Supermassive Black Hole

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    ...Sirius e Annabeth (statua di pietra per metà) si ritrovarono improvvisamente in una stanza da college, deserta al momento nonostante fosse già mezzanotte. Il ragazzo illuminò la stanza e si mise subito a frugare dentro un cassetto che si trovava dentro uno degli armadi e poco dopo ne estrasse fuori un mantello tutto nero. Eccoti qua! esclamò tenendolo ben saldo fra le mani mentre un foglio ed una penna si materializzarono sulla scrivania. Ramoso prendo in prestito il tuo mantello. Felpato disse il ragazzo e sul foglio la penna iniziò a scrivere quelle parole.
    Lui e Annabeth si erano materializzati nella stanza dei due suoi più cari amici che a quell’ora erano sicuramente ancora alla festa in spiaggia, festa dove sarebbe dovuto esserci anche lui. Uno dei due ragazzi, James, custodiva questo mantello che si sarebbe rivelato molto utile ai due ragazzi.
    Black prese fiato e si voltò verso di Annabeth, pronto a spiegarle ogni cosa, così finalmente la giovane poteva capire perché il suo ragazzo (eh si, ora si erano fidanzati!) non era affatto preoccupato di quello che Zeus le aveva fatto.
    Questo è un mantello dell’invisibilità disse dandole prova di quanto stava dicendo, provandoselo. Black infatti sparì completamente al di sotto dell’indumento che lo rese quindi completamente invisibile. Certo, questo ancora non spiegava cosa servisse per farla ritornare normale...
    Ci intrufoleremo a casa mia ecco a cosa serviva, a non farsi vedere dai membri della sua famiglia. Non sarebbe stato affatto semplice ma Sirius sapeva che nella sua serra vi era una pianta, chiamata Mandragola, che era in grado di contrastare Medusa. Annabeth quindi sarebbe ritornata normale. Ora ci teletrasporto nella mia ex stanza, ok!? fece agitando nuovamente la sua bacchetta, e senza averle spiegato della Mandragola. Era fatto così, a volte lasciava le cose, i discorsi, a metà.
    L’istante successivo si ritrovarono all’interno di una camera semi spoglia che Black illuminò leggermente con la sua magia. Molto leggermente, giusto per vedersi in faccia e non andare a sbattere contro qualcosa, non che li effettivamente ci fosse quel rischio, dal momento che vi era solo un letto, una scrivania con una libreria e un piccolo armadio.
    Era così strano ritrovarsi lì. Da quando era scappato non ci aveva più messo piede dentro. Ed ora eccolo lì, mentre la sua famiglia dormiva pacifica. Probabilmente quello di cui si dovevano preoccupare non erano tanto i Black (che appunto dormivano) ma i vari elfi domestici che loro avevano. Probabilmente alcuni di loro erano ancora svegli a svolgere le loro mansioni. Sirius sperò vivamente che a quell’ora la serra fosse deserta...Ah si, forse doveva menzionare ad Annabeth della Mandragola...La guardò dunque dritta negli occhi. Fuori da quella finestra c’è una serra. Lì dentro i Black coltivano anche le Mandragole disse dando per scontato che la ragazza sapesse di cosa stesse parlando...
    Sirius Black


    Edited by -Michelle - 10/3/2018, 15:59
     
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    La cosa che più mi importava era Sirius, vederlo che stava bene mi rendeva felice. Percepivo ogni muscolo pesare quasi un quintale... il veleno scorreva abbastanza velocemente. Lo osservai sorridere e per un momento quella sua espressione mi parve strana... chissà costa stava pensando?! Sirius delle volte era peggio delle reazioni di chimica, almeno quelle riuscivo a capirle. Magicamente un fascio nero ci avvolse catapultandoci in una stanza da college. Felpato pareva conoscerla fin troppo bene... visto che si mise a cercare freneticamente qualcosa in un cassetto. Eccoti qua! Sembrava averlo trovato... ma cos'era un pezzo di stoffa?! In teoria non è che ci stessi capendo molto... in pratica non ci capivo niente! Lui pareva piuttosto tranquillo, quindi lo lasciai fare... non è che avessi tutta questa voglia di parlare visto che avevo male dappertutto. Alzai leggermente un sopracciglio guardandolo questo è un mantello dell’invisibilità c'è quel pezzo di stoffa rendeva invisibili?! Pareva incredibile ed in effetti lo era, visto che Sirius indossandolo sparì completamente. Sgranai di colpo gli occhi... che cosa aveva intenzione di farci?! Ci intrufoleremo a casa mia Avevo capito bene?! O mi si stava pietrificando anche il cervello?! Ricordo di quando mi aveva accennato della sua famiglia, e da quello che avevo capito non erano proprio in ottimi rapporti... quasi quanto me su per giù! Quindi parlava proprio di Villa Black. La casa dov'era cresciuto, ma perché mai voleva tornarci?! Non mi diede il tempo di chiedere spiegazioni che tornò a parlare ora ci teletrasporto nella mia ex stanza, ok!? Oddio di nuovo!? Lui probabilmente c'era abituato, ma a me stava venendo la nausea... pareva di essere sull'otto volante quando agitava quella bacchetta. O forse era l'effetto del veleno?! Comunque sta di fatto che appena tutto finì di girare, dovetti trattenermi abbastanza per non rimettere. Manco dopo una sbronza parevo così uno straccio. Mi guardai velocemente attorno... quella stanza era di un lugubre pazzesco! Forse questo era uno dei motivi per cui Sirius aveva lasciato quella casa e quella famiglia. L'arredamento poi era molto essenziale, di sicuro i genitori non erano stati molto amorevoli con lui... almeno questa era l'impressione che avevo. Il tutto però era piuttosto lussuoso e pregiato, ma a causa del buio non riuscivo a vedere molto. L'unica cosa che faceva luce era la bacchetta di Felpato... sembrava la torcia del telefono. Il suo sguardo dritto nel mio fuori da quella finestra c’è una serra. Lì dentro i Black coltivano anche le Mandragole... Incrociai un momento le braccia mandragole?! Domandai bisbigliando Sirius potresti spiegarti meglio per favore?! Alzai leggermente un sopracciglio... non ci stavo capendo niente di tutta questa storia. Ero venuta a conoscenza di questo mondo solo dopo aver conosciuto Sirius (attuale fidanzato... mi faceva ancora un po strano ma era bello) quindi ne sapevo ben poco. Visto la situazione cercai di non fare troppe domande... d'accordo dovevamo arrivare a questa serra quindi muoviamoci! Affermai sempre sottovoce cercando di aprire la porta con una certa delicatezza, ma comunque essendo vecchia finì per cigolare un tantino. Scusa! Probabilmente serviva un po di olio nelle cerniere. La casa era più una reggia immensa... quasi fosse un labirinto di stanze. Io effettivamente non sapevo dove andare fai strada! Dissi molto piano a Felpato... quando all'improvviso notai una figura poco distante da noi. Sobbalzai dallo spavento... che cos'era?! Intrusi!! Esclamò quella creatura. E adesso?! Guardai Sirius respirando quasi a fatica. Padrone... è proprio lei?! Quel piccolo essere parlò ancora avvicinandosi. Padrone?! Ripetei quasi senza rendermene conto guardando Felpato. Questa volta avrebbe avuto di che spiegarmi. Soprattutto osservandolo bene pareva malandato... con uno straccio addosso. Dalle orecchie sembrava molto un elfo... ricordo di aver visto dei simili in dei libri. Stavo per chiedere a Sirius il perché lo trattavano così... quasi fosse uno schiavo. Non mi pareva giusto... ovviamente io non ne sapevo granché, ma non mi sembrava il modo di trattare una creatura. Tossì lievemente mentre quel piccolo elfo mi prese la mano venite con me! Il suo tocco era gentile... guardai Sirius con uno sguardo che la diceva lunga. Se mi avesse letto nel pensiero avrebbe scoperto la domanda "cosa mi stai nascondendo?!" Ma forse non serviva leggermi nella mente... lo si poteva leggere direttamente dal mio sguardo.
    Annabeth Morris


