Keep Holding On

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    Non si sa chi fra i Malandrini avesse avuto la brillante idea di andare a festeggiare non si sa cosa, in spiaggia. James era da prima di Natale che si contorceva dal dolore di aver perso per sempre Lily, che a lui aveva preferito Piton. Remus si stava struggendo per aver detto addio ad una bellissima ragazza ancor prima di averle dato la possibilità di farsi conoscere. Peter non era proprio tipo da feste. E Sirius...Beh, per il ragazzo era un discorso un po’ complicato. Aveva conosciuto una ragazza di cui si poteva dire che aveva perso la testa. Annabeth sembrava la ragazza giusta per lui, eppure, nonostante tutto quello che avevano passato insieme, tra cui anche la perdita della verginità di lei, non si erano ancora dichiarati l’uno all’altra. Il motivo? Magari per Annabeth ce ne era uno più che valido, che Sirius lo avrebbe certamente saputo da lì a poco. Ma per Sirius? Era così difficile dire ti voglio bene a qualcuno, rimanendo pure un po’ sulla semplicità rispetto ad un “ti amo”....?! Perché non era ancora riuscito a dirglielo? Beh, la risposta pareva un mistero. Che forse di lì a poco Sirius avrebbe disvelato almeno a se stesso.
    Era insolita dunque questa festa per il gruppo di amici, anche perché la festa non era né organizzata da loro, ne tanto meno per loro. Diciamo pure che si erano intrufolati di nascosto. Forse, nonostante le apparenze, i quattro amici avevano proprio bisogno di rilassare le loro menti ad una festa. E quello era sicuramente il motivo per cui quella serata di fine febbraio erano giunti in spiaggia, pronti a festeggiare la festa di qualcun altro!
    Tra un brindisi e l’altro i ragazzi avevano addirittura socializzato con i presenti, Potter stava già flirtando con una ragazza dai capelli rossi e Remus cercava in tutti i modi di conoscere qualcuno per aiutarlo nella sua timidezza dovuta dalla sua maledizione. E con lui c’era Peter che lo aiutava. Sirius invece aveva deciso di raggiungere il bagnasciuga, pessima idea visto che appena si allontanò dal falò della festa, subito fu investito dai pensieri su di Annabeth. Possibile che quel Sirius io credo che... potesse significare al fatto che voleva chiudere la loro amicizia prima che si trasformasse in qualcosa di più forte (come se già non lo fosse)? Il ragazzo scosse la testa cercando di scacciare quei brutti pensieri, concentrandosi poi su quello che era successo quel giorno. Chi erano quelle persone venire in loro aiuto? Amici di Annabeth forse? Ed ecco che il suo pensiero tornò dunque alla ragazza...Doveva smetterla...In sottofondo (non tanto sottofondo) intanto un ragazzo stava suonando e cantando una canzone, With or Without You, brano degli U2. Giusto un pò struggente in quel momento, ma dal momento che il ragazzo era piuttosto bravo, Sirius non potè che apprezzarlo...
    Sirius Black


    Edited by woozy. - 20/2/2018, 15:07
     
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    Incubi! Se riuscivo a dormire 4 ore filate, era già una grande cosa. La mia mente continuava ad essere leggermente sotto shock... per tutto quello che era successo. Ogni notte percepivo sempre la stessa sensazione... paura! Questo condizionava molto i miei poteri. Forse parevo aver capito, il problema che era legato ad essi. Il perché ancora oggi non riuscivo a gestirli, e a dominarli appieno. Andavo paralleli alle mie emozioni... ciò che provavo in quel preciso istante. Non avevo più emesso una scintilla dall'incontro con quel viscido Demone. Avevo paura di non riuscire a sigillarle il fulmine, come invece facevo di solito. Dovevo aspettare di calmarmi prima di riprendere a padroneggiarlo. Stavo provando perfino con lo yoga e alcune tisane alle erbe, al momento però facevano poco effetto. E poi dai ammettiamolo non sono proprio una tipa da yoga! Appunto! Al diavolo lo yoga e le tisane. Per cercare di riprendermi, ci voleva qualcosa più d'impatto! Avevo il pomeriggio libero al lavoro... quindi potevo fare un salto alla spiaggia di Vancouver. Sicuramente a quest'ora era stracolma di studenti, che probabilmente facevano festa. Dopotutto era il ritrovo perfetto per i giovani... anche con il freddo di febbraio. Bastava accendere un bel falò e il gioco era fatto! In passato ci avevo partecipato volentieri, ma adesso volevo prendermi un po di tempo per me. Avevo indossato velocemente il costume da bagno sotto gli indumenti, portandomi solo il minimo indispensabile. Lasciai la mia roba vicino agli scogli, piuttosto ripidi. Non temevo la freddezza dell'acqua, anzi ne avevo proprio bisogno. Restai in costume, ascoltando le onde che si increspavano contro gli scogli. Mi tuffai senza esitazione, lasciando che l'acqua gelida portasse via tutto quanto. Nuotai con una certa tenacia, volevo liberarmi dalla paura... volevo spingermi al massimo. Desideravo eliminare quei pensieri, a parte uno... Sirius! Era diventato piuttosto importante per me. Come avrei trovato il coraggio di dirglielo?! Ancora mi sentivo tremendamente in colpa per l'accaduto. Ed ero certa che con Zeus non fosse affatto finita. Potevo contrastarlo visto che ero sua figlia... ma Felpato poteva finirci nel mezzo. Al solo pensiero ne sarei morta! Dovevo farmi forza ed essere pienamente sincera con lui. Non avrei mai voluto diciamo "chiudere" il nostro rapporto, ci tenevo molto... ed ogni giorno che passava sempre di più. Presi un bel respiro immergendomi fino a toccare la sabbia. Era magnifico come l'acqua fosse placida e silenziosa. D'accordo avrei trovato il modo di parlargli... magari più tardi... o forse più presto di quanto credessi. Tornando in superficie, mi resi conto di essere poco distante dalla riva. Presi ad uscire lentamente dall'acqua... i capelli lunghi e completamente bagnati seguivano ogni mio movimento. Alzai un sopracciglio alquanto sorpreso, riconoscendo una figura non troppo distante dalla riva... Felpato! Pareva avermi perfino visto. "Ottimo! Avanti Annabeth hai la tua occasione! Sai quello che devi fare." Presi un bel respiro avvicinandomi con un sorriso. La sua aria non era delle più felici... ma abbastanza pensierosa. Fantastico gli avrei dato il colpo di grazia! Ironizzai tra me e me. Tritone ad ore undici!! Esclamai ridacchiando scherzosa, mentre mi sedevo vicino a lui. Cercai di sdrammatizzare il momento, o almeno ci provai. La mia pelle emanava un leggero odore di salsedine è bello rivederti Sirius aggiunsi infine, scostandomi piano i capelli da un lato. Il mio cuore era felice, ma sapevo che non sarebbe più stato così!
    Annabeth Morris


