Shopping fra donne

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    Finalmente, dopo una mattinata a rispondere a mail, e chiamate varie ed eventuali, aveva finito tutte le questioni burocratiche; da quando i suoi genitori avevano dato tutto in mano a lei, era diventato col tempo, tutto sempre più complicato, all'inizio li aveva ringraziati per la fiducia, ma poi li aveva maledetti, visto che per ogni minima questione non aveva nemmeno il tempo di rispondere, che le arrivavano 5 mail, ed altrettante telefonate, e finalmente, poteva passare la giornata a rilassarsi, fra incantesimi, e pozioni su cui stava lavorando, e che stava perfezionando. Era tutta presa da leggere su un antico tomo, un magia praticamente dimenticata nei secoli, che sentì suonare alla porta, non aspettava nessuna visita, e di certo non era Jareth, lui le sarebbe piombato direttamente in casa, senza invito ad entrare, e con molta tranquillità le avrebbe parlato, e le doveva ancora delle scuse dall'ultima volta, visto che se l'era trovato in camera da letto, e istintivamente si era portato le dita sulle labbra; scrollò con forza la testa, poco prima che si alzasse lei per andare ad aprire, chi stava suonando lo stava facendo con insistenza, e probabilmente la servitù era dall'altro lato della casa. Andò a rispondere, e fu totalmente sorpresa quando a risponderle fu Layra. Ci mise qualche secondo a metabolizzare la cosa, ma le aprì la porta, almeno non aveva lo stesso vizio del padre, e conosceva le buone maniere; quando entrò oltre a guardarsi attorno meravigliata, non aveva detto nulla. Le ci erano voluti un bel po' di minuti, e la minaccia di un siero della verità, per sapere il perchè della sua visita, di cui si era fatta i più disparati pensieri, tra cui il labirinto distrutto, Jareth sconfitto, e quando le disse a testa bassa che doveva andare in un negozio di intimo, lei non potè non scoppiare a ridere; smise all'occhiata glaciale della demone, ma lei non riusciva a crederci ad una demone imbarazzata davanti a lei, di certo doveva avere qualche appuntamento galante. Le disse di mettersi comoda, che lei doveva cambiarsi, e prendere la borsa, poco dopo, accompagnava Layra in Robson Street, centro dello shopping cittadino.
    Allora da dove cominciamo?
    chiese alla ragazza, mentre chiudeva a chiave la macchina, non sapeva proprio che aspettarsi da quella giornata, era davvero assurdo, non molto per la richiesta, che era normalissima per una ragazza della sua età, ma per il fatto che per una volta non ci sarebbe stato Jareth con loro.
    AnastasiaPrince
     
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    Non sapeva bene neppure Layra come considerare la cosa ma stava d fatto che quel Becker, il Bianconiglio, aveva forse scalfito una piccola parte del suo cuore, e per questo motivo voleva rivederlo ancora. Ma soprattutto per questo motivo aveva deciso che doveva cambiare almeno di poco il suo solito abbigliamento. Insomma da che mondo era mondo agli appuntamenti bisognava vestirsi in una certa maniera, e la ragazzina era di un appuntamento che avrebbe dovuto chiedere al ragazzo. Per cui si sarebbe appunto dovuta comperare un vestito nuovo, proprio per l'occorrenza. Domandare aiuto a Jarteh era fuori discussione, le avrebbe riso in faccia o semplicemente le avrebbe fatto subito cambiare idea; invece a quanto sembrava a Layra sarebbe davvero interessato uscire con quel Becker! Per cui, chi meglio di Anastasia avrebbe potuto aiutarla? Fu così che si era ritrovata davanti alla sua bella casa e ora stava suonando il campanello, in maniera anche piuttosto prepotentemente. Ma quanto ci voleva per farsi aprire? Una volt faccia a faccia le due ragazze si squadrarono, Anastasia sicuramente stava cercando di capire il motivo di quella visita non proprio aspettata!! Anastasia... la salutò atona la ragazzina accomodandosi nel salotto. Le spiegò poi il motivo della sua visita, in maniera frettolosa. Ho bisogno di un vestito. Tu mi accompagnerai! le disse quasi un rodine, però il volto era tutto arrossato, sicuramente non tipico da lei. E forse proprio per quello la ragazza decise di accompagnarla a fare shopping.
    E così ora eccole li a Robson Street Allora da dove cominciamo le chiese Anastasia dicendole poi che quella via era la zona adatta per fare shopping Fare shopping. In tutta la sua vita Layra non aveva mai fatto shopping...
    La Demone arrossì ancora una volta Ho bisogno di un vestito...carino... disse sussurrando l'ultima parola. In pratica Anastasia doveva capire che sarebbe stata lei a doverla indirizzare da qualche parte...
    Layra


