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Wonderland

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    Con sollievo di Becker,lo Stregatto si voltò dall'altra parte.Lui si fermò,come faceva sempre quando era agitato,ad ammirare il cucù,la sua squisita fattura, la casetta con il tetto a V completa di ogni dettaglio, le statuine di due pastorelli che si spostavano quando usciva il cucù. Eh sì,era proprio un bell'orologio, una delizia da avere in salotto. Se non avesse fatto rumore,sarebbe stato perfetto secondo lui.
    Una volta rilassato,Becker potè accogliere il nuovo cliente con un sorriso sincero. Era servile perchè era stato spesso a corte e quando era invitato faceva una corsa da casa sua a palazzo. Arrivava affanato ma c'era sempre qualcosa da mangiare, per lui.
    E sarebbe stato in grado di fare affari se lo Stregatto fosse stato fermo.Mi scusi ma il mio gatto è un pò agitato,forse vuole mangiare.
    Passò davanti ad Alice e prese un dolcetto. Però in quel momento fu sorpreso dall'apparizione di una bella ragazza che lo sconcertò.
    Becker di solito si distraeva ogni due minuti ma nessuna bella ragazza e giovane come questa era entrata nel suo negozio.Buongiorno,signorina, la salutò,se vuole comprare un orologio aspetti che mi dedico a un altro cliente.Ecco,intanto,ehm,può dare dei coccantini al gatto.
    Sistemata la faccenda Becker potè di nuovo occuparsi dei suoi affari,gli venne anche in mente che lui stesso avrebbe potuto costruire un orologio ma che poi ci avrebbe messo troppo tempo e non aveva idee. Però sarebbe stata un'ottima pubblicità per il negozio, ci avrebbe pensato.



    Becker
     
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    Abbasso la regina capocciona fece Alice rivolta allo Stregatto in un sussurro che potesse essere udito solamente da lui. Alice nonostante fosse cresciuta aveva mantenuto quella sua infantilità e magari ingenuità di una volta. E ciò fece sorridere il gattone: quella ragazza era una perfetta abitante del Sottomondo proprio come lo era il Bianconiglio, la Regina Rossa ed egli stesso! Chissà, magari tramite un’incantesimo o chissà cosa poteva far si che lei vivesse per sempre in quel mondo! Il Cheshire Cat lo avrebbe fatto di sicuro per il suo interesse personale!, senza pensare se alla ragazza potesse o meno andarle bene...
    Mi scusi ma il mio gatto è un pò agitato,forse vuole mangiare fece Baker Io sono il gatto di nessuno!!! parlò il Cheshire Cat scendendo dall’orologio e strusciandosi prima ai piedi del cliente, il quale stizzito si staccò velocemente, e poi su di Alice. Insomma tutti i presenti ma non il Bianconiglio.
    Poco dopo entrò questa nuova cliente, che non aveva proprio l’aspetto di una cliente, e Alice fece una smorfia di disapprovazione nel vederla così “amichevole” con lo Stregatto, quasi ne fosse in qualche modo ingelosita...ma per non farlo vedere, le porse cordialmente il vassoio con i dolcetti al quale le sorridente rispose con un grazie piuttosto apatico. Buonsalve, come posso aiutarti? si riferì poi a Layra la quale non la degnó praticamente di uno sguardo, piuttosto si concentrò su quello che doveva essere il proprietario del negozio.
    ,se vuole comprare un orologio aspetti che mi dedico a un altro cliente.Ecco,intanto,ehm,può dare dei coccantini al gatto. Il ragazzo biondo proprietario del negozio si era rivolto a lei e quelle parole, ma ancor prima il suo modo di parlare, aveva subito catturato il suo interesse. Layra gli sorrise appena, e anche se da un sorriso apatico era stato pur sempre un sorriso! Poi voltandosi verso lo Cheshire Cat il suo sorriso divenne malizioso e solo il gatto e Alice poterono cogliere la sfaccettatura di quel sorriso. Il gattone miagolò stizzito e si posizionò dietro di Alice strusciandosi appena sulle sue gambe. Layra lo guardò di sbieco mentre il Bianconiglio riuscì a vendere l’orologio al cliente che uscì dal negozio abbastanza sconvolto.
    Li fa lei questi orologi? Layra si avvicinò al ragazzo e con voce atona e calma gli pose la domanda.
    Il gatto miagolò Troppo affollato questo negozio, non trovi Alice!? fece stiracchiandosi.
    Stregatto
     
