Miracles aren't my thing, but I'm sure we can come to an arrangement.

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  1. Omelette~
     
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    9aat1az
    ψ Lucifer Morningstar ψ

    Tutto quello che interessava agli umani era la loro immagine, come apparivano agli altri: genitori, amici, nemici, estranei... Perfino quando si trattava di Dio, l'unica cosa alla quale pensavano era se sarebbero finiti in Paradiso o all'Inferno. Non volevano essere la persona migliore, bensì la persona che più piaceva. Creature superficiali. Lucifer li guardava passare ed a volte si chiedeva se avessero più dei veri sentimenti. Il Principe dell'Inferno non avrebbe mai pensato di avere considerazione per quegli umani che, invece, aveva sempre considerato come orribili e onerosi: i bambini. Suonava anche strano detto da lui, ma era la verità. Gli unici che si salvavano erano i bambini, che ancora non cercavano di essere qualcun'altro, non conoscendo ancora la sofferenza e l'angoscia. Esseri innocenti e puri, che venivano poi macchiati dalle scelte degli adulti. Gli bastava guardare la sua Lilith, che passava le sue giornate a giocare nella sua camera o perdersi nei lunghi corridoi dell'Inferno: con tutto ciò che il suo potenziale superasse quello dello stesso Lucifer, lei non voleva essere nessun altro se non l'amata figlia del Diavolo. La vide arrivare dal seggio sul quale stava seduto; gli venne incontro, con un gran sorriso sulle labbra e gli si sedette in grembo.
    Lucy, avrei una richiesta.
    Dimmi tutto, principessa.
    Posso venire con te al Lux?

    Il suo essere così diretta a volte lasciava pure Lucifer esitante. Non gli dispiaceva la prospettiva di andarsene in giro con la sua bambina, mano nella mano, come un padre e una figlia come si deve, ma si parlava sempre di Lilith: le novità la entusiasmavano un po' troppo, a volte e nonostante Lucifer godesse degli incidenti, andare in mezzo agli umani in carne ed ossa avrebbe potuto risultare in una catastrofe difficile da sistemare. Portare qualche umano all'Inferno di tanto in tanto era una cosa, ma incontrarne tanti nello stesso momento poteva essere controproducente. Era ben consapevole del potere di Lilith e del fatto che la bambina non fosse in grado di controllarsi, cosa che a volte lo preoccupava in prima persona, ma qualcosa doveva fare per esaudire quel piccolo desiderio, non era certo il tipo da dire di no a sua figlia. Le diede un buffetto sul naso.
    Mio piccolo cataclisma, lo sai che gli umani sono strani e quelli che ti porto io sono pure scelti accuratamente; averne troppi intorno potrebbe essere estenuante per te. Poi, al Lux non ci sono bambini, ci sono solo i loro parenti.
    E i bambini dove sono?
    Oh, li lasciano con delle fan di papà. Sono proprio delle diavolette.
    Bello!

    Il sorriso sul volto di Lilith divenne ancora più ampio e Lucifer non poté fare a meno di sorridere a sua volta. In fondo, non l'avrebbe certamente persa di vista e se le fosse stato sempre accanto, cosa poteva andare storto? Così, qualche ora dopo stavano passeggiando nel Stanley Park, conosciuto per le sparizioni di persone e ritrovamenti di cadaveri. Ma anche per la natura e il pullulare di vita, si intende.

