Happy Jack!!

privata.

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    Le scuole avevano iniziato da una settimana e Mokuren era ben felice di essere ritornata fra i banchi di scuola dove pareva aver finalmente incontrato una ragazzina che non la riteneva strana o quant’altro. Durante il periodo estivo praticamente non si erano mai viste, l’amichetta e la sua famiglia erano tornati a casa dei nonni a New York e poi fra vacanze e altro non avevano avuto modo di stare insieme; per cui era più che normale che la McGraw non vedesse finalmente ora di rivederla!
    Quel pomeriggio, da momento che le giornate erano ancora belle, avrebbero dovuto approfittane per una bella gita al parco ma la ragazzina si era sentita male e sua madre l’aveva riportata a casa subito dopo la scuola. Mokuren invece ci andò lo stesso. Lei adorava la natura per cui non si sarebbe fatta abbattere dal fatto che la sua compagna non sarebbe potuta venire. Armata quindi di un buon spirito allegro e ovviamente accompagnata dal suo micione Semola, raggiunse il parco dove inizialmente si era accomodata sotto l’ombra di un piccolo albero, impiantato da un paio d’anni. Il gatto si sedette poco più in là pronto a schiacciare un pisolino, ma rimanendosene sempre all’erta. Semola per Mokuren, oltre ad essere il suo migliore amico, era anche un “baby-sitter” per lei, l’adulto che si occupava di lei quando non potevano esserci i suoi genitori, perché a lavoro. La famiglia McGraw, ignara di tutto quello che nascondeva quel mondo, aveva ugualmente percepito che sia che la loro figlioletta (adottata) che quel micio avevano qualcosa di magico. E sapevano che Semola si sarebbe occupata di Ren a qualsiasi costo!
    La piccola si alzò improvvisamente e si incamminò spedita verso una direzione, dove dei bambini stavano “giocando” a strappare dei rametti di uno dei piccoli alberelli. Semola alzò lo sguardo su di lei e prontamente si fece al suo fianco. Meow si fece sentire a gran voce No Semola! Quei ragazzi la devono finire! esclamò leggermente adirata e (forse) comprendendo cosa il suo gatto le avesse detto. La ragazzina si era avvicinata dunque ai tre ragazzi che dovevano avere sui quindici anni. Incrociò le braccia, sbattendo poi i piedi a terra. Smettetela! Vi piacerebbe che qualcuno vi strappasse i capelli!? esclamò con lo sguardo aggrottato e i tre si voltarono a guardarla. Mocciosetta, fatti gli affari tuoi! fece uno di loro, mentre un’altro E poi cosa vuoi che senta. È solo un albero! esclamò aggressivo. ce n'est pas juste un arbre! esclamò la bimba in francese, dicendo che non era solo un albero, ma probabilmente esclamazione che non capì nessuno di loro. Il terzo ragazzino, meno loquace, si avvicinò a lei spingendola, e Semola gli soffiò dietro aggredendolo ad una gamba. Peccato però che gli altri due amichetti erano pronti ad aggredire anche loro la bambina...
    Mokuren


    Edited by woozy. - 13/9/2018, 20:22
     
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    Il mio enochiano migliorava giorno dopo giorno, ed io ero ben felice di impararlo. Emily mi aiutava a prendere confidenza con i miei poteri... grazie a un bel po di pratica. La mia curiosità di scoprire cose nuove e diverse... cresceva sempre di più, quasi fosse un bisogno irrefrenabile e ardente. Quella voce sembrava sparita, ma il mio riflesso nello specchio non cambiava. Emily stava pensando di iscrivermi a scuola, per darmi la possibilità di fare un po di amicizia e magari prendere confidenza con il mondo che mi circondava. Infatti molto del mio tempo lo passavo in casa, a disegnare e a leggere un gran numero di libri. In verità erano letture che non si addicevano ad un bambino, eppure riuscivo a comprendere il loro significato. Come conoscevo certe cose?!.. o meglio come riuscivo ad impararle così in fretta?! Dean mi restava accanto con sguardo sempre attento, e non so perché ma c'era una sorta di tensione tra di noi. Lui forse non lo dava a vedere, ma io lo percepivo... e non capivo il perché di tale "distacco"!! Cercavo di fare il bravo e di ascoltarli, senza fare troppi capricci. Eppure non bastava... perché?! Cosa c'era che in me non andava?! Tutto questo non faceva altro che rendermi triste e pieno di rabbia, che però finivo per non mostrare. Quasi ci fossero due Jack... due differenti personalità che spingevano per avere la supremazia. Al momento quello riflesso nello specchio non era sufficientemente forte per contrastare l'altro, e di questo ne ero sollevato... perché avevo paura di lui!!
    Emily era uscita per un paio d'ore, e Dean stava per portarmi al parco. Dopo la prima volta non ero così entusiasta di tornarci, ma non feci storie e seguì Dean con un bel sorriso. Una volta li mi ritrovai a giocare da solo, e tentai di accettarlo. Finché non sentì una voce esclamare Smettetela! Vi piacerebbe che qualcuno vi strappasse i capelli!? Mi voltai, per capire da quale direzione provenisse... ed infine la vidi!! Una bambina dai lunghi capelli, stava rimproverando un gruppetto di ragazzini che si divertivano a tormentare un albero. Nessuno doveva far del male alla natura, visto quanto fosse importante... e chi non lo comprendeva era uno stupido!! Mi alzai quasi rabbioso ehii... lasciatela stare!! Esclamai correndo verso di loro, prima che se la prendessero con la bambina e il suo gatto. Tu... non ti intromettere!! Affermò il più grosso, spingendomi. Loro erano in tre e ben più alti di me... ma io non mi feci scoraggiare guardate... è arrivato l'eroe!! Risero in coro. I miei occhi si illuminarono d'oro, mentre un'onda di energia veniva rilasciata dal mio corpo. Essa era visibilmente intensa, e finì per colpire quei tre teppisti... facendoli cadere a terra. Chiusi le mani a pugno chiedetegli scusa!! Intimai nervosamente e lo parvero non sentirci, così li alzai in aria scusaci!! Scusaci!! Ripeterono più e più volte, guardando prima la bambina e poi l'albero. Desideravo metterli a terra, ma una parte di me li voleva morti. E non sentivo neanche un briciolo di coscienza, anzi mi stava piacendo. Fallo!! Di nuovo quella voce fallo!! No!! Gli risposi mentalmente e con coraggio. Li lasciai scendere a terra con una certa cautela presto... andiamocene!! Quel bambino è un mostro!! L'ultima parola mi fece fermare il cuore e il respiro, sembravo paralizzato. Ma cos'era un mostro?! La mia mente lo associava a qualcosa di orribile. Quindi lo ero davvero?! Guardai la bambina e il suo gatto stai... state bene?! Il mio sguardo si fece triste io non volevo... ammisi terribilmente dispiaciuto. Adesso anche lei mi avrebbe visto come un mostro?!
    Jack Thompson
     
