Another Time, Another Place

Atene

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    Probabilmente dire che era una mezza dea, non era una cosa così leggera, anzi, ma lei si fidava di Ezio ed ormai l'aveva ben compreso che era immortale, quindi non serviva nemmeno mentirgli sulla sua vera natura, soprattutto perchè ora erano lì, nella sua terra natia, anzi, per meglio dire di sua madre e di tutti i suoi parenti, visto che si sapeva che l'Olimpo era famoso per incesti vari ed eventuali con annessi tradimenti e torture di vario tipo, ma per fortuna quello non era il suo caso e voleva stare anche al più lungo possibile fuori dal radar di sua madre, poichè aveva un'accusante, ossia quella di stare da sola con un uomo, cosa che a lei, di certo non sarebbe andata giù.
    Grazie, questa me la ricorderò
    Facendo l'offesa per finta, alla sua battuta che era merito dei geni di sua madre, lì tutto si fermava alla passione che ci si metteva e al duro allenamento, sua madre in quei casi si trasformava in un generale di guerra, finchè non riusciva a centrare il suo bersaglio, sospirò pensando che non è che avesse avuto chissà che infanzia facile, si poteva pensare che essere figlia di una Dea ti desse dei privilegi, questo nel caso di altri, di certo non per lei. Ma poi scoppiò a ridere, perchè aveva detto ad Ezio dell'Olimpo e quindi se esistevano gli dei era ovvio che ci fosse, anzi ci erano sotto e difatti gli sorrise, indicandogli la cima del monte, coperta dalle nuvole, proprio lì, si trovava il regno di Zeus, sapeva che era assurdo, agli occhi di qualcun altro, ma lei era cresciuta lì, prima di trasferirsi in Canada con suo padre.
    A me va più che bene, siamo proprio dei vecchi
    Ci scherzò su, pensando che poteva scoprirlo senza molti problemi da che parte aveva preso la sua immortalità, aveva delle conoscenze, ma sinceramente non le importava, ed era molto meglio che lo fosse, sarebbe stato decisamente complicato se lui avesse dovuto morire, perchè un semplice umano.
    E in questi secoli, quante volte ci siamo incontrati...
    Fece un rapido calcolo, due o tre, eppure ora eccoli lì, mano nella mano in Magna Grecia.
    DaphneAdler
     
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    Non appena Ezio nominò l’Olimpo la ragazza scoppiò a ridere, probabilmente trovando normale la cosa; ma per un estraneo (anche se conoscente di varie creature essendone lui stesso una) non era una cosa affatto normale e ovvia. Per questo motivo fece una smorfia per poi sorriderle. Dafne poi indicò una cima di un monte coperto da nuvole e per Ezio fu chiaro che gli stava indicando dov era l’Olimpo. Il ragazzo si concentrò attentamente nel vedere quel monte, che però ai suoi occhi appariva un monte come un altro...ma probabilmente era così che lo vedevano tutti gli “estranei”. E chissà se ci sarebbe potuto andare...Stava per chiederlo quando ella era già andata ben oltre con i discorsi A me va più che bene, siamo proprio dei vecchi stava infatti esclamando costatando la loro lunghissima vita alle spalle.
    E in questi secoli, quante volte ci siamo incontrati... aggiunse subito dopo la ragazza ed egli non poté che sorriderle annuendo con la testa. Era vero, sembrava quasi che si rincorressero senza saperlo; ma ora Auditore aveva capito: Daphne faceva parte del suo Destino, ed ora finalmente lo avevano capito!! Ora erano finalmente venuto allo scoperto e avevano capito che erano proprio loro che si ritrovavano di secolo in secolo...È incredibile come è strano il destino...Eri tu anche quella volta a Venezia...e a Firenze...Eri sempre te... fece abbracciandola e lei si perse sentir quelle sue braccia abbastanza muscolose. Ora non ci perderemo più di vista Daphne. Perché ora sei mia aggiunse subito dopo prima di baciarla delicatamente su quelle morbide labbra. La ragazza ovviamente annuì a quelle parole, mentre Auditore la prese per mano e la ricondusse in città, verso il suo albergo. Anche se lei era di casa, non poteva portare uno sconosciuto fra le mura di casa sua, per cui fu Ezio ad ospitarla nella sua stanza d’albergo. Lì si abbandonarono subito ad un altra notte di passione, solo che ora era tutto diverso, perché Daphne apparteneva ad Ezio ed Ezio apparteneva a Daphne. Sotto le lenzuola quindi questa volta c’era anche un sentimento chiamato “amore”. E il tutto fu molto più bello!
    Ezio Auditore
     
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16 replies since 20/11/2018, 15:37   157 views
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