. Forse quel Black pecora nera della famiglia...?
La ragazza tiró fuori la foto che mostrava una nullità tutta sorridente e l’unica cosa degna di nota erano i suoi occhi blu oceano...Era forse una Sirena? Tom sorrise senza neanche prestare troppa attenzione alla foto e si, per lui che era un mezzo Demone rubare un’anima era una cosa talmente facile come bere un bicchiere d’acqua. Non ci avrebbe messo poi molto in quell’impresa dunque! inizialmente dovrai trovarmi... ogni "informazione" su di lei!! Perché ti serviranno spiegò la giovane; ecco, quello era il lavoro che più odiava fare, trovare le informazioni, ma tanto al suo servizio poteva contare su tantissimi discepoli ben felici di aiutare il grande Mago Oscuro! Per cui alla fine lui non doveva fare fatica!
Il sorriso pazzo che era comparso nel volto della Black lasciava intuire che Tom avrebbe dovuto scavare molto in fondo con quella ragazza per scoprire fobie e punti deboli. Ma ogni cosa che lui (o chi per lui) faceva, la faceva sempre completa e fino in fondo. Avrebbe scoperto tutto su di quella ragazzina.
Subito dopo Bellatrix estrasse la sua bacchetta con la quale fece comparire una scatola adagiata su un tavolino del salone. Caro Tom... è un primo passo verso l'immortalità esclamò maliziosa e crudele la donna mentre il Mago aveva già capito cosa essa poteva contenere. Un Hocrux!! e poi non dire che non sono gentile!! fece con un meraviglioso sorriso alla Bellatrix Black, sorriso che Riddle poi ne fece uno di rimando.
Possiamo dare inizio alla cena ora. Allora fece Tom mentre il solito elfo servì loro dei piatti di loro genere che pregustarono parlando sia dei loro imminenti proteggerti nuovi che del più e del meno.
Dopo tartini di salmone, costata di lonza con patate arrosto, verdure varie variegato dessert, il tutto accompagnato con un buon vino d’annata, Tom si alzò da tavola e raggiunse la scatola con il contenuto ancora un mistero per lui. Quando la aprì vi trovó dentro un uovo di pitone. L’Hocrux era l’uovo o il serpente che ne sarebbe nato? Bellatrix le rispose con la seconda delle ipotesi, in pratica Riddle avrebbe dovuto accudire il pitone che sarebbbe stato uno dei suoi Hocrux, il primo per la precisione. Egli prese in mano l’uovo e lo esaminò affascinato da esso notando subito che si stava formando una crepa sul guscio; seguì un’altra crepa, e un’altra ancora fino a che il guscio si ruppe per metà rivelando al suo interno il piccolo animaletto che Tom prese subito con le sue dita. Nagini. Ti chiamerò Nagini fece inarcando il labbro superiore poggiando poi il serpevate sul tavolo, mentre uno dei suoi elfi era già lì pronto con una ciotola con dell’acqua su cui Nagini si fiondò immediatamente. Seguita da un’altra con del cibo. Nagini sembrava apprezzare...Tom invitó poi Bellatrix a sedersi nel divano del salotto. Prese poi un’altra bottiglia di un ottimo champagne francese e ne versó il contenuto su due calici. Vuoi altro? chiese all’amica mentre Nagini pian piano strisciante si stava avvicinando al suo padrone. Giá gli piaccio esclamò soddisfatto. Bevettero e parlarono di svago questa volta.
Domani avrai già le prime informazioni, se vuoi passare in negozio oppure qui all’ora di pranzo, sarò lieto di dartele... le disse infine prima di salutarla...
Appena Bellatrix varcó la soglia di casa, Tom chiamó un certo Lucius Malfoy, uno dei suoi collaboratori più affidabili. Il giovane Mago dai lunghi capelli color cenere, si disse ben felice di aiutarlo nel scoprire chi era quella ragazzina...

Il giorno seguente Tom, all’ora di pranzo, era immerso in una leggera lettura mentre aspettava la sua ospite. Sulla poltrona di fianco vi era un foglio su cui scritte le prime cose riguardanti Annabeth Morris, una Dea immortale cacciata dall’Olimpo da suo padre Zeus.