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    Non è che Dean non si fidasse di Jack, era solo che trovava la sua parte demoniaca un grosso problema. Al momento la parte angelica era sicuramente in netto vantaggio, e poi a guardarlo era davvero adorabile; ma il cacciatore sapeva bene che il Demone che c’era in lui poteva saltare fuori da un momento all’altro. E non sarebbe stato affatto piacevole, specie se nel frattempo lui ed Emily si erano affezionati a lui. Questo pensiero tormentava il ragazzo, ma bastava la presenza del suo Angelo a rassicurarlo...
    Su Jack, andiamo a farci una passeggiata! disse Dean un pomeriggio, portando il bambino al parco, luogo ideale per i ragazzini della sua età, sperando di farlo contento e soprattutto fargli capire che la brutta esperienza avuta precedentemente era stato solo un caso isolato. E che conoscere bambini della sua età gli avrebbe fatto bene.
    Così ecco che lo lasció andare, mentre egli si sedette su di una panchina a leggere dei fascicoli che Bobby gli aveva spedito.
    Al parco una bella bimba chiamata Mokuren stava cercando di difendere un povero alberello da dai mocciosi, e Jack fu da subito attirato dalla sua voce infuriata e dolce allo stesso tempo. ehii... lasciatela stare!! esclamò Jack correndo verso di loro. Tu... non ti intromettere!! esclamò subito il ragazzetto più grosso ed in effetti Jack al suo confronto sembrava come il rametto dell’alberello. Eppure Jack non si fece intimidire ne scoraggiare guardate... è arrivato l'eroe!! e giù risate a non finire, ma ovviamente non da parte di Ren. Poi improvvisamente qualcosa di inspiegabile successe: i tre ragazzini caddero all’unisono come se una specie d’onda d’urto (leggera) lì avesse investiti.
    chiedetegli scusa!! esclamò poi alzandogli in aria, scusaci!! Scusaci!! fecero i ragazzini, mentre Semola osservava il tutto con occhi severi e attenti. Quel ragazzino era per metà Angelo, lo poteva capire dal momento che anch’egli era Angelo per metà. Ma non avrebbe dovuto usare i suoi poteri così, davanti a degli sconosciuti. Era stato uno sprovveduto e uno stolto.
    Intanto i bambini scapparono via presto... andiamocene!! Quel bambino è un mostro!! già quel bambino non avrebbe dovuto mostrare i suoi poteri; e dov era l’adulto che doveva essere con lui...? Dean, l’adulto che doveva essere con lui, in quel momento era al telefono con Bobby per chiedergli delle delucidazioni e per quel motivo non si era accorto di nulla.
    stai... state bene?! io non volevo... chiese Jack avvicinandosi alla ragazzina la quale aveva assistito alla scena con occhi completamente sbarrati. Semola si mise davanti a Mokuren, in maniera da mettersi fra lei e quel mezzo Angelo. Come ci sei riuscito!? gli chiese assumendo un’espressione stupita e curiosa e piena di bontà. No, quello non era uno sguardo di chi lo considerava un mostro. Ma poi, ehi, era come lei, in grado di fare qualche “magia”! Ren gli sorrise, aspettando che lui le parlasse e stessa cosa valeva per il gattone. Cosa avrebbe detto quel mezzo Angelo?
    Jensen Mokuren