    Edited by woozy. - 20/2/2018, 21:45
     
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    Tritone ad ore undici!! era quella voce inconfondibile che Sirius ricondusse immediatamente ad Annabeth. Per questo motivo alzò velocemente il capo verso quella direzione e si ritrovò a guardare la ragazza che veniva fuori dal mare, in costume da bagno intero (di un colore fra l’altro che le stava da Dio) e tutta bagnata. Ma non aveva freddo? Questo fu il primo pensiero del ragazzo che quasi si mise a ridere. Balenottera che si spiaggia!! esclamò lui in battuta, prendendola in giro.
    è bello rivederti Sirius fece un attimo prima del commento del ragazzo, il quale rimase ammaliato a seguire i movimenti di lei che si strizzava i capelli da un lato, sotto il chiarore lunare.
    Ma perché il grande Sirius Felpato Black si comportava così da stupido per una ragazza...?! Dai, non era affatto da lui rincitrullirsi per nessuno! Annabeth, lo aveva già capito e stabilito che fosse una persona speciale, ma lui non si doveva ridurre in quello stato...da stoccafisso!!, pesce lesso!!, occhi da cuoricino!!...No, assolutamente. Fortunatamente gli venne in mente quella battuta per il saluto, ecco, quello era il vero Sirius Felpato Black! Quello sempre scherzoso e di buon umore.
    Si alzò e l’accolse poi in spiaggia con un piccolo sorriso. Non doveva farsi vedere troppo contento ma neanche così abbattuto, la piccola smorfia felice quindi poteva andare più che bene.
    Che ci fai qui?! si sorprese lui portando il suo sguardo verso il mare, verso da dove ella era giunta. Non hai freddo?!.
    Ogni tanto pareva che i due si scambiassero i ruoli: se Annabeth parlava poco ecco che Sirius colmava questa sua lacuna!!! Vuoi che ti asciughi? domandò quindi subito dopo, ovviamente intendendo che con la magia avrebbe potuto farlo in un batter d’occhio.
    Sirius Black


    Edited by woozy. - 24/2/2018, 13:19
     
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    Balenottera che si spiaggia!! Ecco adesso lo riconoscevo... con quel suo carattere gioioso e scherzoso. Ricordo ancora i pantaloni di quel povero Lancillotto, era stato buffissimo. Effettivamente pareva essersi fatto piuttosto tardi, la luna si era alzata luminosa nel cielo. Il mare si stava preparando per l'alta marea... ed era incredibile come i riflessi lunari si riflettessero placidi nelle onde. Poseidone era un vero maestro in questo. Quel suo piccolo sorriso mi parve leggermente strano, come se anche lui nascondesse qualcosa. Ma che in realtà non voleva dare a vedere... come avevo fatto anche io. E se anche lui volesse dirmi la stessa identica cosa?! Se si fosse reso conto, che magari era il momento giusto per finirla qui?! Dopo tutto quello che gli avevo fatto passare, mi pareva più che giusto. Quale stupido resterebbe con me... con una Dea dal padre psicopatico?! Nessuno... appunto! L'avrei capito certo... è poi sulla terra esistevano milioni di ragazze che avrebbero pagato oro per stare con lui... per essere guardate come mi aveva guardato lui. Poteva essere felice anche con qualcun'altra... qualcuna di certo con meno problemi di me. Eppure perché era così difficile... lasciarlo andare?! Era il momento di rinunciare alla felicità, magari alla speranza e guardare in faccia la realtà. Aveva vinto lui... Zeus! Non potevo competere con lui, se pure volevo tentare... Sirius non ci sarebbe dovuto stare! C'ero solo io e Zeus. Niente a cui il Dio del Tuono, potesse nuovamente aggrapparsi... come era successo con il Demone. Quell'Asmodeo era certo che sarei venuta da lui, rapendo Sirius. Quindi se questa sera era tutto quello che avevamo, nessuno mi vietava di passare ancora un bel momento con Felpato. Di certo le parole taglienti sarebbero comuqnue arrivate dopo. Che ci fai qui?! Potevo fargli la stessa domanda, ma intuì che probabilmente stava partecipando a quella festa poco distante da noi. Ove tutti parevano ubriachi a parte Felpato. Mi rinfrescavo le idee!! Affermai ridacchiando scherzosa. Se avevo freddo?! Beh... alla fine dopo un po ci si abitua e non lo senti più risposi in totale tranquillità. Forse c'è l'avevo nel DNA, ero pur sempre la nipote di Poseidone. Non che riuscissi a nuotare come un pesce, oppure a respirare sott'acqua... però mi piaceva stare in ammollo e la temperatura, qualunque essa fosse non mi creava grossi problemi. Vuoi che ti asciughi? Corrucciai leggermente le sopracciglia alquanto divertita. Asciugarmi?! Oh no grazie... la balenottera sta per tornare in acqua! Gli sorrisi gioiosa, mentre tornavo a bagnarmi i piedi. L'acqua in effetti pareva lievemente più calda. Camminavo lentamente all'indietro, lasciando che l'acqua mi arrivasse fino alla vita oh... oh il tritone ha troppo freddo per farsi un bagno?! Lo sfidai amichevolmente con un sorriso. Conoscevo abbastanza Felpato da dire con certezza che non si lasciava scappare una sfida, anche se amichevole. Ma magari lui sarebbe voluto tornare alla festa, eppure pareva momentaneamente restarsene li. Infatti ho detto pareva! Perché dopo neanche un nano secondo Sirius era già in acqua. Come mi aspettavo c'era veramente l'alta marea. Il fondo era difficile da vedersi, si intravedeva ogni tanto grazie alla luce della luna. Ma alla fine il mare era piuttosto calmo. Dalla vita l'acqua era salita velocemente all'altezza del petto. Specifico del mio petto! Per Felpato c'era bisogno di più acqua per bagnarsi completamente... visto la sua altezza. Detto fatto! Presi a schizzargli l'acqua addosso. Andiamo Felpato sai fare di meglio! Affermai provocandolo leggermente con un sorriso.
    Annabeth Morris
     
