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.Da qualche giorno nella mente di Denise stava frullando un pensiero, un'idea che da parecchie settimane non la lasciavano tranquilla. C'era qualcosa nella sua vita che non era mai riuscita a far purtroppo, un po' per l'epoca in cui era nata, un po', perché la sua via terrena era cessata prematuramente.
Voleva completare gli studi, voleva riuscire ad iscriversi al college, in più di una occasione, tra una pausa e l'altra dal lavoro, era andata ad ascoltare le varie lezioni che si tenevano, senza mai però parteciparvi attivamente.
Infatti, prima di prendere quella che forse, sarebbe stata la più grande decisione della sua vita, trascorse diverso tempo.
Fece tutto ciò che doveva essere fatto, tra cose cartacee e burocratiche, fino a riuscire ad iscriversi e ad essere ammessa.
Poteva tranquillamente permetterselo, e in più, il suo lavoro le lasciava abbastanza tempo per poter studiare e poter frequentare le lezioni senza fare tutto di fretta.
Dopo tutto, non aveva sfilate tutti i santi giorni, certo, aveva il suo bel periodo carico, ma per il resto le avanzava un sacco di tempo per se stessa.
Arrivò finalmente il giorno della sua prima lezione, grazie al suo aspetto non le fu difficile passare per una ventenne, si era vestita in modo semplice, indossando una camicia bianca e dei jeans, aveva optato per qualcosa di comodo.
Era agitata, non sentiva quella sensazione di ignoto e curiosità da secoli. Si diresse verso il collegge della zona con un bel po' di anticipo, sapeva di essere arrivata troppo presto, ma non voleva far tardi il primo giorno.
Varcò la soglia entrando nell'atrio di quell'edificio, ora, tutto ciò che le rimaneva da fare era soltanto trovare l'aula giusta, oltre che riuscire ad ambientarsi un po' e famigliarizzare con il luogo.
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Era il primo giorno di università per Alice che però naturalmente imparava molto dal bosco. L'università era solo un extra per completare la sua istruzione riguardo alla natura. La biologia era una materia interessante e le lezioni le davano un'infarinatura in più. Era consapevole di essere piuttosto piccola quindi seguiva le lezioni posandosi su un banco libero. Quando non ce ne erano di liberi, le seguiva dalla finestra restando sospesa con le sue ali. E prendeva appunti su un piccolo foglio di carta soprendedosi ogni volta di quanto erano alti gli umani. Anche un'altra sua amica fata aveva deciso di entrare all'università infatti la stava accompagnando. Lilly era giovane, decisa e curiosa. Tutte caratteristiche ideali per una buona studentessa.
Le due fatine volavano insieme una vicina all'altra per il grande edificio. Allora, non so dove esattamente si trovi la facoltà di lingue però dovrebbe essere a destrastava indicando Alice a Lilly.Quindi vado su di quadisse l'altra fata.Però credo sia più sicuro chiedere indicazioni. Sai, alcuni umani possono essere persino simpatici quindi sarà facile trovare qualcuno disposto ad aiutarti.
Hai incontrato degli umani?chiese Lilly curiosa.Sì,varie volte. Non si possono catalogare perchè sono diversi tra loro come carattere e possono anche essere cattivi comunque quelli che ho conosciuto io sono buonile spiegò Alice.
Bè,suppongo che qui siano buoni. Ecco una femmina umana e Lilly accennò con lo sguardo a una ragazza mora nel corridoio.
è una ragazza, prova ad avvicinarla e vedi l'effetto che le fa.Così Lilly svolazzò intorno alla presunta umana.Alice ◊. -
.La curiosità di Denise cresceva sempre di più. Voleva vedere com'era cambiata l'istruzione nel corso del tempo, se era migliorata o meno. Purtroppo, con le poche lezioni che era riuscita a seguire, non era riuscita a farsi un'idea ben precisa del tutto.