    Edited by woozy. - 19/9/2018, 18:27
     
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    Tu non sei un mostro... Jack!! Mamma?! Stavo forse sognando?! Sicuramente!!
    Mi trovavo sulle sponde di un lago, in mezzo a tanto verde. Il sole scaldava il mio viso, mentre un senso di pace e tranquillità mi avvolgeva ...non lasciare che qualcuno ti dica chi devi essere!! Il mio sguardo la cercava, senza sosta dove sei?! La mia voce tornò indietro più volte, come un'eco... finché un calore intenso mi accarezzò la spalla sarai una persona eccezionale, Jack!! Mi voltai, incontrando il suo dolce sguardo Mamma!! La abbracciai affettuosamente, stringendola a me. Piansi dalla gioia, mentre ella svaniva lentamente aspetta!! Non te ne andare... la implorai sarò sempre vicina a te!! Sorrisi, accogliendo quelle parole nel mio cuore. Nel frattempo il cielo si fece grigio ma cosa?! Gli alberi diventarono spogli e privi di vita, mentre uno stormo di corvi attraversò il lago... rendendolo agitato. Ero confuso... perché niente pareva aver senso!! La felicità provata si era trasformata in paura, soprattutto quando vidi Emily e Dean distesi a terra... immobili!! Corsi in loro aiuto, ma qualcuno mi afferrò saldamente... impedendomi di raggiungerli lasciami!! Gli intimai con coraggio. I miei occhi erano così simili ai suoi, eppure non sentivo alcuna affinità con quello sguardo che cosa gli hai fatto?! Ero arrabbiato... molto arrabbiato la domanda giusta è... che cosa gli hai fatto tu, Jack?! Lo spinsi a terra, con una forza che non sapevo di avere non potrei mai fargli del male!! Promisi con certezza ...tu no!! Ma io si!! Lui parlava come se fossimo la stessa persona... ma lo eravamo d'avvero?!


    Perché stavo ricordando tutto ciò?! Che senso aveva?! Mi sentivo troppo piccolo e inesperto, per dimostrare qualcosa... perfino a me stesso. Eppure sapevo che nessuno, -a parte me-... poteva scegliere da che parte stare. Ne mio padre, e ne tantomeno quel riflesso nello specchio. Credo che la parola più giusta sia... demone!! Allora c'era veramente qualcosa di oscuro, in me?! Forse!! Potevo gestirlo?! Non lo sapevo ancora. Al momento avevo combinato un bel guaio, e nessuno si era prodigato nel riprendermi. Sapevo di dover dire la verità a Dean, ma lui mi avrebbe sicuramente sgridato... e si sa che nessun bambino ama essere rimproverato. Quindi qual'era la cosa giusta da fare?! Non lo sapevo con certezza, eppure sentivo di meritarmi una punizione... perché quello che avevo fatto era sbagliato!! Una parte di me diceva così, ma l'altra no... che confusione. Come ci sei riuscito!? Io... non lo so... risposi sinceramente, alzando lo sguardo. È qualcosa che sento... cercai di spiegarlo, senza riuscirci. La bambina sembrava non aver paura, di me... al contrario il suo gatto pareva giudicarmi. Mi sa che non gli sto simpatico... ammisi con voce affranta, indicando il micio in verità... credo di non stare simpatico a nessuno!! Aggiunsi quasi tristemente. Sai... non ho mai visto un albero così bello!! Mi avvicinai ad esso, accarezzando la sua corteccia. La sentivo ruvida, sotto la mia piccola mano... io sono Jack!! Mi presentai, sfoggiando un bel sorriso.
    Jack Thompson
     
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    Come Jack non sapeva bene cosa egli fosse -e se dentro di sè c’era qualcosa di oscuro- neppure Mokuren conosceva la verità su se stessa perché sia i suoi genitori (adottivi) che il suo gatto Semola non ritenevano che la bimba fosse pronta per scoprire la verità. Mokuren ovviamente sapeva di possedere un dono perché era consapevole che le piante e pure il suo micio rosso, capivano quello che ella diceva e allo stesso tempo ella capiva le piante e Semola. Però credeva semplicemente d’essere una bambina fortunata, nulla di più e per il momento era perfetto così.
    Io... non lo so... rispose il bambino quando la piccola Ren gli chiese come era riuscito a fare quello che aveva fatto. È qualcosa che sento... pronunciò le stesse parole che si diceva anche lei ogni volta che si chiedeva come mai le piante la capivano e lei capiva loro. C’era qualcosa dentro di lei che non riusciva a spiegarsi ma che la faceva stare bene e che tutto sommato era tutto normale per lei. Sapeva che gli altri bambini non erano in grado di far crescere le piante ad esempio, e nemmeno capivano quando Semola miagolava, e sapeva quindi di essere speciale. Quindi anche quel bambino era speciale; proprio come lei.
    Sul volto della piccola sbucò un sorriso enorme di una che aveva appena ricevuto delle caramelle in dono; quella era sicuramente la prima volta che conosceva qualcuno speciale come lei. Mi sa che non gli sto simpatico... ammise affranto Jack indicandole il gatto, e Ren guardó per un’attimo Semola. Oh non badare a lui..., è sempre critico! esclamò lei facendo spallucce e facendo cenno al gatto di lasciarlo in pace; finalmente Mokuren aveva trovato qualcuno come lei! Semola non poteva fare il guastafeste! E non lo avrebbe fatto visto che aveva percepito cosa egli fosse, un mezzo Angelo (però quello che lo preoccupava era l’altra sua metà, demoniaca).
    in verità... credo di non stare simpatico a nessuno!! fece poco dopo con un velo di tristezza attorno. Ma che dici!! A me stai simpatico ad esempio!! esclamò felice la bambina Tanto così! aggiunse aprendo le braccia più che poteva.
    Sai... non ho mai visto un albero così bello!! disse Jack avvicinandosi all’albero e accarezzandolo dolcemente. io sono Jack!! finì presentandosi e non si capiva se la presentazione fosse per l’albero o per Mokuren, almeno quello pensava ora la ragazzina; per questo motivo ella presentó a Jack prima l’albero e poi se stessa. Lui è un tiglio e ha appena due anni fece quindi avvicinandosi anch’essa all’arbusto e appoggiando le sue delicate mani sulla sua corteccia. Io invece sono Mokuren fece con un tenero accento francese E il gattone lì, si chiama Semola! terminò così le presentazioni, sorridendo dolcemente, mentre il gatto si avvicinó loro. Miagoló un siete entrambi speciali, ma deve mantenere il segreto, come tu manterrai il tuo, praticamente Semola si stava fidando di Jack, perché la parte angelica era molto più forte della parte demoniaca; in più, il ragazzo che era con lui era Dean Winchester, un cacciatore/Guardiano tra i più famosi. Per cui Jack era una creatura “buona”.
    Mokuren sospirò felice Sai mantenere un segreto? gli chiese e come risposta ottenne un sì deciso e sincero. Per questo motivo il suo sorriso si fece ancora più grande. Stai a vedere! esclamò intimandolo a seguirla, fino a due metri più in là dove si sedette a terra, intimando di fare ciò anche a Jack, e con il dito indice toccó il fiore che stava lì sul praticello; esso improvvisamente si fece sempre più grande. Ren guardò il ragazzino e gli sorrise, poi riguardó il fiore e lo fece tornare ale sue sembianze naturali. Anche io sono speciale come te!!! esclamò infine senza mai perdere il sorriso.
    Mokuren Semola
     