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    Il silenzio che calò fra i due era piuttosto innaturale e per questo motivo strano. Sirius si ritrovò a seguire il movimento che le onde andavano a fare in lontananza, sotto la luce soffusa della luna. Non era del tutto normale che il ragazzo si concedesse dei momenti di totale silenzio, ma era Annabeth fa i due quella più strana. Lei, che parlava sempre, anche quando non aveva nulla da dire. E quello non era sicuramente uno di quei momenti, a maggior ragione pareva strano il suo silenzio.
    Mi rinfrescavo le idee!! finalmente il silenzio fu interrotto, prima dalla domanda di Felpato, e poi dalla risposta che arrivò velocemente. Ridacchiò pure nel rispondere, eppure il ragazzo non ci vedeva nulla da essere così felici, visto che poteva intuire che stava pensando proprio a lui, al loro rapporto probabilmente così difficile da gestire. Ma solamente per colpa di Zeus, e Sirius non poteva permettere una cosa del genere. Un conto era che Annabeth non provasse più nulla per lui, un conto era essere costretti a dirsi addio non per volere loro...
    Beh... alla fine dopo un po ci si abitua e non lo senti più. Qui si riferiva al freddo, ma non era proprio così. Sirius avrebbe gelato lì dentro, come qualsiasi altra persona normale. Ma lei era una Dea, nipote di Poseidone, quindi il mare ce lo aveva nel sangue!
    Asciugarmi?! Oh no grazie... la balenottera sta per tornare in acqua! scherzò lei gioiosa dandosi lo stesso nominativo che il ragazzo le aveva affibbiato all’inizio.
    Sembrava tutto normale tra di loro eppure qualcosa gli impediva di credere che stava andando tutto bene. Forse era la calma prima della tempesta. oh... oh il tritone ha troppo freddo per farsi un bagno?! aggiunse Folgore rientrando lentamente in acqua e sfidandolo con un sorriso. Sirius portò lo sguardo al falò nella spiaggia, dove tutti erano intenti a ballare, bere e insomma divertirsi. Nessuno sembrava -ovviamente- prestare attenzione a lui; così si alzò, si tolse i vestiti e si fece un incantesimo per non sentire il freddo dell’acqua, e il freddo dell’inverno. Si tuffò così in acqua, il tutto senza pensarci su neanche mezza volta. Grazie all incantesimo in acqua si stava benissimo. Annabeth aveva la maggior parte dell’acqua che la ricopriva totalmente, lui invece...beh, la sua altezza gli permetteva di mettere a mollo pochissima parte del suo corpo!!
    Andiamo Felpato sai fare di meglio! per questo motivo lei decide di schizzarle l’acqua addosso. Lui rise e guardò poi verso l’orizzonte davanti a se, che portava sempre più al largo. Prese la bacchetta, che aveva tenuto dentro il costume, e la puntò a parecchi metti di distanza. Perfetto. Vediamo chi fa prima! esclamò mentre infondo davanti a loro comparve una boa con un lumino, ad indicare la sua posizione. Al mio tre. Uno, due...tre!!! esclamò tutto d’un fiato per poi tuffarsi immediatamente in acqua e puntando la boa da lui aggiunta. Non ci mise molto ad arrivare al punto da lui stabilito, del resto con quelle lunghe gambe e quelle lunghe braccia, gli ci vollero che poche bracciate per aggiungere la boa. Arrivato lì si appoggiò su di essa, aspettando Annabeth. Non era stata una gara molto equa effettivamente...
    Sirius Black


    Edited by woozy. - 27/2/2018, 18:09
     
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    "E tu Annabeth sei sola per me!" Quanto era stato bello sentirselo dire... quanto era stato bello sentirsi per un momento importanti per qualcuno. Qualcuno di cui mi stavo forse innamorando. Dopo tutta una vita passata a farmi tante di quelle domande, ma soprattutto a credere di essere solo una minaccia per un Dio troppo egocentrico. Era così assetato di potere che non riusciva nemmeno a darmi un pizzico di fiducia. Se mi avesse ascoltato almeno una volta... io avrei provato a spiegargli! Ma niente Zeus preferiva andarci giù pesante, come con il Demone e tutto il resto. C'era qualcosa che potevo fare?! Un soluzione c'era, e l'avrei messa subito in atto. Non volevo davvero farlo, ma purtroppo avrei dovuto. Lo guardai divertita mentre tentavo di nascondere tutto... ma stavo per esplodere! Desideravo abbracciarlo con tutta me stessa, volevo sentire quella sua pelle bollente avvolgermi almeno un'ultima volta. Quelle braccia che mi avevano strette delicate quella notte a New York. Quei ricordi erano stupendi... i più belli potrei dire! Ma adesso mi laceravano lo stomaco. Potevo non vederla così... potevo vederla forse così: "è stato bello finché è durato!" Tanto è sempre così, quando sei al culmine della felicità finisce per succedere qualcosa che la distrugge. Perfetto. Vediamo chi fa prima! La sua voce mi riportò alla realtà, osservandolo velocemente mentre impugnava la bacchetta e faceva comparire una boa piuttosto distante. Un traguardo?! Pensai leggermente elettrizzata all'idea. Al mio tre. Uno, due...tre!!! Sorrisi tuffandomi a mia volta, qualche secondo dopo. Effettivamente Sirius era partito con qualche secondo di vantaggio, ma gliela diedi buona. Ma a differenza di Felpato, rimasto in superficie io scelsi di nuotare sott'acqua. Con quei riflessi il fondale, pareva un secondo cielo. Le conchiglie brillavano come mille stelle... era bellissimo! Guardai in alto osservando Sirius raggiungere la boa, diciamo che gliel'avevo fatta vincere... noi brave ragazze sempre educate! Battei i piedi tornado lentamente in superficie... proprio di fronte a Felpato. Gli applaudì con un sorriso divertito. Mi resi conto di essere vicina a lui... troppo vicina aggiungerei. Ma finí per allontanarmi di colpo da Sirius quando udì un forte tuono in lontananza... non era affatto casuale lo sapevo! Avevo paura certo, chi non ne avrebbe. Stavo facendo la figlia ubbidiente solo per un motivo, ma poi avrei fatto i conti con Zeus. I miei occhi fieri si incontrarono con i suoi grigi e magnifici d'accordo... non ci girerò troppo attorno, desidero essere sincera con te Sirius iniziavano già a farmi male quelle parole quello che è successo sapeva cosa mi stavo riferendo è stato solo l'inizio fidati! Zeus ottiene sempre ciò che vuole presi un leggero respiro per favore non dirmi che troveremo una soluzione... perché se va male cercai di usare un tono pacato, ma non riuscì a finire la frase. Bastava il pensiero a farmi soffrire tremendamente. Lo sai come andrebbe a finire! Affermai lasciandogli intendere che lui ci sarebbe finito di mezzo e non voglio che questo accada assolutamente abbassai lo sguardo mentre una lacrima mi rigava tristemente il viso. Quindi visto che sei un mago abbastanza in gamba fatti un incantesimo, o fammi un incantesimo... fa quello che vuoi! Ma dimenticami ti prego Sirius... chiudiamo questa storia le ultime parole furono quelle cruciali e più dolorose delle altre. Ormai l'avevo detto... ormai era andata! Speravo solo con tutto il cuore che Felpato mi ascoltasse.
    Annabeth Morris
     