Non si poteva di certo dire che Bellatrix avesse avuto un’infanzia felice -o per lo meno normale- come una ragazzina qualunque. I Black infondo erano una famosissima famiglia di Maghi oscuri che il piccolo Riddle aveva sempre invidiato, lui che era un’orfano vedere una famiglia del genere era una speranza a cui accingeva...Ora però era cresciuto e la sua famiglia ideale se la sarebbe potuta creare lui stesso...ed effettivamente sposare una Black non era una cosa da non prendere in considerazione...Bellatrix poi era una bella ragazza e soprattutto possedeva una personalità che a Tom era sempre piaciuta...Ma che stava pensando? Lui e Bellatrix?... perché era diventato così “sentimentale” ora...?! Tom scosse la testa concentrandosi sul suo nuovo giocattolino, cosa che aveva sicuramente più senso...Lui che era incapace di amare, avrebbe iniziato a provare un sentimento verso il serpente o lo avrebbe semplicemente considerato un suo oggetto personale...? Non aveva mai avuto un animale, effettivamente era strano che Bellatrix gli avesse donato un serpente come Hocrux...Però da uno sguardo si poteva notare quanto i due sembravano essere così simili...Tom stava infatti già provando un qualche tipo di sentimento verso quell’animaletto appena nato...si sentiva forse un padre...? Difficile dirlo al momento...
Il Mago si sedette su una comoda poltrona e il cucciolo si accovacciò fra le sue gambe. Tom sorrise con un tetro sorriso mentre prendeva il libro che qualche giorno fa aveva iniziato a leggere, un libro che parlava di magie maledette ma il tutto molto romanzato. Un sacco di cavolate insomma, una lettura abbastanza leggera...
Salve Tom!! lo salutò la Black annunciandosi con sensualità, accompagnata da un elfo che l’aveva fatta entrare. lasciami indovinare... nessuno è alla tua altezza? chiese dando un’occhiata alla scacchiera ferma da mesi or sono...Tom ci diede solamente una lieve guardata cielo nero, notte fonda e un senso quasi di solitudine stava albergando nell’anima del giovane Riddle; probabilmente la sua parte umana stava prevalendo su quella demoniaca e il suo stile di vita lo stava quasi per soffocare...Si alzò dal letto, prese la vestaglia color pece che stava attaccata con un’inquietante attacchino attaccato alla parete dietro la porta, si vestì e si diresse nell’enorme salone della sua ricca dimora. Tutt’intorno regnava il silenzio, perfino gli elfi avevano concluso tutte le loro faccende giornaliere e stavano dormendo. Nella villa quindi era calato un silenzio assordante che solo le gocce della pioggia che picchiettavano sulle finestre, potevano in qualche modo interrompere quell’agonia quasi straziante che costituiva ora il silenzio per il ragazzo. Dal mobile lucido nero della tv, prese sullo scaffale più in basso, la scacchiera di marmo che aveva comprato dal suo negozio qualche anno prima. La poggiò delicatamente sul tavolo e si mise a fissarla senza mai staccare lo sguardo su di essa. Qualche istante più tardi di fronte a lui, seduto dall’altra parte del tavolo quindi, comparve un altro Tom Riddle. Fammi vedere quello che sai fare esclamò il primo Tom guardando il se stesso di fronte, il quale gli sorrise crudelmente e con aria soddisfatta. Iniziò così la partita Tom vs Tom che però pareva non portare da nessuna parte. Infondo le mosse di Tom erano le stesse dell’altro Tom. Così come le tattiche, le idee etc...Ma il vero Tom, l’originale, era sicuramente il più furbo e capace... Nemmeno io stesso... fece con poca enfasi ricordandosi di avere interrotto quella partita contro se stesso perché iniziava ad annoiarlo.
Bellatrix si accomodò nella poltrona di fronte a lui, accavallando le gambe con classe, gesto che faceva sempre con una certa femminilità. Tom poggiò il libro sul tavolino che li divideva, concentrandosi sulla sua ospite, la quale invece pareva concentrata sulla scacchiera poggiata sullo stesso tavolino. Prese il cavallo bianco e lo mosse, indovinando che gli scacchi neri erano quelli usati dal vero Riddle. Mangiò l’alfiere nero ma non fu una mossa proprio saggia; Tom infatti mosse allora la torre che mangiò a sua volta il cavallo bianco.
Subito dopo però l’attenzione di entrambi finirono sul foglio poggiato lì di fianco a Tom illuminami Tom!! sorrise Bellatrix crudelmente capendo che lì vi erano gli appunti che riguardavano Annabeth Morris. Intanto Nagini si era svegliata e si stava strusciando sulla donna che prontamente l’accarezzò sei proprio un cucciolo adorabile... fece assumendo l’aria da pazza che spesso la contraddistingueva. Per un attimo Tom ebbe un’esitazione: Bellatrix si stava riferendo al pitone o a lui? Era inspiegabile quella sensazione ma era quasi certo che quelle parole erano dirette a lui, piuttosto che al serpente..