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    Sicuramente uno sguardo più attento avrebbe notato che la piccola, dai lunghi capelli castani non era poi così apparentemente normale, anzi. Giustamente non era il mio caso, perché a malapena iniziavo a conoscere me stesso!! Però lei sembrava così gentile e piena di energia... una dose irresistibile per un bimbo come me. Le sue guance accolsero un sorriso talmente contagioso da farmi sentire stranamente bene... ma era un bene diverso da quello che sentivo normalmente, cioè quando stavo insieme a Emily e Dean. Il tutto fu talmente nuovo che le mie guance assunsero un colorito puramente rossastro, che andai immediatamente a nascondere. Il fattore timidezza era qualcosa di assolutamente nuovo -per me-.
    Oh non badare a lui..., è sempre critico!! Abbozzai un sorriso lievemente divertito, mentre rivolgevo uno sguardo veloce al micio. Cercavo di non darlo a vedere, ma quel gatto sembrava scrutarmi dall'interno e perfino io iniziavo a sentire -in lui- qualcosa di molto simile alla mia essenza... -almeno in parte-. Lo stesso succedeva con Emily, visto che lei è un Angelo... e la sua essenza riconosceva la mia come qualcosa di non "tossico", anzi di quasi "famigliare".
    A me stai simpatico ad esempio!! Tanto così!! Sorrisi felicemente, apprezzando il gesto grazie... riuscì a malapena a dire, con un velo di timidezza. La guardai accarezzare quel tiglio con una dolcezza infinita, mentre ripetevo mentalmente il nome Mokuren!! Mi sembrava il nome più bello che avessi mai sentito, in più il suo accento francese mi colpì particolarmente. Semola! Ripetei educato, mentre chinavo leggermente il capo in segno di rispetto. Lui miagolò, come se volesse dire qualcosa ma giustamente io non lo capì. Sai mantenere un segreto?! Annuì con un sorriso sincero. Probabilmente Mokuren era in qualche modo speciale, ma chissà cos'era in grado in fare? Stai a vedere!! La seguì con una certa curiosità, sedendomi sul comodo prato. La osservai con una certa ammirazione, mentre toccava un tiepido fiore wow!! Esclamai stupito. Finalmente potevo smetterla di sentirmi escluso o peggio ancora emarginato anche io sono speciale come te!! Il mio volto non poté nascondere la felicità. Mi pare incredibile!! Affermai con occhi pieni di meraviglia. Mi sdraiai comodamente sul prato, e Mokuren fece lo stesso mentre Semola gli si sedette accanto. Restammo a chiacchierare per una buona mezz'ora, osservando l'azzurro del cielo. Scoprì il colore preferito di Mokuren, o meglio la tonalità che amava di più. Alla fine proposi ti andrebbe di giocare a Nascondino?! Sorrisi allegro, mentre ricordavo di quella volta dove Dean mi aveva insegnato questo fantastico gioco. Mokuren fu ben felice di accettare conto io!! Affermai tutta entusiasta, mentre sceglievo un albero dove posarmi. Dopo aver contato -lentamente-, iniziai la ricerca... tentando di individuare i posti migliori o meno probabili. Il parco non era molto grande, ma Mokuren si era nascosta -apparentemente- bene. Spostai un grosso ramo, pensando di averla trovata ma mi sbagliavo tana per Jack!! Sorrisi divertito, applaudendo... ma Semola?! Pensai quasi preoccupato, osservando il fatto che non fosse vicino a lei. Mokuren fece spallucce, quasi intuendo il mio pensiero... probabilmente mi si leggeva in faccia che cercavo Semola. Improvvisamente sentì miagolare, proprio sopra la mia testa. Alzai lo sguardo e lo vidi seduto tranquillamente su un ramo trovato!! Dissi con tono pacato, facendo segno a Mokuren di avvicinarsi. Lei gli disse di scendere immediatamente, ma lui parve non ascoltarla e anzi salì ancora più in alto. Non ti preoccupare... vado io ammisi gentile, senza sapere bene come fare -ma questo non lo diedi affatto a vedere-. In verità sembrava che Semola volesse mettermi alla prova... ma per cosa?! Era un gatto!! Salire non fu affatto difficile, perché sono magrolino e piuttosto agile. Mi facevo spazio tra le foglie, poggiando i piedi sui rami portanti. Semola!! Lo chiamai gentile vieni... sorrisi, aprendo la giacca così che potesse entrare in essa... come un cucciolo di canguro nel marsupio della mamma. Il gatto sembrava titubante, o meglio i suoi occhi non facevano altro che scrutarmi e probabilmente giudicarmi. Ma perché facevo questo effetto?! Cos'è che non andava in me?! Presi un bel respiro fidati!! Affermai sincero, guardandolo. Bastò un attimo e il micio saltò dentro la mia giacca bravo!! Lo accarezzai dolcemente, tenendolo stretto. Tornai a scendere piano, senza -fortunatamente- cadere. A quanto pare possedere un "dono" non è tutto, infatti le buone azioni vengono da qualcosa che è dentro di noi... qualcosa che desideriamo dimostrare perché è giusto così!! Forse era proprio questo che Semola desiderava farmi capire, o meglio insegnarmi... ma non era un gatto?!
    Lasciai che Mokuren lo riprendesse tra le sue braccia. Sorrisi carinamente, mentre mi sentí chiamare Jack!!... era Dean!!
    Jack Thompson
     