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    Mentre vedeva Becker spiegare gli orologi come se fossero sue creature, pensò che anche lei voleva essere guardata come lui guardava le sue creazioni, e se mai nella sua vita le fosse capitato... E tornò alla realtà quando sentì battere l'ora di un cucù, che per lei era davvero kitsch, con dei pastorelli, per lei era assolutamente orribile, ma nel paese delle meraviglie, il gusto personale, era molto soggettivo, quindi, queste cose venivano vendute, ed anche tanto, tra un po' avrebbe visto un orologio che per suonare l'ora, decapitava teste, proprio perfetto per la Regina rossa. Poteva anche proporglielo più avanti, ma Becker era tutto preso dal cliente, e lo guardò un po' stranita quando disse il "SUO" gatto, di certo il diretto interessato non l'avrebbe presa bene, ne era sicura, ma ancora di più lo fu quando entrò la ragazza, e il Bianconiglio si aprì in un sorriso che non aveva mai visto; allora non era immune al fascino femminile, il che la fece molto pensare, visto che non aveva mai visto il suo amico da quel punto di vista, avendolo fin ad ora conosciuto, praticamente sempre in sembianze di coniglio. Intanto lo Stregatto sorrise alla sua battuta sulla Regina Rossa, prima che succedesse il finimondo, ed arrivasse alle sue orecchie la frase di Becker, e come aveva pensato anche lei, non ne fu affatto felice, anzi, la prese sul personale, e difatti si era stizzito, e prima andò a strusciarsi sul cliente, che si fece da parte subito, e poi da lei, che gli grattò dietro alle orecchie, era stata una brutta frase da dirgli, sapevano tutti quanto era egocentrico il gatto a strisce. Per fortuna la nuova cliente, aveva fatto passare quel momento, così che tutti fossero concentrati su di lei, e d'alto canto Layra, era l'apatia fatta persona, anche mentre sorrideva, e notò subito come fu malizioso quello rivolto allo Stregatto, chi diamine era quella ragazza, e perchè si comportava così con il suo amico?!? Odiava non sapere le cose, e il gattone cercò di stare lontano dalla ragazza bionda, strusciandosi sulle sue gambe, non doveva andarle a genio, per essere sempre vicino a lei, e continuava a notare come la biondina continuasse a fissare il gatto, e la cosa la metteva a disagio; ed appena il cliente uscì dal negozio, con il suo nuovo acquisto, sebbene un po' sconvolto da quella situazione. Lei prese la palla al balzo, quando lo Stregatto le disse che c'erano troppe persone; era una scusa perfetta per lasciare Becker e Layra da soli, e lei uscire a fare due parole con il felino, che le nascondeva anche troppe cose.
    Sì decisamente affollato, capo esco con lo Stregatto, che si calmi un po'
    Era una scusa perfetta, e fece l'occhiolino a Becker, prima di aspettare lo Stregatto, e chiudersi la porta alle spalle, sperava davvero che ci provasse con la biondina, forse aveva bisogno di un po' di apatia nella sua vita, visto che lui era sempre in ansia per il tempo.

    Alice
     
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    Se i gatti avessero i gomiti,Becker avrebbe dato una gomitata al Chesire Cat.Invece si posò un dito sulle labbra e fece "sst" anche se non era sicuro di quali erano i rapporti tra lui e la Regina Rossa,magari erano amici.Poco dopo entrò una ragazza molto carina a cui disse di curiosare in giro e lei gli sorrise. Riuscì a vendere l'orologio al soldato per poi risponderle:Bè,alcuni li ordino,altri li faccio io ma sono pochi perchè non ho la pazienza di costruirli. No,non ho pazienza comunque ho diversi contatti con gli orologiai della zona.
    Ho fatto questo piccolino però
    e ne indicò uno da polso con il cinturino arancione e il quadrante dorato.è in vendita e credo mi sia venuto bene. Ok,ciao, Alice, a dopo