    Edited by woozy. - 4/9/2018, 21:18
     
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    Si chiese se per qualche insano motivo avesse chiesto anche a Jareth di accompagnarla, ma poi pensò al suo stile Seicentesco, e capì che probabilmente era la persona meno adatta per questo genere di cose, e difatti Layra era andata dall'unica persona, che riteneva potesse darle dei consigli; tralasciando il fatto che aveva suonato il campanello come se fosse questione di vita o di morte, alla fine non aveva aggiunto altra, restando praticamente in silenzio tutto il viaggio in auto, aveva capito la prima volta che l'aveva vista che era, una tipa di poche parole, ma di tanti fatti. Si erano accomodate in salotto, e lei le aveva detto del vestito, e mentre stava bevendo del the, le era andato per traverso, perchè vederla così in difficoltà per una cosa assolutamente normale, lo sapeva che non andava bene, ma la faceva ridere. Aveva visto Layra ingannare malcapitati, senza un briciolo di tatto, o compassione per loro, e nemmeno un rimorso per ciò che aveva fatto, ma non riusciva a non arrossire per chiederle di accompagnarla a prendere un vestito carino. La guardò come dire Appuntamento galante, ma non lo disse visto che sapeva già la risposta, quindi anche ai demoni potevano piacere le altre persone e farsi carine per loro; chissà se per lei Jareth si sarebbe tolto il suo completo barocco, per lasciarsi a qualcosa di più contemporaneo, aveva un po' di dubbi e soprattutto perchè stava pensando, che quel vecchio stregone potesse chiederle di uscire, faceva prima a gelare il suo labirinto, che la invitasse a cena, doveva smetterla e concentrarsi su Layra, doveva aiutarla, era quello il suo obiettivo quel giorno. Alla fine eccole lì, circondate da vetrine, con vestiti per tutti i gusti, e dal vedere Layra così spaesata, capì che avrebbe dovuto portarla in questo universo sconosciuto e così pauroso per lei, e al pensiero le veniva ancora da ridere, ma non voleva che la demone si arrabbiasse, per vedere una prima donna arrabbiata, bastava Jareth... Alla fine la portò verso uno dei negozi più frequentati, c'era scelta, e il costo era nella norma, non era/ troppo eccessivo, e c'erano cose carine, e non troppo sfarzose, aveva capito che con Layra doveva andare a gradi, quindi era meglio andare con calma, con cose che poteva anche portare tutti i giorni; arrivarono davanti la vetrina, facendola entrare, era ora di affrontare le sue paure, e buttarsi per la prima volta nello shopping, era certa che ne sarebbe uscita viva, incolume non ne era certa.
    AnastasiaPrince
     
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    Per fortuna Anastasia non le venne di dire “appuntamento galante”, perché altrimenti Layra le avrebbe staccato la testa come minino.
    E comunque si, a quanto pareva c’erano Demoni con sentimenti, se così si potevano chiamare. Per Layra non era detto che fossero proprio sentimenti però. Magari la sua era semplicemente curiosità nell’uscire con un tipo praticamente sconosciuto. Per Jareth invece era tutt’altro discorso. A lui piaceva Anastasia, anche se ancora non lo dava a vedere e non voleva darlo a vedere soprattutto. E beh, se la Streghetta gli avesse chiesto di vestirsi “normale” probabilmente lui l’avrebbe anche fatto! Insomma, c’era questa possibilità.
    E così le due ragazza erano arrivate nella via dello shopping, e Layra fu da subito investita dai colori, dalle luci e dal caos di vociare che regnava lì; era tutto così diverso rispetto i suoi due mondi, ovvero gli Inferi e il Labirinto.
    Anastasia la portò verso un negozio cercando di essere più seria possibile, non poteva di certo farsi vedere che era divertita da tutto ciò! Si fermarono quindi alla prima vetrina e la ragazzina posò il suo sguardo su ogni abito che essa mostrava: camicetta bianca e gonna rossa; una cosa marrone orribile che non sapeva come definirla; un vestitino senape accesa accompagnato da un foulard; un abito scuro, che parve interessare Layra, almeno da come lo guardava; una camicetta blu con gonna marrone. Ogni abito aveva il suo paio di scarpe in accoppiata ma lei neppure se ne accorse. Anastasia, notando che la Demone aveva un lieve interesse per l’abito scuro, le fece subito cambiare idea dicendole che quello per un appuntamento non era proprio adatto. La indirizzó quindi verso il primo e il terzo e la spronò ad entrare, dicendole poi che comunque dentro al negozio c’erano anche tanti altri abiti, non erano solamente quelli.
    Layra appena mise piede lì dentro esclamò Quello va benissimo! indicando il primo abito della vetrina. In maniera sbrigativa, del resto fare shopping non era proprio un suo interesse. Ma quello di Anastasia si, che infatti chiese alla commessa di mostrare entrambi gli abiti. La donna chiese la taglia, Layra stava per rispondere a proposito di cosa doveva tagliare, magari la testa di qualcuno per avere l’abito?, e allora intervenne subito Anastasia, rispondendo con la probabile taglia. La signorina portò dunque i due abiti e indirizzò la biondina verso il camerino; mentre Anastasia la spronò a provarseli. Layra a malavoglia provò il primo, e poi anche il secondo, ma Anastasia non parve proprio convinta. Le disse quindi di rivestirsi e che l’avrebbe accompagnata in un altro negozio. Non erano abiti adatti a lei quelli...
    Layra
     