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    Semola! fece educatamente il bambino nominando il nome appena sentito, e solamente quello del gattone, non della bimba, chiaro segno di rispetto che egli stava portando al micio.
    Mi pare incredibile!! esclamò Jack dopo aver visto la magia di Mokuren, ma più che altro dopo aver capito di non essere il solo a fare cose strane, cose speciali...
    I due bambini poi si sdraiarono sul prato ed iniziarono a chiacchierare del più e del meno, mentre Semola ne approfittó per schiacciare un pisolino. Jack poi propose di giocare a nascondino, e anche se in due era un fa abbastanza riduttivo, Ren accettò con un candido sorriso stampato sulle labbra, mentre Semola sbadigliava e andava a posizionarsi sopra un ramo di un albero lì vicino. conto io!! esclamò Jack e Mokuren fu ben felice di udire quelle sue paroline dal momento che ella preferiva di gran lunga nascondersi, che contare. Contare era noioso infatti, nascondersi era avventuroso! La piccola individuò subito un bel nascondiglio semplicemente mescolandosi ad un gruppo di bambini che giocavano poco più in là, mentre Jack iniziava poi a cercarla guardando su ogni punto in cui era presente o una pianta o un albero, supponendo quindi che ella si fosse nascosta grazie a delle piante; ed invece la Fatina si era fatta più furba e si era mescolata a degli umani tana per Jack!! esclamò entusiasta mentre il suo nuovo amichetto applaudì sorridente, seguito poi a cercare con lo sguardo Semola, il quale pareva essere scomparso dalla loro vista. Ren non se ne preoccupava più di tanto, anzi non se ne preoccupava affatto, in fondo sapeva benissimo che quel gattone non l’avrebbe mai persa di vista, quindi era sicuramente lì nei paraggi. Infatti ecco che poco dopo Semola miagolò rivelandosi sopra alle teste dei due bambini. trovato!! esclamò Jack pacato mentre Ren gli fece cenno di scendere. Semola non fare i capricci, scendi subito! fece la ragazzina puntando i piedi per terra quando capì che il gatto di ascoltarla non ne aveva nessunissima voglia. Non ti preoccupare... vado io esordì allora Jack iniziando ad arrampicarsi sull’albero Fai attenzione! asserì Ren guardando poi storto Semola; perché faceva così? Faceva così perché voleva capire fino a dove quel mezzo Angelo si sarebbe spinto. E per questo motivo Semola invece che scendere salì su due rami più in alto. Semola!! lo chiamó con dolcezza vieni... sorrise, ma quello che colpì Semola non era la dolcezza e la gentilezza esteriore che Jack mostrava, ma quella interiore. Dentro di sè il bimbo era felice, gentile e per nulla adirato nel vedere un gatto disubbidiente. In pratica la sua parte demoniaca doveva essere piuttosto assorbita, del resto era forse grazie a quel Winchester?
    Prova superata: Semola quindi finì in braccio a Jack che lo riportò a terra dove poi venne preso fra le braccia da Mokuren Che accipicchia ti è preso? Scemo di un Semola! lo sgridò prendendolo con le due mani e agitandolo leggermente; ne seguì un miagolio che diceva volevo giocare pure io e il discorso terminò lì.
    Jack!! due secondi più tardi il ragazzo seduto alla panchina si era alzato e aveva raggiunto il ragazzino. Saluta i tuoi amichetti esordì facendo un cenno con la testa a mo di saluto ai due, e le guance di Ren si accesero di un gioioso colorito più scuro, mentre pensava che quel tipo lì fosse proprio un bell’uomo, e scambiandolo per il padre di Jack. Bel signore padre di Jack...Grazie per avermi fatto giocare con suo figlio! esclamò facendogli anche un inchino, mentre il volto di Dean si contorceva in una smorfia assurda di uno che era stato preso alla sprovvista. No, beh...io... esclamò quindi senza trovare le parole adatta da dire, ma del resto che senso aveva dire ad una bambina che si stava sbagliando, che egli non era affatto padre etc etc...Fece quindi spallucce e fece cenno a Jack di seguirlo, mentre Semola miagolava un il bell’uomo non è suo padre a Mokuren che quindi comprese e si apprestò poi a salutare il suo nuovo amico, sperando di rivederlo ancora Ciao Jack! Se mi cerchi io sono spesso qui!!! esclamò tutta eccitata poi salutando i due con un vigoroso cenno di mano.
    Dean e Jack salirono sull’Impala la quale sfrecciò in una direzione che il bambino riconobbe subito -e stranamente- come sbagliata. No, non stiamo già rientrando, ti porto a fare un altro bel gioco! esclamò Dean, anche se “gioco” non era proprio la parola più adatta a quello che dovevano fare...Mezzoretta fa il cacciatore aveva ricevuto una chiamata da Singer che lo informava che un Licantropo aveva appena fatto strage di una famiglia e ora si nascondeva nella foresta lì vicina. Era un Licantropo inesperto, stando alle parole del vecchio Bobby, per cui un gioco da ragazzi e per questo il Winchester pensò subito che era l’occasione perfetta per portarsi dietro anche Jack, per fargli provare l’ebrezza della “caccia”.
    Si fermarono così nella prossimità della foresta, Dean prese le armi che gli servivano e poi si voltó verso Jack. Ti va di venire a caccia con me!? C’è un cattivone lì dentro che va fermato! gli disse poggiando le sue mani sulle sue spalle. Però promettimi una cosa, se le cose vedi che si mettono male, fai quel tuo trucchetto che hai fatto mentre giocavamo a nascondino, e teletrasportati quindi subito a casa! gli disse guardandolo con sguardo serio e senza mai distoglierlo da lui. Me lo prometti?. Jack sembrava entusiasta di questo gioco e promise quindi al cacciatore quanto voleva sentirsi dire, e l’attimo successivo eccoli entrare nella foresta dove Dean tese le orecchie per captare ogni singola cosa. Stammi vicino e...Senti qualcosa di strano!? Qualcosa che non va? gli domandò. Voleva che Jack provasse a concentrasi e come Angelo se magari riusciva a captare qualcosa di anomalo dentro la foresta...
    Mokuren Semola Dean