Riddle prese il foglio e non glielo passò, forse perché sarebbe stato a lei poco chiaro, con schemi e scritte tagliate. Annabeth Morris, figlia di Zeus e Atena, ebbene si, qui si parla degli Dei dell’Olimpo...E tu guarda, fidanzata di un certo Sirius Black...Suppongo sia per questo motivo che ti interessa... parlò con voce bassa e calda mentre il suo sguardo atono si posava dal foglio a Bellatrix e viceversa. Il suo tallone d’achille pare proprio essere il tuo caro cuginetto...ah, l’amore! Che cosa disgustosa. La sua paura è vederlo morire quindi credo possa essere anche visto al contrario...ovvero Sirius morirebbe se la sua cara Annabeth morisse...!! fece assumendo un’espressione carica di disgusto e per nulla di consenso. Ha paura del buio. Se vuoi farla fuori rinchiudila da qualche parte.. continuò e infine le spiegò il rapporto che la legava al padre, il Dio del Tuono. Cosa che tra l’altro poteva usare come alleato. Vuoi fare un dispetto a lei o a Sirius?! chiese infine non capendo perché aveva deciso di raccogliere informazioni su quella ragazzetta. Forse semplicemente voleva sapere se ella poteva costituire il punto debole di suo cugino...Vuoi per caso rapirla? domandò guardandola dritta negli occhi. Che intenzioni aveva la pazza Black?

La famiglia di Bellatrix sarebbe stata molto onorata che la loro figliola si maritasse con un Lestrange e per lei a due la verità le avevano anche già affibbiato quale Lestrange, un certo Rodolphus. Tom conosceva le sue gesta, era colui che aveva reso fine all’esistenza di una famiglia che a Tom stava indigesta, certo si era comportato bene nei suoi confronti, ma tutto sommato per Riddle egli non era nessuno. E sapeva che Bellatrix la pensava allo stesso modo.
Ah, l’avere una famiglia, ecco cosa poteva comportare...Tom invece era solo e nessuno quindi gli poteva imporre fidanzata o simili.
Bellatrix mosse in seguito il suo Alfiere senza battere ciglio e con una indifferenza di una che sapeva quello che stava facendo. Tale mossa aveva bloccato la Regina Nera, costretta ad una ritirata invece che ad una avanzata verso la vittoria. Poco male, la stessa Torre precedentemente usata si pappò in un sol boccone anche quell’Alfiere, e sul volto di Tom si aprì un ghigno maligni è divertito allo stesso tempo. Sapeva che in quella posizione la Torre avversaria gli avrebbe mangiato la sua Torre, e lui ancora per un’altra mossa non avrebbe potuto puntare allo scacco matto, ritardandone ancora una volta la vittoria. Devi concedermi una partita tutta tua, Bellatrix.. le disse alzando il suo sguardo dalla scacchiera e portandolo su quello della donna. Ovviamente il giocare una partita di un altro portava nella donna un netto svantaggio, non conoscendone tattiche e modi; di lì a poco infatti Tom avrebbe sicuramente portato alla vittoria i suoi Neri. E la bravura che aveva rivelato la Black era stata fin troppo già sprecata. Chissà, forse aveva trovato in lei una degna avversaria, anche più di se stesso! Le fece quindi intuire di voler giocare -un giorno neanche troppo lontano- con lei.
alquanto perspicace Tom... fece la Strega riferita al fatto che Tom aveva fatto 1+1 trovando nelle sue ricerche il cognome Black; ma forse quella frase poteva essere riferita anche al fatto di averla considerata una delle migliori giocatrici di scacchi.
Quando il cervello di Bellatrix captò la parola immortale, (essendo Dea Annabeth possedeva questa caratteristica assicurata!), il suo sguardo schizzato divenne lucido di pazzia e ilarità. A Tom quasi venne da ridere nel constatare che alle volte Bellatrix era più folle e crudele di lui! Immortalità per la Black significava sicuramente il torturarla il tutte le volte che ella volesse senza paura che la Dea potesse morire. Quale mente malata poteva subito elaborare una cosa del genere, se non la piccina (statura) Bellatrix Black?
la signorina Annabeth...sarà la chiave per la rovina di Sirius Black!! esclamò la Strega Oscura mentre un lampo d’odio trasparì nel suo sguardo. E chissà se voleva Annabeth per arrivare a Sirius oppure era semplicemente più interessata a prendere due vittime piuttosto che una sola!
se non ti è di troppo disturbo... avrei bisogno dei tuoi maghi migliori, al mio servizio spiegò poi con una femminilità e classe che appariva quando la parte schizzata scompariva.