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    La voglia di fare la battuta a Layra, del suo appuntamento, con un ragazzo misterioso era molta, ma sapeva che le avrebbe letteralmente staccato la testa a morsi, se soli ci avesse provato, e preferiva tenere la sua testa, ben salda al suo collo, e poi passare un pomeriggio con la pupilla di Jareth, poteva chiarirle cosa volesse da lei, visto che non l'aveva compreso, e non riusciva a capire se quello che aveva per lei era semplice attrazione fisica, oppure reale interesse, e da quel che aveva intuito, lui non gliel'avrebbe detto, sarebbe bruciato vivo piuttosto che ammetterlo, e lei quindi, non si faceva molte speranze in tale senso, sebbene lo trovasse insopportabile ed interessante allo stesso tempo. Ma doveva smetterla di rimuginarci sopra, e sapeva che Layra l'aveva capito, e quindi prima o poi l'argomento sarebbe uscito, ma entrambe lo stavano posticipando il più possibile, concentrandosi prima sull'abito, che era una questione di vitale importanza; la demone non si sentiva a suo agio in quel negozio, e lo vedeva, se avesse potuto sarebbe sprofondata negli Inferi, piuttosto che stare lì, ma prese un bel sospiro e si fece coraggio, come un soldato pronto a morire per la propria patria, le mancava solo l'elmetto. Layra puntò subito all'abito scuro, assolutamente no! Non l'avrebbe valorizzata affatto, a lei serviva un abito elegante e sensuale allo stesso tempo, che non fosse troppo scollato, e che avesse sul suo accompagnatore l'effetto uau, e visto che non sapeva quale stile le si addiceva di più, avrebbe dovuto andare per tentativi, ma la ragazza dai capelli verdi non era dello stesso parere, visto che voleva tagliare la corda il più in fretta possibile. Sospirò e chiese alla commessa gli abiti che interessava a Layra, e quando questa chiese la taglia, allo sguardo della demone, capì che stava per dire qualcosa di fuori luogo, la bloccò dicendole che portava una M, e se li provò, non le stavano male, ma non era quello giusto per lei, era pensierosa, soprattutto per il colore che le potesse stare bene, il nero era adatto per tutte le occasioni, e poi era in tutti i tessuti e modelli disponibili, ma a lei poteva stare bene anche il rosso, dovevano tentate altri negozi, era l'unica scelta possibile, ma prima aveva bisogno di un caffè. Ringraziò la commessa ed uscirono, entrambe con i loro pensieri.
    Ho voglia di un caffè, tu prendi pure quello che vuoi
    Sorrise alla ragazza, ed entrò nella caffetteria, sarebbe stato un pomeriggio estenuante, e voleva avere energia abbastanza per affrontarlo, e la caffeina le pareva un buon alleato.
    Comunque come si chiama?
    Era tempo che Layra le dicesse chi era colui, che l'aveva spronata a fare shopping per la prima volta nella sua vita, aveva gli occhi pieni di paura, come un cervo che vede i fanali di auto davanti a lui, almeno avrebbe capito meglio cosa cercare, e poi c'era il post serata, senza dimenticare le scarpe, la borsa e gli accessori vari, e il trucco, sarebbe stata la sua vittima quel giorno, e lei la sua carnefice, le venne da ridere a quel pensiero.
    AnastasiaPrince
     