    Edited by woozy. - 18/10/2018, 18:15
     
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    Ne Dean, ne tantomeno Jack si accorsero di una presenza nascosta. Una ragazza, Claire restava nell'ombra... attenta a non destare sospetti...

    Ciao Mokuren!! Sorrisi timidamente. Ciao Jack! Se mi cerchi io sono spesso qui!!! Annuì felice... tornerò!! Promisi allegro, per poi seguire Dean fin dentro l'impala, rivolgendo un'ultimo sguardo al parco. Come seconda volta non era andata poi così male... potevo dire di essermi fatto un'amica!!
    Alzai lo sguardo più volte, incontrandomi con una strada alquanto sconosciuta... ma dove eravamo?! Pensai leggermente confuso. No, non stiamo già rientrando, ti porto a fare un altro bel gioco! Stranamente avevo l'impressione che di "gioco" proprio non si trattasse, ma preferì annuire con una certa tranquillità. Dean fermò l'impala in prossimità di una foresta... Ti va di venire a caccia con me!? Caccia?! Ripetei mentalmente. Avevo solo 10 anni!! Ma potevo essere all'altezza?! Lo sguardo del cacciatore si fece più serio, quasi volesse fidarsi di un mezzo Angelo. Lui era rimasto sempre "sull'attenti", eppure questa volta pareva diverso. Certamente non era mia intenzione deluderlo, anzi apparì entusiasta. Così dopo averlo ascoltato -attentamente-, gli promisi ciò che voleva sentirsi dire... ma in cuor mio sapevo che avrei disubbidito. Volevo bene a Dean, e non avrei mai permesso che gli capitasse qualcosa di brutto. Stammi vicino e...Senti qualcosa di strano!? Qualcosa che non va? Non sapevo che cosa rispondere, la foresta era ricca di suoni. Sembra tutto tranquillo... ammisi sincero. Dean si fece due passi più avanti, analizzando alcune impronte. Avevamo a che fare con un cane, o forse un lupo?! Ma perché dargli la caccia?! Improvvisamente qualcosa di caldo iniziò a premere lungo la mia schiena. Mi voltai appena, incontrando uno sguardo spaventato. La figura era quasi mastodontica, sicuramente per un bambino lo era... eppure non provai timore, perché?! I miei occhi brillarono d'oro, mentre scrutavo la sua anima. Vidi dolore e sangue... ma vidi anche un uomo estremamente pentito!! Un uomo sopraffatto dagli istinti, e che non controllava la sua "condizione". La sua indole restava mascherata dalla rabbia... eppure percepivo quanto fosse benevola. Il tutto era durato che qualche secondo, ma poteva bastare. La belva ringhiò improvvisamente ...Dean!! No!! Lo implorai affinché abbassasse l'arma. Un cattivo non deve essere per forza un mostro!! Tentai di farlo ragionare, e senza accorgermene finì per parlare di me. Nel frattempo un secondo lupo ci colse di sorpresa. Il tutto successe così in fretta che non riuscì a capirci nulla. La belva attaccò il cacciatore che fu pronto a difendersi, mentre il primo lupo... quello buono era letteralmente scomparso. Dean mi urlava di fuggire, ma io era come se non lo sentissi... infatti scelsi di colpire la creatura con diverse pietre, affinché si allontanasse da Dean. Il piano funzionò talmente bene, che un secondo dopo mi ritrovai a correre nel bosco... mentre la creatura mi inseguiva. Mi fermai a causa di un piccolo strapiombo, mentre il lupo avanzava famelico. Deglutì a fatica, osservando l'animale. Sentivo la paura mordermi il respiro!! Ma fortunatamente, l'istante successivo... il lupo -quello buono-, mi salvò la vita combattendo contro l'altro. La creatura malvagia venne raggiunta da un colpo di pistola, e dopo aver rantolato si accasciò morente. Dean comparve, e il lupo -dall'indole benevola- lo ringraziò piegando il muso. Grazie... dissi a mia volta sincero, accarezzando quell'enorme creatura. Se non era per quel lupo, e per Dean... credo che mi sarei fatto molto male. Eppure da tanto "trambusto" avevo imparato qualcosa di molto importante... mai giudicare dalle apparenze!! A quanto pare perfino Dean, sembrava aver colto tale insegnamento. Il lupo tornò nella foresta... scusa, Dean!! Dissi mortificato, riconoscendo di aver infranto una promessa... ma l'avevo fatto a fin di bene. Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi, perché credevo che fosse arrabbiato... invece le sue braccia mi strinsero affettuose. Ti voglio bene!! Lo abbracciai a mia volta, stretto. Torniamo a casa!! Annuì con un bel sorriso...

