Civil War

Appena aveva letto il messaggio, che Cody era rientrato dall'appuntamento con Revy, non gli diede neanche il tempo di rispondergli, dicendogli di trovarsi che gli avrebbe raccontato tutto; dopo tutta la storiella, ed anche del bacio, non potè far altro che constatare che si piacessero, ma giustamente, Cody, se come Groot si buttava nel pericolo senza neanche pensarci, con le ragazze era un fifone, per la paura di soffrire, il problema era, che non si faceva avanti, sarebbe finita, che qualcun altro se la sarebbe presa, e capiva il punto di vista di entrambi, che nessuno dei due scopriva le proprie carte, sicuramente non sapevano come l'avrebbe presa l'altro; peccato che pure lui, un procione pazzo la legare, fanatico delle armi lo comprendeva, e cercò di convincerlo, ma era più facile sconfiggere un mostro alieno, che far fare la prima mossa a Cody, per primo con le ragazze, poteva proprio dirlo che era rigido come il tronco di un albero. Lo lasciò ancora più perplesso, quando gli disse che stando insieme a lei, sentiva la sensazione, come se si conoscessero già, e non riusciva a trovarne una risposta, e lui subito si mise a pensare a questo, facendosi davvero mille pensieri, e valutando tutte le alternative, pensando che forse erano in un'altra forma quando si erano conosciuti; lui come procione aveva conosciuto tante persone, non si vedeva tutti i giorni un procione parlante, con un mitra più grande di lui. La mattinata passò anche velocemente, a parte una noiosissima lezione dove si stava addormentando; appena fuori Groot ricevette un messaggio da Starlord, quell'uomo aveva anche troppo il dono della sintesi, e capì che dovevano andare, e salvare culi anche stavolta, almeno ne fosse riconosciuto un po' di merito! Invece agivano nell'ombra, e se facevano troppo casino rischiavano pure di non essere pagati, era una vita ingiusta, e per lui erano tutte cazzate quelle che facevano del bene; a lui piaceva, visto che ogni volta aveva dei giocattoli nuovi. Dal messaggio, si capiva che doveva recarsi in un'isola, dall'altra parte del Canada, dove degli esseri mostruosi avevano attaccati, e come sempre Peter, non gli disse altro, si sarebbe andata alla cieca come sempre, quell'uomo doveva sempre fare così... Non aveva un piano, e quando si sprecava di pensarlo, risultava un fallimento; Starlord era un suo amico, ma come stratega, era proprio un caso senza speranza. Sospirò ed annuì a Groot, per l'appuntamento, almeno l'areo gliel'aveva pagato il governo, almeno qualcosa, quei burocrati inutili lo facevano. Andò in appartamento a cambiarsi, e mise tutte le armi in una valigia, il doppio di lui quando si sarebbe trasformato in procione, cambiandosi appena arrivato in aeroporto, avrebbe dato troppo nell'occhio per strada già nella sua forma animale. E 10 minuti prima dello scadere delle 3 ore, era lì ad aspettare il suo migliore amico, era sempre in ritardo, mentre lui sentiva l'adrenalina della missione scorrergli in corpo.

Una cosa buona dell'FBI, che almeno nella parte burocratica sapevano il fatto loro, e visto che con sè aveva un'arsenale, aveva la carta scritta che poteva portarlo con sè, senza problemi su questi, accarezzò il suo ultimo fucile, e lo coccolò come se fosse un peluche; non aveva quelle attenzioni nemmeno per una donna, quando finalmente vide Cody arrivare, era puntuale, ma arrivava anche troppo giusto come orario, un minuto dopo, poteva anche cambiare le sorti di tutta l'umanità. Finalmente si potevano imbarcare, e quando Cody tirò fuori la barretta, una delle sue preferite, ne prese un pezzo, iniziando a masticarla imbronciato, e a lamentarsi di quel modo di viaggiare, che Starlord diceva sempre il minimo indispensabile, e che prima o poi li avrebbe fatti ammazzare, e la completa mancanza di un piano, a cui doveva pensare sempre lui. continuava a lamentarsi come un vecchio, contro dei bambini che giocavano a pallone, e questo era finito nel suo giardino, Groot lo prendeva in giro, che era sempre un brontolone; si era appena trasformato in procione, e quindi lo guardava in cagnesco con i suoi piccoli occhi, colore della pece. Ma sospirò, sapeva che a volte esagerava, ma in quel gruppo doveva esserci qualcuno, che almeno faceva finta di prendere le cose seriamente.
Fuscello, tu hai sempre la testa fra le nuvole
Riprese Cody, prima che iniziasse a vagare con i pensieri su Rose, peccato che era troppo tardi, e l'aveva già perso nei suoi film mentali...
Ce ne sono molte, ma mi reputano strano, o sono semplicemente l'amico simpatico, per ora nulla
Sospirò sconsolato, per quella situazione così triste, almeno Groot aveva trovato una che le piaceva ed anche tanto; lui ormai aveva perso le speranze nell'anima gemella, non che ci avesse creduto così tanto. In quel momento decollarono, diretti alla famosa isola infestata da mostri, dove Starlord li stava aspettando.