    Edited by woozy. - 9/3/2018, 19:13
     
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    Effettivamente da quando Annabeth fu teletrasportata la prima volta non ci stava affatto capendo nulla, nonostante il ragazzo a suo modo le stava cercando di spiegare quasi ogni cosa. E non riusciva neppure a chiedere spiegazioni o a fare una piccola constatazione o insomma ad aprire bocca, che Sirius faceva tutto lui, dalle parole all’azione, portandola infine alla villa dei Black. Senza poi poter pensare che per la ragazza non era proprio rosa e fiori il teletrasporto.
    mandragole?! fece bisbigliando Annabeth trovando finalmente lo spazio ed il tempo per parlare anche lei. Sirius potresti spiegarti meglio per favore?! continuò a parlare alzando lievemente un sopracciglio, giustamente perché non ci stava capendo nulla di nulla, se non che esisteva una possibilità per combattere quello che il padre le aveva fatto.
    Sirius prese un attimo il respiro mettendo finalmente un freno a tutto quello cui stava facendo. Oh, ma riesci ancora a parlare! esclamò mantenendo però il tono di voce piuttosto basso per non disturbare nessun’anima viva. La guardò meno preoccupato, se poteva ancora parlare e muoversi allora avevano più tempo del previsto, potevano dunque poteva rallentare un po’ quella corsa. Ma sicura di stare benino? domandò avvicinando di molto il suo viso al suo per vederla meglio, visto la scarsa luminosità. Il volto di Annabeth era bluastro, dato più dal teletrasporto che dal Zeus!, per cui ritornò a preoccuparsi.
    muoviamoci! fece lei voltandosi e velocemente andò ad aprire la porta che cigolò mentre Sirius tentava in tutti i modi di attirare la sua attenzione. Perché diamine era andata verso l’ingresso quando poco fa le aveva mostrato la serra dalla finestra! Era da lì che sarebbero dovuti uscire!, più veloce e soprattutto più sicuro. Ma ormai era troppo tardi.
    Scusa! esclamò a bassissima voce. fai strada!. E ormai per quella strada dovevano andare visto che Felpato aveva già intuito che erano stati scoperti. Infatti ecco che davanti ai due ragazzi si palesò un elfo domestico Intrusi!! e fece sobbalzare Annabeth che a fatica portò il suo sguardo verso il ragazzo, sperando di non averla combinata grossa, o per lo meno non così grossa come poteva sembrare.
    Padrone... è proprio lei?! chiese sorpreso e leggermente felice nel rivedere Sirius Black, mentre Annabeth continuava a capirci sempre meno. Padrone?! fece quasi senza rendersene conto ma il Mago non calcolò minimamente la sua sorpresa, piuttosto si concentrò su Kreacher. Kreacher! Meno male... esclamò a bassa voce rendendosi felicemente conto che erano stati scoperti dall’unico elfo dei Black che non lo odiasse, anzi.
    Annabeth era palesemente sempre più perplessa ma sia Sirius che l’elfo sapevano che non era quello il tempo per porre fine a tutti i suoi dubbi e perplessità, per questo Kreacher prese la mano della ragazza venite con me!, mentre questa lanciò un’occhiata a Sirius Ti spiegherò tutto a casa fece riferendosi a Vancouver. Vancouver, dalla parte opposta del mondo di dove erano ora. Certo che la magia era davvero super comoda!
    Ovviamente Felpato non le stava nascondendo nulla, semplicemente non si erano mai parlati delle rispettive famiglie e quello non era sicuramente un momento per farlo.
    L’elfo lì riportò nella stanza di Sirius. Tutto a posto qui, si era solo aperta la porta della stanza perché si è aperta la finestra. Dannato vento. Ora chiudo tutto disse Kreacher sicuramente ad un altro elfo, chiarendo il motivo del piccolo trambusto e ponendo fine quindi all’allarme di intrusione. Che ci fate qui, padrone? domandò dirigendosi verso la finestra per fingere di richiuderla. Mi serve una Mandragola spiegó il ragazzo Ma siete stupidi! La serra è lì di fronte. Andateci dalla finestra. Addio!. E in effetti l’elfo aveva ragione, ma Annabeth si era immediatamente catapultata fuori dalla stanza che Sirius non ebbe avuto tempo di fermarla.
    Kreacher lì spinse di tutta fretta fuori dalla finestra, richiudendola. Grazie Kreacher fece Felpato prendendo poi per mano Folgore e guidandola verso la serra; finalmente così arrivarono al punto giusto. Le fece cenno di aspettare lì ferma, dal momento che Sirius doveva capire se la serra fosse deserta o meno è una volta accertata la via libera, fece segno ad Annabeth di entrare. La serra era enorme e Sirius si era fermato davanti ad una piccola quantità di piante tutte uguali, piuttosto brutte: al posto delle radici, dalla terra veniva fuori una specie di minuscolo neonato coperto di fango e terribilmente brutto, con delle foglie che spuntavano direttamente dalla testa. Tutto di colorito verdastro a chiazze. Parevano stessero dormendo. Queste sono delle Mandragola. Sono in grado di curare una persona pietrificata spiegò sottovoce, come se dovesse stare attento a non svegliare qualcuno. Di fianco a quel pezzetto di serra vi era un armadietto in cui Sirius estrasse due cuffie e ne porse una alla ragazza Indossala disse facendo altrettanto. Era noto che l’urlo delle Mandragole fosse fatale a chiunque lo ascoltasse, ma ovviamente non per Folgore. Ma in caso glielo avrebbe poi spiegato Sirius.
    Il ragazzo puntò poi la bacchetta una ad una le Mandragole e le immobilizzò così una alla volta, lasciandone una in “vita”, per poterla strappare via (e per non svegliare le altre una volta che essa avrebbe urlato). Poi prese con le mani la Mandragola e la estrasse fuori dalla terra. Questa urlò di potenza, ma ne Sirius ne Annabeth poteva sentirla. Prese dunque delle radici e la ripose poi al suo posto, dove si riazzittì.
    Si avvicinò poi ad un bancone dove iniziò a preparare l’antidoto. Passami la boccetta viola disse indicando alla ragazza i o scaffale poco distante in cui vi erano varie boccette tutte colorate. Dovrebbe esserci scritto bile di armadillo fece mentre lui si dirigeva verso un’altro scaffale alla ricerca di altri ingredienti che servivano per la pozione.
    Improvvisamente captò un suono provenire dall’esterno e si catapultò a prendere la radice di Mandragola tagliate e poi da Annabeth. Avvolse entrambi sotto il mantello. Sta arrivando qualcuno fece.
    Sirius Black
     
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    Se stavo benino?! In verità sono stata meglio! Tra meno di un'ora sarei diventata una statua di marmo... ma visto che riuscivo ancora a parlare diciamo che si stavo benino! Kreacher! Meno male... Quindi quella creatura aveva un nome... è giustamente Felpato lo conosceva fin troppo bene. Ed io che pensavo che la mia famiglia fosse strana! In effetti avevo delle perplessità, ma il momento forse non era opportuno cercare di risolverle. Ti spiegherò tutto a casa. Annui pensando "mmh evvai con l'otto volante!" Iniziai a prepararmi psicologicamente... anche se comunque dovevo ammettere che era piuttosto comodo spostarsi con la magia. Poteva essere una vera figata andare ovunque si desiderasse. Quel piccolo elfo ci riportò nella ex camera di Felpato, scambiando alcune parole con un suo simile. Ma quanti c'è n'erano in quella villa?! Sembravano tanto dei mini maggiordomi. Ascoltai a tratti la loro conversazione, percepivo la testa completamente in fiamme. Perfino i battiti del mio cuore parevano rallentare minuto dopo minuto. Grazie Kreacher. Grazie lo ringraziai a mia volta con un sorriso. Anche i movimenti più semplici mi restavano difficili adesso. Una volta fuori e quasi vicino alla serra notai quanto fosse uggioso quel tempo Londinese. Meglio Vancouver... anche se comunque mi avevano detto che i quartieri inglesi possedevano un loro fascino. Seguì Sirius appena mi fece cenno di entrare... diamine se ero lenta quanto una lumaca! Mi ci vergognavo un po visto quanto in realtà sono agile e ben allenata. L'umidità era davvero notevole... come quasi in tutte le serre che si rispettino, solo che questa non era come tutte le altre. Non coltivava di certo asparagi o carote. Restai alquanto incredula osservando tutte quelle piante dalla forma, ma soprattutto dal colore piuttosto strano. Alcune si muovevano pure! Ci fermammo davanti ad una specie queste sono delle Mandragola. Sono in grado di curare una persona pietrificata Eh poteva dirlo prima!! Almeno adesso iniziavo a capirci qualcosa. Una parte di mistero pareva svelata. Lo guardai prendere delle cuffie, molto simile a dei para orecchi. Indossala. Beh stranezza più stranezza meno... le indossai. Arricciai il naso mentre una leggera smorfia compariva sul mio viso... che diamine era?! Pareva un neonato con le radici e ricoperto completamente di fango. Ci avvicinammo ad un tavolo Passami la boccetta viola annuì osservando lo scaffale ricco di ampolle colorate. Sembravano tutte uguali Dovrebbe esserci scritto bile di armadillo guardai con più attenzione, mentre osservavo l'interno di alcune... erano quasi disgustose! Finalmente la trovai, tolsi due ragnatele e la presi. Stavo per voltarmi quando la mano di Sirius mi tirò a se... finendo per coprici entrambi con il mantello. Che succede?! Stavo per dire ma ancora una volta fu Felpato a parlare per primo sta arrivando qualcuno mai che si potesse stare un minuto tranquilli. Uno non è che chiede tanto. Di certo molto utile questa specie di mantello, visto che ti permetteva di essere invisibile ma allo stesso tempo di riuscire a vederci attraverso. In quel istante alcuni piccoli elfi presero a camminare tra le varie coltivazioni, seguiti da una figura femminile. Siete patetici! Esclamò lei con tono glaciale. Era una donna bellissima, per alcuni tratti del suo viso assomigliava molto a Sirius. Che fosse sua madre?! Strinsi la mano di Felpato guardandolo un istante, avevo il cuore in gola. Quello che desidero... lo pretendo! Mi stupì leggermente di come Sirius invece non gli assomigliasse caratterialmente neanche un po. Forse era proprio per questo che non aveva più rapporti con loro. Lui era diverso! Dopo poco quella donna prese ad uscire dalla serra, assieme a quelle creature. Tirai un lieve sospiro di sollievo mentre osservai lo sguardo di Sirius scusami, non avrei mai voluto che tu tornassi qui ero assai dispiaciuta. Tutta colpa mia... tutta colpa di Zeus! Stai rischiando troppo per me... abbassai lo sguardo. La serra pareva finalmente tranquilla, così prendemmo ad uscire dal mantello. Gli passai la boccetta come da lui richiesto precedentemente. Quando all'improvviso quella figura femminile si palesò magicamente davanti a noi credevi di intrufolarti in casa mia, senza che me ne accorgessi Sirius?! Un brivido mi percorse la schiena... eravamo in guai seri! Lei fece comparire l'elfo che prima ci aveva aiutato perdonami Padrone! Era mortificato, e di sicuro era stato costretto. Che madre amorevole! Con uno schiocco di dita il pavimento al di sotto di noi scomparve immediatamente. La sensazione di cadere nel vuoto era alquanto terribile... fortuna che dopo poco toccammo il pavimento. Sbatterci contro non era proprio tutto questo piacere. Mi alzai un tantino dolorante mentre cercavo di capire dove fossimo finiti. La luce all'interno della stanza era piuttosto fievole, e la parete che toccai era pura pietra. Tutta la stanza pareva essere così... forse eravamo nei sotterranei. Immagino che questa stanza sia a prova di Magia, giusto?! Lo guardai in quei suoi occhi grigi mentre scorgevo in loro già la risposta "si". Mi appoggiai al muro vicino a lui usciremo da qui non temere Sirius!! Provai ad infondergli coraggio, ne avevamo bisogno.
    Annabeth Morris