    Una volta a casa...

    Lo sguardo di Emily era come un libro aperto...
    Jack Thompson
     
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    Ne Dean, ne tantomeno Jack si accorsero di una presenza nascosta. Una ragazza, Claire restava nell'ombra... attenta a non destare sospetti... Cos-? fece Dean voltandosi di scatto verso una direzione ben precisa. Jack lo sguardò perplesso. No, niente...mi era sembrato...bah, lascia perdere! fece lasciando cadere a vuoto la sensazione che aveva provato...

    Improvvisamente dietro alle spalle di Jack comparve un Licantropo e stranamente Jack non provò alcun sensore di paura. E una delle cose che voleva capire il Winchester era appunto se quel ragazzino avesse provato un sentimento simile vedendo un “mostro”. No, Jack non aveva paura, forse perché a sua volta era un “mostro” pure lui!? No, Jack non era affatto un mostro, e Dean questo lo aveva capito bene. Anche se era per metà figlio di Lucifero, quel ragazzino non era assolutamente un mostro!, e Dean ne era ormai consapevole e soprattutto convinto. Forse semplicemente non conosceva cos’era la paura, avendo effettivamente, quanti mesi di vita? Due...? Qualsiasi fosse la verità, non era proprio ora il momento di pensarci, dal momento che quello che avevano di fronte era un Licantropo. Dean impugnò saldamente la Colt pronto a sparare. ...Dean!! No!!, la voce del piccolo Jack arrivó non solo alle sue orecchie, ma anche al cuore del Winchester. Un cattivo non deve essere per forza un mostro!! aggiunse subito dopo mentre il ragazzo abbassò davvero l’arma. Com’era possibile che si fosse lasciano convincere dal ragazzino e che ora Dean aveva abbassato la guardia...!? Ma non ci fu tempo da capire il motivo della sua azione che fu attaccato da un secondo lupo; Jack lo aiutò nonostante le sue urla di scappare via. Il lupo, prima di inseguire il bambino, lanciò contro un’albero il cacciatore il quale gli ci vollero almeno un paio di minuti prima di riprendersi; e quando arrivò dietro di lui, che stava per attaccare Jack, il primo Licantropo si scagliò contro il suo simile, salvando così la vita di Jack, aiutato dal colpo di pistola di Dean. Il mostro (?) poi se ne ritornò nella foresta lasciando un Dean con gli occhi completamente sbarrati.
    scusa, Dean!! fece il piccolo mortificato, riportando il ragazzo alla realtà. Egli gli mise la mano sulla spalla e non disse nulla. Anche perché era lui che si sarebbe dovuto scusare. Non avrebbe dovuto portarlo a caccia, era ancora troppo presto. Però si era reso conto che Jack poteva avere la stoffa del cacciatore! Dean poi fu preso da un’impero che gli fece abbracciare il ragazzino. Ti voglio bene!! esclamò il piccolo Torniamo a casa!! disse solamente anche se il suo cuore stava dicendo “ti voglio bene anche io”, e forse Jack era riuscito a percepirlo.

    Una volta a casa...

    Emily stava aspettando i suoi due uomini sulla soglia della porta di casa, infatti non appena Dean entrò fu subito accolto dall’Angelo, e la sua espressione diceva già tutto: “che avete fatto? Divertiti?”; Dean le baciò la guancia Eh si...ci siamo divertiti! Vero Jack?! esclamò il ragazzo cercando di tagliare corto, e il bambino non sapeva che fare/dire. Perché Dean l’aveva messo in mezzo? Non voleva mentire a Emily, capendo che non era una cosa positiva, e una cosa da fare quindi.
    Emily baciò il ragazzino e gli disse di andarsi a lavare, che la cena sarebbe stata servita tra poco; poi guardò Dean Siamo stati al Luna Park! provò ad insistere nella menzogna, in fondo era una piccola menzogna. Luna Park eh fece ella guardandolo con un’espressione che la diceva tutta. Si, Luna Park! asserì nuovamente egli, anche se aveva capito che Emily ci stava credendo ben poco. L’Angelo tuttavia non si arrabbiò, Ci sono i lupi ora nei Luna Park?! fece ella guardandolo comunque con dolcezza. Per il momento avrebbe lasciato correre, perché alla fine tutto era filato per il verso giusto, ma sicuramente questo non si poteva considerare un discorso chiuso. Dean tossicchiò, Emily si girò dall’altra parte dicendogli di andarsi a lavare anche lui, mentre Jack tornava da loro, e ella lo abbracciò teneramente.
    Jensen Dean Winchester