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    Tutto quello che si stava portando dietro Annabeth Sirius non lo poteva assolutamente notare, troppo brava lei a celare quell’esplosione che di lì a poco sarebbe sicuramente esplosa. Però qualcosa l’aveva già intuito, ma mai si sarebbe aspettato tutto un casino con gli Dei dell’Olimpo! Aveva immaginato che Annabeth fosse preoccupata se lui fosse rimasto al suo fianco, aveva paura della loro relazione per via del padre, ma mai il ragazzo poteva sapere fin dove egli sarebbe arrivato! Dalle leggende sapeva che Zeus non era di certo un santo, ma sapeva anche che era un tipo che poteva avere una quantità di figli da non importargli nulla di nessuno, per cui perché preoccuparsi così tanto per una di quelli che lui poteva considerare solamente come un numero...?! Perché quindi volere morta Annabeth? E se era arrivato anche ad usare dei suoi amichetti per catturarla, non era di certo colpa della ragazza, ma di Zeus in persona!
    Poco dopo che Sirius si appoggiò alla boa ecco ricomparire in superficie Annabeth, che a quanto pareva aveva preferito immergersi fra le acque invece che rimanere in superficie. La ragazza applaudi mostrando un sorriso che dava tutta l’impressione di essere felice e che non trapelava nessuna emozione negativa. Forse Sirius doveva smettere di preoccuparsi così tanto per una cosa di cui forse non serviva preoccuparsi affatto!
    E poi ecco che si udì un tuono in lontananza, tuono che fece rabbrividire Annabeth che subito seppe collegare il motivo di tanto trambusto; pure il ragazzo capì immediatamente che era stato Zeus a parlare, riportandolo quindi ai pensieri negativi di poco prima. Possibile che Zeus ci tenesse così tanto ad una delle sue figlie? Ma perché poi non le permetteva di divertirsi?...
    d'accordo... non ci girerò troppo attorno, desidero essere sincera con te Sirius iniziò a dire Folgore, ed ecco che ogni cosa di cui aveva dubitato Black stava per farsi avanti. Davvero c’era qualcosa che non andava più tra di loro. quello che è successo è stato solo l'inizio fidati! Zeus ottiene sempre ciò che vuole. per favore non dirmi che troveremo una soluzione... perché se va male e con quelle parole ogni dubbio sparì. Annabeth aveva paura. Aveva paura di Zeus ma forse soprattutto aveva paura che a lui potesse succedergli qualcosa per causa di lei! Ma Felpato non l’avrebbe minimamente presa in considerazione una cosa del genere! Per lui non era affatto colpa di Annabeth, ma solamente di quel bast***o di Zeus! Era lui infatti che aveva messo in pericolo di vita Sirius, non Annabeth! Lo sai come andrebbe a finire! e non voglio che questo accada assolutamente continuò tristemente la ragazza mentre una lacrima le solcò il viso. Si vedeva quanto ci tenesse a Felpato e quanto fossero dure da dire tutte quella parole. Quindi visto che sei un mago abbastanza in gamba fatti un incantesimo, o fammi un incantesimo... fa quello che vuoi! Ma dimenticami ti prego Sirius... chiudiamo questa storia concluse il suo lungo e triste discorso trovando anche una valida soluzione a tutti i loro problemi. Come Mago infatti Sirius avrebbe potuto fare un’incantesimo come da lei richiesto, ma non era detto che a lui sarebbe andata bene una cosa del genere. Dimenticarsi di Annabeth non rientrava assolutamente nei suoi piani. Una ragazza così per lui non era assolutamente da dimenticare, anzi!
    Fu così che il giovane Black mollò la presa sulla boa e abbracciò istintivamente la ragazza, con un abbraccio forte carico di sentimento. Non poteva finire così, fra loro due stava nascendo qualcosa di troppo speciale per poterlo far finire senza lottare. Oh no Annabeth! furono le uniche parole che al momento fuoriuscirono dalla bocca secca e amara del ragazzo. Non si sarebbe fatto rovinare la vita da uno stupido che neanche aveva mai visto, se non nei libri di miti e leggende! Io non ho affatto paura di nessuno, che sia Zeus o Ciccio Pollo gran poco importa! continuò facendo prima un grande respiro. Che mi vogliano uccidere perché ti sto intorno?...Poco importa, la prossima volta sarò più preparato... e poi... per un attimo fu attraversato dall’immagine di quel ragazzo, Jensen, che assieme a due Angeli lo aveva aiutato. Stava quindi per dire che aveva a quanto pare degli Angeli custodi, specialmente riferito al ragazzo che lo aveva sentito così stranamente vicino a se......e poi io sono un gran Mago!! Non temo nessuno! decise invece di proseguire così la sua frase. Staccò poi il suo abbraccio e le mise le mani sulle sue esili spalle, ma il fatto di essere in acqua non aiutava molto a posizionarsi come avrebbe preferito. Per questo motivo ritrasse le mani che gli servivano poi per farsi stare a galla, con piccoli movimenti ondulatori. non vorrai mica già arrenderti, avanti Folgore, non è affatto da te!! esclamò, e non era un caso che l’avesse chiamata con il suo soprannome, coraggioso e adrenalinico come lei. Doveva farle capire che nulla avrebbe potuto scalfirli! E che non bisognava arrendersi senza aver lottato!
    Sirius Black
     