    Edited by woozy. - 11/3/2018, 00:15
     
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    L’espressione di Annabeth era una cosa alquanto spassosa, se solo i due ragazzi non si trovavano in guai così seri. Per questo motivo Sirius non ci diede troppo caso, altrimenti non si sarebbe sprecato con battutine e simili. Ma la poveretta continuava a capirci sempre meno a parte la cosa più fondamentale, ovvero che esisteva una cura alla trasformazione in pietra. Almeno ciò la rassicurava e la faceva andare avanti abbastanza serenamente, ma per sempre perplessa in tutto. I suoi movimenti poi iniziavano ad essere sempre più lenti, per questo motivo dopo aver estratto la Mandragola Sirius chiese aiuto a lei nel prendere gli ingredienti che gli servivano. E per questo motivo dovevano fare più veloce possibile! Peccato però che qualcosa andò storto, del resto nessuno riusciva a fregare i Black, nemmeno un Black stesso! Fu così che appena Sirius e Annabeth si nascosero sotto il mantello dell’invisibilità, degli elfi comparirono nella serra, seguiti da una figura femminile con un regale comportamento e piuttosto inviperita. Siete patetici! esclamò con freddezza e Sirius, suo figlio, non ne fu proprio sicuro che quel commento fosse rivolto agli schiavetti...Che lì avesse dunque scoperti?
    Annabeth strinse la mano del ragazzo che cercava di trattenere anche il più innocuo dei respiri, mentre la donna continuava a parlare Quello che desidero... lo pretendo!. A cosa si stava riferendo?
    Subito dopo la signora Black girò i tacchi e uscì dalla serra, seguita a ruota dai suoi “animaletti scodinzolanti”, che sembravano non avere una propria anima, un proprio pensiero. Ma che facessero tutto quello che faceva, o serviva, a quella donna.
    scusami, non avrei mai voluto che tu tornassi qui fece Annabeth una volta rimasti soli e il ragazzo come risposta fece spallucce. Aspettó poi qualche minuto e infine tolse il mantello. Stai rischiando troppo per me... continuó mentre Felpato pareva non darle troppa importanza, in fondo avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei, e poi ora era così concentrato a finire di raccogliere gli ingredienti mancanti. Prendimi il vasetto azzurro chiaro con scritto crine di unicorno fece indicandole lo scaffale di prima in cui le boccette poi erano messe in ordine cromatico. Lui invece si avvicinò ad un basso cespuglio con foglie basali grandi, dal colore verde scuro dove all’apice dei rami si apriva un grazioso fiore. Era l’Elleboro, una pianta molto velenosa, per cui si prese quello che gli serviva usando la magia, senza trovarla quindi.
    Perfetto, ora ho bi- ma sul più bello fu interrotto da sua madre che aveva fatto ritorno nella serra, del resto fregare un Black era cosa alquanto impossibile credevi di intrufolarti in casa mia, senza che me ne accorgessi Sirius?!. Effettivamente quello era proprio il suo piano.
    perdonami Padrone! al suo seguito vi era Kreacher, vagamente mortificato, ma purtroppo per lui costretto ad ubbidire agli ordini della sua padrona Walburga Black, la quale con un semplice schiocco di dita fece scomparire il pavimento sotto di loro facendoli leggermente precipitare in una stanza poco illuminata, umida e di pietra. Li aveva spediti nei sotterranei. Immagino che questa stanza sia a prova di Magia, giusto?! fece Annabeth rialzandosi in piedi mentre Sirius appoggiò a terra gli ingredienti che aveva e diamine gliene mancavano ancora tre. usciremo da qui non temere Sirius!! fece lei cercando del coraggio e il ragazzo annuì lievemente con il capo. Peccato che entro pochissimo minuti Annabeth sarebbe divenuta completamente di pietra. Certo, la pozione che stava preparando sarebbe funzionata lo stesso, ma sarebbe stato un po’ un peso spostarsi con una statua di marmo!
    Ok, doveva escogitare qualcosa, ma cosa...Si avvicinò alla porticina della cella dove un elfo era stato messo di guardia. Non guardarmi brutto lurido schifoso ripugnante fece borbottando poi qualcosa di incompreso. Notó che aveva una cinta con delle chiavi, una di quelle gli avrebbe fatto sicuramente comodo. Gliela indicò con lo sguardo ad Annabeth, avrebbero dovuto cercare di prendergliele con l’astuzia. Avanti Gruvck non ci vediamo da un sacco di tempo e mi tratti così!? disse Felpato cercando di sorridere lievemente, mentre questi si voltó a guardarlo. Si ricorda il mio nome, padrone? si sorprese l’elfo avvicinandosi alla cella. Mai nessuno dei Black si ricordava il suo nome, e probabilmente quasi nessun nome dei loro schiavi. Certo che me lo ricordo Gruvck! esclamò allora Sirius sfoderando un bel sorriso. E le sorprese non finiscono qui, Gruvck. Guarda cosa ti do!, se mi aprirai la cella! disse togliendosi un calzino e facendolo sventolare. Se lei, padrone, mi regala qualcosa di suo, padrone, Gruvck diventa libero! fece tutto contento l’elfo, agitandosi un poco. Sirius sorride porgendoglielo in avanti, e l’elfo come gratitudine gli porse la chiave giusta con cui poi Black aprì la cella. L’elfo strinse a sè il calzino e felice risalì in superficie, da elfo libero.
    Annabeth...ce la fai..? Sirius si voltò verso la ragazza ormai quasi totalmente paralizzata, ancora qualche minuto e non avrebbe più potuto muovere neanche un muscolo. Come sarebbe riuscito a portare fuori da lì una statua di marmo!?
    Padrone...Sono io...Padrone!?...che ci fa con la cella aperta?, padrone? Beh, le ho portato questi!. Poco dopo scese nei sotterranei Kreacher portando con se un sacchetto di pelle con all’interno gli ingredienti mancanti per fare la pozione. Aveva capito quello che stava cercando di fare. Sirius lo ringraziò calorosamente e poi si mise subito all’opera per concludere la pozione. Kreacher, devi portare questa boccetta nel calderone e agitare con il mestolo per cinque minuti. Poi torna qua e riportamela! gli chiese e l’elfo si volatilizzò in un secondo.
    Annabeth, non ti preoccupare, tra poco sarai guarita! Sirius si avvicinò alla ragazza e poggiò la sua mano nelle sue spalle marmoree, mentre aspettava il ritorno dell’elfo.
    Sirius Black
     
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    Doveva esserci un modo per uscire da li... diamine perfino pensare mi diventava faticoso. Sentivo quei serpenti muoversi sempre più velocemente, ad ogni loro mossa qualcosa si pietrificava notevolmente. Fortuna che ero immortale... altrimenti sarei già stecchita, visto che il cuore pompava in maniera sfibrante. Osservai Felpato avvicinarsi alla cella accuratamente sorvegliata da quella piccola creatura. Il tono dell'elfo poi non pareva dei più garbati, ma quel suo mazzo di chiavi ci sarebbe tornato di certo utile. Avanti Gruvck non ci vediamo da un sacco di tempo e mi tratti così!? Furbo Sirius!! Quell'elfo sembrava talmente poco considerato che finì per addolcirsi piuttosto velocemente. E le sorprese non finiscono qui, Gruvck. Guarda cosa ti do!, se mi aprirai la cella! D'accordo questa stranezza batteva le altre! Un calzino?! Pensai quasi allibita. Se lei, padrone, mi regala qualcosa di suo, padrone, Gruvck diventa libero! C'è in pratica valeva come un lascia passare?! Forse si... visto la sua gioia nell'accogliere quel calzino. Respirai con difficoltà percependo i polmoni indurirsi notevolmente... non era un buon segno. Annabeth...ce la fai..? Lo guardai annuendo leggermente. Tenere gli occhi aperti era diventata una vera impresa. Udì la voce tutta affannata di Kreacher ...beh, le ho portato questi! Sorrisi lievemente apprezzando la gentilezza di quell'elfo. Aveva intuito quello che Sirius stava cercando di fare con la Mandragola e non aveva esitato nell'aiutarlo. La saetta mi attraversò lo sguardo mentre l'elfo ascoltava attentamente le istruzioni di Black. In quel momento mi venne un'idea... lui non meritava di restare li! Soprattutto in quelle condizioni, non aveva battuto ciglio nell'aiutarci... quindi mi pareva il minimo. Lui avrebbe dovuto lasciare quella casa, come anche Sirius aveva fatto! Entrambi non appartenevano a quel luogo lugubre... erano fatti per emergere e non per soccombere. Annabeth, non ti preoccupare, tra poco sarai guarita. Gli sorrisi riuscendo ancora a percepire il tocco bollente della sua mano. Dopo poco quella esile e gentile creatura tornò con una tazza fumante in mano. Quelle sue dita parevano tanto dei minuscoli artigli. Mi mossi con cautela e troppa lentezza, stavo spingendo gli ultimi muscoli rimasti ancora un tantino attivi. Bere tutto! Affermò Kreacher porgendomela cortese. Non che avesse un bell'aspetto, e neanche un ottimo odore. Ma non feci troppe storie! Mandai giù trattenendo il respiro affinché non rimettessi. Il sapore era terribile mentre la consistenza era assai pastosa. Lo finì tutto arricciando leggermente il naso. Il suo effetto parve essere immediato. Finalmente al posto delle gambe non avevo più due "incudini"! Il cuore riprese a battere in maniera costante e regolare. Mentre quella macchia sul polso venne divorata dall'antidoto. Grazie tante sorrisi felicemente ad entrambi. Sirius mi aveva salvato e l'elfo era stato un valido aiutante nell'impresa. Un gesto di bacchetta e la stanza riprese a girare velocemente, per poi fermarsi nella mia camerata. Eravamo tornati a Vancouver! All'improvviso sentì qualcosa stringere la mia gamba... era Kreacher! Affermai guardandolo vi prego padrone... non rispeditemi indietro mi chinai accarezzandogli gentile una guancia perché non ti accomodi un momento sul letto?! L'elfo per un primo momento restò alquanto stupito, ma di certo non si fece ripetere l'invito due volte. Il mio sguardo si incontrò con quello di Felpato e finimmo per capirci al volo. Lo vidi togliersi il secondo calzino e porgerlo all'elfo. Quello esultò gioioso saltellando sul letto. Ancora non capivo il significato, ma era bello vedere quella felicità nei suoi piccoli occhi. Dopo un piccolo inchino scomparì magicamente. Ci buttammo stancamente sul quel morbido materasso... eravamo giustamente sfiniti! Grazie ancora Sirius gli bacia dolcemente una guancia. Senza di lui avrei passato l'eternità tramutata in una statua di pietra. Per un po basta teletrasporto ci scherzai su ridacchiando appena. Come eri sicuro che la Mandragola avrebbe funzionato?! Ma poi mi spieghi questa storia del calzino?! Ecco che ero partita in quarta. La mia curiosità era incontenibile. Ma poi la mia "parlantina" era rimasta calma per troppo tempo, dovevo assolutamente recuperare.
    Annabeth Morris


