We Only Come Out at Night.

Peter & Trilly

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    Halloween era una festa che Peter Pan da eterno bambino non poteva che letteralmente adorare! Ogni anno aspettava la sera del 31 ottobre con un’intrepidante attesa!, e quell’anno non era certamente diversa la cosa. Ma sapeva che quell’anno qualcosa sarebbe stata diversa, perché al suo fianco ci sarebbe stata la sua amica (e in realtà non solo!) amica Trilli! Quando il ragazzo spiegó alla Fatina il significato di Halloween ella fu entusiasta quasi quanto lui nel sapere che esistevano feste di questo tipo e Peter non poté che esserne felice, e comunque già se l’era immaginata una reazione del genere, tanta era la sintonia fra i due.
    E così ecco che nei giorni precedenti all’ultimo di ottobre la Fata aveva addobbato la loro casetta con di tutto e di più inerente ad Halloween, e il ragazzo era ben che felice che ci fosse lei ad occuparsi di tutto ciò; perché egli amava Halloween ma odiava il dover preparare il tutto! Cosa che invece non era per Trilli la quale si era dimostrata entusiasta al massimo nell’addobbare la casa sia dentro che fuori. Egli invece si sarebbe occupato degli abiti. L’anno precedente si era vestito da Vampiro, quello prima ancora da un mostro non ben definito, il primo anno invece da pirata (chissà perché) mezzo morto!!; quest’anno quindi da cosa si sarebbe potuto vestire? Mezzo secondo e già l’idea gli era balzata alla testa, si sarebbero vestiti da Zombie! E così tutto eccitato si era diretto dall’amica che stava intagliando le zucche da appendere in giardino Da Zombie! Ci vestiamo da Zombie! esclamò tutto felice e per questo motivo la Fata non ebbe avuto il coraggio di ribattere, cosa che invece la sua espressione dimostrava tale “sofferenza”. Da Zombie non si sarebbe mai vestita, con tutta quella vasta scelta di abiti bellissimi che sistemano a quel mondo! Eh si, insieme a TigerLily era stata in centro a vedere i negozi per Halloween e aveva adocchiato un sacco di abiti carini, da principesse per lo più!
    Con gli addobbi Trilli aveva decisamente esagerato, e il 30 aveva ancora un sacco di lavoro da svolgere; per questo motivo dovette chiedere aiuto al suo amico, che immancabilmente dovette acconsentire però mostrandole una smorfia non propriamente felice. Come detto, adorava Halloween, ma non i preparativi! Cosa devo fare? chiese dunque incrociando le braccia e aspettando una risposta, che già sapeva che non gli sarebbe affatto piaciuta!
    Peter Pan


    Edited by woozy. - 27/10/2018, 13:27
     
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    Nessuno dei due toccava l'argomento, almeno da parecchio!! Erano passati diversi mesi da quel bacio, eppure Peter non si sbilanciava più di tanto. Lui è "l'eterno bambino" e non avrebbe mai affrontato qualcosa di così "adulto". Ma un bacio poteva definirsi un problema?! Io ricordo perfettamente la gioia e l'emozione che provai quando le sue labbra toccarono le mie. Fu qualcosa di indescrivibile!! Ma chissà se Peter aveva provato lo stesso?!