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    In effetti la soluzione dell'incantesimo era piuttosto valida. Avremmo potuto risolvere tutto in quattro e quattrotto. Tarare a proprio piacimento la memoria... un mago come Sirius avrebbe potuto farlo senza alcun problema. Eppure mi sembrava che il suo sguardo non fosse per niente d'accordo in questo. Perché non capiva?! Il problema era più grosso di quanto si pensasse! Soprattutto la "posta in gioco" era troppo alta. Diamine! Ci stavo morendo dentro, per quello che avevo appena detto. In un istante le sue braccia mi strinsero caldamente in un abbraccio... che tanto desideravo! Perché doveva essere così difficile?! Perché Zeus doveva prendersela proprio con me?! Visto l'infinità di figli che aveva. Non era affatto giusto! Perché dovevo rinunciare a Sirius?! Oh no Annabeth! Non ci potevo credere! In quel momento mi venne da pensare che fosse una vera follia. Rischiare così tanto?! Non potevo permetterglielo... non era la sua battaglia. Eppure Sirius era così simile a me, non gli piaceva perdere ma soprattutto non voleva arrendersi. Ma non si era sbilanciato più di tanto... sul nostro rapporto, che non sapevo come chiamare... pareva tutto un "ni"! Come potevo lottare per qualcosa di cui non avevo una piena certezza, mettendo in pericolo la sua vita tra l'altro. Quel "quasi" era da troppo tempo in mezzo a noi. Io non ho affatto paura di nessuno... Okay Felpato era un folle... assodato!(In senso buono ovviamente) Ma l'amore non è anche un pò questo?! Le persone fanno sempre cose pazze quando sono innamorate. Respirai lentamente guardandolo che mi vogliano uccidere perché ti sto intorno?...Poco importa, la prossima volta sarò più preparato... e poi... "Poco importa?!" Pensai sgranando leggermente gli occhi. Importava a me! Poteva essere preparato quanto voleva... ma competere con Zeus non era uno scherzo. Nessuno doveva sottovalutarlo. Fermarlo?! Praticamente impossibile. Quindi eravamo a punto e a capo. Pareva un cane che si mangiava la coda, non c'era conclusione diversa. Perché non riusciva ad accettare l'evidenza?! Non stavo mettendo in dubbio le sue qualità come mago, ma forse Sirius non si stava rendendo conto del vero pericolo. Non vorrai mica già arrenderti, avanti Folgore, non è affatto da te!! Come dargli torto infondo... sapeva come prendermi. Sapeva come far riaccendere quell'aria combattiva che avevo ereditato da mia madre Atena. Lei se si fosse trovata in una situazione simile, avrebbe combattuto con tutte le sue forze. Avrebbe puntato su una strategia vincente, e non si sarebbe lasciata scalfire da nessuno. Combattere per qualcosa... per qualcuno che stavo finendo per amare! Quando ci si metteva Sirius poteva essere abbastanza persuasivo. D'accordo volevamo rischiare?! Non mi sarei affatto tirata indietro... volevo lottare ma avrei dovuto avere delle certezze! Altrimenti che senso aveva?! Adesso era il momento di togliere quel "quasi" di mezzo. Sarebbe stato o no o si! Di cosa avevo veramente paura ora?! Zeus?! O la risposta di Sirius?! Scelta ardua sicuramente, molto probabilmente entrambi. Avevo tentato di chiudere e Felpato non pareva essere d'accordo... bene! Allora avevo bisogno di risposte. Sirius io temo di perderti invece... ed in parte sarebbe colpa mia, perché non avevo la sicurezza di poterlo impedire in qualche modo. Non riuscivo a guardarlo... mi sembrava di morire lentamente e nella maniera più dolorosa. Alzai di colpo lo sguardo in maniera decisa, e incontrando il suo dammi un buon motivo per combattere! Affermai con quel tono fiero che mi aveva da sempre contraddistinto. Quello che non si lasciava scoraggiare... ma che affrontava i problemi a testa alta. Altrimenti non accetterò mai di pagare un prezzo così alto gli lasciai intuire che mi sarei arresa... forse! Sarebbe dipeso solo da lui... dalla sua risposta! La sua vita valeva troppo per me... tengo talmente tanto a te che non so se sono pronta a correre un simile rischio! Io mi stavo sbilanciando... stavo cercando di mettere a nudo le mie emozioni... quello che abbiamo passato a New York, e non parlo dell'attacco dei Demoni in tutto questo tempo non avevo mai abbassato il mio sguardo, ed il mio tono era rimasto piuttosto tranquillo e pacato cos'è stato per te?! Sesso?! Specificai senza alcun timore. Non eravamo bambini dell'asilo... quando si parlava di sesso o di fare l'amore! C'era una bella differenza o invece c'era qualcosa di più?! Conclusi infine respirando piano. Io non ero andata a letto con lui per una semplice "attrazione" questo lo sapevo per certo. Ma alla fine cos'ero io per Sirius?!
    Annabeth Morris
     
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    All’abbraccio di Sirius Annabeth non riuscì a trattenere uno spasmo di felicità che si ripercosse in tutto il suo corpo, che come una scarica di un fulmine partì dalla testa per raggiungerle fino i piedi! E ovviamente il ragazzo lo percepì all’istante e di ciò ne fu parecchio contento. Del resto aveva osato un gesto di cui non sapeva come lei avesse potuto reagire.
    La ragazza si convinceva, magari anche giustamente, che la battaglia contro di Zeus fosse solo una sua battaglia, ma Sirius c’era già dentro ormai da New York, o forse anche dal loro primo incontro. Del resto si era sentito subito attratto dalla forte personalità della ragazza da capire di non potere più fare a meno di lei. Che fosse amore era ancora presto per uno come lui, ma era intenzionato a scoprire se fosse proprio così. E separarsi da lei non era quindi contemplabile neanche lontanamente.
    Sembrava che pure i sentimenti di Annabeth fossero così simili a quelli del ragazzo, e allo stesso modo, esattamente come lui, non si era mai sbilanciata più di tanto. Il loro rapporto, che era chiaramente molto più grande e forte di un’amicizia, sembrava non decollare mai, rimanendo incastrato in un quasi...Il motivo? Forse entrambi avevano paura dei sentimenti o forse avevano semplicemente paura di esporsi troppo, per magari rimanere feriti dalla risposta dell’altro. Ma anche ai muri era palese quanto quei due si piacessero!
    Sirius non si sarebbe arreso e Annabeth l’aveva compreso in pieno, per questo motivo non tornò alla carica cercando di fargli cambiare idea, continuando cioè con il suo piano.
    Sirius io temo di perderti invece... si decise finalmente a parlare e il ragazzo non fu sicuro sulla scelta di quelle parole; intendeva dirgli perderlo perché non voleva lasciarlo andare, o perché aveva paura che lui potesse morire... ?dammi un buon motivo per combattere! esclamò lei combattiva è il ragazzo sapeva in cuor suo che un motivo più che valido c’era, ma preferì far finire la ragazza per poi uscire finalmente allo scoperto con i sentimenti. Altrimenti non accetterò mai di pagare un prezzo così alto. tengo talmente tanto a te che non so se sono pronta a correre un simile rischio! quello che abbiamo passato a New York, e non parlo dell'attacco dei Demoni. cos'è stato per te?! Sesso?! o invece c'era qualcosa di più?!. Annabeth prese fiato e il ragazzo capì che era quindi arrivato il suo turno per parlare. Prese respiro a sua volta, parlare di amore vero era un tantino presto, per cui cercò le parole più adatta da dire. Annabeth...Secondo te se fosse stato solo sesso Zeus mi avrebbe rapito? esclamò cercando di mantenere un dialogo non troppo serioso e di farle capire allo stesso tempo quello che lui provava per lei. Se i due ragazzi non fossero stati così “uniti” Zeus non si sarebbe assolutamente scomposto più di tanto. Tu..Tu...beh, sei... speciale... per me... aggiunse subito dopo mentre prese la sua bacchetta magica che aveva riposto nel costume. Pronunciò poi delle parole e improvvisamente i due si ritrovarono nel farò della spiaggia, fuori dall’acqua. Cominciavo a stare scomodo! le spiegò, poi asciugando entrambi sempre con la magia, e vestendo sia lei che se stesso.
    Quello che sto cercando di dirti è che..., si insomma...Vorrei che diventassi la mia ragazza...ufficialmente! aggiunse l’ultima parola perché alla fine considerava già Annabeth come sua ragazza, nonostante non se lo fossero mai detti...ora bisognava aspettare quello che Annabeth aveva da dargli...
    Sirius Black