    ©Hidden Creature



    Edited by woozy. - 4/7/2018, 18:28
     
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    Aveva avuto tanti periodi "bui" nella sua vita; era passata da essere la dolce principessa di Camelot, dedita allo zio e al cugino, fino a diventare la strega oscura più potente di tutti i secoli, ad avere il potere tra le mani, ed un esercito di uomini pronti a morire per lei, per poi non parlare della sua bellezza, che aveva fatto perdere teste, non solo in senso figurato. Eppure, da quando era arrivata a Vancouver, per cambiare aria, dopo una vita in Europa a fare l'eremita tra Irlanda, e Regno Unito, aveva avuto solo casini, l'unica nota positiva era che, era divenuta immortale grazie ad un demone, peccato che fossero proprio queste creature a darle più problemi; sembrava avesse un bersaglio disegnato sulla schiena per loro; e doveva finire questa storia, prima che andasse diretta negli inferi, a parlare con il diretto interessato! A Vancouver le notizie giravano in fretta, erano dei fulmini a ciel sereno, soprattutto quando si trattava di celebrità, e se per un periodo erano state le divinità dell'Olimpo, tra Ade, Zeus, e Persefone, ora era giunto il momento del cristianesimo con Lucifero. A lui piaceva essere in bella vista, non era uno che si nascondeva, anzi, e quindi aveva aperto un locale, un night club per la precisione, davvero un clichè anche per lui... Quindi era lì nella sua ricerca del re degli inferi, e visto che non era al lavoro visto che era giorno; ci mise un po' ma riuscì a trovarlo a Stanley Park, allora anche i demoni si concedevano un po' di relax. Stava facendo il paparino che Lilith, ed era davvero cresciuta, e non era il caso di farsi ingannare dalle fattezze da bambina, i suoi poteri erano davvero sconfinati, ed era meglio non farle mai un torto, prima arrivava lei a fartela pagare, poi suo padre; non era proprio una buona compagnia, meglio averli amici che nemici.
    Passano i secoli, ma rimani sempre lo stesso
    disse a Lucifer con un sorriso, salutandolo come un vecchio amico, doveva ancora mantenere la promessa di andarlo a trovare negli inferi.


    Morgan Delacroixe
     
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    Adorava quando suo padre le portava un nuovo amichetto con cui giocare come meglio preferiva, nonostante sapeva bene che egli avrebbe preferito che la sua Lilith torturasse più un adulto piuttosto che un bambino. Ma alla piccola Lilith non interessava avere a che fare con un adulto, lei preferiva passare il suo tempo con gente della sua età (apparente per lo meno). Gli adulti dovevano stare con gli adulti, e per questo motivo Lucifer la accontentava sempre portandole in regalo dei ragazzini di circa la sua età. Ultimamente poi si era perfino superato, portandole un ragazzetto interessante, peccato che poi pareva essere scomparso...Quando Lucifer le chiese che fine aveva fatto il ragazzo corvino, come risposta la bambina lo guardò con occhi sbarrati e quasi rattristati, di una che se lo chiedeva anche lei di che fine avesse fatto quel ragazzino con cui stava iniziando ad istaurare un certo rapporto, e che le dispiaceva avere perso. Ma Lucifer la conosceva piuttosto bene e sapeva che quegli occhi non erano sinceri e che nascondevano altro. Tuttavia le accarezzò la testa decidendo di assecondarla Mi spiace, vedrai, te ne troverò uno di simile... le disse sorridendole appena, e Lilith poi si voltò tornando alle sue faccende di bambina. E si, quel ragazzino si era perso nell’Inferno a causa sua, e ora stava sicuramente penando sotto un Demone qualunque.

    Stanley Park, Vancouver. Perché Lucifer voleva tanto recarsi in un parco canadese Lilith proprio non lo capiva, però decise di seguirlo ugualmente, tanta la noia era che l’avvolgeva in quei giorni. Era ammaliato dalla natura che quel parco dava, o dall’arte degli edifici e statue, piuttosto che il contesto storico? Oppure era interessato per la fitta foresta che esso offriva? Di sicuro Lilith non poteva sapere che a suo interno su andava dicendo che vi erano ultimamente parecchie sparizioni e morti. Lei non sapeva praticamente nulla di quello che poteva succedere lì a Vancouver, come poi nel resto del mondo terrestre...
    Come del resto non poteva sapere che forse il suo caro paparino si doveva incontrare con Morgan Delacroix, una Strega sua conoscente di lunghissima data. Passano i secoli, ma rimani sempre lo stesso fece una volta che i tre furono faccia a faccia. Lilith guardò di sbieco la donna. Primo, non l’aveva minimamente calcolata e questo era una cosa davvero davvero orribile, secondo erano secoli che non si faceva più vedere, come mai questo incontro?
    Lilith rivolse il suo sguardo da bambina curiosa verso suo padre. Come l’avrebbe accolta lui? Era andato in quel l’arco appositamente per incontrarla o era stato un incontro casuale?
    Lilith