    Edited by woozy. - 11/3/2018, 20:47
     
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    Quando Annabeth capì che bastava forse un’indumento di qualcuno per rendere libero un’elfo, le venne la stralunata idea di porre fine alla “prigionia” anche di Kreacher.
    Poco dopo Kreacher tornò con la tazza fumante che Annabeth avrebbe dovuto berla. La ragazza si mosse leggermente forse un po’ titubante, del resto non doveva essere un bello spettacolo quella pozione!, oltre ad essere lei abbastanza paralizzata. Bere tutto! affermò l’elfo porgendogliela, in maniera di velocizzare il tutto, e la ragazza finalmente buttò giù tutto d’un fiato la pozione.
    Grazie tante fece infine mentre l’effetto iniziava a farsi vedere e piano piano la ragazza tornò come prima. Annabeth sorride nuovamente come aveva sempre fatto, felice di essere completamente guarita.
    Neanche il tempo di parlare che Sirius riportó tutti a Vancouver, ebbene sì tutti, dal momento che l’elfo afferrò la gamba della ragazza, per essere teletrasportato anche lui. vi prego padrone... non rispeditemi indietro fece l’elfo una volta che Sirius si accorse della sua presenza. Il ragazzo lo guardava un po’ perplesso mentre Annabeth si inchinò e gli accarezzò una guancia, facendo rimanere perplesso ancora di più Felpato e pure l’elfo. Mai nessuno aveva usato o voleva usare tanta gentilezza con un elfo! Probabilmente quella era la prima volta che qualcuno aveva toccato la sua guancia per una simile carineria, invece che il solito schiaffo. Quelli sì che ne aveva ricevuto dai Black, per questo motivo al tocco della ragazza egli aveva chiuso gli occhi aspettandosi una sberla, che però non arrivò. Perché non ti accomodi un momento sul letto?! gli chiese invece gentile e questi obbedì immediatamente mentre Sirius, andando ad incrociare lo sguardo della ragazza, capì quello che doveva fare. Si tolse quindi anche l’altro calzino e glielo porse, rendendo Kreacher felice come non mai. Lì ringrazió e poi sparì dalla loro vista.
    Grazie ancora Sirius esclamò Folgore buttandosi nel letto e poi baciandogli la guancia. Per un po basta teletrasporto disse ridacchiando teneramente. Come eri sicuro che la Mandragola avrebbe funzionato?! Ma poi mi spieghi questa storia del calzino?! ed ecco che era tornata quella di sempre, con la sua micidiale parlantina.
    Il ragazzo ride divertito. Non è tanto il calzino. Semplicemente se regali qualcosa di tuo ad un tuo elfo domestico, egli acquisisce la libertà spiegò lui guardando il soffitto della camera di Annabeth. Aveva scelto di teletrasportare lì lui e Annabeth perché sapeva che la ragazza non condivideva la camera con nessuno, al suo contrario. E quindi non voleva svegliare Remus, dal momento che erano le quattro del mattino. Già, le quattro del mattino...Dopo tutta quella frenetica serata, Sirius crollò dal sonno...


    Il mattino dopo i due ragazzi si svegliarono con molta calma, tipo verso l’ora di pranzo. Sirius aspettò che Annabeth si lavasse, per poi farlo lui. Una volta lavato si fece comparire degli abiti nuovi di zecca e riportò il mantello a James. Poi ritornò da Annabeth.
    Ci vorrebbe una giornata di puro divertimento, che dici!? esclamò il giovane che aveva bisogno di buttare via tutta l’adrenalina che ancora aveva in corpo dalla sera/notte precedente. E Annabeth dopo essersi vista tramutare in pietra, probabilmente aveva bisogno di divertirsi un po’!
    Che ne dici se passiamo la giornata al luna park?! esclamò battendo le mani. Da quanto tempo poi Sirius non ci andava...Teletrasporto o come comuni mortali?! le chiese poi ridendo.
    Sirius Black
     
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    Non è tanto il calzino. Semplicemente se regali qualcosa di tuo ad un tuo elfo domestico, egli acquisisce la libertà. Spiegò Sirius in totale tranquillità... effettivamente quante cose che desideravo ancora conoscere di quel mondo così magico! Ma ci sarebbe stato tempo per scoprirle con calma. Era bello tornare a percepire un po di normalità dopo questa notte. Eravamo talmente sfiniti che ci addormentammo quasi in un lampo. Stranamente quella notte fu priva di incubi... forse per via della stanchezza o forse per la vicinanza di Felpato. Più probabilmente la seconda!

    ****

    Mi stiracchiai leggermente, aprendo lentamente gli occhi. Guardai un attimo il telefono notando l'ora... Wow!! Avevamo dormito più o meno fino all'ora di pranzo. Fortuna che era sabato e non c'era scuola... e fortuna anche che non dovevo lavorare in piscina. C'è la prendemmo con calma rinfrescandoci prima con una bella doccia. Mentre Sirius riportava il mantello, io finì di prepararmi. Sistemai al volo i capelli, con una bella treccia laterale. Stavo infilando la giacca di pelle quando Felpato tornò in stanza tutto contento ci vorrebbe una giornata di puro divertimento, che dici!? Come dargli torto! Lasciar scivolare via un po di pensieri non era affatto male,anzi. Ci meritavamo un po di sano svago certo! Sarebbe fantastico! Affermai piena di felicità. Che ne dici se passiamo la giornata al luna park? Alle parole Luna Park i miei occhi si illuminarono di gioia. Adoravo andarci, era uno dei miei posti preferiti! Poi Vancouver poteva vantare di un meraviglioso parco di divertimenti. È un ottima idea!! Confermai lasciando che le mie guance accogliessero un bellissimo sorriso. Teletrasporto o come comuni mortali... Arricciai teneramente il naso vada per i comuni mortali! Esclamai ridacchiando il 5 passa tra 7 minuti... andiamo! Appena uscimmo i raggi solari ci accolsero piacevolmente, si prospettava una bella giornata... tra l'altro la primavera stava per arrivare! Finalmente le gelide temperature di Febbraio stavano scomparendo pian piano. Il tram arrivò piuttosto puntuale, le fermate non erano molte... infatti una volta scesi ci ritrovammo ad ammirare tutte quelle fantastiche attrazioni! C'era parecchia gente... com'è sempre d'altro canto. Il profumo delle noccioline e dei dolciumi era percepibile ad ogni angolo. Ma la mia attenzione venne attirata immediatamente dal tiro con l'arco. Ero una vera esperta, ma soprattutto grazie ad un elevato punteggio potevi vincere tanti biglietti gratis per le altre attrazioni. Dai divertiamoci un po con quello! Proposi con un sorriso indicandogli i numerosi bersagli. Mi avvicinai alla cassa noleggiando 10 frecce, conveniva più che pagare per 5. L'assistente poi mi passò l'arco postazione 6 feci a Felpato guardandolo felice. I bersagli erano segnati da 4 colori: rosso il centro valeva 30 punti, il blu di seguito valeva 25 punti, il verde 10 punti mentre il bianco 5 punti. Il piccolo televisore affianco rivelava i punti, e li sommava. La cosa difficile stava nel momento in cui il bersaglio, in automatico si muoveva allontanandosi. Giustamente! Altrimenti sarebbe stato troppo facile! Visto che avevamo un arco solo avremmo fatto a turno. Più punti facciamo meglio è! Esclamai con un sorriso, prendendo una freccia. Mi misi in posizione perfetta... possedevo una certa affinità con le armi! L'importante era allentare la tensione sulle spalle, nel momento i cui si tende l'arco. Sincronizzi il respiro, e lasciai che le emozioni seguissero la freccia. Tutto questo accadde in pochissimi secondi. Ma nel istante in cui scoccai la freccia, qualcosa mi distrasse leggermente. Il solletico non vale Sirius!! Arricciai il naso ridacchiando, mentre lui se la rideva di gusto. Ah si?! Adesso vedrai! Pensai un tantino combattiva. Presi due frecce contemporaneamente mentre il bersaglio finiva per allontanarsi, fermandosi poi. Avevo totalizzato al momento solo 25 punti. Le scoccai entrambe con decisione, come solo una Dea sapeva fare! Le due frecce finirono in contemporanea al centro (colore rosso), e perfettamente nello stesso punto totalizzando quota 60 punti. Anzi sommati ai 25... sono ben 85 punti! Non era male come inizio... visto che avevamo a disposizione ancora altre frecce. Sirius... tocca a te! Gli passai l'arco con un sorriso. Ero curiosa di vederlo in azione!
    Annabeth Morris
     