    Edited by woozy. - 3/3/2018, 15:49
     
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    Il mio cuore non poteva più fare a meno di Sirius, mi aveva piacevolmente sconvolto la vita! La sua energia... il suo modo di scherzare... e quel suo lato gentile che mi aveva completamente conquistato. Perché dovevo permettere a qualcuno (appunto Zeus) di impedirci di essere felici?! Anche se la realtá restava più dura e amara del previsto. Non avevo la più pallida idea di come sconfiggere il Dio dell'Olimpo, o almeno cercare di fermarlo in qualche modo. Sarebbe stato più facile tentare di farlo ragionare. "Si cocciuto com'é! Figuriamoci" Pensai escludendo l'opzione. Con Zeus era solo fiato sprecato! Comunque l'attesa di una risposta era peggio di un compito in classe a sorpresa. Annabeth...Secondo te se fosse stato solo sesso Zeus mi avrebbe rapito? In effetti il suo ragionamento non faceva una piega... più che logico direi! In pratica Zeus era riuscito ad intuire quello che provavamo ancora prima che noi c'è ne rendessimo conto?! Altrimenti il concetto non si spiegava. Sapevo di essere una minaccia per il suo Olimpo, e il potere e bla bla... assodato! Ma perché coinvolgere Felpato... se ero io il suo bersaglio?! Zeus era davvero così subdolo da volermi vedere soffrire?! Oppure il suo piano era un'altro?! Diamine non ci stavo capendo nulla! Troppe domande é nessuna risposta! Tu..Tu...beh, sei... speciale... per me... Woo! Frena il cavallo dei tuoi pensieri Annabeth! Mi sembrava un sogno quello che Sirius aveva appena detto. Mi funzionava ancora il cuore?! Parevo non percepire neanche un battito dalla contentezza. Il tempo di rendermene conto ed eravamo magicamente fuori dall'acqua. Completamente asciutti e vestiti. Cominciavo a stare scomodo! Scomodo?! In acqua?! Okay d'accordo! Quello che sto cercando di dirti è che..., si insomma...Vorrei che diventassi la mia ragazza...ufficialmente! "Ecco la risposta che aspettavi Annabeth! Ma adesso non startene li impalata! Di qualcosa avanti!" In effetti non sapevo cosa dire... troppe emozioni tutte assieme! Sirius era stato assai deciso, ma soprattutto apprezzai il fatto che fosse stato diretto e senza girarci troppo attorno. Sul mio volto si disegnò un sorriso pieno di felicità, mentre nel mio sguardo saettò il fulmine. Mi avvicinai a Sirius accarezzandogli dolcemente una guancia non potrei desiderare di meglio... che essere la tua ragazza quelle parole mi uscirono spontanee e vere... erano dettate dal mio cuore! Batteva pieno di felicità... per quel noi che finalmente eravamo! Le mie labbra piene di sentimento sfiorarono le sue, chiudendole poi in un bacio carico di tutto. Carico di quella "promessa" che ci eravamo appena scambiati. Niente avrebbe potuto scalfirci! Fu proprio in quel momento che una scarica di fulmini, di una notevoli dimensioni e potenza si riversò su tutta la spiaggia. Facendo scappare chiunque si trovasse nei dintorni. Quel potere apparteneva ad un solo Dio... Zeus! Affermai guardandomi attorno in tutto quel trambusto. Un secondo dopo tutto svanì come se non fosse successo nulla, ed una voce mi fece accapponare la pelle che meraviglioso quadretto!! Mi voltai incontrando il suo sguardo che non avevo mai dimenticato.
    Annabeth Morris