    Edited by woozy. - 4/7/2018, 18:00
     
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  4. Omelette~
     
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    A dire il vero, Lucifer non aveva la minima idea del perché avesse optato per il Stanley Park, per portarci la ragazzina. Aveva un rapporto di odio e amore con i giardini e i luoghi verdi, come boschi o foreste. Ogni zolla verde gli faceva venire in mente l'Eden e rimembrare cose passate non gli andava giù. Tutto ciò che di bello aveva potuto avere in quei luoghi, ora risultavano solo i luoghi e i ricordi peggiori, perché vi era stato allontanato contro la sua volontà. Forse era quello il motivo per cui ci aveva portato Lilith: lei poteva godere di quel parco quanto avrebbe voluto, se le piaceva, non sarebbe stato certo lui ad impedirglielo. L'unica cosa che poteva ricordare con un po' più di piacere di quei tempi antichi e lagata ad un giardino, era la telenovela di Adamo ed Eva, i primi prototipi del nuovo gioco di paparino. E puntualmente, i due avevano subito la permalosità di Dio non molto dopo, semplicemente per aver ascoltato qualcun'altro che non fosse lui: avevano voluto raggiungere la consapevolezza di sé, ma questo avrebbe rovinato i piani di Lui, che non avrebbe più potuto muoverli a suo piacimento, se avessero ricevuto la capacità di intendere e di volere. Il libero arbitrio era tabù a quei tempi. Aveva goduto alla notizia che paparino aveva preso una sberla, anche se poi aveva preso provvedimenti. Lucifer scosse il capo ricordando quell'episodio, poi si rivolse a Lilith.
    Ho visto un enorme giardino, una volta, più grande di questo, ma non ho potuto godermelo come avrei voluto. Tu, invece, potrai vedere questo quando vorrai, se ti piace. E' un po' noioso, magari...
    Non finì nemmeno la frase, che sentì una voce molto familiare e che gli fece apparire un ghigno divertito. Si voltò e vide colei che non vedeva da secoli, ma che era solito considerare parecchio, per la sua poca propensione empatica e un bel paio di polmoni, non poteva negarlo.
    ...o forse no. La mia signora oscura preferita, che non è ancora venuta a fare visita al capo. Ma se mi dici che eri impegnata a compiere buone azioni, ti perdono.
    Posò quindi una mano sulla spalla di Lilith e le indicò la donna che si era appena aggregata a loro, in tutto il suo antico splendore.
    Lilith, lei è Morgana, quella che ha messo sottosopra Camelot. Ti ho raccontato la storia, ricordi: i fan delle croci che morivano per un calice, il vecchietto col cappello a punta, lo spadaccino con la corona... E' una delle sue preferite.