Fatto stava, che minuto dopo minuto, si avvicinava il momento dell'inizio delle lezioni, forse, poteva sembrare strano che una persona potesse essere così tanto felice di studiare, eppure, per l'angelo era così che si sentiva.
Qualcosa però catturò la sua attenzione, intenta a chiedere informazioni a qualcuno su dove fosse l'aula che stava cercando, si accorse che qualcosa le stava svolazzando attorno. In un primo momento non ci fece molto caso, ma , non appena ci puntò meglio l'occhio sopra, si accorse che non si trattava di una semplice impressione. « Ma cosa? » incredula, si voltò verso la creatura che aveva l'aria di essere forse un folletto, o una fata? Da quando era diventata immortale, aveva avuto il piacere di incontrarne una o due in tutta la sua lunga esistenza. L'espressione della bionda era di stupore. « E tu chi sei? » chiese lanciando un'occhiata ad entrambi i lati del corridoio, prima di chiederle chi fosse. Non era sicuro per lei mostrarsi così davanti a gli umani, non erano ancora pronti ad accettare che al mondo, potessero esistere altre creature. « Vieni qui » velocemente scattò in avanti aprendo la porta di un'aula al momento vuota, facendole segno di seguirla ed entrare. « Non è sicuro farsi vedere, sopratutto se tra poco arriveranno parecchie persone. » l'angelo non aveva cattive intenzione, tutt'altro, stava cercando un modo di nasconderla per evitare che si cacciasse in qualche brutto guaio, o peggio ancora, che potessero scoprirla.. -
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Io sono una fata ma se non hai visto prima qualcuno della mia specie è difficile spiegarlodisse Lily alla ragazza.Noi fate siamo pacifiche,prima di tutto. Viviamo dedicandoci alla natura.Ha ragione quindi non avere paura di noidisse Alice poi pensandoci su aggiunse:e sì, noi stiamo bene così basse. Non è una malattia, è solo quello che siamo.
Poi la ragazza aprì la porta di un'aula e le due fatine ci infilarono. Alice sarebbe stata molto felice di poterle spiegare ogni cosa. Non sembrava spaventata,la ragazza,ma solo sorpresa il che era compresibile visto che due fate non si incontrano tutti i giorni.
Hai ragione ma vedi noi siamo studentesse come le altre. Ok,non proprio come le altre ma seguiamo lo stesso le lezioni. Io l'anno scorso sono già stata qui,volevo vedere il mondo di voi umaniconfessò Alice.E io l'ho seguita,abbiamo anche tutto il necessario per seguire le lezioni in formato mini.A proposito,io sono Lily e lei Alice. Le tese la sua piccola mano.Una stretta di mano poteva essere un buon inizio.Alice ◊. -
.La bionda non perse tempo a rispondere alla domanda dell'angelo e, Denise, ne rimase veramente sorpresa nell'apprendere quale creatura aveva d'inanzi ai suoi occhi.
Si trattava di una fata, anzi, tutte e due erano delle fate « Dite davvero? » prima di allora non aveva mai avuto l'occasione di incontrarne una, ma era ne aveva ben due davanti a se. Non era spaventata, semplicemente sorpresa, si, era quello il termine più adatto all'intera situazione.
La ragazza di prima continuò spiegandole di essere buone, e sopratutto dedite alla natura. « Questo lo sapevo, avevo letto qualcosa su dei libri che narravano di leggende » che fossero dedite alla natura lo sapeva. Aveva letto qualcosa a riguardo su un vecchio libro di miti e leggende.
Una volta entrate nell'aula, l'angelo chiuse la porta alle loro spalle, assicurandosi che nessuno le avesse ascoltate o viste. Tirò un sospiro di sollievo quando non vide anima viva lungo i corridoi.