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    I mondi dei due ragazzi erano così diversi fra loro che ogni cosa per l’altro era una novità, se non una stranezza. E se Annabeth stava scoprendo sempre più cose riguardante la magia, Sirius non aveva ancora avuto modo di capire cosa volesse dire essere un Dio e tutto quello che ne conseguiva. Sapeva solo dell’esistenza di Zeus (pure con prove di cui avrebbe dato volentieri a meno), degli altri Dei e Dee come narravano le leggende e dell’Olimpo. Ma non sapeva assolutamente altro. Si erano susseguiti una serie di eventi che non gli avevano fatto pensare poi molto sul mondo di Annabeth, fra l’altro ora sua ragazza, ma ora che era pronto a passare una giornata in perfetta tranquillità, la curiosità sull’Olimpo si stava sempre più facendo sentire. Credi che io possa venire sull’Olimpo?! domandò mentre erano nella fermata del bus in attesa della sua venuta. Eh si, Folgore aveva deciso di andarci tani te i mezzi pubblici e non usando la magia quindi. E tu...Se volessi, potresti andarci? Poi?! aggiunse subito dopo ricordandosi che Annabeth era vissuta sulla Terra e non nell’Olimpo, quindi magari non ci sarebbe potuta andare nemmeno lei. Cacciata dal suo stesso regno, che cosa strana...Beh, a pensarci bene, non era stato cacciato anche...No, lui se ne era andato di sua spontanea volontà, allora perché aveva avuto come la sensazione che qualcuno dei Black era stato cacciato via? Socchiuse un’attimo gli occhi per ripararsi dai raggi solari che lo investirono appena si spostò per fare entrare la gente nel bus appena arrivato, e vide una sagoma un’immagine di due bambini intenti a giocare a qualcosa. Uno di loro era sicuramente lui ma l’altro chi era? Quando li riaprì smise di chiederselo dal momento che subito dopo c’era il bus che dovevano prendere loro due per raggiungere il luna park. Pieno e stracolmo, come sempre del resto. E con quei suoi mille profumini “dolciosi” che si potevano sentire in ogni angolo del parco. Il ragazzo stava giusto per proporre di prendere qualcosa da mangiare, quando però Annabeth lo prese per la manica e lo portó davanti al tiro con l’arco Dai divertiamoci un po con quello! esclamò felice indicandogli i bersagli. Neanche il tempo di ricevere risposta che si era già avviata a noleggiare le frecce. Subito dopo portó il ragazzo alla loro postazione. I bersagli erano segnati da 4 colori, quello che dava più punti era ovviamente quello centrale, poi a mano a mano andavano scemando. E la cosa più interessante erano che i bersagli si muovevano rendendo il tutto sicuramente più interessante.
    Sirius sorrise guardando il bersaglio, solitamente le ragazze si sarebbero catapultate nelle giostrine d’amore, o chiedevano al proprio partner di vincere qualcosa per loro, Annabeth invece come sempre era diversa.
    Più punti facciamo meglio è! esclamò la ragazza mettendosi in posizioni di tiro. Stava prendendo la cosa troppo seriamente che Sirius pensó bene di distrarla. Il solletico non vale Sirius!! esclamò mentre lui invece trovava la cosa divertente. Ma Annabeth era una ragazza combattiva per questo motivo prese addirittura due frecce e le scoccó in contemporanea. E centrò con entrambe il bersaglio principale, il colore rosso, il centro, totalizzando 60 pt in un colpo solo. Non vale, tu sei figlia di Atena! esclamò il ragazzo mentre lei gli passava arco e frecce.
    Felpato non aveva mai avuto occasioni di fare tiro con l’arco, ma sicuramente non voleva essere da meno della ragazza, per questo motivo decise di utilizzare un piccolo trucchetto, giusto per drizzare il suo tiro verso il colore rosso. Impugnò così l’arco, tese una freccia e subito dopo la scoccò concentrandosi con lo sguardo verso il bersaglio centrale. E non solo, proprio su di una freccia che già era lì. Ecco che quindi la sua freccia si impiantò su quella di Annabeth, spezzandola in due, e segnando altri 30 punti. Credevi di essere solo te quella brava!!!? fece lui voltandosi subito a guardarla, esultando come un bambino felice, mentre il commesso tanto felice non era, dal momento che gli era appena stata rotta una freccia. E questa? Chi me la ripaga adesso? esclamò estraendo le frecce dal centro. Beh, signore. Non ho mica fatto a posta a centrarla in pieno mentì il ragazzo sfoderando un sorriso di scuse. E poi dai..costeranno meno di un dollaro fece il ragazzo della postazione di fianco. In caso togli loro dei punti se la fa sentire meglio. Ma perché non si faceva i fatti suoi quello? Perché doveva togliergli via i punti? Non era affatto giusto, eppure il commesso sembrava concordare con il ragazzo biondo. Sirius sbuffò, con la magia avrebbe potuto riparare la freccia, solamente però non davanti a occhi indiscreti...Che fare, lasciare perdere dunque? Sospirò guardando Annabeth. Ci toglierà 5 punti non di più! fece combattivo scoccando poi un’altra freccia nel centro. Altri 25 punti!! esclamò passando l’arco alla compagna. E se magari facciamo tutti centro..a proposito le conviene togliere la freccia, non ci toglierà i punti! aggiunse mentre l’uomo seguendo il suo consiglio andò ad estrarre la freccia appena lanciata, mentre tutti i presenti iniziarono ad incitare la coppia ad ottenere il massimo punteggio. Coraggio Annabeth! Facciamogli vedere di cosa siamo in grado di fare!!! esclamò ilare Sirius, sfoderando un sorriso di vittoria.
    Sirius Black


    Edited by woozy. - 17/3/2018, 13:23
     
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    L'Olimpo!! Esisteva un modo per raggiungerlo?! Probabilmente si... come per l'Oltretomba (Il regno di Ade). Ma in quel caso è molto più difficile uscirne. Le creature che lo abitavano sono le più pericolose. Al momento solo Ercole aveva sconfitto il Cerbero con grande facilità. Giustamente la curiosità di Felpato era pari alla mia. I nostri mondi erano così diversi, ma allo stesso tempo così affascinanti. Sarà io non ci trovavo niente di bello nell'Olimpo. Preferivo di gran lunga scoprire qualcosa di più sul mondo che circondava Sirius. Era veramente incredibile la magia! Credi che io possa venire sull’Olimpo?! Ci teneva così tanto a vedere gli Dei in guerra tra di loro?! Sicuramente non era un bello spettacolo. Mi spiace deludere le tue aspettative gli spiegai tranquilla e cordiale ma non potresti raggiungerlo. I comuni mortali non possono varcare le porte dell'Olimpo... purtroppo è la legge di Zeus gli misi una mano sulla spalla gentile. Anche se Sirius era "speciale" restava pur sempre un mortale ma sta tranquillo non ti perdi granché aggiunsi con tono scherzoso. E tu...Se volessi, potresti andarci? Poi?! È vietato anche per me! Affermai senza troppi giri di parole Zeus mi impedisce di raggiungerlo, per chissà quali "suoi" motivi spiegai sincera. Ma personalmente non ci tengo ad andarci conclusi guardandolo.... adesso avevo un motivo in più per amare la Terra! Comunque non ero proprio il tipo di ragazza che si fiondava in quelle giostre "super sdolcinate", però diciamo che la ruota panoramica non mi dispiaceva... resto sempre un'inguaribile romantica! Ma ci sono talmente tante di quelle attrazioni che uno non sapeva mai quale scegliere. Non vale, tu sei figlia di Atena! Gli sorrisi quasi fieramente, era quella parte di me che più apprezzavo! Un'indole che si accomunava quasi perfettamente con quella di Felpato. Lo osservai con attenzione mentre tendeva l'arco, notando piacevolmente quanto fosse bello in quella posizione. Alzai un sopracciglio alquanto sorpreso. Aveva spaccato una delle frecce in due... era l'erede di Robin Hood?! Pensai molto divertita. Credevi di essere solo te quella brava!!!? Gli sorrisi la fortuna del principiante! Affermai ridacchiando, mentre notavo quanto fosse poco felice il commesso. Giustamente Sirius non l'aveva fatto apposta, sono cose che possono succedere. Alla fine trovarono un accordo, non tanto equo ma contenti i commessi... contenti tutti. Arricciai il naso mentre Felpato sospirava ci toglierà 5 punti non di più! Alzai leggermente le spalle pensando a quanto fosse semplice recuperare 5 punti. Già Sirius stava facendo la sua parte con altri 25. Battei le mani entusiasta per lui! E se magari facciamo tutti centro..a proposito le conviene togliere la freccia, non ci toglierà i punti! Wow Sirius stava prendendo la cosa piuttosto seriamente... dovevo ammettere che questa cosa di lui mi piaceva assai. Avevamo finito per attirare l'attenzione di tutti i presenti... come quella volta per il tango! Coraggio Annabeth! Facciamogli vedere di cosa siamo in grado di fare!!! Lo guardai mentre la folgore mi attraversava lo sguardo. Non l'avrei di certo deluso! Il fulmine finiva per caricarmi di adrenalina. Volevamo vincere e ci saremmo riusciti! Afferrai l'arco con una certa decisione tornando in posizione. Il bersaglio si era allontanato notevolmente. Respirai piano, alzando una leggera e lieve brezza. Nessuno dei presenti avrebbe potuto notarla, era qualcosa di impercettibile. Forse solo Sirius si sarebbe accorto della differenza. Molti non pensano quanto sia importante il vento... ma io lo sapevo e lo sfruttai a nostro vantaggio. Nel tiro con l'arco era fondamentale la conoscenza delle correnti, esse potevano deviare la traiettoria della freccia. Io invece calcolai la brezza in maniera perfetta, lasciando che le frecce scoccate finissero tutte al centro. Un pizzico di aiuto non fa male a nessuno! Alla fine il tabellone segnò la parola Jackpot! Valeva a dire che avevamo totalizzato il massimo dei punti. Battei entusiasta il 5 con Felpato, e lasciando increduli tutti quanti. Probabilmente eravamo i primi ad aver totalizzato quel punteggio. Ci accolse un grosso applauso mentre ritiravo i ticket vinti. Erano infiniti e attaccati tipicamente uno dietro l'altro, quasi fosse un rotolo di carta igienica. Avevamo ticket gratis per quasi tutta la giornata. E chi se ne andava più da qui! Potevamo usarli per le attrazioni che volevamo... ma forse prima era meglio mangiare qualcosa. Mangiamo?! Ci chiedemmo quasi in contemporanea. Sorrisi mentre ci incamminammo verso uno di quei chioschi stracolmi di roba poco salutare. Ma non mi interessava... io tritavo di tutto! Poco prima di arrivare un clown pieno di allegria ci passò di fianco. Mi sembrò di notare in Sirius una sorta di stizza. Beh non era il primo a cui non piacevano i clown, in un certo senso in quel loro sorriso sono un tantino inquietanti. Gli presi una mano gentile se ti può consolare a me non piace la casa degli orrori non era giusto riderci su, anzi dal canto mio gli confidai quello che non mi piaceva del luna park. Guardai il menù che il chiosco offriva, mentre Felpato sembrava incantato dalle fragole ricoperte di cioccolato. Oddio Fragole?!! Kriptonite per me! Ero assai allergica. L'ultima volta che le avevo mangiate, mi avevano causato uno sfogo non indifferente. Si forse anche una Dea poteva essere allergica a qualcosa. Se le mangi... non potrai baciarmi per un po lo avvertì con un sorriso. Mentre presi ad ordinare qualcosa di veramente sostanzioso... Hamburger e patatine! Ci sedemmo tranquilli in un tavolino libero c'è qualcosa di diverso che mangiate o bevete voi Maghi?! Chiesi assai curiosa... giustamente intendevo diverso da quello che le persone normali mangiavano.
    Annabeth Morris
     