    ©Hidden Creature



    Edited by Omelette~ - 4/7/2018, 23:39
     
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    Più guardava Lucifer e Lilith assieme, più non riusciva a capacitarsene... Cioè il capo di tutti i demoni degli Inferi, amorevole con una bambina che sembrava tanto innocente, ed invece era pura essenza demoniaca, ma questo era un bene, quel bel faccino le avrebbe permesso di passarla sempre liscia, un po' meno poteva dirlo del suo genitore, che notando l'occhiata alla sua scollatura, ebbe la conferma che non era cambiato per nulla. Lucifer, sebbene fosse il demone più potente, solo con qualche piccolo problema con il padre (il che li accomunava); si era rifatto il suo regno, e fece un mezza sorriso mentre parlava di un giardino, e da come lo descrisse, era palese che si riferisse all'Eden, dove aveva qualche piccola colpa su una mela che non doveva essere mangiata, ma erano dettagli... Intanto si avvicinò a loro, e sì aveva giocato un po' facile con la scollatura, ma sapeva che così avrebbe ammordito un pochino il demone, soprattutto perchè doveva anche farsi perdonare per la sua assenza; quindi poteva puntare un po' su questo, soprattutto perchè lui era sempre un signore, che non mancava mai di farle dei complimenti, molto graditi.
    Sei sempre galante, e sì ho dovuto compiere delle buona azioni, e sai quanto sono propensa a queste cose
    Sbatté gli occhi, come da cercare di fare l'innocente; soprattutto nel sentire lei che faceva queste cose, non era proprio il tipo; lei adorava il potere, e seminare un po' di guerra in giro, soprattutto contro i suoi nemici; era fredda e spietata, ed erano stati anche quei pregi, che l'avevano faccia avvicinare al re degli Inferi, con qualche piccolo compromesso, tra cui alcune anime di tanto in tanto.
    Tuo padre è davvero troppo buono, l'ultima volta che ci siamo visti, ha parlato solo di te, e sei davvero cresciuta dall'ultima volta che ti ho vista
    Sorrise amichevolmente alla bambina, e le bastava la sua vicinanza per sentire tutta la sua aura maligna, di certo arrabbiata non era un bel spettacolo, e da adolescente, Lucifer avrebbe avuto il suo bel da fare.
    Sì è stato un bel periodo, mi sono vendicata sul mio fratellastro, sai solo a lui il trono, così non si fa. E poi mia sorella, e lo scoprire i miei poteri, e poi Merlino, non era questo granché. E poi, sai io ho visto il tuo futuro
    Fece l'occhiolino alla bambina, prima di tornare verso chi era il diretto interessato, con sguardo malizioso, sul fatto che fosse sempre vestito di nero, e modo impeccabile, anche se preferiva ciò che c'era sotto...

    Morgan Delacroixe
     
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    Come ogni demone,Elle aveva sentito il richiamo di Lucifero.Aveva fatto giusto in tempo ad appendere al negozio il cartello chiuso e si era precipitata con le sue sole gambe snelle e fasciate in un paio di fuseax neri fuori dallo specchio. Grazie alla sua esperienza,si orientava benissimo sulla terra quindi aveva preso un taxi,il tassista aveva notato che un pò di marmellata le era rimasta sulle labbra e lei si era ripulita.
    Grazie ma guardi la strada,ho una certa fretta di arrivare al Stanley Parkaveva detto. Elle era un'accolita fedele e devota,qualità che Lucifero apprezzava. Non l'avrebbe mai tradito nè sarebbe apparsa in disordine davanti a lui.
    Infatti indossava una maglietta blu perfettamente pulita,sneakers ai piedi e capelli raccolti in una coda. Niente trucco, non le piaceva truccarsi in questa personalità. Elle adesso era brusca, impaziente e caotica dentro come del resto sempre.
    Ma era anche socievole,simpatica e disposta al dialogo. In quanti momenti cambiava se stessa e quante lei c'erano in lei non era dato saperlo. Era una stella che danza nel caos della sua mente.
    C'era traffico a un certo punto e lei disse al tassista:prenda una strada secondaria,ho un apputamento urgente.
    L'uomo obbedì cercandola con il navigatore e trovandola.
    Arrivata finalmente a destinazione, Elle pagò in fretta la corsa lasciando il tassista sconcertato da quella ragazza autoritaria dai capelli rosa.
    La quale ragazza si mise a correre all'entrata del parco. Non lo faceva certo per divertimento ma perchè aveva fretta, non capiva appunto gli umani che correvano solo per passare il tempo.
    Giunta davanti agli altri demoni per prima cosa chinò il capo davanti a Lucifero. Era quasi come un idolo per lei e lusingava la sua parte più oscura.
    Scusate per il ritardo, sono venuta in taxi,c'era traffico e quell'idiota non ha pensato di prendere una strada secondaria. Questi umani!Elle alzò gli occhi al cielo con un sospiro poi la sua espressione si fece più serena.Era pronta all'azione.
    Quindi qual'è il piano questa volta? Ah, buongiorno a tutti,mi piace questo parco.

