For the Price of a Cup of Tea

Ultimamente lo Stregatto aveva fatto dannare Alice e la cosa lo aveva riempito di enfasi e adrenalina; il Demone era perfino sceso sulla terra, a Vancouver per la precisione, perché voleva incontrare la ragazzina nel suo habitat naturale. Era cresciuta Alice, oh se era cresciuta! E probabilmente si era fatta anche meno ingenua e più...intelligente, o per meglio dire, arguta! Kilian (così si faceva chiamare quando di tanto in tanto compariva nel mondo degli umani) se ne era reso conto che probabilmente ella aveva capito che il ragazzo che aveva incontrato, altri non era che il grosso gattaccio a strisce che aveva conosciuto nel Paese delle Meraviglie. Purtroppo lo Stregatto aveva da poco scoperto l'esistenza dei Mutaforma, ovvero degli umani che erano in grado di assumere le sembianze di un unico animale, quindi per Alice era facile immaginarsi che il suo amico/nemico gatto altri non era che appunto un Mutaforma! (peccato però che la realtà era ben diversa, essendo egli un Demone). Ma insomma, probabilmente era stato scoperto! Quindi il gioco sarebbe potuto andare avanti ancora per poco tempo, peccato.
Quel giorno lo Cheshire Cat decise di ritornare a Wonderland, era da almeno un pio di mesi che non si faceva vedere -perchè alloggiava negli Inferi anche-. Erano le quattro del pomeriggio e ciò per quel paese significava solamente una cosa, tra un'ora esatta sarebbe stata l'ora del tè! Per cui quale occasione migliore per incontrare qualche Wonderlino (abitante di Wonderland chiamato così ora dallo Stregatto!). Chissà se si erano accorti poi della sua mancanza, ma per ogni evenienza aveva già la scusa bella che pronta! Quindi eccolo che si appresta a camminare trotterellante verso la dimora del Cappellaio Matto, e chissà se vi era anche Le Lepre Marzolina, visto che erano vicini di casa, oppure Elle era altrove? Già Elle...essendo un Demone anche lei, era l'unica a sapere della verità sullo Stregatto...Ed egli si fidava completamente di quella Lepre che quindi non aveva nemmeno provato a raccontarle una menzogna...Per tutti gli altri lui era un Mutaforma o semplicemente un gattone intelligente!, anzi era più probabile la seconda versione visto che nessuno lo aveva mia visto nelle sue sembianze umane, e tra altro neppure Elle...
Ohilà, c'è nessuno...? esclamò una volta arrivato davanti alla casa del Cappellaio, buttando poi un'occhio verso il tavolo già bello ch pronto, ma anche con tazze già sporche e ancora da lavare.

Ed ecco che alle cinque in punto spuntò fuori il Cappellaio Matto, come ogni sacrosanto giorno accadeva. Questo perché alle cinque era l’ora del the, e non se ne perdeva uno. Ciao, non sapevo che saresti tornato adesso da dove sei venuto. Bè,entra pure,mi farai compagnia. Elle è al suo negozio ma dovrebbe finire tra poco, quanto lavora fece amichevole al gattone il quale saltellando giù dall’albero, raggiunse le sue gambe. Stavo per fare il tè. Prima lavo le tazze intanto accomodati lì continuò ilare indicandogli il capotavola. Lo Stregatto lo guardó abbastanza stranito, la frase che il Cappellaio Matto aveva appena detto era abbastanza inusuale. Non eri quello che diceva sempre: “È sempre l’ora del tè, e negli intervalli non abbiamo il tempo di lavare le tazze” fece egli imitandone anche la voce. Aveva detto una delle frasi che l’uomo amava ripetere in continuazione, fregandosene delle tazze sporche, perché probabilmente portava via tempo al momento di bere il tè!
Poi il gattone si accomodò a capotavola, nel punto da egli indicatogli; e aspettò che gli servì il suo bel tè. Ne aveva proprio bisogno. Gli altri dove sono? domandò puntando lo sguardo verso la casa di Elle. Come mai la Lepre non appariva?