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    Mi spiace deludere le tue aspettative fece subito Annabeth quando il ragazzo le chiese se sarebbe mai potuto andare nell’Olimpo. L’espressione di Sirius si fece un pochettino triste, la sua curiosità verso quel mondo lo aveva già portato lì. ma non potresti raggiungerlo. I comuni mortali non possono varcare le porte dell'Olimpo... purtroppo è la legge di Zeus. Qui il volto del ragazzo mutò improvvisamente. A quanto pareva non è che non si potesse andare perché irraggiungibile fisicamente, perché un umano non sarebbe riuscito a trovarlo e simili, ma semplicemente perché era Zeus che non voleva far passare nessuno. Quindi per Sirius le possibilità di vedere l’Olimpo si erano moltiplicate. Bastava solo farsi amico il cognatino (e a quel pensiero gli venne un brivido), o forse meglio l’ipotesi di non farsi scoprire da lui. ma sta tranquillo non ti perdi granché aggiunse lei subito dopo ma il ragazzo nemmeno la badò. È vietato anche per me! Zeus mi impedisce di raggiungerlo, per chissà quali "suoi" motivi. In pratica anche lei non poteva andarci ma solamente perché il suo caro paparino glielo vietava.
    la fortuna del principiante! esclamò Annabeth divertita dopo che la freccia spezzò la sua freccia. Oh no, quella non era affatto fortuna, ma magia!
    Chissà perché Sirius e Annabeth riuscivano sempre a catalizzare l’attenzione di chiunque su di loro. Anche al tango erano finiti tutti in disparte per osservarlo ballare. E ora pure in questa occasione gli improvvisati arcieri si erano tutti fermati per vedere la coppia fare tutti centro. E come previsto e sperato dai più, Felpato e Folgore ottennero il massimo del punteggio, sotto una cascata di applausi. E come poteva essere da meno se entrambi avevano usato dei loro innocui trucchetti per vincere!
    Batti 5! esclamò Sirius aprendo la mano e alzandola all’aria, quando sullo schermo venne fuori la scritta “Jackpot”. Annabeth poi corse subito a ritirare il loro premio che a quanto pareva consisteva in giostre gratis e non un qualche peluche o regalino vario. E a Sirius quel premio andava più che bene.
    Mangiamo?! propose poi Annabeth sovrastando la voce del ragazzo che aveva esclamato la stessa identica cosa. La reazione di entrambi fu quella di ridere, la loro sintonia a volte spaventava, e poi si diressero verso la zona con i localini. Si avvicinò loro un clown (non è che proprio si avvicinava a loro ma semplicemente camminava lì di fianco, ma per Sirius sembrava proprio lo stesse fissando) e Felpato allungò improvvisamente il passo camminando verso la parte opposta. Odiava i clown o forse più che altro ne era un po’ terrorizzato...se ti può consolare a me non piace la casa degli orrori fece Annabeth prendendolo per mano, capendo dunque quella sua piccola fobia. Ma ma...! Ma che...No, io adoro la casa degli orrori. E ovviamente dopo farci un giro e d’obbligo! esclamò il giovane cercando inizialmente di non ammettere la propria paura.
    Si avvicinarono poi ad un chiosco con le tende oro e bordò e si accomodarono su l’unico tavolino rimasto vuoto. Sirius scorse con gli occhi dall’ultima pagina, quella dei dessert, soffermandosi su di una coppa con le fragole. Se le mangi... non potrai baciarmi per un po’ ci scherzó su Annabeth ricaricando il loro primo appuntamento. Il ragazzo rise e poi portò il menù alla prima pagina. Due hamburger con patate fece al barista che arrivò poco dopo.
    c'è qualcosa di diverso che mangiate o bevete voi Maghi?! le chiese poi la ragazza e Felpato scoppiò a ridere. Guarda che noi siamo comuni esseri umani eh! Non veniamo da strani mondi come voi!! Sono nato a Londra io, Inghilterra...hai presente!? continuò a ridere divertito. Villa Black è lì che si trova, non in un’altro pianeta!!!.
    Dopo cinque minuti il barista portò loro i due panini che Sirius addentò con un morso vorace, del resto aveva una fame da lupi! Non ci mise quindi molto a finire il pranzo e a quanto pareva nemmeno la ragazza. Dai che il luna park ci attende gratis!!! esclamò alzandosi in piedi e battendo le mani. Andò poi a pagare e poi raggiunse Annabeth e la prese per mano, baciandola poi sulle labbra. E poi si incamminarono per la stradina che li portava alla ruota panoramica. Con il cibo sullo stomaco facciamo prima una giostra tranquilla come quella, ti va?! disse indicandole la ruota. Non che a lui interessasse poi molto, ma aveva appena divorato un hamburger e forse era il caso di riprendere con una giostra poco movimentata. Poi salirci con la propria fidanzata non doveva essere proprio malaccio! Fu così che si mistero in coda e poco dopo salirono su di una cabina. Peccato che l’idea della ruota panoramica dopo pranzo era un pensiero comune a molti, e così non furono i soli a prendere quella cabina, ma dovettero condividerla con un’altra coppietta. Sirius assunse subito un’aria contradetta, ma non è che potesse fare poi molto. E poi la cabina iniziò a salire e salire...
    Sam guarda laggiù esclamò la ragazzina al proprio fidanzatino...
    Sam lo chiamó il fratello cercando di attirare la sua attenzione. Sam non era il suo nome ma Sirius sapeva bene che Jensen stava chiamando proprio lui. Non sapeva ancora il motivo perché lo chiamasse così, forse perché era più semplice da dire, glielo avrebbe chiesto un giorno...Jensen sapeva bene perché aveva battezzato così il fratellino piccolo. “Sirius” era complicato da dire, ma soprattutto non lo riteneva adeguato per lui. “Sirius” era troppo simile alla parola “Serioso” e per il piccoletto non era di certo una caratteristica che lo apparteneva. Per questo gli aveva coniato quel soprannome...Sam vieni qua!
    Guardando giù e specchiandosi nella vetrata della cabina un ricordo sfuocato si rifletteva nel vetro. Di due bambini, lui e...Era vero! Qualcuno quando era piccolissimo aveva l’abitudine di chiamarlo Sam. Ma chi era...?
    Sirius scosse la testa ricordandosi di essere con Annabeth. Le mise dunque una mano sulla nuca e poi la baciò con passione. Chi se ne fregava se anche non erano da soli!
    Sirius Black