    Edited by woozy. - 6/11/2018, 19:17
     
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    Il mio sguardo parlava da se... siamo stati al Luna Park! Ammise Dean, provando ad essere "credibile". Sorrisi apparendo gentile... la cena è quasi pronta!! Il mio tono restava tranquillo, e privo di "stizza". In fin dei conti, mi fidavo di Dean... ma non ritenevo giusto, o meglio necessario mentirmi. Il cacciatore parve comprendere, così lasciai cadere il discorso. In verità restavo preoccupata per Jack!! Lui era ancora un bambino, e il suo animo appariva "instabile". Che cosa poteva pensare, nel vedere Dean cacciare una creatura "oscura" o addirittura maligna?! Non volevo pensarci, ma conoscevo -perfettamente- la risposta. Il piccolo cresceva di giorno in giorno, e la sua "diversità" con lui. Per questo non era necessario dimostragli delle possibili "conseguenze", almeno non ancora. La sua mente era troppo innocente, e chissà che cosa poteva pensare!!
    Cenammo in totale tranquillità... lei è carina!! Ammise Jack, arrossendo lievemente. Sorrisi felice... è sempre bello avere un'amica!! Lo guardai teneramente, affermando il vero. L'amicizia è uno dei doni più grandi, ed ero ben felice che Jack si trovasse bene con questa bimba... Mokuren!! Nel frattempo finì di sparecchiare... va a prepararti per la notte, Jack!! Dissi dolcemente, guardandolo ...tra poco vengo a leggerti una favola!! Conclusi con un bel sorriso...
    Jack si addormentò in un baleno... notte cucciolo!! Gli baciai dolcemente la fronte. Una volta in camera -da letto-, osservai Dean togliersi la maglia ...aspetta!! Fammi vedere!! Lo guardai, avvicinandomi... devi stare più attento ammisi con tono preoccupato. Il taglio non era niente di che, fortunatamente. Lo guarì all'istante, rivolgendogli un bel sorriso. Mi sedetti vicino a lui, riprendendo il discorso lasciato in sospeso. Parlammo per un bel po, e in totale tranquillità Dean ascoltami!!... Lo so che lo ritieni pronto... ripetei le sue ultime parole ma Jack ha bisogno di sentirsi un bambino!! Spiegai con semplicità e gentilezza. Il cacciatore parve comprendere... ci sarà tempo per certe lezioni!! Lasciai intendere l'ultima parola. Non mi dimostrai contrariata, anzi... ma Dean sapeva benissimo che era troppo presto per portarlo -nuovamente- a "caccia". Infatti mi rivolse uno sguardo abbastanza accondiscendente, forse perché sapeva che Jack prima o poi sarebbe cresciuto e i momenti di "gioco" sarebbero finiti.
    In più cerca di non avere segreti con me!! Puntualizzai, restando ugualmente gentile ti sono sempre rimasta accanto, e non smetterò di farlo!! Lo guardai intensamente, dimostrando quanto non apprezzassi le "bugie", ne tantomeno i segreti. Dean non doveva dimenticarsi che restavo -comunque- il suo Angelo Custode!!
    Emily Thompson
     
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    Appena varcò la soglia della camera Dean si apprestò a togliersi la maglietta, doveva ripulirsi da tutto quanto ...aspetta!! Fammi vedere!! devi stare più attento fece l’Angelo che era entrata subito dopo di lui; parlava con la sua solita dolcezza infinita nonostante egli le avesse appena mentito e messo in pericolo la vita non solo sua, ma anche quella di Jack. Il solito Dean le avrebbe detto che non serviva che lo guarisse, in fondo la ferita era lieve e si sarebbe marginata da sola, ma quella volta preferì rimanermene in silenzio mentre ella usava su di lui i suoi poteri. Sapeva di essere nel torto per cui anche quel gesto era un modo per chiederle scusa.
    Entrambi poi si sedettero ne bordo del letto, lui sapeva che era arrivato il momento di affrontare quel discorso, eppure il sorriso e lo sguardo dolce di lei, non faceva presagire a niente di brutto, anzi. Dean ascoltami!!... Lo so che lo ritieni pronto...ma Jack ha bisogno di sentirsi un bambino!! fece ella con tono pacato e armonioso, che in effetti spiazzava abbastanza Dean. L’avrebbe mai vista arrabbiata! ci sarà tempo per certe lezioni!! continuò mentre il cacciatore seguiva il discorso con accenni di consenso con il capo. Emily aveva oggettivamente ragione, ma il Winchester per un’attimo aveva creduto che aver portato Jack nella foresta, era stata una buona idea. E adesso tanto buona non gli sembrava più...In più cerca di non avere segreti con me!! Ti sono sempre rimasta accanto, e non smetterò di farlo!! finì il discorso continuando a rimanere gentile e dolce, come il suo solito. E neppure la bugia l’aveva fatta arrabbiare. Erano tutti così gli Angeli o lei era così “speciale”?
    Il ragazzo prese respiro e poi si schiarì la voce Scusami Emily, non volevo farti preoccupare... fece egli baciandole la fronte. ...per cose che non avrebbero potuto farti preoccupare!!! aggiunse subito dopo, ribadendo il concetto che comunque non riteneva pericolosa la missione in cui aveva messo Jack. Dean era sempre il solito Dean alla fine!, anche se ammorbidito grazie alla presenza dell’Angelo, non perché ovviamente fosse la presenza in quanto Angelo, ma perché quella donna la amava con tutto il suo cuore...
    Jensen Dean Winchester


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