addio, demone!!

L'incontro con il rinomato stregone di Brooklyn era stata una delle esperienze più deludenti dell'intera esistenza di Alexander. Non si aspettava certamente di ottenere ciò che desiderava in una sola sera, non sarebbe mi stato così sciocco da crederlo possibile, ma pensare che lo stregone gli aveva presentato un banale portale per gli Inferi... A lui: un demone! Una creatura in grado di entrare ed uscire a piacimento dal regno di Lucifer. Ripensandovi era quasi offensivo che il signor Bane fosse realmente convinto di aver fatto un buon lavoro, di averlo compiaciuto con il suo servizio. Di ritorno alla sua abitazione, quella sera, Alexander aveva rivolto la sua rabbia e frustrazione contro la mobilia di una delle camere da letto distruggendo ogni cosa. Non sarebbe accaduto di nuovo; come promesso lo stregone aveva un'altra possibilità per accontentare la richiesta del demone e questa volta avrebbe fatto bene a non deluderlo.
Trovare l'indirizzo di Magnus era stato semplice, ma una volta raggiunta l'entrata del palazzo Alexander poteva percepire una spessa coltre di magia a circondarlo, cosa che suggeriva quanto poco semplice sarebbe stata la sua permanenza una volta dentro l'edificio. "Mi auguro vivamente che ne valga la pena" aveva pensato tra se e se, alzando gli occhi al cielo per un attimo immaginando le stravaganze che di certo lo avrebbero accolto, per poi superare la porta d'ingresso a testa alta e con la guardia ben alzata. Dopotutto, fidarsi era la cosa più stupida che avrebbe potuto fare in quella situazione. - Stregone! - dopo aver camminato a vuoto per qualche minuto il demone poteva sentire quasi fisicamente la propria impazienza ed irritazione crescere e prima di fargli raggiungere livelli pericolosi aveva cercato di comandare a se la presenza del proprietario di casa, ma senza riuscirci - Credevo di essere stato chiaro. Non ho tempo per i giochi - aveva sibilato, le sue mani chiuse in due pugni dentro le tasche del lungo giaccone per tenere a freno la tentazione di appiccare un incendio solo per costringere Bane a uscire dal suo nascondiglio.
Tuttavia, quando Alexander era sul punto di perdere la lotta conto il suo temperamento qualcosa era apparso ai suoi occhi; non lo stregone, no, bensì un oggetto. La lancia di Michele, il condottiero che guidò gli Arcangeli nella lotta contro il Diavolo. Si vociferava che l'arma fosse l'unica in grado di uccidere una creatura Celeste e quindi anche Lucifer. "Se solo io fossi così poco lungimirante andrebbe più che bene" aveva pensato continuando a guardare l'oggetto con malcelato disgusto per poi voltarsi tornando a parlare allo spazio attorno a se,certo che Magnus fosse in ascolto. - Se non sei in grado di aiutarmi dillo e basta, ma non farmi perdere tempo con questi tentativi a dir poco goffi - era proprio vero che la fama di una persona molte volte era solo quello: una storia, un racconto ingigantito ed imbottito di falsità. Questa era l'unica spiegazione per l'ennesimo fallimento al quale era andato in contro nonostante l'aiuto del così detto sommo stregone.