    Becker
     
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    CHESHIRE CAT

    Alice acconsentì subito ad uscire dal negozio, forse perché era diventato troppo affollato -così come lo credeva il Cheshire Cat- o magari si era accorta di come Becker guardava la nuova arrivata, anche se non era proprio chiaro di come la guardasse. Cioè, non più di come avrebbe guardato una cliente mia vista, almeno quello era secondo lo Stregatto; ma in fondo un gatto che ne poteva sapere? Del resto ultimamente Kilian aveva vissuto più come gattone che come Demone...
    Scappiamo Alice. Qui sono tutti normali! fece il gatto una volta uscito dal negozio. Si riferiva alla ragazzetta appena entrata e al Bianconiglio, che a parte questa cosa del tempo, era tutto sommato una persona abbastanza sulla norma. Sul suo volto era comparso il solito sorrisone a trentadue denti, se i gatti ne possedevano trentadue! Ma tutto sommato...Non sono pazzo neppure io. La mia realtà è solo diversa dalla loro.. aggiunse subito dopo, e quante volte Alice aveva sentito dire ciò da quella bocca ambigua...
    Pian piano intanto il corpo del gatto stava scomparendo per poi ricomparire sopra i rami di un albero a pochi metri di distanza. È da un bel po che non ci si vede, Alice. Raccontami...Cosa hai fatto in tutti questi anni..? chiese, chiaramente notando che ella fosse cresciuta, e parecchio anche!
    Lui era praticamente rimasto sempre a Wonderland, gli piaceva questa vita da gatto in uno strambo mondo popolato da vari personaggi strambi che lui riusciva a manipolare o a farli rendere ancora più cretini di quanto già non fossero. Solo poche volte era tornato negli Inferi, il suo reale mondo...Cosa che nessun abitante di qui poteva sapere...Chiunque a Wonderland credeva che lo Cheshire Cat fosse originario di quel posto! Nessuno poteva sospettare o credere si trattasse invece di un Demone. Tranne Layra, la ragazzina appena entrata nel negozio degli orologi. Per quello preferiva starle alla larga!

    LAYRA


    Bè,alcuni li ordino,altri li faccio io ma sono pochi perchè non ho la pazienza di costruirli. No,non ho pazienza comunque ho diversi contatti con gli orologiai della zona.
    Ho fatto questo piccolino però
    rispose il Bianconiglio una volta che lo Stregatto e Alice se ne erano usciti dal suo negozio. E indicó a Layra un orologio da polso.è in vendita e credo mi sia venuto bene. aggiunse subito dopo tutto soddisfatto. Layra guardò distrattamente l’oggetto, per poi portare la sua attenzione sul commesso, con un’espressione abbastanza atona; tra l’altro lei di orologi non se ne intendeva minimamente! E neppure gli interessavano! Non lo so...Forse dovresti farne altri... disse atona sedendosi su di uno sgabellino che era lì vicino. Poi lo osservò attentamente. Il Bianconiglio era un bel ragazzo...ma soprattutto era un ragazzo! Un Mutaforma probabile, che assumeva quando voleva se sembianze di un paffutello coniglio bianco. Possibile che egli -e altri in quel mondo- non potevano sospettare che anche lo Stregatto non era proprio un gatto...?! Chissà, magari sarebbe stato interessante suggerirlo a Becker!! Ma al momento Layra preferì farsi i fatti suoi e non quelli dello Cheshire Cat. Tu ti trasformi in un coniglio, vero!? chiese assumendo un lieve sorrisino carino, volendosi dimostrare una ragazzina dolce e carina...
    Stregatto