Il Cappellaio Matto era sempre così entusiasta quando si trattava di prendere il suo amato tè! Quest’oggi poi lo stava accompagnando con dei dolcetti spalmati di miele, cosa che peró fece storcere il naso allo Cheshire Cat in quanto non grosso amante del miele, una cosa prodotta da delle api; un gatto come lui (come ogni gatto del resto), cacciava le api, le mangiava, non si certo mangiava o elogiava qualcosa di loro produzione!
Nicholas nominó la Regina Rossa ed in effetti era da parecchio tempo che lo Stregatto non faceva un saltino da lei..., che pensó che magari poteva anche farlo uno di quei giorni...Poi il Cappellaio parlò di un certo Fantasma è lì l’attenzione di Killian venne subito colpita Elle sarà a chiudere il negozio o con il suo nuovo amico fantasma. Peccato non poter invitare un fantasma per il tè comunque non è di qui, a quanto ho capito. Ovvio che non era di qui, un Fantasma a Wonderland lo si sarebbe visto! E più che altro lì tutti conoscevano tutti e di un Fantasma non si era mai sentito parlare! Fantasma?! fece quindi egli di rimando con fare alquanto curioso. Il Cappellaio Matto crede nei Fantasmi!!!!...Del resto si chiama Matto, non un caso!! esclamò a gran voce con un sorriso sornione, mentre Pinco Panco e Panco Pinco che erano poco distanti, scoppiarono in una fragorosa risata. Contagiosa dal momento che pure i fiori lì presero a ridere. Certo, il fatto che qualcuno credesse nei Fantasmi faceva ridere i più!! Per questo motivo lo Stregatto aveva detto quella frase con un volume alto, giusto per farlo udire a chiunque si trovasse lì! Così da prendere in giro l’amico...

Rise anche il Cappellaio Matto versando sbadatamente del tè sulla tovaglia, invece che versarlo sulla tazza per Pinco, o Panco, anche lo Stregatto faceva fatica a riconoscerli. Scusami, eccoti un tovagliolo fece poi passandogli il tovagliolo e lo Stregatto non capiva se egli c’era o ci faceva. Avete presente quel detto “c’è o ci fa?”, bene, sembrava cucirli a pennello al Cappellaio Matto; ma del resto uno che aveva tale nome, non poteva che essere pazzo, no!! Si era o non si era reso conto, quindi, che tutti lì lo stavano deridendo?
Sto ancora pensando a una formula magica per pulire comunque dicevamo i fantasmi. Sì,ecco, il loro egnima è che sono trasparenti e volano. Non penso che un'anima possa volare ma io questo fantasma non l'ho ancora visto. Elle dice che non è di qui infatti se ci fosse stato lo avremmo saputo continuò a parlare ancora del Fantasma, dicendo che appunto non lo aveva mai visto, e beh...per forza!, non esisteva! non esistevano i Fantasmi!!! Questo almeno era il pensiero di ognuno di loro lì presenti, compreso lo Stregatto. Del resto lui da Demone sapeva benissimo (sbagliandosi però, dal momento che i Fantasmi esistevano!) che chi moriva aveva tre opzioni: Paradiso, inferno, Purgatorio. Non esisteva quindi che poteva vagare sotto forma di spirito, per la Terra. Comunque io ci credo, non credo sia una delle bugie che a volte si inventa. continuò quindi rendendosi conto che i presenti lo stavano prendendo in giro, forse.
Panco, dopo essersi ripulito, si versó egli stesso il tè, così come fece anche Pinco. La Lepre Marzolina è una tale bugiardina! fecero in coro i gemelli, facendo poi cin cin con le loro tazzine, e poi buttando giù tutto d’un fiato, il tè.
Ci credo a prescindere dalla mia amicizia con lei anche se non ne ho mai visto uno.Comunque noi maghi abbiamo una vasta cultura sui fantasmi. continuò egli e, ah già, lui andava in giro a dire di essere un Mago!!!, ma era vero poi? Pinco Panco e Panco Pinco non lo avevano mai visto all’opera, e neppure lo Stregatto. Grazie del tè!! fecero i due all’unisono, saltellanti poi uscirono di scena, ridendo e borbottando qualcosa a proposito di Fantasmi, che non ci vedevamo ovviamente.
Si parla di Fantasmi? fece una strana bestiola comparendo su una sedia del tavolo. Ah! E che cosa sono?! fece di rimando un’ altra bestiola sulla sedia affianco. Qualcuno che non esiste!! esclamò lo Stregatto aspettando che il Cappellaio Matto gli versasse del tè, che fece con la sua solita gioiosità, fregandomene delle parole del gatto. Poi verso il tè anche ai due nuovi ospiti. Sì,essendo un alchimista dovrei essere concreto ma non lo sono. A proposito,oggi è sicuramente il non compleanno di qualcuno esclamò poi riproponendo il solito giochetto del Non Compleanno. Uno delle sue bestiole assunse un’aria triste, lo Stregatto guardò di sbieco quindi l’altra bestiola in cerca di risposte. Oh, non fate caso a lui, oggi è il suo compleanno!!! spiegò sottovoce cercando di non farsi sentire dal “non” festeggiato, che però essendoci a fianco, aveva sentito tutto. E noi non vogliamo un non festeggiato! Via, vedi il tuo posto ad un’altra!!! aveva esclamato il gattone, poi quasi soffiandogli contro. Del resto egli, non era sì certo una persona gentile ne ospitale...
La povera bestiola lo guardava con aria affranta ma lo Cheshire Cat rimaneva con il suo parere...

