Dolci tentazioni

Qualche giorno prima:

« Ti divertirai, ne sono sicurissima » guardavo mia madre con un espressione stranita e confusa allo stesso tempo. Non riuscivo capire se le sue parole fossero serie o se mi prendeva semplicemente in giro. « Non dirai sul serio spero, io ? A vendere un qualcosa ? Assolutamente NO ».
Ripensavo a quella scenetta comica avvenuta nei giorni precedenti.
Lei e il suo modo di “persuadermi” a fare qualcosa che non volevo. Mi sarei divertito diceva, sarà una bella esperienza, mi aveva rassicurato.
E ora , mi trovavo ad ascoltare un'assurda lezione sul cioccolato. Con l'arrivo di Pasqua ormai imminente, avevo aderito ad un evento di beneficenza : una vendita di cioccolatini.
« Ora vi spiegheremo la differenza tra le varie tipologie di cioccolato », incrociai le braccia ascoltando le parole dell'esperto. La trovavo noiosa a tratti; ma dovevo sorbirmela ugualmente. Per lo meno non ero da solo, la stessa sorte era toccata anche a tutti quelli che avevano aderito a quell'iniziativa.
Potevo farcela.

***

Il momento tanto atteso era giunto.
Avevo uno stand assegnato e una scorta considerevole di dolcezze a portata di mano. Ero arrivato anche con qualche minuto di anticipo per preparare meglio il tutto – un miracolo oserei dire. -
Sistemai le varie scatole sulla bancherella cercando di mettere in risalto ciò che dovevo vendere. Mi era capitato del cioccolato bianco; a quell'ora iniziavo ad avere una certa fame nonostante avessi fatto ugualmente colazione.
Dovevo controllarmi; dovevo dare un freno a quell'impulso di mangiarmene la metà da solo senza pagare un centesimo. « Direi che va bene » , mi mossi portandomi davanti al banchetto, osservando come se fossi stato un cliente come avevo disposto il tutto.
Potevo ritenermi soddisfatto, credevo e pensavo di aver fatto un ottimo lavoro.
« E ora aspettiamo i clienti » , sfregai le mani l'una con l'altra. Tutto ciò che dovevo fare era attendere l'arrivo di qualcuno. Ero convinto che non sarebbe stata una passeggiata; complice anche la bella giornata, mi aspettavo l'arrivo di una marea di gente.