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    Lo shopping tra ragazze poteva avere più significati, dai più ovvi ai meno chiari. C’era la voglia e l’intenzione di rinnovare l’armadio, vuoi per un motivo futile, o vuoi per uno più importante; si doveva comprare un regalo ad una terza persona; semplicemente era una bella giornata ed era adatta per fare una passeggiata in centro; o ancora si voleva parlare di uomini!!! L’intento di Anastasia era proprio quello ora, anche se era stata Layra a venire in suo aiuto per un abito, che poi alla fine era proprio per un ragazzo, per cui tutto tornava all’ultimo punto.
    Al momento però la Demone pareva concentrata solo sul bisogno di vestire, in effetti pensare a Becker, piuttosto che a Jareth, non era proprio di suo interesse, al contrario della moretta che stava già proiettando i suoi pensieri su quel Demone settecentesco o giù di lì!
    Ho voglia di un caffè, tu prendi pure quello che vuoi fece Anastasia uscendo dal negozio, senza chiedere alla Demone se le andava bene o meno fermarsi a prendere qualcosa. Solitamente la ragazzina non apprezzava questo genere di comportamento, con lei solo Jareth aveva questo “potere” di decidere lui, eppure anche con Anastasia non fece una piega; forse perché anche lei aveva bisogno di bere qualcosa!?
    Entrarono dunque nella caffetteria e dall’esterno, agli occhi di chiunque, parevano una ragazza che portava a fare una passeggiata la cuginetta, ben distante da cosa esse erano in realtà.
    Comunque come si chiama? domandò una volta accomodate ad un tavolino circolare. Layra la guardò distrattamente e di sottecchi per poi portare il suo sguardo al menu lì davanti a se, poggiato sulla saliera. Lo prese dunque in mano e lo sfogliò; non che ci mise poi molto, del resto aveva solo due pagine. Cosa ti fa pensare che abbia un nome?! fece atona riponendo il menu da dove l’aveva preso e tornando a guardare la ragazza dritta negli occhi. Si riferiva al fatto che non è che per comprarsi un’abito doveva esserci per forza qualcuno di importante per cui indossarlo...O almeno era quello che lei pensava, non essendo pratica di queste cose. Ma l’espressione che Anastasia aveva in volto la diceva lunga.
    Fortunatamente arrivò il barman dal quale Anastasia ordinó un caffè e Layra un acqua e menta, qualsiasi cosa essa fosse, l’immagine sembrava carina, una bevanda verde come i suoi capelli!
    La ragazzina tornò a guardare Anastasia, la quale teneva ancora lo sguardo fisso su di lei decisa ad avere una risposta a quella domanda. La Demone deglutì
    distogliendo lo sguardo e posandolo sul bancone dove camerieri servivano clienti. Poi sospirò sentendosi i due fanali ben puntati su di lei, Anastasia sapeva essere testarda e caparbia. Backer alla fine disse quasi con un sussurro, mentre le loro ordinazioni arrivarono. Non si ricordava il nome, solo il cognome.
    Layra prese la sua bevanda verde e la bevve È...forte! disse aggrottando lo sguardo, trovando in quel liquido un gusto assai potente. Ma non era cattiva, anzi.
    Una volta terminate le loro consumazioni, tempo circa cinque minuti, le due ripresero con il fare shopping. Anastasia la indirizzò su due negozi e nel secondo parevano finalmente avere trovato qualcosa che si potesse avvicinare al suo stile, o che comunque le stava bene. Guardando i vestiti Layra pensò che davanti al Bianconiglio si sarebbe rivelata come una fatina, insomma una creaturina buona e delicata, e non subito come Demone, perché magari lo avrebbe fatto scappare via subito. Anzi no, non era quella la vera realtà! Lei si sarebbe finta Fata perché come sempre amava fingere e manipolare le menti. Ecco perché scelse un abitino carino, dai colori vivaci e che andavano in simbiosi con i suoi capelli, che avrebbe tenuto verdi.
    Compró dunque l’abito e Anastasia la portò a comprare scarpe e borsetta in coordinata. Ma non serve! si impuntó la ragazzina.
    Layra
     
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    Notò subito lo sguardo di Layra, quando lei entrò nel locale per il caffè, senza aspettare una sua risposta, ma la demone dai capelli verdi, non si era accorta di quanto fosso impegnativa la sua missione, aveva davanti una ragazza che aveva un fisico invidiabile, e la distanza fra lei e lo shopping, era quella fra la terra e marte, e lei era una tipa caparbia, e ci sarebbe stata davvero male se non fosse riuscita, a trovare il vestito adatto alla demone, mica poteva fare brutta figura al suo appuntamento. Quindi entrarono, e sapeva che alla fine, anche Layra avrebbe preso qualcosa, di certo dovevano essere in forze per continuare la loro missione, e poi a parte i capelli vistosi della demone, non davano nell'occhio, e poteva passeggiare davanti le vetrine in assoluta tranquillità, per un giorno, potevano fare finta di essere due persone normali, anche se di questo ne avevano decisamente poco. Si erano sedute al tavolino, in attesa del cameriere, e attese pazientemente la risposta di Layra sul suo accompagnatore segreto, non le importava se fosse stata una guerra di logoramento, lei doveva saperlo! Passarono un paio di minuti, e alla domanda della demone, il suo sguardo era credi che sia così stupida?, la fissava intensamente, quasi volesse dare fuoco al menù che aveva in mano, e alla fine si arrese e si guardarono negli occhi, si salvò solo, perchè arrivò il cameriere con le ordinazioni, ma appena se ne andò, tornò a fissarla, senza darle tregua, e non aveva scampo, lo sapeva, lei non avrebbe desistito, a scopo di minacciarla di farla vestire di rosa. E alla fine, dopo tutto il terrore psicologico che aveva fatto, alla ragazza dai capelli verdi, finalmente un nome.
    Becker eh? E' carino?
    Ora voleva sapere anche qualcosina di più su di lui, anche se forse era meglio stare calma, già averle strappato il nome, per lei era un gran traguardo. Ed intanto, arrivarono le loro ordinazioni, e se lei stava bevendo il caffè, quasi le andò per traverso, quando Layra si lamentò che era forte un acqua e menta, era acqua verde, di certo non usciva spesso, dal labirinto. Si ricompose, provando ad essere seria, e non ridere, alla fine aveva bevuto qualcosa in tinta coi capelli, ma era tempo di andate quindi dopo aver pagato uscirono, sperando che il prossimo negozio, fosse quello giusto. Entrarono, e dopo qualche tentativo, in cui ricacciò la demone in camerino, finalmente trovarono l'abito; in tinta coi capelli e dai colori vivaci, non si sarebbe mai aspettata che le stesse così bene, talmente abituata a vederla vestita di scuro, battè le mani felice di avercela fatta, anche se erano solo a metà percorso, mancava tutto il contorno.
    Niente polemiche!
    zittì subito la demone, quando iniziò a fare polemica sugli accessori, che voleva fare??? Mettere le sneakers sotto il vestito? Ma non se ne parlava! Lì non c'erano scarpe, ma delle borse, e ne provò qualcuna vicino al vestito; per lei niente pochette, l'avrebbe lanciata via e bruciata, serviva qualcosa di più comodo, e visto che aveva deciso di stare sul verde, avrebbe optato per un colore completare, in questo caso il rosso, e puntando leggermente sui teschi, voleva tenere la sua piccola parte demoniaca, bastava solo che le piacesse, poi rimanevano le scarpe e il trucco, poi avevano finito, sul make up aveva già delle idee, anche Jareth nel vederla, non ci avrebbe creduto che fosse Layra.
    AnastasiaPrince
     