    Edited by woozy. - 18/3/2018, 16:02
     
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    Era difficile che sarei entrata nella casa degli orrori. L'ultima volta avevo passato tutto il tempo con le mani sul viso... non mi faceva ammattire quel buio. Ma poi non capivo il senso di essere spaventati! Per questo detesto i film horror, a parte che non hanno alcun senso. Le trame erano sempre le solite, e le ambientazioni anche... che banalità! 100 volte meglio un film romantico o d'azione. Guarda che noi siamo comuni esseri umani eh! Non riuscì a trattenere una bella risata che accompagnò quella di Felpato. Non veniamo da strani mondi come voi!! C'è adesso il mio mondo era quello strano?! La cosa mi faceva ancora più ridere divertita... desideravo ricordargli delle assurde cuffie e di quella specie di pianta tutta infangata (Mandragola). Poi sono io quella strana!! Pensai assai divertita. Sono nato a Londra io, Inghilterra...hai presente!? Villa Black è lì che si trova, non in un’altro pianeta!!! Sorrisi gioiosa, ridacchiando poi. Presi le posate posizionandomele scherzosa sul capo, a mo di antenne avanti sono carina come extraterrestre!! Affermai arricciando carinamente il naso. Ridemmo veramente di gusto... nel frattempo arrivarono i panini. Sirius non era il solo ad avere una fame da lupi! Dai che il luna park ci attende gratis!!! Mi alzai a mia volta tutta entusiasta. Dovevo ammettere che come primo appuntamento era veramente perfetto! Lo baciai dolcemente, finendo poi per incamminarci verso una nuova attrazione... la ruota panoramica! Con il cibo sullo stomaco facciamo prima una giostra tranquilla come quella, ti va?! Annuì con un sorriso mentre ci mettemmo in coda. Aveva pienamente ragione... meglio non tentare la sorte con le montagne russe dopo aver mangiato qualcosa. Poi la ruota panoramica aveva sempre il suo fascino... soprattutto con il proprio ragazzo! Sirius non fú il solo a possedere quello sguardo un pó contrariato, visto che non eravamo gli unici in quella cabina. Ma pazienza! Ci appoggiammo tranquillamente su un lato Sam guarda laggiù... esclamò la ragazza di fronte a noi. Guardai a mia volta il bellissimo panorama contemplando la bellezza del cielo. Respirai piano rilassandomi notevolmente... ma quella sensazione così pacifica finì per durare una briciola di secondo "Non é finita qui Annabeth!" La sua voce nella mia testa... Zeus! Strinsi leggermente una mano a pugno. La sua era di certo una minaccia! Diamine non sarebbe mai finita?! Sarebbe stata perennemente una guerra eterna?! Ma adesso non volevo pensarci... non gli avrei permesso di rovinarmi una giornata così bella! Il mio cuore sussultò piacevolmente quando la mano di Felpato mi sfiorò la nuca, era bollente. Quel gesto così semplice e notevolmente apprezzato mi riportò con i piedi per terra. Desideravo godermi questo nostro appuntamento in totale serenità e divertimento. Baciai con grande trasporto quelle sue labbra così passionali. Non mi importava niente e di nessuno... mi importava solo di noi! Ero felice come non mai! Era nato qualcosa di veramente speciale tra di noi... qualcosa di unico. Ed avrei combattuto per questo, non avrei permesso a nessuno di scalfirlo. Che sia Zeus... Demoni, non mi importava! Eravamo forti insieme! Baci divinamente Sirius gli sussurrai staccandomi appena, e incontrando i suoi magnifici occhi grigi. Mi morsi leggermente il labbro inferiore assaporando ancora il suo sapore. Senza rendermene conto, il giro sulla ruota panoramica stava per concludersi. Un bacio poteva stravolgere il tempo?! Pensai felicemente mentre scendemmo dalla cabina. Avanti mettiamo alla prova i nostri riflessi!! Affermai saltellando contenta, indicandogli la casa degli specchi. Giustamente i nostri ticket ci permisero di entrare gratis. Sorrisi a Sirius avvicinandoci alla porta d'entrata... quella si sbloccò facendo partire il timer abbiamo 10 minuti per trovare l'uscita! Affermai impaziente di giocare. Le corsie non erano molto larghe, ma la cosa più difficile era quella di non rimanere inscatolato. C'è in pratica i vetri si cambiavano con grande velocità, dovevi tenerli d'occhio altrimenti non potevi ne andare avanti, ne tornare indietro... appunto restavi inscatolato. Sirius non corr... cercai di dirgli poco prima che sbattesse contro un vetro. Ridacchiai appena era stato abbastanza spassoso... ma quello era il bello della casa degli specchi! Infatti dopo poco finì per sbatterci anche io! Ridemmo assai e all'unisono. Andiamo l'uscita é di la! Affermai con un sorriso, indicando poi il percorso a Felpato. Anche lui pareva averlo intuito... infatti con solo due minuti rimasti riuscimmo a completare vincenti il percorso. Devo ammettere che siamo un ottima squadra!! Mi alzai in punta di piedi raggiungendo la sua guancia che baciai dolcemente. Mi guardai poi in giro notando con grande felicità che la cabina delle foto si era appena liberata vieni! Lo presi carinamente per mano. Mi sembrava un'idea carina avere delle foto ricordo di questa meravigliosa giornata. Come in tutti i Luna Park la cabina delle foto era tipicamente vintage e assai stretta. Fortuna che sono piccolina! Misi la moneta per le classiche 6 foto. Scostai la tenda rossa lasciando sedere Felpato su quel misero sgabello. Richiusi la tenda dietro di me, mentre mi sedevo delicata su di lui cerchiamo di fare qualcosa di diverso in ogni foto! Gli sorrisi felice schiacciando il bottone START!
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    avanti sono carina come extraterrestre!! esclamò Annabeth posizionando le posate sulla sua testa, a mo di antenne. Il ragazzo sorrise felice. Era di questo che i due avevano bisogno, di giornate spensierate. Ultimamente infatti i due ragazzi non avevano avuto proprio delle giornate spensierate, quindi la giornata al Luna Park costituiva finalmente un po’ di relax.
    Baci divinamente Sirius le disse la ragazza una volta che le loro labbra si staccarono. Nel frattempo la ruota aveva quasi percorso tutto il suo tragitto e per via del lungo bacio Sirius, e nemmeno Annabeth, si erano goduti il paesaggio sotto di loro.
    Scesi dalla giostra la ragazza non perse tempo Avanti mettiamo alla prova i nostri riflessi!! gli disse indicando la giostra degli specchi. Un’attrazione che tutto sommato non dispiaceva neanche a Sirius. Arrivati davanti alla porta una specie di timer partì dando il via al conto alla rovescia. Avevano a disposizione 10 minuti per trovare l’uscita, come infatti suggerì Annabeth abbiamo 10 minuti per trovare l'uscita!. 10 minuti. Il che significava che avevano pochissimi minuti per uscire da quel labirinto di specchi. Per questo motivo Sirius prese a correre dritto davanti a lui Sirius non corr... gli disse la ragazza ma ormai era troppo tardi, il ragazzo infatti andò a sbattere contro uno specchio. Fortunatamente il colpo non fu troppo forte così non rischió né di rompere il vetro ne se stesso. Annabeth ridacchiò, ma non fu l’unica, anche Felpato infatti scoppiò a ridere massaggiandosi la fronte. Poco dopo toccò ad Annabeth a schiantarsi contro un vetro provocando una sana risata sonora da parte di Felpato. Andiamo l’uscita é di la! esclamarono i due ragazzi quasi all’unisono. Di fronte a loro, dopo un lungo corridoio di specchi, sembrava davvero esserci l’uscita. È così infatti fu. Devo ammettere che siamo un ottima squadra!! Esclamò Anna baciandogli dolcemente la guancia. vieni! esclamò improvvisamente la ragazza prendendolo per mano e portandolo di tutta fretta verso la cabina delle foto appena liberata. Era impossibile per Sirius rifiutarsi di fare qualcosa. L’Energia della ragazza era talmente forte e contagiosa a cui lui non poteva rifiutarsi.
    Si sedette quindi nello sgabello senza fiatare e si fece fare tutti e sei gli scatti con lei. La prima foto fu quella più normale con la classica posa da foto; nella seconda Sirius fece il solletico ad Annabeth così che lei risultasse con una faccia buffa al contrario di lui che sorrideva tranquillo; nella terza entrambi avevano una buffa espressione con le lingue fuori; la quarta mostrava un dolce bacio; nella quinta si misero entrambi di profilo; e nella sesta, nuovamente con uno scherzetto fatto da Felpato, egli era normale mentre Folgore aveva una buffa espressione.
    Finito di farsi le foto il ragazzo indicò le montagne russe, ormai il cibo non doveva essere più un problema. Finalmente qualcosa di veramente interessante! esclamò indicando la giostra in questione. Poi prese per mano la ragazza e la trascinó sotto l’attrazione. Ad aspettarli vi era un’enorme coda, segno che quella era la giostra che andava per la maggiore. I due ragazzi quindi in fila iniziarono un po’ a flirtare, senza andare troppo oltre, con baci e carezze. Poi parlarono del più e del meno con discorsi leggeri e tranquilli, senza mai andare a toccare discorsi seri che riguardassero quello che gli era capitato con Zeus o a Villa Black. Relax, spensieratezza e divertimento erano le tre parole chiave di quella giornata, e mai se la sarebbero potuta rovinare!
    Finalmente giunse il loro momento, Sirius prendendo per mano Annabeth, si catapultò sul primo vagone. Spero tu non ti spaventa troppo!! esclamò posizionandosi a norma sul sedile. Si riferiva al fatto che erano appunto sul primo vagoncino, quindi davanti a loro vi era il nulla. Quella infatti, senza ombra di dubbio, era la postazione più terrificante di tutta la giostra. Ma anche la più adrenalinica ed interessante. Poi la giostra partì iniziando dalla lunga e lenta salita che poi li condusse direttamente nella ripida e terrificante discesa, e dopo ancora in una serie di vortici, curve. Sirius ogni tanto esclamava con un divertito Yu-uh!! felice di tutta l’adrenalina provata.
    A fine corsa scesero Allora? Come è stato in prima fila? esclamò ancora tutto eccitato.
    Sirius Black