    Mai lasciare a qualcun'altro il lavoro che dovresti fare tu! Era giunto il momento di risporcarsi le mani... e questa volta sarebbe andata molto diversamente. Dovevo sbarazzarmi di lei quando ne avevo avuto l'occasione! Perché non l'avevo fatto?! Forse perché, a differenza di tutti gli altri miei figli... Annabeth era infondo come me. Probabilmente molto infondo! Era l'unica a potermi contrastare, ma questo era meglio non farglielo sapere. Non dominava i suoi poteri appieno, e questo era un notevole vantaggio. Per non parlare poi di quel Black! Era in mezzo da troppo tempo... questo mi infastidiva parecchio. Quel Demone era stato una vera nullità! Adesso mi sarei occupato di lei personalmente, doveva ubbidirmi altrimenti avrei preso seri provvedimenti. La stavo tenendo particolarmente d'occhio... come anche questa sera. Mi stupì leggermente di quanto Annabeth desiderasse con tutte le sue forze proteggerlo, beh il ragazzo avrebbe dovuto darle ascolto. Avrei riversato la mia collera solo su mia figlia! Quanto erano patetici, lui poi io non ho affatto paura di nessuno, che sia Zeus o Ciccio Pollo gran poco importa! che coraggio! Avrebbe avuto lo stesso coraggio nel dirmelo in faccia?! Avrebbe conosciuto quale fosse la paura vera! Respirai profondamente dando inizio alla vera festa! Adoravo annunciarmi con un certo stile! Quelle saette erano ricche della mia ira, e grazie ad una di loro che mi manifestai in tutta la mia potenza. Lasciando che tutto si calmasse dopo pochi secondi... che meraviglioso quadretto!! Ironizzai con un sorriso alquanto strafottente. Poteva essere la resa dei conti?! Sarebbe dipeso solo da loro. Io mi sarei solo divertito a rendergli la vita impossibile, tanto non avevo nulla da fare... a parte governare l'Olimpo! Ti conviene rinfoderare quello stuzzicadenti Black... non ti servirà praticamente a nulla mi rivolsi al ragazzo con la mia innata arroganza e superiorità. Vediamo se hai il fegato di ripetermi in faccia... di chi non hai paura! Affermai con un sorriso terribilmente maligno ...futuro e molto improbabile genero! Conclusi ironizzando con un certo disgusto il mio tono di voce.
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    Nemmeno Sirius aveva la più ben che minima idea di come sconfiggere un Dio, ma quello che ben sapeva è che non si sarebbe mai arreso prima di provare a combattere. Se ovviamente la battaglia ne valeva la pena, e Annabeth ovviamente la pena la valeva tutta! E la ragazza ormai lo aveva capito, finalmente i loro sentimenti erano stati messi a nudo.
    non potrei desiderare di meglio... che essere la tua ragazza disse piena di gioia Annabeth e accarezzando dolcemente la guancia del ragazzo. Finalmente quello che dovevano dirsi se lo erano detti, finalmente entrambi avevano capito ogni cosa ma la gioia non era la sola ad essere lì presente in quel momento; dietro l’angolo vi era anche la disgrazia. Sia mai che uno poteva stare finalmente in pace!
    I due ragazzi si baciarono con passione e delicatezza con i loro cuori colmi d’amore, ma ecco che una potente saetta si scaturì in spiaggia, poco distante da loro. Saetta che entrambi i ragazzi ricondussero a Zeus. Possibile che con quel potente trambusto egli era sceso sulla Terra? Questo fu subito il pensiero di Felpato che staccandosi dal bacio prese subito saldamente la sua bacchetta magica.
    che meraviglioso quadretto!! si sentì dire da una voce atona e fredda e a quanto pareva sì, il Dio dei tuoni era giunto lì in mezzo a loro.
    Sirius si voltò verso colui che aveva parlato cercando di rimanere il più tranquillo possibile, per lo meno era quello che sperava. Si ritrovò a fissare un sorriso piuttosto strafottente ma quello che lo colpì maggiormente fu l’immagine di lui che non combaciava affatto con quella che aveva in mente, fornita da tutte le illustrazioni che i libri davano di Zeus. Per questo motivo il suo volto era dipinto con un’espressione stupita piuttosto che impaurita.
    Ti conviene rinfoderare quello stuzzicadenti Black... non ti servirà praticamente a nulla. Doveva essere di famiglia chiamare la bacchetta magica stuzzicadenti, anche Annabeth l’aveva apostrofata così la prima volta, e questo fece inarcare una smorfia di sorriso nelle labbra di Sirius, che stava trovando il tutto stranamente divertente. Decise anche di farlo notare, già che c’era Deve essere di famiglia, eh. Si chiama bacchetta magica. Bacchetta magica! esclamò agitandola lievemente per far vedere che di lei si stava parlando.
    Vediamo se hai il fegato di ripetermi in faccia... di chi non hai paura!...futuro e molto improbabile genero! ironizzò con un ghigno che non faceva trapelare nulla di positivo. Ghigno che fece tremolare un poco il ragazzo che decise di buttare tutto sull’ironia. Forse l’avrebbe fatto arrabbiare ancora di più, per cui magari si doveva contenere un’attimo.
    E così lei è Zeus, il grande Dio del tuono! disse con voce carica di forza e di rispetto verso colui con il quale stava parlando. Sai, la immaginavo un tantino diverso...Tutti se lo immaginano un tantino diverso... continuò avendo in testa l’immagine del Zeus dei libri. Capelli e barba lunghi ondulati è completamente bianchi. L’immagine di un vecchio insomma! Quello davanti a lui invece era tutto sommato un bell’uomo di quarant’anni circa! Però l’espressione, ecco. Quella si forse poteva rimandare a Zeus! E i muscoli? Dove li aveva lasciati quelli? Ma era meglio non fargli notare nulla...ma chissà se sapeva come i terrestri lo avevano rappresentato...!? Ma vista la poca simpatia del tipo non poteva di certo farglielo notare...
    ...e così si è scomodato così tanto per...?!... chiese il motivo per cui era lì davanti a loro due. Poteva sembrare leggermente strafottente Sirius, del resto lo era anche!
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    Quello che temevo era appena accaduto! Dovevo aspettarmelo che prima o poi, Zeus sarebbe sceso dal suo Olimpo per la resa dei conti. Adesso si che c'era d'aver paura! Non era un tipo che scherzava. Soprattutto non desideravo usare i miei poteri... prima che il tutto finisse di male in peggio. Per lui sarebbe bastato un sol colpo per eliminare Sirius, eppure pareva attendere qualcosa. Che cosa?! Deve essere di famiglia, eh. Si chiama bacchetta magica. Bacchetta magica! Mi trattenni tantissimo nel ridere... eppure in questa situazione c'era poco di cui scherzare. Rivolgersi così a Zeus era davvero da pazzi! Sai, la immaginavo un tantino diverso...Tutti se lo immaginano un tantino diverso.. Guardai Felpato sgranando leggermente gli occhi... desiderava morire velocemente?! Ma non si rendeva conto del pericolo?! Era il suo modo di "lottare"... puntare sull'ironia?! Non so cosa avesse in mente Sirius... ma non mi sembrava un grande piano il suo. Respirai profondamente cercando di non apparire debole... ma combattiva come mia madre. E così si è scomodato così tanto per...?! Non potevo crederci! Aveva usato quel tono con Zeus?! D'accordo eravamo impanati e fritti! Il Dio pareva restarsene immobile... ma sicuramente stava elaborando qualcosa di subdolo. A questo punto dovevamo aspettarci di tutto! Lo scoprirai presto Black! Strinsi i pugni guardandolo attentamente. Un fulmine finì improvvisamente in mezzo a noi. Restai immobile quasi me lo aspettassi... è sicuramente non era finita qua! Guardai Sirius percependo una nuova saetta in arrivo... lo stava prendendo di mira. Oh no! Non gli sarebbe accaduto nulla! Non so cosa mi successe... ma in qualche modo riuscì a deviare quel fulmine verso il mare, lasciando illeso Felpato. Tirai un sospiro di sollievo notevole figlia mia! Che sfacciataggine la sua. Adesso basta! Mi ero stancata! Tu non sarai mai mio Padre! Gli urlai contro piena di ira, facendo scattare velocemente la penna. Da subito percepì qualcosa di strano... quasi fosse un formicolio fastidioso, ma poi la cosa parve peggiorare notevolmente. Le gambe sembravano indolenzite, però niente mi aveva colpito... com'era possibile? Che mi stava succedendo?! Neanche il tempo di metabolizzare che la sua mano mi afferrò saldamente, alzandomi da terra sei stata uno sbaglio... che finalmente ho corretto! Mi lasciò cadere a terra aggiungendo che non mi restava molto tempo! Che stupida! Zeus non aspettava altro che prendessi quella spada, aveva pensato proprio a tutto. Ma in che modo l'aveva modificata?! Respirai lentamente alzando lo sguardo... Zeus pareva sparito nel nulla. Sirius?! Pensai immediatamente cercando di alzarmi. Mi osservai il polso notando qualcosa di orribile... una macchia oscura mi camminava sotto pelle, quasi fossero dei serpenti. Grandioso! Pensai tra me e me. Poteva essere un veleno?! Certo perché no! Aveva corretto il suo sbaglio. Ma dove avevo visto una cosa simile... sapevo che la soluzione fosse a portata di mano. Ma certo Medusa! Il suo veleno può essere somministrato in vari modi. Guardarla negli occhi significava pietrificazione istantanea, ma così la pietrificazione avviene più lentamente ma in maniera dolorosa. Mi avvicinai a Sirius stai bene?! Sei tutto intero?! La mia voce era assai preoccupata più per lui, che per me. Tanto mi restava si e no qualche ora prima di diventare una statua di pietra. Una vera prigionia eterna per un immortale! Lo vidi osservarmi il braccio destro non credo che questa volta ci sia una soluzione Sirius... non conosco antidoto contro il veleno di Medusa puntualizzai con un certo rammarico. Non lo conoscevo perché non esisteva antidoto contro una creatura come Medusa. Mi portai una mano alla tempia, percependo un forte dolore che però finì per sparire dopo poco. Era solo l'inizio!
    Annabeth Morris