    Edited by woozy. - 30/7/2018, 20:21
     
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    Lo Stregatto non aveva tanto capito del perchè era uscita, ed oltre ovviamente al sovraffollamento, voleva dare anche una chance a Becker con quella ragazza, e capiva perchè il gatto non aveva compreso questo, forse un felino non riusciva bene a capire le relazioni interpersonali, e poi ora che Becker era umano per lui era più facile, mentre per il gattone che manteneva la sua forma evanescente, era un po' diverso. Si ricordò dello shock, nel scoprire del Bianconiglio e della lepre, e per lei era stato un sollievo, sapere che almeno lo Stregatto era rimasto lo stesso, se avesse scoperto che anche lui si poteva trasformare, e non le aveva mai detto nulla si sarebbe arrabbiata parecchio, quindi si perse un po' a fantasticare di come fosse... Se aveva gli occhi di colore giallo, oppure manteneva anche da umano il suo sorriso, e difatti lo guardava cercandone i tratti, come un investigatore cerca indizi, e la frase che disse la fece ridere, di un riso sguaiato, parlare di normalità a Sottomondo era come dire che lei era bionda.
    Una normalità relativa
    Annuì, le piaceva quella definizione. Lì tutto era normale, ma a modo proprio, se fossero venuti sulla terra, avrebbero detto che erano loro quelli pazzi, e non il contrario, ma cosa poteva mai essere un coniglio che poteva trasformarsi in umano, e costruiva orologi, una lepre-pasticcera, ed un gatto con un sorriso da pubblicità di dentifrici, era tutto assolutamente normale per gli standard, delle paese delle meraviglie.
    Se venissi sulla terra, per te tutti saremmo matti
    Gli sorrise, non prendendosela per quella frase, ormai detta talmente tante volte, d'aver perso il conto, eppure la faceva tornare bambina, ogni volta che lo Stregatto gliela diceva, e la prima volta che era capitata lì, ed era stato proprio lui la sua prima conoscenza, e sembrava ormai un'eternità da quella famosa prima volta, e la domanda che le fu posta, cadde proprio a pennello, facendole scuotere la testa, ed arricciare le labbra, la sua vita era stata davvero noiosa in quegli anni, ed anzi era stata da talmente tanti psicologici e psichiatri, che ormai aveva perso il conto, ed anche dei numeri di telefono che aveva, con la convinzione che fosse stata sempre lei il problema nella sua testa e non gli altri.
    Non poi molto, l'unica concessione che mi hai fatto quando mi hai maledetto, è stata di riuscire almeno a diventare donna, e non rimanere una ragazzina
    Guardò verso i ramo dove si trovava in quel momento, non aveva un tono di voce seccato per quella sua condizione, dove ormai si era arresa all'evidenza, avendone trovato qualche lato positivo, sebbene le erano voluti davvero tanti anni per questo.
    Sono tornata dove sono nata, e ci ho vissuto un po' di tempo, e poi ho viaggiato, senza fermarmi mai, alla fine oltre a voi, non avevo nient'altro
    Tutti avevano una famiglia, degli amici; ma la sua era morta, e quelli che conoscevano vivevano in un altro mondo, la sua esistenza da matta, oltre che noiosa era anche triste.
    Invece tu? Mi pare che sei sempre uguale
    gli chiese sorridendo, come se la tristezza di poco prima fosse scomparsa, o per meglio dire ben nascosto, era una matta che soffriva anche di bipolarismo. Non poteva nemmeno immaginarsi chi aveva davanti in realtà...

    Alice
     
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    Non ho la pazienza per applicarmi, sono riuscito a fare questo solo grazie all'aiuto di un'amica comunque se vuoi te lo vendo. Becker trovava quella ragazza molto interessata all'orologio quindi le proponeva di venderglierlo. Perchè anche quella sua opera gli dava fastidio e non desiderava averla per molto in negozio.Ti faccio pure lo sconto in considerazione del tuo interessele disse con un sorriso.Sobbalzò alle sue parole successive e siccome non voleva apparire maleducato poteva però essere impegnato.
    Che carta vuoi come incarto ? Ce ne sono diversi. Ah,i miei autanti se ne vanno e devo fare tutto iosospirò alludendo anche alle domande scomode. Prese quindi la carta da sotto il bancone.
    Non lo porti in giro così,vero? Comunque assomiglio a un coniglio, suppongo che tu colga la somiglianzadisse Becker indicandosi i denti.Sono nato così e hai scoperto il mio piccolo segreto,suppongo tu sia figlia di indovini ma non ti preuoccupare, qui ti troverai bene.