    Edited by woozy. - 26/3/2018, 19:09
     
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    L'energia di certo non mi mancava, magari per qualcuno poteva essere alquanto stancante tenermi testa... ma non per Sirius! Lui pareva lasciarsi contagiare da tutta questa mia piacevole euforia. Era più forte di me... sarà l'adrenalina del fulmine... sarà un po il mio carattere... ma effettivamente sono un vero peperino! Forse è proprio per questo che avevo fatto colpo su Felpato. Lui d'altro canto era uno spirito libero, coraggioso e un tantino teppistello... infatti combaciava perfettamente con me! Probabilmente ci tenevamo testa a vicenda. Sirius si divertiva assai nel farmi il solletico... è giustamente non sapevo resistere nel ridere. In alcuni scatti la mia faccia era veramente buffissima, ma il bello era proprio questo... la spontaneità è bellezza! Non potevo scegliere quale preferissi... ogni scatto era unico. La cabina era riuscita a catturare la dolcezza del nostro bacio, e nel contemplo la serenità di questa fantastica giornata. Misi accuratamente quegli scatti in borsa, mentre Sirius esclamava finalmente qualcosa di veramente interessante! Alzai lo sguardo osservando l'attrazione in questione è tempo di fare sul serio! Affermai confermando felicemente Felpato. Non aspettavo altro che fare le montagne russe... infatti il nostro passo sembrava più una corsa, che però finì per essere bloccata dalla fila quasi interminabile. Beh guardiamo il lato positivo, avevamo un po di tempo per parlare dei nostri gusti e interessi... effettivamente conoscevo ancora molto poco del mio fidanzato. Avevamo lasciato da parte i discorsi seriosi, e ci stavamo lasciando piano piano andare... negli sguardi e nei sorrisi... come una vera coppia felice! Finalmente arrivò il nostro turno, e ci catapultammo sul primo vagone... era adrenalina pura! Spero tu non ti spaventa troppo!! Lo guardai lasciandogli intuire che quello era il mio posto preferito in assoluto. Paura delle montagne russe?! Ma figuriamoci... per me andavano pure troppo piano. Una volta raggiunta la cima di quella salita, ci fu una discesa da paura... ovviamente in senso buono. Un momento ammiravi il panorama, mentre l'attimo dopo pareva un salto nel vuoto. Ma la sensazione... la scarica che ti davano tutti quei giri e quei vortici era veramente fantastica. Mi stavo divertendo un mondo, e non ero l'unica Yu-uh!! Esclamò Sirius, mentre io alzavo tutta contenta le braccia. Peccato che tutto finì troppo presto... il giro era durato si è no 10 secondi. Ma rifare un'altra corsa significava rimettersi nuovamente in coda... forse era meglio provare qualche altra attrazione. Allora? Come è stato in prima fila? Gli risposi tutta felice spettacolare! La prima fila è il massimo! Ci prendemmo teneramente per mano... nel contemplo un odore di zucchero filato mi inebriò i sensi. Ne andavo pazza! Infatti mi mossi quasi fossi un cane da tartufo trascinando con me Sirius. Ne presi uno veramente enorme così da mangiarlo assieme... era una nuvola di pura dolcezza! Hai dello zucchero filato proprio... gli sussurrai carinamente avvicinandomi alle sue labbra e schioccandogli un bel bacio qui gli sorrisi dolcemente. Passammo poi proprio davanti alla casa degli orrori. Io tentai di far finta di niente... provando ad andare avanti con una certa non chalance. Ma Sirius mi afferrò la manica della giacca bloccandomi... uff e io che miravo alla fuga! Inizialmente arricciai il naso quasi controvoglia, scuotendo in contemporanea il capo... ma alla fine mi rassegnai un giro solo però! Puntualizzai mentre aspettavamo il nostro turno. Cigolare era tipico di quei vagoncini... tutto per fare scena! Ma è proprio indispensabile?! Guardai Sirius sperando in qualche modo di fargli cambiare idea inutilmente. Il vagoncino era per due, e il percorso più o meno simile a come lo ricordavo. Passavi dapprima sotto una tenda, mentre ascoltavi i rumori finti delle catene che sbattevano contro qualcosa. Diamine volevo scendere! Non avevo paura dei pupazzi o dei suoni impostati nel modo giusto... era il buio che temevo. Il fatto di non vedere mi spaventava da quando ero piccola. Con questa paura ci combattevo ormai da tempo... ma credo che sia arduo mandarla via. Diciamo che con il tempo è migliorata ma resta comunque. Sta di fatto che l'unico che pareva divertirsi era Sirius... io avevo finito per passare tutta la corsa con gli occhi semi chiusi, al mio solito. Una volta scesi tirai un leggero respiro di sollievo. Recuperiamo con qualcosa di più elettrizzante! Esclamai gioiosa dimenticandomi immediatamente della casa degli orrori. Infatti adocchiai immediatamente qualcosa di molto meglio... l'autoscontro! La cosa bella era che con me un gettone valeva in eterno. Si sapeva che le macchine erano elettriche... quindi controllarle era un vero gioco da ragazzi. La pista era assai piena, quindi valeva a dire che dovevamo essere veloci al prossimo turno. Avevo noleggiato un solo gettone, e appena un paio di macchine si liberarlo io e Sirius ci fiondammo in una di esse avanti gambe lunghe sali! Affermai scherzosa guardando Felpato. Io ci entravo benissimo, ma lui era uno spilungone. Donna al volante... pericolo costante! Ma non era il mio caso, anzi ero piuttosto brava in questo gioco ti conviene reggerti! Affermai un tantino combattiva inserendo il gettone. Appena le mie mani si posarono sul volante, il fulmine saettò attraverso le mie dita in maniera completamente invisibile. Ma la differenza nella macchina si sentiva... la potenza era un tantino aumentata. La tattica era non farsi inscatolare, e cercare anche di evitare i frontali... quelli erano tosti. Pareva però che il numero 24 c'è l'avesse con me... ma provocare così una Dea valeva a dire guerra (pacifica). Comunque il divertimento era proprio li! Girai velocemente il volante evitando di restare bloccata nel vortice, intanto tra la musica e le luci erano partiti pure i fumogeni... tipici dell'autoscontro. Questa volta la batosta ci arrivò da dietro. Mi voltai un secondo notando nuovamente il numero 24 quello mi ha stancata! E che cavolo se le stava davvero cercando! Infatti ricontraccambiai il favore... raddoppiando la dose l'altra guancia fratello! Affermai ridendo assai.
    Annabeth Morris
     
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    Energia? I due ragazzi ne disponevano a palate, del resto erano giovani e con una marcia in più, e ciò non perché non fossero dei comuni umani, semplicemente erano fatti così. Pieni di energia, di vita e di adrenalina. Sembravano poi fatti l’uno per l’altra, così almeno era il pensiero di chi li vedeva dall’esterno, e anche Sirius iniziava sempre di più a pensarlo. Annabeth era una persona che riusciva a stare ai suoi ritmi e che gli teneva testa e ciò non poteva che fargli piacere.
    Anche nelle montagne russe la ragazza aveva dimostrato di cavarsela piuttosto egregiamente e di trovare il tutto veramente eccitante, ad iniziare dalla primissima fila. Sirius sorride compiaciuto mentre si domandava se la sua spavalderia era reale o serviva solamente per fare colpo su di lui. E una volta scesi scoprì che era la prima ipotesi la risposta alla sua domanda. Annabeth era sempre più perfetta per lui. spettacolare! La prima fila è il massimo! esclamò quindi la ragazza mentre Sirius muse il suo braccio sulle sue spalle, affiancandosi a lei per poi baciarla sulla fronte (di lato). Poi la prese per mano e si sentì trascinare dalla ragazza verso il banchetto dei dolci che lasciava una scia di profumino che portava dritto da lui. Comprarono uno zucchero filato che divisero Hai dello zucchero filato proprio...qui gli fece baciando le sue labbra. Stava per ringraziarla quando però la sua attenzione fu subito spostata verso una delle sue giostre preferite, la casa degli orrori. La mostrò ad Annabeth la quale arricciò il naso contrariata, ma lui sapeva che non darebbero andati via da lì, se non l’avessero fatta! un giro solo però! esclamò lei mentre il ragazzo la trascinava verso le casse tutto entusiasta; ma il suo entusiasmo durò che pochi istanti perché subito si accorse che non era come l’attrazione che c’era a Londra. Qui infatti bisognava accomodarsi su dei vagoncini al contrario di Londra in cui dovevi camminare nel percorso e così risultava assai più spaventoso. Se sopravvivi qui ti porto a quella di Londra! esclamò prendendo la sua postazione in cui fra l’altro stava veramente stretto. Le sue lunghe gambe infatti trovarono molta difficoltà a stare all’interno del vagone. Iniziò così il percorso che non entusiasmo per nulla il ragazzo, trovando il tutto davvero molto ridicolo. Rumori, buio, sagome, tutto era fatto per lo più per un pubblico più infantile...
    Recuperiamo con qualcosa di più elettrizzante! esclMo Annabeth una volta scesi dal vagone trovando pieno accordo in Sirius. Gia, è stato tutto così poco elettrizzante... fu il suo triste commento.
    Si diressero così agli autoscontri, altro posto in cui Sirius stava piuttosto sacrificato, qui ancora di più rispetto alla casa degli orrori. Si accomodò nel sedile e fu una sofferenza enorme, specie quando al suo fianco si sedette Annabeth, cosicché lui dovette stringersi ancora di più. avanti gambe lunghe sali! eh, la faceva facile lei..., mentre prendeva il volante e si lanciava nella mischia. E non se la cavava davvero niente male! Riusciva a Tevere testa a due autoscontri che ce l’avevano con loro. Lei si divertiva, lui un po’ meno. Stava davvero fon troppo stretto. Fortunatamente finirono il giro. Niente più vagoni per favore! esclamò lui guardandosi intorno. Vide la giostra con i seggiolini e magari lì con le gambe all’aria aveva più possibilità di starsene comodo. E infatti era così. In più data la sua altezza sarebbe sicuramente riuscito ad accaparrarsi il premio! Fu così che portò lì Annabeth. Effettivamente il seggiolino era un poco stretto ma ugualmente Felpato riuscì ad accomodarsi tranquillamente. Fissò subito la coda di coniglio appesa, cosa che doveva prendere per vincere mentre la giostra iniziò a girare e girare. Due minuti più tardi Sirius aveva la coda in mano. A volte essere spilungone serviva! Con la coda in mano si avviò alla cassa dove scelse il premio vinto. Guardò osservando con attenzione ai vari oggetti finché scelse un piccolo peluche di uno squalo e lo porse ad Annabeth. Animale marino, molto forte, bello ed interessante. Queste erano le motivazioni per cui l’aveva scelto.
    Intanto la giornata si stava facendo sempre più buia, da quando erano arrivati al luna park erano passate ormai molte ore, per questo Sirius propose di tornare a scuola. Tutto sommato quella giornata l’aveva stancato parecchio!
    Sirius Black


    The end

    Edited by woozy. - 28/3/2018, 17:23
     
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