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    Becker eh? E' carino? fece subito Anastasia quando alla fine Layra aveva dovuto rivelarle il nome. È carino. Che razza di domanda era? Se una ragazza ci voleva uscire ovvio che il ragazzo era carino, o no!? Domanda però strana rivolta ad una Demone; diciamo che forse la domanda più appropriata in questi casi era magari una cosa tipo “è sbassante cattivo? Diabolico?” e non chiedere se fosse carino. Perché si Demoni non piacevano le cose carine, neanche se avevano quindici anni!! Tecnicamente. Mh fu la risposta secca e concisa che ottenne e chissà mai cosa poteva voler dire. Sicuramente era un tagliare corto.
    All’abito giusto Anastasia sembrava più emozionata e felice di Layra; anzi non è che sembrava, lo era proprio! Niente polemiche! esclamò dopo averle fatto notare che non avevano ancora finito.
    Per cui eccole lì che andavano in cerca di una borsetta da abbinare. Una rossa con l’immagine di un teschio forse poteva andare bene, ma Layra pensò che il colore non si adattasse per nulla al vestito, dovevano trovare una borsa di colore nero. Anastasia però non sembrava dello stesso parere è sembrava pure insistere che Layra per farla finita le diede alla fine ragione. Almeno il teschio era “carino”. Comparino dunque la borsa ed uscirono dal negozio, per entrare su due più in là. Negozio di scarpe. Forse la tappa peggiore. Anastasia iniziò subito a farle provare delle scarpe con il tacco ma Layra sembrava un tirannosauro che camminava. Non possedeva grazia ne femminilità. Dopo cinque paia di scarpe, con i tacchi di varie misure, anche bassi, Anastasia chiese alla commessa se la ragazzina poteva indossare il vestito comprato, per vedere l’effetto con le scarpe. La signora acconsenti, mentre Layra ringhiò contro la mezza steghetta. Ma ci aveva poco da fare, Anastasia sapeva essere piuttosto testarda, così ecco Layra che indossava il vestito femminile. Provò le scarpe con il tacco più basso e la ragazza la intimò a ammirare, e beh, l’effetto era decisamente migliore. Ora Layra sembrava più femminile e aggraziata. Comprarono quelle, e mentre uscivano dal negozio la Prince pensò bene di doverle dare lezioni per camminare con quelle scarpe.
    Rientrarono poi a casa di lei dove Anastasia la truccò e la pettinò per un’appuntamento. Il trucco che aveva scelto era abbastanza leggero anche se con colori forti; e la pettinatura era raccolta da un lato. Tutta entusiasta Anastasia si propose di accompagnarla al Labirinto perché voleva mostrare a Jareth il capolavoro che aveva fatto. O forse voleva proprio vedere Jareth...Vuoi che Jareth mi veda conciata così? domandò la Demone perplessa.
    Layra
     
