Alla ricerca di qualcosa

Riley avrebbe dovuto veramente iniziare a lasciarsi andare un po' di più.
Forse, era anche questo, uno dei tanti motivi per cui non aveva molti amici, il suo carattere è sempre stato un po' rigido per la sua età. Infatti, tuffarsi e bagnarsi tutta, con il rischio di beccarsi anche un bel raffreddore, la fece riflettere, nascondeva però la cosa dietro a sorrisi che lanciava ad Ercole, mentre lo attendeva che la raggiungesse pure lui in acqua.
Nuotò ancora per qualche metro, spingendosi leggermente verso la riva, fino a quando il biondo, dopo aver posato anche lui alcune cose a riva, si avvicinò. « Carotina? » lo sentì chiamarla così, nessuno lo aveva mai fatto, e la cosa non le dispiacque affatto. « Prova prendermi allora » lanciò una sorta di sfida al biondo e questo, in un certo senso l'aveva accettata. Tentò di sfuggirle da quel gioco, ma prima che potesse scappare oltre, lui, la strinse tra le sue braccia, acciuffandola quando meno se lo aspettava. Fu piacevole la sua stretta, lo doveva ammettere.
Ci fu un attimo di imbarazzo tra i due, ritrovandosi così faccia a faccia, a pochi centimetri dalle labbra dell'uno e dell'altra, quasi potevano il respiro l'uno dell'altra. La rossa si schiarì la voce, regalando al biondo un buffetto sul naso « Bravo, sei stato più veloce di me » tentò di smorzare la situazione congratulandosi con lui per la sua velocità. Ercole propose una passeggiata sull'isola e la Anderson, acconsentì un cenno della testa, trovandola una buona idea.
Ripercorse il tratto che aveva fatto a nuoto fino a raggiungere la riva, si strizzò i capelli e la maglia, cercando di far scivolar via l'acqua in eccesso, ma con quelle temperature si sarebbe asciugata prima del previsto, raccolse le sue cose da terra. « E' la prima volta che vieni qui? » chiese al giovane con un velo di curiosità. Voleva sapere se era la prima volta che si recava in quella zona del mondo, o se, al contrario, era riuscito a visitarlo tutto il mondo con il suo destriero. « Quante persone sanno, del tuo cavallo? » improvvisamente, nella mente della giovane, una buona volta che tutte le idee le furono più chiare, iniziò a ipotizzare una strana teoria. Il suo cavallo si chiamava Pegaso, come nella mitologia, e lui si chiamava Ercole. Posò lo sguardo su di lui osservandolo da testa a piedi una seconda volta in quella giornata. Possibile che fosse proprio quell'Ercole?

Ercole conosceva abbastanza bene l'isola, dunque, non era la prima volta che si recava da quelle parti. Avrebbe fatto la stessa cosa anche la rossa, se solo avesse avuto in cavallo del genere, non tutti i giorni, ma la maggior parte del tempo si, sarebbe evasa dalla città senza pensarci due volte. « Da una parte ti invidio, sei fortunato » disse, mentre tentava di strizzare questa volta, la maglia dall'acqua in eccesso. Non molte persone sapevano di quel segreto, da una parte si sentiva onorata della cosa. Rimase ad ascoltare la sua spiegazione, sul fatto che, secondo Zeus, un tempo i comuni mortali come lei non erano tenuti a sapere dell'esistenza degli Dei, e da una parte ne capiva anche il motivo. Molte persone non erano pronte a sapere una simile verità. « Capisco, credo che comunque, anche a differenza di secoli, molte persone non siano pronte ad accettare una simile verità, faccio ancora fatica io a crederci » era quello il suo pensiero. « Andiamo allora , sfruttiamo queste ore di sole » concluse lei sorridendogli. Davanti a loro avevano ancora qualche ora di luce a disposizione per visitare ancora un po' quello splendido posto.



Terminata la loro “gita” Ercole riaccompagnò la ragazza alla biblioteca, facendo atterrare Pegaso lontano da occhi indiscreti. « Grazie » Il biondo diede una mano a Riley a scendere dal suo destriero « E' stato veramente un bel pomeriggio, mi sono divertita » nonostante la titubanza che aveva avuto prima, aveva trascorso un bellissimo pomeriggio « Grazie mille per tutto » lo ringraziò per tutto quanto, era doveroso farlo. « ..ti andrebbe di partecipare ad una gara?! A quanto pare Vancouver sta organizzando qualcosa di speciale per Halloween... e magari potremmo andarci insieme, sempre se ti va!! » ma prima che potesse dire ancora qualcosa, lui, la invitò a partecipare ad una festa che si sarebbe tenuta per Halloween, una sorta di caccia al tesoro. « Molto volentieri » adorava quella festa e per quella data non aveva alcun tipo di impegno, infatti, accettò subito il suo invito. « Perfetto, allora ci vediamo alla festa » avrebbe avuto l'occasione di rivederlo ancora, era stata bene in sua compagnia durante quelle ore e non vedeva l'ora di andare a quella festa. Lo salutò , era giunto per la Anderson di tornare a casa.