And All Things Will End.

Stava pensando a come farli a pezzi, e poi non avrebbe nemmeno avuto problemi a rivendere pezzi di cadaveri, c'erano persone talmente macabre, che pensavano che mangiando carne demoniaca, potevano acquisirne i poteri, e lei non si faceva molti scrupoli, quando c'era da salvarsi la pelle, se non fosse stata così opportunista nei secoli; di certo non sarebbe stata lì ora. sapeva bene che, il fatto che entrambi i demoni fossero in silenzio, non portava a nulla di buono, e la donna era molto più calma e pacata, eppure non la perdeva mai di vista con i suoi occhi di ghiaccio, probabilmente doveva tenere lei a freno il compagno. La tensione era palpabile, e si poteva tagliare con un coltello da quanto era pesante. L'uomo ruppe il pesante silenzio che si era appena creato, dove il suo cervello stava elaborando un piano, ma che le variabile non erano molto dalla sua parte; e la canzonò se era sicura della sua risposta, non se ne sarebbe andato, finchè non avesse ottenuto ciò che voleva, e non si fece attendere lo spettacolo, a cui lei non aveva voglia di presenziare. Quello che prima era un uomo, ora era un demone in tutte le sue fattezze, ed anche la donna si spogliò delle sue sembianze, diventando una creatura demoniaca, le cose si facevano decisamente complicate; due creature alate, alte circa due metri, nel suo negozio, che potevano metterlo a ferro e fuoco, con nulla, non faceva sembrare la situazione molto rosea, ma quello era niente in confronto a quando si ritrovò, ad essere spettatrice nel suo passato; non le ci volle tanto per capire che era stato il demone, e quello era il suo potere, e fu solo lui ad accompagnarla. Era a casa in Cornovaglia, molti anni prima, quando aveva scoperto da poco i suoi poteri, e a controllare un po' le sue premonizioni, e mentre si stava concentrando, Lucifero le era apparso a fianco, e quando gli aveva detto di aspettare, anzichè prendersela aveva riso, ma non una risata divertita, bensì di cattiveria, ed avevano parlato di affari tra inferno, ed anime da scambiare. La scena sparì, e si ritrovarono di nuovo nella sua libreria, le girava un po' la testa, non è che viaggiare nel tempo fosse così semplice, e poi la scombussolava, sebbene non fosse passato nemmeno un minuto, nel loro mondo; la demone era lì, che li aveva aspettati, ed ora si era avvicinata a loro, senza darle nessuna possibilità di fuga. Ormai non aveva più scampo, e sapevano chi era, e questa a Lucifero, non gliel'avrebbe fatta passare liscia... Appena l'avesse avuto sotto mano, gli avrebbe fatto vedere l'inferno vero e proprio, di una donna incazzata.
Verrò con voi, non ho motivo di rifiutarmi
Il suo tono era freddo, senza emozioni, semplicemente era seria in quella situazione.
In quel momento pensava solo a parlare a quattrocchi con il padrone degli inferi, e non finire uccisa da dei demoni. Entrambi tornarono umani, e lei almeno, in quel momento, tirò un sospiro di sollievo, aveva ancora un po' di vita davanti, e altro tempo, per pensare sul da farsi.

Appena aveva letto il messaggio di Vic, si era bloccata in mezzo alla strada, sopraffatta da quella notizia, che poteva essere lei, la strega che tanto stavano cercando da mesi, e in poco tempo si era fiondata in quella libreria, che già dal nome era un programma, e il suo compagno già stava cercando di mettere alle strette la donna, ma lei gli teneva testa, rimanendo vaga, senza mai esporsi, anche quando era arrivata lei, silenziosamente, questa aveva perso la testa, e continuava a negare l'evidenza. Conoscendo il demone, era stato molto bravo, sapeva quanto fosse una testa calda, e di tanto in tanto doveva trattenerlo nei suoi momenti, e proprio uccidere la persona che gli serviva non era il caso; si erano trasformati anche in creature demoniache, eppure Morgan non aveva desistito anche se sapeva che aveva ben poche speranze, fino ad usare l'ultima carta a disposizione di Vic: un bel viaggio nel tempo, con annessi gli effetti collaterali; lei guardava la scena in piedi, appoggiata ad uno scaffale, era un'osservatrice, pronta ad intervenire se qualcosa non andava per il verso giusto, scrutando la donna con i suoi occhi di ghiaccio, ma dopo il ritorno di lei e Vic da qualche suo ricordo, la sua espressione era cambiata, e sembrava molto più collaborativa. Di certo le aveva mostrato qualcosa, anzi qualcuno che ne richiedeva la presenza, ed ora non aveva più molte scuse per seguirle, e non aveva nemmeno voglia di sporcarsi i vestiti con il sangue, e dover ripulire, le era già toccato una volta, ed era un'esperienza che non voleva ripetere, soprattutto ora che era tornata umana.
No vengo anche io, è sempre bello fra un giro fra i parenti
Fece un piccolo ghigno, con l'occhiolino a Vicious, sapeva cosa intendeva, essendo uno lei una incarnazione dei vizi capitali, ora bastava partire per la loro meta. Prese sottobraccio la strega, così che non scappasse, potevano andare.

Si aspettava di trovare Lucifero dopo tutta la fatica che avevano fatto, per portare quella strega lì, e intanto erano tornati in sembianze di demoni, mentre ad accoglierli arrivava una bambina, che da come si comportò Vicious, per non parlare, significa che era pericolosa e potente, e solo quando poi le disse che era Lilith, capì il perchè di quel comportamento, non c'era di certo da scherzare con la figlia, del sovrano degli inferi. Un demone apparve portando via la strega, che non battè ciglio, come se lì fosse a suo agio, ed era strano che un'umana avesse quella reazione, di solito tutti volevano scappare, ma non ci prestò caso; il loro compito era stato svolto, ed ora non c'era altro che da aspettare.
Sono Christelle, la compagna di Vicious
mantenne un tono fermo, ma sentiva tutta l'aura della bambina, che quasi la sovrastava da quando era potente ed oscura, e non vedeva di allontanarsi da lei, che alle sue parole annuì in silenzio, mentre Lucifero, avvisava Lilith che potevano entrare. Morgan era seduta vicino a lui, e stavano chiacchierando e bevendo assieme, chi diamine era quella strega?!? E finalmente a Vicious era stata data la possibilità di essere un demone completo. Ci fu tutto il rito, parole antiche che non conosceva, prima di essere rispediti a casa, ora erano entrambi dei demoni, si poteva festeggiare quel loro successo, come sapevano fare solo loro.