    Nel frattempo Halloween era quasi alle porte, e Peter sembrava più felice che mai. Mi ero presa la libertà di decorare casa, visto il mio spiccato talento da "tutto fare". Noi fatine ci teniamo particolarmente!! Solo che nella raduna incantata le feste sono un tantino diverse, infatti per lo più celebriamo le diverse stagioni con l'arrivo dei Solstizi.
    Peter insisteva nel vestirci da Zombie, ed io non ebbi il coraggio di dire di no... ma la mia espressione era palese. L'idea non mi faceva impazzire!! Così con l'aiuto di TigerLily avevo scelto un abito più adatto a me, esattamente da principessa. Una fatina desiderava essere "carina e coccolosa" anche durante una festa così macabra e spettrale.
    Il 30 era arrivato come un non nulla!! Ed effettivamente ero in forte ritardo con i preparativi. La festa si sarebbe tenuta il 31, e ognuno aveva accettato -con grande piacere- il nostro invito. Avevo una gran voglia di rivedere: i fratelli Darling e Wendy, i bimbi sperduti e ovviamente la dolce TigerLily. Mi aspettavo che tutto fosse pronto e impeccabile, ma giustamente avevo bisogno di una mano. Peter non era affatto entusiasta, ma si lasciò convincere cosa devo fare? Suvvia Peter... poche storie!! Gli sorrisi carinamente. Appendi queste lungo le scale e sugli angoli della casa... le ragnatele finte facevano sempre un bel "effetto". Nel frattempo mi accinsi nel completare le varie ceste di caramelle... Ma erano sufficienti?! Altrimenti potevo sempre fare un salto al supermercato. Quel lieve dubbio venne interrotto da un tonfo secco ... Peter!! Esclamai preoccupata, precipitandomi in sala. Lo trovai avvolto in una ragnatela, mentre un finto scheletro gli sedeva accanto... mmmh mi dica signor pelle e ossa!! Mi rivolsi allo scheletro con tono divertito qui qualcuno ha voglia di giocare?! Guardai Peter con un bel sorriso. Mentre il cranio dello scheletro veniva mosso dalla mano di Pan, affinché rispondesse alla mia domanda con un bel "si". Lasciai cadere un po di polvere di fata su quell'esile scheletro, animandolo temporaneamente. Esso iniziò a cantare... la cucaracha!!... la cucaracha!! Ballava in una maniera talmente buffa, che mi fece ridere di gusto...
    Trilli Vicky
     
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    Per un attimo gli sguardi dei due ragazzi si incrociarono e Peter non poté fare a meno che arrossire lievemente, ricordandosi quando alla festa di Pasqua si erano baciati. L’amore. Che cosa potesse essere l’amore il ragazzo che non voleva crescere (e c’era nuovamente riuscito) lo stava piano piano scoprendo. Crescendo e vivendo in una città normale -si insomma, non nell’Isola Che non C’è- non poteva di certo rimanere indifferente e impassibile a questo tipo di sentimento che vedeva in molte persone che incontrava. Quindi aveva iniziato a capirci qualcosa, specie quando Trilli gli si era improvvisamente parata davanti. Perché, se inizialmente fu felice che finalmente anche ella era scesa sulla Terra, subito dopo qualcosa di molto strano è molto più profondo stava iniziando a percepire dentro di sè. Amore. Quel bacio ne poteva essere anche la conferma. Amore. Magari non era -al momento- l’amore con la A maiuscola, ma non poteva più nascondere a se stesso che provava un forte sentimento per quella Fatina...
    E lei? Lei aveva ricambiato quel bacio quindi, che provasse i suoi stessi sentimenti? E adesso? Adesso cosa avrebbe dovuto fare quindi? Oddio trovarsi in una situazione del genere era assai più difficile che trovarsi a fronteggiare Capitan Uncino!!
    Appendi queste lungo le scale e sugli angoli della casa... fece Trilli porgendo al ragazzo delle finte ragnatele, e stranamente egli trovò la cosa interessante. L’aiutarla. Che fosse per via dell’amore?
    E così eccolo intento ad addobbare la casa con questi addobbi un poco macabri quando, beh, stava per appendere una ragnatela ad una finestra quando lo scheletro di fianco gli venne addosso, spaventandolo, e facendolo cadere a terra, tutto avvolto dalla finta ragnatela. mmmh mi dica signor pelle e ossa!! qui qualcuno ha voglia di giocare?! ci scherzò subito lei rivolgendosi allo scheletro, per poi guardare Peter e scoppiare a ridere, cosa che fece anch’egli, prima che egli rispose con un “si” giocando con il cranio dello scheletro. Trilli poi lo fece muovere e danzare.
    Come erano belli i momenti passati assieme...