Peter Minus. Chissà perché ad entrambi venne in mente proprio quel nome. Indagando sul tuo adorabile cuginetto ho notato un certo ragazzetto suo amico intimo, un certo Minus...Interessante quel Minus...C’è qualcosa di oscuro nella sua anima...Voglio fartelo avere al più presto!, come aiutante si intende... disse anche lui senza mai distogliere lo sguardo sulla donna che effettivamente trovava davvero bellissima. E chissà perché non c’era mai stato modo o occasioni per portarsela a letto proprio non se ne capacitava...
Cosa sai su gli Dei dell'Olimpo... Riddle?! gli sussurrò poi caldamente avvicinando le sue morbide labbra all’orecchio di lui si può annientare un immortale?! chiese con voce crudele. Sicuramente ella conosceva il sonno eterno ma probabilmente, come del resto egli stesso, avrebbe considerato quell’incantesimo troppo banale. Probabilmente anche le Maledizioni senza Perdono le considerava alla stessa stregua. Insomma, si parlava di pur sempre di suo cugino, l’onda dei Black! Chiunque avesse a che fare con lui doveva soffrire ancor prima di perire!
Con l’indice alzato Tom diede il via ad una magia con la quale ogni sua conoscenza in fatto di Dei arrivasse dritta al cervello della sua spietata amica, affinché sapesse ogni cosa da lui scoperta. Non era da tutti sapere fare incantesimi senza bacchetta magica, e Riddle era uno dei pochi prediletti in ciò. Forse per via delle sue capacità superiori, o forse perché nelle sue vene scorreva anche sangue Demoniaco...
Annientare un’immortale... fece lui roteando lo sguardo. Non era affatto una cosa semplice e forse era impossibile. Al momento non ho trovato nessun modo, ma in fondo se Annabeth ti interessa morta per farlo credere a Sirius...beh, allora basta farglielo credere!!! fece lui iniziando a portare le pedine degli scacchi nei loro posti iniziali. E che ne dici di divertirci prima un po’ con lui? Prima di torturarlo intendo...Che ne dici se gli privassi dell’anima!? fece riportando il suo sguardo su quello della donna, verso l’ultima parte della sua frase. O gliela tolgo a lei?... Sarebbe stato interessante vedere uno dei due senz’anima dovere interagire con l’innamorato che l’anima invece ce l’aveva eccome, e quindi avrebbe portato ciò molta sofferenza...Ed essendo per metà Demone Riddle aveva del potenziale per farlo, anche se non ne aveva mai avuto modo di verificarlo. Ma tutto ciò gli parve molto interessante, subdolo...e non poteva che entusiasmarlo assai!

Era strana la vita, ma forse più che la vita in sè, era strano Riddle, e pure la Black. Insomma, perfino i mattoni di cemento armato si sarebbero accorti di quante affinità i due possedevano, di come sarebbero stati perfetti insieme. Bellatrix era la donna perfetta per Tom, ma probabilmente a causa del suo cuore di pietrone, il ragazzo non era ancora riuscito a capirlo. Chiunque lo conosceva sapeva che Tom non era in grado di provare sentimenti positivi, specialmente l’amore, verso nessuno. Non ne conoscevano il motivo, era così e basta; solo egli sapeva qual era la realtà, ma sicuramente non sarebbe mai andato a raccontarlo in giro.
Però l’amore e il divertimento sessuale potevano essere bene distinti, eppure com è che lui e Bellatrix non avevano ancora avuto modo di andare a letto insieme? Eppure anche i macigni sapevano quanta attrazione scorreva fra i due...La sensualità, che andava a braccetto con la malvagità, in Bellatrix, era sicuramente argomento di eccitazione in Riddle, ma com’è che fra i due non era ancora avvenuto niente?
A quanto pare dovrò usare un molliccio!! fece la donna con la sua solita classe.