    lepre marzolina


    Edited by woozy. - 11/7/2018, 17:24
     
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    Infine fu Lucifer che presentò la donna alla figlia Lilith, lei è Morgana, quella che ha messo sottosopra Camelot. Ti ho raccontato la storia, ricordi: i fan delle croci che morivano per un calice, il vecchietto col cappello a punta, lo spadaccino con la corona... E' una delle sue preferite. si certo se lo ricordava avendo una memoria ferrea, ma non erano certo discorsi di suo gradimento, come infatti il suo sguardo stava ora dimostrando. Lilith roteò gli occhi dall’alto verso il basso e poi viceversa proprio mentre la donna stava parlando, come a far capire anche ad un sasso, che di lei poco le importava. E perché mai suo padre invece le dava tutta questa importanza? Più volte infatti le aveva parlato di questa Morgana e ogni volta si era riferita a lui con grande stima e interesse. Perché mai?
    Tuo padre è davvero troppo buono, l'ultima volta che ci siamo visti, ha parlato solo di te, e sei davvero cresciuta dall'ultima volta che ti ho vista parlò Morgana riportando lo sguardo della bambina su di lei, senza tuttavia accendere dell’interesse verso di lei. Non le rispose neanche, sbuffando lievemente e portando la sua attenzione su di una terza figura che poteva scorgere in lontananza e che si stava avvicinando loro, il tutto grazie ai pensieri di quella sconosciuta, che Lilith poteva sentire.
    Il piccolo Demone poi riportò la sua concentrazione su di Morgana ritrovandola con un sorriso sincero in volto e un’Aura completamente negativa. Cattiva era cattiva, ma ciò non bastava per Lilith...
    Morgan riprese subito a parlare Sì è stato un bel periodo, mi sono vendicata sul mio fratellastro, sai solo a lui il trono, così non si fa. E poi mia sorella, e lo scoprire i miei poteri, e poi Merlino, non era questo granché. E poi, sai io ho visto il tuo futuro fece portando infine il suo sguardo sul diretto interessato ovvero Lucifer. Quindi forse non si era resa conto che l’ultima frase aveva destato interesse in Lilith. Quella Strega era forse davvero in grado di vedere il futuro delle persone...? Sarebbe stata una cosa davvero davvero molto interessante!!
    Intanto la figura in lontananza si era finalmente avvicinata a loro Scusate per il ritardo, sono venuta in taxi,c'era traffico e quell'idiota non ha pensato di prendere una strada secondaria. Questi umani! si annunciò parlando con una certa allegria e un tono di voce scoppiettante. E questa chi diavolo era? Possibile che Lucifero avesse organizzato una rimpatriata fra Demoni e quant’atro? E se così fosse stato, perché si era portato dietro lei? Che cosa centrava sulle sue cose?
    Quindi qual'è il piano questa volta? Ah, buongiorno a tutti,mi piace questo parco ma a cosa diamine andava farneticando questa stramba tizia che aveva l’odore di una lepre, fra l’altro.
    Lilith se ne rimaneva in silenzio in cerca di capire cosa diamine stesse succedendo. Certo, avrebbe potuto farsi un bel giretto nelle menti di tutti i presenti, Lucy compreso, ma preferì evitare. Poi quest’ultima arrivata pareva essere fin troppo pazzoide e svampita, e non aveva nessuna intenzione di leggere una mente del genere.
    Lilith
     
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