    Per la sera di Halloween tutto era pronto, solo che Trilli non era vestita da Zombie; perché non era vestita da Zombie!? Ma Dio se stava bene vestita così...Ma perché non era vestita da Zombie, bensì da principessa!? Almeno poteva rendere Zombie quella principessa!! Ah Peter Pan! Era sempre il solito Peter Pan!! Perché non sei vestita da Zombie? esclamò guardandola mentre i fratelli Darling (tranne Micheal che a quanto pareva se ne era tornato a Londra..., o sull’Isola?) e pure TigerLily erano vestiti da Zombie. L’indiana prese Peter per un braccio e lo portò fuori in giardino...
    ...
    Poco dopo Peter tornò in sala dove i Darling e Trilli stavano completando i cestini di caramelle. Wendy nel frattempo doveva aver parlato con la Fata, così come TigerLily aveva fatto con Peter. TigerLily se ne è andata a spaventare i bambini più in là! esclamò. L’indiana non c’è la faceva a stare con i Darling perché sentiva troppo la mancanza di Micheal, così aveva detto all’ingenuo Pan che sarebbe andata avanti mentre loro finivano le ultime cose. E subito dopo gli disse che doveva essere più gentile con Trilli. Gentile? si era sorpreso lui; ma lui era sempre gentile con Trilli!
    Tornato in stanza forse capì cosa ella avesse voluto dirgli. Si avvicinò dunque alla Fatina e le sussurrò con voce imbarazzata S-Stai b-benissimo così! buttando poi una risatina nervosa. Ah l’amore! Era difficile però da gestire!!! Sorrise e prese i cestini in mano. Bene, posizioniamoci tutti e spaventiamo più bambini possibili! esclamò andando a sistemarsi nella sua postazione, la prima bara che un ospite avrebbe visto. Pure i due Darling presero il loro posto ed infine anche Trilli.
    I primi bambini non tardarono ad arrivare, il primo a spaventarli fu appunto Pan, che uscendo dalla bara esclamò un Sono uno Zombie....buuuuhhh e vi mangerò tuttiiiii; essi prima mollarono degli urletti e poi coraggiosamente proseguirono nel percorso dove trovarono i gemelli Zombie a spaventarli ed infine era il turno di Trilli...

    Peter Pan
     
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    L'amore, per una fata... poteva essere sentito in maniera molto intesa. Noi ci prendevamo cura di tutti quei piccoli dettagli che molti ignoravano, riconoscendo quanto l'amore e la pazienza facciano addirittura "miracoli". Tuttavia prendersi cura di un ciclamino, e ben diverso che provare amore verso una persona. L'affetto per un fiore non è neanche paragonabile a quello che provavo con Peter...

    Sull'isola che non C'è...
    Avrei voluto essere più grande, o meglio della misura giusta per un sentimento simile. Tuttavia Pan aveva occhi solo per Wendy... e questo mi rendeva tremendamente gelosa, a tal punto di voler "ferire" la Darling... è stata trilli!! Confessarono i bimbi sperduti... Campanellino!! Sentì Pan chiamarmi, e preferì nascondermi. Campanellino!! Ripeté più forte. Tirai un respiro, volando sulla sua mano... sei stata tu?! Annuì, riconoscendo di aver sbagliato. Eppure non fu sufficiente, perché Peter preferì bandirmi dal regno. In lacrime volai via...

    Da quel momento le cose erano parecchio cambiate, ad iniziare da Wendy. Lei era mia amica ora, e Peter pareva diverso... quasi si dimostrasse più maturo. Tuttavia per certe situazioni non smetteva di essere il solito "se stesso"... Perché non sei vestita da Zombie? Perché non mi piaceva!! Avevo risposto molto semplicemente, specificando il fatto che una fata è carina e coccolosa, perfino durante una festa così "mostruosa"... S-Stai b-benissimo così! Gli rivolsi un sorriso pieno di ringraziamenti, mentre arrossivo leggermente. In verità non me l'aspettavo proprio, un complimento simile... eppure non potei fare a meno che apprezzare. Peter mi guardava in maniera del tutto "insolita"... quasi fosse in imbarazzo. Ma perché lo era?!
    Una volta che i cestini furono terminati, ognuno prese il proprio posto. Non è che riuscissi a muovermi "velocemente", con quel vestito addosso... visto quanto fosse ingombrante. Eppure mi stupivo di come certe scarpette, -di cristallo- calzassero così comode!! Peter fu il primo a spaventare dei cari bambini, poi venne il turno dei fratelli Darling e infine toccò a me... ma perché avrei dovuto spaventarli?! Pensai lievemente confusa. Volete un dolcetto?! Sorrisi in maniera del tutto graziosa, porgendo loro il cestino... sei cenerentola?! La bambina mi guardò con occhi sognanti... no, sono trilli!! Dissi quasi sottovoce, sorridendo gioiosa... ma trilli non esiste!! Affermò immediatamente il maschietto. In un istante l'espressione, sul mio volto cambiò radicalmente. Sembrava più triste, e me gioiosa del solito... certo che esiste!! Replicò la piccola, credendo in me e salutandomi prima di allontanarsi con il fratello. Peter!! Lo chiamai con un filo di voce, mentre la nebbia saliva fino a coprire ogni cosa... me compresa!! Non lo vedevo, ne tantomeno sentivo la sua voce. I fratelli Darling parevano scomparsi... Peter!! Lo chiamai di nuovo, portandomi una mano al petto. Percepivo un dolore intenso, quasi mi ricordasse "quel" momento. Le lacrime che avevo versato per Peter, per quell'amore non ricambiato!! Ero sola, come quella volta... e guardandomi intorno riconobbi la spiaggia dell'Isola che non c'è... l'unico posto che mi aveva dato conforto.
    Quel dolore -così accentuato- era stato scatenato da una frase, è la mia luce si sarebbe ben presto spenta... perché bastava pronunciare il "non esiste" per provocare la morte di una fata!!...
    Trilli Vicky