No... direi che è meglio godersi lo spettacolo!! Tra l'altro ho intenzione di apportare alcune modifiche all'anima di Sirius... così una volta che tornerà in possesso di essa, vivrà qualcosa che è paragonabile all'inferno!! commentò sadica la Strega rendendo l’atmosfera ancora più eccitante. La sua malvagità era qualcosa di superiore, qualcosa che andava ben oltre a tutto ciò con cui Riddle aveva a che fare. Era terribile e spietata, forse l’essere donna poteva aiutare, e Tom alle volte credeva davvero che la Black potesse essere ancora più subdola di lui.
per oggi basta parlare di affari!! sai in verità... ti devo ancora un ballo!! Ricordi?! esclamò lei improvvisamente facendo riaffiorare i ricordi in Tom, di qualche anno prima quando era stato invitato ad una festa a Villa Black. Festa assai noiosa per la verità, se non fosse stata organizzata da quella famiglia, una a lui più cara, sicuramente si sarebbe subito volatilizzato; ma quella festa gli serviva per conoscere alcuni dei membri dei Black che in un futuro gli sarebbero tornati utili. E poi ci sarebbe stata la sua Strega preferita, Bellatrix. E quando la vide non potè che rimanere folgorato da cotanta bellezza e classe. L’aveva subito invitata a ballare e nonostante gli occhi di lei esprimevano una risposta affermativa, aveva dovuto declinare l’invito, a causa di sua zia Walburga. La ragazza si allontanò da lui rabbiosa più che mai.
Improvvisamente il giradischi iniziò a suonare le stesse melodie di quella serata, Tom si era già alzato in piedi facendo cenno a Bellatrix di fare altrettanto, mentre i loro vestiti tornarono ad essere identici a quella volta, del resto la memoria di Riddle era sempre stata qualcosa di eccezionale. sei ricco di sorprese Tom!!. Quella donna aveva un modo di parlare che gli aveva sempre drizzato ogni neurone! E poi era davvero eccitato da lei, specie ora che si erano avvicinati così tanto per dare inizio alle danze.
Tom cavallerescamente aveva preso la sua dama e la stava conducendo in una danza dalle note ottocentesche. I due si muovevano esperti nella sala che ora aveva l’aspetto del salone di Villa Black, con tanto di gente, proprio come allora. La magia era proprio bella, specie quando uno riusciva ad usarla solamente con uno sguardo. Tutto era stato riportato indietro a quella sera di qualche anno prima...
La coppia danzava in armonia mantenendo un silenzio degno di nota. Probabilmente ne Tom ne Bellatrix volevano interrompere quel bel momento, con delle inutili chiacchiere.
Fra una nota e l’altra le due figure si erano ritrovate a guardarsi a pochi millimetri di distanza, Riddle poteva così sentire il respiro della sua dama che sensuale andava ad appoggiarsi nelle sue calde e sempre più vogliose labbra. In effetti era strano perché non solo non erano mai andati a letto insieme, ma non si erano neanche mai baciati! Mai fino a quel momento! Finalmente infatti le loro labbra si congiunsero in un focoso bacio che rappresentava solo l’inizio del loro incontro. Con un gesto della mano la sala era ritornata ad essere il salone di Riddle e mentre si stavano baciando, con tanto di lingua, il ragazzo la spinse contro il divano e una mano già stava sotto il vestito di lei. Dio, ma perché non l’aveva già baciata prima? Cosa stava aspettando?! Il tutto fu una sensazione così strana ma piacevole. Indescrivibile. Comunque il tutto era abbastanza neutrale, si insomma, Tom non era di certo uno che provava grandi sentimenti!!!
Mi spiace disturbare padrone. Ma non la disturberei se non porto notizie importanti la voce di un elfo tuonò nel salone e con essa tutta l’eccitazione dei due si dovette arrestare. Tom lo fulminó con lo sguardo, ma Nagini che era rimasta lì ferma urto il tempo, con un sibilo lo fece calmare e gli fece capire di ascoltare l’elfo. Notizie dell’ultima ora. La signorina Annabeth Morris sarà la prossima vittima del potente Crowley fece, inchinandosi poi lievemente e tornandosene da dove era venuto. Riddle, dal momento che aveva nelle sue vene sangue Demoniaco, conosceva bene quel Demone e tra l’altro lo rispettava molto, non tanto per la sua fama di bravura ma piuttosto perché era uno dei pochissimi cui si era ribellato a Lucifero, non riconoscendone in lui il suo capo. Come sicuramente avrebbe fatto pure Riddle, se fosse stato un Demone completo...
E così quella ragazzetta doveva aggiungere un’altro nemico a suo curriculum! Ma com è che tante persone la volevano morta?!