    Becker
     
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    Oh se Alice sapesse che anche lui, il Cheshire Cat, poteva assumere delle sembianze umane!!! Chissà come l’avrebbe poi presa. E soprattutto, se sospettasse già qualcosa...Forse era per questo motivo che ora la stava guardando, quasi a volerlo studiare...Ma se si aspettava un ragazzo grassoccio -come lo era in forma animale- si sbagliava di grosso; Kilian era in caso l’esatto opposto!
    Se venissi sulla terra, per te tutti saremmo matti fece Alice sorridendogli, rivelando lo stesso sorriso da bambina che aveva avuto anni prima. Kilian sorrise ambiguamente, in effetti sulla terra non c’era mai stato; e dentro di se pensava agli Inferi, la sua reale casa. Voleva dirle “e aspetta di vedere l’inferno” ma si trattenne perché non voleva rivelarsi per quello che era davvero! Gli Inferi era un luogo tutto sommato orrendo, forse per questo che egli si era trovato un’altro posto in cui vivere, sicuramente mille volte migliore del suo posto originario! Ed in effetti non aveva mai pensato di provare a vedere come era la terra, ma adesso che la ragazza glielo aveva fatto notare, beh...probabilmente ben presto Kilian sarebbe andato in “trasferta” nel mondo in cui la moretta arrivava! Al momento comunque, si limitò a sorriderle ambiguamente.
    Il discorso poi si era spostato su di Alice, su dove o cosa avesse fatto Non poi molto, l'unica concessione che mi hai fatto quando mi hai maledetto, è stata di riuscire almeno a diventare donna, e non rimanere una ragazzina rispose però senza essere seccata. Lo Stregatto dal canto suo sbadigliò annoiato ed indifferente a tutto ciò. Sono tornata dove sono nata, e ci ho vissuto un po' di tempo, e poi ho viaggiato, senza fermarmi mai, alla fine oltre a voi, non avevo nient'altro continuò a parlare di sè rivelando poco o niente. Ma quello di cui il Demone aveva bisogno, era sentire quell’ultima frase...A quanto pareva Alice non era felice del suo mondo...Puoi vivere qui con noi pazzi Alice... miagolò scendendo poi dall’albero e avvicinandosi alle gambe della ragazza. Era forse una proposta?
    Invece tu? Mi pare che sei sempre uguale Alice cambiò poi discorso, portandolo su di lui. Sono solo sempre più matto, forse. O forse no...E chi lo sa...!!! rispose lui incamminandosi lentamente verso un sentiero che portava via dal negozio di Backer. Alice lo avrebbe seguito...?
    Stregatto





    Non ho la pazienza per applicarmi, sono riuscito a fare questo solo grazie all'aiuto di un'amica comunque se vuoi te lo vendo. fece Backer che da bravo venditore non si faceva scappare nessun affare; peccato però che Layra di orologi non ne avesse affatto bisogno. Declinò quindi l’offerta con un cenno del capo, sorridendo poi a malapena, giusto per non sembrare troppo scortese. Come Demone quella ragazzina era forse un po’ atipica...
    Ti faccio pure lo sconto in considerazione del tuo interesse aggiunse il Bianconiglio tenace abbozzando pure un sorrisone. Layra stava per confermare la sua risposta negativa ma il Mutaforma ripartì per la tangenziale senza Tevere conto il volere della biondina. Che carta vuoi come incarto ? Ce ne sono diversi. Ah,i miei autanti se ne vanno e devo fare tutto io continuò lui gioioso tirando fuori della carta regalo che a quanto pareva aveva scelto lui stesso, senza aspettare che la sua cliente (?) gli rispondesse con la sua preferenza. Non lo porti in giro così,vero? Comunque assomiglio a un coniglio, suppongo che tu colga la somiglianza fece poi mostrandole i denti Sono nato così e hai scoperto il mio piccolo segreto,suppongo tu sia figlia di indovini ma non ti preuoccupare, qui ti troverai bene.
    Non credo sia un segreto. Tutti qui sanno cosa sei...Bianconiglio! fece Layra con voce atona e tranquilla. Piu che altro sono figlia dell’inganno... fece mostrandogli un candido sorriso, e scoprendosi per quello che poteva essere...Non era da lei andare in giro a dire chi era, eppure con quel ragazzo lo fece subito. Devi fare attenzione a me aggiunse sbattendo gli occhi in maniera carina, qualsiasi cosa essa volesse dire, mentre i suoi capelli divennero verdi. Era apparsa lì come una Fata, l’Aura che emanava, il tutto, la facevano assomigliare ad una Fata (anche se non era detto che Backer sapesse cosa e com’era una Fata...), con i capelli di quel colore si accentuava solo la cosa. In pratica le mancavano solo le ali...
    Sorrise divertita Carta verde. Adoro il verde gli disse ormai rassegnata all’idea che doveva comprare quell’orologio...
    Layra