    Edited by woozy. - 15/12/2018, 00:13
     
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    Uno dei momenti peggiori fra i ricordi di Peter Pan? Beh, sicuramente quella volta che fu “costretto” a bandire Trilli dal regno, ma del resto l’aveva combinata grossa ferendo Wendy. In quel momento aveva percepito una spiacevole e strana sensazione dentro il petto e solo ora capì il motivo. Ecco perché quel ricordo fece capolino proprio ora. Non era triste perché Wendy aveva subito un torto, era triste perché aveva dovuto mettere in castigo Trilli, la persona che più contava per lui e ora se ne era reso finalmente conto; e che quel sentimento poi, sbocciava in qualcosa di molto più forte giorno dopo giorno..

    Poi una bimba confuse Trilli per Cenerentola, semplicemente perché ella indossava il vestito della principessa, che subito Wendy glielo fece notare mentre i bambini continuavano a parlare fra loro ma trilli non esiste!!, si sentì dire e quella frase congelò tutti i Darling, Peter e Trilli, consci di cosa voleva dire sentire quella frase. I ragazzini intanto erano usciti dalla casa così non si accorsero che la ragazza vestita da Cenerentola era sparita. Peter! Devi fare qualcosa! esclamò Wendy e il ragazzo sapeva bene cosa avrebbe dovuto fare. E sentiva che sarebbe bastato solamente lui.
    Trilli!...Trilli...!!!!TRILLI!!!! esclamava sempre più a grande voce il ragazzo correndo per tutta la casa guardandosi nervosamente intorno. I Darling nel frattempo capirono che dovevano lasciarli soli e per questo motivo se ne erano usciti nel cortile, dove avrebbero accolto lì i vari bambini vogliosi di dolcetti. Trilli mi senti!? fece mentre sentì subito dopo uno strano stuzzichio che lo fece voltare immediatamente, ritrovandosi a fissare la poltrona in cui ella era solita sedersi. Peter si avvicinò Trilli sei tu? Sei qui?! domandò toccando con dolcezza la poltrona e spostando su e giù il suo sguardo speranzoso. Le Fate esistono! Tu esisti!! fece mentre un forte sentimento si faceva strada nel suo stomaco. Sapeva che la frase detta da quello stupido ragazzino avrebbe potuto ucciderla, perché ogni qualvolta che si dicevano quelle maledetta parole, una Fata moriva. TU ESISTI...ed io...ho bisogno... di te... fece il ragazzo mentre una lacrime gli nacque dall’occhio, si fece strada nella sua gote rosata, fino a cadere su...
    ...sulla testolina di Trilli, che ricomparve davanti a lui, in versione Fatina. Era piccina, quindi al momento Pan non poteva abbracciarla e la voglia di farlo era altissima. Trilli! Sei viva! esclamò felice come una Pasqua. Ma ora torna grande!!! aggiunse subito dopo, mentre per colpa della seconda lacrima, il trucco da Zombie fu leggermente sbavato.
    Peter Pan