Si era un attimo lasciato andare, poi se pensava, che nonostante tutto, una tipa interessante l'aveva incontrata, poteva dire che non era proprio così sfortunato, è che quando, conosceva una ragazza, doveva riuscire a prenderlo, a fargli pensare che avrebbe voluto passare tutta la sera con lei, e non pensare a come scappare, o meglio andarsene, e lui non era proprio bravo in queste cose; visto che era un'autentica frana, quando doveva congedarsi da qualche situazione con delicatezza, ma finiva ogni volta per offendere qualcuno, anche senza volerlo, e ormai Cody lo conosceva meglio e nemmeno se la prendeva, anzi ci rideva sopra. Rise divertito con lui, pensando che forse se la stava prendendo troppo su quella questione, ed ora dovevano pensare, solo a fare bene il loro lavoro, se no mica li avrebbero pagati!
Sai che è reciproco
Gli battè sulla spalla, e lui gli diede un leggero pugno sempre sulla spalla, in un gesto amichevole. Cody prese immediatamente sonno, e lui lo seguì poco dopo, risvegliandosi, quando sentì l'aereo atterrare, di certo non con delicatezza, visto lo scossone nel toccare terra, ed annuì a Groot che Starlord li aspettava, e difatti con il borsone sulla spalla, andarono verso l'uscita, ed eccolo ad aspettarli, e gli bastò uno sguardo, per capire, che Peter non aveva elaborato neanche uno straccio di piano, e sospirò, era proprio un idiota a sperarci ogni volta. Intanto, mentre Groot tirava fuori la mappa, dopo qualche sguardo in giro, certo che non ci fosse nessuno, si era trasformato in procione, e guardò il punto che gli indicava, studiando la carta topografica, per qualche momento.
Sì, ma prima voglio specifiche su cosa sta succedendo
Guardò fissò Starlord, con gli occhietti neri. Già una volta si erano ritrovati in un casino, con una battaglia già iniziata, non voleva riprovare quell'esperienza, visto che sia lui che le sue armi, ne erano venute fuori, un po' ammaccate; e gli lasciò il tempo di pensare, mentre lui con una bussola in mano, ed un gps, si avviava verso il punto segnato sulla cartina.

Dopo tutti quei sentimentalismi fra lui e Rocket, finalmente erano giunti sull'isola, dove Peter li accolse con un abbraccio, dove lui si divincolò, avrebbe decisamente preferito che glielo disse Gamora di un uomo, ma in fin dei conti lo capiva, erano mesi che non si vedevano, e se Groot era tutto allegro, lui era perplesso, perchè sapeva che sarebbe toccato a lui fare la parte del serio, e trasformato in procione, non è che fosse molto facile. Alla fine Cody si trasformò, ma non in un albero gigante, ma in un alberello tascabile, e si mise sulla sua spalla.
Comodo, eh?
disse all'amico, che non gli aveva nemmeno chiesto nulla, agendo di testa sua, non che pesasse, ma forse una parolina in più non sarebbe stata male, poi si era fatto lisciare il pelo, così glielo andava a rovinare; lo sapeva che era da persona egocentrica, visto che la forma di animale, non la usava spesso, ma ci teneva ad avere un crine morbido e folto, e poi era da lui. Intanto Starlord spiegò cosa stava succedendo, e lui sospirò, scuotendo la testa, e pensando che per una volta una missione semplice, non gli avrebbe fatto schifo, stava andando in un posto, dove la popolazione si ammazzava a vicenda, perchè controllata da un'entità demoniaca.
Chiamare un'esorcista?
Era anche serio, alla fine era il loro lavoro, le solite cazzate di liberare dal male, di andarsene dal corpo posseduto, ma probabilmente, non era contemplata come soluzione, visto che erano lì, per sistemare la faccenda.
Bene siamo in ritardo alla festa
Disse ironico, sistemando le ampolle nella sua cintura, la missione era semplice: far bere la pozione, senza far male alla gente, sembrava facile e a parole, un altro paio di maniche, era mettere il piano in atto, per una volta che Starlord ne aveva messo giù uno, si trovavano in una situazione contorta come quella... Una gioia, mai.
sei pronto Groot?
Chiese al suo amico, mentre caricava il suo fucile, dove aveva inserito dei proiettili che con una lieve scarica elettrica mettevano K.O. le persone; avrebbe fatto leggermente male, ma a demone estremo, estremi rimedi.