    Mi bastò osservare lo sguardo stupito del ragazzo per intuire che non si aspettava questo me... ooh che noia questi mortali! Perfino mio fratello Ade viene visto in un modo totalmente diverso da questi inutili terrestri. Diciamo che lui preferisce molto il look alla Mick Jagger... contento lui! E così lei è Zeus, il grande Dio del tuono! Almeno il ragazzo non pareva essere così stupido... o forse si?! Più che altro il suo tono di voce mi restava piuttosto irritante. Mia figlia invece aveva mutato il suo sguardo... combattiva come la madre non c'è che dire. Dovevo lasciare che impugnasse la spada... così finalmente avrei ottenuto ciò che bramavo! Quanti modi esistono per uccidere un immortale?! Qualcuno c'è... ma non è una vera è propria morte, più una prigione come gli Abissi del Tartaro. Non prestai neanche un po di attenzione alle parole del ragazzo, troppo inutili. Che perdita di tempo! Pensai alquanto seccato. Bastava una scarica ben assestata e il suo cuore avrebbe smesso di battere all'istante... allora perché aspettavo?! Forse perché ciò che stava per accadere sarebbe stato di gran lunga peggiore. Gli avrei fatto scomparire quel sorrisino dalla faccia. Chissà come sarebbe stato bello (per lui) scoprire di non poter salvare Annabeth questa volta. Adesso il mio obbiettivo era costringere mia figlia a far scattare quella sua penna, accuratamente modificata. Non mi importava di perderla, anzi sarebbe stato un problema in meno. Se non fosse stata così testarda (quanto me) magari il suo futuro sarebbe stato diverso. E così si è scomodato così tanto per...?! Oh! Beh non l'hai ancora capito?! Affermai con il suo stesso tono... strafottente al massimo lo scoprirai presto Black! Mi accarezzai crudelmente la barba lasciando ricadere un fulmine proprio in mezzo a loro. Annabeth non si scompose neanche di un millimetro, giustamente non temeva la folgore. Qualcos'altro si! Una seconda saetta era indirizzata proprio a lui... al ragazzo. Alzai leggermente un sopracciglio stupito, notando come lei fosse riuscita a deviare il fulmine verso il mare. Notevole figlia mia! Affermai con un finto applauso tu non sarai mai mio Padre! Quanto odio! Che piacere vederlo nei suoi occhi... c'era più gusto così! Ed ecco il momento che aspettavo, la spada nella sua mano! Allontanai il ragazzo con delle scariche di vento, da impedirgli di avvicinarsi ne a me e ne a Annabeth. La guardai maligno mentre si inginocchiava a terra. La presi per la maglia alzandola da terra in effetti non ti accetterò mai come figlia! Sei stata uno sbaglio... che finalmente ho corretto! La lasciai cadere a terra con molta noncuranza. Divertitevi assieme... visto il poco tempo che ti resta! Conclusi con un'aria ed un tono alquanto vincente, trasformandomi velocemente in un aquila. Lasciando che un fulmine mi travolgesse in volo riportandomi sull'Olimpo!
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    L’ironia di Sirius era una cosa che prima o poi l’avrebbe messo davvero nei guai, guai molto seri. Annabeth si trattenne dal ridere perché lei lo trovava sempre divertente ma in quell’occasione non doveva affatto essere così! Se solamente Zeus avesse voluto lo avrebbe uccido all’istante, anche solo alzando un dito. Eppure non lo fece, per grande fortuna di entrambi.
    Alla parolina grande che Felpato aveva scelto di usare per paragonare il Dio, egli fece un piccolo accenno di “felicità”, si vedeva che era un tipo a cui piacevano i complimenti e sentirsi il più forte. E Black poteva usare tutto ciò a suo vantaggio.
    Seguì poi un momento di totale silenzio, perché Zeus non accennava a dire qualcosa o meglio, a fare qualcosa? Perché un fulmine non accennava a scendere? Cosa era, la fantomatica calma prima della tempesta? E dire che Sirius non avesse paura era riduttivo, nonostante avesse appena fatto lo spavaldo. Ma probabilmente la sua ironia era usata per darsi coraggio! Doveva combattere e non doveva affatto dimostrarsi debole...
    Oh! Beh non l'hai ancora capito?! finalmente l’uomo iniziò a rispondere almeno all’ultima domanda postagli, esclamazione che fece arricciare il naso al ragazzo. No, non lo aveva ancora capito, era un Mago certo, ma non sapeva leggere il pensiero. In realtà c’era un’incantesimo che ti permetteva di leggere nella mente, il Legilimens, ma Black in quel momento non lo stava di certo facendo. Era un incantesimo delicato e difficile da imparare ma per uno come Black non c’era nessuna problematica nell’eseguirlo.
    Seguì un forte fulmine che si scagliò fra i due ragazzi e che fece sobbalzare Felpato, così da non indurlo a fare ancora dell’ironia. Non poteva negarlo di avere paura. lo scoprirai presto Black! disse crudele, mentre Annabeth non stette di certo con le mani in mano, ma contraccambiò l’attacco, difendendo Sirius. La saetta a lui destinata infatti finì in mare. L’espressione paonazza del ragazzo iniziò a riprendere colore. C’era mancato così poco..., e sarebbe rimasto stecchito!
    Notevole figlia mia! commentò il Dio e sì a quanto pareva Felpato doveva ringraziare Folgore per la sua salvezza. tu non sarai mai mio Padre! esclamò la ragazza con odio, e come darle torto. Infatti Sirius ancora non capiva perché Zeus si fosse scomodato così tanto per una delle sue miriadi di figlie.
    Annabeth prese la spada e un’immensa folata di vento fece scagliare Black contro una parete del faro.
    in effetti non ti accetterò mai come figlia! Sei stata uno sbaglio... che finalmente ho corretto!. Possibile che lo sbaglio disse solamente lei è non tutti gli altri (figli)?
    Sirius si rialzò in piedi e puntò la sua bacchetta contro Zeus, dalla quale partì un’incantesimo che però andò a vuoto visto che l’uomo si era volatilizzato trasformandosi in un’aquila.
    Sirius allora corse verso la ragazza che pareva un po’ per volta trasformarsi in una statua di marmo. non credo che questa volta ci sia una soluzione Sirius... non conosco antidoto contro il veleno di Medusa fece portandosi una mano alla tempia. Sirius deglutì ma effettivamente sul suo volto non c’era affatto preoccupazione, si poteva scorgere solo la paura che gli si stava scivolando via...Zeus se ne era andato lasciandoli vivi, quale fortuna! Sirius sorride e quel sorriso forse Annabeth lo trovò un tantino strano. Ma Black conosceva un modo per farla ritornare come prima e non era una cosa neanche tanto difficile! Alzò la bacchetta in aria e improvvisamente i due furono travolti da un fascio nero che...
    Sirius Black


    TO BE CONTINUED...

    Edited by -Michelle - 10/3/2018, 15:59
     
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