    Edited by woozy. - 15/12/2018, 22:08
     
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    Ero lì... in trappola!!... Rinchiusa come un misero esserino -insignificante-. Mi ero fidata e avevo fatto male. Tuttavia me l'ero anche -un po- cercata!! Mi sentivo tremendamente in colpa... e in più ero delusa di me stessa, per aver tradito Peter. Ero così arrabbiata che non avevo esitato nel rivelare ad Uncino il nostro nascondiglio... la nostra casa. Non so come ho potuto fare questo!! Mi sentivo così triste e così sola... se solo potesse vedere dentro quella scatola troverebbe un piccolo e ingegnoso ordigno... ghignò Uncino, guardando Wendy e i bimbi sperduti... congegnato in modo che quando l'orologio farà così... continuò mentre Spugna indicava l'ora esatta... verrà scaraventato via dall'isola per l'eternità!! Il mio cuore sobbalzò... Peter!! Pensai immediatamente preoccupata. Scossi la lanterna più volte... finché uno dei vetri non si ruppe e potei volare via. Dovevo avvertirlo e dovevo fare presto... restavano solo 18 secondi!! Arrivai da Peter appena in tempo, ma lui iniziò a darmi della... ridicola!! Non credeva che Uncino potesse arrivare a tanto. Tuttavia non demorsi e gli portai via la scatola dalle mani... lontano prima che potesse esplodergli vicino. La nostra tana venne distrutta... trilli mi senti?! Urlò Peter più e più volte. Provai ad alzarmi... tentai ancora una volta, ma le mie ali non avevano più la forza. Sentivo la sua voce lontana, mentre gran parte dell'albero continuava a cadere... a frantumarsi... prima devo salvare te!! Resisti Trilli!! Il mio corpo provava dolore. La mia luce pulsava come se volessi resistere... no... non morire... ascoltami trilli!!...Tu al mondo sei la sola fata che conti per me!! Lo vidi vicino a me, mentre mi faceva da scudo con il suo corpo, e provava a tenermi al caldo. Mi proteggeva... lui aveva bisogno di me come io di lui!!



    Adesso lo percepivo... quello era lo stesso sentimento... TU ESISTI...ed io...ho bisogno... di te!! La sua lacrima mi accarezzò il volto. Sorrisi mentre lo guardavo così attentamente... quasi desiderassi immortalare quello sguardo così sincero e forse pieno d'amore. Tornai a volare e in un momento lo spazio intorno a noi mutò... quasi per magia!! Ero nuovamente grande, ma adesso ci trovavamo sulla spiaggia dell'Isola che non C'è... Quel luogo dove eravamo soliti sederci ad osservare il tramonto. Dove avevo incontrato Peter per la prima volta... Ti manca l'isola che non C'è... Peter?! Lui per me era l'isola... lui per me era tutto!! Forse come dichiarazione -d'amore- era un po -come dire- fuori dal comune... o meglio "diversa" dal solito. Beh -ma- da una fata che cosa ci si può aspettare?! Soprattutto se quella fata ero io... Trilli!! Comunque una dichiarazione d'amore resta comunque difficile, e per me lo era ancora di più visto che non sapevo proprio come esprimermi in queste "situazioni". Tuttavia ho preferito scegliere le parole più semplici ma comunque significative. Lo guardai... io... io... ti amo Peter Pan!! Mi confidai apertamente e senza paura... forse perché sentivo, o meglio speravo che questa volta tutto sarebbe stato diverso... lui era diverso. È finalmente io ero abbastanza "grande" per un sentimento simile. Il mio cuore restò in attesa...
    Trilli Vicky