Groot anzichè rispondergli, lo prese pure in giro, mettendosi ancora meglio sulla sua spalla, se si pensava che fosse complicato discutere con un albero inanimato, pensate ad uno che sa anche parlare, sebbene con sempre la stessa frase, e in quei casi, con la testa di Groot avrebbe potuto sfondarci un muro, con la sua testardaggine. Nessuno capì la sua battuta, nemmeno Groot che di solito ne coglieva sempre il senso divertente, e invece rispose con il suo solito bofonchiare.
Ho capito, siete un pubblico difficile
Rispose scuotendo la testa esasperato. Se si parlava dei Guardiani della Galassia, la prima cosa che veniva in mente, è che era un gruppo molto strano, decisamente eterogeneo, per poteri e storie, ma era come se qualcuno avesse buttato dentro un po' di tutto, e avesse il frullato, con loro come risultato, a conti fatti: c'era una sola donna, dalla pelle verde, ma non era Hulk, ma un'assassina con problemi con il padre, ossia Gamora; Peter, o Starlord, come voleva farsi chiamare, un uomo adulto, che continuava a relegarsi negli anni 80, con una sindrome di Peter Pan, ma per le gialle a spalle larghe, Drax, un alieno-umanoide, che non sapeva capire gli altri, e decisamente con qualche rotella mancante, ma tutto sommato simpatico, e poi loro due, Rocket e Groot, che non avevano bisogno di presentazioni; e per non dimenticare che il loro leader, aveva una cotta per la tizia verde, ma avrebbe negato sempre e comunque, di tale cosa, sebbene palese, come il suo essere un procione pronto, al combattimento. Il piano era facile a pensarlo, ora bisognavo metterlo in atto, ed eccoli lì, circondati da persone indemoniate, nemmeno ci fossero i saldi, e mentre lui li immobilizzava con proiettili speciali, Groot gli faceva bere l'antidoto, e ciò funzionava; e se lui cercava di mantenere una certa serietà, Starlord faceva il figo, con la pistola nuova, come un bambino con il nuovo giocattolo.
Sì lo so
Rispose a Groot, che praticamente aveva detto: Starlord è stupido, e stava anche sogghignando, visto che Peter, talmente era preso bene, che manco si era accorto di loro. E in quel momento si riunirono a loro, anche Drax e Gamora, ed ecco che Peter, si fece grosso per fare colpo su di lei, e lui pensava a qualche battuta per prenderlo in giro.
Bella Pistola Peter, è più grande del tuo pistolino
Drax venne fuori, con le sue solite battute crudeli verso Peter, e lui rise a crepapelle, mentre faceva bere l'antidoto, alle persone immobilizzate a terra.

Per fortuna Peter, non capiva Groot, se no, non gli sarebbe stato così simpatico, visto che nemmeno lui, si tirava indietro quando c'era da prenderlo in giro, e prendeva in giro anche lui, il suo migliore amico; era un modo per allentare la tensione, e riuscire a portare a termine la missione, con un po' più di leggerezza, visto che rischiavano la pelle ogni volta. E poi scoppiarono a ridere, quando Starlord si sentì poco virile, con la battuta di Drax, e notò un accenno di sorriso anche da parte di Gamora, e lei non sorrideva mai! Peter se l'era presa, e tutti ridevano, persino Drax, mentre teneva fermo un demone con il braccio attorno al suo collo, e gli dava l'antidoto, prima di mollarlo, ritornato umano, e in tutto questo Groot rispose, in modo incompresibile come sempre, ma ormai conosceva già cosa doveva dire, e difatti, annuì dandogli ragione. Riuscirono a liberare tutti gli abitanti, era stata una faticaccia, ma non avevano subito perdite, e a parte la stanchezza non erano feriti, decidendo quindi di festeggiare; come sempre Gamora fece l'asociale, con Peter che subito divenne triste, ma che alle parole di Drax tornò il solito sbruffone, che non sapeva mentire, e nessuno fece domande su dove andava la demone, se non volevi una pistola puntata alla testa, era meglio non chiedere nulla, più di quello che lei voleva dire; e intanto loro andarono a festeggiare in un locale, ancora con le sembianze di albero e procione, e tutto gratis, cosa c'era di meglio nella vita???
Dai non fare il guastafeste!
Rispose a Groot, che si preoccupava per il possibile tasso di alcol nel suo sangue, mica doveva guidare! E per fortuna Groot era apposto, aveva ordinato per lui dell'acqua fresca, visto che non poteva mangiare bistecca e patate.
A noi, ai Guardiani della Galassia!
Propose un brindisi, con il bicchiere in mano, verso i suoi compagni di ventura, e sventura, nelle belle e nelle brutte missioni, dove comunque, riuscivano in qualche modo, a riportare a casa la pelle.