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    Forse aveva sbagliato a porre la domanda, se era carino o meno il ragazzo, con cui sarebbe uscita Layra, ma era stato un riflesso incondizionato, e capì bene dalla sua faccia, che se ci andava fuori assieme doveva esserla, e comunque doveva piacere a lei; di certo non le avrebbe chiesto se era come lei, alla fine era anche una cosa, che più di tanto non le interessava, ed ebbe la conferma con una risposta secca, di chi non vuole aggiungere altro. Andarono ancora per negozi, e fu una guerra per la borsa, visto che Layra la voleva nera, ma quella sera avrebbe aggiunto altri colori al suo nero abituale, a scopo di minacciarla, ancora che se no le avrebbe preso qualcosa di rosa, obbligandola ad indossarlo, con uno sguardo che non lasciava presagire nulla di buono, e come aveva immaginato, la demone aveva acconsentito, pensando di darle un contentino, ma quanto si sbagliava! Ed ora veniva il pezzo forte, le scarpe, lei le adorava, soprattutto gli stivali, non li contava nemmeno più a casa, ma quel giorno non doveva fare shopping per lei, doveva concentrarsi su Layra, e se il vestito si era dimostrato una missione complicata, quella delle scarpe sembrava impossibile. Ci aveva sperato, che riuscisse a stare in equilibrio su un tacco, nemmeno troppo alto, ma quello che le rivelò fu una grazia e delicatezza da dinosauro, e per fortuna erano istinti, perchè Layra caratterialmente, e con dei tacchi, era proprio identica; l'unica soluzione era di vedere l'effetto col vestito, per cui ignorò completamente lo sguardo di odio profondo della demone, chiedendo gentilmente alla commessa il camerino, e dopo che lo ebbe indossato, con delle scarpe ad un tacco minimo, quasi rasoterra ci stava bene, e soprattutto la ragazza dai capelli verdi, riusciva a camminare.
    Vedi ora sembri un T-rex appena guarito da un'ernia
    Le fece la battuta, mentre la commessa si tratteneva dal ridere, e per questo le fece un po' di sconto. Mancava solo un'ultima cosa: trucco e parucco, chissà se avrebbe dovuto legare Layra ad una sedia mentre la truccava, si immaginava i suoi spasmi all'avvicinarsi di un pennello per ombretto, neanche un detenuto nel braccio della morte, avrebbe dovuto filmare quella giornata, di certo ci sarebbe stato da morire dal ridere. Layra, fu anche buone e tranquilla quando la truccò leggermente, sebbene avesse puntato con i colori sugli occhi, e una pettinatura semplice, raccolta da un lato, e la fece guardare allo specchio, era irriconoscibile, ora non c'era altro che mostrarla a Jareth, voleva vantarsi della sua missione compiuta con successo, quanti potevano vantarsi di aver agghindato una demone, per un appuntamento??? Beh nessuno, quindi ne avrebbe approfittato, oppure era solo una mera scusa per vederlo...
    E perchè no? Secondo me non crederà ai suoi occhi
    Le fece l'occhiolino scherzando.
    E comunque stai benissimo
    Era sincera, ed era stata anche brava neanche una foto, le aveva fatto.
    AnastasiaPrince
     
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    Vedi ora sembri un T-rex appena guarito da un'ernia aveva ironizzato Anastasia, trovando l’espressione di Layra corrucciata e per nulla simpatica, che la fissava.
    A “missione completata”, Layra capì le intenzioni della ragazza e le chiese se doveva proprio farsi vedere così da Jareth; Anastasia le rispose tranquilla E perchè no? Secondo me non crederà ai suoi occhi esclamò facendole addirittura l’occhiolino, mentre lei sbuffava imbronciata. E comunque stai benissimo aggiunse mentre la Demone alzava gli occhi al cielo.
    Anastasia aveva finito il suo lavoro, quindi Layra se ne sarebbe anche potuta andare da sola, insomma, non serviva che ella l’accompagnasse a casa, sapeva bene la strada, eppure la ragazza non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare via da sola. Hai paura che a casa mi tolga tutta questa roba? fece guardandola di sottecchi; chiaramente per Anastasia costituiva più una scusa per vedere Jareth, più che altro. Rispose però con una risposta affermativa e sapeva essere testarda, per cui Layra dovette teletrasportare anche lei nel Labirinto, direttamente in camera sua. L’appuntamento ce l’ho fra due ore. Che fai? Mi stai incollata per urto il tempo?! le domandò guardandola fissa negli occhi
    La stanza era spoglia, prevista solo di un letto singolo, un comodino e un armadio che dalla grandezza non avrebbe che contenuto si e no che tre vestiti. Ma del resto ad un Demone cosa serviva una propria camera? Se non per riposare alle volte, quando il suo corpo era davvero stanco...
    Layra
     
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    Layra doveva lavorare un po' di più sul senso dell'umorismo, era un po' troppo permalosa, anzi, doveva scongelarsi, era sempre arrabbiato; un ragazzo le aveva chiesto di uscire, doveva esserne felice, invece di sembrare un detenuto al patibolo, per dover indossare un vestito, e finalmente avevano finito il giro di shopping, e per fortuna della demone, di certo non sarebbe ricapitato, almeno non troppo presto, si lasciava al beneficio del dubbio. E ogni volta che Layra se la prendeva, lei si divertiva, soprattutto quando le disse che sarebbero andate insieme al labirinto, chissà come stavano i suoi abitanti, mentre la demone, alzava gli occhi al cielo, esasperata dalla sua accompagnatrice, che non voleva stare sola, e le cose erano due: 1. non voleva distruggesse tutto il suo lavoro 2. in fondo in fondo, era una scusa per vedere Jareth, e di certo Layra l'aveva capito, visto le occhiate che le lanciava, aveva fatto trapelare troppo, ma ormai era inutile nasconderlo, e quindi avrebbe giocato tutte le sue carte, ed anzi, voleva capire che intenzioni aveva lo stregone con lei, e nel suo castello, non poteva di certo scappare, se no sapeva che poteva dare fuoco alle siepi per stanarlo, e l'ultima volta non era finita bene... E poi doveva parlargli di quello che era successo, di quei baci, se davvero era solo per aiutarla con la sua parte da demone, oppure altro, certe cose dovevano essere messe in chiaro, non erano dei ragazzini!
    Il fatto che tu me l'abbia detto, un po' mi fa preoccupare...
    disse pensierosa, non glielo poteva fare, dopo tutto l'impegno che ci aveva messo, e notò il suo sguardo indagatore e sospirò, ormai era disarmata, Layra l'avrebbe portata con sè, ma sapeva il suo fine, e non poteva andare al labirinto se non invitata, ma poteva entrarci se accompagnata, dalla ragazzina dai capelli verdi. Alla fine uscirono dal negozio e Layra la teletrasportò al labirinto, si era arresa alla sua testardaggine, e nella sua camera, sentì una profonda tristezza, era spoglia, con un letto, un comodino, ed un armadio minuscolo, non sembrava per nulla quella di una ragazza, nemmeno una foto, o un poster, era freddo e impersonale, praticamente aveva appena descritto Layra, ma non diede voce ai quei pensieri, se non voleva finire molto male.
    No, ti ringrazio del passaggio, non rovinare il vestito e il trucco, che intanto attendo una nostra conoscenza
    Si sedette sul letto, che era anche scomodo; se Jaretn le avesse tenute d'occhio, era solo questione di tempo che arrivasse, e chissà cosa sarebbe successo.