    Edited by woozy. - 3/3/2019, 21:45
     
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    Quante volte avevo detto a quella Fatina che per me era molto importante; forse non nei modo proprio più appropriati, ma in tutta la nostra vita insieme molte furono le volte in cui davvero -ora ne sono sicuro- avevo capito che al mio fianco non volevo altri che lei. La prima volta che Hook me l’aveva portata via io caddi in uno stato di trance per tutto il giorno intero e sia Pennino che Macchia avevano provato di tutto per farmi rinsavire: Peter Pan andiamo dai! Ci sono le sirene che ti aspettano!! avevano gridato all’unisono i due Bimbi Sperduti prendendomi uno una mano e l’altro l’altra, pronti a strattonarmi per portarmi al laghetto, o forse poi semplicemente per cercare di farmi risvegliare dallo stato catatonico. Peter Pan è in pena per Trilli!!! Peter Pan è in pena per Trilli!!!! aveva cantilenato uno dei due, che ora la mia memoria però non riusciva a dargli un volto...Ma al diavolo! Che state dicendo!!! feci io un po’ alterato, prendendomela molto probabilmente con entrambi. Ma la verità è che quei due avevano pienamente ragione, e me ne stavo rendendo conto solo adesso. La terza o quarta volta fu meno drammatica, ma ugualmente fui in pena perché sapevo Trilli essere nelle mani di quel pirata maledetto!!! Inizialmente feci spallucce quando Spugna mi disse che il suo padrone aveva rapito Trilli. La Fata se la poteva cavare benissimo da sola, anche se nelle volte precedenti fui proprio io a salvarla. Ma cos’era, dovevo essere sempre io a prendermi cura di lei? Non si sapeva arrangiare? Già avevo tutti quei mocciosetti a cui badare, se ci si metteva pure lei non era più finita! Ma al terzo giorno non vedendola arrivare volai furiosamente verso la nave dei pirati con una rabbia in corpo che mi esplose quando mi trovai faccia a faccia con Hook Brutto Stocafisso ambulante! Ti piace proprio prendertela con chi è più debole di te! Codardo! le mie parole risuonarono più o meno così, dette a gran voce e prepotenza., ora capisco perché ero così su di giri...ero furioso dalla rabbia...Si dice che quando stai per morire ti vedi la tua vita scorrere come un fiume in piena, come un film; non so se sia vero o meno, ma a me stava succedendo quando mi ero riscoperto innamorato...Nuovamente Trilli era nei guai. Non bastavano i pirati, pure le Sirene ora si erano messe contro di lei. Peter Pan le Sirene hanno preso Trilli!!! tuonò Wendy ritornando all’albero in cui vivevano. Sì, stanno giocando insieme!!! dissi io gioiosamente [e ora comprendo, ingenuamente]. Feci spallucce per non mostrarmi così interessato alle faccende della Fata e tornai a fare quello che stavo facendo. Ma Wendy non fu la sola ad avvertirmi delle Sirene, che non stavano proprio giocando pulito; pure TigerLily me lo disse qualche ora più tardi. Ma quando mi palesai davanti al laghetto delle Sirene, tutte loro si voltarono a guardarmi e mi dissero se volevo unirmi con loro a giocare. Trilli sbattè le ali e volò via; io la guardai di sfuggita e mi misi a raccontare delle mie recenti avventure a quelle ragazze.. Se solo quel giorno avessi prestato più attenzione a lei mi sarei sicuramente accorto che c’era qualcosa che non andava; che quando volò via era perché finalmente -con la mia intromissione- le Sirene avevano abbassato la guardia e ella era riuscita a scappare. Ripensandoci in molti ce l’avevano con lei, dai pirati alle sirene!... e se...fosse stata sempre e solo colpa mia....? E io che quando la salvavo dai pirati poi le dicevo anche parole (alle volte, forse spesso). Del tipo che ogni volta si doveva cacciare nei guai e io dovevo sempre salvarla! Ora comprendevo che i pirati erano miei nemici, e la loro intenzione era usare la persona a me più importante, come esca! Mi grattai il capo nervosamente e assumendo un colorito più rosso; diamine, non me ne ero mai accorto! Ma non solo, loro che non sapevano nulla di me, l’avevano già capito, di quello che io provavo per lei!!!

    Ma ecco che improvvisamente ci trovammo sulla spiaggia dell’Isola che non C'è... .Ti manca l'isola che non C'è... Peter?! mi chiese Trilli che non aveva più le fattezze di una fatina ma era “grande” come me. Ovviamente non eravamo davvero in quel luogo, dove tra l’altro avvenne il nostro primo incontro, ma probabilmente le nostre menti stavano creando la stessa bellissima immagine. Capì che quella frase non era proprio quello che sembrava, era qualcosa di più, e me lo confermó la frase che ne seguì io... io... ti amo Peter Pan!!. I nostri sguardi erano l’uno sull’altro e la dolcezza che davvero non sapevo di avere, si manifestò con soavità Io ti ho sempre amata, mia bellissima Fatina! mi uscirono queste semplici ma vere parole come un torrente. Poi le nostre labbra si incontrarono dolcemente in una cosa che mai avrei sospettato fosse così bella. Il sapore delle sue labbra era buonissimo, le sue labbra erano così morbidi e beh... eravamo già baciati qualche settimana fa, ma questo bacio fu qualcosa di ancor più emozionante e favoloso che sicuramente mai avrei scordato...La baciai poi ancora e ancora fino a stringerci fra di noi con un tenerissimo è forte allo stesso tempo, abbraccio.
    Peter Pan


    ROLE CONCLUSA
     
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