Prima che potesse dire qualcosa, fu l'altra ragazza questa volta a parlare. Erano semplici studentesse alla fin fine « Dunque, frequentate anche voi questa scuola » si chiese tra se e se di che anno fossero, e se, era la prima volta che si mostravano così , o se anche in passato lo avevano già fatto. Le due si presentarono, una si chiamava Lily, mentre l'altra Alice « lieta di fare la vostra conoscenza » strinse la prima ad una e poi all'altra. « Primo giorno anche per voi ? » sorrise quando le spiegarono che entrambe, erano munite di tutto l'occorrente, libri compresi adatto alle loro dimensioni. « Vi chiedo scusa se vi sono sembrata brusca prima ma … » si scusò con loro. « Vedete,molta gente potrebbe reagire male e farvi anche del male, purtroppo. » la sua voce era calma, tranquilla. Provò una sorta di dispiacere per prima, temendo di essere sembrata brusca reagendo come aveva appena fatto, quando, in realtà, Denise era la calma fatta a persona, sperava ad ogni modo di poter rimediare. .. -
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Sì,certo ecco perchè siamo piccole e voliamorispose con cortesia Alice alla domanda della ragazza. Lei era abituata a pensare che esistessero ogni genere di creature ma sapeva che non per tutti era così. La ragazza però aveva letto dei libri di leggende e fu evidente lo stupore delle fatine nel sentirlo.
Davvero ci sono libri che parlano di noi? Leggiamo solo quelli che danno consigli pratici,non romanzidisse Lily.Vuoi dire che non leggiamo i libri degli umani,sono così grossi e pesanti per noi. Non sappiamo nulla delle leggende narrate anche se conosciamo persino qualche altra creatura come i folletti e le streghedisse Alice. Le fate,o almeno quelle del loro popolo, vivevano vicino ai folletti,facevano amicizia con loro,in qualche caso se ne innamoravano e li sposavano.Il discorso si approfondì appena la porta dell'aula fu chiusa.
E aggiungo che nulla ci vieta di parlare o avvicinare umani. Questa università è un'ambiente tranquillo frequentato solo da ragazzi che vogliono studiare quindi ci sentiamo al sicurodisse Alice con un sorriso.Ecco perchè siamo qui,per imparare allo stesso modo senza pericoliaggiunse Lily.Alice ◊. -
.Dopo aver raccontato alle due fatine dei libri, Denise notò un certo stupore nei loro sguardi. Forse, non si aspettavano che qualcuno potesse narrare qualcosa su di loro.
Rimase ad ascoltarle, mentre le raccontavano che le loro letture, erano incentrate sui consigli pratici e non sui romanzi. A quelle parole, un sorriso si stampò sul volto della bionda. « Beh, romanzi a parte, ci sono altri libri dove venite descritte, tipo di mitologia » peccato che non aveva un libro del genere dietro con se in quel preciso istante. Le sarebbe tornato comodo, avrebbe potuto mostrar a loro di ciò che aveva appena detto. « Vi prometto che appena mi capita tra le mani uno di questi libri ve lo passo » aggiunse dando una rapida occhiata alla sua borsa, nel caso ci fosse finito qualche libro utile, ma nulla …
« E aggiungo che nulla ci vieta di parlare o avvicinare umani. » portò lo sguardo verso la prima fata « Ecco perché siamo qui,per imparare allo stesso modo senza pericoli » e poi tornò a guardare la seconda, prestando attenzione alle loro parole. Nessuno poteva impedire effettivamente a loro di condurre una vita come tutti, di potersi mischiare con gli umani, e sentire che non correvano alcun pericolo, beh, portò un po' di sollievo all'angelo. « Vi chiedo scusa ancora per prima, dovrei smettere di mettermi a difendere chiunque anche quando non ce n'è bisogno » si scusò per l'ennesima volta con le due ragazze. Doveva imparare a trattenersi a qualche volta, e non mettersi sempre a salvare chiunque, anche quando non c'è alcun pericolo. « Avete mai incontrato un angelo durante la vostra vita? » un'affermazione di prima aveva catturato l'attenzione della bionda, e non perse tempo nel chiedere alle due se avessero mai incontrato un angelo durante la loro esistenza..
Primo giorno. |