Il Cappellaio Matto difese a parole la Lepre Marzolina che non era lì presente, ma in fondo quello che i gemellini fastidiosi aveva appena detto a suo riguardo, era la pura verità, e probabilmente lo sapeva anche l’alchimista. In fondo era risaputo che ella rendeva a raccontare il falso alle volte; solo che quella volta stava raccontando il vero, a proposito nell’avere conosciuto un Fantasma. Ma lì ci credeva solo il Cappellaio Matto a quanto pareva! Lo Stregatto poi, essendo un Demone, sapeva bene dell’esistenza di Angeli e Demoni, quindi sapeva che quando uno moriva o diventava Demone o diventava Angelo (a proprio doveva continuare la sua esistenza!) e quindi i Fantasmi non dovevano esistere!!
Nicholas però appunto ci credeva e così diede una risposta a chi domandava cosa fossero i Fantasmi I fantasmi sono le anime dei defunti che si staccano dai corpi. Alcuni pensano che non esistano come lo Stregatto,altri pensano che esistano. Se esiste la possibilità di creare un essere umano in bottiglia, allora credo anche ai fantasmi. disse tutto d’un filo, per poi fermarsi ad osservare intorno.
Poi il Cappellaio cercò di rallegrare -offrendo anche a lui una fetta di torta- l’ospite che lo Stregatto considerava sbagliato. Gli cantò anche la canzoncina ed egli ne sembrava essere onorato. Chesire Cat invece grugniva a tutto contrariatissimo. Sbagliava ad essere sempre così gentile, il Cappellaio Matto! Ma era l’ora del tè, l’ora preferita dell’alchimista e neppure il gattone quel giorno aveva voglia di rovinargli la giornata! Sembrava essere divenuto più buono e non era da lui!! Forse stava poco bene? Hai mai visto un Fantasma?!, però doveva prenderlo in giro. Eccome.

Il Cappellaio si alzò ed entró nella sua casa in cerca di a quanto pareva, un libro sui Fantasmi; per poi tornare in tutta fretta dallo Stregatto, il quale ancora molto titubante di tutto ciò, aveva nel frattempo terminato il te. Ecco qui esclamò l’alchimista poggiando fieramente il suo librone nel tavolo, poi lo sfogliò avidamente ed infine, a pagina trovata, piazzò il libro sotto lo sguardo del grosso gattone a strisce, il quale sbadigliò annoiato <b>Sì,lo so, sono solo disegni ma qualcuno per disegnarli deve pur averli visti. Comunque, Elle e il suo amico saranno qui tra poco e io mi preparo a dargli un benvenuto con i fiocchi.. Cheshire Cat guardó sempre più stralunato il Cappellaio Matto, poi roteò gli occhi e dalla sedia si portò sopra il tavolo, rovesciando il barattolo di marmellata, che però non perse nulla dal momento che era rimasto nel frattempo quasi vuoto. L’hai appena ammesso anche te: “sono solo disegni” fece con voce annoiata, per poi imitare l’uomo e la sua frase; quello era solamente un libro e a volte i libri mentivano. Non che Kilian avesse passato molto tempo all’Inferno, ma sapeva che i morti o finivano lì o al Paradiso (e in caso in Purgatorio), quindi i Fantasmi non ci dovevano essere! E poi, Wonderland era talmente stramba che lì si vedeva di tutto e un Fantasma non si era mai visto!!
Miagolò poi portandosi sopra le pagine del libro, dando così ulteriormente fastidio al Cappellaio
Certo,i fantasmi non bevono il tè ma sanno apprezzare una bella tavola esclamò l’uomo tutto orgoglioso sistemando il suo banchetto; a quanto pareva egli stava ancora aspettando un ospite, anzi due (Elle e questo Fantasma), che però parevano tardare ad arrivare...
Lo Stregatto, riamasti nel frattempo l’ultimo ospite, miagoló sempre annoiato per poi far comparire sul suo volto, il suo solito ambiguo sorriso. Sorriso soddisfatto di uno che sapeva come sarebbero finite lo cose; nessun Fantasma all’orizzonte. Si sta facendo sera, io me ne rincaserei...Cappellaio MATTO lo saluto scendendo dal tavolo e marcando bene l’ultima parola; che guarda caso il suo nome esprimeva benissimo quello che era: un matto!!!