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    Eh già. Fra Anastasia e Jareth c’era quella cosa dei baci, tecnicamente dati per aiutare la ragazza a controllare la sua parte demoniaca; ma era davvero quello il motivo reale per cui egli l’aveva baciata? Oppure era perché provava attrazione verso di lei e anzi, le piaceva proprio! Beh, sicuramente schifo non le faceva, altrimenti non l’avrebbe aiutata a quel modo!!! Ma, sarebbe stato sincero, Jareth, soprattutto con se stesso? Perché al momento non avrebbe mai ammesso che provava qualcosa per quella mezza Demone!
    No, ti ringrazio del passaggio, non rovinare il vestito e il trucco, che intanto attendo una nostra conoscenza fece la ragazza a proposito di stare accollata a Layra. Però quello che aveva appena detto andava nettamente in concreasti con quanto stava facendo! Perché domani è si era seduta sul letto della ragazzina, se non voleva stare a con lei!?
    Layra scosse la testa E allora puoi anche andartene via dalla mia stanza! esclamò intimandola ad uscire via da lì, cosa che Anastasia dovette per forza fare, se non voleva finire male.
    Jareth dalla sua stanza aveva osservato tutta la loro giornata, più o meno, del resto Layra era la sua famiglia, doveva pur interessarsi di lei! E ovviamente non era solo quello il motivo...
    Layra chiuse la sua porta leggermente sbattendola per poi sedersi nel suo letto e aspettare l’orario dell’appuntamento; ma perché poi si era dato tanto da penare per uscire con quel mezzo sconosciuto?
    Nel frattempo Anastasia vagava per le scale e i corridoi del Labirinto e li Jareth decise di non seguire più ne i suoi movimenti ne di quelli della ragazzina. Lasciò quindi andare via le sfere con le quali poteva vedere i fatti che accadevano, e si sedette comodamente su di una sedia vecchio stampo.
    Anastasia, signora! esclamò improvvisamente Gogol, il goblin che la ragazza aveva conosciuto in precedenza. Che ci fa qui? le domandò cauto e perplesso. Da sola per lo più. Come c’era arrivata?
    Layra
     
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    Si era persa per un momento nei suoi pensieri, visto che era così vicina a Jareth, ma lui non si faceva nemmeno vedere, e si chiedeva perchè ci sperava ancora, erano adulti, e tanto valeva prendersi in giro, c'era altro sotto la storia della sua parte demoniaca, se no non si sarebbe preso tutta quella confidenza con lei, ma ovviamente non gliel'avrebbe mai detto, anzi, avrebbe negato l'evidenza, e lei non era una ragazzina, doveva sapere che quell'uomo aveva amore solo per se stesso, e un po' le Layra e poi non c'era nessun altro. Tornò con la mente a dove si trovava, mentre Layra praticamente le urlava di andarsene della sua stanza, e lo fece subito, visto che lo sguardo della demone, non preannunciava nulla di buono, se fosse stata un secondo di più, e la porta sbattuta alle sue spalle, che la fece trasalire, per ribadire il concetto che voleva stare sola, ed aspettare l'ora dell'appuntamento.
    Crisi adolescenziale
    disse a bassa voce, sospirando, allora anche i demoni, poteva passare queste fasi della vita. Intanto, ora era sola che vagava fra stanze e corridoi, senza una meta, ed con neanche una minima idea su dove andare, ogni volta che girava un angolo, o tornava al punto di partenza, o a un vicolo cieco, oppure si trovava al contrario, ma cosa si doveva aspettare di diverso dal labirinto di Jareth... Ormai stava perdendo le speranze, di lui neanche l'ombra, e non sapeva nemmeno come tornare da Layra per tornare a casa sua, e fece il pensiero assurdo, di dare fuoco a qualcosa per attirare l'attenzione, l'ultima volta aveva funzionato. E stava rimuginando sul da farsi, e quanta energia le era rimasta per usare i suoi poteri, e mentre era assorta nelle sue speculazioni, sentì una voce familiare, e si voltò verso il goblin, che aveva già conosciuto, aprendosi in un sorriso, davanti ad un viso familiare.
    Sono felice di vederti, ho accompagnato Layra, ma ora mi sono persa
    Non gli raccontò di tutto il giro di shopping, perchè sapeva che si fosse lasciata sfuggire qualcosa, avrebbe avuto i sogni infestati da mostri per l'eternità, e le occhiaie non le donavano; e quindi sbattè gli occhi, preoccupata della sua sorte, o almeno così voleva far credere, di certo voleva inconsapevolmente, attirare l'attenzione di un certo Re dei goblin, ma chissà se l'avrebbe capito.