    Edited by woozy. - 10/8/2018, 21:35
     
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    La ragazza che si era interessata agli orologi, era ancora dentro al negozio, il che significava che Becker non l'aveva annoiata troppo, o non le aveva messo troppa ansia addosso, con il fatto di essere sempre di fretta, e la cosa la sorprese, probabilmente, fra un po' sarebbe capitato qualcosa di normale, visto che la pazzia nel paese delle meraviglie, era la normalità. Mentre parlava con lo Stregatto, lui si limitava ad ascoltarla, sorridendole ambiguamente, come sempre del resto, e indifferente come suo solito, difatti non era mai cambiato, ma gli aveva detto della maledizione, e che se non l'era presa, e la sua risposta era che aveva sbadigliato, e in quel momento, sentiva il sangue ribollirle per la rabbia, doveva fare sempre così, lei parlava seriamente, e lui rispondeva come se tutto e tutti fossero nulla per lui, e lei che aveva sperato che gli importasse qualcosa che lei era tornata.
    No, perchè la tua indifferenza, è ancora peggio di quella degli umani
    Si spostò di scatto quando si avvicinò alle sue gambe, e non ascoltò nemmeno la sua frase, perchè, a grandi passi, era già nel sentiero che riportava al negozio. Stupito gatto! Aveva le mani strette a pugno, e sentiva quanto le dava fastidio essere ignorata così da lui, no non poteva essere... Sapeva che aveva qualche problema nella sua testa, ma non poteva essersi affezionata allo Stregatto, in quella maniera.

    Alice
     
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    Layla sorrise appena alle sue parole e Becker la guardò affascinato. Non sapeva comunque se era naturalmente conquistato da lei o avesse fatto qualche incatesimo come la strega con cui il Cappellaio Matto aveva avuto una breve relazione.Le chiese che colore volesse la carta da regalo,convinto com'era che avesse bisogno di un orologio.
    Ah sì,certo perchè anche tu abiti quidisse annuendo alla sua osservazione.Era intento a cercare l'orologio giusto per lei quindi non aveva molto tempo come al solito.
    Figlia dell'inganno o no,che orologio vuoi? .Becker era distratto per dare il giusto peso alle parole della ragazza,in fondo tutti,qualunque fosse la loro inclinazione,avevano diritto a un orologio nel suo negozio.
    Infatti ti sto chiedendo dei tuoi gusti in fatto di orologile disse pazietemente pensando che volesse seplicemente la sua attenzione come cliente.I capelli di lei diventarono verdi e lui per un attimo si fermò guardandola affascinato.
    è strabiliante,in tutto il paese delle meraviglie non esiste nessuno in grado di fare una cosa simile!esclamò ammirato.Si vede che adori il verde,quindi per la carta siamo a postole disse soddisfatto prendedola dallo scaffale.
    Becker
     
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    A quanto pareva Beker aveva fatto colpo su Layra così come Layra aveva fatto colpo su di lui. Ma chissà chi due due era più orgoglioso da non ammettere tutto ciò. La Demone sicuramente non l’avrebbe mai ammesso.
    E comunque io non abito qui. Io abito molto lontano da qui. Questo posto...non è affatto casa mia disse quando il Bianconoglio si sbaglió dicendo che lei proveniva dal Paese delle Meraviglie. Ero venuta qui per lo Stregatto, dovevo dirgli una cosa, ma nel frattempo l’ho rimossa. E poi lui se ne è andato con quella ragazzetta dai capelli corvini! esclamò Layra un po’ adirata. Non perché era gelosa che lo Cheshire Cat se ne fosse andato via con un altra, ma perché non l’aveva calcolata, quando anche egli sapeva che si sarebbero dovuti incontrare. Sbuffò prendendo il regalo, magari a Jareth sarebbe piaciuto...o magari ad Anastasia..., e perché no, magari sarebbe piaciuto proprio a lei, tanto da spingerla ad indossarlo! Beh, grazie e arrivederci! esclamò lei voltandosi e uscendo velocemente dal negozio.
    Layra



    ROLE CONCLUSA

    Edited by woozy. - 23/10/2018, 17:42
     
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