Mentalmente tirai un sospiro di sollievo.
Non sospettava nulla e non aveva visto nulla; mi sentì sollevata e in parte, alleggerita dall'ansia che poc'anzi s'era impossessata di me.
Mentre parlavo, notai che le sue gote stavano diventando rosse, ma decisi di non prestarci troppa attenzione. Forse, era semplicemente timido ?
« Arsophie » sentendo quella strana fusione dei miei nomi mi venne da ridere. Mi trattenni, sorridendo e basta. « Solo Sophie » , dissi con tono gentile, riuscendo finalmente a pronunciare il nome come si deve.
Da come avevo capito, Newt non era di Vancouver. Evidentemente doveva essere la prima volta che finiva da quelle parti. « Non sei di queste parti? » chiesi, pura e sempre curiosità. « Vedrai, questa città ti piacerà ne sono sicura. Ci sono parecchie cose belle da vedere. Non ne rimarrai deluso. » Per un attimo ripensai al mio primo viaggio in città. Nel cuore della città.
Mi ero totalmente innamorata di quel luogo, della sua vitalità; e delle tantissime cose belle che aveva da offrire. Persino mio padre, con il tempo si era affezionato a quel posto, anche se a volte rimpiangeva il nostro mondo; la nostra vecchia casa e tutte le conoscenze che abitavano ancora là.
« Cosa ci faccio qui dici ? » , una piccola pausa, mentre riportavo l'attenzione verso il ragazzo. Mi chiese cosa ci facevo da quelle parti, decisi di dirgli la verità - in parte -. « Una passeggiata, adoro il verde e la pace. Questo posto è ideale se si vuole staccare la spina dalla vita di tutti i giorni. » Mi voltai lentamente guardando dietro alle mie spalle, mi sentivo stranamente osservata e non ne capivo il motivo. Scossi semplicemente le spalle, scrollandomi quella sensazione di dosso. Forse , stavo diventando un tantino tanto paranoica; le mie sorelle avevano ragione a riguardo. « Stavi scrivendo qualcosa ? » mi riferì al taccuino che aveva chiuso. Chissà, magari era uno scrittore o semplicemente, stava leggendo qualcosa e nulla di più.