    AnastasiaPrince
     
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    Alla vista di Gogol Anastasia si aprì in un enorme sorrido, probabilmente felice finalmente di aver trovato qualcuno nell’apparente deserto Labirinto. Sono felice di vederti, ho accompagnato Layra, ma ora mi sono persa fece tranquillamente sapendo di non essere affatto un’intrusa e che alla fine a Jareth non sarebbe dispiaciuto affatto trovarsela in casa sua. Gogol però la guardò ugualmente storta e poi un po’ preoccupato per lei le disse che forse era il caso che se ne andasse il prima possibile, prima che il padrone di casa se ne accorgesse. La incitó quindi a muovere i tacchi e da una scala sopra alle loro teste, sbucó fuori proprio Jareth, che lasciandosi andare, arrivó alla scala su cui i due poggiavano i loro piedi. Quanta fretta Gogol! fece con una voce abbastanza simpatica e cercando di sorridere. Poi guardò il gobelin e con lo sguardo lo invitò a congedarsi, il più velocemente possibile anche.
    Ed ora erano rimasti loro due, da soli. Forse Anastasia si sarebbe aspettata di trovarlo vestito casual, visto che non era preparato alla visita di nessuno, invece Jareth vestiva anche in quel momento con i suoi abiti datati. Ma probabilmente prima o poi Anastasia lo avrebbe visto vestito diversamente, forse. Del resto anche Layra ora non vestiva con i suoi panni da Demone, ma era “normale”. Chissà, magari sarebbe stata in grado di cambiare lo stile d’abbigliamento anche del Re dei Goblin, prima o poi!
    Anastasia, quale piacere devo la sua visita!? domandò serioso, come se non lo sapesse già poi, visto che aveva osservato l’intero pomeriggio di lei e Layra tramite le sue magiche sfere...Ma doveva pur far finta di niente! Tentò di sorriderle anche, con un tetro e strano sorriso.
    Jareth **** *


    Edited by woozy. - 27/9/2018, 20:50
     
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    Quella piccola, deforme, brutta, ma simpatica creatura, si aprì ad un sorriso, quando gli disse di essersi persa, sebbene fosse un sorriso che assomigliava più ad un ghigno, ormai non era più un'estranea, avendo fatto, amicizia forse era una parola un po' grossa, ma una certa conoscenza con Layra, e non sapeva come definire il rapporto tra lei e Jareth; ovviamente contorto, ma che nascondeva un sentimento più profondo, che mai avrebbero ammesso, loro due che provavano un sentimento di amore, forse per meglio dire simile, era totalmente assurdo, e impossibile, era pure e semplice attrazione, data dalla sua parte demoniaca, e nient'altro (ma chi voleva prendere in giro...). Gogol continuava a camminare davanti a lei, e le ripeteva che doveva andarsene, e che se no si sarebbe arrabbiato, beh, sarebbe stata una buona scusa per farsi vedere, visto che continuava ad essere maleducato, e non era nemmeno venuto a salutarla, o vedere come stava Layra dopo la loro giornata di shopping, almeno dal vivo. Stava per dire qualcosa, mentre guardava la scala, che sopra le loro teste, poteva riportarla indietro; e proprio lì, eccolo spuntare Jareth, come si diceva: Parli del diavolo..., e cercò di fare il simpatico con Gogol, peccato che ebbe l'effetto di sembrare inquietante; e invitando gentilmente a congedarsi, rimanendo soli, cosa che aveva sperato, da idiota, appena era entrata nel labirinto. Non battè ciglio nel vederlo nei suoi soliti abiti con uno stile a metà fra il barocco, e gli anni 80, e se un giorno si fosse vestito casual, sembrando un uomo come tanti altri sulla terra, avrebbe nevicato in piena estate, ma non questo a cui doveva pensare, e quando le chiese il perchè della sua visita, lo fissò, con uno sguardo truce, seriamente la credeva così stupida?!? Ormai la conosceva, e credeva pure che non sapesse che le aveva guardate per tutto il tempo, e sorrise pure, peccato che era un sorriso, tipo Joker, che stava andando ad uccidere Batman.
    Ho riaccompagnato Layra
    disse abbastanza seccata. E lei era anche andata lì, per parlare di quel che era successo, l'ultima volta che si erano visti, e che ora sapeva un po' più controllare la sua parte demoniaca. Poi il discorso si interruppe lì, lei aveva tante domande per lui, ma Jareth, non sembrava aver voglia di darle risposte.
    AnastasiaPrince
     
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25 replies since 3/9/2018, 12:55   281 views
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